Weekend autentici da scoprire nel 2024: Marmilla, il cuore segreto della Sardegna

La Sardegna, nota per le sue spiagge paradisiache e il mare cristallino, custodisce nel suo entroterra luoghi arcaici e misteriosi, poco noti ai più. Uno di questi è la Marmilla, una regione a meno di un’ora da Cagliari, caratterizzata da colline tondeggianti che ricordano mammelle, immerse in un mare di campi dorati. Qui, tra nuraghi millenari e villaggi silenziosi, si può scoprire una Sardegna autentica e suggestiva.

Marmilla, Barumini

Un weekend alla scoperta della Marmilla

Barumini, con il suo complesso nuragico Su Nuraxi, patrimonio dell’UNESCO, è una tappa imperdibile. Questo formidabile esempio di architettura megalitica, costruito con blocchi di basalto corvino provenienti dall’altopiano della Giara, rappresenta uno dei siti archeologici più importanti dell’isola. Passeggiare tra le rovine di Su Nuraxi è un viaggio nel tempo, alla scoperta della civiltà nuragica che prosperò in Sardegna migliaia di anni fa.L’altopiano della Giara è un habitat straordinario, ricco di specchi d’acqua e querce da sughero. Qui vivono gli ultimi cavallini selvaggi d’Europa, piccoli equini che vagano liberi in un paesaggio di rara bellezza. Una passeggiata sulla Giara offre l’opportunità di ammirare questi animali in un ambiente naturale incontaminato.I villaggi della Marmilla, come Villamar e Tuili, sono custodi di tesori inaspettati. Questi borghi, schivi e silenziosi, ospitano smaglianti retabli rinascimentali, opere d’arte della pittura sardo-catalana. Le chiese di questi piccoli centri sono autentici scrigni che conservano capolavori poco conosciuti, ma di grande valore artistico e storico.

Marmilla, Su Nuraxi

Un tuffo nelle delizie enogastronomiche della Marmilla

La Marmilla è una terra a vocazione agropastorale, dove la cucina tradizionale è un vero tripudio di sapori genuini. Tra i piatti tipici spiccano la fregola, piccoli grani di pasta di semola, i malloreddus, gnocchetti sardi serviti con sughi ricchi, e i culurgiones, ravioli ripieni di patate, pecorino e menta, un vero e proprio simbolo della gastronomia locale.Un piatto tipico delle zone interne è la còrdula, intestino di agnello messo a bagno in acqua e aceto, poi cotto sulla brace viva. Questa pietanza, dal sapore deciso e unico, rappresenta al meglio la cucina rustica e autentica della Sardegna.La Marmilla non è solo cibo, ma anche ottimo vino. La regione ospita eroici produttori di etichette naturali, tra cui spicca Olianas, un’azienda che segue un protocollo biointegrale, innestando metodi antichi con tecniche all’avanguardia. I vigneti, lavorati con cavalli da tiro, e i vini invecchiati in anfora raccontano una storia di passione e rispetto per la terra.

Culurgione

Informazioni utili

Come Arrivare: La Marmilla è facilmente raggiungibile in auto da Cagliari. La rete stradale è ben collegata e permette di esplorare comodamente la regione.Dove Alloggiare: La Marmilla offre diverse opzioni di alloggio, dagli agriturismi immersi nel verde alle accoglienti dimore storiche nei borghi. Per un’esperienza unica, scegliete una masseria ristrutturata o un bed & breakfast a conduzione familiare.Attività da Non Perdere: Oltre alle visite culturali e alle degustazioni enogastronomiche, non perdetevi una passeggiata sull’altopiano della Giara per ammirare i cavallini selvaggi e una visita ai retabli rinascimentali nelle chiese di Villamar e Tuili.Un weekend nella Marmilla è l’occasione perfetta per scoprire una Sardegna diversa, lontana dai circuiti turistici tradizionali. Qui, tra antichi nuraghi, villaggi pittoreschi e paesaggi mozzafiato, si può respirare l’aria pura del passato e assaporare i gusti autentici di una cucina che rispetta le tradizioni. Preparate le valigie e lasciatevi incantare dalla Marmilla, un luogo dove la storia e la natura si incontrano per creare un’esperienza autentica e indimenticabile.Ecco uno dei nostri Weekend autentici consigliati da Beba Marsano. Per altre consigli da noi segui la rubrica TOP10WeekendPremium e seguici anche su Facebook!




