Weekend dell ‘Avvento’ ad Ortisei al Gardena Hotel & Spa con una mitica Porsche

Ci concediamo un weekend in auto verso Ortisei davvero favoloso, guidando una Porsche mitica, la 365 verso un luogo da favola, ideale meta di un relax ineguagliabile, certamente non da tutti i giorni . Dobbiamo tornare a brillare! La stagione delle feste è infatti  alle porte, il Natale si avvicina e  non sarà di certo meno magico, soprattutto in Alto Adige dove l’atmosfera incantata del paesaggio innevato, delle luci, degli addobbi e del profumo di spezie nell’aria restituisce quel senso di calore e tradizione unico e indimenticabile.
Durante il periodo dell’Avvento Ortisei si trasforma in un paese da favola che incanta grandi e piccoli e invita a godere un weekend in montagna in tutte le sue sfumature. Dal divertimento sulla neve alle passeggiate nei boschi imbiancati, dai piaceri della tavola ai momenti di puro relax tra piscine, spa e centri benessere. Seguici verso il weekend al Gardena Hotel & Spa con la  Porsche 356 e vivi la favola:

Distanza da  Milano 3 ore 55 min (318 km) tramite A4 e A22/E45

tragitto Milano ortisei
Cartina

Con Porsche 356 un weekend esclusivo

Porsche 365 con donna
Porsche 365

Se Porsche è diventata l’esotico e apprezzatissimo marchio di auto sportive che conosciamo oggi lo deve principalmente alla sua prima vettura di serie, ovvero l’iconica Porsche 356, prodotta ininterrottamente dal 1948 al 1966 in varie versioni ed equipaggiata con diversi tipi di motorizzazioni, tra 1.1 e i 2.0 litri.

La 356 è una vettura che ha scritto un importante capitolo della storia dell’automotive internazionale, grazie alla sua linea sinuosa e affascinante e alle sue eccezionali doti di maneggevolezza, leggerezza, affidabilità e tenuta di strada che hanno permesso di spianare la strada alla futura e più celebre Porsche 911.

Un po’ di storia

Realizzata da Ferdinand Porsche, da suo figlio Ferry, in collaborazione con Karl Rabe, Erwin Komenda e al carrozziere Frederich Weber, la 356 è una vettura sportiva basata sull’affidabile base meccanica del Maggiolino. La primissima versione vanta una configurazione da spider a motore centrale con 2 posti secchi, seguita subito dopo da una variante coupé 2+2 posti.

Porsche 365 con donna
Porsche 365

Nata per le corse

Le Porsche 356 vennero utilizzate da subito anche come auto da competizione, infatti questo modello era strato appositamente progettato proprio per poter essere usato quotidianamente dai proprietari sia come auto stradale che vettura da corsa.

Incredibile successo anche al cinema

La Porsche 356 entrò molto presto nei cuori di personaggi celebri, soprattutto dopo che James Dean la scelse come sua auto preferita, infatti amava guidare quotidianamente un esemplare di 356 1500S di colore bianco. La 356 apparve anche in numerosi film e serie TV, tra cui spiccano: “Detecive’s story” (1966) con Paul Newman e “Top Gun” (1988). Tra i suoi estimatori più particolari troviamo anche la rockstar Janis Joplin, felice proprietaria di una Porsche 356 C cabriolet del 1965, personalizzata con una livrea psichedelica decisamente vistosa e a dir poco fuori dal comune.

Pronti al via con la Porsche verso il weekend al  Gardena Hotel & Spa

Gardena Hoel ad ortisei neve
Gardena Hotel spa

Il Gardena Hotel & Spa, è una vera oasi 5 stelle a pochi passi dal centro di Ortisei , membro (non per caso) della prestigiosa associazione internazionale dei Relais & Châteaux insignito di ben due prestigiosi premi Condé Nast Johansens (l’Award for Excellence 2020 nella categoria Best Dining Experience e il Luxury Spa Award 2020 nella categoria Best Spa Facilities).

Salone Gardena Hotel spa
Sala ricevimento Gardena Hotel e Spa

Siamo qui per trascorrere l’Avvento in maniera slow nei suoi spazi eleganti ed esclusivi con il pacchetto “In attesa del Natale”fino al 24 dicembre 2020, 1 menu degustazione di 6 portate al ristorante gourmet “Anna Stuben” (1 stella Michelin, 3 cappelli Gault&Millau, regno dello chef Reimund Brunner), un’offerta beauty di puro relax che comprende, oltre all’utilizzo della meravigliosa area benessere, un rilassante massaggio alla schiena, una maschera viso e un massaggio alle mani, e la possibilità di partecipare a classi fitness quotidiane per ricaricare le batterie e prepararsi al meglio alle giornate sulla neve.

Ma il relax  del weekend non finisce qui…anzi raddoppia!

Pool interna Gardena spa
Pool Gardena spa

Dobbiamo tornare a brillare! Quindi ricarichiamo l’energia necessaria in un luogo nato per questo obiettivo!

La  spettacolare area wellness & spa  ha  ampliato l’offerta di experience personalizzate di acque e saune con nuove aree dedicate al completo relax di mente, corpo e spirito,  dove potersi regalare un  davvero indimenticabile  detox psicofisico per prendersi cura di sé, lontano da impegni e routine e vicino agli elementi benefici della natura: una grande piscina, sauna finlandese, bagno di vapore aromatico, sauna lounge, biosauna, vasca di acqua fredda per immersione, lettini a infrarossi, idromassaggio all‘aperto, accoglienti floating beds . Relax & recharge anche nella beauty farm Anais, vero  tempio del benessere in grado di offrire, grazie ad un team di  professionisti, personalizzate proposte estetiche, trattamenti e bagni a base di prodotti naturali, Thalasso e massaggi rilassanti o rigeneranti. Rituali esclusivi e personalizzati che possono essere davvero d’aiuto per chi desidera un efficace detox (il pacchetto “Gardena Detox”, per esempio, valido fino al 24.12.2020, prevede 1 impacco Aromacéane detossinante, rigenerante e rilassante con i fanghi del Mar Morto e un modelage alle alghe tonificante e rassodante ) o per chi vuole semplicemente una “coccola” ad alta quota (“Romantico Weekend”, dal 14.01 al 7.02.20201, c’è l’offerta cocoon per due che, da giovedì a domenica, regala experience benessere con un trattamento viso rigenerante, un massaggio rilassante, una cena degustazione di 6 portate al Ristorante Gourmet Anna Stuben, programma giornaliero di fitness e, all’arrivo, spumante e fragole direttamente in camera. Cosa desiderare di più?

Una valigia ad hoc per il weekend

Il vestito must have per brillare di eleganza

Diletta Bonaiuti per Mango
Mango

 

Il vestito.. must-have è quello di Mango sobrio ma sexy, rende la  siluette slanciata e ha un tocco raffinato che conquista, nero, da sera, ideale per una cena a lume di candela nel nostro weekend, ma da indossare ancora per le occasioni delle festività, sia in casa che altrove, non stanca, è semplicemente perfect!

L’accessorio più brillante !

All’insegna del calore e del buonumore, dove i preparativi risvegliano la voglia di
sognare e la gioia dell’attesa, l’Holiday di Ferragamo fa parte delle nostre scelte per brillare durante le festività. Accessori raffinati per momenti speciali , da abbinare con disinvoltura ad ogni look: La celebre Viva shoe di Ferragamo è proposta, con tacco medio o basso, in nappa black e in una combinazione oro-nero dall’elegante effetto coccodrillo. Negli stessi materiali, anche il sandalo col tacco chunky.

Per le borse, la tracolla Viva Bow Bag, nuova icona di casa Ferragamo, è un must-have: mutua il nome dall’omonima scarpa e ne riprende l’iconico fiocco. Realizzata in morbida nappa, in nero o bicolore effetto cocco, ha la fibbia ton-sur-ton.

Altra icona, altra elegante interpretazione per la Holiday 2020: il romantico fiocco della Vara Bag si tinge di oro valorizzando la tracolla con flap, la mini-bag e il porta cellulare. Dal design essenziale, le borse a sacchetto con l’inconfondibile logo Gancini sono in pelle nera plain o in suede con applicazioni metalliche. Ancora, la selezione di borse comprende clutch rigide in oro e
mini-borse Gancini effetto metallizzato.

bag Ferragamo Holiday

 

Il piumino must have per brillare come il firmamento!

E’ ADD il piumino che porteremo in valigia verso il weekend dalle temperature rigide. Perchè è un futuro dorato quello di ADD, che guarda al domani attraverso un presente che unisce savoir-faire italiano, tecnologie avanzate per performance Sci-Fi e un look  futuribile. Così, a pochi giorni dalla partenza dello Space X, evento preludio di una nuova era di viaggi commerciali in orbita con destinazione l’International Space Center, ADD propone un piumino “spaziale” a tutti gli effetti. È la giacca Short fit in tessuto metallizzato a collo alto ; antivento e waterproof è chiusa da bottoni automatici doppiati di tessuto. Grazie alla texture metallizzata s’illumina di bagliori gold per look astrali.

Piumini ADD oro e argento
ADD piumini

To the moon and back è la versione ‘lunare’; lo stile orbita attorno alla luna. Un’attrazione fatale, in qualche modo magica, porta a gravitare verso questi avvolgenti colli a cratere (lunare) per i giubbini silver in versione cappotto o lunghezza cropped, hanno il cappuccio regolabile e sono realizzati in tessuto con imbottitura interna di piumino e fondo leggermente svasato regolabile da coulisse interna. Astrali e cosmici in quanto a look!

Nel Beauty: Brillanti per le feste!

It’s the most wonderful time of the year !E’ giunto il  tempo di abbandonare la beauty comfort zone e brillare!

wakeup modella
wakeup cosmetics

Per il momento più scintillante dell’anno, bisogna  uscire dalla propria beauty comfort zone e sfoggiare look opulenti, ricchi di riflessi, bagliori, texture tridimensionali e divertenti.
È quest’ultimo, infatti, il vero segreto del make-up: divertirsi, sperimentare, osare.

Wakeup Cosmetics rossetto rosso
Wakeup Cosmetics Rossetto

Sempre più bisognose di lasciarci i pensieri alle spalle, almeno per qualche serata e weekend, e di amare e amarci, celebrare gli affetti e trascorrere momenti felici con le persone care, ecco che Wakeup Cosmetics Milano crea la collezione delle festività Shine Bright! La collezione make up permette di ricreare un look audace e sofisticato, con occhi scintillanti, unghie glitterate, e labbra intense e sensualissime.

 

 




Love in Milan… si va al Mandarin a bordo della Smart EQ Fortwo

‘ All you need is Love’, e quindi celebriamo l’amore in the city. Anche se quasi tutta Italia ( per ora ) è gialla, ci si può allontanare comunque dalla routine attraverso  una mini fuga romantica non lontano e sfruttare di più il tempo a disposizione. San Valentino è alle porte e la proposta che il  Mandarin Oriental Milan offre agli innamorati è molto attraente e sorprendente. In città  la Smart,  è la compagna ideale per ogni spostamento e per lo shopping ‘mission regalo di San Valentino’ dell’ultimo minuto…; elettrica ma con grande autonomia , strizza l’occhio all’ambiente e si fa, (e ci fa), notare  grazie ai suoi colori così cool..

 

Love With Smart EQ fortwo edition bluedawn

Smart EQ fortwo edition bluedawn

La clientela femminile che per diletto o necessità percorre in lungo e in largo le strade congestionate di una grande città, finalmente può contare su una nuova compagna di viaggio agile e attenta all’ambiente. Stiamo parlando della Smart EQ fortwo edition bluedawn, serie speciale della citycar 100% elettrica in grado di garantire un’autonomia di 159 chilometri nel ciclo NEDC.

Colorazioni esclusive

Smart EQ fortwo edition bluedawn blu matt velvet

 

Questa nuova ed esclusiva edizione limitata, disponibile in soli 400 esemplari, sfoggia una lunga serie di elementi distintivi, tra cui spiccano il bodypanel e la cellula di sicurezza tridion in blue matt velvet. Il look elegante e dinamico allo stesso tempo è ulteriormente accentuato da diversi dettagli BRABUS in blue matt velvet o nero lucido.

Dettagli firmati BRABUS

Smart EQ fortwo
Smart EQ fortwo interni

Parliamo di un colore che si abbina perfettamente al nero lucido dello spoiler anteriore, al rivestimento della griglia della presa d’aria, alle minigonne laterali e ai cerchi in lega leggera monoblock da 16 pollici con i coprimozzi firmati BRABUS. Sempre in nero lucido sono l’inserto del diffusore posteriore, le coperture degli specchietti esterni e il badge ‘Smart’ davanti e dietro. Il tetto con rivestimento in tessuto e la griglia del radiatore nera completano l’aspetto grintoso di questa nuova serie speciale. Lo stile dinamico e incisivo prosegue anche negli interni, grazie ad inconfondibili elementi BRABUS come il pomello della leva del cambio e i tappetini in velluto nero con la scritta ‘edition bluedawn’.

Si ricarica fino all’80% in meno di 40 minuti

Smart EQ fortwo in ricarica
Smart EQ fortwo in ricarica

La bluedawn è disponibile esclusivamente su Smart EQ fortwo coupé, con prezzi a partire da 32.195 euro per la versione con caricabatterie di bordo da 4,6 kW, 500 euro in più scegliendo quello da 22 kW. Con quest’ultimo è possibile ricaricare la batteria dal 10 all’80% in meno di 40 minuti.

