In bici sulla Strada del Prosecco

Un itinerario mozzafiato, tra vigneti, colline e colori autunnali. È quello che si snoda nelle terre del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOGC, dove nasce il vino italiano più richiesto al mondo.

Un panorama dei colli di Conegliano (la foto di apertura in alto è di Maria Teresa Montaruli).

In questi paesaggi da cartolina, riconosciuti dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, nel 2019, si snoda poi la Strada del Prosecco e dei Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, un percorso ad anello di 90 km che offre la possibilità di ammirare paesaggi collinari ammantati di vigneti, piccoli borghi medievali dalle atmosfere antiche, eremi, pievi, chiesette che custodiscono piccoli e grandi gioielli d’arte e di storia.

Di seguito, per tutti gli amanti delle “due ruote” vi suggeriamo, in queste settimane d’autunno, con le temperature ancora alte, un itinerario lungo l’Anello del Prosecco Superiore, con tutte le varianti, a seconda dell’allenamento o del tempo a disposizione.

L’Anello del Prosecco Superiore e le sue eccellenze

L’itinerario naturalistico dell’Anello del Prosecco Superiore si snoda lungo circa 15 km, tra strade sterrate, sentieri, saliscendi e strade comunale, e accompagna il visitatore alla scoperta delle località di San Pietro di Barbozza, Saccol e Santo Stefano.

Tre le eccellenze e le curiosità che si incontrano lungo il percorso, ci sono le opere di Vignarte, realizzate trasformando dei semplici pali di castagno posti a supporto delle teste dei filari di vite, in piccoli capolavori artistici. Cinque le sezioni tematiche, realizzate nell’ambito delle cinque scorse edizioni: c’è El Matharol, ispirata alla figura di un folletto dispettoso della tradizione popolare, I Schei, termine veneto che indica “i soldi”, seguite dalle sezioni Futuro, Fine del mondo e Quattro Elementi.

Pedalando, noterete poi dei totem di ferro battuto, ognuno dei quali riporta una scheda che “traduce” una parola del lessico contadino. È il progetto Salvaparole, per salvaguardare il patrimonio immateriale del dialetto locale.

Arrivando a San Pietro di Barbozza, poi, troverete delle singolari composizioni realizzate assemblando dei sassi del fiume Piave. Sono i Sassi di Zoe, al secolo Angelo Favero, artista che con martello e scalpello ha dato vita a composizioni floreali e a strani personaggi, che abbelliscono la zona della piazza, quella della fontana del paese e lungo via Cima, nei pressi del suo laboratorio.

Il percorso e le sue varianti

Si parte dalla piazza di San Pietro di Barbozza, nelle vicinanze della Chiesa. Si tiene poi la sinistra e si scende a valle lungo Strada Piander. Dopo la salita di cemento, si giunge a un bivio. Qui si prende il sentiero di Strada Monti subito a sinistra e si pedala lungo il dorso della collina fino ad arrivare a un piccolo caseggiato. Qui si incontra il primo dei pannelli del progetto Salvaparole.

Si continua per circa 1 km costeggiando i ripidi versanti del Cartizze, fino a raggiungere la deviazione per l’Osteria Senz’Oste, sulla Strada delle Treziese. Da qui si imbocca poi un sentiero sulla sinistra e si scende rapidamente lungo una discesa immersa nei vigneti. In fondo alla discesa si prende a destra. A questo punto vi troverete su una strada che si divide in tre arterie. Prendete quella al centro che porta alla strada principale per Saccol. Vicino al capitello di Sant’Antonio troverete un secondo pannello “Salvaparole”.

La variante di 5 km

Chi sceglie il percorso di 5 km, a questo punto dovrà proseguire per circa 1 kn lungo la Strada di Saccol e arrivare fino all’oratorio di San Gottardo, al centro del borgo. Da qui si prende a destra e si torna sulla Strada Piander per poi risalire sul versante del Col Croset e ritornare sulla stessa strada dell’andata, che vi riporterà a San Pietro di Barbozza.