Weekend autentici da scoprire nel 2024: Belice, la rinascita di una Valle Siciliana

La Valle del Belice, un tempo devastata dal terribile sisma del 1968, oggi risplende come un simbolo di resilienza e rinascita. Questo angolo di Sicilia, intriso di storia, cultura e bellezze naturali, è una meta da scoprire nel 2024. Tra vestigia antiche, borghi affascinanti e una tradizione enogastronomica di eccellenza, un weekend nella Valle del Belìce promette un’esperienza autentica e indimenticabile.

Belice, Belvedere Sambuca

Scoperte storiche e culturali: un viaggio nell’autenticità di Belice

Selinunte, con le sue imponenti rovine in riva al mare, è una delle aree archeologiche più estese e affascinanti del Mediterraneo. Passeggiare tra i templi e le antiche strade di questo sito vi farà rivivere la grandiosità della civiltà greca. Il borgo di Sambuca di Sicilia è un gioiello dall’impronta arabo-medievale, incastonato in una fitta trama di uliveti e vigneti. Le sue stradine strette e tortuose, i cortili nascosti e le case di pietra offrono un’atmosfera incantata e senza tempo. A Santa Margherita di Belice, il Museo della Memoria è un luogo simbolo che conserva immagini, video e documenti sulla notte del terremoto del 1968. Una visita qui è un toccante tributo alla memoria e alla rinascita della valle. Gibellina Vecchia ospita una delle opere di land art più straordinarie al mondo: il Grande Cretto di Alberto Burri. Questo monumento abbacinante, che cementifica le rovine della città distrutta, rappresenta un immenso sudario, un potente omaggio alla memoria e alla rinascita.

Belice, Selinunte

Delizie enogastronomiche del Belice

La Valle del Belìce è celebre per la sua produzione di olio d’oliva, una vera punta di diamante del territorio. Questo olio pregiato insaporisce piatti tipici come la caponata e la pasta con le sarde, esaltandone i sapori autentici e genuini. L’agricoltura nella Valle del Belìce non è solo una pratica virtuosa, ma anche una forma di cultura. A Menfi, lungo la Strada del Vino Terre Sicane, la casa vitivinicola Planeta rappresenta l’epicentro di attività artistico-culturali che offrono una chiave di lettura privilegiata del territorio. Con una storia di cinque secoli e 17 generazioni, Planeta è un luogo dove vino e cultura si incontrano in un connubio perfetto.

Informazioni utili

Come arrivare: La Valle del Belìce è facilmente raggiungibile in auto da Palermo e Trapani. La rete stradale locale offre collegamenti comodi attraverso paesaggi incantevoli.

Dove alloggiare: La valle offre diverse opzioni di alloggio, dagli agriturismi immersi nel verde alle accoglienti dimore storiche nei borghi. Per un’esperienza unica, scegliete una masseria ristrutturata.

Attività da non perdere: Oltre alle visite culturali e alle degustazioni enogastronomiche, non perdetevi una passeggiata tra le rovine di Selinunte, una visita al Grande Cretto di Burri e una degustazione dei vini Planeta.

Un weekend nella Valle del Belìce è l’occasione perfetta per scoprire una Sicilia diversa, lontana dai circuiti turistici tradizionali. Qui, tra antiche rovine, borghi affascinanti e paesaggi mozzafiato, si può respirare la storia e la rinascita di una terra che non ha mai smesso di lottare e di risplendere. Preparate le valigie e lasciatevi incantare dalla Valle del Belìce, un luogo dove la storia e la rinascita si fondono per creare un’esperienza autentica e indimenticabile.

Ecco uno dei nostri Weekend autentici consigliati da Beba Marsano. Per altre consigli da noi segui la rubrica TOP10WeekendPremium e seguici anche su Facebook!




Weekend autentici da scoprire nel 2024: Sila, la Scozia Mediterranea della Calabria

La Calabria, spesso associata alle sue coste soleggiate e acque cristalline, nasconde un cuore verde e selvaggio: l’altopiano della Sila. Conosciuto dagli antichi romani come la “Magna Silva” o “bosco grande”, questo parco nazionale è un angolo di Scandinavia nel sud Italia, un paradosso paesaggistico come lo definiva Guido Piovene. Scoprire la Sila significa immergersi in un ambiente naturale unico, tra foreste secolari, pascoli rigogliosi e bacini d’acqua incantati. Un weekend qui promette autenticità e meraviglia.