Love in weekend

Mandarin Oriental, Milan

 

Mandarin Oriental, Milan   è veramente strepitoso per un weekend romantico ; si trova infatti all’interno di quattro eleganti palazzi del XVIII secolo completamente rinnovati situati in via Andegari, nel cuore della città. L’atmosfera è quella giusta e un pò fuori dal tempo; 104 camere di cui 34 suite e junior suites e una esuberante e sorprendente  scelta di cucina contemporanea e cocktails, grazie al ristorante fine-dining Seta e al Mandarin Bar & Bistrot, il bar bistrot dell’hotel. Entrambi i ristoranti sono supervisionati dal noto Executive Chef Antonio Guida e hanno accesso a due splendidi cortili esterni, offrendo la possibilità di cenare e pranzare all’aperto tra candele e atmosfera suggestiva ad hoc. Per le coccole together la bella Spa di 900 metri quadrati ha  sei cabine trattamenti, un salone di bellezza all’avanguardia, un hair salon, un centro fitness e una piscina interna.

 

Mandarin Oriental Milan cortile

Cosa di più?

 Al Mandarin Oriental, Milan  la nuova offerta Love in Milan, è ideata per trascorrere  romantici momenti da condividere con chi si ama:

Love in Milan è disponibile con due opzioni:

–          Offerta completa con pernottamento

–          Day Spa

Per chi  desidera concedersi un viaggio romantico nel benessere e nel gusto, Love in  Milan propone un rilassante massaggio effettuato in una delle Suites di coppia della Spa at Mandarin Oriental, Milan, un luogo di calma ispirato dai principi del Feng Shui e oasi nel cuore della città. Gli ospiti riceveranno inoltre un beauty gift per poter prolungare i benefici della Spa, anche a casa: un’esclusiva maschera preziosa con zaffiro e peptidi, per uno sguardo luminoso e disteso.

La sera, chi  pernottera’ presso l’hotel  degusta’ una romantica cena presso il Mandarin Bar & Bistrot, oppure presso la privacy della propria camera o suite, con un menù completo e vini abbinati curato dal pluripremiato Chef Antonio Guida, che sovrintende tutta la proposta gastronomica dell’hotel. 

Per il giorno di San Valentino, Chef Guida ha poi ideato uno speciale menù gastronomico dai sapori netti e decisi: dal Risotto all’anice stellato con polvere di cavolo nero al Capriolo con crema di cavolfiore, mandorle e yuzu, per concludere con l’intrigante dessert Cremoso a base di fava tonka, chantilly ai frutti esotici e cuori di cioccolato.

menu San Valentino Mandarin Oriental Milan

Day Spa 

SPA Mandarin Oriental Milan

 

Love in Milan è ideale anche per chi desidera regalarsi un momento di pausa  nella propria città. Con la proposta Day Spa, l’offerta include un massaggio di coppia e il prezioso beauty gift con maschera viso, per un San Valentino all’insegna della bellezza .

L’offerta completa Love in Milan, valida dal 12 febbraio al 21 febbraio,  comprende:

–          Pernottamento con upgrade garantito

–          Prima colazione per due persone, servita nella privacy della propria camera

–          Un massaggio per due persone presso la Spa at Mandarin Oriental, Milan

–          Beauty gift

–          Cena romantica per due persone, con vini in abbinamento, presso il Mandarin Bar & Bistrot oppure nella privacy della propria camera o suite

 

L’offerta Love in Milan – Day Spa, valida dal 12 febbraio al 21 febbraio,  comprende:

–          Un massaggio per due persone presso la Spa at Mandarin Oriental, Milan

–          Beauty gift

In Valigia

Wow Selena!

“Devi perseguire sempre i tuoi desideri e seguire i tuoi sogni. Non avere mai paura di distinguerti dalla massa rimanendo te stessa” Selena Gomez.

Sicuramente per restare in the city scegliamo la nuova Cali Star Puma, l’ultima nata della famiglia Cali, nata per tutte le donne che amano brillare come stelle. Indossata dall’Ambassador PUMA Selena Gomez, la Cali Star è stata creata per chi non ha paura di distinguersi… 

La Cali Star ha una silhouette semplice e raffinata,  dettagli di design minimal, elementi di stile ripresi dalla originale California e nuove finiture come l’accento metallico sul tallone. La tomaia perforata è in morbida pelle.

Outfit Pinko College..che glamour!

Molto seducente questo sobrio Outfit Pinko, perfetto  per un weekend cittadino…ma con sorpresa.. L’ intimo sexy, sempre Pinko, da sfoggiare in occasioni speciali…

Nel Beauty

make-up & Other Stories

Scegliamo il make-up & Other Stories  che si tinge di rosso.  Labbra protagoniste grazie al rossetto dalla nuova texture ultra matte e unghie in palette con lo smalto dal finish brillante.

& Other Stories Lip Colour ‘Scarlet Red’

 

 




In auto verso Siena, per un weekend all’insegna della buona tavola e del golf alla Bagnaia Golf & Spa Resort

L’autunno è capace di donare esperienza di weekend in auto nel ‘Bel Paese’ indimenticabili,
soprattutto se il tragitto lo attraverseremo con la nuova Peugeot e-2008  e soprattutto se riguarda soggiorni in luoghi dove predomina la bellezza della natura e la spontaneità della magnifica campagna. Proprio come quella senese. Questo periodo dell’anno è ideale per chi vuole concedersi un break prima che l’Inverno ci porti verso altre mete o ci faccia entrare in un pigro letargo.

Le temperature sono ancora ideali e abbondano i frutti della generosa
terra toscana. Senza dimenticare le bellezze artistiche e i paesaggi iconici che hanno reso la
destinazione famosa in tutto il mondo, basti citare i siti UNESCO di San Gimignano e Siena, questo
angolo Toscano dispiega a tavola un grande patrimonio di prodotti e piatti tipici. Se da un lato il
territorio è ricco gia di per se di delizie naturali ,un’importante e perfettamente conservata
tradizione gastronomica offre anche ai palati più esigenti esperienze indimenticabili. Una diversità e
una ricchezza che l’Executive Chef de La Bagnaia Golf & Spa Resort Siena,  Manuel Carbone, fa proprio nel suo concept culinario, e verso le quali ci dirigeremo. Questo il tragitto da Milano :

Prendi A1 da Raccordo Autostrada del Sole

Usa la corsia di destra per entrare in A1 attraverso lo svincolo per Tangenziale Ovest/Bologna/Aeroporto Malpensa

Continua su A1. Prendi A1 var – Variante di ValicoA1/E35 e Raccordo Autostradale Firenze – Siena in direzione di SS223 a Sovicille .Entra in A1 Mantieni la sinistra al bivio per continuare su A1/E35, segui le indicazioni per FIRENZE/BOLOGNA/CASALECCHIO .Usa le 2 corsie di destra per prendere l’uscita verso A1 var – Variante di Valico .Continua su A1/E35 Prendi l’uscita SS 223 verso Firenze Impruneta/Siena.  Svolta leggermente a destra verso Raccordo Autostradale Firenze – Siena (indicazioni per Galluzo/Firenze Centro/RA 3/Siena/Scandicci/S. Casciano in Val di Pesa) 95 m Entra in Raccordo Autostradale Firenze – Siena 45 m Mantieni la sinistra per restare su Raccordo Autostradale Firenze – Siena 55,0 km Continua su Strada Statale 674/Tangenziale Ovest di Siena 2,6 km Continua su Tangenziale Ovest di Siena/SS674 5,1 km Continua su Strada Statale 674/Tangenziale Ovest di Siena 1,1 km Mantieni la sinistra per restare su Strada Statale 674/Tangenziale Ovest di Siena 400 m Continua su SS223 10,3 km Continua su SS223 fino alla tua destinazione a Murlo.

Peugeot e-2008 Allure

Peugeot e-2008 Allure

La nuova Peugeot e-2008 è un B-SUV con meccanica 100% elettrica capace di aprire una nuova strada nel mondo della mobilità sostenibile intelligente. Grazie alle sue dimensioni compatte (la vettura è lunga appena 4,30 metri), la e-2008 è la compagna ideale per fare shopping in centro città, inoltre per merito del suo propulsore a zero emissioni può circolare liberamente nelle zone ZTL, come ad esempio l’Area C di Milano.

Spaziosa e versatile

La guida rialzata facilita le manovre di parcheggio e la guida nel traffico congestionato. Nonostante la vettura abbia dimensioni compatte, può vantare un abitacolo particolarmente spazioso in grado di ospitare 5 persone adulte, a cui si aggiunge un bagagliaio decisamente ampio e versatile che spazia da un minimo di 405 litri e arriva fino ad un massimo di 1.467 litri, se si decide di abbattere il divano posteriore. I vantaggi di viaggiare in elettrico non finiscono però qui: in molte città italiane è possibile parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu, senza dimenticare l’esenzione del pagamento del bollo.

Dotazione ricca e tecnologia

La e-2008 in allestimento Allure mette a disposizione una dotazione di accessori offerti di serie ricca e tecnologica. All’esterno spiccano i cerchi in lega 17 pollici Salamanca bi-ton, spoiler posteriore, la calandra frontale con dettagli cromati a sviluppo orizzontale e le Barre al tetto nero brillante. All’interno dell’abitacolo troviamo l’ultima evoluzione dell’ormai noto i-Cockpit che mette a disposizione una strumentazione 100% digitale e un secondo display da 7 pollici dedicato al sistema di infotainment di ultimagenerazione. Quest’ultimo permette di gestire la navigazione GPS 3D, l’impianto audio e la connettività per smartphone compatibile con Apple CarPlay e Android Auto.

Addio benzinaio

La Peugeot e-2008 è spinta da un potente motore elettrico da 136 CV in grado di offrire il massimo piacere di guida in qualsiasi situazione. L’emozione di guidare un’auto elettrica non si ferma alle prestazioni offerte, ma comprende anche tanti altri vantaggi come quello di dire addio per sempre alle soste dal benzinaio. La batteria da 50 kWh consente una autonomia decisamente elevata che secondo i dati dichiarati arriva a ben 320 km.

Usando il caricabatteria di bordo da 7,4 kW è possibile ricaricare l’auto in circa 7 ore direttamente nel proprio Box sfruttando la linea elettrica domestica, mentre a richiesta si può avere il caricatore di bordo da 11 kW trifase che permette di ridurre il tempo di ricarica della batteria a poco meno di 5 ore.

Prezzo

La nuova Peugeot e-2008 Allure viene proposta ad un di listino di 39.450 euro, esclusi ecobonus e
rottamazione. Si tratta di un prezzo sicuramente importante, ma pienamente giustificato dai suoi contenuti tecnici e da dotazione e finiture da auto premium.

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La Bagnaia Golf & Spa Resort Siena, Curio Collection by Hilton

Si trova immersa in un contesto privilegiato ed ideale per una vacanza all’insegna del relax, sia per coppie, sia per famiglie. Gli ospiti possono fare, inoltre, affidamento sulla garanzia di un ambiente sicuro e protetto, per poter passare dei giorni di vacanza in armonia e serenità con tutta la famiglia, dal check-in al check-out e fare affidamento al programma Hilton CleanStay, creato da Hilton a livello globale con l’obiettivo di innalzare i già elevati standard di igiene e pulizia. Il resort nasce dal recupero di un borgo medievale e si presenta come un’autentica oasi di pace e tranquillità, testimonianza della Toscana più autentica. Allo stesso tempo, con la sua posizione strategica, è  collegato alle principali arterie di comunicazione, sia stradale, sia ferroviaria.

Il Resort propone diverse attività: partendo dai numerosi percorsi trekking e bike per esplorare i dintorni e ritrovarsi in piena armonia con la natura, golf presso il Royal Golf La Bagnaia (campo a 18 buche, progettato da Robert Trent Jones Jr),  piscina esterna principale di Borgo Bagnaia, wine tasting, cooking clases, fino al  pic-nic nei giardini della proprietà.

Il ristorante La Voliera

Offre un viaggio sensoriale ed esperienziale unico, tra gusto, bellezza ed evasione.

Lo chef  Manuel Carbone propone nel menu de La Voliera una selezione di signature dishes:

-Fiori Fritti, ripieni con caprino & Erbe dei Giardini di Bagnaia, servito con un battuto di pomodoro verde e  crema d’aglione;

-pappardelle al sugo d’oca;

-triglia alla livornese, sedano rapa alla lavanda, patate e salsa livornese;

-fiorentina di oltre 1kg, affumicata dallo chef con erbe dei giardini di Bagnaia e tagliata al tavolo in persona dallo chef;

-pesche marinate con menta, zabaione all’arancio, servito caramellato.

Diverso concept sviluppato per il Golf Club: qui si è cercato di creare una proposta ideale per i giocatori, con la preparazione di pasti equilibrati, ma veloci  che permettano di proseguire a giocare a golf. In questo senso va anche l’offerta  del bar della Club House, con un invitante menu Grab & Go. Infine, il Pool Bar che propone pranzi leggeri con piatti italiani e internazionali creati con prodotti locali, aperitivi con signature cocktails a bordo piscina, frutta fresca per le giornate in piscina all’insegna del relax.

Ciascuno degli outlet ristorativi de La Bagnaia Golf & Spa Resort Siena, Curio Collection by Hilton, spiega l’Executive Chef Manuel Carbone, è capace di spiegare la tradizione toscana specialmente della Val di Merse, partendo proprio dai prodotti della zona, come il pane della Forneria Corsini, che vanta  una tradizione di famiglia giunta  alla terza generazione; ancora oggi utilizzano soltanto grani antichi e lievito madre, ricavato dalle ricette dei Nonni. Oppure l’Olio extra vergine d’oliva, esclusivamente  toscano, mentre Pastificio Senese che fornisce pasta fatta a mano ed artigianale, e gli affettati della Salumeria Rabissi Pepi, sono  ricavati esclusivamente da carni suine locali e cresciute secondo la tradizione, o ancora, SenaFrutta, che fornisce frutta e verdura incluso il famoso aglione, originario della Valdichiana.