La variante di 8 km

Se scegliete invece il percorso più lungo, attraversate Saccol, ammirate l’oratoria dedicato a San Gottardo, poi girate a destra imboccando via Roccat e Ferrari. Dopo circa 1,5 km, dopo l’incrocio con via Capitello Ferrari, svoltate a destra in via Bimbi, poi risalite lungo via dei Livei, lungo la quale potete scorgere alcune delle opere di Vignarte.

Arrivate poi fino all’incrocio con via Cima, girate a destra e proseguite per circa 500 metri fino all’incrocio con via Zangaro, poi prendete la strada asfaltata per tornare a San Pietro, lungo la quale sono posizionate altre opere di Vignarte e dei Sassi di Zoe.

INFO

www.valdobbiadene.com

www.coneglianovaldobbiadene.it




La C3 Aircross ci porta sulle malghe e nei vigneti a scoprire gli altri plus di Valdobbiadene

…Che  a proteggere queste colline dai venti del nord, c’è  un sorta di barriera  verde chiamata Monte Cesen,  a cui gli abitanti di  Valdobbiadene sono molto legati, come fosse una montagna sacra. La strada per salirvi  è un invito che non possiamo rifiutare. Lasciamo i vigneti e troviamo  un paesaggio montano. La nostra compagna di viaggio sembra dubitare un attimo, ma poi tornante dopo tornante  arriva fino a un cartello che ci invita ad una sosta  Agriturismo Malga Barbaria. Ci precipitiamo dentro, anche perchè è uno degli ultimi giorni che resta aperto. Da metà ottobre a metà maggio si chiude.  E’un giorno di sole e da quassù si spazia per chilometri e chilometri. Qui giurano che nei giorni d’aria limpida si vede Venezia e la sua laguna. Oggi ci accontentiamo di vedere da vicino un piatto di salumi, ricotta affumicata  e formaggi di malga, che ci affrettiamo anche a comprare. Un piatto  ottimo di malga? Formaggio fuso con polenta.

Vista Valdobbiadene dall'alto

 

Dal Monte Cesen al parco, dalle eroiche trincee della Grande Guerra al Piave

Da qui si dipartono sentieri e percorsi per fare trekking, ma il nostro tempo è breve, non dilatabile.  Cominciamo  la discesa. Una tappa veloce al Parco Avventura di Pianezze, per grandi e piccini, con percorsi  avventurosi, ma in sicurezza, fra bellissimi alberi e un sentiero didattico dove troviamo un faggio centenario e un’abitazione tradizionale anch’essa centenaria. Una bella passeggiata da fare durante un long weekend.

Paesaggio di montagna

Si ridiscende, verso località “Montagnola”, dove la sezione Alpini di Valdobbiadene ha ripristinato le  vecchie trincee della Grande Guerra di cento anni fa. Qui caddero per difendere la nostra Italia tanti giovani, e noi siamo qui perchè  ci sembra doveroso onorare con un saluto questi eroi. Uno in particolare, il capitano Francesco Tonolini, che si sacrificò, sapendo di  farlo, con i suoi uomini per permettere ad altri di vincere. Un monumento  con la Penna Mozza, una vita d’alpino spezzata. Un attimo di doverosa commozione. Anche il Piave adesso sembra scorrere mesto nel suo parco, ma è solo un’impressione.  In questo parco è bello venire, per trovare angoli quasi selvaggi, veri, fuori del tempo. Si riprende il viaggio dopo il doveroso omaggio agli eroi della Grande Guerra.

 

 La torrefazione piú piccola d’Italia, il pasticciere piú bravo, il risotto col prosecco e il vino con il fondo

La nostra C3 Aircross  ha ancora voglia di partire. E dobbiamo accontentarla, d’altronde se lo merita. L’accarezziamo con lo sguardo. La C3 Aircross ti conquista, infatti, con le sue forme personali e simpatiche, le sue infinite possibilità di personalizzazione  e quello spirito anticonformista  tipico del marchio Citroen. Dietro a questa grande energia del suo design, si scopre però con il passare dei chilometri che C3 Aircross è un’auto estremamente razionale e “concreta”: insomma forma e sostanza.  La C3 Aircross è l’auto ideale per mete turistiche: spazio, versatilità, simpatia, aspetto da sport utility e motorizzazioni di qualità.

