
Vento sul lago Maggiore
È bello andare sul lago,
un andare sereno.
L’acqua pare non respirare,
come a non voler disturbare.
Una placida calma
ferma le nuvole
nel cielo senza bufere,
anche negli occhi,
della gente perbene,
passioni sopite,
ricordi dimenticati.
È bello andare sul lago.
Ma dai monti ancora,
innevati, arriva improvviso
uno schiaffo sul viso,
un pugno all’anima.
Che toglie il respiro.
Un sasso che spezza
la stagna memoria del lago,
col ricordo di un bacio.
Un bacio mai dato, forse non preso.
Una forte folata, che spazza
la flaccida inutile calma.
Alle onde, ridona la vita
e al cuore grida, non è finita.
Sì, è bello andare sul lago
quando, come dolce tormento,
l’amore, ritorna col vento.