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PREMIUM INTERVIEW

Tiziana Carcagni: nei suoi dipinti il viaggio diventa arte

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Di Raffaele d’Argenzio.

L’avevo incontrata per caso in uno dei tanti eventi della grande Milano, e per caso avevo visto un suo dipinto in cui, sullo sfondo fiabesco di uno dei tanti meravigliosi borghi d’Italia, brillavano come stelle una Ferrari dalle linee perfette e una donna dall’eleganza che diventa arte. Allora ho voluto conoscere a fondo quella donna incontrata per caso, con gli occhi verdi pieni di quella luce del “suo Salento”, che lei riesce a far vivere nei suoi quadri. Conosciamola insieme.

Il suo nome? Tiziana Carcagni.

È una sorpresa vedere auto dipinte tanto bene da una donna. Quando ha cominciato?

 «Il mio amore per le auto è iniziato da bambina, quando mio padre tornava a casa con un’auto in prova. Mi ricordo che lui prestava molta attenzione alla comodità e alle prestazioni più che all’estetica, aspetto che invece io tenevo in estrema considerazione. I miei studi artistici, il Liceo Artistico prima e l’Accademia di Belle Arti poi, mi hanno formata sull’osservazione e lo studio della realtà che si ha di fronte, sia essa una figura umana, un paesaggio o un oggetto. Ma la scintilla che ha fatto scoprire la mia predisposizione verso le belle auto e le moto è arrivata come una folgorazione mentre mi trovavo a Pebble Beach, in California, e ho assistito all’annuale Concorso di Eleganza. Avere avuto la possibilità di vedere e toccare le più belle auto d’epoca dell mondo mi ha emozionata a tal punto da farmi nascere il desiderio di realizzare su tela la forza e la bellezza di quelle emozioni».

Tiziana Carcagni a Pebble Beach, in California

 Perché ha cominciato a dipingere?

«Un po’ per sfida con me stessa, perché sentivo il bisogno di rinnovarmi artisticamente. Allora, ho deciso di mettermi in gioco stimolata dalla ricerca di una nuova bellezza da esplorare».

Quali sono le auto che le piace dipingere di più?

«Sicuramente le auto storiche, ma ultimamente sono affascinata anche per dai prototipi, che sono presenti nei miei ultimi lavori».

A una donna che cosa interessa di più di un’auto?

«D’istinto mi verrebbe da rispondere “dipende dalla donna”. Ci sono troppe esigenze diverse da considerare. Io, per la scelta di un’auto, non riesco a mettere al secondo posto l’estetica, perché, quando vedo la mia auto voglio poter essere felice di vederla. Poi ovviamente guardo anche le prestazioni e i consumi».

L’ELEGANZA UNISCE LE AUTO E LA MODA DI CLASSE

 Ci può essere un parallelismo fra auto e moda?

«Certamente. C’è un parallelismo affascinante, specialmente tra il mondo delle auto d’epoca e quello della moda. Entrambi rappresentano l’espressione dell’arte, del design e dello stile attraverso i decenni. Le auto d’epoca, con le loro linee fluide, le curve eleganti e i dettagli intricati, richiamano le sartorie di alta moda, dove ogni pezzo è realizzato con cura artigianale e attenzione ai dettagli. Così come un abito sartoriale può evocare un’epoca passata o un’immagine di glamour senza tempo, anche le auto d’epoca raccontano storie di un’era più o meno lontana, di lusso e raffinatezza».

«In entrambi i mondi si trovano capolavori che resistono alla prova del tempo, con design iconici che continuano a ispirare le generazioni successive. L’eleganza delle auto d’epoca si riflette nella moda classica, dove la raffinatezza e lo stile senza tempo sono apprezzati da chi cerca un’eleganza intramontabile. Infine, sia nel mondo dell’auto d’epoca sia nella moda, c’è un forte legame con la cultura e la società del periodo in cui sono stati creati, rendendoli testimonianze preziose della storia e dell’evoluzione del gusto e dello stile nel corso del tempo».

Qual è il colore più bello per un’auto o quello che a lei piace di più?

