Un weekend da brividi, tra feste di Halloween e visite guidate
Si avvicina anche il weekend del lungo ponte di Ognissanti e da Nord a Sud fioccano gli eventi legati alla Festa di Halloween. Ma l’occasione è buona anche per una gita fuori porta, alla scoperta della nostra città o di un’altra che desideriamo visitare. E si può anche conoscere una tradizione diversa dalla nostra, come la Festa della Luce della cultura induista, in programma a Roma. Ecco, allora, i consigli su che cosa fare e dove andare nel weekend del 4 e 5 novembre.
Una visita guidata a Peschiera del Garda (VR)
Sabato 4 novembre, si può cogliere al volo l’occasione di una visita guidata alla splendida Peschiera del Garda. Le visite si effettuano in tre turni: alle 10, alle 11.30 e alle 16. Il ritrovo per la partenza è davanti al Monumento Artiglieri, davanti a Porta Brescia (in via Campo Sportivo 20). Si potrà conoscere la storia di Peschiera durante le tappe della storia italiana e capire come l’acqua è sempre stata un elemento fondamentale per la città: pesca, commercio e difesa militare sono i fils rouge che attraversano secoli di storia. Il grande bacino lacustre, infatti, raggiunge nel suo limite più a Nord le Alpi trentine, quindi viene convogliata nel fiume Mincio per poi proseguire il suo corso verso Mantova e terminare infine nel Po.
Nel Medioevo fino al XX secolo, poi, Peschiera assume grande rilevanza militare per poi arrivare all’Unità d’Italia e alla Prima Guerra Mondiale. Durante la visita si potranno ammirare le mura, Patrimonio UNESCO dal 2017, le porte, l’Ospedale Militare d’Armata, l’antica Piazza d’Armi, oggi Piazza Ferdinando di Savoia, la Chiesa di San Martino, il complesso della Rocca, i quartieri militari asburgici e il palazzo del Provveditore. Il tutto circondato dalla lucente acqua del lago, dove le anguille continuano la loro corsa verso il mare. Quota di partecipazione: € 15.
Domenica 5 novembre, è in programma una splendida visita guidata in motonave alla scoperta dei “Misteri di Venezia e della sua laguna”. Si parte alle 8.45 da Quarto d’Altino – Portegrandi a bordo di una capiente motonave e si salpa ascoltando le storie, le leggende e i misteri legati alle isole della Laguna Nord.
Sono previste soste a Venezia e a Murano, con visita a una vetreria dove il fuoco sarà protagonista. Il ritorno a Portegrandi è previsto per le ore 18. La quota di partecipazione senza pranzo è di € 40 per gli adulti, bambini 6-14 anni € 25, bambini 3-5 anni € 15. Con pranzo: adulti € 75, bambini 6-14 anni € 20, bambini 3-5 anni € 20. Prenotazione obbligatoria.
Domenica 5 novembre, e ogni domenica alle 11, fino al 17 dicembre, sono in programma le visite guidate con aperitivo “Racconti e sapori al Castello di Tabiano”, gioiello del Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. I partecipanti seguiranno la guida nei magnifici giardini del castello, tra sentieri e alberi secolari, procedendo tra le antiche mura e visitano i grandi saloni affrescati, tra cui la Sala da Ballo, la Sala della Caccia e la Sala da Pranzo.
Circa a metà della visita, si farà una sosta per degustare un ricco aperitivo a base di prodotti locali. La visita terminerà poi nelle suggestive stalle feudali trasformate in cantine per il vino, che raccolgono numerose botti e strumenti, un tempo impiegati per la produzione di vino, Parmigiano Reggiano e burro. Quota di partecipazione: adulti € 20, bambini 8-12 anni € 18, minori di 8 anni gratis. Prenotazione obbligatoria.
Domenica 5 novembre, arriva a Roma, presso l’Auditorium del Massimo, in via Massimiliano Massimo 1, Diwali, la Festa della Luce della tradizione induista, che celebra la vittoria della luce sull’oscurità. La festa indiana è pronta a illuminare diverse città d’Italia con le sue tradizionali lampade e atmosfere magiche, tra spettacoli, danze e laboratori. Roma è la prima tappa e, per tutta la giornata, dalle 10 alle 23, si potrà assistere a concerti, esibizioni di danza indiana classica e contemporanea, spettacoli di marionette, laboratori per bambini e molto altro.
Alle 12, per esempio, è in programma un varietà di marionette indiane, alle 15, il Teatro Tascabile di Bergamo presenterà il “Raja Di Kottarakkara”, uno spettacolo di teatro classico indiano in stile Khatakali, che esplora le ricchezze di questa arte. Si prosegue alle 18.30 con il concerto di Supriyo Dutta, per conoscere la musica classica vocale Bharatanatyam “Dhruva hindustani. La giornata terminerà poi con lo spettacolo di danza” e la performance dell’incantatrice della Negma Dance Group, celebre nel mondo di Bollywood. Partecipazione gratuita e aperta a tutti.
A Napoli una caccia al tesoro “paurosa” al Maschio Angioino
Sabato 4 novembre, torna in uno dei castelli più belli di Napoli, Castel Nuovo, meglio noto come Maschio Angioino, un’avvincente caccia al tesoro a tema Halloween dedicato ai più piccoli. Il divertente gioco di squadra condurrà i piccoli esploratori alla scoperta dei segreti del maniero e del coccodrillo che, secondo la leggenda, si nascondeva nei sotterranei del Maschio Angioino. Si partirà proprio dal mistero del coccodrillo per vivere questa fantastica avventura, tra miti e leggende della città partenopea.
Ai piccoli partecipanti, singoli o in gruppo, saranno forniti tutti gli strumenti utili, tra mappe, bussole e indizi, per superare prove di abilitò, ostacoli e peripezie. Senza dimenticare la splendida location storica. Il castello medievale e rinascimentale, infatti, è uno dei simboli di Napoli ed è stato costruito nel 1279 durante il regno di Carlo d’Angiò. Dominta la scenografica Piazza Municipio e custodisce vicende e aneddoti misteriosi. Sono previsti due turni, alle 12 e alle 17. Ritrovo 15 minuti prima. Quota di partecipazione: bambini dai 6 anni € 10,90, adulti accompagnatori € 6,90. Durata 50 minuti.
A Palermo una notte di misteri e delitti al Castello di Carini
Sabato 4 novembre, torna al Castello di Carini (in Corso Umberto I) “Murder in Carini’s Castle”, una notte avventurosa e all’insegna del mistero e del delitto. A partire dalle 21, i residenti e i visitatori avranno l’opportunità di vivere un’esperienza unica e avvincente all’interno delle antiche mura. Durante la serata, tutti i partecipanti diventeranno coprotagonisti del delitto della baronessa Carini.
E il castello, con le sue architetture e le sue storie oscure, è il luogo perfetto per questa avventura. Saranno visitabili le camere del castello, i corridoi bui e gli angoli nascosti in un’atmosfera dai toni cupi. Ma niente sarà come sempre e il mistero potrebbe rivelarsi più oscuro di quanto si immagini. Quota di partecipazione: € 5. Prenotazione consigliata.
È il weekend delle Giornate FAI d’autunno. E non solo…
Il prossimo weekend, quello del 14 e 15 ottobre, sarà quello delle Giornate FAI d’Autunno, dedicate, ormai da dodici anni, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante questo fine settimane, si potranno visitare centinaia di luoghi straordinari in tutta Italia, selezionati perché solitamente inaccessibili al pubblico, oppure perché originali, curiosi o poco conosciuti. Tra questi: palazzi storici, ville, chiese, castelli, ma anche musei, esempi di archeologia industriale, biblioteche, laboratori artigiani, percorsi naturalistici e molto altro. Qui la lista dei siti aperti
Di seguito, invece, i suggerimenti per il weekend nella nostra consueta rubrica settimanale.
A Cuneo la 24° Festa Nazionale del Marrone
Dal 13 al 15 ottobre si tiene a Cuneo la 24° edizione della Festa Nazionale del Marrone che mette al centro il castagno da frutto e da legno ed è considerata una delle più importanti rassegne enogastronomiche d’Italia. Si tratta infatti di una vetrina unica delle produzioni tipiche, delle eccellenze e delle antiche tradizioni del territorio piemontese, dalle Alpi al Mare. Per tre giorni, il centro storico di Cuneo si riempirà di profumi, sapori e colori che permetteranno di gustare e apprezzare i migliori prodotti enogastronomici e artigianali d’Italia e d’Europa.
Tra le novità di questa edizione ci sarà il “Concorso Nazionale di dolci a base di castagne, marroni e farina di castagne” per valorizzare le produzioni tipiche e promuovere le ricette pervenute. In Piazza Europa, invece, sarà allestito il Villaggio del Castagno, dove per tre giorni i vivaisti specializzati nella coltivazione dei castagni esporranno i loro esemplari in vaso. Non mancheranno nemmeno gli spazi per i più piccoli e momenti gastronomici, oltre a proposte culturali, convegni, laboratori didattici, spettacoli e concerti.
Sabato 14 ottobre, nei giardini della Villa Reale di Monza si potrà provare l’ebbrezza di volare in mongolfiera. Dalle 15.30 e per due ora, infatti, si potrà salire su un pallone aerostatico ancorato a terra. Ogni volo, per gruppi di 4-5 persone, avrà una durata di circa 7 minuti, durante i quali si potrà ammirare Monza dall’alto.
Per motivi di sicurezza, l’esperienza è rivolta a bambini dai 5 anni e con un’altezza superiore ai 110 cm. Per i più piccoli, da 1 a 3 anni ci saranno invece laboratori tattili e incontri spettacolo con le mascotte dell’evento, Piera la Mongolfiera e Gastone il pallone. La partecipazione è gratuita, ma è necessaria la prenotazione.
Sabato 14 e domenica 15 ottobre, presso il polo fieristico di Cremona, si tiene la 10° edizione di Pets Festival, la grande kermesse dedicata agli amici animali. Su una superficie espositiva di 27 mila mq si potranno incontrare tanti esemplari di cani, gatti, coniglietti, ma anche uccelli, rettili, alpaca e assistere a spettacoli, laboratori, presentazioni e workshop, oltre a conoscere le ultime novità su prodotti e gadget per animali.
Saranno presenti più di 20 allevamentidi cani e i campionati europei di Dog Dance, con 100 esemplari di diverse razze provenienti da 13 paesi. Più di 200 gatti, invece, saranno protagonisti dell’Esposizione Felina InternazionaleCoral Jubilee Show. Non mancheranno neanche i coniglietti, protagonisti della mostra Cunitaly, e più di 100 alpaca e lama, e poi 300 colombi, rapaci, piccoli roditori, pony, asinelli, cavalli, api e tanto altro. Tra gli eventi in programma, dimostrazioni di primo soccorso cinofilo, prove di volo con rapaci e il Festival degli alani.
Roma, al Circo Massimo c’è il Villaggio Coldiretti
Dal 13 al 15 ottobre, al Circo Massimo torna il Villaggio Contadino di Coldiretti, l’unico posto al mondo dove, per un intero weekend, dalle 9 fino a sera, si potrà gustare un intero menù al costo di 8 euro con il miglior cibo italiano al 100% preparato dai cuochi contadini. Su 80 mila mq saranno presenti aziende agricole con i loro prodotti, trattori, asini e cavalli, mucche, pecore, capre, maiali, conigli e galline delle fattorie didattiche. I bambini potranno imparare a pigiare l’uva, a preparare la mozzarella, impastare il pane o fare l’orto.
Tra i primi piatti, proposti a 3 euro l’uno, ci saranno: risotto ai funghi e all’isolana, pasta alla gricia e all’amatriciana, tortelli al ragù e vegetariani, tortellini alla crema di parmigiano, gnocchi al ragù di castrato, polenta, pasta e patate e pasta e fagioli. Tra i secondi, per la stessa cifra è possibile scegliere tra carne di manzo o maiale, porchetta, arrosticini, pollo fritto, pesce fritto, mozzarella di bufala ma anche pizza o panini mentre al prezzo di soli 2 euro è possibile consumare patate fritte, agrigelato, granita, frutta, cannolo, maritozzo o babà. E ancora degustazione guidata dei vini nelle enoteche, dell’olio nell’oleoteca e di birre agricole
Spazio al più grande mercato a chilometri zero con Campagna Amica dove o acquistare direttamente dagli agricoltori provenienti da tutta Italia esclusivi souvenir del gusto per se stessi o da regalare agli altri con aree dedicate alla solidarietà per aiutare le categorie più deboli. Un intero settore è dedicato alla pet therapy e al ruolo degli animali nella cura del disagio ma ci sarà anche Pompieropoli con un coinvolgente percorso per i più piccoli: tuffi sul telo, ponte tibetano, trave basculante, parete da arrampicata, teleferica e azioni antincendio, anche per imparare a rispettare e a difendere il bosco italiano. Uno spazio sarà dedicato agli antichi giochi agricoli.
A Boscoreale (NA) per la Festa del Vino, dei Sapori e dei Saperi Vesuviani
Sabato 14 e domenica 15 ottobre, a Boscoreale, in provincia di Napoli, si tiene la 23° edizione della “Festa del Vino, dei Sapori e dei Saperi Vesuviani”, un grande evento enogastronomico per esaltare i sapori locali. Ogni piatto sarà proposto in abbinamento a un vino prodotto sulle falde del Vesuvio. Lungo le vie del centro storico gli stand saranno attivi dalle 19 di sabato e di domenica. Si potrà scegliere tra: fusilli di grano saraceno al ragù napoletano, pasta mischiata con fagioli, totano e pomodorini, pizza fritta della tradizione napoletana, polpette al sugo napoletano, filetto di maialino laccato al vino rosso, cubotto alle erbe vesuviane, sfogliatella riccia o frolla.
In programma anche alcune masterclass gratuita di avviamento al vino per scoprire le storie e gli aromi che si celano dietro a ogni bottiglia. Tanti anche gli spettacoli, tra cui disco con le musiche degli anni Novanta e, domenica alle 21.30, gran finale con lo spettacolo di Biagio Izzo. Per l’occasione, via Cirillo, nel centro storico, sarà dedicata ai giochi di una volta. Dalle 18 alle 24, grandi e piccoli potranno divertirsi, sfidarsi e scoprire i giochi antichi. Non mancheranno nemmeno convegni, attenzione all’ambiente e promozione della Dieta Mediterranea come sano stile di vita.
Sabato 14 e domenica 15 ottobre, “Autunno in Barbagia” fa tappa a Orgosolo, splendida cittadina nel nuorese. I visitatori avranno l’opportunità di conoscere la cultura e le tradizioni di questa parte della Sardegna, attraverso eventi, spettacoli, degustazioni di prodotti tipici e visite guidate al paese. A Orgosolo, si potranno raggiungere alcuni dei siti più affascinanti e visitare diversi menhir e domus de janas, i numerosi villaggi nuragici con oltre 30 nuraghi, tra cui lo splendido Nuraghe Mereu, immerso nella cornice del Supramonte, da cui si gode di una splendida vista sul canyon di Gorroppu.
Ma Orgosolo è anche una terra di artisti con un profondo legame con le proprie radici. Qui, infatti, negli anni Sessanta del Novecento, comparvero i primi murales a tema politico-sociale per contestare le ingiustizie. Dipinti che hanno portato Orgosolo all’attenzione internazionale per la loro bellezza, al punto che oggi è considerato un vero e proprio museo a cielo aperto.
LUGANO: natura, arte, golosità, shopping chic e molto di più…
di Cesare Zucca
For the “alplermagronen” recipe in english, click here
A pochi passi dal confine tra Italia e Svizzera, Lugano vi aspetta per regalarvi un weekend da sogno: arte, panorami mozzafiato, natura accessibile, mille possibilità sportive in un mix perfetto di cultura svizzera e mediterranea insaporito da tante delizie gastronomiche.
Il suo centro storico ricco di edifici in stile lombardo, di palazzi colorati e portici che un tempo erano luogo di commercio dove i pescatori stendevano le loro reti da pesca e gli artigiani esponevano i loro prodotti in vendita.
Lugano è una cittadina tranquilla, perfettamente a misura d’uomo, piacevole da scoprire passeggiando tra le vie del suo centro storico o ammirando incantevoli paesaggi lungo le sponde del lago.
Il suo lungolago offre diverse opportunità: lidi e spiagge artificiali per chi vuole rilassarsi sotto il sole, escursioni in battello e noleggio barche per ammirare Lugano da un’altra prospettiva, e numerose attività e sport acquatici per i più sportivi.
DA VEDERE Piazza della Riforma
La piazza principale circondata da portici e da edifici in stile neoclassico dai colori pastello, il luogo dove i luganesi si incontrano e dove ci si può sedere a bere un caffè e rilassarsi in una delle storiche caffetterie presenti.