Alla scoperta della Sila

I Giganti di Fallistro sono il simbolo della maestosità della Sila. Questi pini neri ultrasecolari, che raggiungono altezze fino a 45 metri, rappresentano uno spettacolo naturale imperdibile. Camminare tra questi giganti è come fare un tuffo nel passato, in un tempo in cui la natura regnava incontrastata. L’altopiano della Sila offre circa ottanta sentieri escursionistici che attraversano foreste, pascoli e bacini naturali e artificiali. Questi percorsi permettono di scoprire la varietà del paesaggio silano, dai boschi fitti alle praterie aperte, fino ai laghi come il Lago Arvo, un luogo perfetto per rilassarsi e godersi la tranquillità. A Camigliatello Silano, La Nave della Sila è un museo narrante che racconta le storie dell’emigrazione calabrese. Questa visita offre un’importante riflessione sulle radici e le esperienze dei calabresi che hanno cercato fortuna all’estero, mantenendo viva la memoria storica della regione. Non lontano, a San Giovanni in Fiore, si trova l’imponente Abbazia Florense, un gioiello architettonico del XII secolo. Fondata da Gioacchino da Fiore, questa abbazia fu un centro di intensa attività spirituale e intellettuale, e continua a essere un luogo di grande fascino e interesse storico.

The “Sila Piccola” southern escarpment. June, Parco Nazionale della Sila, Calabria, Italy

Sapori autentici della Sila

La Sila non è solo un paradiso naturale, ma anche un giacimento gastronomico di prim’ordine. Il caciocavallo silano, formaggio di latte vaccino dalla caratteristica forma a pera, è un fiore all’occhiello della produzione casearia locale. Con il suo sapore deciso e la consistenza morbida, è un must per chi visita la regione. Le patate silane, coltivate a circa 1200 metri di altitudine, sono celebri per la loro qualità. Una specialità da non perdere sono le patate ‘mpacchiuse, tagliate a rondelle, cotte in poco olio e saltate con cipolla. Questo piatto semplice e delizioso è un esempio perfetto della cucina rustica e genuina della Sila. La carne di vacca podolica e le salsicce di suino nero di Calabria sono altre delizie locali, insieme ai salumi come capocollo, pancetta e soppressata, che rappresentano veri e propri tesori gastronomici. Per gli amanti del pesce, la trota salmonata del Lago Arvo è una prelibatezza che unisce il sapore delicato del pesce di montagna con la freschezza delle acque silane.

Informazioni Utili

Come arrivare: La Sila è facilmente raggiungibile in auto dalle principali città calabresi come Cosenza e Catanzaro. La rete stradale è ben collegata e permette di esplorare comodamente l’altopiano.Dove alloggiare: La Sila offre diverse opzioni di alloggio, dagli agriturismi immersi nel verde ai B&B accoglienti nei borghi. Per un’esperienza unica, scegliete un rifugio di montagna o una locanda storica.Attività da non perdere: Oltre alle escursioni e alle visite culturali, non perdetevi una giornata di relax sulle rive del Lago Arvo, una passeggiata tra i Giganti di Fallistro e una visita al mercato locale per acquistare prodotti tipici.Un weekend nell’altopiano della Sila è l’occasione perfetta per scoprire una Calabria diversa, lontana dalle spiagge affollate e dai circuiti turistici tradizionali. Qui, tra boschi secolari e antiche abbazie, si può respirare l’aria pura delle montagne e gustare i sapori autentici di una cucina che rispetta le tradizioni. Preparate le valigie e lasciatevi incantare dalla Sila, la Scozia mediterranea della Calabria, dove la natura e la storia si fondono in un’armonia perfetta!Ecco uno dei nostri Weekend autentici consigliati da Beba Marsano. Per altre consigli da noi segui la rubrica TOP10WeekendPremium e seguici anche su Facebook!




Weekend autentici da scoprire nel 2024: Murgia, la steppa italiana della Puglia

Immersa nella suggestiva regione pugliese, l’Alta Murgia è un luogo dove la natura incontaminata e la storia millenaria si fondono per creare un paesaggio unico nel suo genere. Conosciuta come la “steppa italiana”, questa vasta area è protetta dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia e offre un viaggio nel tempo attraverso i suoi jazzi, trulli e castelli, tutti legati all’imperatore Federico II di Svevia. Perfetta per un weekend autentico nel 2024, la Murgia vi sorprenderà con le sue meraviglie naturali, architettoniche e gastronomiche.