In Valigia

 

Per un weekend toscano in un resort esclusivo e magico l’abbigliamento sarà sportivo e casual,ma caldo e di qualità  ! Le collezioni Woolrich PRIMI FREDDI. per le giacche  e Mango  SOFT & COMFY  sono perfette

 

 

 

 

Alviero Martini Belle Ẻpoque, il nuovo modello iconico della collezione FW 20/21 di Alviero Martini 1^Classe, rimanda alla vitalità delle grandi città durante la rivoluzione artistica dell’omonimo periodo storico. Un accessorio attuale e sofisticato, da portare sia a mano che a tracolla, di giorno e di sera.

Flapper

Aggiungiamo in valigia anche i cappelli super chic e caldi  della collezione inverno 2020 di FLAPPER, modelli dallo stile urbano si mescolano ad altri dall’allure più sofisticata. Feltri con disegni animalier e morbide lane arricciate effetto pelliccia danno un accento misterioso a cloche, fez e colbacchi.

 

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Armani Nel Beauty case, Designer Mesh Cushion di Armani, CUSHION, un’innovazione nel campo dei fondotinta cushion, offre perfezione istantanea e massima luminosità.
La formula di questo fondotinta in crema vanta una texture morbida che protegge la pelle e si scioglie a contatto con essa, fornendo al contempo un fattore di protezione SPF 50/PA+++.
Contemporaneamente, pigmenti blu elettrico, perle e polveri si combinano per offrire una luminosità istantanea, bandendo qualsiasi segno di opacità.

 

 

 

 




weekend di shopping urbano in centro a Milano, con la Citroën Ami l’auto urbana più innovativa

Sicuramente meno avventuroso o sconosciuto di weekend fuori porta, il centro città è però meta di relax e divertimento soprattutto se associato allo shopping autunnale che promette sempre sorprese e acquisti che ricaricano di energia un pò lo spirito in vista del nuovo inizio settimana. Una ricarica di energia pulita anche per l’auto scelta per andare in centro città,  ancora più accessibile e facile da raggiungere se saliamo a bordo della divertente, nuovissima e innovatica 100% electric Ami Citroën che abbiamo provato e apprezzato per questi  motivi:

Ami Citroën

 

Citroën, , vuole rendere accessibile a tutti la mobilità elettrica con soluzioni audaci ispirate alle esigenze delle persone. Derivato direttamente da AMI ONE Concept presentata al Salone di Ginevra nel marzo 2019, e in seguito ad un forte interesse suscitato dalla concept, il progetto Ami diventa realtà solo un anno più tardi. Ami è la risposta concreta alle nuove aspettative di mobilità per i brevi percorsi: facile accesso ai centri urbani, mezzi di micro mobilità adatti a tutti, alternative reali a scooter, trasporto pubblico, monopattini, biciclette, soluzioni a costi accessibili, nuovi stili di consumo orientati al digitale…

100% ëlectric

E così nasce Ami 100% elettrica, decisamente innovativa

Nata dalla volontà di renderla accessibile e facile per tutti, zero emissioni diCO2 a beneficio di tutti, per accedere al centro delle città con una guida facile, silenziosa e fluida. Una batteria che si ricarica in sole 3 ore con una comune presa elettrica standard, come uno smartphone. Beneficia di un’autonomia che arriva a 70 chilometri. Una distanza quotidiana ampiamente superiore alla distanza media dei tragitti urbani e periurbani. La batteria agli ioni di litio da 5,5 kWh, situata sotto al pianale, si ricarica facilmente con il cavo elettrico previsto a bordo, posizionato nella portiera lato passeggero. Dopo aver collegato il cavo, sono sufficienti 3 ore per una carica completa con una presa comune da 220 V. L’utilizzo di Ami è semplice come quello di qualunque altro oggetto elettrico della vita quotidiana. Ami – 100% ëlectric può essere ricaricato anche ad una colonnina pubblica o ad una Wall Box con un cavo specifico

Con la sua modalità di guida 100% elettrica, Ami permette di accedere a tutte le zone nei centri città, incluse quelle riservate ai veicoli a basse emissioni, e offre un costo di utilizzo ridottissimo

COMPATTA E AGILE

Dimensioni ultra compatte di 2,41m di lunghezza e un diametro di sterzata di 7m che semplifica i percorsi in città e il parcheggio.

CONFORTEVOLE E PROTETTIVA

Piccola all’esterno e grande all’interno, Ami permette a due persone, sedute una accanto all’altra, di spostarsi nel totale comfort, in un abitacolo chiuso e riscaldato, molto luminoso e protetto.

IDENTITÀ AFFERMATA E PERSONALIZZABILE

Il design originale, la perfetta simmetria e il suo aspetto unico conferiscono ad Ami un carattere particolare. Le sue possibilità di personalizzazione invitano a giocare con diversi “look”, grazie a 6 pack di accessori colorati disponibili.

MOBILITÀ ACCESSIBILE A TUTTI  SENZA PATENTE

Accessibile a partire dai 14 anni in Italia con patente AM (il più noto patentino).

À LA CARTE

Ami  100% ëlectric è accessibile in qualunque momento grazie alle offerte studiate per soddisfare ogni esigenza, a breve o a lungo termine, da un minuto a un anno o più, con soluzioni che vanno dal car-sharing al noleggio.

CONVENIENTE

Offerte di utilizzo ultra-competitive, adatte alle diverse esigenze. Ami – 100% ëlectric incontra i clienti a casa loro, grazie ad un partner di distribuzione che si affianca alla rete di concessionarie Citroën, presso la quale sarà possibile provare Ami con un’esclusiva formula di noleggio giornaliero.

CONSEGNA A DOMICILIO

Ami propone anche la consegna direttamente a casa propria, per un’ulteriore facilità.

Prima tappa dello shopping

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Prima Tappa :Antonia boutique

Una boutique Milanese, punto di riferimento per appassionati di moda, buyer del settore e
designer emergenti. Situata nel cuore pulsante del quartiere Brera, all’interno dell’ottocentesco Palazzo Cagnola, la boutique Antonia offre un’esperienza di shopping immersiva, personalizzata e curata. Un ambiente raffinato in cui le collezioni sono incorniciate da morbidi velluti, pareti a vista consumate dal tempo, infissi in plexiglass, mobili con cornici in marmo e bronzo. In questa boutique prende vita la collaborazione con Superga che lancia il progetto di personalizzazione del  modello unisex 2941, in alcuni retail selezionati ; il modello in pelle scamosciata con fodera in cotone e suola in gomma naturale vulcanizzata, si distingue dalla coda di rondine apposta lateralmente, simbolo distintivo del marchio di sneakers.

La sneaker di questa collaborazione prende ispirazione dall’avanguardistica cultura nipponica, ricca di trend in continua evoluzione.
Questo modello presenta tre pattern mimetici mixati tra loro in tre differenti tonalità di colore, ed è
arricchita da dettagli in pelle scamosciata verde militare e dallo swallow tail in pelle.
Il design della scarpa è completato infine dai loghi applicati sul retro, quello di Antonia ricamato in bianco sulla tomaia e il classico logo Superga applicato nella mid-sole.

Seconda tappa Tatras Pop Up

Via della Spiga, 3 – MILANO

Da fine settembre un Pop up Tatras per le ultimissime tendenze. Nostalgia: la tendenza della moda senza sosta.Cosa ti viene in mente quando senti la parola “nostalgia”? La nostalgia è il modo in cui il cuore ti ricorda qualcosa che una volta amavi. Viaggia in modi diversi; in una canzone, in un profumo, in un’immagine e anche nella moda.

TATRAS ha rivisitato la tendenza nostalgica della moda tornando agli anni ’90 nella nostra ultima collaborazione con il famoso marchio di abbigliamento sportivo FILA.

Questa collezione appena lanciata abbraccia i tessuti di alta qualità e la raffinatezza TATRAS mentre celebra l’ambizione di FILA di invitare tutte le generazioni a praticare sport nella vita quotidiana.

Presto, come prima uscita della collezione, verrà lanciato il Vol.1 composto da due articoli unisex: un berretto e una maglietta. Entrambi gli articoli presentano il logo originale TATRAS disegnato con lettere tricolore arrotondate che definiscono l’identità tradizionale di FILA.

Terza tappa

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Terza Tappa

BIFFI BOUTIQUES MILANO

Corso Genova, 6 20123 Milano Italy

La nota boutique milanese ospita Moose Knuckles, il brand canadese di luxury perfomance outerwear,che presenta la nuova campagna FW20 ‘Bring The Heat’ nata con l’obiettivo di ispirare metaforicamente la popolazione mondiale ad agire.

Per definizione ‘Heat’ è la capacità di generare calore, di diventare caldo o, ancora, di scaldare qualcosa. Contemporaneamente, significa suscitare emozioni o diventare sempre più intenso. Ed è proprio attraverso questa dualità, che il brand trova una strada per valorizzare sia l’aspetto utility dei suoi prodotti che per consolidare la global community. È arrivato il momento di ‘Bring The Heat’.

 

Capispalla di qualità premium, ma in un mondo così bisognoso di cambiamenti, questo non basta. La campagna ‘Bring The Heat’ vuole colmare il gap tra prodotto ed emozione.

Il brand si è ispirato  siamo ispirati a una community coraggiosa di creator che hanno continuato a perseguire le loro passioni nonostante le barriere che hanno incontrato sul loro cammino

I colori brillanti si fondono, dando vita a una mappa termografica che caratterizza le immagini della campagna. Durante la stagione FW20, i collaboratori del brand e i creativi di tutto il mondo saranno incoraggiati a creare contenuti, a interpretare e a raccontare che cosa significa per loro “portare il calore”. Moose Knuckles passa la parola a chi ha una storia da raccontare, incoraggiando ad agire nonostante tutti gli ostacoli che si possono incontrare.

Per la campagna FW20, Moose Knuckles ha reclutato una vera e propria squadra di heat maker. Il rapper e produttore discografico americano Young Thug e la cantautrice e ballerina Kehlani saranno i protagonisti degli scatti, insieme ai look curati dalla stylist Kyle Luu e immortalati dalla fotografa Sandy Kim.

La collezione Power Puff è al centro della campagna e reinterpreta in chiave contemporanea le puffer jacket, realizzate in piuma d’oca di qualità premium e arricchite da una serie di elementi funzionali che garantiscono calore e protezione. Uniques Puffer, la linea di piumini più adventure, e le linee WoolCloud e Shearling, saranno invece svelate nel corso della stagione.

 




Bilbao, tradizione e futurismo

Nel cuore dei Paesi Baschi Bilbao è stata per anni snobbata dal turismo. Da quasi una decina d’anni però è diventata meta di viaggiatori esigenti e raffinati. Grazie alle bellezze architettoniche, naturali, culturali ed enogastronomiche che la città offre per merito dell’innovazione messa in atto dal governo. Icona di Bilbao è il Museo Guggenheim (vedi foto 1) aperto nel 1997.

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FOTO 1 -Museo Guggenheim

È un maestoso edificio con un’architettura realizzata in titanio con pietra calcarea e cristallo. Più che un museo sembra un’opera d’arte contemporanea. Anche l’esterno potrebbe essere considerato un museo a cielo aperto, per le tante opere installate come il ragno (vedi foto 2) di Louise Bourgeois

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FOTO 2 – La scultura di Louise Bourgeois

 e il bellissimo ed enorme cane (vedi foto 3) Puppy fatto di migliaia di fiori.

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Foto 4 Puppy

Altro simbolo di Bilbao è il ponte Zubizuri chiamato anche Puente Peatonal del Campo de Volantín. Un ponte sospeso ad arco sul Nervion, il fiume che attraversa la città per gettarsi nel Mar Cantabrico. Collega il Campo de Volantín, sulla riva destra, con Uribitarte, sulla riva sinistra ed è un ponte che non lascia indifferenti sia per il suo colore bianco sia per le sue dimensioni importanti. Dall’arco, alto 14 metri, si dipartono dei tiranti che si collegano alla piattaforma in cristallo. Ora per motivi di sicurezza ricoperto da un drappo nero al fine di evitare pericolose cadute.

BILBAO
Ponte Zubizuri

Il centro storico, detto Casco Viejo, è il cuore di Bilbao con le sue siete Calles cioè le sette vie principali. Camminate tranquillamente e osservate le meraviglie di ogni angolo della città. Visitate La Cattedrale di San Giacomo in Plaza de Santiago 1, (catedralbilbao.com), il luogo di culto di questa città. È uno splendido edificio gotico che prende il nome dal santo patrono della città, San Giacomo. Ed è anche e una delle tappe dei pellegrini che decidono di fare il Cammino di Santiago de Compostela. Recatevi nella neoclassica Plaza Nuevain Kale Barria, squadrata e arricchita da un bellissimo colonnato e tanti pub dove fare sosta per un po’ di relax e soprattutto per assaggiare i pintxos, una sorta di tapas.  Vale la sosta anche la splendida Plaza Miguel Unamuno circondata da palazzi storici con al centro la statua commemorativa Don Miguel de Unamuno, poeta, filosofo, scrittore, drammaturgo e politico spagnolo di origini basche. Offre molti locali dove pranzare ed è considerata la piazza della movida di Bilbao.

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TEATRO EUSKADI

Irrinunciabile è una visita al Mercado de la Ribera, in Erribera Kalea, uno dei mercati coperti più grandi d’Europa: al piano terra si trova il pesce, al primo piano carne e salumi e la secondo piano frutta e verdura. Molto bella anche la struttura rivista nel 1929 dietro un progetto di Pedro de Ispizua che ha seguitouno stile architettonico razionalista ma con la facciata esterna in Art Déco.

