I 10 cibi più costosi del mondo

Rari, difficili da trovare, oppure perché crescono o vengono prodotti in particolari zone del mondo e per questo più ricercati e costosi. Alcuni cibi si gustano letteralmente “a peso d’oro”. Ma vi siete chiesti quali sono i cibi più costosi del mondo? Di seguito vi presentiamo una TOP 10. Naturalmente, non può mancare una delizia italiana.

1. Tartufo bianco d’Alba

È una delle delizie italiane “proibite” e ambite sulle tavole di tutto il mondo. Il Tartufo Bianco d’Alba è raro e costoso non solo per il suo gusto inconfondibile, dalle note piccanti e aromatiche, ma anche perché è impossibile da coltivare. Ha un aspetto liscio e chiaro, quasi latteo, con una polpa gialla con striature. Venduto nelle aste a peso d’oro, la sua quotazione è salita alle stelle dopo che un imprenditore di Hong Kong si è aggiudicato un tartufo di Alba di 1,5 kg a più di 160 mila dollari.

2. Miele Elvish

È il miele più costoso al mondo. E dalla sua incredibile storia si capisce subito il perché. Era il 2009 quando alcuni apicoltori della valle di Saricayir, nel nord est della Turchia, notarono uno strano via vai di api in una grotta. Qui, a 1800 metri di profondità trovarono ben 18 chili di questo miele unico al mondo e iniziarono a lavorarlo. La profondità e i minerali presenti nella grotta gli conferiscono un gusto particolare. Il primo kg è stato venduto a 45 mila euro. Oggi, invece, il prezzo è calato a cinquemila euro al chilo. Si trova in confezioni da 250 grammi.

Il prezioso Miele Elvish, si produce nelle grotte nel Nord Est della Turchia

3. Caffè Kopi Luwak

Viene dall’Indonesia ed è il caffè più pregiato del mondo, anche se la sua origine non è delle più edificanti. Il Kopi Luwak si ricava infatti dalle bacche parzialmente digerite e poi…espulse dall’intestino dallo zibetto delle palme. Naturalmente, prima di venire messo in commercio, viene ripulito. Il suo prezzo varia da 650 a 2500 euro al chilo. La versione più cara è quella vietnamita. Negli ultimi anni gli animalisti sono insorti per come gli zibetti vengono catturati e rinchiusi in gabbie per la produzione del prezioso caffè.

Il pregiato caffè Kopi Luwak si ottiene dalle bacche digerite dello zibetto

4. Formaggio Pule

Si vende per circa 1300 euro al chilo ed è in formaggio più caro e introvabile del mondo. Viene prodotto nella zona della Serbia e del Montenegro e il suo prezzo esorbitante è fato dal tempo e dalle materie prime utilizzate per la sua produzione. Per produrne un solo chilo occorrono infatti ben 25 litri di latte d’asina dei Balcani.

5. Caviale Almas

Il caviale è sempre stato simbolo di cibo raro e costoso, ma ce n’è uno in particolare che viene considerato il più caro del mondo. È il caviale Almas, una varietà di caviale Beluga prodotto dallo storione centenario albino. Dal tipico colore bianco, viene prodotto in Iran e venduta in Europa esclusivamente da The Caviar House & Prunier con sede a Piccadilly Circus, a Londra. Si trova in una confezione in oro 24 carati a 22.500 euro al chilo. Meno costoso il caviale Beluga proveniente dal Mar Nero e dal Mar Caspio, venduto a “solo”, 7000 euro al chilo.

Il prezioso Caviale Almas si vende in una confezione d’oro

6. Melone Yubari King

Il melone più costoso del mondo, con cifre che possono arrivare anche a 20 mila euro, è lo Yubari King, che si coltiva nella piccola città di Yubari, da cui prende il nome, sull’isola di Hokkaido, in Giappone. Ogni anno ne vengono coltivati solo pochissimi esemplari che vengono letteralmente “coccolati”, massaggiati e lavati più volte al giorno. I primi vengono poi venduti all’asta, dove raggiungono prezzi record. In Giappone vengono annoverati tra i doni di lusso.

I meloni Yobari King, si vendono a coppie e a peso d’oro

 7. Nidi di rondine

Sono una specialità della cucina cinese e probabilmente in Italia non ci sogneremo mai di mangiarli! I nidi più pregiati sono quelli costruiti dalle salangane, e vengono costruiti sulle pareti più nascoste e inaccessibili di grotte e anfratti, utilizzando la particolare saliva di questi uccelli. Per costruirne uno occorrono circa 30 giorni. Tutte queste caratteristiche fanno lievitare il loro prezzo, che può arrivare anche a 7200 euro al chilo.

I nidi di rondine, una prelibatezza della cucina asiatica

8. Zafferano

Tra i cibi più costosi del mondo c’è anche lo zafferano, che siamo abituati a trovare anche sulle nostre tavole in uno dei piatti più famosi d’Italia, il risotto alla milanese. Si ricava dallo stimma del Crocus sativus, ma a renderlo particolarmente costo, si va da 700 a 8000 euro al chilo, è la sua lavorazione. Per ottenere un solo kg, infatti, servono ben 150 mila fiori e circa 40 ore di lavoro. Lo zafferano più pregiato è quello iraniano, dal colore rosso intenso, il cui costo oscilla da 15 a 40 euro al grammo. Una curiosità: all’epoca della colonizzazione spagnola nei Caraibi, il prezzo dello zafferano era uguale a quello dell’oro.

Raccolta di fiori di zafferano in Iran

9. Angurie Densuke

Le angurie più costose del mondo arrivano ancora una volta dal Giappone. Crescono infatti solo a nord dell’Isola di Hokkaido e sono caratterizzate dal tipico colore nero. Difficili da coltivare, sono famose e apprezzate per la loro dolcezza, sempre equilibrata e mai eccessiva. Come per i meloni, anche le Deisuke sono spesso protagoniste delle aste, dove si è raggiunta la cifra record di 580 euro al chilo. Per una sola anguria un imprenditore è arrivato invece a spendere ben 5500 euro.