Torniamo in città, per una sosta golosa, e ci fermiamo in via Piva 100, alla pasticceria “Alla Villa dei Cedri”, dove incontriamo Massimo Carnio, figlio d’arte, che nel 2015 è stato il miglior  pasticcere d’Italia in cioccolateria, ma anche quinto nel mondo. Forse vale il viaggio anche solo per mangiare le sue brioche e i suoi cioccolatini. Simpatico, disponibile…dolce.  Ma a pochi passi, in piazza Marconi, scopriamo che c’è anche la torrefazione  Spinetta, che è la più piccola d’Italia. Altro primato a Valdobbiadene è certamente il miglior “risotto con prosecco”, lo potete trovare buonissimo quasi ovunque.  D’Altronde se non qui, dove?

Qui abbiamo assaggiato  anche buoni vini alla Cantina Nani Rizzi e alla Riva De Milan. Di cantine buone ce ne sono tante, ma qui abbiamo assaggiato il “prosecco col  fondo”, come lo facevano una volta, che si  deve chiamare vino frizzante, non spumante. Costa meno ed ha qualcosa di più naturale, gradevole, sincero.

Ultima scoperta: lo scultore delle pietre del Piave che non vende le sue opere ma le regala

Nella frazione di  San Pietro di Barbozza, ci aspetta un’altra scoperta, quella di uno scultore naif, che ha fatto della strada la sua vetrina. Le sue particolarità sono che usa solo i Sassi del Piave  e che non vende mai le sue opere ma le regala, se gli siete simpatici. Il suo nome? Angelo Favero, ma chiamatelo ZOE, è cosi che si firma.  A visitarlo abbiamo trovato turisti francesi e tedeschi. Ma lui non si è scomposto, ha sorriso, ha scherzato, ma non ha venduto. E’ una strana terra questa, è dolce, gentile, ma  anche forte, temprata,  che non cede. Una terra dove ritornare.

Zoe e le sue statue con C3 Aircross

La compagna di viaggio: Citroen C3 Aircross

Lo spazio a bordo è abbondante sia per chi siede davanti che per i passeggeri posteriori e per i loro bagagli. I sedili sono comodissimi e non mancano  vani portaoggetti pratici e funzionali. Alla guida si apprezza il grande comfort del suo assetto, merito anche delle sue esclusive sospensioni idrauliche. Affrontare ogni genere di percorso non rappresenta mai un problema o una fonte di stress. Insomma  è la perfetta compagna per gli amanti dei viaggi e del tempo libero, ma anche perfetta per la città e la guida di tutti i giorni. Questa versione  è una 1.6 BlueHDi 100 da 99 CV nel più completo allestimento Shine, ma la gamma comprende anche tre motorizzazioni PureTech a benzina da 82,110 e 130 CV ed una Blue HDi da 120 CV con cambio a 6 marce, da 99 CV, senza per questo andare ad incidere sui consumi. I prezzi di C3 Aircross sono compresi tra i 15.500 ed i 22.500 Euro.

Appuntamento alla prossima settimana, un saluto Premium.

Per info:

www.valdobbiadene.com

iat@comune.valdobbiadene.tv.it

tel 0423.976975

 

 




Con la C3 Aircross a Valdobbiadene, Città del Vino: oltre al prosecco superiore c’è di più

Prendiamo la A4, usciamo a Vicenza nord e  puntiamo verso Cittadella,  Montebelluna e poi Valdobbiadene. Ci accoglie l’operoso Veneto, con a lato  della strada qualche bella villa, ma anche centri commerciali e capannoni,  quando  però arriviamo fra le colline di Valdobbiadene tutto cambia.  Verdi colline ricamate con le vigne dove la nostra  Citroen C3  Aircross ci sta benissimo, sembra proprio nata per destreggiarsi e posare come giovane diva per le foto in questo verde teatro di posa.  Infatti è una giovane diva in uno dei segmenti più venduti del mercato automobilistico:il  B-Suv, che comprende sport utility e crossover compatte che rendono più accessibili auto simpatiche e pratiche, dai costi di gestione contenuti e in grado di regalare emozioni. E anche avventure nella natura: perché la Citroen C3 Aircross con il suo grip-control può anche  affrontare gli sterrati, il fango o la neve. Ma per ora  non c’è ancora neve e neppure fango dato che questo weekend è ancora pieno di sole. Ci divertiamo a girare per le colline e la prima foto è proprio  davanti alla collina  del Cartizze da cui è iniziata la grande avventura del prosecco, il punto di partenza.

