Weekend ‘green’ a Londra. Scopriamola attraverso i suoi parchi
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(in italian and english) —di Cesare Zucca
Oggi puntiamo su una Londra davvero ‘green’!
La capitale britannica è notoriamente famosa per i suoi parchi e giardini: gli spazi verdi di Hyde Park, Kensington Palace Gardens, ultima residenza di Lady Diana, Hampstead Heath, lo zoo di Regents Park, Il popolarissmo Saint James Park, il Greenwich Park sul Tamigi dove la linea GMT, divide gli emisferi est e ovest, il magico Richmond Park, popolato da tre specie di cervi e la lista potrebbe continuare…Richmond ParkI parchi londinesi sono stati celebrati nell’arte e nello spettacolo, dai soggetti pensierosi nei dipinti di Thomas Wyck ai ritratti di celebri fotografi, alle scenografie naturali delle rappresentazioni del Regent’s Park Theatre, usati come set in film d’autore e meta d’obbligo per i turisti che visitano Londra.S,James Park in un dipinto di Thomas Wyck datato 1660Noi abbiamo evitato parchi e giardini troppo conosciuti e spesso molto affollati, per portarvi in quegli spazi verdi dove i veri londinesi amano passare ore di svago e di relax.
Quali sono i parchi meno turistici e preferiti dai londinesi?
BatterseaPartiamo da uno dei primi parchi che incontri attraversando il fiume sul Chelsea Bridge o sull’Albert Bridge. Offre alltrazioni per tutti, come il piccolo zoo e il parco giochi per i bambini, la Battersea Power Station, grande spazio espositivo con molti pub, una bella passeggiata lungo il fiume, laghi per canottaggio, una pista da corsa e svariate strutture sportive, ideale per chi ama allenarsi lontano dalla folla dei parchi pià frequentati.Battersea ParkClapham CommonPiù a sud, troviamo il parco che vanta il più grande palco della London Simphony Orchestra, mentre più in là scoprirete il famoso Windmill Pub, alloggio in stile country e ottimo ristorante specializzato nella cucina tipica inglese.The Windmill on the Clapham CommonHorniman GardensUn vero gioiellino. Al centro il piccolo museo, che onora la storia dei Signori Horniman, rinomati mercanti di tè nel 180 e minuziosi collezionisti di preziosi oggetti, oggi esposti nel museo . Tutt’intorno tanto verde e tanta fauna selvatica: api, farfalle, persino pecore e caprette.Horniman Museum TowerWimbledon CommonFamoso per i tornei di tennis e… le insuperabili fragole con la panna in estate. Offre piste ciclabili, passeggiate a cavallo e campi da golf. Nel 1817 ospitava un leggendario mulino a vento che ora è un museo dedicato ai Wombles, alla storia e alla vita rurale di quei tempiWimbledon CommonVictoria Embankment GardensMinuto, prezioso e proprio nel cuore della città. Popolato da statue che ricordano i soldati britannici impegnati guerra di Corea. Nei weekend suona la band e la musica è gratuita, basta infatti sedersi su una delle tante panchine del giardino e godersi allegri momenti musicali e tanto relax.Victoria Embankment GardensBrockwellNel sud-est di Londra ci aspetta un vero punto di riferimento per la gente del posto. Originariamente residenza privata di un mercante di vetro, fu acquisita alla fine del XIX secolo e adibita a spazio pubblico nel 1892. Adornato da palazzi storici, come la Brockwell Hall, i Walled Gardens e una torre dell’orologio del XIX secolo. Oggi è il punto di incontro dei londinesi più sportivi che possono allenarsi nei campi da tennis, correre in bici e nuotare nella grande piscina all’apertoPostman’s ParkA nord della Cattedrale di St. Paul ci aspetta un’ altra minuta oasi di verde. Deve il suo nome all’ufficio postale che qui aveva sede. il parco ospita il Memoriale dedicato a chi ha sacrificato la propria vita aiutando gli altri.Postman’s ParkE per finire in bellezza… Holland ParkHo tenuto questo bellissimo parco per ultimo, proprio perchè è degno del gran finale e perchè… era il mio parco preferito quando studiavo inglese a Londra! Infatti vivevo proprio nel numero 39 di Holland Park Road, nel Royal Borough of Kensington and Chelsea, una zona suggestiva, ricca di abitazioni dalle architetture vittoriane.Kyoto Gardens di Holland ParkNel parco vi sono numerosi laghetti, una famosa orangerie, un campo da cricket, un giardino zen. Holland House era la residenza fatta costruire nel 1605 da Sir Walter Cope ed è stata una delle prime grandi case della zona. Nell’Ottocento fu un ritrovo letterario e ospitò personaggi come George Byron, Charles Dickens e Walter Scott. Oggi ne resta solo una parte, a causa delle bombe tedesche. E non sarete soli, a farvi compagnia appariranno allegri scoiattoli e inaspettati pavonI.Immancabile selfie davanti alla Holland House di Holland ParkSiamo così arrivati sulla Hight Street Kensigton, una delle strade principali dello shopping londinese, al confine tra Notting Hill e Hammersmith. Qui troviamo il London Design Museum, spettacolare struttura scatolare di tre piani in legno e vetro firmata del noto architetto John Pawson.Design MuseumE’ considerato il più grande museo al mondo dedicato al design e attualmente ospita la mostra ‘Football: Designing the Beautiful Game’, dedicata alle incredibili storie di design dietro lo sport più popolare del mondo: il calcio.la mostra ‘Football: Designing the Beautiful Game’Fame?Londra è famosa per… mangiare ‘on the road’Street food dovunque, a cominciare dal fish and chips, enorme filetto di pesce avvolto da una croccante panatura ed accompagnato da patatine fritte. Gli inglesi lo mangiano dovunque e a qualsiasi ora. Gustatelo in uno dei parchi che vi abbiamo suggerito o in un pub caratteristico oppure sulle sponde del Tamigi, come fanno i veri londinesi. Altra specialità sono le scotch eggs, uova sode racchiuse in carne di salsiccia, impanate e servite cotte o fritte, mentre le jacket potatoes sono patate cotte al forno con tutta la buccia, ripiene di fagioli, tonno, formaggio o carne a vostro piacimento. Non mancano i tocchi esotici, come gli arabi kebab, i bao asiatici e i samosa, popolari finger food Indiani caratterizzati da una sottile sfoglia croccante che racchiude un cremoso ripieno speziato.Scotch EggsBorough MarketE’ il paradiso dello street food britannico e non solo, infatti troverete banchi di cibo tailandese, giapponese, messicano, francese, italiano, spagnolo…Trionfa il british food: dai succulenti bagel con manzo salato firmati da Nana Fanny, ai generosi panini di lonza di maiale arrosto con ripieno e salsa di mele oppure petto di tacchino con ripieno e salsa di mirtilli o carne di manzo salata con sottaceti all’aneto e senape. Voglia di ostriche?La vostra meta sarà la botteguccia di Richard Haward, dove verranno sgusciate proprio di fronte a voi, super fresche, a buon prezzo e perfino in versione ‘souvenir’ con il guscio dipinto a mano…I cheese toastdi Kappacasein sono la leggenda del Market.Questi enormi panini al formaggio grigliato sono realizzati con un generoso aiuto della raclette londinese prodotta a Bermondsey dal proprietario Bill Oglethorpei cheese toast di KappacaseinDa Pieminister troverete i tradizionali meat pies, tortini salati pasta di sfoglia e pasta frolla, ripieni di carne o verdure e serviti con contorno di fagioli. Un cibo ‘comfort food’ da gustare rigorosamente con una bella e fresca birra scura. Un piatto strepitoso, incluso della lista dei 10 migliori cibi inglesi da non perdere.E vi pareva che io mi perdessi la ricetta…? Eccola!MEAT PIEIngredientiPer 6 persone
2 rotoli di pasta sfoglia già pronta
2 fette spesse di pancetta affumicata
750 grammi di carne di manzo
2 cucchiai di farina
mezza tazza di brodo di carne
mezza tazza di concentrato di pomodoro
2 cucchiai di salsa worchester
2 cucchiai di erbe aromatiche
1 cucchiaio di senape in polvere
1 uovo
mezza cipollaolio extra vergine di oliva q.b.sale q.b.
Preparazione
Rosolate in olio caldo i dadini di pancetta e la cipolla. Bastano 5 minuti e poiaggiungete la carne e fate cuocere per altri 5 minuti, mescolando spesso. Aggiungete brodo, farina , concentrato di pomodoro, la worcestershire, le erbe miste e la senape. Lasciate cuocere senza coperchio per far evaporare un poco del liquido. Stendete un rotolo di pasta sfoglia su una teglia e bucherellatela, Sbattete un uovo in una ciotola e spennellatelo sui i bordi. Unite la carne. Sigillate il tortino con il secondo rotolo premendo bene sui bordi. Fate 1 taglio al centro e spennellate la superficie. Forno preriscaldato a 180°. Infornate per circa 40 minuti e sfornare quando la superficie è dorata e croccante.INFOVisit LondonDo you want to make a real ‘London Meat Pie’? Just turn the page . click Next>
WEEKEND PREMIUM: APRILE-MAGGIO 2025
Editoriale
Ma chi sono io??
21 aprile 2025, Papa Francesco ci ha lasciati
Ma chi sono io per parlarne? Per parlare di un Papa non me la sento, ma di Bergoglio come uomo posso tentare, e infatti quando mi hanno avvertito che ci aveva lasciati, il primo aggettivo che mi è nato dal cuore è stato umano, infatti l’ho sempre sentito vicino, come un padre o un fratello.
Ma chi sono io per ricordarlo?
In verità un ricordo mio ce l’ho. Il 12 marzo del 2013, nel baretto di via Ferrucci, a Milano, dove ogni mattina Giuseppe mi aspettava con un caffé lungo ed una brioche scaldata per 10 secondi. Come ogni mattina lì leggevo il Corriere e scambiavo pareri e notizie con l’arguta salumiera e il pretenzioso ingegnere, mentre Giuseppe ai caffé aggiungeva saggezza e cultura che non t’aspettavi. Quella mattina si parlava del futuro Papa che avrebbero eletto l’indomani. “Ci vorrebbe un Francesco, più vicino alla gente e più lontano dal Vaticano…” Non so se le mie parole furono esattamente queste, ma il senso fu preciso: alla Chiesa occorreva un Francesco.
Quando l’indomani Bergoglio annunciò di volversi chiamare Francesco, al baretto mi guardarono con sospetto, da chi potevo averlo saputo ben un giorno prima? Forse qualcuno se lo chiede ancora adesso, ma quella mattina Giuseppe mi preparò un caffé sublime.
Ma chi sono io per continuare a parlarne?
Una cosa, però, voglio ancora dirla, non dimenticheremo questo Papa che ha saputo scendere fra la gente, come ha saputo scendere nelle baraccopoli di Buenos Aires, e nel suo gregge ha saputo accogliere gay e divorziati. E che quando ha sentito che stava per lasciare questo mondo terreno ha voluto spogliarsi di tiara e ingombranti vestimenti papali, per dirigersi verso il mondo dell’anima sulla sua sedia a rotelle con un poncho e normali pantaloni: come un uomo, come Francesco. Indicandoci una strada.
Ma chi sono io?
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