Una città che in molti hanno definito come maestosa ed elegante. In cima alla sua rocca, a metà strada tra Perugia e Terni, Todi è quello che si potrebbe definire come un vero gioiello, incastonato nel cuore verde dell’Umbria.
Lontana dai soliti itinerari turistici, Todi, una cittadina di 17.000 abitanti, rivela piacevolissime sorprese sia dal punto di vista architettonico sua culturale. Per scoprire Todi in tutta la sua bellezza risalite corso Matteotti sbirciando i tanti vicoletti che rivelano suggestivi scorci sulle campagne circostanti, fino a ritrovarvi nella bellissima piazza del Popolo, dove si fronteggiano i palazzi dei Priori, del Popolo e del Capitano, sedi del municipio e della Pinaccoteca, e il Duomo, risolante al XII secolo ma concluso solo due secoli dopo. Scendendo da piazza del Popolo verso via Mazzini si costeggia il vero cuore medievale della città, fino ad arrivare alla chiesa francescana di San Fortunato, con la sua faccia rimasta incompiuta.
A due passi da San Fortunato vi ritroverete nel bellissimo parco pubblico dove, fino al 1503, sorgeva la rocca fatta costruire dal cardinale Albornoz e dove la vista è davvero mozzafiato. Ma sarete soprattutto vicinissimi all’osteria Pane e Vino, tappa obbligatoria di questo affascinante borgo, dove sono atmosfera famigliare, gentilezza e professionalità le parole d’ordine che la contraddistinguono.

A dirigere le danze in sala c’è Fabio, che con occhio attento segue i movimenti di tutti i tavoli presenti e corre in lungo e in largo dalla cucina: la regina dei fornelli è Loredana, che vizia i clienti con le sue specialità.
Il menù è ampio e impreziosito dalle proposte del giorno. Per i più audaci è da provare la mortadella di cinghiale grigliata, servita tiepida con un filo d’aceto balsamico tradizionale di Modena, a cui far seguire gli strangozzi al tartufo nero, gustosi e leggeri, o la zuppa di ceci e porcini.
Proseguendo con le tentazioni poi, optate per il filetto al tartufo, una golosità anche per chi non è appassionato alla carne. E se vi resta un posticino, concedetevi i classici tozzetti al Sagrantino Passito. Un’enciclopedia la carta dei vini, con etichette italiane e internazionali fra le quali perdere la testa. Nel dubbio lasciatevi consigliare e non ve ne pentirete.
Una volta lasciata Todi, è consigliabile proseguire la visita della parte meridionale dell’Umbria con le bellissime Spoleto e Orvieto, cittadine davvero sorprendenti sia sul paino artistico che gastronomico, entrambe a meno di un’ora di macchina.
Una regione che però è tutta da scoprire, dagli affreschi di Cimabue e Giotto fino ai borghi, l’Umbria è una delle regioni più belle d’Italia ideale, secondo la redazione di Weekend Premium, per trascorrere un weekend di cultura, con uno sfondo di cucina regionale.