Da Mira a Stra, un weekend con gusto sulla Riviera del Brenta (2° giorno)

In questa seconda tappa del nostro itinerario, dopo aver visitato Dolo, saliamo di nuovo a bordo del Burchiello e riprendiamo il nostro lento navigare lungo il Brenta, cullati dalle sue acque placide, mentre ville e giardini dal fascino antico ci scorrono davanti agli occhi.

Ci fermiamo a Mira, per visitare alcune delle sue bellissime ville, antiche dimore di villeggiatura dei nobili veneziani e scrigni di preziose opere d’arte.

Mira, tra i capolavori di Palladio e Tiepolo

A Mira si trova l’unica villa progettata dal celebre architetto Andrea Palladio lungo il Brenta: Villa Foscari, nota anche come “La Malcontenta”. Sul perché di questo nomignolo “sinistro” ci sono diverse ipotesi e leggende. Una di queste racconta di come uno dei fratelli Foscari, sospettando dell’infedeltà della giovane moglie, l’avesse di fatto rinchiusa nella villa.

La tristezza e il malcontento della sposa le sopravvissero nel nome dato alla residenza. Si dice anche che fantasma dell’infelice si aggiri ancora tra queste mura palladiane. Un’ipotesi più “razionale” invece, fa riferimento al fatto che le acque del fiume allagassero spesso la zona, perché “malcontenute” dagli argini.

Seguendo ancora il Brenta, facciamo tappa a Villa Contarini Pisani, detta Villa dei Leoni, un complesso cinquecentesco di rara bellezza che incluse, oltre al corpo centrale, una barchessa, oggi sede del Teatro Comunale, e un oratorio, dove si possono ammirare alcune copie degli affreschi di Gian Battista Tiepolo.

Gli originali, purtroppo, sono stati venduti e si trovano in Francia, ma si può comunque immaginare la loro raffinata bellezza, come nell’affresco che ricorda l’arrivo alla villa di Enrico III, futuro re di Francia.

In città si trova anche una delle sedi della Mira Lanza, la storica fabbrica di candele e saponi costruita qui nel 1928, ma che vanta una tradizione che risale all’Ottocento.

Nei dintorni di Mira, Villa Farsetti e Villa Widmann

Facciamo una tappa anche a Santa Maria in Sala, dove si trova Villa Farsetti, che ricorda una piccola Versailles. E c’è un motivo. Il suo proprietario e committente, l’abate Farsetti aveva avuto l’onore di visitare la reggia francese e ne era rimasto folgorato. Al punto da farsi costruire una villa, nel 1770, che la ricordasse.

In località La Riscossa visitiamo anche Villa Widmann, un complesso con oratorio e barchessa che risale alla fine del Settecento e che ha visto tra i suoi ospiti illustri, come Carlo Goldoni, il Cardinale Sarto, patriarca di Venezia, il musicista Igor Stravinski e Gabriele D’Annunzio.

Lascia a bocca aperta in sontuoso Salone delle Feste, affrescato da Giuseppe Angeli nel 1765. I dipinti riproducono scene mitologiche incorniciate da volute rococò, fasce policrome e cornici.

Tra gli affreschi che spiccano c’è il Ratto di Elena a cui fa da contraltare, sulla parete opposta il Sacrificio di Ifigenia. Sul soffitto, invece, è dipinto il tema della Gloria che sorride ai Widmann e un’apprezzabile rappresentazione di Diana con Amorini.

Villa Pisani, la “regina” delle Ville venete

Riprendiamo quindi la nostra navigazione lungo il Brenta e arriviamo a Stra per visitare forse la più bella e famosa delle ville venete: Villa Pisani, che ogni anno attira ben 150 mila visitatori.

Siamo subito colpiti dalla sua maestosa facciata, che introduce a un imponente complesso centrale di 15 mila mq, che comprende 168 stanze. Tra queste il gigantesco Salone delle Feste, dove si trova l’Apoteosi della famiglia Pisani, affresco di Gian Battista Tiepolo. Splendide anche la Sala del Trionfo di Bacco, la Stanza della Musica e il Salotto Napoleonico.

Commissionata nel Settecento da Almorò Pisani, la villa è stata progettata da Girolamo Frangimelica e successivamente rivista da Francesco Maria Preti, uno degli architetti più famosi dell’epoca.

Lascia a bocca aperta il magnifico parco con il labirinto di siepi di bosso con al centro una torretta sormontata da una statua di Minerva. Benché richiami alla classicità e al mito di Minosse in particolare, pare che il labirinto sia stato costruito per allietare i visitatori con una sorta di “gioco amoroso”. Una dama si nascondeva nella torretta e solo dopo aver trovato la strada per il centro i “cavalieri” potevano conoscerne l’identità.

Fanno parte del complesso anche la Terrazza Belvedere, la ghiacciaia, la coffee house, le scuderie, l’orangerie e la piscina, costruita nel 1911 dall’Università di Padova per alcuni studi idraulici e in seguito, abbandonato lo scopo scientifico, abbellita con statue provenienti da altre ville venete.

Villa Pisani in passato è stata teatro di importanti incontri storici e amorosi, come quello tra Vittorio Emanuele e la consorte Rosa Vercellana, ha ospitato Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse, ma è anche stata scelta come set da Pier Paolo Pasolini per il suo film Porcile, del 1969, e da Laura Pausini per il videoclip Simili.