Museo Herman Hesse nella Torre Camuzzi
Poco sopra Lugano, nel piccolo paese di Montagnola, c’è questa casa-museo dedicata al premio Nobel Herman Hesse, scrittore tedesco naturalizzato svizzero. La mostra raccoglie oggetti, dipinti e opere dell’ illustre Artista.
Chiesa di Santa Maria degli Angioli Piccola chiesa che custodisce il meraviglioso affresco “Passione e Crocifissione” capolavoro di Bernardino Luini, discepolo di Leonardo da Vinci.
LAC Lugano Arte e Cultura Ospita il Museo di Arte Contemporanea della Svizzera Italiana, una sala per concerti ed il Teatrostudio.Cattedrale di S.Lorenzo Il ricco cartellone presenta musicals. opere, teatro, concerti e danza.
Date un‘occhiata
UN TUFFO NEL GREEN Parco Ciani, meraviglioso giardino all’inglese, ideale per rilassarsi e passeggiare tra alberi secolari, giardini ben curati, e lussureggianti aiuole di fiori adornate da statue e fontane. Si estende per più di 60.000 mq e ospita Villa Ciani, il Palazzo dei Congressi, la darsena, il Museo Cantonale di Storia Naturale e la Biblioteca Cantonale. il suo portone in ferro battuto adornato da fiori è conosciuto come ″porta del lago″ ed è una vera icona del parco
Parco del Tassino Offre una terrazza panoramica da cui si gode di una splendida vista sul lago. Inoltre il parco ospita in primavera numerose specie floreali di origini neozelandesi, giapponesi e cinesi
VISTE MOZZAFIATO
Monte Generoso Avventuratevi sul trenino a cremagliera che vi farà salire fino a quota 1704 mt per godervi una spettacolare vista del Lago e delle Alpi Monte San Salvatore
Familiarmento soprannominato ″il Pan di Zucchero della Svizzera″, è raggiungibile attraverso la funicolare panoramica che parte da Lugano-Paradiso oppure attraverso un’ escursione a piedi di circa un’ora e mezza. Da qui vista 360° su Lago.
CIOCCOLATO E NON SOLO…
Museo Alprose La Svizzera è famosa per la produzione di buonissimo cioccolato.
Se, oltre ad assaggiarlo, ne vorrete sapere di più, visitate Il Museo del Cioccolato di Caslano che racconta la storia del cioccolato dalle origini ai giorni nostri. Tutti i processi e i macchinari vengono illustrati da pannelli illustrativi e il percorso termina con un degustazione nel negozio “Nostalgia”.
Lugano, oltre alla tradizione del cioccolato, vanta un’ ampia produzione di raffinati formaggi. Tra i prodotti ticinesi più caratteristici vanno citati (e assaggiati) i “büscion”, formaggini prodotti con latte vaccino o caprino, da mangiare freschi, cosparsi di pepe macinato e olio d’oliva extravergine. Di sapore più intenso è l’eccellente “Zincarlin della Val da Mücc”, stagionato per oltre due mesi con vino bianco secondo un metodo antico.
Tra i piatti più tradizionali spicca l’Alplermagronen, un ricco primo (e anche un secondo) che soddisferà gli appetiti piu robusti Tra gli ingredienti troviamo pasta, cipolle, formaggio, panna e patate,
Appetitoso vero? Volete la ricetta ? La troverete nella prossima pagina
PER I PIU’ PICCOLI ( E NON SOLO…) Swissminiatur Un parco tematico con oltre 120 modelli in scala dei più famosi monumenti e mezzi di trasporto della Svizzera, Divertimento garantito per tutta la famiglia, tra mini battelli, funivie, funicolari, automobili e magari una pausa gustosa nel grotto “Pinin” offre una scelta di panini e snacks, anche vegani.
Shopping and coffee Via Pessina Popolata da negozietti, botteghe ed eleganti caffè. Un vero paradiso della gastronomia con un’ Imperdibile pausa nell’ ottocentesco Grand Café Al Porto, storico bar pasticceria che ha ospitato clienti rinomati come Clarke Gable e Sophia Loren. Via Nassa In passato questa e le vie limitrofe alla Cattedrale servivano per stendere le reti dei pescatori o per esporre la merce e ogni portico aveva il nome dal suo proprietario o dell’uso a cui era destinato Oggi è la via più chic di Lugano! 270 metri di portici vicino il lungolago dove sono presenti negozi e boutique dei marchi più prestigiosi della moda, della orologeria e della gioielleria, spesso a prezzi stellari… E visto che siamo in tema di soldi… Perché non provare a vincere puntando qualche fish al Casinò di Lugano? Al suo interno ci sono anche un ristorante e un teatro. Un luogo per trascorrere una serata un po’ diversaPreferite non rischiare e… andare sul sicuro? Anche a tavola? Vi aspetta il ristorante Vitti“nipotino svizzero” della omonima Famiglia romana che nel lontano 1898, inaugurò a Roma la storica pasticceria gelateria. Nel tempo i Vitti hanno deciso di intraprendere la strada della ristorazione, ottenendo un crescente successo fino ad arrivare all’iconico ristorante in Via Lucina a Roma, seguito da quelli “gourmet” e “Ital-Japan” in Piazza Cavour e dal prossimo “Vitti Osteria e Cantina”.
La passione e la tradizione famigliare hanno sviluppato nel tempo un’assonanza univoca con la cultura gastronomica romana, paladina di gusti semplici genuini, proiettata a un pubblico sempre più vasto e internazionale. Ecco quindi nascere il centralissimo Vitti Lugano, al cui timone troviamo Veronica e Angelo, intraprendenti rampolli della famiglia Vitti. che, da Roma, tramite papà, li supporta in tutto anche se distante.
In cucina “impera” lo chef Mauro Ranieri, il quale, affascinato dall’incontro con i fratelli Vitti ne condivide il progetto solo dopo una full immersion nel locale di Roma che gli permette di apprendere le tecniche e i segreti della cucina della miglior tradizione romana che può così far apprezzare, senza rinunciare ad un tocco di rispettosa innovazione.
Piatti preparati secondo antiche ricette che si tramandano da generazioni, utilizzando il pecorino e il guanciale che arrivano freschi, settimanalmente, da Roma. oltre a proposte internazionali dedicate ai numerosi visitatori esteri che giungono sul meraviglioso lago per passare qualche giornata di relax
Veronica, Angelo e Mauro, un tris d’assi davvero notevole!
Non me li sono lasciati sfuggire per una simpatica intervista Buongiorno, parliamo di weekend: arriva a Lugano un amico turista, dove lo portate? Veronica: sul Monte Brè da cui si gode della più bella vista di Lugano. Angelo: Mi piacerebbe fargli conoscere un po’ della Svizzera interna, specialmente Interlaken dove ho sperimentato per la prima volta il parapendio: è stata un’esperienza fantastica! Mauro, se l’amico è un buongustaio? Mauro: Entrerei anch’io nel cuore della Svizzera e lo porterei in qualche tipico “grotto”, una specie di trattoria, dove gli farei scoprire la “luganighetta” una salsiccia a base di carne di maiale, insaccata in un budello ovino da arrostire, deliziosa cotta alla brace, alla griglia o in padella, Con cosa la si accompagna? Mauro: Di preferenza col risotto o con polenta, patate al forno oppure con una base di sugo al pomodoro. E’ davvero un cibo ” felice“, poco salato, profumatissimo , sinonimo di festa e di allegria. Vitti e la cucina romana, binomio storico: il vostro primo ricordo in cucina? Veronica, sia io che Angelo siamo praticamente cresciuti nei laboratori di gelateria e pasticceria dei miei antenati. Angelo: Ero piccolo e i miei hanno inventato un piatto che portava il nome. Era un piatto super semplice ma gustoso: pasta con il tonno. Mauro: In cucina con i miei cuginetti, mentre la nonna piacentina impastava gli gnocchi. A dire il vero, lei avrebbe voluto che io e gli altri nipoti le dessero una mano, ma più che “aiutanti” eravamo dei golosi “assaggiatori”.
Cosa c’è di “romano” nel menu di Vitti Lugano? Veronica abbiamo inserito principalmente i tradizionali primi romani lavorando tanto con le materie prime e le paste fresche, come i Bigoli alla Gricia con guangiale , pecorino e pepe, i Tonnarelli cacio e pepe mantecati con pecorino romano DOP e pepe macinato grosso, le Linguine alla Trasterverina con pomodoro, tonno, olive e gli immancabili Spaghetti alla Carbonara.
Angelo: Nel menu troverai molte ricette “storiche” dei nostri bisnonni, preparate secondo antiche ricette che si tramandano da generazioni, utilizzando il pecorino e il guanciale che arrivano freschi, settimanalmente, da Roma.
Tradizione anche nei dolci: il Tiramisu alla Vitti, da sempre un best seller!
Tra tante ricette originali della vostra famiglia, c’è un piatto indimenticabile? Veronica: Le polpette di bisnonna Luisa che rubavo dalla padella, in qualunque ora e giorno…. Angelo: i malfatti ricotta e spinaci di mia nonna Enrica, un piatto indimenticabile e, devo ammetterlo, inimitabile, mai mangiati dei malfatti così buoni… Chef, come definisci la tua cucina ? Mauro: classica, originale, fatta bene per essere all’altezza delle aspettative.
Un menu che, oltre alle tipicità romane, propone piatti “extra regione” quali Tagliolini al nero di seppia con salsa cacio e pepe e carpaccio di gamberi rossi, il Tataki di Tonno con Gazpacho di pomodoro , riso nero al vapore e maionese alla soia oppure il Poke di tonno con alga Wakame, mango, pomodori Cherry, Emadame, maionese alla soia.
Una cucina con amore, tradizione, fantasia e tanta voglia di incuriosire e di divertire, dove Ranieri e i Vitti sono i primi a divertirsi.
ASSOLUTAMENTE DA FARE Concedetevi un indimenticabile giro in barca sul lago e scoprire altre località che si affacciano sulle sue acque, come Gandria, Castagnola,Morcote, il Parco Scherrer e il Santuario della Madonna del Sasso.
Al tramonto il lungolago di Lugano è uno dei luoghi più affascinanti della città! Non perdetevi quindi una passeggiata quando il sole cala dietro le montagne e godetevi una Lugano “tutta per voi”
La ricetta dell’Alplermagronen
Ingredienti per 4
½ cucchiaio di farina
2 cucchiai d’olio di colza
1 cucchiaio di burro
250 g di patate resistenti alla cottura
2 cipoll
sale
350 g di maccheroni maccheroni dell’alpigiano
200 g di gruyère
2 dl di panne semigrasse
pepe
maggiorana per guarnire Preparazione
Taglia le cipolle ad anelli sottili. Cospargile di farina e mescola bene. In un tegame scalda l’olio e il burro. Rosola le cipolle a fuoco medio per ca. 10 minuti, finché risultano croccanti. Estraile e falle sgocciolare su carta da cucina.Taglia le patate a dadi e lessale in abbondante acqua salata per 5 minuti. Aggiungi i maccheroni e lessa il tutto al dente per 8-10 minuti. Scola e fai sgocciolare bene. Trasferisci il tutto nel tegame. Elimina la crosta del formaggio e taglialo a dadini. Unisci il formaggio e la panna alla pasta e, a fuoco spento, fai riposare coperto per ca. 5 minuti, finché il formaggio non si è sciolto. Condisci con il pepe e cospargi con le cipolle.
Guarnisci con la maggiorana. Servi con spicchi di mela.
The “alplermagronen” recipe in english, next page, Click Next>
Among the traditional swiss dishes, the alplermagronen stands out, a rich first course (and also a second course) that will satisfy the most robust appetites.
Among the ingredients we find pasta, onions, cheese, cream and potatoes.
The alplermagronen recipe
Ingredients for 4
½ tablespoon of flour
2 tablespoons rapeseed oil
1 tablespoon of butter
250 g of cook-resistant potatoes
2 onions
salt
350 g of macaroni (maccheroni dell’alpigiano)
200 g of gruyère
2 dl of semi-fat cream
pepper
marjoram for garnish Preparation
Cut the onions into thin rings. Sprinkle them with flour and mix well. In a pan, heat the oil and butter. Sauté the onions over medium heat for approx. 10 minutes, until crispy. Remove them and let them drain on kitchen paper. Cut the potatoes into cubes and boil them in plenty of salted water for 5 minutes. Add the macaroni and boil everything al dente for 8-10 minutes. Drain and drain well. Transfer everything to the pan. Remove the crust from the cheese and cut it into cubes. Add the cheese and cream to the pasta and, with the heat off, leave to rest covered for approx. 5 minutes, until the cheese has melted. Season with pepper and sprinkle with onions. Garnish with marjoram. Serve with apple wedges.
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Arriva il “ponte” del 1° maggio! Ecco che cosa fare
Dopo quello del 25 aprile, arriva un altro “ponte”, quello che va dal 30 aprile al 1° maggio. Come non cogliere l’occasione, allora, per una altro lungo weekend? C’è solo l’imbarazzo della scelta tra mostre, eventi musicali, enogastronomici, passeggiare guidate. Ecco quello che abbiamo selezionato per voi.
A Milano torna la Fiera del Gin
Dal 28 al 30 aprile, in Piazza Città di Lombardia, la più grande piazza coperta d’Europa, a Milano, si tiene la 3° edizione di Gin & Sound, la grande fiera dedicata al Gin, alla musica, e non solo. Dalle 17 all’1 di notte si potranno degustare i gin più conosciuti e di nicchia, incontrare i produttori e ballare al ritmo della musica. Per tutte e tre le serate si potranno trovare: un’area degustazioni con una vasta gamma di gin selezionati da esperti; un ‘area cocktail con gin tonic, gin lemon e molto altro; un’area food con piatti sfiziosi “on the road”.
In programma, poi, tre grandi serate in stile anni Novanta. Venerdì 28 aprile, dalle 22, “Voglio tornare negli anni Novanta” per ballare sulle note dei più grandi successi dell’epoca. Sabato, sempre alle 22, I Datura in concerto, mentre domenica 30, sempre alla stessa ora, va in scena Gigi l’Altro. L’ingresso alla manifestazione costa 20 € e include 10 token per altrettanti assaggi, tra degustazioni e cocktail, con possibilità di acquistarne altri. Compresi anche gli spettacoli e i concerti.
A Padova una minicrociera sulla Riviera del Brenta
Domenica 30 aprile, si parte da Padova, davanti all’Hotel Galileo, in via Venezia, alle 8.30, per una minicrociera di una giornata alla scoperta delle Ville Venete e dalla splendida Riviera del Brenta. Il programma prevede il ritrovo alle 8.15 e il trasferimento con bus privato per Malcontenta, dove si visita la celebre Villa Foscari, capolavoro del XVI secolo di Andrea Palladio, decorata all’interno a Giovan Battista Bellotti, allievo di Paolo Veronese.
Si continua poi la navigazione risalendo il Canale del Piovego e costeggiando le mura cinquecentesche di Padova, tra vie d’acqua, anse verdi, chiuse e ponti mobili. Si visiteranno poi Villa Widmann e il Giardino Monumentale di Villa Pisani. È previsto un brindisi a bordo e pranzo facoltativo in un ristorante o libero nel borgo di Dolo, lungo il verdissimo Canale di Brenta. Il ritorno a Padova è previsto alle 18.30, con sbarco presso la Scalinata del Portello, antico porto fluviale della città. Si ritornerà poi al punto di partenza in bus. Quota di partecipazione: adulti € 90; ragazzi 6-17 anni € 70, bambini 0-5 anni € 20. Prenotazione obbligatoria sul sito. La minicrociera si terrà anche in caso di pioggia.
A Santa Margherita Ligure (GE) una passeggiata nel Golfo del Tigullio
Domenica 30 aprile, alle 10, si parte dalla stazione ferroviaria di Santa Margherita Ligure (Ge) per una bella escursione guidata di 4 ore e mezzo alla scoperta delle bellezze del Golfo del Tigullio, ammirando Nozarego e la celebre Portofino. Dalla stazione di Santa Margherita si abbandona il lungo mare per la collina per ammirare il santuario barocco della Madonna di Nozarego, da cui si gode di un panorama mozzafiato sul golfo. Si riparte poi alla volta del quadrante sud orientale del Parco di Portofino, tra piccoli agglomerati rurale e l’Abbazia di San Girolamo della Cervara. È prevista una tappa in località Molini presso il Rio dell’Acqua Viva dove sorgevano i mulini per la lavorazione di olive e castagne, ma non solo.
