In Auto

Un Weekend ad Asolo con la Infiniti QX30

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Weekend ad Asolo con la Infiniti QX30 – Una città piccola ma accogliente e con tanta storia da raccontare, questa è Asolo, la città definita da Giosuè Carducci “dei Cento Orizzonti”. Noi abbiamo deciso di percorrerla con il premium crossover di Infiniti, il QX30, una vettura dalle forme eleganti e dall’assetto rialzato che ben si addice al panorama visitato.

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Arriviamo in uno dei Borghi più belli d’Italia dopo aver percorso un buon tratto di autostrada, dove la QX30 ci ha accompagnati in modo silenzioso e preciso, grazie al suo sistema di navigazione InTouch, che ha permesso tra le altre cose di collegare il nostro smartphone rispondendo a chiamate o visualizzando messaggi senza perdere di vista la strada. Il motore proposto è il 2.2 litri diesel da 170 cavalli, frizzante ma dai consumi molto moderati. Arrivati notiamo una ZTL in centro ma è attiva solo il Sabato sera e parte della Domenica, così visitiamo la Piazza Garibaldi, il fulcro cittadino con la Fontana Maggiore da cui sgorga l’acqua grazie ad un antico acquedotto romano sotterraneo. E pensare che una volta lo stesso condotto alimentava delle Terme! Subito di fronte non possiamo poi notare la Cattedrale, una magnifica opera muraria dove risiedono diverse opere, tra cui L’assunta di Lorenzo Lotto. Un giro che si completa con la visita al Palazzo della Loggia, dove ammiriamo diversi affreschi splendidamente mantenuti, oltreché una pinacoteca ed un’area archeologica.

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La mattinata passa davvero velocemente e giunge l’ora di pranzo. Ci consigliano l’Osteria Al Bacaro: ha una tradizione centenaria con cucina dedicata alle ricette venete e locali. Ci sono specialità di carne, le lumache, il baccalà alla vicentina e le trippe. Ad accompagnare la nostra scelta non può mancare un calice di Prosecco Asolo DOCG, dal profumo leggermente fruttato e dal sapore gradevolmente secco. Il nostro giro continua e visitiamo prima Villa Freya (prende il nome dalla nota scrittrice, Freya Stark), che nel giardino ospita ancora le fondamenta di un teatro romano, poi la Rocca. Questa è uno vero e proprio altopiano dal contorno irregolare che risale alla fine del XII secolo, da cui si può vedere tutto il panorama circostante nelle giornate più belle. Un borgo unico quello di Asolo.

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E non a caso si tiene proprio qui il Festival del Viaggiatore: un luogo d’incontro per tutti i voyageurs, proprio come il Grand Tour che nell’800 vedeva facoltosi signori, giovani rampolli e curiosi avventurieri girare il Bel Paese per conoscere la nostra storia ed una volta tornati a casa poter raccontare la propria esperienza. Cinque i percorsi proposti ed interconnessi non solo al viaggio come cammino vero e proprio ma anche come piacere enogastronomico. Un’occasione unica che sta prendendo sempre più piede in questa città di soli 9000 abitanti. La giornata volge al termine e riprendiamo l’Infiniti QX30: i suoi sedili in pelle ci avvolgono come un caldo abbraccio e quasi quasi potremmo addormentarci qui, ma poi ricordiamo di avere una camera d’albergo che ci attende dopo un bel bagno caldo e non possiamo rinunciare all’idea.

Giorno 2: verso Montello
La mattina seguente il nostro weekend prosegue lungo il nastro azzurro del Piave e tra le curve la QX30 si comporta egregiamente, nonostante l’altezza da terra maggiore rispetto alla sorella senza la “X” nel nome. Ci lasciamo trasportare da questo paesaggio verdeggiante e rigoglioso quando ci accorgiamo di aver sbagliato strada – nonostante il navigatore continuasse ad avvisarci su quale fosse la strada giusta! Non ci resta così che fare inversione: i sensori di parcheggio posti davanti e dietro, uniti alla praticissima retrocamera ci guidano in una manovra davvero semplice. Proseguiamo quindi senza ulteriori intoppi verso la nostra meta desiderata.

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Il Montello è una collina di terra rossa a forma di grande ellisse che si eleva, isolata e ben definita, a sud dell’attuale corso del fiume Piave. Fu luogo di violenti scontri durante la Prima Guerra Mondiale e tuttora rimangono alcuni segni di un triste passato, tra cui l’Ossario dei Caduti, il museo della guerra, il cimitero di guerra inglese ed il Monumento a Francesco Baracca. Proprio quest’ultimo, prima di partire per la battaglia, donerà uno stemma tutt’oggi conosciuto nel mondo: il Cavallino Rampante, emblema della Ferrari. Visitare questi luoghi in auto non è certo facile dato il terreno sconnesso, ma la trazione integrale ci garantisce una guida sicura e precisa.

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Il bosco del Montello tutto attorno regala un’atmosfera di pace nonché di bellezza, da esplorare con tranquille passeggiate. Nel sottobosco è possibile trovare piante e fiori unici, come gli anemoni di montagna, la rosa di Natale, l’erba paris e il fiore di stecco. I funghi del Montello, come porcini e chiodini, sono famosi per i loro profumi intensi. E nel mentre ci immaginiamo quella che fu la Battaglia del Solstizio (così chiamata da D’Annunzio), dove i nostri si difesero strenuamente dall’ultimo attacco portato dagli austro-ungarici. Era presente anche un giovane Ernest Hemingway, che dopo questi fatti scriverà il celebre romanzo “Addio alle Armi”.  Ed anche noi dobbiamo dire addio a queste terre, il Sole sta calando ed è tempo per noi di tornare, accompagnati dalla nostra avventurosa crossover premium di Infiniti, che ha saputo regalarci un viaggio speciale tra presente e passato in questi due giorni.

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