Qui il prosecco si chiama Valdobbiadene

La  terrazza dell’agriturismo I Due Carpini  è un balcone su queste mare verde che produce il dorato Valdobbiadene Superiore docg, il primo prosecco che ora ci tiene a rivendicare questa primogenitura, come  una sorta di titolo nobiliare, e come dargli torto? Infatti qui è meglio chiedere una bottiglia di Valdobbiadene docg piuttosto che un semplice prosecco doc.

C3 Aircross e Valdobbiadene

A difesa  di questa loro rivendicazione, si batte la Confraternita del “Prosecco Valdobbiadene”, con i suoi cavalieri che si riuniscono a San Pietro di Barbozza  in una cella vinaria,  affrescata con motivi bacchici, a difesa del prodotto dei loro vigneti. Ogni anno, dopo attenta degustazione,  eleggono la bottiglia della Confraternita . Via Piva 53, tel. 0423.972911

Il Gran Maestro Loris Dall’Acqua e i due cavalieri

Piazza Marconi: il Duomo, il campanile e un buon caffè

Ma è ora  di visitare la cittadina che, anche se così famosa per le sue cantine, conta poco più di 10.000 abitanti.  La C3 Aircross vuol pavoneggiarsi in piazza Marconi, davanti al maestoso duomo in stile neoclassico, e chiediamo il permesso per potevi entrare, dato che  è isola pedonale, ma solo  per un attimo. Il campanile del XVII secolo domina  come sentinella.

Il duomo ha alcune pale dipinte da artisti locali interessanti, mentre il campanile è in ristrutturazione.  Quando sarà agibile  per il pubblico fornirà una vista incredibile sulle meravigliose colline. Una bella piazza adatta anche per un buon caffè.

C3 Aircross in piazza

Dopo Piazza Marconi non lontana vi è la magnifica Villa dei Cedri dove il sindaco  Luciano Fregonese  dà l’avvio alla finalissima del Palio delle Botti, organizzato dall’associazione Città del Vino. Sbandieratori e  vendita di prodotti locali, qui  gli eventi  sono organizzati quasi  in ogni weekend, una festa dopo l’altra,  sempre brindando con  “prosecco Valdobbiadene”.

Villa dei Cedri con Sbandieratori

 

Da Villa dei Cedri la finalissima del “Palio delle  Botti”, delle Città del Vino: vince Maggiora (No)

Nel nostro sito avevamo già parlato qui della prossima finale di questo Palio, ma assistervi è un’altra cosa. Si sono  riunite qui tutte le squadre sfidanti, tutti giovani aitanti provenienti da tutte le Città del Vino che hanno superato le  varie finali locali. Sono tutti pieni di energia e nei giorni precedenti studiano il percorso, prendono confidenza con le botti, ma si divertono anche. Man mano che il momento si avvicina, la tensione sale, s’infilano i i guanti, pronti all’agone, Forse è azzardato il paragone, ma ci sembrano atleti dell’antica Grecia, pronti a questa sfida semplice ma sentita: non per nulla fu dai Greci che ci arrivarono le prime barbatelle, i primi  vini. E chissà che non si sfidassero anche loro  facendo rotolare le prime botti  nelle strade di Atene o di Olimpia.

Gara delle botti a Valdobbiadene

Torniamo al presente: il sindaco dà il segno di partenza!! I giovani atleti scattano  facendo rotolare le botti … prima un rettilineo, poi una discesa, poi  una salita…poi un piano, poi discesa….la sfida è allo spasimo…e alla fine arrivano primi gli spingitoi di  Maggiora, cittadina in provincia di Novara, votata e vitata al nebbiolo, per le doc Boca e Piemonte. Seconda la squadra di Refrontolo (Treviso),  seguita dalla terza di San Gusmè (Siena). Premiazioni,  grande festa,  con botti e bottiglie.