Le angurie nere Densuke, arrivano dal Giappone

10. Funghi Matsutake

Questi rari e costosi funghi appartengono alla stessa famiglia dei porcini ma sono molto più rari e crescono solo in alcune zone del mondo, tra cui Giappone, Cina, Corea, Stati Uniti, Canada, Finlandia e Svezia. La varietà più rara è tuttavia la “pino rosso” che cresce nei boschi del Giappone solo in alcuni periodi dell’anno. A causa di un insetto che se ne ciba, questo fungo è diventato ancora più raro e il suo prezzo è ulteriormente lievitato: può arrivare infatti a 2000 euro al chilo.

I funghi matsutake appartengono alla famiglia dei porcini, ma sono molto più rari e costosi

Vi abbiamo presentato i 10 cibi più costosi del mondo. Ma che cosa succederebbe se diventassero ingredienti di piatti di lusso, a loro volta abbinati ad altri ingredienti altrettanto costosi? Ve lo racconteremo nella prossima puntata.




Un weekend alla scoperta delle bellezze italiane.

Se ancora non siete andati in vacanza, o siete già tornati, sono tantissime le occasioni da cogliere per un weekend alla scoperta delle bellezze italiane meno note. Senza dimenticare i prodotti tipici. Ecco gli eventi che abbiamo selezionato per voi nel fine settimana del 24 e 25 luglio.

Padova, una domenica a Villa Molin

Domenica 25 luglio, dalle 15 alle 17, si può approfittare di una visita guidata per andare alla scoperta di Villa Molin, uno dei capolavori di Vincenzo Scamozzi del 1597, definito da Wittkover “il padre intellettuale del Neoclassicismo”. La villa, perfettamente conservata, consente di fare un viaggio nella storia dell’arte, tra Rinascimento, Barocco e Neoclassicismo. Situata in via Ponte della Cagna, tra Padova e i Colli Euganei, la villa accoglie i visitatori tra le sue meravigliose sale affrescate e il suo giardino, nel quale si potrà sostare tutto il pomeriggio. La visita viene effettuata con l’innovativo metodo Art Experience, che consente una visita personale in tutta sicurezza e libertà.

Parcheggio interno per gli ospiti. Quota di partecipazione € 11. Prenotazione consigliata sul sito https://villamolinpadova.com/visita-la-villa/

Poppi (AR), nel Parco delle Foreste Casentinesi la mostra “Arts for Nature”

Venerdì 23 luglio, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, in località Poppi, si tiene “Arts for nature” dell’artista casentinese Madhurya Kali Agostini , un evento itinerante esclusivo con ben 51 opere esposte nella natura e un omaggio a Dante, nei 700 anni dalla morte. Proprio alla Foreste Casentinesi, infatti, il Sommo Poeta si sarebbe ispirato per descrivere la sua Selva oscura. L’inaugurazione è prevista all’inizio del sentiero 00 dove i quadri verranno appoggiati direttamente agli alberi nei pressi di Prato della Penna e ci rimarranno per tutta la giornata.

È poi in programma un concerto per flauto, di Laura Manescalchi, direttrice dell’Accademia Musicale Fiorentina MusicArea. Roberta Maggi, invece, leggerà brani della Divina Commedia. Le esibizioni musicali sono previste in occasione della partenza dei tre trekking guidati da professionisti del settore: la mattina alle 10:00 (trekking con Altertrek: prenotazioni, costi e info: prenotazioni@altertrek.it ) il pomeriggio alle 16:00 (trekking con la Cooperativa Oros : prenotazioni, costi e info: 0575/503029) e in notturna alle 21 (trekking con I trekking delle Dee : prenotazioni, costi e info: 347 940 0903).

A Fermo c’è il Festival del Tartufo Nero Estivo e dei prodotti del Monti Sibillini

Sabato 24 e domenica 25 luglio, ad Amandola, in provincia di Fermo, nelle Marche, si tiene il Festival del Tartufo Nero Estivo e dei prodotti tipici dei Monti Sibillini, a cui si unisce la Festa del Gelato Artigianale. La manifestazione, che ha raggiunto, edizione dopo edizione, un prestigio nazionale, si tiene dalle 9 alle 23 in entrambi i giorni in Piazza Risorgimento e via Cesare Battisti. Il gelato artigianale, invece, si potrà gustare nelle gelaterie storiche di Amandola.

INFO: www.amandola.infoo tel 0736840731

Una passeggiata tra le fontane di Roma

Sabato 24 luglio, a Roma è in programma una visita guidata serale alla scoperta delle fontane più belle della capitale, tra fruscii e zampilli d’acqua. Si parte alle 21 da Piazza della Repubblica (ritrovo alle 20.30 per chi deve iscriversi all’associazione Esperide, organizzatrice dell’evento), davanti alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli.

Fontana delle Naiadi

Si visitano la vicina Fontana delle Naiadi, le splendide fontane cinquecentesche, tra cui quella del Mosé, quelle dell’incrocio alle Quattro Fontane e la fontana del Tritone di Bernini. Di ognuna si ascolteranno storie e leggende, aneddoti e curiosità, tra divinità marine, mecenati, papi, artisti. Il percorso termina in Piazza Barberini. Quota di partecipazione: intero € 10, ridotto € 5 (under 18 e disabili). Incluso noleggio auricolari. Quota associativa € 4 esclusa.

INFO: tel 331/1125444, info@esperide.it

A Bari, tra streghe e leggende

Se vi trovate a Bari, sabato 24 luglio, non perdetevi questa affascinante passeggiata urbana serale nella Bari Vecchia, alla scoperta di streghe e leggende. Si parte alle 19 da Piazza del Ferrarese e si passeggerà tra i vicoli, accompagnati dalla voce dell’attore Pasquale D’Attoma. Si toccherà Porta Nova, Colonna infame, Cape du Turchie, Arco Vanese e Arco della Fattucchiera. Quota di partecipazione € 15. Prenotazione obbligatoria.

INFO: 340/3394708, info@pugliarte.it

A Palermo, sulle tracce dei Florio

Domenica 25 luglio, a Palermo, dalle 18, è in programma una interessante visita guidate per conoscere e approfondire la storia della famiglia Florio, considerati “i re senza corona” di Palermo. In circa 2 ore di tour si passerà dalla Cala a Piazza Marina, dal piano di San Giacomo al taglio di via Roma, dal teatro Politeama, con i luoghi dell’esposizione del 1891, al teatro Massimo. Si potranno poi ascoltare le imprese, i successi, la vita e gli amori che portarono una famiglia di aromatari calabresi a diventare i signori di Palermo e i protagonisti del mondo della finanza e del jet set internazionale dell’epoca.