Dal Mulino del Gassetta si segue poi il sentiero che porta in località Olmi e di lì si scende verso Portofino Mare, nella celebre “piazzetta” amata dal jet set internazionale. Una breve passeggiata porterà poi fino al Castello Brown, il Faro di Portofino, sulla punta estrema del Promontorio. Prevista una sosta anche alla Chiesa di San Giorgio. Per tornare a Santa Margherita Ligure si prenderà infine un bus di linea. Il rientro presso la stazione ferroviaria è previsto per le 17.45 circa. Quota di partecipazione: € 15 intero, € 8 bambini fino a 8 anni. Previsto il pranzo al sacco a carico dei partecipanti. Prenotazione obbligatoria via mail o WhatsApp.
Sabato 29 aprile, alle 10, si parte dal binario 29 della stazione di Roma Termini per un imperdibile viaggio nel tempo a bordo di un treno degli anni Trenta del Novecentio, il Treno del Razionalismo. Già dalle 9.15, tuttavia, si può visitare presso il binario 29 il suggestivo bunker sotterraneo della Cabina ACE (Apparato Centrale Elettrico), che risale anch’esso agli anni Trenta. Si tratta di un maestoso edificio a forma di parallelepipedo ricoperta di lastre di travertino realizzato dall’Architetto delle Ferrovie di Stato Angiolo Mazzoni. La partenza in treno è invece prevista per le 10 con arrivo a Latina alle 10.45. Si viaggerà su un mezzo costituito da carrozze del tipo Centoporte, tipico degli anni Trenta, trainato da una locomotiva E626.294.
Alle 11, presso i locali della sala di attesa di prima classe della stazione di Latina verrà inaugurata la mostra “La stazione di Latina e il mito della Littorina”, che resterà aperta fino al 31 dicembre 2023. Successivamente, si raggiungerà il centro di Latina per effettuare alcune visite guidate alle architetture urbane e ai musei cittadini.
Gli spostamenti sono previsti con bus dedicati. A conclusione della giornata, si salirà di nuovo sul treno d’epoca, alle 17, con rientro a Roma Termini previsto per le 17.55. Biglietti: € 10 a tratta (bambini 4-12 anni € 5) comprensivi di viaggio, visite guidate e spostamenti in bus. I biglietti si possono acquistare sul sito di Trenitalia, nelle biglietterie e self service in stazione, presso le agenzie di viaggio abilitate o direttamente sul treno, a seconda dei posti disponibili.
Domenica 30 aprile, dalle 11 alle 19, nello splendido borgo medievale di Bevagna, in provincia di Perugia, si tiene il Mevania Wine Festival, dal nome del borgo in età romana. La manifestazione è ospitata nel chiostro trecentesco di San Domenico, dove si danno appuntamento le aziende vitivinicole sia umbre che provenienti da altre regioni. Sarà una giornata dedicata alle degustazioni libere che, calici alla mano, porterà i partecipanti alla scoperta della storia enologica di Bevagna, e non solo. Al tramonto, poi, è in programma la passeggiata guidata enogastronomica “La Sagrantina”, tra borghi, vigne, cantine, ulivi e frantoi.
Tre le particolarità delle degustazioni, oltre alla masterclass tra arte, storia e gusto, ci sarà anche una “sfida” tra il Trebbiano e il Verdicchio, i due grandi bianchi del centro Italia, che si svolgerà nella suggestiva Sala Capitolare del Chiostro San Domenico, splendidamente decorato con affreschi del Trecento.
Lunedì 1° maggio, si parte da Piazza Bellini alle ore 19 per un “terrificante” Horror Tour di 2 ore nel centro storico di Napoli, alla scoperta di storie paurose e misteri. Si comincia con la visita al luogo in cui, secondo la leggenda, è vissuta una potente strega, ancora oggi temuta. Si prosegue poi nel luogo in cui si dice che sia vissuta una lupa mannara. La tappa successiva sarà invece la basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, per tentare di ascoltare l’inquietante grugnito del Demone Porco.
E, ancora, si passeggerà tra i luoghi citati da Mary Shelley, che collocò proprio a Napoli la nascita di Victor Von Frankenstein. Si ascolteranno le storie del Pietrificatore di cadaveri e dei fantasmi che si dice che infestino ancora alcuni edifici del centro storico. Tappa finale sarà la “Tomba di Dracula” all’esterno del complesso Monumentale di Santa Maria La Nova, ascoltando storie di vampiri. Al termine del tour, aperitivo in compagnia presso un locale del centro antico. Quota di partecipazione: intero € 13, studenti universitari € 11, ragazzi 7-17 anni € 10. Prenotazione obbligatoria.
La città si prepara a celebrare il 2776˚ compleanno di Roma in calendario venerdì 21 aprile. Un programma con appuntamenti speciali, mostre,incontri, visite guidate e spettacoli che coinvolgeranno diversi spazi della città in una grande festa collettiva dedicata a un pubblico di tutte le età. Per il Natale di Roma, l’accesso ai Musei civici di Roma Capitale e all’area archeologica del Circo Massimo sarà gratuitoper tutti i visitatori, comprese le visite alle mostre in corso.
Gli appuntamenti speciali
All’interno della mostra VRBS ROMA verrà esposto per la prima volta il vetro dorato con la personificazione della città di Roma, rinvenuto nel corso degli scavi per la realizzazione della stazione della Metro C a Porta Metronia. L’immagine, databile intorno al IV secolo, quindi in piena età imperiale, è riprodotta su foglia d’oro e rappresenta l’Urbs, la città, secondo l’iconografia diffusa, con l’elmo e la lancia. L’esposizione, sarà l’occasione per poter ammirare fino al 1° ottobre un reperto di grande rilievo dal punto di vista storico-artistico, oltre che di evidente valore simbolico per la città.
Proprio in considerazione dell’alto significato rappresentativo di questa scoperta, l’immagine sarà utilizzata come effigie della tradizionale medaglia commemorativa, coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per conto di Roma Capitale in occasione dell’anniversario della fondazione della città. Sul rovescio, riproduce l’immagine di Palazzo Senatorio in Campidoglio.
A seguire, sarà restituita alla città la Fontana della dea Roma in Campidoglio, tra le più belle e rappresentative della Capitale, dopo l’importante intervento di restauro che ha riguardato il basamento e la statua di epoca romana della dea Roma, le superfici in travertino del prospetto architettonico e quelle marmoree delle vasche con il ripristino della loro impermeabilizzazione.
Le visite guidate e gli incontri
Le celebrazioni per il compleanno di Roma saranno l’occasione per scoprire la storia e i segreti della città attraverso l’osservazione e il racconto di opere, monumenti, testimonianze artistiche e culturali diffusi sul territorio. Ecco il programma dal 21 al 23 aprile. Venerdì 21 aprile si parte alle 10.30 al Museo dell’Ara Pacis con la passeggiata per grandi e piccoli La mia prima volta all’Ara Pacis a cura di Lucia Spagnuolo (max 10 adulti con bambini dai 0 ai 3 anni); alle ore 11.00 nel Parco di Castel Fusano Marina Marcelli e Cristina Carta condurranno la visita Sul lido di Enea presso la cosiddetta Villa di Plinio (appuntamento al cancello d’ingresso della Villa; max 30 persone).
Alle 11.30 ci si sposta al Museo della Repubblica romana e della memoria garibaldina per la visita guidata L’antichità di Roma e la Repubblica Romana del 1849; alle 12 appuntamento al Museo di Roma in Trastevere per Un menù “Romanista”, un incontro sulle ricette della tradizione romana; presso l’Area archeologica dei Fori Imperiali c’è I Fori imperiali in due puntate: alle 12, Parte I – I Fori in epoca imperiale , alle 15, Parte II – I Fori dal Medioevo a (ingresso area archeologica, piazza Madonna di Loreto; max 20 persone). Sempre alle 15, Antoniarita Arconti accompagnerà il pubblico alla scoperta del Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia in Roma, una comunità di artisti tra le due Guerre (max 15 persone); alla stessa ora, inoltre, alla Centrale Montemartini visita guidata alla mostra Colori dei Romani.
Alle 15.15 ci si sposta al Sepolcro degli Scipioni (via di Porta San Sebastiano 9) per la visita guidata Gli Scipioni e l’Appia: unità d’intenti politici e culturali a cura di Carla Termini (max 12 persone); alle 16 si prosegue al Museo Napoleonico con Roma: una questione di famiglia. Alla stessa ora, alla Galleria d’Arte Moderna, Daniela Vasta e Giada Cristiano guideranno i piccoli visitatori alla scoperta de Il mestiere dell’artista. Tecniche, materiali, storie (max 8 bambini dai 6 ai 10 anni). Alle 17, infine, presso la Casa Museo Alberto Moravia, appuntamento con Lo sguardo sulla città: Contro Roma 1975- Contro Roma 2018 (max 25 persone).
Sabato 22 a domenica 23 aprile dalle ore 10 alle ore 18 presso la Villa di Massenzio c’è Ab Urbe condita: un’immersione nella storia, attraverso l’esperienza storico-ricostruttiva della vita pubblica e privata in età romana nei suoi molteplici aspetti.
Per le visite e gli incontri èobbligatoria la prenotazione allo 06/0608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00).
Gli appuntamenti culturali
Anche le istituzioni culturali capitoline prendono parte alle celebrazioni del Natale di Roma. Venerdì 21 aprile, Teatro dell’Opera apre le porte e offre al pubblico la possibilità di visitare con una guida esperta i principali ambienti del Lirico capitolino, edificato nel 1880 da Domenico Costanzi. Nel corso della visita, il pubblico ascolterà la storia del teatro dal punto di vista artistico e architettonico. Non mancheranno aneddoti e curiosità su compositori, impresari e cantanti che negli anni hanno frequentato questo luogo così ricco di storia, arte e cultura (I turno ore 12, II turno ore 14.30; accesso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail promozione.pubblico@operaroma.it)
Gli eventi
Il 21 aprile, in occasione del compleanno della città, il Teatro di Roma – Teatro Nazionale propone al Teatro India alle 17.30 A Roma nu je frega, mise en éspace con e a cura di Francesco Giordano, Lorenzo Parrotto, Riccardo Parravicini e Roberta Azzarone. Lo spettacolo è rivolto a tutti e in particolare ai ragazzi dagli 11 anni in su. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. (Info: www.teatrodiroma.net; 06.684000311-314-346.)
Dal 20 al 23 aprile dalle 9 alle 21 nell’area del Circo Massimo, caratterizzata dall’allestimento del Castrum imperiale e repubblicano, il Gruppo Storico Romano celebrerà il compleanno di Roma con un ricco programma di rappresentazioni di antichi riti e feste, spettacoli gladiatori e rievocazioni storiche, affiancati da incontri con autori, musica, mostre fotografiche e laboratori didattici per bambini.
Domenica 23 aprile è previsto il corteo storico, composto da circa 2.500 rievocatori in costume, che partirà alle ore 11 dal Circo Massimo per concludersi alle ore 14. Il programma completo è disponibile su www.gruppostoricoromano.it.
È il weekend di Capodanno! Ecco gli eventi più belli
É giunto anche il momento di salutare il 2022 e di dare il benvenuto al nuovo anno. Ecco, allora, che in tutta Italia, dalle grandi città ai borghi, si festeggia il 2023 con concerti, eventi, fuochi d’artificio, ma anche escursioni e visite guidate. E, per l’ultima volta nel 2022, torna anche la nostra rubrica dedicata agli eventi del weekend, con una selezione di quelli più belli in quello del 31 dicembre e 1° gennaio. Buon anno da Weekend Premium!
A Genova il Concerto di Capodanno in piazza De Ferrari
Artisti affermati e icone della musica italiana si danno appuntamento a Genova, in Piazza De Ferrari, per un grande Concerto di Capodanno, che sarà trasmesso dalle reti Mediaset. La sera del 31 dicembre, sul palco, che sarà allestito con fantastiche scenografie, si alterneranno Annalisa, Anna Tatangelo, Baby K, Patty Pravo, Rocco Hunt, Rovazzi, The Kolors.
Ma anche Big Boy, Blind, Erwin, Fausto Leali, Follya, Gemelli DiVersi, GionnyScandal, Ivana Spagna, Luigi Strangis, Mamacita, Riccardo Fogli, Riki e Roby Facchinetti. Alla conduzione ci sarà Federica Panicucci. Nel corso della serata, poi, ci saranno collegamenti alle piazze di Bari e Matera, dove si esibiranno Bommdabash, Rkomi e Gigi d’Alessio, mentre dalla scuola di Amici di Maria De Filippi, arriveranno Angelina, Cricca e Rita che si esibiranno in performance di canto e ballo. Ingresso gratuito.
A Venezia il Capodanno “accende” il Bacino di San Marco
Sempre romanticissimo il Capodanno a Venezia. Chi sceglie la Serenissima per festeggiare San Silvestro potrà assistere a uno splendido spettacolo pirotecnico che, allo scoccare della mezzanotte, illuminerà il Bacino di San Marco di mille colori e giochi di luci, che si rifletteranno sull’acqua. Per assistere allo spettacolo dei fuochi d’artificio, le zone migliori della città dove posizionarsi sono l’Arsenale e dintorni, Riva degli Schiavoni, Riva Cà di Dio, Riva San Biagio, Riva dei Sette Martiri, mentre i fuochi non sono visibili da Piazza e Piazzetta San Marco. Inizio alle 23.30. L’evento è gratuito.
La sera di San Silvestro, si rinnova anche il tradizionale appuntamento con il capodanno in Piazza Maggiore, che quest’anno si intitolerà Festivamente, e rientra in un più ampio cartellone culturale che prevede diverse iniziative nei teatri, nei club e nei luoghi della cultura. Come la kermesse “Dancing Bo” (in tre piazze bolognesi fino al 30 dicembre) e la mostra “Vecchi e Vecchioni”, che celebra 100 anni della tradizione del “Vecchione”.
La sera del 31 dicembre, invece, in Piazza Maggiore, che avrà una capienza massima di diecimila persone, sul palco saliranno artisti e artiste, con dj set che vede alternarsi alla consolle Laura Gramuglia e le PopPen djs. La novità di quest’anno sarà il discorso d’autore, affidato ad Alessandro Bergonzoni, che interpreterà il monologo “Udendo” che si potrà udire da Piazza Maggiore fino all’incrocia tra via Indipendenza e via Ugo Bassi. Inizio alle 22. Accesso da Nettuno e dall’Archiginnasio. Ingresso gratuito.
A Roma il Concertone al Circo Massimo e la Parata di Capodanno
La Capitale si prepara a dare il benvenuto al 2023 con un ricco calendario di eventi all’insegna della musica, dell’arte, della cultura e dello spettacolo. Evento clou sarà il grande concerto di Capodanno al Circo Massimo che vedrà alternarsi sul palco alcuni degli artisti più amati dai giovanissimi, tra cui Elodie, Franco 125, Madame e Sangiovanni. La conduzione è affidata a Francesca Romana D’Andrea e a Filippo Ferrano, mentre la radio ufficiale dell’evento sarà RDS 100% Grandi Successi. Inizio alle 21,30 e, dopo il brindisi di mezzanotte, si continua a ballare fino all’alba con uno speciale dj set a cura di Dimensione Suono Roma. Ingresso gratuito.
Dal mattino del 1° gennaio, poi, prenderanno il via più di 70 iniziative tra concerti, visite guidate, spettacoli, attività per bambini, che fino a sera animeranno teatri, musei, cinema e altri luoghi della cultura aperti per l’occasione. In particolare, alle 15.30 torna la tradizione della Parata di Capodanno, la spettacolare sfilata musicale che per tre ore vedrà esibirsi un migliaio di performer tra band delle high school americane, gruppi folk italiani, rievocatori storici, artisti di strada, sbandieratori e majorette. La Parata partirà e ritornerà a Piazza del Popolo, toccando Via del Corso, via Condotti, Piazza di Spagna e via del Babuino. Anche qui, ingresso gratuito.
Per chi desidera cominciare l’anno all’insegna della cultura, a Napoli il 1° gennaio torna #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che prevede l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali. Si potranno quindi visitare Castel Sant’Elmo e il Museo del Novecento, la Certosa e il Museo di San Martino, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Museo della ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana, il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes e il Museo delle Carrozze e il Palazzo Reale di Napoli. Ingresso gratuito anche alle aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Campi Flegrei e al Parco Archeologico Sommerso di Gaiola. Orari, informazioni e modalità di accesso sono reperibili sui siti dei singoli musei e parchi.
Domenica 1° gennaio, a Bari si rinnova per la 22° edizione, dopo due anni di pandemia, la tradizionale Marcialonga Nicolaiana, per chi desidera iniziare il 2023 all’insegna dell’attività fisica, ma anche per chi vuole solo assistere a una tradizione che racchiude storia, folklore e un buon augurio per l’anno appena iniziato. La passeggiata sportiva sul mare, ideata dopo i Giochi del Mediterraneo, prevede il ritrovo per la partenza alle 10.30 nel piazzale antistante la Basilica di San Nicola. La partenza, invece, è prevista alle 11.30, dopo la benedizione del priore. Chi lo vorrà, dopo la corsa potrà anche osare un bagno di mare.