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Euskaki

Non perdete la visita alla Basilica di Begoña dedicata alla Madonna di Begoña, protettrice dei marinai. Si trova su una collina di Bilbao e il suo splendido e maestoso campanile svetta sulla città. La chiesa è raggiungibile da Plaza Miguel de Unamuno percorrendo 311 gradini ( i più pigri possono usare la metropolitana) ma panorama che offre una volta arrivati vi ripagherà della fatica. Lasciate ora la parte vecchia di Bilbao per conoscere quella più moderna che si trova sulla sponda sinistra del fiume Nervión.

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San Luis Beltran

Plaza Moyúa è il cuore del quartiere Abando. È una piazza circolare circondata da tanto verde e abbellita da fontane e importanti edifici diversi per stili architettonici. Fra i tanti citiamo il Palazzo Chavarri o l’hotel Carlton. A ogni punto di incrocio delle vie in direzione centro della piazza troverete i fosteritos, dal nome dell’ideatore, l’architetto Norman Foster, gli ingressi o le uscite della metropolitana. Proseguite dunque per la visita a un ex magazzino di vini che, dopo il progetto dell’architetto Philippe Starck, è un centro multiculturale: l’Azkuna Zentroa.

Immancabile una visita alla Torre Iberdrola, la più alta dei Paesi Baschi che svetta nei cieli di Bilbao con i suoi 165 metri d’altezza. Un’architettura ultra moderna, avveniristica dove prevalgono elementi in vetro e cemento.

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TORRE IBERDROLA

Portugalete, cittadina medievale raggiungibile da Bilbao con la metropolitana, sfoggia un altro ponte che dal 2006 è Patrimonio Mondiale dell’Umanità. È il Ponte di Vizcaya, una struttura anomala perché, a differenza degli altri ponti, non si attraversa camminando ma venendo trasportati dal ponte stesso. Sì, proprio così. È infatti una navetta basculante che si muove sul fiume e che permette di attraversarlo. All’interno della navetta persone, auto, moto. Il tragitto è brevissimo, solo qualche minuto ma saranno i minuti più emozionanti della giornata. Molto divertente anche il nomignolo usato dagli abitanti: Ponte ciondolante (puente Colgante), ma come contraddirli!

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Fiume Nervión

Come vi anticipavamo anche la cucina, se pur semplice e con poche sofisticazioni, ha un ruolo importante ed è ricca di ottimi sapori mantenendo una genuina semplicità. I prodotti tipici sulle tavole basche sono pesce, frutti di mare, carne, verdure. Innanzitutto dobbiamo parlarvi dei pintxos. Ricordano le tapas spagnole e sono in bella mostra nei tanti pub e ristoranti della città. Fette di pane dove viene appoggiato del baccalà o carne o salumi e tutto viene tenuto fermo dal pintxos (stecchino). Una volta assaggiatone uno il problema è riuscire a fermarsi tanto che molti iniziano in un bar e poi entrano in un altro e in un altro ancora sino a quando il fisico o la pancia non reggono più.

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I pintxos sono spesso accompagnati da un buon txakouli, cioè vino rosso o bianco.

Per una cena più formale optate per un piatto tipico, il cochinillo asado (maialino di latte alla brace) oppure il Vizcaina (baccalà), la piperrada fatta con peperoni verdi e rossi, pomodori, cipolle.

Ma se volete un consiglio ordinate il Bacalao pil-pil chiamato così per il suono che fa quando frigge in padella. Si tratta di merluzzo fritto con aglio e olio d’oliva e scolato quando la pelle è croccante e comincia a scoppiare.

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WEEKEND “ELETTRICO” IN COSTA AZZURRA CON KIA e-NIRO

Turismo futuribile per luoghi eleganti, sentendosi “illuminati” per la guida senza emissioni. Con una nuova auto in grado di effettuare anche grandi percorrenze senza rinunce dinamiche

Ieri quando siamo arrivati alla meta, il raffinato paesino di Théoule-sur-Mer sulla costa dell’Estérel, c’era un magnifico  tramonto che esaltava il contrasto tra le rocce e il mare. Ora con la luce del giorno, possiamo ammirare meglio la costa dell’Estérel. Il lato meridionale del massiccio omonimo, composto da rocce vulcaniche, si snoda tra l’estremo orientale di La Napoule e quello occidentale di Saint-Raphaël e Frejus.
Il fascino è nella scarsa o nulla antropizzazione, nell’andamento frastagliato del litorale, nelle splendide formazioni di porfido rosso che discendendo fino al mare formano i caratteristici calanchi. Il tratto più spettacolare è compreso tra Théoule sur Mer e Agay, verso Saint-Raphaël, con diversi punti di sosta panoramica, alcune calette e piccole spiagge. Al centro dell’area, la massima elevazione è rappresentata dai 614 metri del Mont Vinaigre.

 

Ci rimettiamo alla guida e,senza distrarci troppo dal paesaggio, osserviamo gli interni della particolare crossover coreana, prendendo appunti mentali per esprimere le presenti riflessioni. L’abitacolo presenta qualche profilo blu, che fa tanto elettrico, lungo le cuciture dei sedili e nei profili delle bocchette di aerazione. Seduta comoda, quasi sportiva, all’altezza giusta per l’accesso: valida visibilità, comandi a portata di mano.
Sedile posteriore anche per tre e buon bagagliaio, maggiore rispetto a entrambe le Niro “solo” ibride, per la diversa disposizione delle batterie, qui sotto il pianale: limando però un paio di centimetri all’angolazione della gambe.

 

Voglia di guidare veloci

È il momento: traffico assente, strada libera, favore di luce, regolazione su Sport e via. Il peso di 1700 kg circa di e-Niro è ben distribuito, l’assetto lo asseconda, la potenza e la coppia sembrano cancellare una cospicua quota della massa. L’accelerazione è pronta, prontissima: un paio di partenze “sprint” quasi stupiscono, la ripresa è fulminante, nemmeno un motore tradizionale con compressore farebbe di meglio, e il peso del propulsore – oltretutto posto in basso – non è paragonabile a un termico. E si guida davvero forte.

La strumentazione è configurabile, davanti al volante con display centrale tra indicatore di potenza erogata (o recuperata) e tachimetro: grafica e contenuti variano anche secondo la regolazione della modalità di guida, Eco+, Eco, Normal e Sport. Al centro della plancia il display da 7 pollici con navigatore mostra lo stato delle batterie e la conseguente gestione dell’autonomia (indicata anche con cerchi distanziometrici sulla mappa secondo i km percorribili), è utile anche per trovare la ricarica più vicina.

 

Verso il ritorno: con una sola ricarica si può

 

Di nuovo con la luce alle spalle, procediamo lungo l’intera costa dell’Estérel, completando il tragitto fino a Saint-Raphaël, quindi Fréjus e Fréjus Plage.
Ci spostiamo verso l’interno: D37 in direzione Nord, quindi autostrada A8 entrata 38 Fréjus, per aggirare il massiccio dell’Estérel e ritornare verso Nizza.
Trovando il tempo, tra l’andata e il ritorno, è consigliabile la sosta a La Napoule, per visitare il castello (trecentesco ma ricostruito da Henry Clews, artista e ricchissimo, all’inizio del novecento), che contiene la collezione privata dello stesso.


La nostra variante, per non ripetere tutta l’autostrada, è di uscire a La Bocca (n. 41), procedere verso Cannes percorrendo la Croisette, quindi ammirando il paesaggio di Golfe Juan, spingersi lungo la penisola di Juan-les-Pines, dirigendosi ad Antibes. Variante per le vecchie mura, quindi costeggiando il mare, tornare all’aeroporto. Facciamo i conti: siamo abituati a considerare, per la maggior quota di auto elettriche, l’autonomia dichiarata come un valore da dimezzare.

In alcuni casi siamo riusciti a consumare meno energia di quanto previsto, ma con una guida da economy run, eco-rinunciataria a qualsiasi piacere di guida. Non è questo il caso di Kia e-Niro: durante il percorso del nostro weekend, assolutamente misto e senza accortezze,  ha mostrato il consumo  di 14,9 kWh/100 km, guidando per 2 ore e 10 minuti: media di 50 km/h circa. Possibile fare molto meglio. Importante notare che dall’autonomia iniziale di 374 km la residua era esattamente di 274, confermando il calo pari alla percorrenza e non il doppio come accade solitamente. Quindi un viaggio da Milano a Théoule-sur-Mer sarebbe possibile con una sola ricarica e senza eccessiva attenzione. Il futuro sta arrivando.

Dove Dormire

Tiara Miramar Beach Hotel & Spa è sulle rocce, offre vista dai piani alti fino al mare, con accesso diretto e privato.

Nove tipologie di camere e suite, per sistemazioni con arredamento e servizio curatissimi, dove il panorama è comunque un fattore preponderante. Stile interno mediterraneo, con tratti moderni (anche molto, ma non sconvenienti) e altri classici; piscina, spa e wellness, per ogni comfort di qualità.

Dove mangiare

Varie le possibilità di scelta tra bar e ristoranti, aperti anche in funzione della stagione: Lounge bar, Moya Beach, L’Or Bleu Restaurant, ma la nostra preferenza, come anticipato, cade sul Bistrot M, il cui menu consultabile online è una certezza.

Cucina francese con forte accento mediterraneo (in particolare provenzale) e qualche divagazione verso antipasti di stile spagnolo e, volendo, alcune ricette orientali. Definito “bistronomic restaurant” da bistrot e gastronomic, aggiunge la vista, impagabile, definendo una “linea” propria, il New Riviera Lifestyle. Ideale complemento al fascino del luogo.

Tiara Miramar Beach Hôtel & Spa Côte d’Azur

47 Avenue de Miramar, F-06590 Théoule-sur-Mer, Francia

(https://miramar-beachspa.tiara-hotels.com/)

 

Compagna di Viaggio KIA e-NIRO

Focalizziamo i dati salienti della nuova crossover elettrica coreana, con una scheda sintetica. Lunghezza 438 cm, larghezza 181 cm, altezza 156 cm, capacità di carico da 451 a 1.405 litri. Motore elettrico da 150 kW (204 CV) disponibili da 3.800 a 8.000 giri, con coppia di 395 Nm da 0 a 3.600 giri.

Batterie ioni di litio-polimeri da 64 kWh, 356 V, 170 kW e 180 Ah, ricarica con sistema di bordo da 7,2 kW in 9 ore e 35 minuti. Trasmissione con rapporto unico, trazione anteriore. Le prestazioni: accelerazione 0-100 km/h in 7,8 secondi, velocità massima 167 km/h, consumo medio 159 Wh/km e autonomia di 455 km (dati WLTP). Prezzo non ufficiale, ma ipotizzab




DOVE LA e-NIRO DIVENTA AZZURRA

Una delle prime “elettriche” interessanti che arriveranno in Italia  sarà la KIA e-Niro, e noi l’abbiamo provata andando in Costa Azzurra, una meta classica per chi sa vivere e sa guidare. E su quelle strade la e-Niro si è dimostrata sportiva, dinamica e con qualche sorpresa

L’anno dell’elettrificazione è previsto per il 2020. Al momento le vetture totalmente prive di emissioni (locali) sono riservate all’élite, ma sembra  che il 2019 veda arrivare diverse nuovi modelli totalmene elettrici, in attesa del fatidico “anno della svolta”. E Weekend Premium ha voluto anticipare il futuro, scegliendo la Kia e-Niro e una destinazione di charme come la Costa Azzurra, mirando in particolare alla meta di Théoule-sur-Mer, esclusiva per frequentazioni e paesaggi e al centro di percorsi attorno al massiccio dell’Estérel che esaltano il piacere di guida.

E l’auto del futuro Kiae-Niro, versione elettrica delle crossover Niro Hybrid e Niro Plug-in Hybrid, non sacrifica alcuna possibilità di guida dinamica. Teoricamente, saremmo potuti partire da Milano: con le batterie più potenti (due le versioni disponibili) e-Niro consente un’autonomia di ben 455 km ma prevenuti a cagione di altre esperienze negative – anche con vetture simbolo della mobilità elettrica – abbiamo preferito raggiungere Nizza in aeroporto, allineandoci al turismo di lusso.

Il nostro percorso

Dall’Aéroport Nice-Côte d’Azur al quasi omonimo Tiara Miramar Beach Hôtel & Spa Côte d’Azur (questo il nome completo), ci sono poco più di quaranta chilometri, a scelta tra autostrada o litoranea: soluzione, questa, che lasceremo per il rientro. Ma non raggiungeremo direttamente il resort, prolungando il tratto lungo la A8 fino all’uscita 39 (Les Adrets-de-l’Estérel), per guidare in montagna lungo un percorso che esalta il piacere di guida. Di seguito: la D837, quindi D237 e DN7/D6007 per rientrare verso La Napoule, dove oltre il raccordo per San Peyre, prendiamo l’affascinante costiera D6098. Fino a Théoule-sur-Mer, e non solo, come vedremo.

La KIA e-NIRO

Presentiamo brevemente la terza versione di Niro: nata “elettrica” con alimentazione ibrida e seguita dalla plug-in, l’ultima proposta è mossa solo da batterie senza motore termico. Due le possibilità tecniche: la più performante – utilizzata da Weekend Premium in questo viaggio – con batterie da 64 kWh, motore da 150 kW e autonomia estesa a 455 km; la meno spinta, da 39,2 kWh con motore da 104 kW e autonomia di 289 km.