Villino Florio

I Florio, infatti, furono i protagonisti di un risveglio culturale, artistico e sociale che rese Palermo la meta prediletta di teste coronate, viaggiatori, artisti, e scrittori italiani e stranieri attratti dall’aurea di mondana spensieratezza della Belle Epoque. Si conoscerà l’affascinante figura di Donna Franca Florio, considerata la Regina di Palermo e corteggiata da D’Annunzio, e la sua vita da romanzo, tra ricchezza, amori, lutti e indebitamenti che ne causarono la caduta. Quota di partecipazione € 10, comprensiva di guida abilitata e radioguide.

Ritratto di Donna Franca Florio

INFO: esplorasitisicilia@gmail.com

 

 




10 TOP Weekend al profumo di tartufo

Autunno, tempo di tartufi. Il pregiato tubero viene celebrato in tutta Italia con fiere e feste. Perché allora non ritagliarsi un weekend nelle “terre del tartufo”, all’insegna dei buoni sapori. Ne abbiamo scelti dieci, naturalmente…al profumo di tartufo!

1. Alba (CN), un weekend nella “capitale” del tartufo bianco

Un fine settimana imperdibile per gli amanti del tartufo non può che essere ad Alba, in provincia di Cuneo, “capitale” del pregiato tartufo bianco. Qui, per tutti i weekend fino al 13 dicembre, si tiene la 90° edizione della Fiera Internazionale del Tartufo. Oltre alla tradizionale Mostra Mondiale del Tartufo Bianco di Alba, che si tiene nel Cortile della Maddalena, nel centro storico di Alba, sono in programma degustazioni, incontri e show cooking con grandi chef, laboratori per bambini, cene e tema, corsi di cucina, salotti del gusto e molto altro.

Potete poi approfittare della Fiera del Tartufo per andare alla scoperta delle colline delle Langhe e del Monferrato, oppure visitare Neive, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, con i suoi scorci senza tempo. Potete poi organizzare una visita alle cantine e alle aziende vitivinicolo dove nascono i celebri vini piemontesi,

INFO: www.fieradeltartufo.org

2. A Moncalvo (AT), la 66° Fiera Nazionale del Tartufo

A Moncalvo, nel cuore del Monferrato, per due domeniche, il 16 e 25 ottobre, si tiene la Fiera Nazionale del Tartufo, giunta alla 66° edizione e tra gli eventi più importanti d’Italia dedicati al profumato tubero. Tra le curiosità legate a questa festa e al borgo, c’è la notizia della presenza di tartufi fin dal 1594, documentata da documenti conservati nell’Archivio Storico Comunale. Anche quest’anno, la fiera si svolge sotto i portici di Piazza Carlo Alberto e propone degustazioni, esposizione e vendita di tartufi, ma anche di oggetti di artigianato locale.

E come non abbinare i piatti a base di tartufo con i celebri vini piemontesi come il Barbera d’Asti e del Monferrato, il Grignolino, Freisa, Malvasia e Chardonnay, DOC o DOCG.  Presso lo stand della Pro Loco, poi, per tutte e due le domeniche si potrà usufruire di un menù a base di tartufo al costo di € 35 a persona. Domenica 25 ottobre, invece, è in programma una camminata tra le colline. L’ingresso alla fiera è gratuito. Sono in vigore le misure anti Covid, tra cui l’obbligo di indossare la mascherina.

INFO: www.fieradeltartufodimoncalvo.it

3. A Murisengo (AL), la “Stagione nazionale del Tartufo Trifola d’Or”

È una delle manifestazioni più lunghe dedicate al tartufo. A Murisengo, in provincia di Alessandria, nel cuore delle colline del Monferrato, dal 17 ottobre al 13 dicembre, si tiene la “Stagione Nazionale del Tartufo Bianco Trifola d’Or”, giunto quest’anno alla sua 53° edizione. Proprio l’emergenza sanitaria ha costretto gli organizzatori a modificare la formula, non più concentrata su due giorni, ma “spalmata” su un periodo più lungo, per consentire a tutti di prendere parte all’evento, evitando gli assembramenti.

Il programma prevede pasti a tema presso i ristoranti della Terra del tartufo, con possibilità di consultare online sul sito dell’evento i menù e i locali aderenti. Il Piazza Boario ci sarà poi l’Angolo del Trifolau, dove poter acquistare i Tuber magnatum pico e i tartufi neri direttamente dai cercatori. In via Asti, all’angolo con via Chivasso, ci sarà poi un Temporary Store con possibilità di acquistare specialità locali tra cui miele, nocciole, salumi, formaggi, zafferano, salse, dolci, ma anche fiori e tessuti.

Infine, per tutti i 18 giorni della manifestazione, su prenotazione, si potrà prendere parte a enotrekking tra i vigneti con degustazioni nelle cantine, escursioni di nordic walking nei luoghi del tartufo con tappe gastronomiche, storywalking tra i monumenti, arte e storia del paese con degustazione finale di torta di nocciole, escursioni in ebike tra le colline del Monferrato, tra castelli, pievi e musei, e prendere parte a una “cerca” simulata insieme ai tartufai e ai loro cani. Gran finale, il 13 dicembre, con il Mercatino di Natale.

 INFO: www.fieradeltartufo.com

4. A Calestano (PR) aspettando il trentennale del Tartufo nero di Fragno

Anche l’edizione 2020 della Fiera del Tartufo Nero di Fragno di Calestano (PR) avrà una sua versione speciale, “Aspettando il trentennale”, che si tiene tutte le domeniche, dal 18 ottobre all’8 novembre. Non mancherà il Mercatino del tartufo Uncinato di Fragno, disciplinato dal Consorzio Qualità Tipica Val Baganza con il Borsino del Tartufo, che si tiene nello splendido scenario dei portici.

