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Tornare a sognare per Ri-Partire verso il mondo. I 5 punti secondo Aljosa Ota, presidente ADUTEI

Di Raffaele d’Argenzio

Si prevede che ci sarà un turismo di prossimità, che ci farà riscoprire la nostra Italia, ma il mondo è grande e abbiamo una sola vita per conoscerlo. Allora perché fermarci? Come e quando torneremo a viaggiare anche verso l’estero, sempre con le dovute cautele?  Lo abbiamo chiesto ad Aljosa Ota, presidente dell’ADUTEI, Associazione Delegati Ufficiali del Turismo Estero in Italia e direttore del Turismo Sloveno in Italia.

Il lockdown ha paralizzato il turismo, come avete utilizzato questi mesi?

“Nei mesi di lockdown il lavoro per gli Enti del turismo si è molto intensificato, dato che la situazione era variabile e soggetta a frequenti cambiamenti, anche quotidiani. Il compito principale degli Enti del turismo e dei rispettivi direttori è stata quella di informare i propri stakeholders dei rispettivi paesi di provenienza circa la situazione del mercato italiano e, viceversa, di informare i principali operatori italiani della situazione legislativa e normativa dei rispettivi paesi di destinazione. ADUTEI nei mesi di lockdown è stato un vero e proprio collante tra i vari paesi: settimanalmente ci si scambiava informazioni tra direttori, per avere un quadro completo su tutti i paesi, costante e aggiornato. Tramite gli incontri on-line, ci siamo confrontati ma abbiamo anche condiviso strategie di comunicazione e su come affrontare le problematiche quotidiane”.
Quali sono stati i paesi più penalizzati?

“In questa situazione ancora molto incerta è difficile stilare una lista, sicuramente ogni paese ha risentito molto della crisi legata al Covid19. La situazione epidemiologica era ed è ancora diversa tra i vari paesi, pertanto è ancora troppo presto per poter dire se qualche paese ha risentito la crisi più o meno di altri. Per quanto riguarda gli arrivi internazionali, che si sono azzerati durante il lockdown, possiamo prevedere un graduale aumento nei mesi di apertura dei confini e ritiro delle limitazioni. Con vari Enti soci di ADUTEI ci siamo costantemente scambiati strategie di azione e ricerche di mercato, che potessero essere interessanti al fine di ovviare al più presto alla situazione”.


Quali sono gli ostacoli più duri da superare per far tornare a viaggiare gli Italiani verso l’estero?

“Sicuramente in questo momento il tema della fiducia per i viaggi internazionali è il fulcro su cui devono puntare tutti gli Enti del turismo esteri in Italia. Insieme dobbiamo ricostruire la fiducia nel viaggiare anche verso le mete estere. Non è un lavoro facile, la situazione è ancora complicata in quanto ci sono ancora delle divergenze di normative rispetto i vari paesi di destinazione, il che rende il nostro lavoro di informazione ancora più importante. Siamo costantemente al lavoro per dare risposte puntuali, precise e aggiornate a tutti gli interessati”.

Come presidente ADUTEI, l’associazione degli uffici del turismo estero, cosa state facendo per facilitare i prossimi viaggi?

“ADUTEI è un’associazione che raggruppa Enti turistici di paesi molto eterogenei tra di loro, pertanto ogni singolo socio-Ente ha le competenze per comunicare sul mercato italiano con autonomia. ADUTEI è un’associazione che ha lo scopo principale di facilitare il lavoro dei singoli Enti, pertanto abbiamo creato degli incontri periodici per scambiarci opinioni e strategie, cosa che nei mesi di lockdown ha aiutato molto i singoli soci-Enti, in quanto abbiamo ricevuto delle informazioni preziose e tempestive. É stata inoltre creata una newsletter periodica con contenuti trasversali e comuni tra i vari soci in modo da dare ai media un elemento ulteriore su cui poter lavorare e mantenere alto l’interesse per i viaggi all’estero”.


E quali sono le misure da adottare per tranquillizzare i turisti e metterli in sicurezza?

“La sicurezza sanitaria, organizzativa e gestionale del viaggio al momento rappresenta forse l’elemento più importante su cui gli Enti del turismo lavorano per tranquillizzare i turisti in partenza. Molti paesi hanno creato nuovi protocolli e certificazioni di sicurezza, per dare le informazioni necessarie ai turisti in partenza. Il compito degli Enti del turismo esteri in Italia in questo momento è anche di dare risposte tempestive e precise per gli italiani in partenza per l’estero, informandoli delle nuove disposizioni e protocolli di sicurezza nei rispettivi paesi”.

Ora una domanda personale, secondo lei ci sono dei posti, dei luoghi che possono dare gioia, sensazioni di felicità? Lei le ha mai provate e dove?

“Sì, per mia fortuna le ho provate, guardando l’alba sorgere sul Lago di Bled, i n Slovenia, il tramonto sul mare a Es Vedrà a Ibiza e un altro magnifico tramonto sulle Dolomiti Italiane, da fermare il fiato”.


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