Esteticamente si riconosce dalle altre versioni per il frontale, dove è protagonista la calandra – priva di aperture di ventilazione: la presa d’aria è nella zona inferiore – con lavorazione “a pallina da golf” e con lo sportello per la connessione di ricarica, diversi gli scudi paraurti con luci led a freccia e inserti blu, tema che riprende in coda e all’interno. Sarà commercializzata in luglio, ma si può ordinare in aprile.

Da Nizza Verso La Montagna

 Pánta rheî, detto attribuito a Eraclito: tutto scorre. Ancor più guidando una vettura elettrica, che rivela subito un caratterino affatto noioso o banale, pur scorrendo nel silenzio. Kia e-Niro non è leggera ma la massa è distribuita, ben bilanciata, e dispone di coppia e potenza che permettono partenze brillanti ma soprattutto riprese importanti come evidenziano i dati: 2,8 secondi da 30 a 70 km/h e 3,8 da 60 a 100 (il più frequente uscendo dall’ambito urbano) la confermano guizzante. Una volta fuori città, in totale assenza di traffico, ci divertiamo, favoriti anche dalla tipologia del percorso, come vedremo.

Guidando in montagna, ci sembra d’essere in un fumetto: sarà perché la passione automobilistica risale all’infanzia, ma l’ambientazione ci riporta all’epopea del fumetto di Michel Vaillant. Ci sembra di rivivere la sua corsa al Rallye di Monte-Carlo nelle tappe di avvicinamento: boschi, strade strette e tortuose che si restringono fino a lasciar passare una sola auto tra i muretti a secco e su i frequenti ponticelli. Tratti umidi e scivolosi e qualche timore di incontrare i cinghiali, passando ad altri fumetti: in questo caso le varie avventure di Obelix e soci.

Dinamica e Brillante

Le regolazioni dello stile di guida si spostano progressivamente da Eco+ a Eco, quindi a Normal. Preferiamo tenere Sport per quando avremo maggior confidenza e un percorso meno stretto: in fin dei conti, per esprimersi all’antica, i cavalli (tradotti dai più logici 150 kW) sarebbero ben 204, certo più di quanti ne avesse il nostro eroe dei fumetti, almeno ai primi tempi. La Baïsse, Les Gabriel, Le Couvent: le strade D837 e D237 divertono pienamente: cerchiamo di non eccedere, ma la dinamica di e-Niro invita a spingere, e la nostra “prova speciale” nella stretta salita è di grande soddisfazione. Giochiamo molto con le palette al volante, che regolano la frenata rigenerativa su più livelli, simulando il cambio.

Verso la discesa. Arrivati alla DN7 la musica cambia: dalla sommità alla discesa, più ampia e veloce ma non facile, gli allunghi consentono di aumentare l’andatura e conseguentemente l’uso delle palette diventa ancor più utile, e di soddisfazione. Cinque livelli: dall’efficienza spinta che regola la velocità secondo sensori e telecamere, con riduzione preventiva in funzione di rotonde, incroci o anche altri veicoli, fino alla massima rigenerazione, con uso quasi esclusivo dell’acceleratore, arrivando ad arrestare l’auto.

 Scendiamo da L’Escaillon verso Le Tremblant, tra rocce e mare. Mentre raggiungiamo il collegamento verso la litoranea, con la luce del tramonto che rende ancor più rosse le rocce dell’Estérel, riflettiamo pensando che quella strada sia una fucina di piloti.

Siamo contenti d’aver scelto questo percorso da veri appassionati di auto, mentre la meta di Théoule-sur-Mer si avvicina, pregustando accoglienza, paesaggio, camere e wellness del Tiara Miramar Beach Hotel & Spa. E anche una buona cena, conoscendo il menu del Bistrot M. Curiosi e buongustai possono scaricarlo qui.

Il primo giorno del nostro weekend è finito, ci aspetta una gustosa  cena ed il riposo. Domani è un altro giorno.

Prosegui la lettura con il secondo giorno cliccando qui.




Tra i vigneti delle Città del Vino, Grumello del Monte e Calepio: secondo giorno in Valcalepio con la Bentley GT

Il risveglio al Romantik Hotel Relais Mirabella****, appena sopra l’abitato di Clusane, è un relais esclusivo con vista, sulle prime colline della Franciacorta. Una trentina di camere e suite, alcune nell’edificio più antico, con vista e arredate con mobili e quadri antichi. Altre nelle costruzioni più recenti, con balconi per apprezzare i panorami, nel silenzio della località, pur vicinissima alla costa. Per cominciare la giornata con stile in Valcalepio.

Romantik Hotel Relais Mirabella****

Via Mirabella, 34 I-25049 Clusane (BS)

Tel. 030.98.98.051

www.relaismirabella.it

 La gita riprende, uno sguardo a Weekend Premium Guide per cercare spunti di viaggio. Ma ora spazio alla protagonista, che vogliamo presentarvi da vicino: è un’auto con un fascino unico, la seduzione delle linee è evidente, ma sono le prestazioni facili a stupire, ancor più del lusso.
È mattina: guidiamo con la regolazione su Comfort per la massima comodità, poi come la strada si libera, settiamo su “Bentley”, che è modo elegante per dire “auto”. Agisce in modo del tutto indipendente, adattandosi alle esigenze, anche istantanee, di stile di guida.

Da Clusane a Paratico, poi a Sarnico riguadagnando la sponda bergamasca del lago, quindi verso Villongo – da visitare la chiesetta romanica di Sant’Alessandro e la parrocchiale che ospita una pregevole statua della Madonna del Fantoni – poi per le colline, passando per le frazioni con nomi che sembrano creati da Tolkien: Fornaci, Fiaschetteria, Fanti, Bossoletti, Gandosso.
Da qui all’abitato successivo, ci divertiamo un po’ alla guida, con Monica che scatena la potenza infinita del motore da sei litri.

Già, per conoscerla meglio, ecco i dati salienti, la scheda sintetica della nuova Bentley Continental GT.
Lunghezza 480 cm, larghezza 196 cm, altezza 139 cm. Motore a benzina a dodici cilindri da 5.950 cc, potenza 626 CV a 6.000 giri, coppia massima 900 Nm da 1.350 a 4.500 giri, cambio automatico a doppia frizione a otto rapporti. Le prestazioni: accelerazione 0-100 Km/h in 3,7 secondi, velocità massima 333 km/h. Consumo medio: 12,2 l/100 km (8,2 km/l). Emissioni di CO2: 278 g/km.

Cruscotto Bentley Continental GT

Siamo tra i colli, nessuno in giro. Regolazione su Sport e via di potenza. Più che ululare – sarebbe volgare – si sentono da fuori i rumori di aspirazione e delle turbine, mentre il rombo è giusto limitato a mostrare un po’ di carattere.
Nell’andatura più dinamica si apprezzano le doti sportive, con l’assetto agevolato dalle sospensioni a controllo elettronico e le barre antirollio attive motorizzate a 48 Volt, che ne esaltano la guida.

A San Pantaleone, la chiesetta sul crinale permette di ammirare il paesaggio verso la Valle del Fico (storica zona di distillerie abusive di grappa, tra vinacce e non solo). La suggestiva frazione collinare offre uno spaccato di vita contadina con le sue innumerevoli cascine e l’ambiente rurale circondato dalle vigne della Valcalepio.
Invece di scendere direttamente a Grumello del Monte, un bivio secco a sinistra, apre lo spazio alla discesa.

Dopo l’attività dinamica, è il momento del relax, per un pranzo con vista (e parcheggio adeguato al lignaggio della vettura). Sulla sinistra a metà collina, scendendo da San Pantaleone, il consiglio è l’Agriturismo La Beccaccia: panorama sulla pianura fin verso Franciacorta e Montorfano, dalla terrazza, dal porticato o nelle salette più raccolte, all’interno. L’Agriturismo La Beccaccia ha colture e allevamenti biologici, con vendita diretta, curati dalla famiglia Serughetti.

Agriturismo La Beccaccia

La ristorazione è di stile casalingo con i piatti della tradizione bergamasca realizzati con semplicità e ottima fattura, ma soprattutto con presentazioni non comuni né banali.
Taglieri di salumi bergamaschi, primi piatti con pasta fresca, specialità a base di carne e cacciagione del luogo e non: la Fiorentina è uno dei piatti forti (riecco la Toscana!) e naturalmente dolci fatti in casa.

 

il cui abbinamento elettivo con un altro dei vini della Cantina Pecis è il Soffio del Misma. Ottenuto con uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Imberghem (Franconia) raccolte tardivamente. Affinato per un anno in barrique di rovere francese e per un anno in bottiglia. Gradazione 14, l’etichetta raffigura il profilo del Monte Misma.

E naturalmente dolci fatti in casa.

 

Agriturismo La Beccaccia

Via Duroni I – 24064 San Pantaleone – Grumello del Monte (BG)

Tel. 035.83.11.06 – 338.12.04.560
www.agriturismolabeccaccia.it

Infine, il rientro. A poca distanza, volando, c’è l’autostrada. Oppure si può ancora girovagare lungo i colli. Preferiamo prendercela ancora un po’ comoda: abbiamo tempo, ripassiamo – l’avevamo promesso – dalla Cantina Pecis (www.pecis.it) a San Paolo d’Argon. Facilmente individuabile dalla bella Casa Cantoniera posta proprio di fronte alla via d’accesso, oppure dalla citata chiesetta romanica di San Pietro delle Passere, immersa nei vigneti dell’azienda. Qualità e passione, per le tre linee di produzione: vini fermi, vini passiti e spumanti ottenuti con il metodo classico.

Il weekend si conclude con quella sensazione di appagamento per aver nutrito bene il corpo e la mente, e anche lo spirito. Dai paesaggi al coinvolgente piacere di guida. Non tanto per essere al volante di un’auto da 207mila euro di listino, che salgono a 235 con le opzioni montate (nessuna Bentley è uguale a un’altra), quanto per la rassicurante facilità di andare forte, da Grand Tourer, senza elementi vistosi, né dare nell’occhio più di tanto. Con prestazioni impressionati quasi sempre silenziose, sicure e affidabili, persino facili. Come da tradizione del marchio, dall’uso quotidiano alle corse. O per tanti altri weekend d’altissimo profilo come questo.




Come guidare sulla neve, consigli per rischiare meno

Non abbiamo la pretesa d’impartire una lezione, per quello ci sono corsi appositi la cui frequenza andrebbe incentivata dalla pubblica amministrazione, se non fosse troppo impegnata a bloccare il traffico e installare autovelox. Tuttavia sapere come guidare sulla neve in modo ragionevole non è qualcosa d’irraggiungibile. Elenchiamo qui alcuni consigli raccolti dagli operatori professionali della circolazione, come agenti di polizia, tecnici e istruttori. Perché raggiungere incolumi la località che abbiamo scelto per una settimana bianca o un weekend sugli sci è decisamente preferibile al trascorrere quel periodo in ospedale, se non peggio. E anche se non ci facciamo male, arrivare allo chalet sul carro attrezzi che trasporta la nostra auto sfasciata non contribuisce a migliorare la nostra immagine.

 

COME GUIDARE SULLA NEVE IN MODO SICURO

Come guidare sulla neve

Anche per la neve valgono in parte gli stessi consigli per la guida sulla pioggia: se non è strettamente necessario, rinunciare al viaggio. Se si parte comunque, l’auto deve essere in un corretto stato di manutenzione generale ed equipaggiata adeguatamente. Significa soprattutto che deve montare pneumatici invernali con battistrada di almeno 4 mm e gonfiati alla pressione stabilita dal costruttore della vettura. Anche avendo le gomme M+S, è saggio portare comunque nel bagagliaio un set di catene da neve, perché nei casi più estremi la loro combinazione è l’unica a poterci tirare fuori dai guai: ad esempio, in una pendenza montana molto ripida su strada parecchio innevata e/o ghiacciata. Batteria in ordine, perché a temperature molto basse la sua capacità di accumulare energia elettrica cala bruscamente. Tergicristalli in buono stato e relativa vaschetta piena di apposito liquido (con anticongelante), poiché il sale versato sulla strada fa aumentare molto lo sporco, cioè la poltiglia della neve sciolta. Nel bagagliaio una torcia elettrica e un paio di guanti da lavoro, qualora si dovessero montare le catene.

Partiamo. La partenza, appunto. Il controllo elettronico di trazione, di serie su tutti i veicoli recenti, potrebbe creare problemi per partire su fondo innevato poiché, tagliando la potenza per diminuire lo slittamento, farebbe restare il veicolo fermo. Quindi potrebbe essere necessario disinserirlo per partire. Subito dopo però si deve reinserire, perché invece durante la marcia aiuta molto. Si tratta comunque di situazioni pesanti. Normalmente, è sufficiente partire in seconda marcia. Se invece l’auto dispone di una modalità di guida per neve, non dovrebbero esserci problemi. Condizionale d’obbligo; in ogni caso, questo dispositivo diminuirebbe sensibilmente la difficoltà nel partire.

Sulla neve la velocità deve sempre essere molto bassa. La distanza di sicurezza va almeno raddoppiata. Ignorate gli idioti che suonano dietro di voi. Che passino, se ne sono capaci. Andranno a schiantarsi insieme alla loro prepotenza. Su un fondo nevoso, spesso anche ghiacciato, gli spazi di frenata aumentano in modo enorme; si deve usare delicatezza su pedali e sterzo, mai effettuare manovre brusche. Perché si scivola: se si gira il volante troppo rapidamente, l’auto andrà dritta; se si frena in modo pesante, l’auto non si fermerà, perché il fondo è troppo viscido. Una parola sulla frenata con ABS: se proprio si deve frenare decisamente (in una situazione disperata alla quale non si dovrebbe arrivare), mantenere forte la pressione sul pedale per consentire all’ABS di fare il suo lavoro; lo spazio di frenata aumenterà (perché sulla neve si scivola), ma almeno conserverete la possibilità di sterzare.

