Torna Morbegno in Cantina

Nei weekend del 28 e 29 settembre, 5 e 6 e 12 e 13 ottobre, a Morbegno (SO), porta della Valtellina, torna la grande kermesse “Morbegno in cantina”, dedicata ai vini potenti, le cui radici affondano in un territorio unico.

Panorama di Morbegno

 I loro nomi? Sono assai suggestivi: Sforzato, Inferno, Grumello, Sassella, Maroggia, Valgella. E il Nebbiolo, il vitigno principe, in questa terra si chiama “Chiavennasca” e viene coltivato con fatica lungo i ripidi pendii della montagna, dai 300 fin quasi agli 800 m di altitudine, su quei 2500 km di muretti a secco che creano spettacolari striature bianco-calcaree, come onde in un mare di verde e di bruno.

I visitatori saranno guidati da sommelier esperti in wine tasting e andranno alla scoperta di una cultura, quella del vino di queste valli, in cui tradizioni contadine e nobiltà spesso si sono intrecciate lungo il corso dei secoli, per dare vita a prodotti che sono altrettante storie da raccontare, piccoli e grandi miti che ne rivelano le caratteristiche, l’unicità, la grandezza.

Si potrà, così, portare il calice al naso e poi alle labbra, e sentire un’esplosione di profumi. E, in bocca, calore e mineralità, vellutata morbidezza, ricordi di sottobosco e frutta matura: ciliegie, more, mirtillo, funghi, legna, roccia. E la fatica dell’uomo china sulla terra strappata alla maestosità delle Alpi Retiche, sul versante più assolato, quello che guarda più a sud.

Si potrà scegliere tra 5 wine tours: “Giro ORO tra palazzi e cantine”, “Giro ROSSO Nebbiolo, che passione!”, “Giro ROSSI, BIANCHI & BOLLE”, “Giro GREEN l’Eccellenza BIO”,Giro SFORZATO Wine Exclusive”, ognuno con il suo percorso, con abbinamenti vino-cibo che esaltano la tradizione per poi lanciarsi nell’insolito e nella novità.

Inoltre, Morbegno in Cantina offre un’occasione unica per visitare la splendida Morbegno, che dista poco più di un’ora da Milano. Si potrà passeggiare tra le strette viuzze, arrivare a Piazzetta Marconi con la sua fontana, percorrere via San Marco e scendere in una delle caratteristiche cantine tradizionali situate nel sottosuolo della città. Si potrà poi salire fino a Palazzo Malacrida, splendido gioiello settecentesco, perdendosi tra la bellezza del suo salone rococò.

Passeggiata nel giardino palazzo Malacrida

I Wine Pass si possono acquistare sul sito ufficiale della manifestazione.

INFO

www.morbegnoincantina.info




L’enoturista? È giovane, donna e digitale

Il ritratto di chi ama il turismo del vino è stato stilato da Winedering, il primo Marketplace internazionale per l’Enoturismo dedicato alle cantine e ai turisti di tutto il mondo che desiderano vivere esperienze enogastronomiche uniche e sensazionali.

Nonostante le difficoltà della pandemia, nel 2021 l’impatto sull’enoturismo è stato inferiore al 2020 e, soprattutto nella stagione estiva, ha raggiunti picchi di domanda estremamente alti. La ricerca di Winedering, che ha preso in considerazione le prenotazioni raccolte nel 2021 e un sottinsieme profilato di 23 mila sessioni web, si propone, attraverso il profilo dell’enoturista, di consentire agli operatori turistici legati al vino di modulare la loro offerta per accontentare questo target sempre più numeroso.

Ecco chi è l’enoturista

La ricerca è partita dagli utenti del sito Winedering ed è stato rilevato che il 32% aveva un’età compresa tra i 25 e i 34 anni, il 21% tra i 18 e i 24 e il 19,8% tra i 35 e i 44 anni. La sorpresa maggiore è stata la buona percentuale nella fascia 18-24, che si sta imponendo in maniera rilevante all’interno del target di riferimento del panorama enoturistico.

Un altro dato molto interessante è che questa fascia di età (18-24) prenota in cantine e strutture legate al turismo del vino per un 5% in più rispetto alla fascia 25-34. I più giovani sono anche più tecnologici. In questa fascia di età, infatti, la maggior parte delle prenotazioni e dei pagamenti avvengono online, fattore che, invece, in più di un’occasione “frena” gli utenti over 40. Anche se anche la fascia più alta, nel periodo della pandemia, ha aumentato i pagamenti digitali.

Largo alle donne “tecnologiche”

Dalla ricerca emerge anche che il 53,25% degli utenti è donna, e che le donne sono anche più “decise” a prenotare rispetto agli uomini. Ben il 14% in più di informazioni tradotte in prenotazioni. Le donne, del resto, sono più avvezze, in generale, agli acquisti online. E questo si riflette anche nelle utenti del turismo legato al vino.

Lo smartphone, poi, è il miglior alleato nell’enoturista. Il 73% degli utenti naviga e prenota direttamente dal proprio cellulare. Un dato interessante, questo, per chi ha un’attività legata all’enoturismo. Se non si possiede un sito web veloce e ottimizzato per la navigazione da smartphone, si rischiano di perdere i ¾ dei potenziali “clienti” del mercato turistico di riferimento.

Ma che cosa cercano gli enoturisti?

Dalla ricerca emerge che il 70% delle prenotazioni ricevute prevede esperienze che contengono espressamente abbinamenti gastronomici. Queste spaziano dal semplice tagliere di salumi agli assaggi di formaggi e prodotti locali, fino ai pranzi completi, anche in versione “light”. Insomma, gli enoturisti sono sempre più esigenti e non si accontentano più di accompagnare alla degustazione di vini il semplice pane tostato o i grissini, ma qualcosa di ben più ricco, sostanzioso e “tipico”, anche se non necessariamente molto elaborato.

INFO

www.winedering.com