Weekend con gusto

Vinci, a casa di Leonardo

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Il 2019 sarà l’anno di Leonardo, il genio per antonomasia, di cui ricorrono i 500 anni della morte. Noto come Leonardo “da Vinci”, nacque però ad Anchiano, a 3 km dal borgo, il 15 aprile del 1452 dalla relazione di Piero con una domestica. Era, quindi, un figlio illegittimo. La sua fama lo portò poi in giro per l’Italia e anche all’estero, al punto che sono molteplici gli eventi per celebrare il cinquecentenario della sua scomparsa (Leonardo mori nel maniero di Clos-Lucé, ad Amboise, in Francia il 2 maggio 1519).

Perché, allora, non cominciare il nostro “anno leonardiano” proprio da Vinci? Il borgo di circa 14 mila abitanti è situato a una cinquantina di km da Firenze, sulle pendici del Montalbano, nel Valdarno Inferiore, in un paesaggio scolpito da oliveti e vigneti, da dove passa la Strada del Vino e dell’Olio del Montalbano.

Una giornata con Leonardo

Il fulcro del paese è rappresentato dal Castello dei Conti Guidi, sede, dal 1953, del Museo Leonardiano (www.museoleonardiano.it) , interamente dedicato al genio rinascimentale. Dislocato su due edifici (nel castello e nella Palazzina Uzielli), propone un’esposizione permanente che racconta la vita e le opere dell’artista, architetto e scienziato attraverso le sue macchine volanti, le ricostruzioni digitali dei suoi progetti, le riproduzioni a grandezza naturale e cartelli esplicativi con la storia della sua vita. Punto di forza, le 60 macchine ricostruite secondo gli stessi progetti di Leonardo.

I più piccoli, poi, possono immedesimarsi proprio in Leonardo attraverso laboratori e attività. Nella sezione Leonardo e l’anatomia, inaugurata nel 2016, viene invece illustrato attraverso disegni, attività didattiche e visite tematiche l’interesse che Leonardo nutriva per il corpo umano e le sue funzionalità.

All’interno del Castello dei Conti Guidi, poi, si possono ammirare alcuni pregevoli affreschi che documentano il susseguirsi dei diversi periodi storici. Tra i capolavori, la Madonna con il Bambino, ceramica di Andrea della Robbia del 1523. Fa parte del complesso della Rocca anche Villa Vignozzi, da cui si gode uno splendido panorama di Vinci, e la Chiesa di Santa Croce, che custodisce pregiati dipinti e la fonte battesimale dove si dice sia stato battezzato Leonardo.

Dietro il Castello, spicca la riproduzione in legno dell’Uomo Vitruviano, celeberrimo disegno di Leonardo dove egli rappresentò le proporzioni ideali del corpo umano racchiuse in un quadrato e in un tondo. Davanti alla Palazzina Uzielli, invece, si può ammirare Piazza dei Guidi, realizzata da Mimmo Paladino che si è ispirato proprio a Leonardo per l’architettura e il design della piazza.

Fanno parte dell’itinerario Leonardiano anche il Cavallo di Leonardo, monumento in bronzo che domina Piazza della Libertà, e la Biblioteca Leonardiana, un centro di documentazione che conserva documenti e manoscritti specializzati sull’opera di Leonardo da Vinci, inclusi gli sviluppi storici delle sue invenzioni e intuizioni.

Da Vinci ad Anchiano lungo la Strada Verde

Nel pomeriggio, dopo aver visitato Vinci, il suo centro storico e il museo dedicato a Leonardo, ci incamminiamo a piedi (in alternativa si può arrivare in auto percorrendo via per Anchiano) lungo la Strada Verde, un percorso di 3 km che attraversa la splendida campagna vinciana e porta ad Anchiano, dove si trova la Casa Natale di Leonardo.

Riaperta nel 2012 dopo una serie di restauri e innovazioni, si avvale della narrazione audio visiva Leonardo a Vinci: un genio si racconta, che, attraverso una moderna tecnologia tridimensionale, fa rivivere il genio rinascimentale e il suo universo più intimo e personale, ma anche il suo rapporto con il territorio.

Un ologramma a grandezza naturale ci mostra un Leonardo ormai anziano, che dalla sua ultima dimore francese ripercorre a ritroso la sua vita, tra studi, frequentazioni e vicende che lo legano alla sua terra natale. L’applicazione multimediale Leonardo Touch, poi, consente di interagire con i disegni e i dipinti leonardiani esplorandone e “toccandone con mano” i dettagli.

La casa vera e propria, invece, si trova a sinistra della biglietteria e si compone di tre stanze. In quella centrale spicca un vecchio camino, un tavolo di legno e una scultura che ritrae un Leonardo severo, con la caratteristica barba. Nella stanza di destra, invece, sono raccolti pannelli bilingue (italiano e inglese) che illustrano la storia della casa. Entrando nella stanza di sinistra, invece, sarete accolti dall’ologramma di Leonardo a grandezza naturale.

Adiacente all’edificio principale, poi, si trova una casa colonica, dove è possibile ammirare una riproduzione digitale ad alta definizione del Cenacolo, unica pittura murale di Leonardo oggi visibile. Grazie alla moderna tecnologie si può “esplorare” l’opera e soffermarsi sui particolari attraverso due modalità, una gestuale e una touchscreen, attivando diversi percorsi tematici, da quello iconografico e quello storico artistico, fino ai restauri.