L’unico modo corretto di guidare sulla neve, in una strada aperta al traffico, piena di altri veicoli e di pedoni costretti a camminare sulla strada perché i marciapiedi non vengono sgombrati, in una carreggiata diventata stretta a causa dei cumuli ammassati ai lati dagli spazzaneve, è prevenire i problemi: procedere a bassa velocità, rallentare delicatamente lasciando l’acceleratore e scalando le marce una alla volta, poi sfiorare appena il freno proprio quando l’auto è già quasi ferma. Per fare tutto questo serve molto spazio (e tempo), da qui la necessità di raddoppiare la distanza di sicurezza.

Per quanto riguarda le pendenze, nelle salite si devono avere pneumatici adatti e, se la situazione fosse estrema, montare anche le catene. Si deve sempre accelerare con cautela, perché se si pattina si torna giù e se si esagera si scava un solco dal quale non si esce. Naturalmente in questi casi avere la trazione integrale fa la differenza. Infine, le discese. Si deve sempre procedere a velocità ridottissima, con marce basse, magari anche la prima, per sfruttare il freno motore, senza accelerare e senza frenare. Toccare il freno in una discesa ripida innevata e/o ghiacciata equivale ad accelerare. Alcune auto di maggior pregio oggi dispongono di un sistema elettronico che aiuta l’auto proprio a marciare con sicurezza in queste discese. In fase di acquisto, per chi viaggia frequentemente in zone soggette a questi problemi, questo dispositivo potrebbe costituire un importante criterio di scelta. Un’ultima precisazione: SUV a trazione integrale e altri veicoli 4×4 aiutano quando si deve accelerare, curvare e salire. Ma quando si scende, sono sottoposti agli stessi problemi di tutti gli altri mezzi. Quindi valgono le stesse precauzioni. Un fuoristrada puro con gomme tassellate si comporta meglio ma fino ad un certo punto: se si scende a velocità eccessiva, ci si schianta ugualmente.




Milano AutoClassica: calato il sipario sullo spettacolo delle storiche

Va dunque in archivio la settima edizione di Milano AutoClassica, l’ormai tradizionale appuntamento con le auto storiche che ha animato il weekend dal 24 al 26 novembre alla fiera di Rho-Pero. La domenica soleggiata ha consentito un afflusso maggiore di pubblico dopo il tempo incerto delle prime due giornate. Un tuffo nel passato per gli amanti delle automobili di tanti anni fa, qualcosa che fa tornare alla memoria periodi più o meno felici della nostra vita e ci aiuta a conoscere il modo in cui venivano interpretate e costruite le auto quando noi ancora non eravamo al mondo. Tanti pezzi rari, su tutte una favolosa Ferrari 250 GTO azzurra, quella che vedete nella foto di copertina. Poi diverse opere d’arte meccanica in mostra e molti esemplari in vendita, da quelli accessibili e abbastanza comuni alle inarrivabili supercar. Senza dimenticare la passerella dei modelli di oggi. Naturalmente non è mancato lo spettacolo in pista. In particolare il rally storico, a cui hanno partecipato due campioni del rallysmo privato come Tony Fassina, al volante di una Lancia Stratos, e Marco de Marco su una Audi A4. Interessante anche il trofeo di velocità, tra Fiat 500 e A112 Abarth, oltre alla Lotus Cup e le formule storiche di Grassano Racing. Ma per chi si trattiene ancora per qualche giorno a Milano, non mancheranno le opportunità turistiche offerte da questa grande città.

 

COSA C’ERA DA VEDERE A MILANO AUTOCLASSICA

Milano AutoClassica
Ferrari e ancora Ferrari. Accanto all’azzurra GTO la gialla 512 M e la rossa Dino 246

Dalla prima edizione del 2012 Milano AutoClassica è allo stesso tempo mostra, mercato e gara. Perché nei due padiglioni del quartiere fieristico le auto si possono vedere, vendere e comprare; così anche i preziosi e spesso rari ricambi originali, insieme a gadget irresistibili per gli appassionati, su tutti i modellini delle nostre vetture preferite. E anche tanti libri specializzati, alcuni dei quali difficili da reperire nelle normali librerie. Sono state esposte nei tre giorni della fiera oltre duemila auto d’epoca, il cui valore complessivo è stimato in circa 150 milioni di euro.

Una delle attrazioni principali è stata quella preparata da Ferrari Classiche, il dipartimento della casa di Maranello che fornisce servizi di manutenzione, restauro e certificazione di autenticità ai possessori di bolidi storici del Cavallino. A Milano AutoClassica questo reparto ha concluso l’anno dei festeggiamenti per i 70 anni della Ferrari esponendo una fedele riproduzione dell’officina di Maranello, compresa di alcune vetture. Era suggestivo anche l’omaggio ai 60 anni della Fiat 500 con un’esposizione di esemplari provenienti da collezioni private.

Milano AutoClassica
La Lancia Stratos di Tony Fassina durante le gare del rally storico

Non manca la partecipazione di FCA Heritage, la divisione dedicata ai modelli storici dei marchi del gruppo, quindi Abarth, Alfa Romeo, Fiat e Lancia. Altre case che al momento hanno confermato la partecipazione sono Bentley, Infiniti, Lamborghini, Lotus, Maserati, McLaren, Porsche Classic e Tesla. Spazio anche ai modelli nuovi. Spiccano fra gli altri, Bentley Continental GT, Lotus Exige V6 Sport 380 GP Edition, Lotus Evora GT 430 e McLaren 570 Spider.

Milano AutoClassica
La Milano più classica: Torre Velasca vista dal Duomo. Photo by CEphoto, Uwe Aranas / CC-BY-SA-3.0

Nell’edizione di Milano AutoClassica del weekend 24-26 novembre è stato anche compiuto un omaggio alla Morgan, casa inglese di livello artigianale. Fondata nel 1909, è diventata famosa per i suoi modelli a tre ruote. Oggi Morgan è una realtà in grado di costruire oltre 1300 auto all’anno suddivise in tre linee: Morgan Classic (4/4, Plus 4, Roadster, Plus 8), Morgan Three Wheeler ed Aero 8. Nel 2016 Morgan ha festeggiato gli 80 anni della 4/4: il veicolo dalla produzione più lunga al mondo. Chi si è recato a Milano AutoClassica ha potuto ammirare dal vivo una straordinaria Morgan 3 Wheeler argento, una Morgan Classic 4/4 (modello che adotta un motore a quattro cilindri ed ospita a bordo quattro passeggeri) di colore nero e l’elegante due posti con motore a quattro cilindri Morgan Classic Plus 4 bianca.




Città dei motori: il circuito più grande d’Italia

Incontriamo la rete nazionale “Città dei motori“, creata dall’omonima associazione. Un circuito stradale la cui estensione rivaleggia col tracciato della Mille Miglia. Perché attraversa ben 26 comuni, uniti dal loro rapporto con l’industria e la storia dell’automobilismo e motociclismo italiano. Città che oltre i motori hanno di più. Come Maranello che oltre la Ferrari ha il borgo di Castelvetro a soli 7 km. L’obiettivo è attirare l’interesse turistico di milioni di persone, sia appassionati dei motori che interessati alle mille altre attrattive che solo l’Italia può offrire in tale quantità e qualità, a livello artistico, storico, gastronomico e naturale. Infatti l’Italia è fortunatamente una nazione piena di circuiti, nel senso di piste. Non potrebbe essere altrimenti, poiché molte fra le più prestigiose case automobilistiche e motociclistiche del mondo sono nate e ancora operano nel nostro Paese. Dobbiamo elencarle ancora? Certamente: per le quattro ruote, limitandoci ai marchi ancora attivi, Alfa Romeo, Fiat, Ferrari, Lamborghini, Lancia, Maserati; aggiungiamoci anche due recenti costruttori di supercar come la pistoiese Mazzanti e pure Pagani, modenese a tutti gli effetti nonostante la nascita in Argentina del grande Horacio. Per le due ruote, passate e presenti: Aprilia, Benelli, Cagiva, Ducati, Garelli, Gilera, Innocenti, Piaggio, Moto Guzzi, Morbidelli, Morini, MV Agusta e altre ancora. Tutti questi costruttori hanno o hanno avuto sedi e fabbriche dislocate in diversi comuni italiani. Quindi il discorso si riconduce all’altro tipo di circuito, appunto Città dei motori.

CITTA’ DEI MOTORI, IL CIRCUITO PIU’ GRANDE D’ITALIA

Città dei motori

Cominciamo col dire quali sono i comuni compresi nel circuito Città dei motori: Arese, Ascoli Piceno, Atessa, Castel d’Ario, Castelfranco Emilia, Cento, Fiorano Modenese, Mandello del Lario, Maranello, Modena, Monza, Nicolosi, Noale, Ospedaletti, Paglieta, Pontedera, Pratola Serra, Samarate, San Martino in Rio, Sant’Agata Bolognese, Scarperia e San Piero, Termoli, Torino, Varano de’ Melegari, Varese, Verrone. Il capofila è (non poteva essere altrimenti) Maranello, dove ogni anno circa 350mila turisti visitano il Museo Ferrari. Contribuiscono anche Anci e ministero dei beni culturali.

L’idea è coinvolgere istituzioni, operatori turistici, alberghieri e della ristorazione, musei e altri enti culturali, tutti i soggetti pubblici e privati interessati a valorizzare il proprio territorio. Elemento strategico fondamentale è l’informazione. I potenziali visitatori devono sapere ciò che il territorio offre e soprattutto cosa fare per goderne appieno. Ad esempio attraverso un’applicazione, app in linguaggio corrente, per dispositivi mobili, dove trovare tutte le informazioni pratiche. In modo da consentire al turista di compilare fisicamente la propria mappa del circuito, le tappe che intende visitare.

Città dei motori

Ma prima ancora di organizzare la visita si deve conoscere ciò che c’è da vedere. A questo pensa il Museo virtuale dei motori, visitabile sul web all’indirizzo www.motorwebmuseum.it. Per arrivare a realizzazioni interattive più sofisticate che usano gli strumenti di realtà aumentata per far rivivere i personaggi che hanno costruito il mito della velocità a motore. Allora non resta che girare la chiave, inserire la marcia e partire sgommando. Magari passando prima dall’indirizzo www.cittamotori.it per maggiori informazioni.




Opel Insignia Grand Sport: viaggio premium ad Ostia Antica

Il nostro viaggio a Roma sulla Opel Insignia Grand Sport lascia l’impressione, fondata su elementi concreti, di aver guidato una vera auto premium da weekend. Siamo partiti da Milano per visitare l’area archeologica di Ostia Antica, non lontano da Fiumicino. Poco più di 600 Km fra tutor, autovelox, carreggiate ristrette, gallerie e, una volta entrati nella capitale, buche assassine e asfalto trasformato in dossi insidiosi dalle radici di grossi alberi la cui manutenzione è a dir poco lacunosa. Percorrere questo tragitto in auto non è mai rilassante. Ma a bordo della Insignia tutto è diventato più facile. Comfort assoluto, guida agevole e sicura (trovando la strada giusta diventa anche divertente), ambiente rassicurante, notevole praticità. E un design decisamente accattivante, il che non guasta mai. Altro elemento non trascurabile: consumando pochissimo. Insomma, siamo arrivati in una delle zone più suggestive del mondo nelle migliori condizioni per goderci la visita, nonostante le tante trappole stradali, in autostrada e in città. Entriamo nei dettagli.

OPEL INSIGNIA GRAND SPORT, VERA AUTO PREMIUM DA WEEKEND

Opel Insignia Grand Sport

Opel non ha l’immagine da marchio di lusso, perché ha sempre privilegiato la produzione di auto pratiche e accessibili alla maggior parte delle persone. Inoltre questa Insignia è una berlina a tre volumi (in realtà due e mezzo, come vedremo poi), carrozzeria tradizionalmente associata alle flotte aziendali, non certo alle gite turistiche. Tutto vero. Però riflettiamo brevemente. Cosa vuol dire auto premium? Prezzo alto? Anche, ma non solo. Cos’è un’auto da weekend? SUV o station, coupé o cabrio? Anche, ma non solo. Premium significa soprattutto possedere caratteristiche distintive di alta qualità. L’auto da weekend è quella che permette di compiere il proprio viaggio in modo confortevole, rilassante, sicuro, pratico e piacevole.

Opel Insignia Grand Sport

Allora: la Opel Insignia Grand Sport offre interni eleganti, moderni, di ottima qualità e anche di pregio; la sua meccanica non ha nulla da invidiare alle connazionali più quotate e pagate; l’apparato tecnologico è all’altezza delle concorrenti; il design è tra i migliori del segmento; lo spazio è infinito; ha la praticità e il bagagliaio di una station wagon. Questa è un’auto premium vera. Non costa quanto un appartamento? Meglio. Sulla carrozzeria berlina a tre volumi: se non devo guadare i torrenti o arrampicarmi sulle mulattiere, il SUV non mi regala vantaggi; se non devo traslocare, la station wagon è solo un’auto molto lunga; se non devo andare in pista, la supercar da un milione di cavalli è overkill. Con questa berlina si riesce a viaggiare bene e con classe ovunque. Se poi serve raggiungere località dove piove tanto o nevica, c’è anche la versione a trazione integrale.