Il programma prevede poi, tutte le domeniche, visite guidate in tartufaia (alle 9 a Vallerano con partenza dal parcheggio della chiesa), escursioni nelle Terre del Tartufo (alle 9.30 con partenza dalla sede della Pro Loco in Piazza Europa). Presso le Vecchie carceri, poi, si potrà visitare la mostra “Il diamante di Fragno” per scoprire il Tartufo Uncinato. Alle 12.30, poi, i ristoranti e gli agriturismi convenzionati proporranno un pranzo a base di Tartufo Uncinato di Fragno.

INFO: www.tartufonerofragno.it e www.prolococalestano.it

5. A Savigno (BO), Tartòfla celebra il tartufo bianco pregiato

Sulle colline bolognesi, a Savigno di Valsamoggia, nei weekend del 24 e 25 ottobre, 30 ottobre e 1° novembre, il 7 e 8 novembre e 14 e 15 novembre si tiene la 37° edizione di Tartòfla, la Mostra Mercato del Tartufo Bianco Pregiato. Lungo le vie del centro, saranno presenti le tradizionali bancarelle di espositori locali e nazionale, lo stand gastronomico della Pro Loco, con posti a sedere ridotti e distanziati nel rispetto delle norme anti Covid.

Non mancheranno nemmeno i percorsi di degustazione nei ristoranti e negli agriturismi, gli squisiti cibi di strada, degustazioni di Vini dei Colli Bolognesi, presentazioni di libri e passeggiate guidate per scoprire dove nasce il tartufo bianco e, perché no, sperare di trovarne qualcuno. Tanti anche gli eventi collaterali, tra cui il mercatino del vecchio e dell’antico, le botteghe storiche, il mercato dei produttori agricoli, quello degli hobbisti, quello dell’arte e dell’ingegno, oltre a mostre fotografiche, spettacoli e musica.

INFO: www.tartufosavigno.com

….scopri le altre mete al profumo di tartufo nella 2° pagina…

6. A Sant’Agata Feltria (RN) la Fiera del Tartufo Bianco e Nero

Nelle domeniche 18 e 25 ottobre, a nello splendido borgo di Sant’Agata Feltria si rinnova l’appuntamento con la Fiera del Tartufo Bianco e Nero, che propone una selezione di eccellenze del territorio, prima fra tutte il tartufo bianco pregiato. Nelle “terre dei Montefeltro” il tartufo è a km zero. Nasce infatti tra questi boschi e passa direttamente alle tavole, accompagnato dagli ottimi vini locali.

Non mancherà il tradizionale mercatino dei prodotti biologici e naturali, la premiazione del miglior tartufo della fiera (domenica 18 ottobre, alla 15) in Piazza Garibaldi, le gare di cani da tartufo, le passeggiate con i tartufai e i loro fedeli compagni a quattro zampe, e Wine 2020, un percorso di-vino con degustazioni di vini. Non perdete poi l’occasione per visitare i monumenti del borgo, tra cui il Teatro Angelo Mariani, la Rocca Fregoso, il Convento di San Girolamo e le fontane artistiche. Poco distante si trova San Leo, con la sua Rocca che domina tutta la Val Marecchia, e il borgo antico.

INFO: www.prolocosantagatafeltria.com

7. San Miniato (PI), la Fiera del Tartufo Bianco compie 50 anni

Un’altra delle celebri fiere dedicate al tartufo è la Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Miniato, in provincia di Pisa, che quest’anno festeggia la sua 50° edizione per ben tre weekend di novembre, il 14 e 15, il 21 e 22 e il 28 e 29. Il tema scelto per celebrare il mezzo secolo è “Il tartufo al femminile” e ogni settimana sarà declinato in maniera diversa, dando spazio a show cooking, incontri, eventi con protagoniste le donne.

Tra le curiosità legate a San Miniato c’è il record, attualmente detenuto, di “tartufo più grande del mondo”, ben 2 chili e 520 grammi, trovato nel 1954 da Arturo Gallerini.  La Fiera del Tartufo è poi un’ottima occasione per andare alla scoperta del borgo, arroccato su una collina vestita dei colori dell’autunno, con il suo castello e la rocca difensiva, risalenti al Medioevo.

INFO: www.sanminiatopromozione.it

8. A Volterra (PI) un’edizione speciale di Volterragusto

 Per celebrare la candidatura di Volterra a Capitale Italiana della Cultura 2022, nei weekend del 24 e 25 ottobre e 31 ottobre e 1° novembre si tiene un’edizione speciale, la 23°, di Volterragusto, mostra mercato del tartufo bianco e dei prodotti tipici locali, dedicato al tema “Il Cibo e la cultura”. Fulcro della manifestazione sarà l’area compresa tra la splendida Piazza dei Priori e le Logge del Palazzo Pretorio, dove saranno dislocati gli stand dei produttori di tartufo, affiancati da quelli di formaggi, salumi, confetture, dolci, cioccolato, vino e tanto altro ancora.

Tantissimi gli eventi collaterali in programma. Tra i più importanti, l’assegnazione del Premio Letterario Jarro (31 ottobre, alle 17.30 nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo dei Priori), che quest’anno andrà al giornalista Fabio Francione, curatore dell’ultima edizione de “La Scienza in cucina e l’Arte di Mangiar bene” di Pellegrino Artusi.

Il tema scelto, “Il cibo e la cultura”, coinvolgerà poi luoghi e musei di Volterra, tra cui il Museo civico Guarnacci, con visite tematiche, il Teatro Romano, la Pinacoteca Civica, il Palazzo dei Priori, con un banco di assaggio di vini locali, le Cantine di Palazzo Pitti, il Duomo di Volterra, fresco di restauri, la Torre del Maschio della Fortezza Medicea, con una visita guidata agli orti del carcere.

Per i più piccoli, il 24 e il 31 ottobre, al Parco Fiumi, ci sarà “Tartufando, giocando s’impara”, una divertente simulazione di “caccia al tartufo”. Domenica 25, poi non mancheranno le Visite in tartufaia, per scoprire come nasce e dove cresce il tartufo. Domenica 1° novembre, invece, con “Bacche, spiriti e gin” si va alla scoperta del Bosco di Berignone, dove crescono le bacche con cui viene prodotto il gin, con una piccola degustazione. Sempre il 1° novembre, in Piazza San Giovanni, spettacolo del Gruppo Storico Sbandieratori e Musici della Città di Volterra.