INFO: L’iscrizione è gratuita, ma obbligatoria mandando una mail con nome, cognome e data di nascita a bari@uisp.it o bari@csi-net.it
Mostre, ponti da favola e set hollywoodiani. Ecco che c’è di nuovo
Torna l’appuntamento dedicato alle ultime news dal mondo del turismo. Chi è in vacanza in Trentino può per esempio visitare la mostra dei grandi fotografi dell’Agenzia Magnum. La Croazia, invece, si prepara a entrare nell’euro unendo il Paese con un magnifico ponte. A Modena si possono incontrate i divi di Hollywood, mentre Roma cerca “mecenati” per i suoi monumenti. E, per chi pensa già all’autunno, c’è una nuova rotta da Milano al Portogallo.
Al Castello di Caldes (TN) la mostra “Vivere in alto”
Fino al 9 ottobre, nelle suggestive sale del Castello di Caldes, in Val di Sole, Trentino, si può visitare la splendida mostra “Vivere in alto. Uomini e montagne dai fotografi di Magnum. Da Robert Capa a Steve McCurry”. La mostra prende le mosse dalla frase di William Blake: “Grandi cose si compiono quando gli uomini e le montagne si incontrano” e vuole esplorare e celebrare il legame da sempre esistente fra la dimensione umana e quella naturale della montagna, sotto diversi aspetti.
Protagonista assoluta sarà la montagna osservata, vissuta e raccontata dai grandi interpreti dell’Agenzia Magnum, fondata nel 1947 e attiva ancora oggi. In mostra circa 100 fotografie per un percorso espositivo che parte dalle persone, con le loro storie personali, che hanno deciso di vivere la montagna con un viaggio in diverse parti del mondo, e nelle mille professioni che tradizionalmente vi si svolgono.
Si esplora poi la vita di coloro che, per lavoro, scelta o necessità, decidono di vivere in alto e di affrontare le difficoltà che essa comporta attraverso le foto di Steve McCurry, Inge Morath, Susan Meselas, Ferdinando Scianna e molti altri. Una sezione è dedicata poi al tema del turismo tra luci e ombre, attraverso gli scatti di Martin Parr, i colori di Newsha Tavakolian e l’ironia di Jean Gaumy. Si toccherà anche il tema del “vivere in alto”, con le testimonianze delle civiltà antiche con la fotografia di Bruno Barbey, fino alle infrastrutture moderne e le nuove esigenze del turismo con le foto di René Burri.
La montagna, tuttavia, è anche luogo di conflitti e a questo tema è dedicata una sezione specifica con le foto di Alex Majoli e Christopher Anderson. La magia delle altezze, invece, viene raccontata dalle immagini di Paolo Pellegrin e Thomas Hoepker. Il percorso di conclude con la dimensione spirituale della montagna con foto di autori come Chris Steele-Perkins e Raghu Rai. Orario: mar-dom 10-18, fino al 29 agosto anche lun 10-18. Ingresso: intero € 8, ridotto € 6.
Il 1° gennaio 2023, la Croazia entrerà ufficialmente nell’euro e nell’area Schengen. E per prepararsi a questo importante passo, ha inaugurato e aperto al traffico il Ponte Pelješac, un’imponente struttura di oltre 2400 metri che consente di viaggiare lungo la costa croata, meta del turismo europeo e internazionale con facilità. Il ponte, infatti, unisce territorialmente tutto il Paese a beneficio dei tanti turisti che ogni anno visitano una delle regioni più affascinanti della Croazia.
Il ponte di Pelješac infatti, si innalza sul mare tra il villaggio di Komarna, sulla terraferma, e il paesino di Brijsta, sulla penisola di Pelješac e unisce Dubrovnik alla rete autostradale nazionale, bypassando il breve tratto di costa che appartiene alla Bosnia-Erzegovina, nell’area di Neum.
Non solo, il ponte, un’architettura unica nel suo genere, è anche un’attrazione turistica irresistibile per diportisti e viaggiatore, che possono godere di una splendida vista panoramica. Si potrà così raggiungere Dubrovnik in auto e saranno collegate dopo 300 anni le due parti della Croazia, rendendo il Sud più fruibile.
Sono iniziate a Modena le riprese del nuovo film di Michael Mann “Ferrari” che racconta tre mesi della vita del Drake Enzo Ferrari, durante l’estate del 1957. Nella città della Ghirlandina, Patrimonio UNESCO insieme al Duomo e Piazza Grande, dei Motori e del Bel Canto c’è grande fibrillazione non solo per l’arrivo della troupe e del regista, che ha preso casa nel centro storico, ma soprattutto per quello dei protagonisti: Adam Driver, celebre per i suoi ruoli in Star Wars e House of Gucci, che vestirà i panni di Enzo Ferrari, la bellissima Penelope Cruz, avvistata in tenuta sportiva, che presterà il volto alla moglie del Drake Laura Ferrari, ma anche Shailene Woodley, vista nella saga di Divergent e Patrick Dempsey, indimenticabile volto di Grey’s Anatomy.
Tantissimi i modenesi e non che hanno preso parte ai casting per le comparse, mentre le prime scene sono previste nel mese di agosto nei luoghi iconici di Modena e della Ferrari. Tra questi il centro storico, Piazza Roma, il Museo Casa Natale Enzo Ferrari, Maranello e le colline modenesi. Una parte importante del film sarà poi girato nella vicina Reggio Emilia, in un palazzo storico lungo via Emilia San Pietro, che è stato scelto come casa “cinematografica” di Enzo Ferrari.
Intanto, sono spuntare anche le prime auto storiche che faranno parte anch’esse del film. Insomma, se passate da Modena e da Reggio Emilia e vi fermate per prendere un caffè, mangiare qualcosa o passeggiare per le vie del centro, potreste imbattervi nella bellissima Penelope Cruz o scattare un selfie con Patrick Dempsey o Adam Driver.
La compagnia low cost Easy Jet potenzia i collegamenti verso il Portogallo con un nuovo collegamento da Milano, aeroporti di Milano Bergamo e Malpensa, per Porto e Madeira, portando a quattro le rotte operative per tutta la prossima stagione invernale per un totale di circa 200 mila posti disponibili. Il nuovo collegamento sarà operativo dal prossimo 15 ottobre, mentre i biglietti si potranno acquistare dal prossimo 15 agosto.
Nel 2015 fu Diego della Valle, patron di Tod’s a finanziare il restauro del Colosseo. E la Maison Bulgari ha dato invece il suo contributo per il recupero, ancora in corso, dell’area sacra di Largo Argentina. Ora, sull’onda di questi interventi, il Comune di Roma cerca “mecenati” per restaurare monumenti e rilanciare l’immagine turistica della città. La Giunta comunale ha infatti approvato un elenco di interventi finanziabili anche grazie alla generosità di privati e imprese. Si tratta di 92 progetti che riguardano restauri, nuove opere e investimenti tecnologici.
Qualche esempio? Con 60 mila euro, da reperire entro l’inizio del 2023, si potrà realizzare la revisione del sistema di realtà aumentata per visitare il Circo Massimo. Serviranno invece più di 3 milioni di euro per ricongiungere i Fori di Traiano, Augusto e Nerva e 1,2 milio per allestire gli spazi sotterranei della Basilica Ulpia.
È tempo di programmare il prossimo weekend. Che siate già in vacanza o siete ancora in città, ci si può ritagliare una “fuga” per assistere a un evento, fare una passeggiata urbana o nella natura, o andare alla scoperta dei sapori del territorio. E torna anche la nostra rubrica dedicata agli eventi da non perdere nel weekend del 18 e 19 giugno.
A Torino per la Giornata Mondiale dello Yoga
Domenica 19 giugno, in Piazza Castello, a Torino, si tiene la 10° edizione della Giornata Mondiale dello Yoga che si celebra in tutto il mondo. La Giornata è stata istituita nel 2014 dal Presidente dell’India Narendra Modi che ha sostenuto che “Lo Yoga è un dono di inestimabile valore offerto dall’antica tradizione dell’India. Incorpora l’unione di mente e corpo, pensiero e azione, armonia tra uomo e natura, in un approccio olistico alla salute. Non attiene all’esercizio fisico, ma alla scoperta dello stato di unione dentro l’essere umano”.
A partire dalle 19.30, l’associazione Mahi Krishna Lila, attiva da anni sul territorio torinese e nazionale, offrirà una dimostrazione gratuita. Il maestro Mahi terrà una lezione con una breve introduzione su queste millenaria sapienza e mostrerà la corretta esecuzione si alcune semplici asana, cioè posizioni, spiegandone il significato e la funzione. I visitatori potranno partecipare ripetendo gli esercizi sul proprio tappetino.
Dal 17 al 19 giugno, torna sul lungolago “Regina Adelaide” a Garda, nel veronese, la splendida Festa delle Fate, un grande evento che mette al centro la fantasia. Venerdì 17, dalle 19 alle 22.30 si passeggia tra le bancarelle del magico mercato tra artisti, autori e artigiani, dove i miti e le leggende delle culture celtiche e norrene si alternano a stand dove sarà possibile farsi fare la lettura dei tarocchi, delle rune e conoscere alcune pratiche olistiche.
Il mercato ci sarà anche sabato, dalle 11 alle 23. Sempre sabato, alle 16.30 presso lo stand di Camilla, ci sarà il laboratorio creativo per bambini che potranno imparare a dare vita a splendide bacchette magiche. Dalle 17, presso lo stand di Roberto Fontana, si potrà invece prendere parte a una lezione di scrittura elfica. Alle 19.30, poi, presso il bellissimo gazebo sull’acqua si potrà assistere al Matrimonio Elfico a cui può partecipare chiunque desideri celebrare le proprie nozze. Alle 22.30, invece, si celebrerà in anticipo il Solstizio d’Estate con l’accensione del suggestivo Fuoco sacro.
Domenica, la festa e gli stand aprono alle 10. Alle 11.30 e alle 14.30, sempre presso lo stand di Camilla, sono in programma due laboratori per bambini, mentre alle 14, presso quello di Roberto Fontana, una lezione di body writing. Per chi si fosse perso il Matrimonio Elfico, si replica dalle 15 alle 16.30 con prenotazione presso lo stand di Simona Cremonini. Non mancheranno nemmeno gli spazi per bambini, con truccabimbi, giochi da tavolo e laboratori creativi.
Domenica alle 17, presso l’Arena del Drago, si tiene l’attesissimo contest Cosplay in cui grandi e piccini si sfidano indossando il costume del proprio personaggio preferito. Alle 19, presso lo stand di Camilla, laboratorio per creare il Mandala della Dea Madre con elementi della natura, tra sassi, fiori, foglie, rami e pietre. Sabato alle 21 e domenica alle 17.30, poi, si svolge per la prima volta un rito per stimolare i ricordi delle vite precedenti. Ingresso gratuito e animali ammessi.
Dopo uno stop di due anni a causa della pandemia, nel weekend del 18 e 19 giugno torna a Maranello, la Notte Rossa che celebra il mito della Ferrari insieme all’orgoglio di una comunità. Per celebrare il suo 75° anniversario, la Casa del Cavallino Rampante consentirà di percorrere a piedi Viale Enzo Ferrari nel doppio senso di percorrenza, attraversando l’area degli stabilimenti dell’azienda.
Un’occasione unica per percorrere i luoghi del mito e dirigersi verso i tanti punti di interesse della festa. Il Museo Ferrari, poi, resterà aperto con orario prolungato e nel piazzale antistante, sabato alle 22, si potranno seguire le qualifiche del Gran Premio di Formula 1 del Canada. E, domenica alle 20, anche la diretta.
Sempre nella serata di sabato, le Ferrari saranno ancora protagoniste di un suggestivo museo a cielo aperto lungo le vie cittadine. Decine di “rosse” saranno infatti collocate lungo Via Nazionale e in Piazza Libertà. Ci saranno le auto del Ferrari Club Belgio e di collezionisti privati, inoltre, in via Claudia si potranno ammirare le vetture più iconiche del cinema. Tutti gli appassionati, poi, potranno partecipare alle sfide a bordo dei simulatori in Piazza Libertà, per vivere l’emozione di guidare una Ferrati GT, anche se solo in maniera virtuale. Sabato, alle 23.45, sarà poi la molta del grande spettacolo piromusicale, preceduto da un video celebrativo per i 50 anni della pista di Fiorano. Lo spettacolo si potrà seguire dalla piazza del Museo Ferrari.
La festa vuole celebrare anche i 40 anni della scomparsa di Gilles Villeneuve. Sabato alle 17.30, presso il piazzale della Biblioteca Mabic, l’artista modenese Alessandro Rasponi realizzerà un murale alto 3 metri per ricordare il pilota, nell’ambito dell’evento “Omaggio a Gilles Villeneuve, icona senza tempo”. Grandi e piccoli potranno anche cimentarsi nella guida di automobiline elettriche e a pedali nel piazzale della piscina in via Dino Ferrari.
Non mancheranno nemmeno gli spettacoli, dallo show di Maurizio Lastrico, attore di “Don Matteo” (sabato alle 21.30 in Piazza Libertà) alle animazioni e dj set di Radio Bruno. Non mancheranno nemmeno gli spazi gastronomici, tra bar, ristoranti, stand, street food e mercatini.
A Foiano della Chiana (AR) torna il Carnevale più antico d’Italia
Giornata conclusiva, domenica 19 giugno, per il Carnevale di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo, che con le sue 482 edizioni è il più antico del mondo. Non solo, è anche considerato tra le più importanti manifestazioni del genere, grazie alle spettacolari coreografie, per la tradizione storiografica e, soprattutto, per i suoi giganteschi carri allegorici realizzati da maestri della cartapesta e da tecnici della meccanica. In gara si sfidano quattro carri, realizzati dai quattro “cantieri”: Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici. I carri sfilano poi per le vie del centro storico, attirando ogni anno migliaia di persone.
Domenica 19, si rinnova quindi l’appuntamento con la sfilata, alla quale si aggiunge un raduno di auto e moto d‘epoca, una rievocazione storica del carnevale rinascimentale, e l’attesissimo verdetto finale, con la tradizionale rificolonata e la lettura del testamento del Re Giocondo. Per i più piccoli ci sarà poi Carnevalandia, con gonfiabili, spettacoli di danza e animazioni, trenini e laboratori di cartapesta, tutti gratuiti. Non mancherà nemmeno uno stand gastronomico con menù che valorizzano il territorio.
Sabato 18 giugno, dalle 18 alle 20, si può prendere parte a una suggestiva camminata per ammirare i tramonti sugli Acquedotti di Roma Antica. Le maestose rovine di questi monumenti dell’antichità si trovano nel quartiere Tuscolano e grazie agli acquedotti, la città di Roma era quotidianamente rifornita di acqua pubblica e privata. Decine di terme, fontane, case private, ma anche gli anfiteatri dove venivano simulate le naumachie, grandi battaglie navali, erano alimentati da questi straordinari archi sulla cui sommità scorreva acqua potabile che arrivava anche da molto lontano.
Si passeggia al tramonto attraverso le rovine dell’Acquedotto Felice e Claudio, con una vista assai suggestiva della campagna romana. Il ritrovo per la partenza è alle 17.45 in Piazza Aruleno Celio Sabino. Si parte alle 18 e la durata è di circa 2 ore. Evento a numero chiuso: max 15 persone. Prenotazione obbligatoria. Quota di partecipazione: adulti € 12; ragazzi 12-18 anni € 8, minori di 12 anni gratis.
Dal 17 al 26 giugno, torna sul Longomare Carracciolo, a Napoli, la 10° edizione di Pizza Village, il grande evento dedicato alla specialità napoletana più famosa del mondo, la pizza, con l’Arte del Pizzaiolo Napoletano inserita dall’UNESCO nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Dopo la pandemia, torna anche la formula che prevede 10 giorni di festa, con le sue pizzerie in batteria pronte ad accogliere il top dei maestri pizzaioli.
L’area Pizza Tales – Racconti di Pizza, invece, accoglierà incontri tematici di enogastronomia con numerosi ospiti e personaggi Vip. Il palco del Caputo Pizza Village, invece, sarà la piazza ‘incontro del villaggio, con una programmazione musicale di 14 ore al giorno a cura di Radio RTL 102.5.
Non mancheranno nemmeno eventi dedicati alla cultura, alla musica, allo sport, al cinema e al teatro. La sera del 21 giugno, poi, giorno del Solstizio d’Estate, il lungomare Carracciolo sarà teatro di un grande evento per rendere omaggio a Napoli, alla Campania e ai suoi abitanti. Non mancherà nemmeno il Campionato del Mondo della Pizza – Trofeo Caputo, che chiamerà la città ad assegnare con una votazione l’ultimo spazio disponibile per completare la griglia delle pizzerie presenti sul Lungomare.