 

OSTIA ANTICA, LA ROMA PIU’ VERA

Opel Insignia Grand Sport
Il teatro nel sito archeologico di Ostia Antica – Credit: Daniel di Palma, CC 2.5

La Roma più famosa, storicamente parlando, è quella del Colosseo e dei fori imperiali oppure del Vaticano. Ma il cuore di ogni città è sempre il suo corso d’acqua e il suo benessere dipende dalle vie di comunicazione. Ostia deriva dal latino ostium che significa foce del fiume. Il Tevere. Quindi acqua dolce per l’agricoltura e le persone ma anche accesso al mare e quindi al commercio. La Roma che avrebbe civilizzato l’intera Europa occidentale e il bacino del Mediterraneo viveva grazie all’attività operosa di questa zona, prima di sviluppare la rete stradale terrestre. Quindi in un certo senso può essere definita la Roma più vera. Gli scavi archeologici restituiscono preziose testimonianze di questo passato. I ruderi, i reperti, il museo: trascorrere qui una giornata (o anche di più) è certamente tempo speso bene, lontano dal turismo frivolo. E’ anche facile arrivarci, una volta entrati nel GRA (Grande Raccordo Anulare) basta seguire le indicazioni, uscita 28 e poi la lunghissima via del Mare. Già che ci si trova da quelle parti, proprio di fronte all’ingresso degli scavi c’è la Rocca di Ostia, nota anche come Castello di Giulio II, il papa che lo fece costruire quando era ancora cardinale. Visitabile nei weekend, prezzo irrisorio (3 euro il biglietto intero), mostra un interessante spaccato della vita medievale.

Opel Insignia Grand Sport
La Rocca di Ostia o Castello di Giulio II, di fronte all’ingresso del sito archeologico

Tuttavia, visto che non si può vivere di sola cultura, quando è ora di pranzo si può fare un salto al non lontano ristorante Eden nel quartiere Infernetto (vicino alla tenuta presidenziale di Castel Porziano). Servizio eccellente, simpatia, ambiente curato; la specialità è il pesce ma vengono preparati numerosi piatti della cucina mediterranea, tutto di alta qualità. Info – Ristorante Eden – Via Umberto Giordano 105 – Infernetto – Roma – Tel. 06.50916969 – web www.ristoranteeden.it. E un hotel per soggiornare? Ad esempio il vicino Ostia Antica Park Hotel & Spa. Categoria tre stelle, non fumatori, ottimo rapporto qualità/prezzo, piscina e appunto spa, wi-fi gratuita, aria condizionata, colazione a buffet. Info – Viale dei Romagnoli, 1041/a – 00119 Ostia Antica – Roma – Tel. 06.5652089 – web www.ostiaanticaparkhotel.it.

BEVE POCO, COMODA, SICURA E VA ANCHE FORTE. LA INSIGNIA INSEGNA

Opel Insignia Grand Sport

Fare lo slalom tra voragini e altre insidie non è mai bello. Roma oggi è talmente decaduta da avere percorsi asfaltati che perfino i piloti della Dakar troverebbero complicati, a bordo dei loro mezzi studiati per superare le dune. Eppure anche la civilissima Opel Insignia Grand Sport se la cava bene, a patto di tenere gli occhi molto aperti, perché da certe buche non esce nemmeno la Jeep Wrangler Rubicon. Una berlina lunga quasi cinque metri e piuttosto massiccia come la Insignia non dovrebbe essere agile, invece se la cava benissimo nei cambiamenti di direzione decisi. Mai un’incertezza, mai una sbavatura. Lo sterzo è molto morbido ma preciso nelle curve veloci. Nella modalità di guida standard il comfort è già molto elevato e la configurazione meccanica è tarata per consumare poco. A proposito dei consumi: circa 1.150 Km con un pieno (61 litri) di gasolio vi sembrano pochi? Percorso prevalentemente autostradale e velocità particolarmente moderate ma non da lumaca. L’insignia da noi provata montava il motore 2.0 CDTI da 170 cavalli in allestimento Innovation con Start&Stop, dispositivo sempre più importante in città e nelle code. Trazione anteriore e cambio manuale a sei marce. Ma c’è anche la versione con l’automatico a doppia frizione e otto rapporti oppure a trazione integrale con cambio manuale. Purtroppo nella Opel Insignia Grand Sport l’accoppiata 4×4-automatico è disponibile solo sulla motorizzazione a benzina da 260 cavalli. Peccato.

Opel Insignia Grand Sport

Premendo un pulsante sulla consolle centrale si può attivare la modalità Touring, dove la macchina diventa ancora più morbida e tranquilla. Ma se si preme il pulsante Sport cambia tutto e ci si può divertire davvero. L’assetto s’irrigidisce, il motore perde le briglie e dà tutto quello che ha. Anche il rumore è diverso. Inoltre quando si sale di marcia l’elettronica regala anche la doppietta automatica; sensazioni sportive, senza dubbio. Perché questa Insignia si butta dentro in curva come se si dimenticasse di avere la trazione anteriore, tanto è neutra. Sottosterzo del tutto assente. Frenata molto potente. Dimenticate la parola berlina: la nuova Opel Insignia si comporta come una coupé, le somiglia pure. Perché il design è un altro dei suoi punti forti. Maledettamente filante e aerodinamica, lunga, larga e bassa, fari sottili, portellone talmente inclinato da sembrare piatto. Il bagagliaio è impressionante, inoltre i sedili si abbassano e sono frazionabili, si può caricare tanto e di tutto. Infatti dato il portellone completamente sollevabile, la carrozzeria della Opel Insignia Grand Sport sarebbe da due volumi e mezzo invece di tre, giusto perché c’è un po’ di coda, non molta.

Le uniche imperfezioni notate sono forse nella logica del software di infotainment, in particolare i comandi vocali: spesso la signorina che risponde non capisce un tubo e bisogna ricominciare da capo; inoltre chiede troppe conferme, cosa sempre molto irritante, al punto che si fa prima a comporre il numero a mano, distraendosi. La funzione di chiamata automatica SOS Opel on Star è decisamente provvidenziale. Purtroppo il pulsantino di attivazione, collocato dietro lo specchietto retrovisore centrale, è in posizione un po’ infelice, perché troppo vicino alle luci di cortesia. Al buio si potrebbe premere l’SOS per sbaglio cercando di accendere la luce, come effettivamente ha fatto il mio passeggero. Però gli operatori della centrale quando hanno richiamato sono stati cortesi e comprensivi. Per il resto c’è tutta la tecnologia che si potrebbe desiderare, cioè quella che serve realmente, sia per quanto riguarda la sicurezza che il multimedia. Insomma, con quest’auto i weekend diventano certamente premium.

 

SCHEDA TECNICA, ALLESTIMENTI E PREZZI

Opel Insignia Grand Sport

Qualche numero ci vuole, allora ecco la scheda tecnica. Dicevamo Opel Insignia Grand Sport 2.0 CDTI, allestimento Innovation; potenza 170 cavalli, coppia massima 400 Newton metri fra 1.750 e 2.500 giri; peso in ordine di marcia con conducente 1.582 Kg. Lunghezza 4.897 mm, larghezza con specchietti 2.093 mm (1.893 senza), altezza 1.455 mm. Passo 2.829 mm. Volume bagagliaio da 490 a 1.450 litri. Prestazioni: accelerazione 0-100 in 8,7 secondi, velocità massima 226 Km/h. Consumi dichiarati: 6,7 l/100 Km nel ciclo urbano, 4,3 nell’extraurbano e 5,2 nel combinato. Emissioni dichiarate di CO2: 136 g/100 Km. Nel nostro viaggio (circa 80% autostrada, 10% statali e 10% città) il computer di bordo variava da 5,5 a 5,8 l/100 Km.

Chiudiamo con allestimenti e prezzi. Tre allestimenti, Advance, Innovation e Country Tourer (station con assetto un po’ rialzato). Gli equipaggiamenti di serie sono molto ricchi già al livello di partenza. Sarebbe tedioso elencarli, chiunque può leggersi il listino. C’è tutto, fidatevi; altre marche blasonate offrono di serie molto meno. Poi gli optional disponibili fanno entrare in zona lusso, come i sedili in pelle Siena traforata dell’esemplare in prova, oppure l’impianto audio Bose, l’head up display, i fari a matrice di LED, il sedile guida con funzione massaggio, il controllo dinamico dell’assetto Flex Ride.

Opel Insignia Grand Sport

La “nostra” Insignia era full optional, il prezzo chiavi in mano diventa di 41.700 euro. Andate a leggere prezzi ed equipaggiamenti delle altre tedescone (e inglesi, francesi, italiane, coreane e giapponesi) e poi ragioniamo ancora sul significato di premium. Riepiloghiamo i prezzi di listino chiavi in mano con gli equipaggiamenti di serie, ricordando che le motorizzazioni a benzina vanno da 165 a 260 cavalli e le diesel da 110 a 170 cavalli. Per l’allestimento Advance si va da 30.300 a 34.500 euro; Innovation va da 32.350 a 36.550 euro; Country Tourer 39.550 e 40.050 euro.




Renault Mégane Grand Coupé, in scioltezza tra le colline del Monferrato

La Renault Mégane Grand Coupé ha riservato alcune piacevoli sorprese durante la nostra prova in un viaggio nelle colline del Monferrato. Nonostante appartenga ad un modello pensato per un confortevole utilizzo razionale da parte delle famiglie, questa versione regala un “pacchetto” che ne trasforma l’impronta caratteriale. La Grand Coupé fa diventare la Mégane giovane, dinamica, sportiveggiante e decisamente attraente nel look; inoltre è abbastanza divertente da guidare. Non tutto è perfetto, qualcosa andrebbe rivisto in termini di ergonomia dei comandi e logica del software di infotainment. Ma non esiste auto priva di difetti. Però questa versione della Mégane ha la personalità di un’auto premium, pur senza rientrare tecnicamente in questa categoria. Un’eccellente auto da weekend, ideale per farsi un giro spensierato in qualche bel posto. Come la zona dell’Astigiano, tra i vigneti che producono il rinomato spumante di quelle terre. Attenzione, però: il brindisi va fatto dopo aver guidato, mai prima.

IL DESIGN DELLA RENAULT MEGANE GRAND COUPE’ E’ DA VERA SPORTIVA

Renault Mégane Grand Coupé

La Renault Mégane Grand Coupé non è una vera coupé. Le dimensioni e l’assetto sono quelle di una normale berlina. Ma della coupé ne esprime il look e lo spirito. Osserviamo innanzitutto il design dal profilo. Ciò che cambia rispetto alla Mégane a 5 porte sono la lunghezza e il passo; insomma, è più lunga e non di poco: 4,63 metri contro 4,36, mentre il passo è di 2,71 metri contro 2,67. E’ questo che regala alla Grand Coupé quell’aspetto slanciato, appunto da coupé; oltre allo spiovente un po’ più dolce verso la coda tipica di una berlina a tre volumi. E già che parliamo del posteriore, il bagagliaio è certamente ampio.

Renault Mégane Grand Coupé

Lo dice l’occhio e lo confermano le misure: il volume minimo è di 550 litri, però i sedili posteriori sono abbattibili e permettono una lunghezza di carico massima di 1,90 metri; siamo vicini ai livelli di una station, senza dimenticare che la Mégane appartiene al segmento C, una media quindi. Chiudendo il portellone vediamo che il bordo leggermente pronunciato fa da leggero spoiler, mentre il disegno dei fanali riprende quello della versione a 5 porte, solo leggermente più affusolato. L’apertura a mani libere invece non è il massimo della vita, si deve passare troppo tempo a cercare il punto giusto dove far passare il piede, anche dopo aver consultato il manuale.

Renault Mégane Grand Coupé

Completano il quadro due accessori di serie su entrambi gli allestimenti, come i vetri posteriori oscurati e il grande tetto panoramico; su quest’ultimo, chi apprezza questo genere di cose lo troverà bello, perchè è effettivamente molto grande. Non altrettanto felice invece il pannello di copertura che non copre niente; in questo modo il sole continua a filtrare, dando un certo fastidio. Fortunatamente si può scegliere come “optional” di avere un tetto normale; però allo stesso prezzo, cioè non inferiore, il che non farà felice l’acquirente, perché di solito i tetti panoramici sono molto costosi.

MONFERRATO, NEL REGNO DEI VINI PIEMONTESI DI QUALITA’

Renault Mégane Grand Coupé

La zona del Monferrato e delle confinanti Langhe, tra le province di Alessandria e Asti, è celebre soprattutto per la sua produzione vinicola. Appena si esce dai centri abitati si è subito circondati da colline e vigneti a perdita d’occhio. Barbera, Moscato, Dolcetto, Grignolino e il famoso Asti Spumante sono solo alcuni dei rinomati vini prodotti in questa zona. E non cominciamo nemmeno a parlare del tartufo d’Alba. Sono molte le possibilità di turismo enogastronomico, in particolare le visite alle tante cantine e distillerie (per osservare ed eventualmente acquistare, non per bere sul posto. Quello si fa a casa o in albergo, quando la macchina resta parcheggiata per tutta la notte). Scegliendo invece un ristorante, si può provare il Campanarò, ad Asti. Cucina tradizionale locale, senza gli artifici delle mode e degli show televisivi. Gli ingredienti arrivano dai produttori locali. Dagli agnolotti gobbi monferrini alla trippa, dalla zuppa di ceci ai capunet, dagli gnocchi di zucca ai sancrau, la faraona al Moscato e molto altro. In autunno anche il tartufo bianco. La carta dei vini comprende il meglio della produzione locale. Info: Campanarò – Corso Alfieri, 36 – Asti – Tel. 0141.33252 – web: www.campanaro.net.