INFO: www.volterragusto.com

 9. A San Giovanni d’Asso (SI) la Mostra Mercato del tartufo bianco delle Crete Senesi

Un’edizione un po’ diversa, la 35°, della Mostra del Tartufo Bianco delle Crete Senesi di San Giovanni d’Asso, in provincia di Siena, che si tiene nei weekend del 7-8 e 14-15 novembre. Si tratta di una delle manifestazioni più importanti d’Italia legate al tartufo ed espressione della tradizione dei tartufai, coltivatori e cavatori di pregiato tartufo bianco.

In abbinamento al profumato tuber toscano si potranno inoltre degustare altri prodotti locali, tra cui cioccolato, formaggi, salumi, vini e molto altro. Per l’occasione, i ristoranti e i locali offriranno menù a tema, mentre non mancherà il mercatino di prodotti tipici, artigianali e curiosità.

INFO: www.tartufodisangiovannidasso.it

10. A Sant’Angelo in Vado (PU) la 57° Mostra del Tartufo Bianco

La Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche di Sant’Angelo in Vado, che quest’anno celebra la sua 57° edizione, è seconda in Italia, per longevità, solo a quella di Alba. L’appuntamento è per il fine settimana del 17 e 18 ottobre, 24 e 25 ottobre, 31 ottobre e 1° novembre. Più di 80 gli espositori che si potranno trovare nella tradizionale location di piazza Garibaldo, tra produttori di tartufo, stand di specialità gastronomiche locali e artigianato. Inoltre, nei ristoranti, bar e stuzzicherie del paese si potranno gustare specialità tutte a base di tartufo.

Confermato il 27° raduno di auto d’epoca, che sfileranno per le strade del paese, e la “Due giorni del Motociclista” il 17 e 18 ottobre in Piazza delle Erbe. In piazza Pio XII, all’interno de Il Cubo, sarà ospitata l’installazione fotografica dedicata al tartufo “Spore – La diffusione del Tartufo nel Mondo”. Tra le mostre anche THINKhesa, una collettiva di artisti locali contemporanei in cui saranno esposte le opere realizzate durante il lockdown.

INFO: www.mostratartufo.it




Sapori e prime atmosfere natalizie nel weekend di San Martino

Il prossimo fine settimana del 10 e 11 novembre sarà l’“estate di San Martino”, in cui, per tradizione, si degusta il vino novello. Tra le tante manifestazioni dedicate al vino e alle “cantine aperte”, abbiamo scelto il Merano Wine Festival. Continuano su e giù per l’Italia anche le sagre dedicate ai frutti dell’autunno, come funghi e tartufi, come ad Acqualagna (PU). Ci spostiamo invece nella Bassa parmense per November Porc, la più grande manifestazione dedicata al maiale in Italia. Infine, vi portiamo a Bussolengo, in provincia di Verona, dove ha aperto i battenti il più grande Villaggio di Natale “indoor” che si potrà visitare fino al 6 gennaio. Venite con noi!

Merano Wine Festival, ecco la 27° edizione

Un’intensa “cinque giorni” dedicati al vino, quelle in programma a Merano dal 9 al 13 novembre. Torna infatti il Merano Wine Festival con la sua 27° edizione. Dal 1992, questo evento di respiro internazionale dedicato agli appassionati di wine & food è dedicato ai migliori vini e prodotti gastronomici selezionati durante l’anno in Italia e all’estero dal “wine hunter” Helmuth Köcher, presidente e fondatore della manifestazione.

Tra le novità di questa edizione, The Circle-People, Lands, Experiences, uno spazio di 450 mq in Piazza della Rena in cui, durante tutti i giorni del festival si potranno incontrare chef e piccoli produttori di eccellenze, vignaioli e pizzaioli tra i più conosciuti. Inoltre, si potranno degustare 50 vini selezionati dal wine hunter.

Lungo la Passerpromenade, la passeggiata lungo il fiume Passirio amata dalla principessa Sissi, si svolge la Gourmet Arena, che ospita i migliori prodotti della culinaria, birrifici artigianali, distillerie e un percorso di degustazioni che attraversa l’Italia attraverso consorzi di tutela e aziende del territorio. Alla Gourmet Area si affianca la Spirits Experience, tutti i giorni dalle 10 alle 18, un viaggio tra degustazioni e seminari all’insegna del “bere responsabile”, con un’area dedicata all’arte della miscelazione, dove assistere alle esibizioni dei barman professionisti nella creazione di cocktail e drink di alta qualità.

Ospite la Regione Campania che propone la degustazione di vini d’eccellenza, dal Vesuvio ai Campi Flegrei ai vini del Cilento, e prodotti agroalimentari, prima tra tutti la pizza, la cui arte è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

INFO: https://meranowinefestival.com/

A Bussolengo (VR) è già arrivato il Villaggio di Natale

Con i suoi 7000 mq e 300 mila visitatori, il Villaggio di Natale Flover di Bussolengo (VR) è il più grande mercatino di Natale al coperto in Italia. E il primo ad aprire i battenti, lo scorso 3 novembre. Per la 22° edizione, ci si potrà immergere nelle atmosfere natalizie di un vero e proprio mercato di Natale bavarese, con diverse “stanze” dedicate ai temi del Natale, con i presepi, addobbi, nuove tendenze, ghiottonerie da assaggiare e artigiani che produrranno in anteprima le loro opere.

I più piccoli potranno incontrare, ogni weekend, Babbo Natale, e fare insieme a lui un magico tour all’interno della sua casa. Ma anche gli adulti torneranno un po’ bambini tra luci, musiche e atmosfere d’altri tempi.

Il percorso di visita inizia con la conoscenza dei laboriosi gnomi, al lavoro nella Fabbrica dei Giocattoli, da qui si procede e si entra nella piazzetta con le bancarelle del mercatino. Si può poi fare una sosta golosa presso la Tavola Calda. Nell’area esterna si può invece assistere a spettacoli e concerti, per poi ammirare il Presepe Vivente e arrivare alla Casa di Babbo Natale, con il cammino sempre acceso e le renne.

INFO: www.ilvillaggiodinatale.it

A Polesine Parmense (Pr) è tempo di Novembre Porc

Vanta il primato di maggiore evento mondiale dedicato al maiale. Stiamo parlando di November Porc, la manifestazione che lo scorso anno ha attirato nella bassa parmense più di 220 mila spettatori. Nel fine settimana dal 9 all’11 novembre la manifestazione fa tappa a Polesine Parmense, per poi spostarsi a Zibello (16-18 novembre) e concludersi a Roccabianca (23 e 25 novembre).