In onore di Leonardo nasce la Minestra del Vinciano

Sarà servita come “piatto principe” nei ristoranti di Vinci e dintorni per tutto il 2019, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni della morte di Leonardo e avrà una versione estiva e una invernale. È la Minestra del Vinciano, una ricetta ideata dall’assessore alla Cultura del Comune di Vinci, Paolo Santini, dopo un’attenta e puntuale ricerca archivistica, grazie alla quale è stato possibile ricostruire quali erano le principali coltivazioni ai tempi di Leonardo e, di conseguenza, i principali ingredienti per la preparazione dei cibi.

La ricetta, elaborata dallo chef Benedetto Squicciarino di Slow Food Empolese Valdelsa, ha come ingredienti principali acqua, erbe spontanee di stagioni, ortaggi di stagione, aglio, cipolla, alloro, erbe aromatiche, lardo o cotenna di maiale. Il piatto è quanto di più simile possa aver mangiato Leonardo durante gli anni della sua infanzia e giovinezza a Vinci.

Un manoscritto del 1418 custodito nei fondi dell’Archivio Storico di Stato di Firenze, infatti, riporta come si invitava il popolo a coltivare l’orto e a produrre erbaggi di stagione per avere garantito un nutrimento sano e ricco di sostanza, per poter combattere malattie, epidemie e rimanere in forze per poter lavorare nei campi. Se ne può quindi dedurre che Leonardo e i suoi concittadini consumassero zuppe di legumi come fave, piselli e ceci in inverno e minestre di erbe aromatiche e lattuga in estate. Lasciandovi la curiosità di gustare la Minestra del Vinciano durante la vostra visita a Vinci, noi vi suggeriamo invece un’altra ottima zuppa della tradizione toscana.

Minestra di pane

Ingredienti

  • 8 fette di pane toscano
  • 300 gr di fagioli borlotti
  • ½ cavolo verza
  • 2 mazzetti di cavolo nero
  • 1 patata
  • 1 cipolla
  • 2 carote + 2 gambi di sedano
  • 1 pomodoro
  • 1 spicchio di aglio
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale e pepe

Mettete a lessare i fagioli in circa due litri di acqua salata. Scolateli poi riducetene in purea circa la metà e rimetteteli nell’acqua di cottura. In un’altra pentola fate rosolare in 4 cucchiai di olio la cipolla affettata e lo spicchio di aglio. Appena la cipolla sarà appassita aggiungete anche il pomodoro tagliato a tocchetti, i cavoli puliti e tagliati a listarelle, le carote e il sedano a fette e la patata a cubotti. Salate, pepate e lasciate cuocere per 10 minuti. Unite poi il brodo con la purea di fagioli e continuate la cottura per 45 minuti. Disponete le fette di pane casereccio, tagliate a metà, in una zuppiera, copritele con metà della zuppa, poi disponete altre fette di pane e la restante minestra. Condite con un filo di olio EVO a crudo e aspettate 10 minuti prima di servire.

COME ARRIVARE

In auto: A1 Milano-Roma sia per chi viene da Nord che per chi viene da Sud. Uscire a Firenze Scandicci, poi prendere la Superstrada Firenze – Pisa -Livorno, uscire a Empoli e seguire le indicazioni per Vinci. Per chi viene da Ovest, A21 Genova-Livorno con uscita Pisa Aeroporto, poi prendere la Superstrada Firenze -Pisa-Livorno con uscita Empoli e poi proseguire in direzione di Vinci.

DOVE MANGIARE

*La Torretta, via Della Torre 19, Vinci, tel 0571/56100, www.ristorantelatorrettavinci.com Locale caratteristico con piatti della cucina tradizionale toscana, tra cui fiorentina, carne alla brace, schiacciata, pappardelle al cinghiale, fino ai tipici cantuccini con il vin santo. Ottima lista di vini toscani selezionati da produttori locali. Prezzo media a persona € 25.

*Il Ristoro del Museo, via Montalbano 9, Vinci (Fi), tel 0571/56516, piccolo locale a conduzione familiare con un menù di piatti tipici della cucina toscana. Consigliata la prenotazione. Prezzo medio € 28.

DOVE DORMIRE

*Hotel Monna Lisa***, via Lamporecchiana 27/29, Vinci (Fi), tel 0571/56266, www.hotelmonnalisavinci.it Nel centro di Vinci e con vista sulle colline toscane, dispone di 29 camere arredare con cura, con riscaldamento autonomo e aria condizionata, TV con canali satellitari, Wi fi gratuito, con possibilità di prenotare visite e ingressi ai musei. Gli animali sono i benvenuti. Doppia da € 74.

*Hotel Alexandra***, via dei Martiri 82, Vinci (Fi), tel 0571/56224, all’ingresso di Vinci, dista 5 minuti a piedi dal centro e 11 dal Museo Leonardiano. Ad appena 3 km si raggiunge la Casa Natale di Leonardo. A disposizione area lounge, bar -ristorante e terrazza-giardino. Doppia da € 83.

INFO

www.firenzeturismo.it

www.museoleonardiano.it