Viaggio con Audi TT Roadster immersi nell’Azzurro
Audi TT Roadster – Ci accomodiamo a bordo in una giornata calda: giusto il tempo di regolare sedile, volante e retrovisori, allacciare le cinture, e sentire l’abitacolo della nuova TT Roadster che si indossa come un abito su misura, con posizione di guida raccolta – secondo i nostri gusti abbassata tutta – e via. Naturalmente con la capote aperta, che scompare dalla linea di fiancata, ripiegandosi appena dietro i roll-bar che proteggono i poggiatesta: pur senza copertura metallica, è perfettamente a filo con la fiancata, esaltandone la pulizia stilistica. L’autostrada A4 da Milano a Peschiera scorre alla velocità consentita dal tutor: le turbolenze sono perfettamente attutite dall’aerodinamica attenta. Massima scorrevolezza in sesta marcia, e consumi da utilitaria, grazie sia al ridotto coefficiente di penetrazione, sia alla leggerezza dell’auto e all’efficienza complessiva del motore.
Guidare una scoperta, e ancor più una bassa e guizzante roadster, spesso induce a osservare il paesaggio con occhi nuovi e diversi. Usciti dall’autostrada a Peschiera, già sembra che il colore del fiume Mincio sia diverso: l’acqua riflette un cielo che appare più azzurro del solito. Non resistiamo e la prima sosta, non programmata, è ad appena poche centinaia di metri dal casello: un varco nel guardrail permette l’accesso a uno spiazzo sotto le grandi arcate della ferrovia, accanto al fiume dalle acque calme e azzurre, con le fortificazioni ottocentesche sullo sfondo. Costruzioni imponenti che hanno modificato il corso delle acque, suddivise in tre rami per proteggere meglio la città-fortezza che, con Verona, Mantova e Legnago, costituiva il Quadrilatero, elemento difensivo chiave del Lombardo-Veneto austriaco, al quale fu assegnata dal Congresso di Vienna dal 1815. Che la città lacustre sia un luogo gradevole è evidente, con un pregio scoperto fin dall’età preistorica, quando una civiltà palafitticola dell’età del bronzo si insediò per sfruttarne la pescosità, favorita dalle correnti che incanalano il pesce dal lago al fiume. Per gli amanti del turismo in bicicletta, la pista dedicata costeggia il Mincio per 43,5 km fino a Mantova, con inizio sull’altra sponda del fiume, la destra, giusto di fronte a dove ci troviamo noi, per passare poi sulla sinistra alla diga di Salionze, prima di Monzambano: dove si narra che il Papa Leone I avesse fermato Attila.
Qualche scatto fotografico, poi un rapido passaggio tra ponti, porte e mura del sistema di fortezze che unisce tre isolette, e tornare in una zona che ha per noi un fascino particolare. Usciamo nuovamente dalle mura e, subito oltre l’ultimo ponte sul fiume (prima della rotatoria), imbocchiamo a sinistra Via Lungolago Porto Esterno, che costeggia il canale fitto di imbarcazioni. Al fondo, come si sbocca sul “lago aperto”, in qualsiasi stagione ci si sente immediatamente in vacanza, tra campeggi e turisti. Qualche scatto anche percorrendo lentamente la via che conduce al porto, con vista panoramica sul lago e verso l’abitato di Peschiera. Tornati alla rotatoria, verso sinistra imbocchiamo Via Venezia, dopo un paio di centinaia di metri nuovamente a sinistra e siamo sulla Strada Regionale 249, Gardesana Orientale, che costeggia il lago fino a Riva del Garda. Inizialmente si percorre la zona dei parchi tematici: Gardaland, Movieland e Caneva Aquapark, poi l’abitato di Lazise inviata a una sosta per altri quattro passi dentro e fuori le mura, quindi raggiungiamo Cisano di Bardolino, dove l’Hotel Caesius (nome latino di Cisano), invita alla sosta rigeneratrice, con relax termale.
Secondo Giorno: verso la collina
Idee e località da visitare attorno al Garda certo non mancano: la mattina del secondo giorno si può iniziare dall’abitato di Bardolino con la sua storia, proseguendo per le cantine e i produttori di olio, per arrivare a Garda. Dove, imboccando Via per Marciaga, dopo qualche piacevole curva e un po’ di salita, per gli appassionati il Golf Ca’ degli Ulivi è in posizione con vista, ventilato per giocare anche in giornate calde, con due percorsi: Championship par 68 e Mirabello par 31. Ritornati sulla costa, oltre l’abitato si trova Punta San Vigilio, uno tra i luoghi più suggestivi e caratteristici dell’intero lago: il suggerimento è di visitare il piccolo approdo accanto alla Locanda, e il Parco Baia delle Sirene. Ripresa la Gardesana che, dopo la Punta si orienta decisamente a nord, anche il paesaggio cambia, con roccia e cipressi. L’aria mossa dai venti è sempre più pulita, e la voglia di assaporare il massimo piacere di guida è facilmente assecondato dalla Audi TT Roadster. Settaggio più sportivo tramite Drive select (opzionale, ha modalità Comfort, Auto, Dynamic, Efficiency e Individual), con sterzo ed erogazione che rispondono in modo più aggressivo, e le sensazioni sportive sono a portata di mano con il volante sportivo multifunzionale in pelle a tre razze, appiattito nella parte inferiore – evidente invito al pilotaggio – e di piede, con la pronta risposta del gas. E lo spoiler posteriore che scaturisce indica che siamo già a 120 km/h. Dal centro di Torri del Benaco abbiamo deviato lungo Via per Albisano (SP 32A) in direzione di Castion Veronese, verso percorsi collinari e montani dove curve e pendenza esaltano l’assetto basso, la leggerezza costruttiva, lo sterzo progressivo di serie: il cui rapporto diventa sempre più diretto con l’aumentare dei movimenti del volante. Inserimenti fulminei, curve che azzerano la percorrenza, passando in modo istantaneo dalla fase di entrata a quella di piena accelerazione in uscita, guizzando sul nastro stradale che sale rapidamente verso le pendici del Monte Baldo, grazie alla struttura delle sospensioni progettate per assorbire separatamente le forze longitudinali e trasversali.
Il bello della guida è anche nel cruscotto, con tutte le informazioni al centro della strumentazione: ci si abitua rapidamente a non lanciare più lo sguardo al centro della plancia, perché il navigatore – grande e ben visibile da 12,3 pollici – è proprio davanti ai nostri occhi, utile per conoscere in anticipo l’andamento delle curve senza distogliere lo sguardo. Al tempo stesso, per apprezzare l’atmosfera da vacanza, ci godiamo l’efficienza dell’infotainment, con funzioni istintive come in uno smartphone, che Audi phone box permette di collegare rapidamente. E l’audio Bang & Olufsen diffonde il suono con una dozzina di altoparlanti, anche con auto scoperta. Danzando tra le curve, arriviamo alla meta: l’antica costruzione de La Casa degli Spiriti, dove tra vista e accoglienza, degusteremo la raffinata gastronomia. E se anche tirassimo tardi, non ce ne cureremmo troppo: con il calar della luce, uno sguardo alla TT Roadster ne rivela anche l’anima “notturna”, sottolineata dai proiettori xeno plus con luci diurne Led e gruppi ottici posteriori Led con luci freno autoadattanti, per scattare come un felino anche nell’oscurità.
Di Alexia Ribolla