Durante la manifestazione, all’interno delle tensostrutture riscaldate, si potranno degustare i pregiati salumi parmensi, famosi in tutto il mondo, come il Culatello di Zibello DOP, il Prosciutto di Parma, la Spalla Cotta di San Secondo e la Spalla Cruda di Palasone, a cui si affiancano il Parmigiano Reggiano e il Fortana IGT.

Attorno alle 15.30 di domenica, poi sono in programma assaggi gratuito di un maxisalume. A Polesine, l’11//11 si potrà assaggiare il Pretone, il 18 a Zibello lo Strolghino da record, mentre il 25 a Roccabianca la Cicciolata. Inoltre, nei ristoranti aderenti alla Strada del Culatello ci sarà “A tavola con November Porc”, con menù a prezzi convenzionati e, novità di quest’anno, piatti ispirati a Giovannino Guareschi, il papà di Peppone e Don Camillo.

INFO: www.novemberporc.it

Ultimo weekend per visitare la Fiera Nazionale Tartufo di Acqualagna (PU)

Contende il primato alla manifestazione di Alba per la fiera più importante dedicata al tartufo. Ad Acqualagna, in provincia di Pesaro Urbino, il fine settimana del 10 e 11 novembre è quello conclusivo per partecipare alla Fiera Nazionale del Tartufo, giunta alla sua 53° edizione.

Per l’occasione, tutta la cittadina si trasforma in un “salotto” dove conoscere il tartufo. Tra le novità di quest’anno il “salotto da gustare” e i cooking show “Il tartufo incontra le Regioni Italiane”, dove si potrà prendere parte a degustazioni guidate, show di cucina di grandi chef italiani e internazionali, sfide culinarie e presentazioni di libri.

Presso il Palazzo del Gusto, un’antica dimora restaurata, adiacente al Salotto da gustare, si potranno invece conoscere la storia, l’arte e la tradizione legata all’enogastronomia della zona. Infine, si potranno scoprire gli Itinerari del Gusto, percorsi lungo i confini della Repubblica Gastronomica di Acqualagna, durante i quali si potranno degustare le specialità locali.

INFO: www.acqualagna.com

 




Weekend con Tartufo in Toscana: un’esperienza unica nel Chianti

Con l’arrivo dell’autunno, gli appassionati del tartufo, pregiato fungo ipogeo, dedicano i propri weekend alla sua ricerca. Nel Chianti, assieme a un esperto tartufaio, potranno dare la caccia all’oro della Toscana anche  tra i sentieri che circondano il Castello del Nero.

Un’esperienza di mezza giornata, per due persone, “tutta da gustare”, seguita da un pranzo di specialità a base di tartufo e arricchita dalle proposte uniche di Castello del Nero, la storica dimora del XII secolo ora hotel 5 stelle della collezione The Leading Hotels of the World. Proprio in questo luogo magico, infatti, dove il fascino della storia si unisce alla moderna ospitalità, con questa proposta su misura gli ospiti potranno trascorrere 3 notti all’insegna del benessere, rilassandosi alla Spa ESPA con accesso al Percorso Benessere (valido per 3 giorni). E per chi volesse unire al relax la visita alle città di Firenze, Siena e Pisa o momenti spensierati dedicati allo shopping, l’hotel è il posto perfetto da cui partire per esplorare questo angolo della Toscana, grazie anche ai preziosi consigli del Concierge del Castello, sempre a disposizione per organizzare transfer privati e tailor made.

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Quote a partire da € 1.515 in camera Doppia Superior per tre notti. La sua proposta gastronomica all’insegna della tradizione, al ristorante di specialità toscane La Taverna, o della cucina gourmet, allo stellato La Torre, entrambi curati dall’Executive Chef Giovanni Luca Di Pirro, lo rendono, inoltre, una tappa obbligata per gli amanti dell’arte culinaria. I picnic al lago, i tour in vespa sulle colline, le passeggiate a cavallo al tramonto, le romantiche gite in mongolfiera completano questo soggiorno da re nel cuore del Chianti.

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Per prenotazioni
Castello del Nero Hotel&Spa
Strada Spicciano, 7 – 50028 Tavarnelle Val di Pesa, Firenze, Italy
Tel. +39 055 806470
info@castellodelnero.com

 




Tutti i Weekend del tartufo in programma tra ottobre e novembre

Con l’arrivo dell’autunno parte ufficialmente la stagione del tartufo, in cui coltivatori e appassionati slegano i loro cani per cercare i tuberi più grossi. Sono inoltre tanti gli appuntamenti dedicati al tartufo, che si terranno in tutta Italia.

Cominciamo con la Fiera del Tartufo di Moncalvo, nell’astigiano, dove già nel 1594 si raccoglievano tartufi per corti europee. Prendo il via il 2 novembre a Borgofranco sul Po le fiere dedicate al Tuber Magnatum Pico nei paesi della Strada del Tartufo Mantovano, sulla destra della Po. Qui si visita anche il Truffle Museum, il Museo del Tartufo, per scoprirne i segreti e le curiosità.

Tartufi bianchi e neri anche in Emilia Romagna. Per cinque domeniche, dal 17 ottobre al 15 novembre, la Val Baganza, in provincia di Parma, ospita la Fiera Nazionale del Tartufo nero di Fragno. Questa specie particolare di tartufo, tutelata da una legge nazionale, del 1991, si consuma soprattutto fresco ed è protagonista del mercatino dei piatti proposti da ristoratori della zona, anche in versione street food. In programma anche visite guidate in tartufaia accompagnati da cani addestrati.

Il Festival Internazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Savigno, sui colli bolognesi, prende il via il 31 ottobre e prosegue per tre weekend. Qui i trufolai battono boschi sperando di trovare di nuovo un tartufo da Guinness, come nel 1483, così da ribattezzato per il suo peso che sfiorava il kilo e mezzo.