«Il bianco è un colore senza tempo, è versatile e conferisce un’eleganza distintiva a qualsiasi automobile. La sua purezza e la sua semplicità catturano lo sguardo e aggiungono una sensazione di freschezza e luminosità alla strada. È un colore che si adatta bene a una vasta gamma di stili e design, dall’ultramoderno al classico, garantendo che l’auto rimanga sempre al passo con i tempi.

Inoltre, il bianco è anche un colore pratico, poiché riflette il calore del sole, contribuendo a mantenere l’auto più fresca nelle giornate estive. Indipendentemente dal modello o dal tipo di auto, il bianco rimane una scelta iconica che esprime semplicità, eleganza e stile senza tempo, conferendo un’aura di raffinatezza e prestigio a chiunque lo scelga come colore per la propria auto».

I WEEKEND PREFERITI: DA PORTOFINO AL SALENTO

 Quali sono i weekend in auto da lei preferiti in cui vorrebbe ambientare un’auto?

 «Sono indubbiamente quelli che con la luce, i colori, le ombre e i profumi mi trasmettono sensazioni che restano impresse nella memoria. Uno di questi è Portofino, che ho visto per la prima volta fuori stagione, in una fredda giornata di pioggia. Era quasi deserta e sono rimasta colpita dall’atmosfera di solenne tranquillità e riflessiva malinconia. I colori inusualmente mutavano verso tonalità fredde e sfumate, mentre i contorni delle famose facciate colorate apparivano sfocati e misteriosi, evidenziando una bellezza nascosta e intima. Ho avuto l’opportunità e la fortuna di mettere su una tela quelle sensazioni come ambientazione ideale per la Ferrari Portofino di un cliente che mi ha commissionato un dipinto».

«Non posso naturalmente dimenticare il Salento, il “mio Salento”, che continua a stimolarmi in tutti i sensi, nonostante io viva a oltre 1.000 km di distanza. Se si cercano scenari ideali per dipinti che fondono la bellezza naturale con l’eleganza di una vettura c’è solo l’imbarazzo della scelta. Roca, per esempio, con il suo mare cristallino e le rocce calcaree sarebbe la cornice perfetta per una cabrio d’epoca.

Porto Cesareo, con le sue spiagge dorate e le acque turchesi, potrebbe accogliere un’auto sportiva riflessa nel tranquillo litorale. Gallipoli, il borgo di pescatori circondato da mura, sarebbe invece lo sfondo ideale per una classica roadster in movimento che percorre la storica strada costiera, mentre la vivace atmosfera estiva si intreccia con la nobiltà del design dell’auto».

«Alla lista devo poi aggiungere le isole di Capo Verde, che ho scoperto solo poche settimane fa. Ispirano immagini di selvaggia bellezza naturale e dinamicità, con il vento che increspa l’oceano. Mi ha affascinato il contrasto tra il deserto vulcanico e il colore unico e intenso dell’oceano, dove un’auto potrebbe essere ritratta come un’opera dell’ingegneria umana su uno sfondo selvaggio, con un dialogo visivo tra il progresso e la tradizione, l’isolamento e il movimento».

Quali sono i suoi committenti?

«In genere, sono persone con un gusto per la bellezza molto spiccato, che amano magari, avere sotto agli occhi l’ultimo modello acquistato con tanta soddisfazione. Ma c’è anche chi mi ha commissionato dipinti di un proprio animale o ritratti».

Dove vorrebbe vedere esposta una sua opera?

«Naturalmente, sarei felicissima di vedere un mio dipinto lì dove tutto è scoccato, cioè a Pebble Beach, ma in generale nei posti dove sono vissuta o che, magari, mi hanno formata artisticamente».

Anche sulla copertina di una rivista?

«La riterrei una soddisfazione professionale molto gradita e un riconoscimento al mio impegno e passione per l’arte nel dipingere le auto e il viaggio».

CHI È TIZIANA CARCAGNI

Nata in Salento, ha studiato al Liceo Artistico proseguendo poi la sua formazione e laureandosi all’Accademia di Belle Arti. Venticinque anni fa si è trasferita in provincia di Bergamo dove lavora come insegnante. L’impegno con la scuola le ha impedito a lungo di continuare a dipingere, fino a quando è stata chiamata a gestire la realizzazione di un murale a scuola, riscoprendo così il piacere di usare pennelli e colori, con un’inattesa attrazione per auto e moto.