Nel weekend che precede la Pasqua, quello del 9 e 10 aprile, la Primavera fa ormai da padrona in tutte le regioni. E molti eventi sono all’aperto, o dedicati ai fiori e alle fioriture. Senza dimenticare le passeggiate nella natura, tra monti e valli, oppure negli splendidi giardini delle ville storiche. Ecco, allora, gli eventi che abbiamo selezionato per voi nella consueta rubrica settimanale.
A Bologna c’è Tulipark
Un’idea per trascorrere un fantastico e colorato weekend tra i fiori arriva da Bologna dove, fino al 30 aprile, in via dell’Arcoveggio 58, c’è Tulipark, uno splendido parco con 250 mila tulipani da cogliere, in centinaia di varietà. Si può accedere al parco secondo la filosofia u-Pick. Si possono, infatti, raccogliere i tulipani con le proprie mani e l’attività di raccolta viene descritta e accompagnata da una guida, che spiegherà come raccogliere i tulipani.
Dopo aver scelto i fiori, si passa al gazebo per l’incarto. I bulbi vengono recisi e andranno in beneficienza, mentre i fiori si potranno portare a casa. Accesso dalle 9 alle 18. Ingresso: € 8 senza raccogliere tulipani, € 15 per 7 tulipani, € 30 per 20 tulipani e € 50 per 50 tulipani.
Un coloratissimo weekend, quello del 9 e 10 aprile. A Firenze torna per la IV edizione il Flower Show, la mostra mercato di piante rare e preziose, provenienti da tutto il territorio nazionale. A fare da location all’evento sarà ancora lo splendido Giardino Corsini, ai piedi dell’omonima villa storica, nel cuore del centro storico. Saranno circa 80 gli espositori che daranno vita a un autentico spettacolo naturalistico, presentando le piante più rare e inconsuete di tutto il mondo e i prodotti artigianali a tema “green”.
I visitatori potranno così compiere un vero e proprio percorso naturalistico tra le varietà botaniche più spettacolari, introvabili e di qualità. Si passeggerà tra bonsai da collezione, particolarissime piante grasse e all’interno di un vero e proprio “museo degli agrumi”, con esemplari antichi e rari. Non mancheranno nemmeno alberi da frutto, una vasta collezione di graminacee ornamentali, piante perenni e aceri giapponesi.
Ma anche piante acquatiche, carnivore e le rarissime tillandsie, rose antiche, moderne e gli stravaganti kokedama. Numerosi anche gli artigiani provenienti da tutta Italia che proporranno foulard di bamboo, ceramica raku, gioielli floreali, lampade da giardino, prodotti in vimini e molto altro. Non mancheranno nemmeno gli eventi collaterali tra drink floreali, laboratori dedicati al giardinaggio, agli animali e ai più piccoli.
Domenica 10 aprile è in programma uno splendido trekking con percorso ad anello e una durata di circa 4 ore nel Parco Regionale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, a pochi chilometri da Pisa. Si parte alle ore 10 dal Centro Visite della Tenuta di San Rossore, in località Cascine Vecchie e da qui si proseguirà lungo alcuni sentieri normalmente non accessibili al pubblico. L’itinerario è escursionistico e medio facile. Sono previste soste.
Prenotazione obbligatoria. Quota di partecipazione: adulti € 16, 6-12 anni € 12 per servizio di accompagnamento con Guida GAE. In loco è previsto un biglietto di € 10 per le aree ad accesso limitato.
Nel weekend del 9 e 10 aprile, al Parco Labia, in Largo Fausta Labia, a Roma, torna il Festival Hippie per rivivere le mitiche atmosfere degli anni Sessanta tra musiche, performance artistiche e mercatini. All’interno del parco sarà allestito un vero e proprio villaggio emozionale dove ammirare e acquistare pezzi unici di artigiani e designer, prodotti per il benessere e la meditazione.
Saranno presenti più di 100 tra artigiani, musicisti, scrittori, operatori olistici, street chef pronti a fare rivivere le frizzanti atmosfere dei Figli dei Fiori. Ci sarà poi il Photobus, un pulmino Volkswagen con gadget e abiti di ogni genere, tra cappelli, parrucche e occhialoni, per poter scattare foto divertenti, che saranno stampate all’istante.
Non mancheranno nemmeno le lezioni e i seminari di yoga, pilates, spiritualità, bagni di gong, meditazione sciamanica con tamburo sacro, massaggi sonori e molto altro. Per i più piccoli sono in programmi laboratori creativi a tema pasquale per creare fiori in feltro, riciclo creativo e letture di favole animate. All’interno dell’Hippie Market si potranno invece trovare artigianato, abiti vintage, piante e fiori, colombe pasquali artigianali, marmellate, biscotti e miele bio, gioielli, acchiappasogni, lampade, occhiali, borse e accessori. Saranno inoltre presenti 10 Truckfood con ricette di qualità tra dolci e salate. Orario: dalle 10.30 alle 20.30.
A Napoli torna la ciclostorica “Vulcanica”
Domenica 10 aprile, torna a Napoli La Vulcanica, la ciclovintage partenopea percorsa prevalentemente su strade con sanpietrini. L’obiettivo, infatti, è quello di fare una pedalata nel passato, dalla bici all’abbigliamento al percorso, senza troppa tecnologia o tute tecniche. Gli ingredienti chiave sono il sudore, la fatica, lo spirito d’avventura e la fratellanza tra i partecipanti. Il regolamento prevede che per partecipare sia necessaria una bici d’epoca, magari ferma da anni in un garage o in una soffitta. Si parte alle ore 7 in punto da Bicycle House, nella Galleria Principe di Napoli, dopo un caffè e un cornetto in compagnia.
Il percorso è di circa 40 km e attraversa Napoli con il suo patrimonio artistico: dall’Orto Botanico al Real Albergo dei Poveri, dal Real Bosco di Capodimonte al Rione Sanità, dai Quartieri Spagnoli a SpaccaNapoli. Non mancherà nemmeno un passaggio in Piazza del Plebiscito con la discesa dal Monte Echia e un tratto sul lungomare ammirando Castel dell’Ovo e poi via, lungo i tornanti della collina di Posillipo con scorci unici sul Golfo di Napoli.
La quota di partecipazione è di € 15 comprensivi di pasta party e ristori. Iscrizione entro l’8 aprile mandando una mail a napolibikefestival@gmail.com con una foto del partecipante e della bici vintage.
A Palermo un tour nei luoghi dei Borbone di Sicilia
Sabato 9 aprile, a Palermo, si parte alle 10.30 da Piazza Niscemi per un tour di 2 ore sulle tracce dei Borbone, andando alla scoperta della Real Tenuta della Favorita. Si visiterà la Palazzina Cinese, luogo degli arcani riferimenti massonici e dagli insoliti simboli orientali, adottati dai Borboni di Sicilia in un periodo di grandi cambiamenti politici e sociali. Si passeggerà tra gli splendidi giardini all’italiana e all’inglese, addentrandosi nella grande riserva di caccia fino ai piedi dell’ulivo millenario, noto come il Patriarca della Favorita.
Si toccherà poi la Fontana d’Ercole, si ammirerà la Valle del Porco, originaria via di accesso al Monte Pellegrino dei Cartaginesi, e si arriverà fino all’eremo di Santa Rosalia, passeggiando tra torri piezometriche, obelischi e una fitta vegetazione, voluta dal re alla fine del Settecento. Il tour sarà condotto da Guide Turistiche abilitate. La quota di partecipazione è di € 10 a persona, € 5 dai 17 ai 10 anni, gratis per i minori di 10 anni. Prenotazione obbligatoria. Non è richiesto il Green Pass.
ROMA: A DUE PASSI DA PIAZZA NAVONA, IL RISTORANTE STELLATO PIPERO E LE MAGICHE VISIONI DI CIRO SCAMARDELLA
TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA
Roma. Arrivare al ristorante Pipero provenendo dall’ opulenza barocca dell’adiacente Piazza Navona è come entrare in un altro mondo, sobrio e essenziale, silenziosamente maschile, personale in abiti sartoriali, tavoli ben distanziati. La sobrietà di questa prima impressione è immediatamente contrastata dall’energia effervescente del Patron Alessandro Pipero, maitre, sommelier, consumato ospite dell’elite capitolina e promotore di “Noi di sala”, un progetto volto a promuovere e valorizzare l’arte dell’ospitalità.
La cucina di Pipero serve piatti che uniscono tradizione a fantasia, dal porcellino in cialda. alla purea di ceci con funghi shitake e nocciole, alla porcellino mozzarella ‘sorpresa’ servita su un piatto a due piani, quello sopra, dove viene adagiata la mozzarella, è forato e riceve il caldo dal piatto sottoscatnte dove troviamo una panzanella di pomodorini e cipoll.
Anche i dolci non mancano di stupire, come il ‘finto lime’ ripieno di yougurt su terriccio di cacao.
Al timone del ristorante (Stella Michelin) lo Chef Ciro Scamardella che ho incontrato per una breve intervista e per ‘rubargli’ una ricetta.
Raccontami dei tuoi viaggi
Viaggiare è la mia passione. Ogni anno organizzo un viaggio diverso, prima con gli amici e poi con mia moglie. Ho girato tanto: Repubblica Domenicana, Cuba e poi Nord Europa. Norvegia, Svezia Danimarca. Il tuo viaggio preferito? i
Forse il coast to coast degli Stati Uniti. Abbiamo affittato un ‘auto e abbiamo preso la rotta verso ovest, fino a San Francisco. Sono un patito della carne e una tappa che non dimenticherò è stata Charleston e l’interno, lì la cultura del barbeque è davvero interessante.
Ho trovato piatti eccezionali anche in Messico, dove mi sono innamorato del mamey, la loro tipica albicocca, usata in granite spettacolari, peccato non si trovi facilmente in Italia.
Dove ti piace passare un weekend libero?
Sono nato a Bacoli, vicino a Napoli e sono molto legato alla mia terra, torno volentieri a casa per riscoprire le mie radici e vivere l’incomparabile ospitalità del Sud. Cucini a casa?
Non ho tempo, il mio è un lavoro è ‘bello e dannato’, forse è il più bello del mondo, anche se si è quasi sempre chiusi in cucina. A casa spizzico. Ho sempre i barattoli sott’olio di mamma e monoporzioni del suo favoloso coniglio al sugo.
La tua ricetta? Un omaggio ad un classico della cucina campana.
I non napoletani forse si chiederanno cosa sia la genovese, mentre i napoletani potrebbero meravigliarsi del connubio con il polpo considerato che abitualmente questo intingolo si prepara con la carne. Nasce nelle case dei pescatori della costiera flegrea, dove si narra che la carne, ingrediente pregiato e quindi poco accessibile,, venisse sostituita con la “polpessa” cioè la parte
meno nobile del polpo e lasciata cuocere in abbondante cipolla. Nel piatto c’è anche una salsa ricavata dal fegato, le ventose e la storica acqua del polpo, ridotta a dare una concentrazione sapida-marina.
GENOVESE DI POLPO IN RAVIOLO
Mise en place del piatto:
Pasta all’uovo
Farcia genovese polpo
Crema burro e cipolla
Salsa fegato polpo
Acqua polpo ridotta
Olio maggiorana
Cipollina arricciata
Ventose polpo
Dosi:
5 ravioli a persona
7gr farcia per 1 raviolo (35gr farcia a persona)
15gr crema cipolla a persona
4gr salsa fegato a persona
3gr acqua polpo ridotta a persona
8 ventose a persona
3 riccioli cipollina a persona
Ricette Ingredienti per la pasta all’uovo: 1kg farina “00”
1kg semola rimacinata
1lt tuorli
360gr tuorli freschi
200gr acqua
Procedimento per la pasta all’uovo:
Lavorare tutti gli ingredienti in planetaria con il gancio fino a quando non diventa ben
compatto l’impasto, da notare che la quantità di acqua può variare in base all’umidità Ingredienti per la farcia: 8kg cipolle bianche
5kg polpo
100gr Olio extra vergine
Colatura di alici
Soia
Acqua del polpo
Sedano
Carota
Cipolla
Alloro Procedimento per la farcia: Tagliare sedano, carota e cipolla grossolani e mettere in una pentola grande con acqua, insieme all’alloro. Portare a bollore e cuocere il polpo (solo i tentacoli) per circa 30 minuti a fuoco forte, poi coprire la pentola e far riposare per 1 ora. In un altra padella aggiungere le cipolle precedentemente tagliate sottili e far andare a fuoco molto basso per 2-3 ore affinché si appassiscono bene. Spellare il polpo cotto e teniamo da parte le ventose (lo scarto della pelle non va buttato), il restante lo tagliamo a cubetti. Aggiungere adesso l’olio alle cipolle appassite, aumentare la potenza del fuoco e aggiungere le teste del polpo crude i cubi di polpo cotto, l’olio e l’acqua di cottura del polpo far andare affinché non evapora quasi del tutto l’acqua aggiunta, frullare tutto e condire con colatura di alici, soia, sale e pepe nero. Mettere nei silpat a mezza sfera e congelare.
Ingredienti per la salsa di fegato: 35gr fegato di polpo cotto (5 minuti a 65°)
35gr polpo cotto tritato
2gr colatura alici
1gr soia
5gr succo limone
50g olio vinacciolo
Sale
Pepe nero Procedimento per la salsa fegato: Unire tutti gli ingredienti tranne l’olio di vinacciolo, frullare per 5 minuti a velocità 7, unire l’olio a filo e continuare a frullare per altri 5 minuti a velocità 10, passare a chinoix e conservare in frigo. Ingredienti per la salsa burro e cipolla:
8 cipolle bianche medie
750gr burro
15gr soia
Sale
Pepe nero Procedimento per la salsa burro e cipolla: Tagliare per metà nel senso della larghezza le cipolle, bruciarle al barbecue e mettere sottovuoto con il burro, cuocere a 65° per 1 ora e mezza e poi raffreddare. Frullare al bimby 7 minuti alla velocità massima, passare allo chinoix sottile e poi condire.
Ingredienti per la salsa di acqua polpo: 2,5kg polpo gelo
8lt di acqua
100gr sedano
100gr carota
100gr cipolla
2 rape rosse Procedimento per la salsa di acqua polpo: Tagliare le verdure a pezzi irregolari, mettere in una pentola con l’acqua e portare a bollore. Far sobbollire per 30 minuti, poi filtrare mettere in pentola a pressione e aggiungere il polpo con la rapa rossa a pezzi piccoli, dopo il fischio far cuocere per 50 minuti. Sfiatare, togliere i polpi ancora caldi e far riposare per 1 ora. Eliminare lo sporco che si crea alla base della pentola facendola decantare. Far ridurre di 2\3 il liquido ottenuto a fuoco medio per non intorbidire l’acqua. Assaggiare facendo attenzione che non diventi salato. Se dovesse capitare che si è già raggiunto il punto di sale, legare al 2% con amido di mais.
Ingredienti per l’olio di sedano: 70gr foglie di sedano
140gr olio vinacciolo Procedimento per l’olio di sedano: Sbollentare le foglie di sedano in acqua bollente e salata, con l’aggiunta di 1gr di bicarbonato, frullare tutto al bimby a velocità 7 per 10 minuti a 70°. Passare l’olio all’etamina e far congelare in un contenitore lungo e stretto. Lasciare una notte in congelatore, sformare e togliere subito la parte di acqua in eccesso che si congelerà sull’estremità dell’olio e tenere in frigo
CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle. Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.
Weekend gourmet a Roma: stellati, osterie, piatti tipici e una ricetta ” magica”…
(in italian and english)–
Benvenuti a Roma, dove vi aspetta un weekend gourmet come solo la Capitale sa regalare. Scoprirete piatti, ricchi di storia e di delizia per il palato. Ricette semplici, sfiziose in una cucina rustica, povera e gustosissima.
“Romani de’ Roma” ecco i piatti tipici della Città Eterna
Primeggiano le paste, tra cui la popolarissima carbonara, l’amatriciana con pancetta, sugo di pomodori e cacio, le tagliatelle alla Gricia, l’arrabbiata, chiamata così perché l’abbondante peperoncino fa diventare paonazzo chi l’assaggia,la spartana cacio e pepe, impreziosita dal pecorino romano,la veloce ‘Aio e Oio’ con aglio, olio extravergine e peperoncino, la ‘pajata coi rigatoni’ e la carrettiera preparata originariamente da coloro che portavano i carretti in giro per Roma. Tra le minestre, quella di farro spezzato con le cotenne e quella brodosa minestra di broccoli e arzilla, Un celebre primo sono gli gnocchi alla romana. di semolino cotto nel latte, impastati con le uova e infine gratinati con abbondante burro e Parmigiano.
