Ricette di viaggio Top Chef con Ricetta

Weekend a Cortona, Toscana. Silvia Baracchi ci invita nel suo Falconiere stellato.

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Una suggestiva via medioevale di Cortona

(Silvias’s recipe in Italian and Englsh)  —

Oggi vi portiamo a Cortona, una delle città toscane più suggestive, ricca d’arte e memorie antiche sparse un po’ dovunque. Il paesaggio intorno è incantevole, il clima dolcissimo, la vita è cullata dal piacere dei colori, profumi e sapori. Cortona e i suoi borghi medievali raccontano la storia, le tradizioni, il folklore di una terra unica-

Da vedere a Cortona

Museo Diocesano, con opere che vanno dal Beato Angelico, Luca Signorelli,  Bartolomeo della Gatta, Vasari fino a Gino Severini, nativo di Cortona e paladino del futurismo.
MAEC e Parco Archeologico, raccontano la storia locale, dagli Etruschi con una splendida raccolta di ceramiche e bronzi etruschi.
Fortezza del Girifalco, datata 1258., austera struttura difensiva voluta dal Granduca Cosimo I. Oggi  è centro di arte contemporanea e sede del Festival Fotografico.
Teatro Signorelli, gioiello della metà dell’800, in stile neoclassico, arricchito da un bellissimo loggiato a sette arcate.

Il museo MAEC

Viale del Parterre, passeggiata nei giardini pubblici, ideale per gli appassionati del benessere “green”.
Chiesa di San Francesco monumentale esempio di stile gotico.
Santuario di Santa Margherita, dal cui piazzale si può godere di un panorama mozzafiato sulla Valdichiana
Eremo de “Le Celle”dove Francesco d’Assisi si ritirarò in preghiera.
Piazza della Repubblica considerata una delle più romantiche d’Italia, dove svetta il Palazzo Comunale con la sua caratteristica torre con l’orologio.
Palazzo del Capitano del Popolo e Piazza Garibaldi da dove si può godere di un panorama mozzafiato.
Villa Bramasole, resa famosa dal libro e dal film  “Under the tuscan Sun” (Sotto il sole della Toscana) della scrittrice americana Frances Mayes che aveva comprato e ristrutturato questo casale nella campagna toscana.

Oggi la villa è meta di turisti stranieri provenienti da tutto il mondo in cerca di quell’atmosfera che si respire nel libro best seller “Under the tuscan Sun” (Sotto il sole della Toscana).
Un libro di memorie e un film che hanno appassionato l’America e tutto il mondo

A S. Martino Bocena, a soli 3 kilometri da Cortona troviamo Il Falconiere, elegante Relais dove ogni camera è impreziosita dall’estro degli artigiani locali: affreschi alle pareti, mobili antichi, letti a baldacchino e un ristorante premiato dalla Stella Michelin e guidato dalla Chef Silvia Baracchi che propone una cucina toscana realizzata con ottimi ingredienti, nel rispetto della tradizione, delle stagioni e con un tocco di nuova presentazione.

Il Falconiere

Silvia è nata a Perugia e cresciuta a Cortona, dove la sua famiglia gestiva un ristorante. Lì si è accesa la sua passione per la cucina, la sensibilità, le tradizioni, il buon cibo e l’ottimo vino dell’azienda agricola di suo marito Riccardo Baracchi, che, insieme al figlio Benedetto e all’enologo Stefano Chioccioli, ha creato un’azienda moderna e dinamica, proseguendo una storia che da cinque generazioni produce un vino che vuole essere specchio ed espressione del territorio, reinterpreto con il passare delle stagioni e delle tecniche.

Silvia è stata ospite di numerosi programmi televisivi e elogiata dal Sunday Times, la sua prima esperienza letteraria è “Rosso di Gusto”, un divertente ricettario che racchiude storie d’amore e ricette golose.

