I BORGHI, CUORI CHE TORNANO A BATTERE

Due anni fa ero a Fabriano, a visitare l’antico laboratorio dove si fabbrica la famosa carta, poco distante dal Museo dei Pianoforti, e vidi una giovane famiglia i cui tratti somatici mi fecero capire come non fossero di certo italiani. Mi avvicinai incuriosito e con il mio poco inglese chiesi loro quali circostanze li avessero portati lì. Erano a Roma, forse per un impegno di lavoro a tempo, e quel giorno erano partiti dalla capitale, Caput Mundi, per visitare anche una parte d’Italia meno conosciuta, quella dei borghi. Erano viaggiatori che volevano conoscere, non solo turisti che volevano lasciarsi stupire. Quanta civiltà in quella giovane famiglia. E noi? Noi tanto spesso non sappiamo cosa celano i nostri borghi, quanta storia si può leggere nelle loro piazze, nelle loro mura e perfino nei loro piatti e nelle loro ricette. Ma questo è l’anno dei Borghi, e noi abbiamo dedicato questo numero proprio a loro, a quelli  più segreti della Toscana, a quelli più belli visti dall’occhio di un fotografo, ai 10 scelti da un viaggiatore che li ha visti quasi tutti, ai Borghi di mare visitati da Ulisse, che ce ne ha parlato in un’intervista impossibile… Ma quelli cui teniamo di più sono i borghi dell’Italia centrale così sfortunati, cuori fragili di questa nostra terra a cui vogliamo dedicare lo speciale di RICETTE DI VIAGGIO, cuori che dobbiamo far tornare a battere. E possiamo farlo tornando a visitarli, tornando a gustare i loro piatti, i loro prodotti, nei quali si legge anche loro storia, che è anche  la nostra storia. Quindi torniamo a Castelluccio per la fioritura, torniamo a Norcia, torniamo ad Amatrice ma non soltanto per far foto, bensì anche per aiutare questi cuori d’Italia a battere sempre più forte.




Caro Ministro Franceschini, non persista nell’errore…

Ponti, giorni di festa. Migliaia e migliaia di visitatori, di turisti, affollano i nostri musei, le nostre chiese, i nostri castelli… ed io mi sono trovato a rivisitare il Castello Sforzesco di Milano, che ogni volta mi sembra più bello. più grande, più “unico”. Tanta gente, tanti visi, tante voci, tanti commenti di cui uno mi è rimasto impresso. “Se stessimo in un’altra nazione, ci farebbero pagare l’entrata almeno 15€.” E allora ho pensato che è bello vedere i musei pieni, e poi inorgoglirsene, ma perché invece di far entrare gratis nei giorni di festa, non far pagare soltanto un euro? Saranno passate almeno diecimila persone al Castello Sforzesco e sarebbero stati 10.000€ che avrebbero contribuito al suo miglioramento, a pagare i guardiani e via dicendo, o al restauro di altri siti minori e lasciati chiusi per mancanza di personale. Caro Ministro, io l’apprezzo per il suo piglio manageriale che sta dando ottimi risultati, ma mi creda, la nostra cultura vale almeno un euro, un solo euro che servirebbe a valorizzare di più ciò che si vede, e a farlo apprezzare anche al turista distratto.




La storia anche in una ricetta

E sì, proprio così, noi abbiamo bisogno di storia, di conoscere le nostre origini, di trovare un senso di appartenenza. E questo si può trovare anche una ricetta. Ecco perché proseguiamo con la nostra ricerca delle RICETTE DI VIAGGIO. Ad esempio quando gustiamo del baccalà alla vicentina, ci leggiamo un pezzo di storia del ‘400, epoca dei grandi viaggiatori, quando il capitano veneziano Pietro Querini si recò nel nord con la sua nave, ma naufragò sulle Isole Lofoten, al largo della Norvegia, e così scoprì i pregi di quel pesce salato o essiccato che si poteva facilmente trasportare. Ma pensate anche a come si illumina lo sguardo di chiunque si ricordi una ricetta tramandata dalla mamma, dalla nonna… anche questa è storia.




La Storia: per non essere un ciottolo ma far parte della strada

“La Storia: per non essere un ciottolo ma far parte della strada, per non essere solo un punto ma far parte della linea.” La mia minaccia di ricordare un’altra delle mie frasi si è concretizzata in questa che avete letto. L’ho scritta ai miei figli, per far capire loro l’importanza di studiare la Storia, specialmente quella dei Greci, che pure tanto lontana è sempre presente. Volevo far capire che se non parte di qualcosa, la nostra presenza nel mondo è poca cosa, quindi è nella storia che noi possiamo trovare il senso della nostra vita. È insieme che possiamo creare qualcosa d’importante, se ciascuno di noi “fa” davvero qualcosa di positivo, di utile. Se ciascuno alla fine della giornata, può dire a se stesso che ha messo un ciottolo sulla strada giusta, che ha tracciato un tratto, un trattino della linea.




