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VICENZA, TRA PALLADIO E IL BACCALÀ

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Una città sorprendente, che conserva gioielli come le architetture palladiane. Qui, infatti, Andrea Palladio ha lasciato numerose testimonianze della sua arte. Vicenza è anche la città in cui gustare il prelibato baccalà alla vicentina, magari in una pausa dalla visita al centro storico. Un fine settimana a Vicenza può iniziare da Piazza dai Signori, al cui ingresso stanno due colonne, sormontate una da un leone alato, simbolo della Repubblica di Venezia,di cui vicenza entrò a far parte nel 1404, e l’altra della statua di Cristo Redentore.

Vicenza

Costeggia la piazza la Basilica Palladiana, capolavoro del grande architetto rinascimentale, dalle forme classiche ed eleganti. Qui si trova anche la Torre Bissara. Sotto i portici della Basilica si trovano le più importanti oreficerie della città. La sua storia, infatti, è intimamente connessa con l’arte orafa.

L’altro fiore all’occhiello è il Teatro Olimpico, progettato da Palladio nel 1580,  ma realizzato dal suo allievo Jacopo Scamozzi. Dal lato sud di Piazza dei Signori di accede a Piazza delle Erbe, con la medievale Torre del girone o del tormento, dove fu imprigionato Silvio Pellico. Vale una visita anche a Palazzo Chiericati, altro capolavoro palladiano e Patrimonio dell’Umanità UNESCO, che si trova in Piazza Matteotti, che ospita una splendida pinacoteca.

In Piazza Duomo si trova anche la Cattedrale di Santa Maria Annunciata, che porta anch’essa la firma del Palladio. Nella Chiesa di Santa Corona, invece, si trova la tomba del grande architetto.

 

 

 

BACCALÀ ALLA VICENTINA

INGREDIENTI

  • 1 kg di stoccafisso secco, 250 gr di cipolle
  • ½ litro di olio extravergine di oliva
  • 3 sarde sotto sale, ½ litro di latte fresco
  • farina bianca q.b., 50 gr di parmigiano grattuggiato
  • Prezzemolo tritato, sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE

Ammollate lo stoccafisso, togliete la lisca e le spine e tagliatelo e pezzi. Affettate finemente le cipolle e rosolate in un tegame con un bicchiere d’olio, poi aggiungete le sarde sotto sale tagliate a pezzetti e, a fuoco spento, il prezzemolo tritato. Infarinate i pezzi di stoccafisso, irrorateli con il soffritto preparato a disponeteli l’uno accanto all’altro in un tegame di cotto, dopo aver versato sul fondo un po’ di soffritto. Ricoprite il pesce con il resto del soffritto e aggiungete il latte, il parmigiano grattuggiato, il sale e il pepe. Unite il resto dell’olio e cuocete a fuoco dolce per circa 4 ore e mezzo, senza mai mescolare, ma muovendo il tegame in senso rotatorio. Servite con polenta alla brace.

I VINI: tra i bianchi il Vespaio di Breganze DOC e il Lessini Durello, oppure il Rosso di Barbano, dal color rubino e il sapore fruttato. dove acquistare: Casa Vinicola Zonin, via Borgolecco 9, Gambellara (VI), tel 044/64160-0444/640174 (enoteca), www.zonin1821.it