L’ho incontrata per una piacevole intervista

Buongiorno Silvia, domanda di rito: dove ama passare un weekend libero?
Adoro Ischia,  il mare, le palme e le spiagge.
Che auto guida? 
Una Touareg, mi fai viaggiare bene, comoda e veloce.  L’ ho usata anche per destnazioni lontane. tipo Germania e Francia.
Se lei fosse un cibo…..
Sarei un uovo (ride)… ma poi chi è nato prima?  l’uovo o la gallina?
Scherzi a parte, l’uovo è un ingredente che mangio volentieri e che può essere proposto in tanti modi di diversi, da un antipasto a un secondo.
La sua cucina in tre parole
Solare, masticabile, succulenta.
Nel recento “Brodetto Fest” di Fano, ha presentato un’ insolita calamarata all’alkermes…
Si, un liquore che ho rivalutato recentemente. Una volta era considerato quasi esclusivamente  un additivo ai dolci. Ho scoperto i suoi aromi speziati e ne ho fatto una riduzione che secondo me regala al piatto profumo e colore.

la calamarata all’alkermes di Sivia Baracchi

Il suo primo ricordo in cucina?
Nonna Pia che continuava a dirmi “Più veloce. più veloce…”, Chissà forse per lei ero un po’ troppo lenta… Mi ricordo il suo fantastico fritto misto,  rubavo qualche un pezzetto dalla padella e regolarmente mi bruciavo le dita.
Suo marito Riccardo è un grande produttore di vini. La sua bottiglia preferita?
Beh, se sono in vena di coccole… un buon passito, che gusterei con un formaggio speciale o con un dolce a base di mardorle.

La ricetta di Silvia Baracchi

Cappellacci ripieni di porcellino di cinta senese con salsa di vino rosso al ginepro

Per 2 persone
Per i cappellacci
200gr di pasta all’uovo
150gr di carne di maiale di cinta
1 salsiccia
2 cucchiai di parmigiano
1 uovo
Noce moscata q.b.
2 cucchiai di olio evo
1 cipolla bianca
1 spicchio di aglio
3 foglie di salvia
½ bicchiere di vino bianco
Sale e pepe
Per la salsa
3 bicchieri di vino roso
2 carote
1 piccola patata
1 cipolla bianca
3 bacche di ginepro
3 cucchiai di olio evo
1 pezzetto piccolo di cioccolato
Un cubetto di burro
3 grani di pepe
1 cucchiaino scarso di Grue di cacao
Un rametto di timo fresco
Un peperoncino piccolo
Preparazione
Tagliate la carne a pezzetti e mettetela in casseruola con l’olio, la cipolla a fette, l’aglio sbucciato, la salvia e il rosmarino. Rosolate il tutto, aggiungete il sale e il pepe e per ultimo il vino bianco. Coprite e lasciate cuocere per un’ora circa. Una volta cotta passatela al cutter e aggiungete l’uovo, il parmigiano e la noce moscata. Correggete di sale.
Stendete la pasta all’uovo a mano o con la macchina sfogliatrice. Ricavate dei quadrati di 5 cm di lato e riempiteli con la farcia. Chiudere i quattro angoli e poi i lati. Continuate sino a finire l’impasto.
Pulite, lavate e tagliate a pezzetti la cipolla, le carote e la patata. Mettetele in padella con l’olio evo, far cuocere per 5 minuti. Aggiungete il sale, il peperoncino e il vino. Fate cuocere sino a che le verdure risulteranno morbide, se necessario aggiungete un mestolino di acqua. Frullate il tutto con il cioccolato e correggete di sale.
Cuocete i cappellacci in abbondante acqua salata per 5 minuti.
In una padella scaldate il burro e l’olio evo rimasto, il gruè di cacao schiacciato e il timo. Scolate i cappellacci e trasferiteli nella padella ad insaporire, aggiungete infine il parmigiano grattugiato.
Nei piatti mettete due cucchiai di salsa al vino con sopra i cappellacci. Guarnite con timo fresco e una macinata di pepe.

INFO

https://www.visittuscany.com/it/
cortona@operalaboratori.com

https://www.visittuscany.com/it/

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