Le weekend car diventano TOP

Se anche l’Alfa Romeo ha realizzato un grande Suv, significa che proprio avevamo ragione a pensare alle auto come compagne di weekend, di viaggio. Ora la mobilità cittadina costringe sempre più a usare il trasporto pubblico, o almeno i car-sharing. E anche l’uso di connettività tecnologiche, senza dubbio utili, ci “costringono” e ci usano come se fossimo una parte del sistema, un ripetitore. Quante volte ci dicono di condividere, di ritrasmettere!? E allora riprendiamoci i nostri weekend, i nostri viaggi, non muoviamoci in una palestra come polli in una gabbietta d’allevamento, ma partiamo, arriviamo dove possiamo camminare per raggiungere qualcosa di bello, per vedere un panorama, un’antica abbazia, una torre dimenticata che ci ricorda un pezzo di storia. Per vivere e non fingere di farlo. Ed è bello farlo con Suv comodi, ma scattanti che danno il piacere della guida. Non hanno più senso i fuoristrada per improbabili scalate di rupi verticali, o inutili attraversate di deserti immaginari.




Le TOP TEN per scegliere bene

All’inizio del nuovo anno, si fanno buoni propositi e ne facciamo uno anche noi, quello di scegliere bene, la cosa giusta. E tanto per restare nell’ambito del green, segnaliamo che anche i grandi marchi dell’auto per il futuro puntano sull’elettrico, sulla lotta alla CO2. Anche la Porsche, sportiva per eccellenza, ha presentato programmi per un futuro tutto elettrico. Chissà, forse a breve la Formula E soppianterà la Formula 1? Ma il rombo del motore che ci faceva vibrare? Vedremo.
Per ora continuiamo con le nostre Weekend Car, di cui vi proponiamo una Top Ten stilata dalla nostra redazione, dai nostri collaboratori e da chi ci segue attraverso il sito WEEKENDPREMIUM e la pagina Facebook. Certo non è una classifica, vogliono essere solo delle indicazioni, dei suggerimenti.

La classifica stilata dalla redazione e dai nostri collaboratori.

Per le altre TOP TEN ci siamo affidati ai nostri migliori collaboratori, ma anche queste non sono classifiche bensì segnalazioni in ordine alfabetico di quelli che secondo noi sono i primi dieci. La classifica con primi, secondi… a volte è ingiusta, arbitraria, invece è importante il gruppo, essere fra i migliori. Essere il migliore non ci interessa, anche perché si rischia l’arroganza, la competitività che può diventare lotta.

Torino, una città dove il turismo incontra la sostenibilità.

“La forza dell’uomo forte è soltanto la tua debolezza”

Sempre per i buoni propositi del nuovo anno, nella memoria ho ripescato questa frase. I primi, i forti, i vincitori mi sono sempre stati antipatici. Il forte può diventare dittatore, comandante sul popolo debole, specialmente sulla parte ruffiana. Ne abbiamo davvero bisogno? Invece basta essere uniti e decisi, specialmente quando l’obiettivo è per il bene comune. Non essere il migliore, ma fra i migliori. Di chi era quella frase? Ebbene sì, era la mia e il peggio è che ne ho anche altre da ricordare.

 

Raffaele D’Argenzio




2017, vivere GREEN per vivere meglio

Stavolta anche l’ONU la pensa come noi, infatti ha eletto il 2017 anno del Turismo Sostenibile. Cioè preferire quei paesi che adottano un tipo di vita che preservi l’ambiente ma nel contempo possa agevolare un contesto sociale e possa sviluppare economia.
In verità sono vari anni che noi, il Polo Weekend Premium, diamo spazio a strutture, parchi, borghi , città che del green ne hanno fatto una missione. Come non ricordare i servizi già appari in questo sito, e nella nostra rivista WEEKEND IN, dedicati a Bolzano, come Green City, al Parco della Val di Fiemme e a quello dell’Appennino Lucano?

Appenino Lucano – credit: immagine

Ed anche in questo numero di WEEKEND IN, in edicola, troverete un primato green, quello di Varese Ligure, primo comune italiano, anzi europeo, che ha ricevuto la certificazione ambientale ISO 14001. Un esempio, questo, da seguire per tanti borghi che rischiano di spopolarsi e invece proprio nel green possono trovare una nuova fonte per la loro economia.

Una veduta dall’alto di Varese Ligure. Credit: immagine

Come Weekend Green In Europe, in questo sito a breve scoprirete anche i primati della Germania Verde, che proprio con i suoi parchi ha conquistato tre siti UNESCO.

La Foresta Nera, Germania. Credit: Immagine

Dopo la grande abbuffata della plastica, dell’industria chimica, del cemento, ci siamo finalmente accorti che bisogna ora “digerire” quelle scorie che ci pesano sullo stomaco, metabolizzarle. Bisogna cominciare a creare economia costruendo un futuro pulito. E oggi sappiamo che si può fare, anzi si deve.

 

Raffaele D’Argenzio




Weekend In: N. 2 2015

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Weekend In: 6, Gennaio 2014

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Weekend In: N.5

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Weekend In Auto: Speciale Estate 2013

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Weekend In: Marzo/Aprile 2013

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