UCRAINA E ITALIA UNITE ANCHE DA UN CACIOCAVALLO
Di Raffaele d’Argenzio
È vero, prima di questa tremenda guerra, tremenda come tutte le guerre, sapevamo poco dell’Ucraina, quasi nulla. Qualcosa attraverso le donne ucraine, , gentili e lavoratrici, che venivano in Italia per aiutarci a curare i nostri anziani. Eppure adesso scopriamo tanti legami fra l’Ucraina e noi, fra cui vari gemellaggi. Per esempio, quello tra Kiev e Firenze, Chianciano e Truskanev, Genova e Odessa.
Odessa, poi, è stata fondata da un napoletano nel 1794 ed è chiamata addirittura la “Napoli del Mar Nero”. Sempre a Odessa, poi è nata la canzone napoletana più famosa del mondo: ‘O SOLE MIO. Infatti il suo autore, Eduardo Di Capua, si trovava a ODESSA per aver accompagnato il padre, che suonava in un’orchestra in tournée e, guardando un’alba sul Mar Nero, ebbe tanta nostalgia del sole di Napoli da creare quella canzone immortale.
Ma un’altra cosa che ci lega all’Ucraina è molto meno poetica e struggente, ma forse più gustosa: un caciocavallo. Non uno qualsiasi, ma quello podolico. Prodotto nelle regioni del Sud, (Basilicata, Puglia, Molise, Abruzzo e Campania), utilizza il latte delle mucche della razza podolica, una razza abituata a terreni impervi, quasi brada, che dà poco latte, ma di ottima qualità, pieno di sapore come tutte le cose che nascono dalla fatica e dal poco ma buono.
Sapevo che questa razza era arrivata dalla Podolia, forse al seguito di Attila nel 452d.C. ma, forse, addirittura era stata portata ancor prima dai Romani, oppure dai Longobardi, ma non sapevo, però, che la Podolia è una parte della Ucraina, che confina con la Moldavia. Quindi, da oggi, ogni volta che mangeremo un gustoso caciocavallo podolico sarà come connettersi con l’Ucraina.