Tra i secondi, oltre la coda di bue e la coratella, ossia le interiora dell’agnello, trionfa l’abbbacchio, a scottadito, oppure alla romana, arricchito sa acciughe dissalate, e poi ancora i saltimbocca alla romana, fettine di vitello,guarnite con prosciutto crudo, salvia e rosolate nel burro, la saporita trippa alla romana e il quinto quarto tutte le interiora commestibili della mucca. e che troviamo alla romana con un trito di aglio, prezzemolo e mentuccia.
Tra le verdure, i fagioli con le cotiche, i pomodori con il riso, l’ Insalata di puntarelle,, germogli di cicoria conditi con olio, aglio e acciughe mentre, di tradizione culinaria ebraica, i carciofi alla Giudia che, una volta fritti, sembrano dei croccanti girasoli.
Gli storici farricello e pandorato, snack d’altri tempi fatto con pane raffermo inzuppato in latte e uova e poi fritto e…finger food sì, ma al telefono!
Ed ecco i supplì, specie di arancinI di riso con un ripieno di ragù e formaggio filante, che richiama il filo del vecchio telefono.
Tra i dolci, il protagonista è il maritozzo con la panna, soffice e saporito, mentre sulla tavola natalizia arriva il pangiallo di Palestrina a base di farina, uva passa, frutta secca e miele.
Le Stelle Michelin nel cielo di Roma
Acquolina All’Oro Aroma Il Pagliaccio Assaje Bistrot 64 Enoteca la Torre
Glass Hostaria Idylio by Apreda Il Convivio-Troiani Imàgo La Terrazza Marco Martini Restaurant Moma Per Me Giulio Terrinoni Tordomatto Zia Pipero Roma Il Tino , Fiumicino Pascucci al Porticciolo, Fiumicino La Pergola
… e le osterie?
Da Armando al Pantheon Da Cesare Grappolo d’oro Pro loco D.O.L Trattoria popolare l’Avvolgibile
La scoperta di Weekend Premium: un ristorante dove Alice nel Paese delle Meraviglie e il regista Tim Burton sarebbero a loro agio …
Roma. Si chiama Etienne, promette (e mantiene…) un’esperienza enogastronomica unica, creata da piatti semplici ma rivisitati anche in chiave gourmet/molecolare dallo Chef Stefano Intraligi e dagli studenti della sua Scuola di Cucina .
Stefano, giovane chef con alle spalle una preziosa collaborazione con il grande Heinz Beck, ha un progetto: “diventare il miglior ristorante gourmet a Roma”. Beh, devo dire che i presupposti ci sono, considerando la “magia” dei suoi piatti: dagli amouse bouche seduti sulle mini sedie del giardino di Barbie, al raviolo vestito da Arlecchino, ai palloncini ripieni di carbonara, al praticello green da cui spuntano un bignè al nero di seppia, fois gras e tartufo al piatto tromp-oeil con finte animelle e finti carciofi, di cui ci regala la ricetta e ci rivela il “trucco”. Giochi di prestigio? No, direi piuttosto una grande fantasia che nasce dalla poesia del suo cuore.
Giochi di prestigio? No, direi piuttosto una grande fantasia che nasce dalla poesia del suo cuore. Come ci rivela questa spontanea intervista.
Ciao Stefano, domanda di rito: dove ti piace passare un weekend libero?
Se ho qualche giorno in più a New York, se resto in zona, mi dirigo nelll’entroterra laziale dove trovo eccellente materia prima, amo particolarmente la zona di Bolgheri, si quella dei cipressi del Carducci, ottimo cibo e buon vino. Con che auto ti muovi ? Una Mercedes, che reputo un lusso giusto e comodo.
Primo ricordo in cucina? Da piccolissimo, nella mia casa della Garbatella, a Roma. Ricordo che pulivo i fagiolini con le mie nonne Iside e Nanna e poi sotto Natale, quando si facevano più di mille tortellini e agnolotti per la mia numerosa famiglia. Quando è scoccata la scintilla “farò lo chef”? A 15 anni, ero solo a casa da e mi divertivo a preparare un sugo per la pasta, quando mi è venuta un’ ispirazione: “e se aggiungessi un goccio di aceto?” Torna nonna e assaggia, dapprima sospettosa poi con un gran sorriso, approva la mia innovazione…Allora ho capito che la cucina era un po’ un gioco d’azzardo, dove anche un ingrediente insolito può fare piccoli miracoli.
Dalla cucina di nonna al tuo ristorante, chi ti ha incoraggiato? Il grande Heinz Beck, una persona meravigliosa che ha intuito la mia passione e mi ha spronato ad aprire un mio ristorante, ma con la promessa che l’avrei fatto diventaresarebbe stellato. E’ stato un bellissimo augurio.
Supponiamo: ti arriva una mail che ti comunica l’assegnazione della Stella Michelin, cosa fai? Un sorriso a 80 denti e una grande festa con tutta la brigata perché quella stella è di tutti. Ho un team brillante, educatto e dall’anima sincera. Vorrei anche menzionare la collaborazione con Giuseppe Amato, il Maitre Patissier di Beck, con cui si è instaurato un ottimo rapporto e da un paio d’anni ci divertiamo sotto le feste di Natale o Pasqua a realizzare insieme panettoni o colombe di ottima fattura, grazie alla maestria di Giuseppe e allle materie prime di grande qualità.
Trovo che alcuni tuoi piatti parlino di avventure che potrebbero piacere a Alice o alla Barbie, a Tim Burton o semplicemente a un illusionista, non sei d’accordo? Sai perchè? Io parto dal cuore per servire le mie storie sul piatto, cerco di emozionare, di rievocare ricordi, ma sopratutto di regalare piacere. Chi lo assaggia deve sentire la passione che ci ho messo dentro…e se ne deve innamorare.
Wow, sembra la trama de film ” Come l’acqua per il cioccolato”… Dove cogli l’ispirazione? Medito e faccio yoga. Mi ispiro a quanto avviene nella giornata, vivo l’attimo, se vedo un albero con delle belle foglie, penso di riportarne la forma in un piatto e da li comincia il processo creativo. Parto da ricette semplici e le studio, le rivisito e le modifico un pochino. Da questo nasce il mio menù. Per molti è raffinato e gustoso, per altri è stravolgente, per me è la mia idea di come si cucina.
Siamo arrivati alla ricetta delle animelle e dei carciofi che… non ci sono. Ci riveli il trucco? Certo con piacere… eccolo!
Finte animelle con carciofi, senza animelle e senza carciofi
Dosi x 4 persone
4 cosce di pollo disossate
200ml brodo di pollo
500gr di topinambur
Aglio
Olio extra vergine di oliva
Sale, Pepe Procedimento Iniziamo col lavare bene i topinambur perché li useremo con tutta la buccia.
Una volta lavati e asciugati, tagliamoli a lamelle molto sottili con una mandolina.
Adesso prendiamo una padella capiente e mettiamo un bel goccio di olio extra vergine di oliva e due spicchi di aglio puliti della camicia e tagliati a metà cosi da averne quattro metà.
Accendiamo il fuoco a fiamma media e facciamo rosolare leggermente l’aglio.
A questo punto togliamo l’aglio ed inseriamo nella padella le lamelle di topinambur, giriamo bene in modo che si prendano tutto l’olio e mettiamo la fiamma vivace.
Dopo circa due minuti, versiamo un bicchiere di acqua nella padella e lasciamo stufare il topinambur. Nel frattempo tagliamo le cosce di pollo in piccole pepite di circa 3 cm.
Una volta che l’acqua nella padella si è asciugata, spengo il fuoco, preleviamo 2 cucchiai di topinambur e li metto in un bicchiere da mixer con il brodo di pollo caldo. Frulliamo bene per ottenere una salsa liscia. Aggiustiamo di sale.
Riaccendiamo il fuoco sotto la padella a fiamma vivace e mettiamo anche il pollo in padella. Un altro giro di olio ed un buon pizzico di sale e pepe. Giriamo in continuazione pollo e topinambur in modo che non si attacchino finché il pollo non diventa rosa chiaro.
Mi raccomando non deve caramellare e rosolare. Deve rimanere morbido morbido.
Spegniamo il fuoco ed impiattiamo cercando di fare una corona di pollo e topinambur.
Terminiamo il piatto versando la nostra salsa di brodo di pollo e topinambur al centro della corona. Buon appetito!
… e Giovedì prossimo vi porteremo in giro per il Lazio , dove scopriremo piatti tipici, ricette nuove e della tradizione e …. tante altre sorprese…
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Welcome to Rome, where a gourmet weekend awaits you as only Italy’s capital can offer.You will discover dishes, rich in history and delight for the palate.Simple, delicious recipes in a rustic, poor and very tasty kitchen.
“Romani de’ Roma” here are the typical dishes of the Eternal CityThe pastas stand out, including the very popular carbonara, amatriciana with pancetta, tomato sauce and cacio, tagliatelle alla Gricia, the arrabbiata, so called because the abundant chilli makes those who taste it turn purple, the spartana cacio andpepe, embellished with pecorino romano, the fast ‘Aio e Oio’ with garlic, extra virgin olive oil and chilli, the ‘pajata coi rigatoni’ and the cart originally prepared by those who carried carts around Rome. Among the soups, that of broken spelled with rinds and that soupy soup of broccoli and sprightly, A famous first are the gnocchi alla romana.of semolina cooked in milk, mixed with eggs and finally au gratin with plenty of butter and Parmesan ..
Among the second courses, besides the oxtail and the coratella, that is the entrails of the lamb, the abbbacchio triumphs, a scottadito, or alla romana, enriched with desalted anchovies, and then again the saltimbocca alla romana, slices of veal, garnishedwith raw ham, sage and browned in butter, the tasty Roman-style tripe and the fifth quarter all the edible offal of the cow.and that we find Roman-style with minced garlic, parsley and mint.
Among the vegetables, beans with pork rinds, tomatoes with rice, chicory salad, chicory sprouts dressed with oil, garlic and anchovies while, of Jewish culinary tradition, the Giudia artichokes which, once fried,they look like crunchy sunflowers
The historians farricello and pandorato, snacks from the past made with stale bread soaked in milk and eggs and then fried and … finger food yes, but on the phone!And here is the supplì, a kind of rice arancini with a filling of ragù and stringy cheese, which recalls the wire of the old telephone
Among the desserts, the protagonist is the Maritozzo with cream, soft and tasty, while on the Christmas table comes the pangiallo di Palestrina made with flour, raisins, dried fruit and honey.
Michelin starred restaurants
Acquolina All’Oro Aroma Il Pagliaccio Assaje Bistrot 64 Enoteca la Torre
Glass Hostaria Idylio by Apreda Il Convivio-Troiani Imàgo La Terrazza Marco Martini Restaurant Moma Per Me Giulio Terrinoni Tordomatto Zia Pipero Roma Il Tino , Fiumicino Pascucci al Porticciolo, Fiumicino La Pergola
Taverns
Da Armando al Pantheon Da Cesare Grappolo d’oro Pro loco D.O.L Trattoria popolare l’Avvolgibile
The discovery of Weekend Premium: a restaurant where Alice in Wonderland and director Tim Burton would be at ease … Rome.His name is Etienne, he promises (and maintains …) a unique food and wine experience, created from simple dishes but also revisited in a gourmet / molecular key by Chef Stefano Intraligi and the students of his Scuola di Cucina .Cooking School.
Stefano, a young chef with a valuable collaboration with the great Heinz Beck behind him, has a project: “to become the best gourmet restaurant in Rome”.Well, I must say that the conditions are there, considering the “magic” of his dishes: from the amouse bouche sitting on the mini chairs of Barbie’s garden, to the ravioli dressed as a Harlequin,o balloons stuffed with carbonara, to the green meadow with squid ink cream puffs, fois gras and truffles, to the tromp-oeil dish with fake sweetbreads and fake artichokes, of which he gives us the recipe and reveals the “trick”.Magic tricks?No, I would rather say a great fantasy that comes from the poetry of his heart. .
Giochi di prestigio? No, direi piuttosto una grande fantasia che nasce dalla poesia del suo cuore. Come ci rivela questa spontanea intervista.
Ciao Stefano, domanda di rito: dove ti piace passare un weekend libero?
Se ho qualche giorno in più a New York, se resto in zona, mi dirigo nelll’entroterra laziale dove trovo eccellente materia prima, amo particolarmente la zona di Bolgheri, si quella dei cipressi del Carducci, ottimo cibo e buon vino. Con che auto ti muovi ? Una Mercedes, che reputo un lusso giusto e comodo.
First memory in the kitchen? From a very young age, in my house in Garbatella, in Rome.I remember cleaning green beans with my grandmothers Isis and Nanna and then at Christmas, when they made more than a thousand tortellini and agnolotti for my large family. When did the “I’ll be a chef” spark? At 15, I was alone at home and I enjoyed preparing a sauce for pasta, when an inspiration came to me: “What if I added a drop of vinegar?”Grandma returns and tastes, at first suspicious then with a big smile, approves my innovation … Then I realized that cooking was a bit of a game of chance, where even an unusual ingredient can work small miracles.
From grandma’s kitchen to your restaurant, who encouraged you? The great Heinz Beck, a wonderful person who sensed my passion and encouraged me to open my own restaurant, but with the promise that I would do it he would be starred.It was a beautiful wish.
Let’s suppose: you receive an email informing you of the award of the Michelin Star, what would you do? An 80-tooth smile and a big party with the whole brigade because that star belongs to everyone.I have a brilliant, polite and sincere team.I would also like to mention the collaboration with Giuseppe Amato, Beck’s Maitre Patissier, with whom we have established an excellent relationship and for a couple of years we have been having fun during the Christmas or Easter holidays to make panettone or doves of excellent workmanship together, thanksto Giuseppe’s mastery and high quality raw materia
I find that some of your dishes talk about adventures that Alice or Barbie, Tim Burton or simply an illusionist might like, don’t you agree? Do you know why?I start from the heart to serve my stories on the plate, I try to excite, to recall memories, but above all to give pleasure.Those who taste it must feel the passion I put into it … and fall in love with it
Wow, it sounds like the plot of the movie “Like water for chocolate” … Where do you get the inspiration? I meditate and do yoga.I am inspired by what happens during the day, I live for the moment, if I see a tree with beautiful leaves, I think I can bring its shape back into a plate and from there the creative process begins.I start with simple recipes and study them, revise them and modify them a little.My menu was born from this.For many it is refined and tasty, for others it is overwhelming, for me it is my idea of how to cook.
Talking about the recipe for sweetbreads and artichokes that … are not there.Can you reveal the trick? Of course with pleasure … here it is!
Fake sweetbreads with artichokes, without sweetbreads and without artichokes!
Serves for 4 people
4 boneless chicken legs 200ml chicken broth 500gr of Jerusalem artichoke Garlic Extra virgin olive oil Salt and pepper Method
Let’s start by washing the Jerusalem artichokes well because we will use them with all the peel. Once washed and dried, cut them into very thin strips with a mandolin. Now take a large pan and put a nice drop of extra virgin olive oil and two cloves of garlic cleaned of the shirt and cut in half so as to have four halves. Turn on the heat over medium heat and lightly brown the garlic. At this point, remove the garlic and insert the slices of Jerusalem artichoke in the pan, turn well so that all the oil is taken and put on a high flame. After about two minutes, pour a glass of water into the pan and let the Jerusalem artichoke stew. In the meantime, cut the chicken legs into small nuggets of about 3 cm. Once the water in the pan has dried, I turn off the heat, take 2 tablespoons of Jerusalem artichoke and place them in a mixer glass with the hot chicken broth. We blend well to obtain a smooth sauce. We add salt. We re-ignite the fire under the pan over high heat and also put the chicken in the pan. Another round of oil and a good pinch of salt and pepper. We constantly turn the chicken and Jerusalem artichoke so that they do not stick until the chicken turns light pink. I recommend not to caramelize and brown. It must remain soft soft. We turn off the heat and serve trying to make a crown of chicken and Jerusalem artichoke. We finish the dish by pouring our chicken broth and Jerusalem artichoke sauce in the center of the crown. Enjoy your meal!
Passeggiate, trekking e degustazioni di birra artigianale. Ecco dove andare nel weekend
Nel weekend che segna il passaggio tra luglio e agosto, si moltiplicano le occasioni da prendere al volo per una minivacanza o anche solo per un break, tra degustazioni, passeggiate urbane alla scoperta della propria città o di una che ancora non conoscete, oppure nella natura delle nostre montagne. E perché non entrambe? Ecco gli eventi che abbiamo selezionato per voi per il weekend del 31 luglio e 1° agosto.
