Usseaux, tra paesaggi incantati, borghi montani e sapori occitani

Paesaggi incantati, piccoli borghi antichi scolpiti nella pietra e circondati da una natura rigogliosa, fatta di boschi lussureggianti e laghi dalle acque cristalline. Una tradizione antica nei sapori e nelle tradizioni, basti pensare che in questo angolo dell’Alta Val Chisone si parla ancora il patois, una variante dell’occitano alpino, cioè l’antica lingua d’Oc che un tempo si parlava nella Francia meridionale.

Siamo a Usseaux, meta del nostro “weekend con gusto”, ma potremmo anche inserirlo nei nostri “weekend green” per la perfetta commistione di natura, gusto e cultura. Il toponimo risale al celtico uxellus, che significa “alto”, poi divenuto Occellum in latino, e citato da Giulio Cesare nel suo De Bello Gallico.

Qui per secoli si sono scontrati cattolici e valdesi, per poi trovare un accordo e vivere insieme pacificamente, fondendo tradizione e cultura, nel rispetto, tuttavia, delle rispettive peculiarità.

Usseaux, il capoluogo

Già annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia” e insignito della “Bandiera Arancione” dal Touring Club, Usseaux comprende il Comune capoluogo e cinque splendide borgate, allocate in uno splendido paesaggio alpino. Qui il tempo sembra essersi fermato e l’economia è ancora basata sull’agricoltura, sull’allevamento e sulla produzione casearia.

Le abitazioni sono di legno, terra e pietra e nelle serate più fredde gli abitanti si radunano ancora nelle tipiche stalle con la volta a botte, trasformate in taverne, dove mangiare insieme, cantare o raccontarsi storie e aneddoti. Lungo le strade lastricate di pietre irregolari si incontrano fontane, lavatoi, antichi mulini e tracce della cultura occitana.

Cominciamo la nostra visita proprio da Usseaux, il capoluogo, assaporando i ritmi lenti di un tempo antico. Il borgo spicca per i suoi splendidi murales, circa una quarantina, che abbelliscono i muri delle abitazioni e rappresentano temi della vita contadina, ma anche personaggi fantastici o elementi della natura.

Camminando tra i vicoli stretti e le stradine pittoresche, arriviamo al forno della comunità, che ancora viene usato per cucinare il pane. Assai suggestivo anche il mulino ad acqua, ristrutturato, e il grande lavatoio. Centro della vita religiosa è la chiesa di San Pietro.

Visitiamo le altre borgate

Risaliamo in auto e ci immettiamo lungo la strada che conduce a Pian dell’Alpe in direzione di Balboutet, noto come il “paese delle meridiane”. Sui muri delle case si trovano infatti una ventina di quadranti solari. Da Piazza del Sole, invece, parte un percorso didattico sul sistema solare e sulle diverse tipologie di misurazione del tempo. Balboutet è famosa anche per l’allevamento bovino e per la sua produzione casearia. Qui incontrerete anche tantissime rondini, che amano trovare riparo nelle antiche stalle.

Seguendo il torrente Chisone arriviamo a Laux, il “borgo d’acqua”, per la sua vicinanza a uno splendido lago naturale dalle acque purissime. Tra i borghi alpini meglio conservati della valle, è anche quello in cui si sente più forte la tradizione valdese. Da vedere la chiesa parrocchiale con la sua bella meridiana e la Piazza della Preghiera.

Continuiamo il nostro itinerario lungo la strada regionale del Sestriere, sulla quale si affaccia Pourrières, celebre per la battaglia che, nel 1747 vide l’esercito dei Savoia scontrarsi con quello francese tra il vallone di Cerogne e il Colle dell’Assietta. Nel borgo meritano una menzione la chiesa e il piccolo cimitero.

Ultima tappa è Fraisse, la borgata più a monte, nota come “il borgo del legno” per la sua vocazione all’arte della falegnameria, sostenuta dai rigogliosi borghi circostanti, che forniscono la materia prima.

….continua nella seconda pagina…

Da vedere nei dintorni

Se volete prolungare l’itinerario potete arrivare fino al vicino comune di Pragelato, dove, nella frazione di Rivet, si trova il bel Museo del Costume e delle tradizioni delle genti alpine, e la Casa degli Escatons, allestito in una casa della metà del XVII secolo con una tipica architettura della Val Chisone.

Infine, arrivando fino a Fenestrelle, a circa 4 km, vale una visita il Forte (www.fortedifenestrelle.com), una sorta di “grande muraglia” considerata la più grande fortificazione alpina d’Europa.

Gli amanti della natura non possono perdersi una visita ai parchi naturali di Orsiera-Rocciavré e del Gran Bosco di Salberstrand, ricchi di flora e fauna, ma anche di sentieri attrezzati per chi ama le passeggiate.

A zonzo, con gusto

Un clima e un paesaggio unici rendono uniche anche le materie prime e la tradizione gastronomica, nella quale si ritrovano reminiscenze e sapori francesi e valdesi. Il prodotto tipico per eccellenza è il plaisentif, noto anche come “formaggio delle viole”. La sua caratteristica è quella che prevede l’impiego di latte prodotto nei primi giorni di alpeggio, particolarmente ricco delle essenze floreali. La stagionatura dura almeno ottanta giorni.

Il piatto tipico sono invece le calhiette valdesi, dalla forma tonda, a base di patate grattugiate, salsiccia o salame, lardo e cipolla. Vengono poi cotte in acqua bollente e servite con burro fuso e parmigiano.

Ottimi anche i salumi, tra cui il prosciutto cotto al forno e la mocetta. Tra i primi piatti, meritano gli gnocchi con la fonduta, oppure, come piatto unico, la polenta con selvaggina. Il tutto accompagnato dai robusti vini rossi piemontesi. E, per concludere in bellezza il pasto, guai farsi mancare le grappe aromatizzate o il genepì, il tipico liquore piemontese a base di artemisia alpina.

COME ARRIVARE

In auto: bisogna prima raggiungere Torino, poi da qui si prende la SS23 del Sestriere oppure l’autostrada per Pinerola. In treno si prende la linea Torino-Pinerolo con fermata a Pinerolo.

DOVE MANGIARE

*Trattoria La Placette, via della Chiesa 5, Usseaux (TO), tel 0121/83073, www.laplacette.it . Locale a conduzione familiare con esperienza trentennale. In un ambiente rustico e montano, con camino e soffitto a volte. Il menù propone piatti realizzati con materie prime locali di qualità. I piatti variano a seconda delle stagioni.

*Trattoria Edelweiss, via Parco Orsiera 1, fraz. Balboutet, Usseaux (TO), tel 347/0509676, https://trattoria-edelweiss.business.site/ . A gestione familiare e immerso nella natura. Propone menù stagionale con ingredienti locali e di qualità.

DOVE DORMIRE

*Albergo Lago del Laux***, via al Lago 7, Usseaux (TO), tel 0121/83944, www.hotellaux.it/. In splendida e romantica posizione, dispone di sette camere con vista sul lago, in stile montano. Doppia con colazione da € 105 a € 126. Possibilità di mezza pensione e pensione completa. Il ristorante è aperto anche a chi non pernotta.

*Le Petit Fenestrelle***, via Umberto I 41, Fenestrelle (TO), tel 0121/83460, www.lepetitfenestrelle.it Albergo diffuso con diverse sistemazioni tra camere e appartamenti, da 2 a 7 persone, con differenti ambientazioni in stile alpino. Alcune sono attrezzate con cucina e stoviglie.

INFO

www.comune.usseaux.to.it