Murgia, castel del Monte

Esplorazioni storiche e naturali a Murgia

Castel del Monte è senza dubbio l’attrazione più iconica dell’Alta Murgia. Questo castello ottagonale, misterioso e affascinante, è un capolavoro dell’architettura medievale e un sito patrimonio dell’umanità Unesco. Costruito dall’imperatore Federico II, Castel del Monte è avvolto da un’aura di mistero che continua a intrigare storici e visitatori. Gravina in Puglia è un altro gioiello della regione, famosa per il suo canyon spettacolare, un ambiente quasi biblico forato di grotte che furono anticamente utilizzate come case, ovili e chiese affrescate. Non perdete la visita alla Cripta di San Vito Vecchio, conosciuta come la “Sistina della pittura rupestre”, che è stata smontata e ricollocata alla Fondazione Ettore Pomarici Santomasi. A Ruvo di Puglia, il Museo Jatta ospita una straordinaria collezione di ceramiche apule e magnogreche, esposte nell’originaria cornice ottocentesca. Questo museo offre un viaggio affascinante nella storia dell’arte e dell’archeologia della regione.

Un weekend nell delizie culinarie della Murgia

La cucina murgiana è ricca di sapori autentici e tradizioni secolari. La pizza di scarola e uvetta è una specialità locale che combina il gusto leggermente amaro della scarola con la dolcezza delle uvette, creando un equilibrio perfetto di sapori. Gli strascinati di grano arso al ragù d’asino rappresentano un altro piatto forte della tradizione, un connubio di pasta fatta a mano e un sugo ricco e saporito. Il capretto è una carne molto apprezzata e preparata secondo antiche ricette che esaltano il sapore naturale della carne. Il pane di Altamura, prodotto DOP, è famoso in tutta Italia per la sua crosta croccante e la mollica soffice, ancora oggi preparato negli storici forni a legna della città.Un indirizzo da segnare in agenda per gli amanti della pasticceria è la Pasticceria Berardi a Ruvo di Puglia. Qui, Giuseppe Berardi, maître chocolatier di celebrata esperienza, recupera le ricette della memoria contadina per creare dolci che raccontano la storia della regione. Tra le sue specialità, il Mandorlaccio è una rustica dolcezza a base di mandorle e miele, un marchio di fabbrica della maison che non potete assolutamente perdere.

Pane di Altamura

Informazioni Utili

Come arrivare: L’Alta Murgia è facilmente raggiungibile in auto da Bari e altre città della Puglia. La rete stradale locale offre collegamenti comodi e panoramici attraverso paesaggi mozzafiato.Dove alloggiare: Numerose sono le opzioni di alloggio, dagli agriturismi immersi nella natura agli alberghi storici nei borghi. Per un’esperienza unica, considerate di soggiornare in un trullo restaurato.Attività da non perdere: Oltre alle visite culturali e alle degustazioni gastronomiche, non perdetevi una passeggiata nei sentieri naturalistici del parco nazionale e una visita ai jazzi, antichi recinti per il ricovero delle greggi.L’Alta Murgia è la destinazione ideale per un weekend autentico nel 2024. Che siate appassionati di storia, natura o gastronomia, questa regione vi conquisterà con i suoi paesaggi sterminati, i suoi tesori architettonici e i suoi sapori indimenticabili. Preparate le valigie e lasciatevi affascinare dall’Alta Murgia, una delle gemme nascoste della Puglia!Ecco uno dei nostri Weekend autentici consigliati da Beba Marsano. Per altre consigli da noi segui la rubrica TOP10WeekendPremium e seguici anche su Facebook!




Weekend autentici da scoprire nel 2024: Valle delle Abbazie, il cuore spirituale dell’Abruzzo

Nel cuore dell’Abruzzo, tra le colline teramane e l’imponente ombra del Gran Sasso, si snoda la Valle delle Abbazie, un percorso artistico e spirituale che affascina per la sua bellezza e serenità. Questa valle, situata nella vallata del Medio Vomano, è un autentico scrigno di tesori antichi, dove la storia e la spiritualità si fondono in un connubio perfetto. Scopriamo insieme le meraviglie di questo angolo incantato per un weekend autentico nel 2024.