A Trento c’è la festa della birra artigianale
Dal 30 luglio al 1°agosto, a Trento, in Piazza Cesare Battisti, dalle 17 alle 22, si tiene la Festa della Birra artigianale trentina con alcuni tra i più rinomati birrifici artigianali, tra cui Arimanni, Km8, Pejo, Passion, Plotegher e Impavida. L’evento rappresenta un’occasione imperdibile per assaggiare la loro produzione di qualità e fare due chiacchiere con i maestri birrai.
Sabato 31, alle 17, poi, l’associazione “Birrando si Impara” darà una dimostrazione dal vivo di come si prepara una birra artigianale. Alle 18, invece, i Cavalieri d’Orval si presenteranno e racconteranno le storie dell’Abbazia e di Matilde di Canossa. Non mancheranno nemmeno le degustazioni guidate, durante le quali verranno presentate le birre artigianali. Sarà possibile prenotare le degustazioni presso i chioschi durante l’evento.
A Modena, “Le leggenda del pianista sul crinale”
Sabato 31 luglio, trekking e musica si uniscono in un’esperienza unica ed emozionante ai piedi del Monte Cimone, la cima più alta dell’Appennino settentrionale. Si cammina tra panorami mozzafiato e scenografie particolari, che si tingono dei colori del tramonto. E, mentre il sole sparisce dietro alle montagne si ascoltano le note di un pianoforte.
Si tratta della prima edizione della “Leggenda del pianista sul crinale” che abbina una facile escursione adatta a tutti tra le meraviglie dell’Alto Appennino modenese, tra i comuni di Montecreto e Sestola, accompagnati da una guida ambientale escursionistica, che si conclude con un concerto del pianista Daniele Leoni in quello che si chiama “Far West”, un anfiteatro naturale che ha come sfondo il sole al tramonto che infiamma la sagoma del monte Cimone. Il ritrovo per la partenza è alle ore 16 presso il parcheggio di Passo del Lupo, a Sestola. La quota di partecipazione è di € 18 per gli adulti e di € 10 per i minori di 16 anni.
A Firenze una serata al Museo del Bargello con degustazione di vini
Sabato 31 luglio, alle 20, è in programma una serata che include la visita guidata al Museo Nazionale del Bargello con degustazione finale di vini. Il Bargello, sede del museo, è una delle strutture più rappresentative ed emblematiche del medioevo fiorentino, dove oggi sono custoditi i capolavori di Donatello, Michelangelo, Verrocchio e Giambologna. Il Bargello è stato costruito cinquant’anni prima di Palazzo Vecchio, domina il centro cittadino e quasi obbliga il passante a rendergli omaggio gettando uno sguardo alla sua torre.
Nelle sue stanze si può oggi andare alla scoperta della storia della scultura, a partire dal Trecento fino al tardo Rinascimento, tra i gioielli nascosti, c’è il più antico ritratto di Dante Alighieri, di cui quest’anno si celebrano i 700 anni della morte, opera di Giotto di Bondone. Al termine della visita al museo, ci si sposta in uno dei tipici “vinaini” del centro storico per una degustazione di ottimo vino rosso toscano. Quota di partecipazione, comprensiva di visita e degustazione di vini: € 29 a persona.
Sabato 31 luglio, si parte da Piazza del Campidoglio alle 18, per una passeggiata urbana al tramonto alla scoperta della “Roma egizia”. I romani, infatti, hanno sempre guardato con ammirazione alla civiltà dei faraoni e si sono sempre sentiti attratti dalle loro statue e dalla loro religiosità, fatta di divinità dalle sembianze di uomini e di animali.
Da Piazza del Campidoglio, su cui spicca la statua del Fiume Nilo, si procede lungo la scalinata di Michelangelo per ammirare i due leoni in stile egizio che la sorvegliano. Si passa poi dalla statua isiaca di Madama Lucrezia alla dea Bastet, in via della Gatta, per giungere agli obelischi del Pantheon e fino alla gigantesca statua marmorea che raffigura il Nilo, in piazza Navona. La visita ha una durata di 2 ore circa, la quota di partecipazione è di € 13 per gli adulti e di € 5 per i ragazzi 5-13 anni + € 2 per il noleggio degli auricolari, obbligatori per il mantenimento delle distanze di sicurezza. Prenotazione obbligatoria.
A Pozzuoli (NA), “Jazz in Vigna” nei Campi Flegrei
Sabato 31 luglio, si tiene il quinto appuntamento della rassegna “Jazz in vigna”, dalle 21, presso l’Agriturismo Il Gruccione (in via San Gennaro Agnano 63, Pozzuoli) splendida location nel cuore dei Campi Flegrei con uno stupendo panorama sul golfo nella zona di Pozzuoli. Dopo le degustazioni di prodotti tipici la Quartieri Jazz delizierà i partecipanti con ottima musica, mentre questi saranno accompagnati in una passeggiata nello splendido paesaggio dei vigneti del Montespina.
Nella quota di partecipazione di € 20 a persona sono inclusi: assaggio di casatiello napoletano, un primo “mare e monti” di pasta e fagioli con le cozze, concerto del gruppo Quartieri Jazz, dessert, un calice di Falanghina. Prenotazione obbligatorio.
A Palermo, visita all’Abbazia con degustazione di birra artigianale
Sabato 31 luglio, a Palermo, alle 16.30, è in programma una splendida visita guidata all’Abbazia di San Martino delle Scale, in piazza Platani 11, con degustazione di birra artigianale, prodotta nel birrificio Hora Benedicta, interna all’abbazia. Il birrificio riprende l’antica vocazione del complesso monastico, oltre che alle antiche ricette delle vitte fatte dai monaci, con studi sulle erbe officinali da amaro.
Il laboratorio di sperimentazione di birre artigianali si trova anch’esso all’interno del complesso monastico e si potrà visitare durante il tour. Durante la degustazione, poi, sarà possibile degustare due birre artigianali abbinate ad alcuni prodotti locali legati al territorio e alla storia dell’abbazia. Prenotazione obbligatoria. Quota di partecipazione: intero € 12, ridotto € 6.
Aprono le Terme di Caracalla per un viaggio nell’antichità al chiaro di luna
A Roma, un luogo ha da sempre affascinato gli uomini di tutte le epoche e ha il potere di riportare indietro nel tempo coloro che l’attraversano. Sono le Terme di Caracalla, uno dei più imponenti e meglio conservati complessi termali dell’antichità. Se non avete mai pensato di andare a visitare questo luogo, questo è il momento giusto. Fino al 22 luglio le sue grandi vasche, i suoi straordinari mosaici e le sue antichissime architetture sono accessibili ad una libera passeggiata di stupore e scoperta. Il ciclo di aperture estive nel complesso monumentale romano permetterà di ammirare le antiche vestigia in tutto il loro splendore al chiaro di luna. L’iniziativa è in programma fino al 22 luglio e dal 3 al 25 settembre.
Ecco un’altra tappa di musei a cielo aperto estate 2021:
LE TERME IN MOSTRA, ESTATE 2021
Nell’edizione 2021 le alternative di visita sono diverse. I visitatori potranno infatti scegliere se godere della versione “by night” delle Termepasseggiando liberamente tra i grandi mosaici e i resti delle vasche, la decorazione architettonica, le palestre, la natatio e il frigidarium. Oppure partecipando a una visita guidata che consentirà anche di scoprire i sotterranei (conservati per circa sei chilometri, sono un dedalo di grandi gallerie carrabili che corre sotto l’edificio), il Mitreo e la Mela Reintegrata di Pistoletto, secondo dono del maestro al monumento dopo il Terzo Paradiso, visibile in un’aiuola del grande giardino. Un evento speciale è previsto la sera dell’8 luglio, quando si potrà assistere alla performance Frigidarium21 di Riccardo Vannuccini con la compagnia le Scarpe di van Gogh. “Le Terme di Caracalla sono un’inesauribile fonte di meraviglia, che viene esaltata dall’atmosfera delle sere d’estate – dichiara Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – Finalmente riapriranno e saranno visitabili anche i sotterranei, che racchiudono il cuore pulsante dell’intero impianto termale e che costituiscono il valore aggiunto al percorso in superficie” (ANSA).
LE TERME ANTONIANAE: cenni storici
Le Thermae Antonianae, uno dei più grandi e meglio conservati complessi termali dell’antichità, furono costruite nella parte meridionale della città per iniziativa di Caracalla, che dedicò l’edificio centrale nel 216 d.C. La pianta rettangolare è tipica delle “grandi terme imperiali”. Le terme non erano solo un edificio per il bagno, lo sport e la cura del corpo, ma anche un luogo per il passeggio e lo studio. Si entrava nel corpo centrale dell’edificio da quattro porte sulla facciata nord-orientale. Sull’asse centrale si possono osservare in sequenza il calidarium, il tepidarium, il frigidarium e le natatio; ai lati di questo asse sono disposti simmetricamente attorno alle due palestre altri ambienti. Le Terme di Caracalla sono uno dei rari casi in cui è possibile ricostruire, sia pure in parte, il programma decorativo originario. Le fonti scritte parlano di enormi colonne di marmo, pavimentazione in marmi colorati orientali, mosaici di pasta vitrea e marmi alle pareti, stucchi dipinti e centinaia di statue e gruppi colossali, sia nelle nicchie delle pareti degli ambienti, sia nelle sale più importanti e nei giardini. Per l’approvvigionamento idrico fu creato un ramo speciale dell’acquedotto dell’Acqua Marcia, l’Aqua Antoniniana. Restaurato più volte, l’impianto termale cessò di funzionare nel 537 d.C.
Pioniere della ricerca nel campo delle diete salutari, paladino di una cucina salubre e studioso del rapporto cibo-medicina. 12 ristoranti in tutto il mondo tra cui La Pergola, a Roma, un’eccellenza che da ben 10 anni brilla di 3 stelle Michelin. l’Università Popolare di Arezzo gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Bioenergie naturali premiando il suo interesse di lunga data in tutti gli aspetti della salute nel cibo. La cucina di Beck, in tutti i suoi Ristoranti, è eccellenza ed innovazione nel rispetto delle tradizioni, della salute e del benessere, temi sui quali lavora da 20 anni.
Le ultime, recenti aperture; “Beck at Brown’s”, al Brown’s Hotel di Londra, ed “Attimi by Heinz Beck” a Milano Citylife, aperto nel 2018. Nell’estate 2019 Beck ha inaugurato l’ “Heinz Beck Restaurant” all’interno del Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (Ca)
L’ho incontrato nel suo lussuoso ristorante romano Qual è l’impatto che un piatto deve creare?
Il primissimo impatto è proprio l’arrivo del cameriere e dell’aroma che sta per arrivare in tavola. Poi scatta l’incontro ravvicinato dove l’ occhio scruta e ricettori olfattivi arrivano al retronasale.
Lei e la medicina Ho dedicato molto tempo a questo argomento, con il mio team ci abbiamo lavorato sopra da 20 anni, da poco ho teminato le mie ricerche riguardo al diabete. Collaborazioni, ricettari studiati per differenti patologie , indirizzate a un pubblico di non professionisti. . È vero, in un certo senso: oggi, parlare di cibo ruota principalmente intorno alla salute. Alimenti senza glutine, paleo, ipotossici, disintossicanti, organici, probiotici, immunità Beck e il pane, me ne vuol parlare? Abbiamo fatto una grande ricerca sui lieviti , farine e acqua da usare A La Pergola, ogni pane ha un proprio lievito, liquido o solido, rigorosamente e lievitazione naturale. Abbiamo un frigorifero a colonna dedicato esclusivamente a accurate lievitazioni, alcune di 36 ore.
Siamo stati i primi a modificare l’acqua per la lievitazione. Per la nostra focaccia, per esempio, utilizziamo acqua di pomodoro, ottenuta centrifugando ad alta velocita per scartare le impurità, Il risultato è una focaccia dal gusto fresco e croccante.
Acque inedite, quindi? Si, per esempio, per i grissini ho sperimentato un’ acqua di rosmarino, distillando gli aghi in un cilindro di vetro. Come ogni foglia, anche il rosmarino ha presenza d’acqua, non solo estremamente profumata, ma anche estremaente positiva per ottenere dei grissini fragranti, dal gusto migliore. E’ vero che fa personalmente la spesa di casa ? Certo, adoro il mercato e, se ho tempo, la faccio io. Prima compravo tanto e di tutto. Il frigorifero di casa era sempre strapieno e dopo 3 giorni il cibo non era più fresco. Oggi è diverso: compro solo ciò di cui ho bisogno per il domani: tre carote, due cotolette, magari solo 2 albicocche… mi ricordo che il fruttivendolo una volta mi disse in romanesco “Heinz, ma che sei caduto in disgrazia?” Tantissimi vantaggi: evito di prendere la macchina, perchè con una busta posso tranquillamente andare a piedi, ho ripreso a camminare, mangio quello di cui ho bisogno, sempre fresco.
Parsimonioso anche nel mangiare? Mangiare è una cosa fondamentale, dobbiano mangiare per salvaguardare la nostra vita, rinforzare il sistema immunitario, dare al nostro organismo l’energia di cui ha quotidianamente bisogno Ama viaggiare? Amo, ma mai due volte la stessa destinazione. Il mondo è troppo grande per ritornare dove sono già stato. Un piatto per cui farebbe un viaggio? I paccheri al pomodoro di un ristorante costiera Amalfitana di cui non ricordo il nome. Incredibilmente buoni.
Dai viaggi porta qualcosa nel menu? Sempre. La mia cous cous al peperone, per esempio, è un ricordo di Marrakesh, delle serate tinte di rosso, dei suk, dei profumi. Ha mai tempo per farsi un weekend? Rarissimo, se capita mi piace tornare a Palermo, la città di mia moglie Teresa.
Sua mogli è una colonna del suo impero, vero? E anche la mia più grande critica…temperamento siciliano, pragmatica, precisa , organizzata.
E’ lei che si occupa di tutta l’ammistrazione dei miei 12 ristoranti in tutto il mondo, i bilanci, il personale… Una specialità nel menu? Un piatto che può trovare solo da noi si chiama semplicemente ‘Lattuga’ (non mi piaccioni i piatti presentati con troppe parole) E’ la serenella, una lattuga digestiva, ricca di potassio e magnesio, fornita da due agricoltori di Rieti,. Viene cotta a 46 gradi e servita tiepida in un brodo di pollo cresciuto con fichi secchi e poi arricchita con polvere di porcino, maionnese di soya grigliata, cipolla, ravanello in carpione
Un piatto erotico? Tartare di scampi con pesche e caviale. La domanda più stupida che le hanno fatto? (ride) Come mai un tedesco a Roma? A proposito, c’è della cucina romana nel suo menu?
Nel menu potrà trovare molti accenni a Roma, come il tortellino di pecorino e fave, la coratella di agnello, fiori di zucca, coniglio peperoni olive e capperi, la tortina con le visciole. Le ho fatto preparare un piatto che è un omaggio a Roma: fagottelli alla carbonara, da mangiare col cucchiaio perchè all’interno racchiudono tuorlo d’uovo, pecorino. guanciale e zucchini.
E la cucina del Nord?
Il nostro signature dish: il classico risotto con acqua parmigiano (e poi grana), senza grassi ma con lo stesso sapore e una grande quantità di amminoacidi. Se non fosse diventato Chef… Volevo fare pittore, iscrivermi all’Accademia delle Belle Arti . Nei suoi piatti, cosa trovo di questa passione per l’ arte? L’uso degli spazi, la gestione dei vuoti e dei pieni, la scelta dei colori, colori naturali che, come l’arte, stimolano il nostro cervello.
Lei è amato dal suo staff? Sono un leader e un leader non è mai amato, deve essere rispettato, ma mai temuto, deve prendere decisioni scomode, ma non deve suscitare terrore , deve saper delegare, pur creando gelosie , deve essere chiaro e onesto , straight . Si, penso di essere amato, come ugalmente amo i miei collaboratori in cucina, come Riccardo, executive sous-chef. Ha iniziato a lavorare per me che era un ragazzino , sono 10 anni che è al mio fianco
Qual è, secondo Lei, il segreto di una buona cucina Il segreto è togliere e non aggiungere. Un sogno nel cassette? (sorride) più che un sogno, direi un proposito che ricorre ogni fine anno: “L’anno prossimo voglio lavorare un po’ di meno” , ma non è mai andato a buon fine… però, diciamoci la verità …non mi lamento.