Tre sono invece i weekend di festa a partire dal 6 novembre anche nel Bosco della Panfilia, in provincia di Ferrara. È la Sagra del Tartufo Bianco di San’Agostino che propone escursioni guidate da trufolai nel bosco e piatti a base di Tuber magnatum pico, la cui vendita contribuirà alla ricostruzione del terremoto del 2012. La sagra che invece si tiene nella vicina Bondeno mette in tavola i tartufi raccolti nelle anse del fiume Pnaro, dette della sabbiella, proponendo piatti della cucina tipica ferrarese rivisitati per abbinarsi al profumato fungo sotterraneo.

Tre le kermesse toscane da non perdere. Il 24 ottobre inaugura a Volterra la Mostra del Mercato del Tartufo Bianco, con degustazioni e abbinamenti tra tartufi e vini. volterranei e un curioso Palio dei Caci, con i partecipanti che sfidano nel far ruzzolare il più velocemente possibile una forma di formaggio. Il 77 novembre si sposta a San Giovanni d’Asso che ospita la mostra mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, con caccia al tartufo nei boschi. visite al Museo del Tartufo, ai frantoi e alle aziende agricole, degustazioni e cene a tema nei ristoranti. Per raggiungere San Giovanni d’Asso si potrà usare anche il Treno Natura, l’antico convoglio a vapore in partenza domenica 8 novembre da Siena e domenica 15 novembre da Grosseto. Il 14 novembre è San Miniato ad inaugurare la sua Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco con un centinaio di espositori che presenteranno le eccellenze enogastronomiche locali e l’Officina del Tartufo, dove rinomati chef prepareranno piatti ad hoc, a base,ovviamente, di tartufo.

Tartufi anche nei menù degli agriturismi della zona, dove è anche possibile alloggiare. Su queste colline, nel 1954 è stato ritrovato un tartufo di ben 2550 grammi, regalato all’ora presidente degli Stati Uniti Eisenhower.

Il borgo umbro di Pietralungo abbina, in una partecipata mostra-mercato, i tartufi trovati dai trifolai nei boschi e lo circondano di patata bianca coltivata dai contadini. Dal 9 ottobre mette in tavola piatti e abbinamenti tra i due prodotti della terra, accompagnandoli con concerti jazz, degustazioni di vini, birre artigianali e olio extravergine d’oliva, raduni di Vespa Club e auto d’epoca e una simpatica gara di cani da tartufo.

Il 22 ottobre, nel suggestivo centro storico di Gubbio, si inaugura la Mostra del Tartufo BIanco seguita, nel weekend successivo, dalla Mostra del Tartufo Bianco di Città di Castello, dove sarà possibile acquistare pezzature accessibili anche in tempo di crisi. In occasione della kermesse di Gubbio e per tutto l’autunno lo chef Ciro D’amico del Ristorante Quattro Sensi al Borgobrufa, SPA Resort di Torgiano proporrà originali piatti a base di tartufo, mentre il Castello di Petroia invita i suoi ospiti a un emozionante caccia al tartufo nei boschi vicini.

Quattro fine settimana dedicati al tartufo bianco a Sant’Angelo in Vado, nelle Marche, che mette in vetrina tartufi ma anche eccellenze insieme alle bellezze naturalistiche e storiche del territorio di quella che fu la capitale dell’antica provincia medievale della Massa Trabaria.

Anche la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco nella vicina Acqualagna prosegue per quattro weekend, proponendo degustazioni guidate, cooking show, sfide in cucina tra vip e presentazioni i libri da gustare. Nel Palazzo del Gusto il meglio della gastronomia locale, dall’Olio DOP di Cartoceto al Prosciutto di Carpegna, dai salumi del Nino ai tartufi nero e bianco pregiato di Acqualagna.

Festa del tartufo, questa volta nero, anche in Campania a Bagnoli Irpino, la “Piccola Firenze dell’Irpinia”. Qui, tra visite guidate al coro ligneo monumento nazionale, alla chiesa, ai due castelli, al quartiere ebraico e al monastero domenicano, si va per osterie “tartufando”, si partecipa a escursioni e dimostrazioni  di ricerca del tartufo.

E chi non puà muoversi da casa può sempre rivolgersi al negozio per (www.peck.it) che offre tartufo bianco fresco selezionato secondo rigidi criteri.

 




Ricetta della Settimana: la lasagna di zucca perfetta per Halloween

Per stimolare la nostra creatività in cucina, oppure per consolidare le proprie basi, AICI Associazione Insegnanti di Cucina Italiana e il Consorzio Virgilio hanno organizzato in tutta Italia delle lezioni gratuite presso le scuole delle cuoche associate e il tema sarà la tavola delle Feste, con rivisitazioni dei menù natalizi.
I corsi si terranno nei giorni 29 e 30 novembre, e sarà possibile partecipare prendendo contatto con gli organizzatori (info@aicionline.it o 338 7761572 _ Daniela Pignatti) per prenotare il proprio posto, il tutto assolutamente gratuito. In particolare, a Milano l’appuntamento sarà il 30 Novembre 2013 in via Felice Casati, presso la Scuola di Cucina  CAPRICCI E SAPORI, alle ore 17.30.

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Una piccola anteprima, una fantasiosa ricetta che combina tradizione e innovazione, in perfetto stile Auto&Donna, con due tra gli ingredienti che amiamo di più durante l’autunno (zucca e tartufo!) e con la sostituzione della besciamella con il mascarpone:
Un’ottima ricetta per un Halloween all’insegna del gusto!