Chiesa di San Giovanni ad insulam

Il Rosario di Pietra: tra complessi monastici e chiese solitarie

La Valle delle Abbazie è un rosario di pietra che unisce antichi complessi monastici e chiese solitarie, immerse in paesaggi bucolici e avvolte in un’aura di mistero e devozione. Santa Maria di Propezzano è una delle tappe imperdibili di questo itinerario. La sua facciata asimmetrica, ritmata da un ricco portale di pietra, è un capolavoro di architettura e arte sacra. L’interno custodisce affreschi e opere d’arte che raccontano secoli di storia e di fede. Le chiese dipinte di SS. Salvatore a Canzano e Santa Maria di Ronzano sono altre gemme di questo percorso. I loro affreschi, con colori vivi e scene bibliche, sono testimonianze preziose del patrimonio artistico dell’Abruzzo medievale. San Giovanni ad Insulam è un luogo di immensa energia spirituale. Questo antico eremo, immerso nella natura, offre un rifugio di pace e meditazione, ideale per chi cerca un’esperienza di raccoglimento e contemplazione. San Clemente al Vomano rappresenta il culmine dell’architettura romanica in Abruzzo. Il suo ciborio, un capolavoro assoluto del romanico abruzzese, è un’opera d’arte di inestimabile valore, che merita una visita attenta e ammirata.

Chiesa di San Clemente al Vomano

Un weekend nel gusto e nei sapori della Valle delle Abbazie

La Valle delle Abbazie non è solo un luogo di arte e spiritualità, ma anche di sapori autentici e tradizioni culinarie radicate. La tacchinella alla canzanese è forse il piatto firma della tradizione teramana. Servita fredda insieme alla gelatina ottenuta dal brodo di cottura, questa specialità solletica il palato con il suo gusto unico e inconfondibile. Tra le altre delizie della cucina teramana, spiccano i maccheroni con le pallottine, piccoli gnocchi di carne immersi in un sugo saporito, e le scrippelle mbusse, sottili frittatine bagnate con brodo, che rappresentano un comfort food d’altri tempi. Un’altra icona della cucina contadina teramana sono le Virtù, un piatto a base di legumi, verdure e paste di vario genere, preparato per tradizione ogni 1° maggio. Questo piatto, simbolo di abbondanza e fertilità, racchiude i sapori autentici della terra e della tradizione contadina.

Tacchino alla canzanese

Informazioni utili

Come Arrivare: La Valle delle Abbazie è facilmente raggiungibile in auto da Teramo. La rete stradale locale offre collegamenti comodi e panoramici.Dove Alloggiare: Numerose sono le opzioni di alloggio, dagli agriturismi immersi nel verde agli alberghi diffusi nei borghi storici. Per un’esperienza unica, considerate di soggiornare in una delle abbazie restaurate.Attività da Non Perdere: Oltre alla visita alle abbazie e alle chiese affrescate, non perdetevi una degustazione dei prodotti tipici locali e una passeggiata nei sentieri collinari della valle.La Valle delle Abbazie è la destinazione ideale per un weekend autentico nel 2024. Che siate appassionati di storia, arte, spiritualità o gastronomia, questa valle saprà conquistarvi con la sua bellezza senza tempo e la sua genuinità. Preparate le valigie e lasciatevi affascinare dalla Valle delle Abbazie, una delle gemme nascoste dell’Abruzzo!Ecco uno dei nostri Weekend autentici consigliati da Beba Marsano. Per altre consigli da noi segui la rubrica TOP10WeekendPremium e seguici anche su Facebook!




Weekend autentici da scoprire nel 2024: Valnerina, l’Umbria dei misteri e dei silenzi

Tra fitte boscaglie e paesaggi incantevoli, la Valnerina si svela come un angolo di Umbria intriso di misteri e silenzi, dove il tempo sembra essersi fermato. Questo lembo di terra, solcato dal fiume Nera, è un viaggio indietro nel tempo, tra rocche imponenti, eremi solitari e borghi medievali che raccontano storie di epoche lontane. Scoprite con noi i tesori nascosti di Valnerina, per un weekend autentico e indimenticabile nel 2024.