Oggi ci siamo accorti che a Valdobbiadene  oltre al vino c’è di più e abbiamo deciso di restare per raccontarlo. La troupe, si fa per dire, si divide fra due agriturismi: I due Carpini e la Baracheta. A noi tocca il secondo, in via Consumina  23, te.0423.981121, dove ci troviamo veramente bene.

Domani  vi racconteremo quello che c’è di più a Valdobbiadene, con la seconda parte.

 

Per info:

www.valdobbiadene.com

iat@comune.valdobbiadene.tv.it

tel 0423.976975

 

 




A Valdobbiadene per la finale del Palio delle Botti

Si avvicina la “finalissima” del Palio Nazionale delle Botti, che si terrà nel weekend del 6 e 7 ottobre presso Villa dei Cedri, a Valdobbiadene, la culla del Prosecco. È questa la meta che abbiamo scelto questa settimana.

Iniziamo con il raccontarvi che il Palio Nazionale delle Botti è una manifestazione nata nel 2007 da un’idea dell’Associazione Nazionale del Vino per festeggiare i primi vent’anni di attività. È stata pensata come un evento a tappe da ripetersi ogni anno, coinvolgesse tutte le regioni italiane e con una finale da disputarsi ogni volta in una diversa Città del Vino.

La gara consiste nel far rotolare una botte da 500 litri lungo un percorso compreso tra un minimo di 600 metri a un massimo di 1500 di lunghezza, che deve attraversare le vie della Città del Vino. Gli “spingitori” di ogni squadra si potranno alternare durante la gara, ma la botte non può essere spinta da più di due persone alla volta.

 Il programma della “finalissima”

La finale è inserita in un fitto calendario di iniziative ed eventi collaterali, che animeranno la città per tutto il fine settimana. Si comincia sabato 6 ottobre, alle 19, presso l’ex opificio ottocentesco Villa dei Cedri, circondato da uno splendido giardino, con l’apertura degli stand dello Street Food che funzioneranno per tutta la serata. Alle 20 saranno presentate le squadre giunte in finale, mentre, alle 20.30 cena con spiedo gigante e, a seguire, alle 21.30, concerto live del gruppo “Ravioli Giganti”.

Domenica 7 ottobre si entra nel vivo della manifestazione. Già dalle ore 9 apriranno i mercatini di Artigianato in Villa  e il Villaggio FIDAL, per i più piccoli ci sarà un parco giochi ad accesso libero e i Truccabimbi. Sempre alle 9, si parte per la passeggiata inaugurale “Bandiera Azzurra”. Alle 10, aprono invece gli stand gastronomici dello Street Food.

Alle 10.30 si scaldano i muscoli, e le botti, per la gara di qualifica e prova del percorso della finale del Palio. Alle 11.30 è previsto l’arrivo del giro “Bandiera Azzurra” con premiazioni e consegna ufficiale del riconoscimento Bandiera Azzurra 2018. Per l’occasione sarà stipulato anche il Patto d’Amicizia con iul Comune di Valdegno.

Alle 12, invece, tutti a tavola con il pranzo presso Villa dei Cedri, mentre alle 14.30 va in scena la rivisitazione medievale con sbandieratori e tamburi della “Dama castellana”.

Alle 15, si tiene la Finale Nazionale del Palio delle Botti. Alle 15.30 Premiazioni del Forum Nazionale dello Spumante e alle 16, incoronazione dei vincitori del Palio Nazionale. Infine, alle 17, aperitivo di fine manifestazione con Street Food e Dj Set.

Da vedere in città

Rurale ed elegante, Valdobbiadene è la culla della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, che si snoda lungo 120 km tra vigneti, paesi dal sapore antico, vestigia medievali, pievi ed eremi. Ecco perché non si può non cogliere l’occasione della finale del Palio delle Botti per fare quattro passi per il paese.

