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Un allegro weekend nel Vicentino, con grappa e torta “putanella”

Castello Grimani

(Italian and English version)

Anticamente l’avevano battezzata Mons Gaudii, cioè monte di godimento, d’allegrezza e questo spiega perchè diversi personaggi illustri, come Antonio Fogazzaro, decisero di viverci.
Benvenuti a Montegalda, tra Vicenza e Padova piccolo paese tra ville e boschi, scrigno di tesori architettonici e naturali, adagiato ai piedi dei Colli Euganei e dei Berici, e bagnato dalle sinuosità del Bacchiglione a tratti vorticoso, a tratti placido.

Montegalda

Qui imperano il maestoso Castello Grimani  e la quattrocentesca Villa Fogazzaro-Colbachini, abitata dalla famiglia Fogazzaro.  Fu Don Giuseppe, appassionato botanico e zio dello scrittore Antonio, a definire l’attuale parco che troviamo protagonista delle pagine di Piccolo Mondo Moderno.

La Villa residemza estiva dello scrittore Antonio Fogazzaro,

Le campane del Papa

Nei pressi della Villa, il Museo Veneto delle Campane (MuVeC) ospita la più ricca collezione di campane in Italia, ormai prossima a essere la più grande in Europa. Sorge a coronamento di più di 250 anni di attività artigiana della Fonderia Colbachini, fornitrice delle campane al Vaticano e insignita del titolo di Fonderia Pontificia.. Troverete più di 200 esemplari che decorarono chiese, templi e palazzi non solo  in Italia, ma anche in Francia, Germania, Cina, India, Birmania e Thailandia..

MUVEC il Museo Veneto delle Campane

Angelo Menara

Oltre Fogazzaro, Montegalda onora un altro personaggio che ci riporta alla Prima Guerra mondiale. E’ Angelo Menara, eroico combattente che dalla prigione riuscì miracolosamente a recuperare scritti, oggetti e effetti personali appartenuti al caporale Eugenio Dal Molin, suo compagno di cella, e farli recapitare alla Familia Molin per poi entrare  nella Collezione Colin Grout.

Due pezzi dalla Collezione di Colin Grout,

Qual è il dolce storico della zona?

Lo troviamo nell’ antica Trattoria Da Culada (aperta e con fiorito dehors)
Si chiama “torta putanella“. Di certo un nome curioso, che ancor oggi non sappiamo se alluda a una ragazza perbene oppure no… In ogni caso proviene da un motto delle nonne: “non buttare via niente” e ancora oggi la cuoca Carla Rigon la prepara come facevano le sue antenate.

Cucinata come una volta, la “putanella” rallegra la tavola

Si tratta infatti di una ricetta del riuso del pane raffermo, ammollato nel latte e arricchito da uvetta, pinoli e un bicchierino di buona grappa, che, guardacaso, è possbile trovare proprio di fianco alla trattoria, nella Distilleria Fratelli Brunello, che dal 1840 produce grappe di primissima qualità.

Una grappa storica della produzione Brunello

Tra i prodotti della distilleria si distinguono Le Origini, I Classici, I Talenti, Le Prestigiose e, ultima grappa nata, la Mèmora, che dopo 8 lunghi anni in botti di Rovere di Allier, non poteva che restare in legno, anche nella confezione.

tra le grappe Brunello è arrivata Memora , Numerata a mano, confezionata in legno.

LA RICETTA DELLA TORTA “LA PUTANELLA”

la torta putanella

Ingredienti
300 gr pane raffermo
1 litro latte
300 gr zucchero
5 cucchiai di farina da polenta gialla
3 uova
3 mele
1 pugno di uvetta sultanina
1 limone
zucchero a velo q.b.