Borgo fortificato di Papigno

Borghi e leggende della val Valentina

Vallo di Nera è un paese-monumento che conta meno di cento abitanti, ma la sua bellezza è immensa. Questo borgo medievale, circondato da mura intatte, è un’autentica scheggia di Medioevo che conserva intatto il suo fascino antico. Passeggiando tra le sue strette viuzze, si respira un’atmosfera di altri tempi, fatta di silenzi e pietre che raccontano storie secolari. Ferentillo è un luogo dal fascino arcano e lievemente sinistro. Qui, il museo delle mummie nella cripta di Santo Stefano offre un’esperienza unica e suggestiva, raccontando storie di vite passate attraverso i corpi mummificati esposti. Il paese è circondato da un formidabile sistema di rocche e da una corona di paesi fantasma, che aggiungono un tocco di mistero e avventura alla visita. Postignano, con le sue case-torri addossate una all’altra e tenacemente aggrappate alla roccia, è stato trasformato in un affascinante albergo diffuso. Questo borgo medievale offre una vista spettacolare sulla valle e un’esperienza di soggiorno unica, dove ogni angolo racconta una storia.

Veduta di Postignano

I sapori della Valnerina

La Valnerina è anche una terra di sapori autentici e tradizioni culinarie antiche. La lavorazione del maiale è un’arte che qui raggiunge l’eccellenza mondiale. Norcia, piccola capitale del buon gusto, è zeppa di botteghe golose dove è possibile trovare il rinomato prosciutto, il capocollo, la salsiccia rustica e il salame in tutte le sue varianti. Tra le specialità, spiccano i “coglioni di mulo”, composti da carne magra di prosciutto macinata finissima con al centro un lardello speziato, un vero e proprio capolavoro della norcineria.Un’altra città della gola è Cascia, patria di Santa Rita e dello zafferano. Questo prezioso ingrediente è utilizzato per condire i tipici strengozzi, una pasta fatta a mano che esalta i sapori autentici della tradizione umbra. A Cascia, ogni piatto è un’esplosione di gusto e tradizione, capace di conquistare anche i palati più esigenti.

Informazioni Utili

Come Arrivare: La Valnerina è facilmente raggiungibile in auto da Perugia e Roma. La rete stradale locale offre collegamenti comodi e panoramici.Dove Alloggiare: Numerose sono le opzioni di alloggio, dai B&B accoglienti agli alberghi diffusi come quello di Postignano. Per un’esperienza unica, considerate di soggiornare in uno dei borghi medievali restaurati.Attività da Non Perdere: Oltre alla visita ai borghi storici e al museo delle mummie, non perdetevi una degustazione dei prodotti tipici locali e una passeggiata nei sentieri naturalistici della valle.Valnerina è la destinazione ideale per un weekend autentico nel 2024. Che siate appassionati di storia, amanti della natura o buongustai in cerca di sapori unici, questa valle umbra saprà conquistarvi con la sua bellezza senza tempo e la sua genuinità. Preparate le valigie e lasciatevi affascinare dalla Valnerina, una delle gemme nascoste dell’Umbria!Ecco uno dei nostri Weekend autentici consigliati da Beba Marsano. Per altre consigli da noi segui la rubrica TOP10WeekendPremium e seguici anche su Facebook!




Weekend autentici da scoprire nel 2024: I Monti Sibillini, Tesoro delle Marche

Nel cuore delle Marche, tra scenari naturali mozzafiato e borghi pittoreschi, si ergono i Monti Sibillini, una destinazione che incanta per i suoi paesaggi solitari, le pievi ricche di storia e i sapori autentici della tradizione locale. Conosciuti anche come i “Monti Azzurri” o “dei Piccoli Incanti”, i Sibillini offrono un’esperienza unica per chi cerca un weekend autentico e rigenerante nel 2024.

Arte e cultura nei Borghi dei Sibillini, ma anche escursioni!

