Un nuovo modo di vivere l’estate con il turismo Open Air e i camper

Sicuramente ci ricorderemo l’estate 2020 come una delle più insolite degli ultimi anni. La convivenza con il Coronavirus ci costringe di fatto a modificare le nostre abitudini di viaggio, prediligendo mete tutte italiane e sempre più vicine a casa. Si parla, infatti, di vacanze di prossimità che garantiscano sicurezza e il rispetto delle norme vigenti.

Sarà quindi l’occasione per mettersi a bordo di un van o di un camper e scoprire le bellezze del nostro paese tramite il turismo open air. Si tratta di un settore frutto di un percorso in continua crescita da ormai diversi anni che si pone come valida alternativa alle classiche modalità che conoscevamo fino ad ora.

Human Company, gruppo fiorentino attivo nel ricettivo e ristorativo e leader in Italia nell’ospitalità open air, ha realizzato una ricerca volta a fornire un’analisi del turismo all’aria aperta in Italia. Lo studio è stato realizzato attraverso un metodo quali-quantitativo su un campione rappresentativo della popolazione italiana. Ecco un po’di dati forniti dalla ricerca.

TURISMO OUTDOOR DOMESTICO

Secondo le stime dell’Istituto Piepoli il fatturato del turismo all’aria aperta nel 2019 si attesta intorno a 8,5 miliardi di euro (di cui 5,2 miliardi di euro per servizi ricettivi e 3,3 miliardi di euro per servizi di ristorazione), con una quota di viaggi in Italia che si aggiudica il 25% del totale: dei quasi 80 milioni di viaggi degli italiani in Italia e all’estero lo scorso anno (Istat, febbraio 2020), 20 milioni sono stati outdoor (stima sui soggiorni in villaggi e camping e viaggi itineranti effettuati con caravan e simili) per un totale di 92 milioni di pernottamenti, pari al 23% del totale.

Secondo il campione intervistato da Istituto Piepoli le vacanze outdoor più lunghe nell’ultimo anno sono estive in otto casi su dieci (da giugno a settembre), svolte in Italia per la medesima quota, con rilevanza di Puglia (13%), Toscana (11%) e Sicilia (10%). Per il 69% sono state vacanze prevalentemente balneari e fatte in coppia (53%) o con tutta la famiglia (34%). A scegliere la montagna è stato il 16%, seguito dalle città e località d’arte con il 12%.

LA STAGIONE 2020

Le recentissime stime di Istat indicano che, solo nel periodo marzo-maggio, l’emergenza Covid-19 ha bruciato una quota pari al 18,5% delle presenze dell’intero anno turistico (Istat, aprile 2020).

Secondo l’indagine di Istituto Piepoli il 41% degli intervistati afferma che l’emergenza sanitaria non ha modificato i programmi di vacanza, il 16% che ha dovuto annullare le vacanze a febbraio-marzo, il 39% ha cancellato i viaggi programmati ad aprile-maggio e il 3% le vacanze estive. Non manca chi dice che non andrà in vacanza (3%) e chi aspetta l’evoluzione (4%). È comunque il 69% gli italiani che dichiara l’intenzione di andare in vacanza nei prossimi 12 mesi e, sebbene la quota sia di -14 punti percentuali rispetto a un’analoga rilevazione svolta un anno fa, si osserva comunque un forte desiderio di ritorno alla normalità, di cui le vacanze sono parte importante. La propensione alle vacanze aumenta decisamente (77%) tra quanti sono andati in vacanza lo scorso anno, e cresce ancora di più tra quanti hanno fatto una vacanza outdoor in villaggio, camping o viaggio on the road nell’ultimo anno (80%).

POSIZIONAMENTO DELLA VACANZA OUTDOOR

La ricerca restituisce una descrizione del turismo open air come un settore che ha avuto una forte crescita negli ultimi dieci anni e che per certi versi ha guidato una sorta di rivoluzione culturale nella percezione collettiva del turismo stesso in generale.

Nell’open air si ritrova consolidata e amplificata la forma più attuale di turismo, il turismo esperienziale, intimamente legato al territorio e capace di fare vivere soggiorni unici e gratificanti in termini di un arricchimento personale e relazionale. Nel desiderio di un’esperienza turistica all’aria aperta di questo tipo è cresciuta la voglia di “qualità”, elemento che ha stimolato un’evoluzione quantitativo (è a sua volta aumentata) che qualitativa (gli standard del servizio offerto sono notevolmente migliorati).

Secondo i dati dell’Osservatorio quasi metà degli intervistati (49%) aspira a una vacanza outdoor: per il 35% si tratta di persone che già oggi soggiornano in strutture all’aria aperta e il 14% di turisti che fanno vacanze di tipo diverso.  Fra le diverse tipologie di vacanza open air, il villaggio riceve il gradimento più alto, poiché piace a ben il 58% degli intervistati, seguito subito dopo dal viaggio on the road (44%) e dalla casa mobile (42%). 

IL TURISMO SOSTENIBILE

Lo sviluppo sostenibile del settore turistico è diventato una necessità inderogabile, oltre che un bisogno sempre più sentito: significa rispetto per l’ambiente e il territorio, nonché sviluppo equo

e diffuso nella comunità. La crescita inesorabile del turismo mondiale ha determinato una pressione ambientale e sulle comunità che necessitano di intervento coordinato tra autorità e privati, affinché si concretizzi una crescita più attenta e inclusiva. Ma quanto davvero gli italiani sarebbero disposti a sacrificare per il turismo sostenibile? Sappiamo che la sostenibilità è un tema che raccoglie un consenso sempre più ampio e forte, ma sono ancora davvero pochi coloro che traducono l’interesse per la sostenibilità in comportamenti concreti.

La ricerca di Istituto Piepoli rileva un’area di favore per il turismo sostenibile del 75%, corrispondente a quanti dichiarano che sarebbero certamente (17%) o probabilmente propensi (58%) a pagare di più per una vacanza sostenibile. Si tratta di un’area di propensione molto ampia, che tuttavia si stima essere effettivamente pari a una quota minore e pari al 27% sul totale degli italiani (quota calcolata con stima Agostini, che assegna probabilità differenziata a seconda delle risposte di propensione). Quanti hanno fatto vacanze outdoor nell’ultimo anno mostrano una sensibilità maggiore con un indice del 34%.

COME AFFITTARE UN CAMPER

Chi vuole mettersi in viaggio a bordo di un camper, deve assolutamente leggere la nostra “Guida alle vacanze in camper 2020: le 10 cose che devi sapere”.
Affittare un camper o un van è davvero molto semplice, esistono numerosi portali dedicati al camper sharing, tra cui: Yescapa, Goboony oppure dedicati al noleggio come Campanda. Trovare un camper attraverso queste piattaforme è davvero facile e intuitivo, sarà necessario scrivere la vostra località, la data di partenza e quella di ritorno e con un click troverete subito numerose proposte di vetture e prezzi.

camper

I prezzi variano dalla tipologia di van o camper che si desidera e dalla durata del viaggio, oltre che dal periodo. Per esempio, se volessimo affittare un van compatto per metterci in viaggio con altre 3 persone, il prezzo settimanale in bassa stagione si aggirerebbe tra i 400 e i 1000 euro, mentre in alta stagione varierebbe da 600 ai 1400 euro. Se volete mettervi in viaggio con gli amici e avete necessità di un mezzo in grado di ospitare almeno 7 persone, i prezzi vanno da 600 a mille euro per la bassa stagione e da 600 ai 1200 euro per l’alta stagione