di Raffaele d’Argenzio
A volte capita un colpo di fortuna e a me è capitato d’affacciarmi un mattino da un’antica finestra e vedere quel caldo miracolo della natura che è l’autunno. Era un tardo autunno, come un saluto dell’estate che non voleva andare via.
Qui in Umbria è più facile che appaiano magie. Una terra senza tempo che muore e rinasce per restare sempre la stessa. È stato un lungo weekend, forse davvero po’ magico, alla scoperta di cantine, indicatemi dall’efficiente e ospitale Movimento Turismo del Vino dell’Umbria. Ma oltre le cantine, ho scoperto, a volte riscoperto, borghi, chiese, castelli e inaspettati musei come quello del Vetro a Piegaro e quello di Narni sotterranea.
Senza accennare alle tracce dei Cavalieri Templari e a quelli di Malta, che qui ancora risiedono nel Castello di Magione. Cavaliere anch’io, cavalcando una penna ed un taccuino, prima di raccontavi le tappe di questo lungo weekend, ringrazio l’Umbria con queste mie parole che, se volete, potreste chiamarle poesia.
UMBRIA D’AUTUNNO
mentre il cuore verde ruba l’oro ai suoi tramonti.
Le vigne ora sono strade ricamate
e nelle etrusche cantine il vino riporta
E le foglie diventano farfalle.
A Orvieto, alla scoperta del vino degli Etruschi ai giorni nostri
La storia di Orvieto è, senza dubbio, segnata dal vino fin dall’epoca degli Etruschi, che per primi vi coltivarono la vite, intuendo peraltro le potenzialità del terreno tufaceo della zona per la vinificazione. Anche successivamente il vino ebbe una valenza notevole sul territorio se, come testimonia un importante documento conservato nell’archivio del Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto proprio il vino veniva usato come moneta per il pagamento delle maestranze. Non di meno, oggi, il vino è prodotto simbolo del territorio, che gode, dal 1971, anche della Denominazione di Origine Controllata.

La visita a Orvieto non può prescindere dal maestoso Duomo, una delle più importanti testimonianze architettoniche e artistiche del tardo Medioevo, in cui spiccano la facciata riccamente decorata e gli splendidi affreschi di Luca Signorelli, che adornano la Cappella Nova.

Una passeggiata per il centro storico ci permetterà di scoprire la grande importanza rivestita da Orvieto in ogni epoca, di cui sono testimoni silenziosi i suoi numerosi monumenti, palazzi e musei. La visita a Orvieto, tuttavia, non può prescindere dalla conoscenza delle sue cantine e delle produzioni enologiche.

L’offerta enoturistica del territorio orvietano è particolarmente ricca. Noi di Weekend Premium, in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino dell’Umbria, abbiamo visitato alcune cantine di Orvieto e della vicina Ficulle.
Palazzone, cantina e boutique hotel con vista sulla città
Realizzata in un antico ospitale per pellegrini risalente al Trecento, Palazzone è cantina e boutique hotel, gestito dalla famiglia Dubini. La struttura, storica e dotata di tutti i comfort, è circondata dai vigneti, con una meravigliosa vista su Orvieto e su Rocca Ripesena, permettendo un soggiorno rilassante e di qualità. È possibile anche effettuare diverse esperienze degustative degli ottimi vini della cantina, che esprimono bene il carattere del territorio.

Per informazioni e prenotare il soggiorno o una delle degustazioni proposte: www.palazzone.com
Alle Cantine Neri il vero “vino degli Etruschi”
Immersa nel verde delle colline orvietane, in un alternarsi di vigneti e oliveti, Cantine Neri firma una produzione boutique di vini bianchi e rossi, oltre a una apprezzata Muffa nobile, per cui l’azienda è nota anche all’estero. Il turista ha l’opportunità di fare interessanti visite guidate ai luoghi di produzione, tra cui un’antica tomba etrusca, usata per l’invecchiamento e degustazioni di vino e prodotti del territorio.

È possibile prenotarle direttamente online sul sito www.cantineneri.it
Castel Noha, fra tradizione e innovazione
A pochi chilometri da Orvieto, nel territorio di Ficulle, la Cantina Castel Noha è il frutto del progetto enologico di Valentino Cirulli, che parte dalla tradizione vitivinicola umbra per combinarsi con una visione decisamente moderna della produzione e del ruolo della cantina. A caratterizzarla, l’uso di tecnologie all’avanguardia e la presenza di spazi per ristorazione, eventi e degustazioni. Castel Noha si presenta, dunque, come sintesi perfetta fra tradizione e innovazione.

Info e prenotazioni: www.castelnoha.com
Nella Tenuta Vitalonga nascono i vini bio
Alla Tenuta Vitalonga la tradizione etrusca del vino è ancora fortemente presente nelle antiche grotte e nella tecnica delle “viti maritate”, molto usata nella zona. Passeggiando tra le vigne non è difficile imbattersi in conchiglie preistoriche che raccontano come un tempo queste terre fossero sommerse dal mare. Paesaggi unici, Vini rigorosamente bio che nascono in stretto contatto con il territorio e che lo rappresentano in ogni bottiglia.

Info e prenotazioni: www.vitalonga.it
Il nostro wine weekend in Umbria continua. Nella seconda e ultima puntata andremo alla scoperta della tradizione vitivinicola del Lago Trasimeno, dei sui prodotti tipici e del Museo del Vetro, ci sposteremo poi al Castello di Magione, passeremo per Madrevite, per poi concludere la nostra avventura nelle splendide Narni e Amelia.