Un viaggio nei Monti Sibillini è un tuffo nella storia e nell’arte. I borghi di Monte San Martino, Belforte del Chienti e Serrapetrona custodiscono grandiosi polittici rinascimentali, capolavori che testimoniano la ricchezza artistica di questa terra. Tra le cittadelle più affascinanti, Sarnano, San Ginesio e Caldarola offrono scorci di straordinaria bellezza e atmosfere d’altri tempi. A Caldarola, il Palazzo Pallotta ospita la fiabesca Stanza del Paradiso, affrescata dal manierista marchigiano Simone De Magistris, un luogo dove arte e magia si fondono armoniosamente.Gli amanti delle escursioni troveranno nei Monti Sibillini un vero paradiso. Tra i numerosi sentieri, quello che conduce al lago di Pilato è uno dei più spettacolari. Questo lago, situato a 1.941 metri di altitudine, è l’unico lago glaciale delle Marche ed è famoso per la presenza del Chirocefalo del Marchesoni, un minuscolo crostaceo unico al mondo. Il percorso offre panorami indimenticabili e un’immersione totale nella natura incontaminata dei Sibillini.

Un viaggio nei sapori dei Sibillini

La cucina dei Monti Sibillini è un trionfo di sapori autentici. Il tartufo, sia bianco che nero, è il re indiscusso della tavola e impreziosisce primi piatti come le tagliatelle e le fregnacce, un piatto semplice ma gustoso a base di olio e pecorino, celebrato ogni estate ad Amandola con una sagra dedicata. Tra le specialità locali, il coniglio in porchetta è un piatto da non perdere: un coniglio ripieno di macinato insaporito con finocchio selvatico, aglio, cotiche, fegato, interiora, sale e pepe, cotto alla perfezione per esaltare i sapori della tradizione.Gli amanti dei salumi troveranno una vasta scelta di delizie, dalle coppe di testa ai lonze e capocolli, dai salami lardellati ai prosciutti. I formaggi, in particolare il pecorino, sono altrettanto prelibati e rappresentano una vera e propria eccellenza del territorio.

Informazioni Utili

Come Arrivare: I Monti Sibillini sono facilmente raggiungibili in auto da diverse città marchigiane e umbre. La rete stradale locale offre collegamenti comodi e panoramici.Dove Alloggiare: Numerose sono le opzioni di alloggio, dai B&B accoglienti agli agriturismi immersi nel verde. Per un’esperienza unica, considerate di soggiornare in uno dei rifugi di montagna della zona.Attività da Non Perdere: Oltre alle escursioni e alla visita ai borghi storici, non perdetevi una degustazione dei prodotti tipici locali e una visita alle pievi storiche disseminate lungo il territorio.I Monti Sibillini sono la destinazione ideale per un weekend autentico nel 2024. Che siate appassionati di storia, amanti della natura o buongustai in cerca di sapori unici, questa regione delle Marche saprà conquistarvi con la sua bellezza senza tempo e la sua genuinità. Preparate le valigie e lasciatevi affascinare dai Monti Sibillini, una delle gemme nascoste delle Marche!Ecco uno dei nostri Weekend autentici consigliati da Beba Marsano. Per altre consigli da noi segui la rubrica TOP10WeekendPremium e seguici anche su Facebook!




Weekend autentici da scoprire nel 2024: Valsugana, il Cuore Eco Friendly del Trentino

Nel cuore del Trentino, tra montagne maestose e laghi cristallini, si trova la Valsugana, una valle che incanta per la sua bellezza naturale e il suo impegno per la sostenibilità. Prima destinazione al mondo certificata GSTC (Global Sustainable Tourism Council), organismo delle Nazioni Unite per il turismo sostenibile, la Valsugana è la meta perfetta per chi cerca un weekend autentico, all’insegna del relax, dell’arte e del buon cibo.

Acque antistress e arte naturale

La Valsugana è sinonimo di benessere. A Levico Terme, le acque termali sono famose per le loro proprietà rilassanti e terapeutiche. Immersi in un contesto naturale unico, potrete godere di trattamenti che rinvigoriscono corpo e mente. Ma il benessere non si limita alle terme: a pochi chilometri, nella suggestiva cornice di Arte Sella, l’arte incontra la natura. Qui, artisti internazionali creano opere d’arte utilizzando elementi naturali come terra, sassi e arbusti, dando vita a un percorso espositivo che si fonde perfettamente con il paesaggio circostante.Per gli amanti delle due ruote, la Valsugana offre una delle piste ciclabili più belle d’Italia. Partendo dal lago di Caldonazzo, un percorso di circa settanta chilometri segue il corso del fiume Brenta, attraversando paesaggi mozzafiato e piccoli borghi ricchi di storia e tradizione. La ciclabile è adatta a tutti, dai ciclisti esperti alle famiglie con bambini, e offre numerose aree di sosta dove poter ammirare la bellezza della valle.Nel minuscolo villaggio di Pieve Tesino, con i suoi 643 abitanti, si trova il Casa Museo De Gasperi, un omaggio ad Alcide De Gasperi, uno dei padri fondatori dell’Europa. Il museo, ospitato nella casa natale di De Gasperi, offre un affascinante viaggio nella vita e nell’opera di questo grande statista, con una ricca collezione di documenti, fotografie e oggetti personali.