LASAGNE  CON ZUCCA MASCARPONE E TARTUFO
Ingredienti per 8/10 persone per la pasta:
3 uova
300 g di farina
Per il ripieno:
1 kg di zucca pulita tagliata a cubetti
300 g di mascarpone
200 g di provola affumicata
200 g di prosciutto di Praga in una sola fetta
2 dl di latte intero
1 scalogno
pasta al tartufo
Grana Padano grattugiato
brodo per la cottura
Olio extra vergine d’oliva
Sale e pepe
burro fuso
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Impastare la farina con le uova e lasciare riposare l’impasto con una ciotola per 30 minuti.
Tritare lo scalogno e farlo rosolare in padella con un filo di olio, unire la zucca e portare a cottura aggiungendo un poco di brodo, salare e pepare, alla fine deve essere risultare un morbida ma ancora a cubetti.
Versare metà della zucca nel frullatore,  unire il mascarpone, il latte e la crema di tartufo, frullare fino ad ottenere una crema liscia e vellutata.
Rimettere la crema di zucca nella padella e amalgamarla al resto della zucca unire anche la provola affumicata e il prosciutto di Praga tutto a cubetti e una generosa manciata di il Grana Padano.
Tirare la pasta, ricavare delle strisce, lessarle in acqua a bollore salata scolarle e raffreddarle velocemente in acqua ghiacciata, ungere una pirofila con il burro e alternare la pasta con il ripieno, terminando con la pasta, pennellarla con il burro fuso.
Passare in forno a 160° per 20/25 minuti.
– Un piccolo segreto per avere porzioni perfette è quello di raffreddare completamente le lasagne, di porzionarle e poi di procedere alla cottura in forno.-



Lasciatevi accompagnare da Giulietta: è tempo di tartufi

Iniziato ufficialmente l’autunno, è tempo di deporre le armi e di arrendersi ai colori e ai sapori della nuova stagione. I prossimi fine settimana saranno contrassegnati dal dominio del tartufo, considerato vero e proprio gioiello della terra, e per scoprirlo vi consigliamo la nuova Giulietta dell’Alfa Romeo.

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Sarà forse poco allettante alla vista, ma il tartufo è una delle più amate e pregiate prelibatezze da buongustai. Era il cibo di re e imperatori ed è ancora oggi materia prima di alta cucina. Su tutte le tipologie di tartufo il più pregiato in assoluto è quello bianco: pregiatissimi sono quello di Alba, che al tartufo dedica la Fiera, fino al 17 novembre, e quello di Acqualagna, nelle Marche, dove tra la fine di ottobre e i primi di novembre si tiene una seguitissima Fiera. Spazio a questo prodotto italiano pregiatissimo, anche alla Mostra del tartufo Bianco e dei prodotti agro-alimentari a Gubbio, dal 30 ottobre al 3 novembre, dove dieci regioni italiane espongono il prelibato fungo e i lori prodotti tipici, con i bei paesaggi della campagna umbra a fare da sfondo.

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Dal suo debutto, a metà del 2010, ne sono state vendute oltre 212.000 unità in tutto il mondo. Per il MY 2014, la Giulietta dell’Alfa Romeo indossa una veste delicatamente ritoccata: nuovi la mascherina, la cornice cromata dei fendinebbia e i cerchi da 16, 17 e 18 pollici. Rivisti anche gli interni, dai materiali ai pannelli porte e maniglie, fino alla plancia, che ora ospita al centro un inedito schermo di 6,5” e che, nel complesso, è più tecnologico ed elegante.

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Spinta dal nuovo motore 2.0 JTDM 2 da 150 Cv e 380 Nm, la Giulietta MY 2014 si riconosce anche per le nuove tinte della carrozzeria, Perla Moonlight, blu Anodizzato e Bronzo. Disponibile anche con allestimento Quadrifoglio Verde (dotata del motore 1750 TBi da 235 Cv), la nuova Giulietta sarà ordinabile nelle versioni Progression, Distinctive e nella top di gamma Exclusive.

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Immancabile, su tutte, il selettore Alfa DNA (di serie su tutta la gamma), con cui modificare i parametri di motore, cambio, sistema sterzante, differenziale elettronico Q2 e il sistema di controllo della stabilità ESC, per tre diverse modalità di guida, Dynamic, Normal e All Weather. Per tutte anche 6 airbag, clima manuale, sensore di pressione degli pneumatici e l’innovativo ESC (con ASR e hill holder). Tanti, infine, i pacchetti con cui personalizzarla, come più vi piace.
Da 18.950 euro.

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Info
www.alfaromeo.it
www.fieradeltartufo.org
http://acqualagna.com/fiere-tartufo/fiera-nazionale
www.comune.gubbio.pg.it




Il tartufo: un ingrediente sempre vincente

È proprio questo il momento ideale per concedersi un piccolo, grande lusso. Il tartufo, nonostante il suo aspetto oggettivamente non bellissimo, esercita da sempre un grande fascino sulle persone, dovuto proprio alla sua preziosità.
tartufo neroIn questo periodo dell’anno si moltiplicano le occasioni per gustare questa perla della terra, bianca o nera: ad Acqualagna (PU), il 27 Ottobre e 1, 2, 3, 9 e 10 Novembre per la Fiera Nazionale del Tartufo, oppure nella tradizionale patria del tartufo bianco, Alba, alla Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, dal 12 Ottobre al 17 Novembre.
Uno dedi modi più apprezzati di gustare il tartufo è crudo, a scaglie, rigorosamente non grattugiato. Il nero può essere cotto o scaldato, per esaltarne il seducente il profumo.
Per valorizzare al massimo la sua preziosa bontà, le migliori sono preparazioni semplici, con ingredienti ottimamente selezionati. La ricetta più semplice con il tartufo comprende un uovo al tegamino, leggermente fritto, con attenzione a non cuocere troppo il tuorlo e mantenerlo intero, un pizzico di sale e una generosa aggiunta di scaglie di tartufo, a crudo, a cottura ultimata. Può essere servito su un crostone di pane, appena tostato.

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Con un ingrediente così unico, però, si può anche giocare con ricette più complesse, adatte, dopo essere state provate, a garantire un sicuro successo anche per un appuntamento galante.
Per esempio delle lasagnette: vediamo una ricetta!

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Ingredienti

1 pacco di sfoglie per lasagne
tartufo
200 grammi di parmigiano grattugiato
100 grami di panna o latte
150 grammi di salsicce
100 grammi di mozzarella
sale q.b.

Lessare la pasta per le lasagne in abbondante acqua salata bollente, scolatele e adagiatele su un panno. A parte preparate una fonduta di parmigiano facendo scogliere nel latte (o panna) il formaggio grattugiato. Quando la fonduta si sarà formata, aggiungere delle piccolissime scaglie di tartufo. Assemblare le lasagne in piccole teglie da forno monoporzione (o… porzione per due!), alternando gli strati di pasta con la fonduta al tartufo, pezzetti di mozzarella e di salsiccia. Cuocere in forno a 180° per circa 20 minuti, servire le piccole teglie ben calde, con un aggiunta finale di tartufo a scaglie, a crudo.