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Top Ten Weekend con Gusto: Battaglia Terme e Imperia

di Beba Marsano

È arrivato l’autunno, che per la sua esplosione di colori Henri de Toulouse-Lautrec chiamava “la primavera dell’inverno”. Con il foliage che accende i boschi, la natura sembra trasformarsi in quadro impressionista, invogliando ad andare per sentieri, borghi e trattorie, dove – al fuoco allegro di un camino – assaporare le delizie di stagione: tartufi, funghi, castagne. Succede in campagna, dalle Langhe ai Colli Euganei passando per il Parco Oglio Sud e la Val Taro, e in scenari più grandiosi, come quelli della Majella o della Sila. Ma i primi, tiepidi giorni autunnali invitano ancora al mare, finalmente senza folla, per assaporare territori sotto costante assedio turistico – Capri, per esempio – nella loro dimensione più silenziosa, più autentica. Ed è anche la stagione giusta per viaggiare nell’Italia segreta. Tra potenti luoghi dello spirito (gli eremi celestiniani d’Abruzzo) e siti archeologici minori, custodi di rovine incastonate quasi sempre in contesti d’eccezione (Nora, in Sardegna). Ma ogni viaggio è anche un’esperienza del gusto. La scoperta di tipicità capaci di essere una continua sorpresa per il palato.

 

BATTAGLIA TERME, CASTELLO DEL CATAJO

Con le sue 350 stanze e le fastose eccentricità, il cinquecentesco Castello del Catajo – già residenza di villeggiatura degli imperatori d’Austria – sembra davvero uscito da una fiaba. E dalle fiabe mutua magia e fasti. Come lo spettacolare ciclo di affreschi sulla stirpe degli Obizzi, capitani di ventura e primi proprietari del maniero: una saga di battaglie, amore e morte opera di Giovanni Battista Zelotti, discepolo del Veronese. Il monumentale Cortile dei Giganti accoglieva tornei e pure battaglie navali.

Da gustare. Benvenuti nell’incanto dei Colli Euganei, patria di vini pregiati (il Fior d’Arancio DOCG) da degustare lungo la Strada del Vino dei Colli Euganei. Che, tra spettacolari saliscendi, inanella panorami, capolavori d’arte, giardini storici, piccoli santuari del gusto. Tappa obbligata l’Antica Trattoria Ballotta di Torreglia, in gloriosa attività dal 1605, sede delle confraternite della gallina padovana e del baccalà alla cappuccina; tra gli avventori illustri Giacomo Casanova e Gabriele d’Annunzio.

 

IMPERIA, VILLA GROCK

Sulla collina di Oneglia, l’eccentrica villa Liberty contagiata da influenze orientali, oggi sede del Museo del clown, fu dal 1930 al 1959 la dimora del clown più celebre della storia, lo svizzero Charles Adrien Wettach, in arte Grock, che ne fece una sorta di bizzarro circo di pietra. Una dimensione favolistica, da paese delle meraviglie, si respira nel parco, con il suggestivo laghetto e tanto di isolotto occupato da un esotico tempietto circolare, raggiungibile in virtù di un romantico ponticello.

Da gustare. La prima cosa che vi offriranno in questo lembo orientale di Liguria è la piscialandrea, o pizza all’Andrea, che deve il nome al più illustre degli imperiesi, l’ammiraglio Andrea Doria, artefice della politica della Repubblica di Genova tra il XV e il XVI secolo. Si tratta di una gustosa focaccia condita con sugo di pomodoro e farcita con acciughe salate, da accompagnare, a piacere, con uno degli eccellenti vini locali: i bianchi Pigato e Vermentino oppure il Rossese di Dolceacqua.