Oggi, la villa è sede del Museo Nazionale Villa Pisani (www.villapisani.beniculturali.it/) e conserva arredi e opere d’arte del Settecento e Ottocento, oltre a ospitare eventi e mostre.

Villa Foscarini Rossi e il Museo della Calzatura

Non ci lasciamo scappare una visita alla seicentesca Villa Foscarini Rossi (www.villafoscarini.it) la cui architettura si ispira alla concezione di Palladio e del Longhena.

Al suo interno è ospitato il suggestivo Museo della Calzatura (www.museodellacalzatura.it ), con la mostra permanente “Calzature d’autore” che raccoglie 1700 modelli di calzature di lusso realizzate nei settanta anni di attività di Rossimoda, frutto della collaborazione del calzaturificio con in marchi più importanti, tra cui Fendi, Saint Laurent, Ungaro, Givenchy, Vera Wang e molti altri. Alle calzature femminili si aggiunge la produzione maschile per marchi celebri come Porsche.

Una seconda esposizione raccoglie invece una parte della collezione di arte moderna di Luigino Rosso, proprietario di Villa Foscarini e presidente di Rossimoda.

E alla fine…gustiamo il baccalà all’Osteria del Baccalà da Linda

Non potevamo concludere il nostro viaggio lungo il Brenta senza assaggiare una delle specialità venete più famose, il baccalà. Pare che malleabile merluzzo sotto sale sia stato importato in Veneto da un certo Pietro Querini nel 1400, direttamente dalle isole Lofoten. Con il tempo, elaborato e impreziosito di ingredienti, è diventato un caposaldo della cucina veneta.

Il luogo ideale per gustarlo è l’Osteria del Baccalà da Linda, un vero e proprio “tempio del gusto” dove provare il baccalà in tutte le possibili varianti e declinazioni, dal tradizionale baccalà mantecato alle frittelle, da quello alla vicentina, ma anche al forno con patate e olive.

Il tutto preparato dalle mani sapienti di Linda, che il suo baccalà lo prepara letteralmente con amore, dal momento che lo abbraccia pure!

A tavola lungo il Brenta

Il baccalà è in buona compagnia sulle tavole della Riviera del Brenta. La cucina locale si basa infatti su ingredienti forniti direttamente dalla laguna e dal Mar Adriatico, tra pesci e crostacei.

Tra i piatti, “stagionali”, ci sono i bovoleti, lumachine con aglio e prezzemolo, mentre il primavera e in autunno si preparano le moleche, granchi fritti che nelle stagioni “di mezzo” si presentono tenerissimi, oppure le masanete, granchi femmina lessati e con un condimento di aglio, olio e prezzemolo.

Tra gli antipasti, non mancano le sarde in saor, sardine fritte e marinate in una salsa agrodolce con cipolla, uvetta e pinoli, la capelunghe, i canestrelli gratinati, le capesante, la granseola, il baccalà mantecato, ma anche gamberetti, sautè di cozze e vongole veraci e gli schie, i gamberetti della laguna di Venezia.

Abbondano anche i primi piatti di mare, come il risotto al nero di seppia o agli scampi, i bigoli in salsa di sarde, il broetto, una zuppa di pesce, gli spaghetti allo scoglio o con le biberasse, le vongole della laguna venera.

Per quanto riguarda i secondi, ottime le grigliate miste con scampi, seppioline e mazzancolle, ma anche orate, branzini e rombi. Senza dimenticare l’anguilla, il branzino al sale, le sarde fritte, ma anche sogliole, cefali, code di rospo, triglie, salmone, pesce San Pietro al forno o ai ferri.

Il tutto accompagnato dai pregiati vini veneti, tra cui il frizzante Prosecco, o i fermi, come il Sauvignon, il Soave Classico, il Moscato Secco, il Pinot Grigio, lo Chardonnay e il Lugana.

COME ARRIVARE

In auto: A14 Milano-Venezia, uscire al casello di Padova Est-Dolo-Mestre, poi prendere la SS11 Mestre – Venezia e uscire allo svincolo Mira-Oriago. Seguire per Mira o Stra.

DOVE MANGIARE

*Osteria del Baccalà da Linda, Piazza Marconi 61, Stra (Ve), tel 049/9801844. Trattoria dall’atmosfera familiare dove gustare il baccalà in tutte le sue declinazioni, tra cui quello mantecato alla zucca e alla veneta con polenta. E per chi non sa scegliere c’è la degustazione con diversi piatti a base di baccalà .

*Trattoria dall’Antonia, via Argine destro del Novissimo 75, Mira (VE), tel 041/5675618, www.trattoriadallantonia.it In splendida posizione sulle rive del Brenta, circondato da piante e fiori colorati, propone una cucina a base di pesce e frutti di mare della tradizione veneta. Prezzo medio alla carta da € 35 p.p.

DOVE DORMIRE

*Villa Patriarca****, via Miranese 25, Mirano (VE), tel 041/5703618, www.villapatriarca.it Struttura ricavata in una villa veneta del Settecento, circondata da un rigoglioso giardino. Dispone di due piscine, ristorante, bar. Possibilità di organizzare escursioni a Venezia e alle ville del Brenta. Doppia da € 65.

*Hotel Park Venezia, via Venezia 92, Stra (VE), tel 049/503182, www.parkvenezia.com Circondato da un parco di 6000 mq, l’hotel si trova vicinissimo a Villa Pisani e a 10 e 20 minuti di auto da Padova e Venezia. Doppia da € 70.

INFO

www.larivieradelbrenta.it

www.ilburchiello.it