Cuore di Valdobbiadene è il campanile di Piazza Marconi del 1743, che fu terminato nel 1767, mentre la cupola è ancora successiva (1810). Danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato oggetto di importanti restauri che l’hanno riportato all’aspetto attuale.La stessa Piazza Marconi sembra un quadro naturale che si affaccia su colline e vigneti circostanti. Sulla piazza si affaccia il Duomo di Santa Maria Assunta, del XV secolo, ma riconvertito poi in stile Neoclassico alla fine del Settecento. Tra i gioielli artistici custoditi al suo interno c’è la Pala dell’Assunta di Francesco Beccaruzzi da Conegliano, del Quattrocento.

Palazzo Celestino Piva, che ospita un auditorium e la Biblioteca Comunale, è un edificio a forma di U intitolato a un nobile del luogo che si era trasferito negli Stati Uniti nell’Ottocento. Il progettista del palazzo, Giuseppe Fassina, con questo progetto vinse l’Expo Universale di Milano nel 1906.

Tra le eccellenze da visitare c’è poi la Chiesa di San Gregorio Magno in Colderove, le cui prime attestazioni risalgono al Duecento. Dal 1400 venne poi utilizzata dalla Confraternita di Santa Maria per poi trasformarsi, nel Seicento, in una Chiesa dei Cappuccini. Presso Colle San Vito di Mirabello si trova invece la casa natale di Nicolò Bocassino, a cui è dedicata anche la sala polivalente in viale Mazzini. Domenicano, divenne papa con il nome di Benedetto XI nel 1240. Il suo pontificato, piuttosto breve, fu l’ultimo in terra italica, dal momento che i suoi successori spostarono la sede papale ad Avignone.

Verso Pienezze si trova invece la Chiesa di San Floriano, presso la quale si trova uno splendido terrazzo panoramico. Il complesso è antecedente al 1400. Singolare il campanile settecentesco, che assomiglia a un faro. Vi lasciamo quindi a scoprire il paese e i suoi dintorni, non senza avervi prima suggerito la ricetta del risotto al Prosecco.

Risotto al Prosecco

Ingredienti

  • 270 gr di riso Vialone Nano
  • ½ cipolla
  • 4 cucchiai di olio EVO
  • 2 bicchieri di Prosecco
  • 1 lt di brodo di carne
  • 20 gr di midollo
  • Sale q.b
  • Parmigiano grattugiato

Sbucciate e tagliate finemente la cipolla, poi fatela soffriggere nell’olio di oliva. Quando sarà imbiondita, versatela in una casseruola insieme al riso, mescolate, poi saltatelo e bagnate con il Prosecco. Lasciate evaporare e portate a cottura, aggiungendo a poco a poco il brodo caldo. Togliete dal fuoco a cottura ultimata, poi aggiungete il midollo e il parmigiano grattugiato. Mescolate e servite.

 DOVE MANGIARE

*Antica osteria il Borgo, via Piva 123, Valdobbiadene, tel 0423/973041, offre piatti della cucina tradizionale con ingredienti di stagione. Primi piatti con pasta fatta in casa, secondi abbondanti di carne, tra cui grigliate, con tagli pregiati.

*Trattoria Alla Cima, via Cima 13, fraz San Pietro di Barbozza, Valdobbiadene, (TV), tel 0423/972711, www.trattoriacima.it, locale con vista panoramica sulle colline, propone un menù tradizionale, con antipasti a base di salumi e formaggi locali, pasta e fagioli, zuppe, risotti e carne alla griglia con carni da allevamenti locali.

 DOVE DORMIRE

*Relais Villa Barberina****, via Roma 2, Valdobbiadene (TV), tel 0423//972479, www.villabarberina.it , boutique hotel ricavato in una villa settecentesca sulle colline. Recentemente restaurata, offre sei suite di diversa tipologia e una piscina su due livelli con vista sul parco e sui vigneti. Doppia da € 175.

*Hotel Diana****, via Roma 49, Valdobbiadene (TV), tel 0423/976222, www.hoteldiana.org Nel centro città, dispone di 40 camere spaziose con TV led, wi fi, climatizzatore. Ricco buffet a colazione con dolci fatti in casa, formaggi e salumi locali. Doppia da € 95.

 INFO

www.comune.valdobbiadene.tv.it/

www.cottadelvino.it

www.coneglianovaldobbiadene.it