LA RICETTA DI HEINZ BECK:
MERLUZZO IN TEMPURA SU GAZPACHO FREDDO DI CILIEGIE E SEDANO CROCCANTE
Foto Janez Puksic
Per 4 persone
400 gr Filetto di merluzzo
200 gr Amido di mais
100 gr Farina 00
300 ml Acqua gassata ghiacciata
Sale
Gazpacho freddo di ciliegie
240 gr Ciliegie, denocciolate
12 gr Pomodorini
150 gr Peperone rosso
300 gr Cetrioli
225 gr Aceto di ciliegie
300 gr Purea di ciliegie
150 gr Olio extra vergine di oliva
600 gr Acqua
Guarnizione del piatto
2 coste Sedano croccante
Ciliegie
Preparazione
Merluzzo in tempura: Preparare la pastella unendo l’amido di mais, la farina 00 ed incorporando lentamente l’acqua gassata fredda fino ad ottenere una pastella consistente, ma fluida. Lasciare riposare per 1 ora in frigorifero. Immergere il merluzzo nella pastella e friggere in olio extra vergine di oliva finché non sarà dorato. Asciugare l’olio in eccesso su carta assorbente. Gazpacho di ciliegie Mettere nel boccale del Bimby tutti gli ingredienti ad eccezione dell’olio extravergine di oliva e l’acqua.Tritare grossolanamente per 30 sec a velocità 5 e poi omogeneizzare 2 minuti a velocità 10. Aggiungere l’olio, mescolare 1 secondo a velocità turbo ed infine aggiungere l’acqua fredda. Sedano croccante:
Pulire e lavare bene le coste di sedano, rimuovendo i filamenti esterni.Tagliare a julienne e mettere in acqua e ghiaccio per conferire una forma arricciata.
Festival, city tours e yoga. Ecco che cosa fare nel weekend
Finalmente si torna a vivere e a viaggiare. L’Italia si risveglia e il calendario degli eventi si arricchisce di tante iniziative, dai festival alle escursioni urbane e nella natura. Ecco gli eventi che abbiamo selezionato per voi per il weekend del 19 e 20 giugno.
In Alto Adige per il Merano Flower Festival
Dal 18 e 20 giugno torna con la sesta edizione il Merano Flowers Festival. In Piazza Terme e presso il parco pubblico delle terme di Merano ci sarà una grande mostra mercato incentrata sul mondo del giardino e delle piante ornamentali. Quest’anno, il tema è dedicato alla biodiversità, con atmosfere colorate all’insegna della bellezza e della primavera. Si potrà passeggiare tra fiori coloratissimi, ascoltare gli esperti, partecipare a laboratori, workshop e conferenze a tema. Inoltre, si potranno acquistare fiori e piante, anche rare.
Tra gli eventi collaterali, andrà in scena l’Anteprima del Merano WineFestival “Naturae et Purae” dedicata alla sostenibilità, con un percorso enologico dedicato a un pubblico ristretto. Il percorso lungo il torrente Passirio, invece, si trasformerà in un’esperienza multisensoriale con l’itinerario Baumklang, con cinque alberi, cinque melodie e cinque opere d’arte tra natura, scienza e musica.
Sabato 19 giugno, a Padova, è in programma una splendida visita guidata a Villa Molin e al suo rigoglioso parco. La villa è uno dei capolavori di Vincenzo Scamozzi del 1597, realizzata per l’ambasciatore delle Serenissima Repubblica di Venezia Nicolò Molin. La villa è in perfetto stato di conservazione e, attraverso la visita guidata, si potrà vivere un vero e proprio viaggio nella storia, alla scoperta degli stili rinascimentale, barocco e neoclassico, che coesistono armoniosamente.
Al termine della visita è previsto un aperitivo. Il ritrovo per la partenza è alle 14.45 presso il parcheggio della villa, in via Ponte della Cagna 106 a Padova, in zona Mandria. La quota di partecipazione è di € 15 a persona, bambini fino a 12 anni € 5. Prenotazione obbligatoria. L’evento si svolgerà nel rispetto delle normative anti Covid e anche in caso di maltempo.
Nel weekend del 19 e 20 giugno nella splendida cornice di Castell’Arquato, in provincia di Piacenza, presso il Palazzo del Podestà, è in programma Art & Love, una mostra mercato di arte contemporanea che si svolge in collaborazione con l’associazione di artisti piacentini Open Art.
Sarà una splendida occasione per vivere una giornata con la propria dolce metà e trovare un regalo davvero speciale, tra atmosfere romantiche e medievali. Durante la partecipazione all’evento è obbligatorio l’uso della mascherina e il mantenimento della distanza interpersonale. Ingresso libero.
Dopo la sospensione dello scorso anno a causa del Covid, torna a Modena, nel weekend del 19 e 20 giugno BUK – Festival della Piccola e Media Editoria che si terrà presso la sede del Laboratorio Aperto -ex AEM, in viale Buon Pastore 43. Si potrà quindi passeggiare tra gli stand della mostra mercato editoriale, con le ultime novità dei piccoli e medi editori provenienti da tutta Italia.
La novità assoluta di questa edizione è la Scuola di scrittura “L’Officina degli Scrittori”, che prevede quattro incontri e altrettanti laboratori, ognuno dedicato a un genere letterario specifico: il romanzo, la narrativa, la formazione, il giallo, il fantasy/fantascienza. Tra gli ospiti, il giallista Antonio Infuso, lo scrittore fantasy Antonio Alvares, la scrittrice Tiziana Beato con Rosa Gargiulo, e Alessandra Marconato per la narrativa di formazione e crescita personale, affiancata da Marzia Iori.
Sabato 19 giugno, è in programma una splendida visita guidata alla scoperta di Volterra. Si parte alle 15 da Piazza Martiri della Libertà e si passeggia tra le vie della cittadina. Si fa poi una sosta presso un’antica bottega di lavorazione dell’alabastro, dove un artigiano esperto forgerà la pietra grezza trasformandola davanti agli occhi dei partecipanti in uno splendido manufatto.
Al termine, aperitivo con stuzzichini e crostini vari, bibita a scelta e merenda per i bambini. Prenotazione obbligatoria. Quota di partecipazione: adulti € 18, bambini € 5.
INFO: tel 347/9752183
Alla scoperta delle “Fontane di Roma di notte”
Sabato 19 giugno, è in programma un affascinante tour urbano alla scoperta delle “Fontane di Roma di notte”. Si parte alle 20.30 con ritrovo in via Poli 54, nei pressi dell’Istituto Nazionale per la Grafica, a lato della Fontana di Trevi. Sarà proprio questa la prima tappa. La Fontana di Trevi è infatti la più scenografica delle fontane romane e unica nella sua architettura, poiché si appoggia letteralmente a Palazzo Poli.
Si prosegue poi verso la Scalinata di Piazza di Spagna, per ammirare la Fontana della Barcaccia, la cui forma singolare si deve al padre di un grande artista, Pietro Bernini. Si imbocca poi via del Babuino, dove si incontra un’altra stravagante fontana, che rappresenta un uomo così brutto e deforme da essere stato denominato, nei tempi, “babuino”.
Si passa poi da Via Margutta per ammirare la Fontana delle Arti per poi terminare la visita presso la grandiosa Piazza del Popolo con i suoi quattro leoni fontana che decorano la base dell’obelisco anticamente situato al Circo Massimo. Il percorso della visita guidata è di circa 2 km. Quota di partecipazione: adulti € 13, bambini 5-13 anni € 5, minori di 5 anni € 2. Prenotazione obbligatoria.
Dal 19 al 21 giugno, nella splendida cornice di Cefalù, si tiene la terza edizione di Yogaland, un festival internazionale interamente dedicato allo yoga che si svolge nei luoghi più suggestivi e rappresentativi della splendida cittadina siciliana, tra i borghi più belli d’Italia.
Sabato 19 e domenica 20 giugno saranno giorni di condivisione e leggerezza, con nove lezioni al giorno, dislocate in diversi luoghi della città, tra mare, cultura e bellezza. Il clou della manifestazione, invece, sarà lunedì 21 giugno, giorno del Solstizio d’Estate, in cui si celebra, dal 2015, la Giornata Internazionale dello Yoga.
Una lezione speciale chiamerà a raccolta tutti gli insegnanti sulla spiaggia. Dalle 10 alle 18, in quattro punti strategici (La Rocca, il Lavatoio, la Spiaggia e La Piattaforma) si terranno lezioni rigorosamente a numero chiudo. Per questa edizione, infatti, nel rispetto delle norme anti Covid, è obbligatoria la registrazione in anticipo a tutte le attività dedicate alla pratica di asana, pranayama e alla meditazione, che rimangono totalmente gratuite e aperte a tutti.
Ognuno potrà quindi scegliere lo “yoga” più adatto alle proprie esigenze, o curiosità, tra Yoga fascia flow, Yoga Zen Warrior, Yoga Kids, Yoga funzionale e, grande novità di questa edizione, lo Yoga Surf. Ospite d’eccezione di questa edizione sarà Maya Devi, ideatrice di Goddess Tantric Yoga e Devi Dance, maestra di Yoga Tantrico e insegnante di danze indiane e mistiche.
CHEF ANDREA ANTONINI: CUCINA STELLATA SOTTO LE STELLE DI ROMA
TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA –
Chef Andrea Antonini, 27 anni, al timone dello stellato Imago, locato al sesto piano del leggendario Hotel Hassler la cui storia è costellata di ospiti celebri come Lady Diana, Audrey Hepburn, Tom Cruise, Madonna, George Clooney.
Lì ho passato una serata indimenticabile a cominciare dalla vista mozzafiato, dall’atmosfera impareggiabile, dal servizio impeccabile e soprattutto dalla raffinata cucina di Andrea Antonini, che ho rivisto la mattina dopo per una piacevole intervista vivacizzata da un graditissimo incontro a sorpresa con Mr. Roberto Wirth, la cui famiglia da tre generazioni si occupa dell’ hotel e di Imago.
“Un ristorante, racconta Wirth, che continuerà a sorprendere sempre di più. Fu il primo ristorante a Roma locato all’ultimo piano di un albergo e da allora ha sempre continuato a richiamare una clientela di tutto il mondo, diventando una meta riconosciuta ai massimi livelli della ristorazione italiana ed internazionale.”
Buongiorno Andrea, congratulazioni per la tua nuova posizione di Executive Chef di Imago.Grazie, Imago ha una stella Michelin da oltre 10 anni. Il proprietario e direttore Roberto Wirth, ha voluto che fosse un giovane Chef alla nuova conduzione di questo ristorante conosciuto in tutto il mondo e ha scelto me. È stata una grande gioia ed è una grandissima responsabilità.Anche la Guida Michelin ha iniziato a riconoscere giovanissimi chef. Cosa ne pensi?
A prescindere dai riconoscimenti, chi sceglie questo lavoro è una persona che ha accettato di fare una vita di fatiche, indipendentemente dalla direzione del ristorante. Sono felice quando vedo premiare un giovane chef e magari un ristorante non necessariamente di alta cucina perché significa che Michelin ha voluto dare un riconoscimento alla dedizione e alla volontà.
Un aneddoto sul tuo debutto a Imago? Devo premettere che abbiamo aperto in 5 giorni. Non avevo la brigata, non c’era il menu,eravamo in 6, ora siamo in 13. Avevo inserito nel menu un piatto a cui tengo molto: piccione, estratto di camomilla, lardo e borraggine. Il piatto era previsto con la sua coscetta a fianco, ma era impossibile, così ho deciso di far uscire prima il piccione e poi il resto, quasi fosse un’appendice. I clienti l’hanno presa bene ed è diventata una prerogativa di alcune portate: dall’astice, al raviolo di pollo, dal fegatino post-triglia al corallo dopo-capasanta.
Un top nel menu di Imago: astice con base di lavanda e rosmarino, me lo racconti? Amo le affumicature. Oggi si usa di tutto: griglie, Green Egg, Josper… Io amo operare su una base di legno o erbe dall’aroma potente, come il rosmarino e la lavanda, appoggiare il prodotto e coprire con una cloche. Il fumo che si forma all ‘interno cuoce, affumica e soprattutto profuma.
I tuoi primi ricordi in cucina ? Non sono uno di quegli chef dai ricordi legati alla cucina con la mamma e la nonna…
Mia mamma era calabrese, papà napoletano , la cucina , come in molte famiglie italiane, era un argomento importante, però a me non è mai interessato. Preferivo giocare a pallone, andare a nuotare. I miei primi ricordi di cucina sono duri : avevo 18 anni ero lavapiatti in una mensa a Roma.
Se io venissi a curiosare nel tuo frigo di casa, cosa troverei di sicuro? Acqua, verdure, un po’ di mare, magari un branzino da fare alla griglia con accanto qualche verdura, per me un lunch perfetto. Mai nel frigo… Tofu e prodotti troppo speziati.
Come vedi il panorama gastronomico internazionale? Secondo me esistono cinque movimenti.
Il Sud Europa, mi riferisco a Francia e Italia, i classici nel mondo. Poi il Nord Europa, la Spagna, grande maestra e iniziatrice, il Giappone che continua a influenzare chef di tutto il mondo, infine il Sud America: Messico, Peru, Cile e aggiungerei il Brasile che ultimamente sta acquistando spazio nel panorama internazionale.
Influenze sulla cucina italiana? Devo dire che da noi oggi c’è molta contaminazione. Io non sono tedesco o francese… sono italiano e ho la grande fortuna di avere i prodotti migliori del mondo. Per esempio gli agrumi, della Sicilia sono insuperabili, non capisco perché io debba ordinare una cassetta di yozu dal Giappone…
Le tue destinazioni preferite? Visitare il Sud Africa e le sue cIttà: Johannesburg, Cape Town, Stellenbosch, per esempio. Qualche ispirazione da quei viaggi nel tuo menu?
Per me, l’ispirazione prioritaria è sempre la stagionalità, mentre dai viaggi può scattare un’ idea di contaminazione che ovviamente porta a adottare quel prodotto o quella spezia.
Dove ami passare un weekend? Amo follemente il mare. Amo gli squali, probabilmente se non fossi diventato uno chef, sarei stato un biologo marino. Se ho un weekend libero, punto verso Ponza, Palmarola, le Isole Pontine, posti incantevoli e dove si mangia anche bene.
Torniamo a tavola. La ’pecora nera’ è il tuo piatto più discusso. Me ne vuoi parlare? E’ un dessert dove impera il ‘tutto è di pecora’: latte, ricotta, gelato e topping, nascosto in un cespuglio nero di zucchero filato. Sì, se n’è parlato parecchio… perché si è abituati a collegare al dolce colori come il bianco il rosso, il marrone e non di certo il nero. Se ti trovi davanti a un dolce nero il cervello si stacca e si chiede cos’è. Quando usci la notizia fu un assalto di domande e inquisizioni, ricordo che Mr Wirth mi disse: “Andrea, sembrerebbe in questo momento a Roma sia tu la pecora nera …
La ricetta di Andrea Antonini
INSALATA DI CAPESANTE, POMODORI, FINOCCHI
LECHE TIGRE ALL’ITALIANA:
-8 gr peperoncino dolce senza semi
-40 gr zenzero pelato
-12 gr basilico
-12 gr prezzemolo
7 gr sale
40 gr acqua
Lavorare tutti gli ingrediente al mortaio pestando bene tutti gli elementi. Lasciar riposare 10 minuti. Passati i 10 minuti, incorporare 180 gr di succo di lime e 100 gr succo di limone. Lasciar riposare 10 minuti. Preparare 50 gr di dentice tagliati a cubetti e, a seguire, versare sopra il composto precedentemente filtrato. Lasciare riposare il tutto ancora 10 minuti. Frullare il tutto, passare allo chinoix fino ed incorporare 40 gr di olio EVO e 20 gr di base xantana.
Una volta completa, marinare per 10 minuti le capesante, precedentemente tagliate a metà..
GELATINA ACQUA POMODORO Frullare grossolanamente i pomodori datterini e lasciar filtrare in carta 1 notte. Ottenuta l’acqua, legare con l’1% di agar-agar e stendere il composto (spessore di circa 1mm) su placche (dopo aver portato ad ebollizione).Tagliare della forma desiderata. SALSA POMODORO BRUCIATO: Tostare in forno a 200 G i pomodori datterini con olio, sale, aglio, timo, scalogno. Una volta caramellato frullare i pomodori solamente con lo scalogno. Passare allo chinoix fino. PICKLE LIQUID: 225 ml aceto bianco
100 gr zucchero
anice stellato 1 pz
1 bacca cannella
3 chiodi garofano
Portare tutto a bollore. Lasciar raffreddare e filtrare.
Tagliare i cetrioli dello spessore di 1 mm, ricavarne dei rettangoli di 2×3 cm e marinare 3 ore nel pickle liquid. Tagliare i baby finocchi dello spessore di 2 mm e marinare 5 minuti nel picke liquid. IMPIATTAMENTO: Disporre un coppapasta di 7 cm di diametro nel centro del piatto (fondina),e collocare 4 fettine di capasanta marinata. Aggiungere poca marinata e aggiungere dei cristalle di sale maldon. Coprire completamente le capesante con le lamelle di pomodoro trasparente. Coprire il tutto con la gelatina di acqua di pomodoro e decorare con salsa di pomodoro arrostito, cetrioli e finocchi marinati. Completare aggiungendo aneto e nepitella.
Cesare Zucca
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.