(recipe in italian and english) —
Benvenuti a Campobasso!Capoluogo del Molise, Campobasso è la città più popolosa della regione, situata a 700 metri di altitudine. Il nostro tour inizia tra le mura maestose dell’ antico borgo medievale in cima al Monte Monforte, dove vi aspetta un panorama spettacolare sul Matese e alcuni tratti della Puglia.
Qui si ergono e la Chiesa di San Bartolomeo. risalente alla metà del XIII secolo con la sua preziosa acquasantiera del 1500 e il Castello Monforte, simbolo di Campobasso, la cui sommità è ornata da merli guelfi, mentre le finestre sono cosi piccole da confondersi con le feritoie. Attraverso una scalinata si arriva alla spettacolare vista panoramica che spazia dalle colline pugliesi alle montagne abruzzesi, fino al Mare Adriatico
Nei pressi della chiesa si trova la Torre Terzano, le cui prigioni raccontano la leggenda di Delicata, innamorata di Fonzo, figlio di una famiglia rivale. Si racconta che per dar fine alla loro relazione, il padre di Delicata l’ abbia rinchiusa dentro la torre, murandola viva e lasciandola morire di crepacuore.
Più in basso troverete il Borgo Murattiano,, sorto in età napoleonica per volere di Gioacchino Murat. Tra vicoletti e scalinate scoprirete vecchie case in pietra con suggestivi cortili e palazzi signorili decorati dagli stemmi delle loro proprietari. Scoprirete botteghe artigiane specializzate nella lavorazione del tombolo e nella creazione di bigiotteria. E’ la zona più “movida” della città, popolata da numerosi bar, caffetterie e wine bar dove si suona jazz dal vivo.

Da vedereSant’Antonio Abate.Massima espressione dell’arte barocca di Campobasso.Palazzo Cannavina.È un pezzo della storia della città e oggi boutique Hotel

La Cattedrale di San Giorgio,La più antica di tutta la città in stile romanico con un’architettura semplice ma eleganteCattedrale della Santissima Trinità.La chiesa più rappresentativa della città. All’interno conserva importanti dipinti e meravigliose vetrate policromate.

I Musei
Museo sanniticoOspitato nel suntuoso palazzo Mazzarotta, è dedicato alla cultura sannitica e ospita reperti archeologici dall’età del bronzo, fino ad arrivare alla necropoli longobarda di Campochiaro.Museo dei MisteriOspita strutture e costumi usati durante il Festival dei Misteri, tradizionale evento caratterizzato dalla annuale sfilata dei 13 “Misteri”
Museo Palazzo Pistilli180 opere d’arte, risalenti a tre secoli.Museo Internazionale del Presepio in Miniatura “G. Colitti”Dove il Natale continua tutto l’anno… Contiene circa 400 presepi in miniatura, realizzati con diversi materiali: legno, cartoncino, terracotta, madreperla, sughero e maiolica.
Momento greenPer riscoprire il contatto con la natura, concedetevi una verde passeggiata nella Villa De Capoa, un meraviglioso parco comunale affacciato su piazza Savoia. Un trionfo di alberi: cedri, cipressi, tigli e abeti rossi, bellissimi in tutte le stagioni.. Qui riscoprire il contatto con la natura.
A tavola!La gastronomia di Campobasso è estremamente legate alla montagna e alla produzione di formaggi. Tra cui il Pietracatella, stagionato per almeno due mesi nelle grotte di tufo scavate sotto le abitazioni. Altro prodotto “gourmet” è il tartufo bianco, che gli appassionati troveranno nei menu e nell’imperdibile Centro Tartufi Molise, alle porte della città.
I primi piatti di pasta fusilli molisani, cavatelli e palesante,sono per lo più a base di carne. Tra i secondi il baccalà con la verza o la frittata di alici. Tra i dolci vanno segnalati gli amaretti, i mostaccioli e i biscotti di mais.Il tutto va “innaffiato” con il Biferno Doc, un vino sia bianco che rosso che rosato.
Tra le specialità storiche della cucina locale, trionfa il raviolo di Scapoli, località poco distamte da Campobasso e famosa per il suo Carnevale. La storia di “Sua Maestà il Raviolo di Scapolese” troverebbe origine in epoca medievale quando i monaci “cucinieri” del Venerabile Abate Giovanni dell’antica città monastica di San Vincenzo al Volturo lo avrebbero portato sulla tavola di Maestro Lupo e della sua famiglia, primi abitanti di Scapoli, paese fondato proprio dai Benedettini nell’anno di Grazie del Signore 982.

Il Raviolo Scapolese è nato come un piatto povero, realizzato con verdure spontanee e formaggio di capra o pecora. Attorno al 1850 questa specialità inizia a diffondersi ed è diventata una tipica pietanza del Martedì Grasso, diventando simbolo per eccellenza del Carnevale. A Scapoli, infatti, per prepararsi alla Quaresima si organizzano grandi mangiate di ravioli tra cui la famosa Raviolata.