Preparazione:
In una zuppiera molto capiente unire il pane con il latte e lasciarlo a mollo per due ore. Nel frattempo in una terrina mescolare l’uvetta con la grappa un cucchiaio di zucchero e far riposare per circa 10 minuti.
Lavare le mele, sbucciarle, togliere il torsolo, tagliarle a cubetti; in una padella sul fuoco sciogliere il resto del burro, unire le mele, un cucchiaio di zucchero e far cuocere per 10 minuti; far poi raffreddare e frullare il composto fino ad ottenere una crema.
Una volta che il pane è ben ammollato, frullarlo con il latte e metterlo in una ciotola, incorporare le uova, la farina, lo zucchero, la buccia grattugiata del limone e un pochino del suo succo, le mele con il burro, l’uvetta con la grappa.
Versare il composto cremoso in una tortiera imburrata quindi cuocere in forno preriscaldato a 160° per circa un’ora e mezza. Servire il dolce spolerizzato di zucchero a velo.

INFO
Da Culata, Via Giuseppe Roi, 47, Montegalda
Distilleria Fratelli Brunello

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 Welcome to Montegalda, between Vicenza and Padua, a small town between villas and woods, a treasure chest of architectural and natural treasures, nestled at the foot of the Euganean and Berici Hills, and bathed by the sinuosity of the swirling  river Bacchiglione.

Must see
The majestic Grimani Castle and the fifteenth-century Villa Fogazzaro-Colbachini, inhabited by the Fogazzaro family, dominate.
It was Don Giuseppe, a passionate botanist and uncle of the writer Antonio, who defined the current park that we find the protagonist of the pages of his famous book Piccolo Mondo Moderno.

The Pope’s bells.
Near the Villa, the Veneto Museum of Bells (MuVeC) houses the richest collection of bells in Italy, now close to being the largest in Europe. It is the culmination of more than 250 years of artisan activity of the Colbachini Foundry, supplier of bells to the Vatican and awarded the title of Pontifical Foundry. You will find more than 200 specimens that decorated churches, temples and palaces not only in Italy, but also in France , Germany, China, India, Burma and Thailand ..

Besides Fogazzaro, Montegalda honors another character who takes us back to the First World War.It is Angelo Menara, a heroic fighter who miraculously managed to recover writings, objects and personal effects belonging to corporal Eugenio Dal Molin, his cellmate, from prison, and have them delivered to the Molin Family and then entered the Colin Grout Collection.

What is the historical dessert of the area?
We will find it in the ancient Trattoria Da Culada (open and with a flowery terrace) It is called “Torta Putanella”. Certainly a curious name, which still today we do not know if it alludes to a decent girl or not … In any case it comes from a motto of the grandmothers: “do not throw anything away” and still today the cook Carla Rigon prepares it as her ancestors did .

It is actualy a recipe for the reuse of stale bread, soaked in milk and enriched with raisins, pine nuts and a glass of good grappa, which, just happened, can be found right next to the restaurant, in the Distilleria Fratelli Brunello which has been producing since 1840 top quality grappas.

e, ultima grappa nata, la Mèmora, Among the products of the distillery stand out  Le Origini, I Classici, I Talenti, Le Prestigiose ,and the latest one, the Mèmora, which after 8 long years in Allier oak barrels, could only remain in wood, even in the packaging.

THE RECIPE OF THE CAKE “LA PUTANELLA”

Ingredients 300 gr stale bread 1 liter of milk 300 gr sugar 5 tablespoons of yellow polenta flour 3 eggs 3 apples 1 handful of sultanas 1 lemon icing sugar to taste Preparation: In a very large bowl, combine the bread with the milk and leave it to soak for two hours. Meanwhile, in a bowl, mix the raisins with the grappa a tablespoon of sugar and let it rest for about 10 minutes. Wash the apples, peel them, remove the core, cut them into cubes; in a pan over the heat, melt the rest of the butter, add the apples, a spoonful of sugar and cook for 10 minutes; then let it cool and blend the mixture until you get a cream. Once the bread is well soaked, blend it with the milk and put it in a bowl, incorporate the eggs, flour, sugar, grated lemon peel and a little bit of its juice, apples with butter, raisins. with grappa. Pour the creamy mixture into a buttered pan then bake in a preheated oven at 160 ° for about an hour and a half. Serve the cake spolerized with powdered sugar.
INFO
Da Culata, Via Giuseppe Roi, 47, Montegalda
Distilleria Fratelli Brunello
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