INTERNI E MULTIMEDIA, LUCI E OMBRE

Renault Mégane Grand Coupé

Arriviamo agli interni. L’ambiente è molto pratico ed elegante. L’esemplare da noi provato aveva l’allestimento superiore Intens che aggiunge i sedili in misto tessuto/velluto, il sistema multimediale R-Link2 e la tecnologia Multisense per modificare la risposta del motore. In più c’è anche il Visio System per il riconoscimento dei segnali stradali e l’avviso di superamento carreggiata. Poi ci sono diverse musichette e lucine che fanno sempre molto effetto sui più giovani. Questione di gusti, come sempre.

Renault Mégane Grand Coupé

Davanti si sta molto comodi. La posizione corretta di guida si trova facilmente anche senza disporre di comandi elettrici (tranne quello per la regolazione lombare, optional che include anche la funzione massaggio). Si guida relativamente abbassati, come se si fosse realmente in una coupé. La leva del cambio, purtroppo solo manuale nella motorizzazione diesel da 130 cavalli, è ad un’altezza perfetta e si manovra molto bene. Discutibili invece i pedali, un po’ troppo “leggeri”. Soprattutto la frizione ha una corsa esageratamente lunga. Anche lo sterzo è maledettamente morbido a basse velocità, il che però è compensato quando si viaggia a velocità autostradali, dove risulta invece molto preciso; ci si deve fare l’abitudine.

Il pannello head-up display a scomparsa, ottimo per non distrarsi dalla guida, è invece disponibile solo come optional, incluso nel pack Techno che ad 800 euro comprende anche i fari full Led. Opinione personale: questo pacchetto sarebbe stato preferibile includerlo di serie, invece del tetto panoramico la cui utilità pratica è zero. Ma oggi conta soprattutto il superfluo, quindi è probabile che abbia ragione la Renault. Dietro c’è ampio spazio per le gambe. Non altrettanto invece per la testa se si ha una statura almeno media; tuttavia è stata inclusa la provvidenziale inclinazione del divano posteriore, fino a 27 gradi.

Renault Mégane Grand Coupé

Il quadro strumenti digitale rientra nell’apparato Multisense, comune alla più grande Talisman. Ci vuole un po’ di apprendimento per comprendere tutte le varie opzioni, che sono parecchie. Le modalità standard comunque si trovano rapidamente. Ricordiamo che non si tratta solo di cambiare i colori del display o le luci ambiente; qui s’interviene direttamente sul comportamento della vettura, quindi risposta di acceleratore, motore e servosterzo; nelle versioni con cambio EDC si modificano anche i tempi di passaggio dei rapporti. Per chi scrive, la modalità Eco è piuttosto antipatica, non solo perché taglia la potenza (però fa consumare qualcosa in meno) ma anche perché fa sparire il contagiri dal cruscotto. Questione di gusti, ripetiamo. La modalità sport invece è quella più congeniale: oltre a poter usare tutto quello che la macchina può offrire, il display rosso restituisce il contagiri e mostra la velocità con un bel numero grande al centro, molto utile in questi maledetti tempi di infami autovelox.

La nota dolente arriva invece dall’apparato multimediale R-Link2. Ma prima di questo aggiungiamo che i comandi al volante per audio e telefono non sono ben disposti, in particolare la parte sul lato destro, sono troppo nascosti. Il tablet verticale, per quanto bello, non risulta agevole da usare. Troppi menu e sottomenu, troppi percorsi da fare col touch, poca immediatezza. L’automobile non è un telefonino, né dovrebbe diventarlo. Guidando serve rapidità e semplicità. Nemmeno ci si può fermare ogni volta che si deve cambiare qualcosa. E anche i comandi vocali per le telefonate non sono il massimo: troppe richieste di conferma. Complicazioni inutili.

GUIDA DIVERTENTE E AGEVOLE SULLA RENAULT MEGANE GRAND COUPE’

Renault Mégane Grand Coupé

Ma sui fondamentali non c’è nulla da eccepire. Quando si tratta di guidare, la Renault Mégane Grand Coupé è impeccabile, fatta l’abitudine ai pedali. Noi abbiamo provato la motorizzazione Energy dCi 130. Questo motore spinge subito, e spinge bene. Questa configurazione di potenza è più che adeguata alla massa (1.401 Kg in ordine di marcia), l’accelerazione è sempre pronta, i sorpassi sono molto facili. Non si deve però cercare lo spunto ad alto numero di giri, ma questo è tipico di tutti i diesel di cilindrata medio-bassa. L’inserimento in curva è preciso; qui offre un prezioso aiuto l’asse posteriore la cui traversa è modificata per delle microsterzate alle ruote posteriori; caratteristica presente anche sulla Talisman. Praticamente sparisce la naturale tendenza al sottosterzo delle trazioni anteriori.

Renault Mégane Grand Coupé

Le sospensioni sono abbastanza morbide per garantire il comfort ma senza esagerare, il giusto equilibrio. La frenata è potente, sempre dopo aver “capito il pedale”, ma basta poco per entrarvi in sintonia. Insomma, quando si tratta di guidare, questa Grand Coupé è capace di far divertire. Senza dimenticare la sicurezza, grazie alle numerose tecnologie di serie, praticamente c’è tutto quello che serve oggi; non è poco.

SCHEDA TECNICA E PREZZI

Renault Mégane Grand Coupé

La Renault Mégane Grand Coupé Energy dCi 130 ha un motore 1.6 turbodiesel da 130 cavalli e ben 320 Newton metri di coppia a 1.750 giri. Accelera da 0 a 100 in 10,5 secondi e viene accreditata di una velocità massima di 201 Km/h. I consumi dichiarati sono di 4 litri per 100 Km sul misto e 4,7 in città. Il cambio è solo manuale a 6 marce. Le motorizzazioni a benzina sono il 1.6 aspirato da 115 cavalli e cambio manuale, poi il 1.2 turbo da 130 cavalli con cambio automatico; ci sono inoltre i 1.5 diesel da 90 e 110 cavalli, quest’ultimo anche con cambio automatico. Due allestimenti, Zen e Intens. I prezzi di listino chiavi in mano vanno da 23.150 a 26.850 euro. Il modello da noi provato costa 26.500 euro con il solo equipaggiamento di serie.




Weekend in Auto N.2/2017

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Lamborghini e Ferrari a servizio della legalità

Non spaventatevi se durante i vostri Weekend vedrete sfrecciare tra le strade della città la nuova Lamborghini Huracán.
Questa nuova auto, infatti, è quella della Polizia destinata alla Polizia Stradale di Bologna, e sarà impiegata sia in attività operative sia per il trasporto urgente di sangue ed organi.
La Huracán Polizia è utilizzata per lo svolgimento di servizi di polizia stradale, soccorso e trasporto sanitario. L’auto è in colori d’istituto (Azzurro Medio Polizia), con le parti in bianco e le scritte adattate al design dinamico della supersportiva. La livrea è completata da una banda tricolore, che corre lungo entrambe le fiancate della vettura.
I suoi toni e il suo design originale la rendono quindi ben riconoscibile al pubblico.

Considerando anche la grande importanza a livello assistenziale di questo nuovo modello, l’abitacolo della Huracán è provvisto delle più avanzate dotazioni tecnologiche. La vettura è equipaggiata con il sistema di bordo composto da tablet e computer di ultima generazione.

Come già detto in precedenza, il compito fondamentale della Huracán Polizia è l’assistenza sanitaria.
A questo scopo, il bagagliaio anteriore della vettura ospita una speciale attrezzatura frigobox per il trasporto urgente di organi per trapianti. Per il soccorso d’emergenza delle persone l’equipaggiamento comprende, inoltre, un defibrillatore, che è capace di salvare vite ristabilendo tramite mirate scariche elettriche un normale battito del cuore in caso di forte aritmia cardiaca o fibrillazione ventricolare.

Nel corso del 2016 sono stati diversi i trasporti effettuati con le Lamborghini della Polizia di Stato, che hanno salvato la vita a moltissime persone: la Polizia Stradale è costantemente impegnata per le esigenze relative all’assistenza sanitaria.

Se tutto questo accade a Bologna, a Milano invece troveremo il marchio rosso di categoria: la Ferrari. Il grande stemma italiano viene certificato per l’assistenza ospedaliera. Particolarmente gratificante è sapere che questa meraviglia sia una confisca ai beni della mafia. L’idea è partita dal fatto che fosse bianca, e quindi perfetta per la livrea della polizia locale. 

LAMBORGHINI HURACAN LP 610-4

POLIZIA STRADALE

SCHEDA TECNICA

SCHEDA EQUIPAGGIAMENTI

telaio ibrido in alluminio e fibra di carbonio

Barra luminosa carenata (marca Sonora).

dieci cilindri a V – 5204 cc

Faretti lampeggianti collocati sotto la calandra anteriore (marca Sonora).

449 Kw / 610 Cv a 8250 giri/min. – EURO 6

Sirena elettronica bitonale, con frequenza per le Forze di Polizia (marca Sonora).

trazione integrale con frizione elettro idraulica multi-disco

Telecomando per l’accensione delle luci lampeggianti e della sirena, con incorporato il microfono per l’amplificazione della voce all’esterna dell’autovettura.

cambio LDF a sette rapporti con doppia frizione

Nr. 2 alloggiamenti per dispositivi di segnalazione manuale.

velocità massima > 325 Km/h

Nr. 1 torcia con lampada a led completa di cono giallo (marca Federal Signal Vama).

0-100 Km/h 3,2 sec

Nr. 1 porta-arma lunga Beretta PM12 con serratura a chiave.

0-200 Km/h 9,9 sec

Nr. 1 estintore a polvere da 1 Kg.

Lunghezza 4459 mm

Nr. 1 bandiera rossa.

Larghezza 1924 mm – con specchietti 2236 mm

Nr. 1 frigo portatile  marca Ardes mod. Frigo TK.

Passo 2620 mm

Nr. 1 defibrillatore marca Cardioline mod. Lifeline

Altezza 1165 mm

Nr. 1 impianto radio VHF completo

Peso a secco 1422 Kg

Nr. 1 sistema Sintel Italia Scout Nav2 costituito da Tablet, videocamera 12X, antenna GPS

Peso/Potenza 2,33 Kg/Cv

Serbatoio 80 litri

Emissioni di CO2 290 g/Km

 




Weekend da fiaba in Alta Savoia con la INFINITI Q60

Di Silvia Terraneo.

Per provare la super sportiva INFINITI Q60, nella sua versione più potente con 405 CV e tanta eleganza, abbiamo pensato ad un favoloso weekend, in Alta Savoia, costeggiando il lago di Annecy  e arrivando fino alla deliziosa  Megeve, meta per Vip.

Si parte quindi alla scoperta della montagna famosa per  lusso,  per uno squisito gusto a tavola, per il piacere di fare sport e di perdersi nello shopping più chic, ma anche di fermarsi nei musei che raccontano la storia di questi luoghi da sogno.
Il nostro piacere di guida a bordo della Infiniti Q60 inizia nel momento in cui appoggiamo le mani sul volante, pronti a vivere una straordinaria esperienza. Abbassiamo il finestrino, respiriamo aria di primavera. La prima sensazione è quella di trovarsi su un’auto di lusso, ricca e sportiva, con tantissimi pregiati rivestimenti in fibra di carbonio.

Il navigatore è pronto, si parte.
Stiamo guidando sulle sponde  fiorite del lago di Annecy, una tappa irrinunciabile, una città d’arte con una splendida unità architettonica. Siamo colpiti dai piccoli ponti e dalle belle case colorate, non a caso Annecy è proprio all’altezza del suo soprannome di Venezia della Savoia. Un luogo adorabile da vedere. Nel cuore della città vecchia,  si trova il palazzo dell’Isola, antica prigione e palazzo di giustizia,  che oggi ospita il Museo di Storia di Annecy, e poi il museo castello, antica residenza dei Conti di Ginevra e dei duchi del Genevese-Nemours. Mentre invitano al relax i giardini d’Europa, il ponte degli Amori che attraversa il Canale del Vassé, Avenue di Albigny, viale alberato di platani, e lo Champ de Mars, luoghi meravigliosi.
Guardare, toccare e ascoltare… aggiungiamo così alla nostra guida, un tocco di musica, la nostra playlist preferita, esaltata  dall’ottimo impianto audio Bose con 13 altoparlanti, adesso si che è poesia.

La INFINITI Q60 è una raffinata coupè a quattro posti, elegante e ricca, riconoscibilissima per il suo design. A bordo lascia spazi anche alla famiglia e alle esigenze della vita quotidiana, senza tralasciare l’aspetto week-end con tutte le cose che vogliamo portarci dietro.
Spaziosissima con ampi vani portaoggetti, e anche l’accessibilità posteriore è buona per far sedere i bambini sui loro seggiolini, anche se per gli adulti più alti il tetto spiovente è  forse un po’ basso come è naturale per una coupè… ispirata alle sportive.
Il nostro viaggio prosegue  verso nuove cime per raggiungere un luogo “segreto” a Clusaz, adagiato in un paesaggio alpino mozzafiato. Si tratta dell’esclusivo e raffinato hotel la  “La Croix Fry”.  In questo antico chalet si respira un sentimento di stupore per l’autenticità, dove l’unico impegno è lasciarsi cullare dalla “joie de vivre” e  anche noi ne siamo rapiti.


Parcheggiamo con estrema facilità il nostro super bolide in livrea rossa e ci concediamo una discesa libera in slittino al tramonto, assaporando l’aria fresca e il profumo di pino.
In una giornata di sole, dopo un pranzo tra formaggi locali e  dolci, non ci resta che sederci e goderci una serata  al chiaro di fiamma, cullati dal crepitio della legna accompagnati da un buon Ginepì. Per oggi la nostra guida è terminata.