Sapori della tradizione della Valsugana

La Valsugana è anche una terra di sapori autentici. La “Farina della Valsugana”, marchio registrato, è l’ingrediente principale della famosa polenta, da gustare con formaggio fritto croccante o tosella fresca, funghi porcini o gallinacci, crauti o “verde”, carne affumicata o luganeghe arrostite. Tra le specialità locali, da non perdere il Parampampoli, una bevanda corroborante dalla miscela segreta di caffè, grappa, vino e zucchero caramellato, servita calda e alla fiamma, inventata al rifugio Crucolo della Val Campelle.

Informazioni Utili

Come Arrivare: La Valsugana è facilmente raggiungibile in auto, treno o autobus. Da Trento, seguire la SS47 fino a Levico Terme.Dove Alloggiare: Numerose sono le opzioni di alloggio, dai boutique hotel ai B&B immersi nella natura. Per un’esperienza unica, considerate di soggiornare in uno degli eco-lodge della valle.Attività da Non Perdere: Oltre alle terme e alla ciclabile, non perdetevi una visita al Parco Secolare degli Asburgo a Levico, e un’escursione al Lago di Caldonazzo per un tuffo rinfrescante.La Valsugana è una destinazione ideale per un weekend autentico nel 2024. Che siate in cerca di relax, avventura, cultura o buon cibo, questa valle saprà conquistarvi con la sua genuinità e la sua attenzione per l’ambiente. Preparatevi a scoprire un angolo di Trentino dove il tempo sembra essersi fermato, e dove ogni esperienza è un tuffo nella bellezza e nella tradizione. Prenotate il vostro weekend in Valsugana e lasciatevi affascinare da una delle valli più eco-friendly del Trentino!Ecco uno dei nostri Weekend autentici consigliati da Beba Marsano. Per altre consigli da noi segui la rubrica TOP10WeekendPremium e seguici anche su Facebook!




Gavi: un tesoro nascosto dell’Italia autentica

Dalla rubrica Weekend autentici, oggi vi presentiamo una delle perle italiane da scoprire nel 2024. Una destinazione fuori rotta per un viaggio in un’Italia più autentica. Dove trovare la bellezza della genuinità nel paesaggio, nelle tradizioni, nell’enogastronomia. È un’Italia virtuosa e in gran parte segreta, custode di insospettabili ricchezze artistiche e naturali, non ancora inflazionata dal turismo massificato, tutta da scoprire. Oggi parliamo di Gavi.

Di Beba Marsano

GAVI (Piemonte)

C’è un lembo di Monferrato conficcato nell’Appennino ligure: le terre del Gavi, intime, appartate, splendidamente genuine per paesaggi e sapori, che prendono il nome dal piccolo centro all’ombra dell’impressionante fortezza, sentinella di una regione di frontiera, per secoli sotto la
Repubblica di Genova. Meritano la nomina a weekend autentici poiché sono terre ricche di bellezze ambientali (parco naturale delle Capanne di Marcarolo) e tesori d’arte. Due per tutti, il gruppo del Calvario, 23 figure a grandezza naturale in legno dipinto e indorato nell’oratorio della Maddalena a Novi Ligure, e la pinacoteca dei Cappuccini a Voltaggio, antologia della grande scuola genovese tra XVI e XVIII secolo.

Gavi, Piemonte

Da gustare. Siamo nella patria del grande bianco piemontese: il Gavi docg ottenuto da uve Cortese, esportato in 100 paesi nel mondo. Nei 1600 ettari degli 11 comuni della denominazione lavorano 64 produttori, tutti aperti alle visite; ogni cantina una storia, un’identità. La tavola risente ancora del dominio genovese; qui si mangiano pesto, focaccia, farinata, panissa fritta,
testa in cassetta. Dulcis in fundo, i morbidi amaretti di Gavi, che piacevano tanto a Paolo Villaggio.

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