Weekend in Valmalenco: 3Days, un evento per vivere il territorio e le sue tradizioni

Valmalenco 3DAYS sarà un evento unico: unirà la bellezza della montagna malenca con esperienze da vivere fino in fondo, molte delle quali animeranno il piccolo borgo alpino di Caspoggio.

Dopo un venerdì sera all’insegna dello spettacolo e della musica, sabato e domenica si terranno il mercato contadino lungo le vie del centro, la “colazione del casaro” e le degustazioni di street food a base di specialità locali. Si potrà girovagare a caccia di scorci suggestivi e cogliere l’opportunità di avvicinarsi a quegli sport che sono l’essenza stessa della montagna.

Dalla camminata di allenamento alle arrampicate sulle falesie con le guide alpine, ai percorsi di mountain bike per i ragazzi, alle escursioni di orienteering o alla ricerca di piante commestibili. Tante idee per vivere in prima persona quello che le Alpi offrono a livello di sport e divertimento, ma anche di cultura e conoscenza. Tra agli appuntamenti infatti anche il Museo Minerario e la Miniera della Bagnada, luogo suggestivo in cui poter fare esperienza diretta di una realtà che in Val Malenco è stata protagonista per quasi un secolo.

E, per chi vuole provare l’esperienza di una cena stellata “Alpine style”, sabato sera, su prenotazione, lo chef Alessandro Negrini del due stelle Michelin “Aimo e Nadia” di Milano, cucinerà per gli ospiti.

E a proposito di food vi proponiamo la ricetta di un piatto tipico della Valtellina, gli sciatt. Gli Sciatt (in dialetto valtellinese significa “rospo”, per via della forma tonda che finisce con un codino) sono ottimi come antipasto ma anche come aperitivo purché guastati caldi. Devono questo nome alla loro forma, che ricorda quella di un rospetto. Al loro interno troviamo un cuore caldo di formaggio Bitto DOP o di Valtellina Casera DOP giovani. Saporiti e gustosi, gli sciatt sfruttano alcuni tra i migliori e più antichi prodotti tipici della Valtellina: i formaggi, appunto, e il grano saraceno. Ecco la ricetta.

Ingredienti (per 4 persone)

Farina di grano saraceno gr. 300

farina bianca gr. 150

formaggio Bitto dop non stagionato (o Valtellina Casera DOP giovane) gr. 150  acquavite 1 bicchiere

olio

sale

Preparazione: preparate l’impasto con l’acquavite e un quarto di litro di acqua tiepida. Salate e lavorate bene la pasta sino a farne una palla. Lasciatela riposare coperta da un telo per mezz’ora. Quindi, con il mattarello, stendete la pasta sulla spianatoia sino ad ottenere una sfoglia abbastanza sottile che va tagliata a grossi quadrati. appoggiate su ciascuno di questi alcuni dadini di formaggio Bitto. Chiudeteli a mò di ravioli e calateli in una padella con olio abbondante e ben caldo. Fateli leggermente asciugare, una volta estratti dalla padella,  su carta assorbente. Vanno serviti ancora caldi su un letto di cicorino o insalata condita con sale e aceto.

Buon appetito e buon divertimento!




In forma dopo le feste

Le  vacanze sono – sfortunatamente – giunte al termine… ecco qualche consiglio per mettervi in forma e rimanere in salute, senza rinunciare al gusto.

Attività fisica- quando fa bene e quando no

Siamo in inverno e col freddo arriva la pigrizia. Bisogna però reagire, ma con gradualità e in un modo corretto, perché qualunque attività fatta male fa male. In particolare, tra gli sportivi chi crede che “di più è meglio” è su una strada sbagliata, al cuore basta un livello di sforzo moderato; al contrario, a tutti i sedentari: meno di tre ore a settimana o farlo ogni tanto serve a ben poco. Per tutti, lo stesso must: divertirsi. Con un orecchio attento ai segnali che ci manda il nostro corpo. Diversi studi scientifici testimoniano che l’attività fisica allunghi la vita, rallentando il processo di invecchiamento.

Fa Bene perché

Combatte patologie croniche quali ipertensione, diabete, osteoporosi, diminuisce il pericolo di ammalarsi di Alzheimer; – favorisce l’efficienza polmonare, quindi dell’apparato respiratorio; – il cuore mantiene la sua capacità contrattile e una buona gittata sistolica; – lo scheletro e le articolazioni rallentano il loro naturale processo degenerativo, quali la demineralizzazione ossea che porta all’osteoporosi, alle malattie reumatiche, alle artrosi; – il sistema nervoso rallenta la degenerazione da vecchiaia perché va più sangue al cervello; migliora anche il sistema immunitario; – si conserva più forza in quanto il muscolo è più vascolarizzato; – migliora l’estetica (più massa magra, meno massa grassa).

Cosa si può fare

Stretching, ginnastica in acqua, fit walking, pilates, nuoto, camminata, corsa e molto altro, l’importante sono la costanza, la moderazione e l’approvazione del medico. – stretching mantiene allungati ed elastici i muscoli; – ginnastica in acqua è ottima perché si è in scarico di parte del proprio peso, quindi, niente mal di schiena o microtraumi; inoltre, la resistenza dell’acqua è sei volte superiore a quella dell’aria, e il lavoro muscolare, così, è notevole; – fit walking, o cammino a passo sostenuto all’aria aperta: ottimo allenamento per l’apparato cardio-respiratorio, aumenta la densità ossea e la resistenza, favorisce il ritorno venoso e tonifica i muscoli; – pilates, o ginnastica dolce con sequenze di movimenti fluidi e controllati: buono per la respirazione e la postura, attraverso esercizi specifici per il ‘core’, tonificando addominali, lombari e dorsali; – nuoto è tra gli sport più completi, in quanto tutti i muscoli si muovono, e meno traumatici, poiché in acqua non si incorre in urti o cadute; – cammino o corsa sono indicati per migliorare l’apparto respiratorio, muscolare e scheletrico, specie degli arti inferiori. Controindicazioni: occhio alla qualità del sonno che potrebbe essere alterata dalla maggiore produzione di endorfine, sostanze chimiche che aiutano il corpo a “sopportare” l’esercizio fisico. E all’inappetenza: può essere che lo stomaco, per lo sforzo, “si chiuda”; o, al contrario, con la scusa di aver fatto sport, mangiamo troppo.

Ricetta di Viaggio Light:
Tortelloni di Bresaola della Valtellina con parmigiano e rucola

Viaggiando per voi, in Valtellina abbiamo “rubato” questa semplice ricetta dove l’ingrediente principe è, indovinate un po’?, la bresaola. Abbiamo assistito a uno show cooking di Antonella Eberlin, che ha proposto l’affettato in versione tradizionale, ma con qualche accorgimento stuzzicante. Sempre nel nome e nel rispetto della salute.

Ingredienti per 4 persone

• 12 fette di bresaola (3 per ogni piatto)

• 40 g Parmigiano • 100 g di Parmigiano grattugiato

• 25 g di rucola

• olio q.b. sale e pepe q.b.

• 150 g di latte fresco

• 1 cucchiaio di aceto di mele

Cattura

Preparazione

Preparare il formaggio facendo riscaldare a 75° il latte intero. Aggiungere l’aceto di mele e lasciare riposare qualche minuto in modo che il latte si separi, colare il formaggio e lasciare riposare per mezz’ora. Grattugiare il grana, tritare la rucola. Fare il ripieno dei tortelloni con la rucola, il grana e il formaggio, piegare la fetta come un tortellone e finire con una spolverata di grana, gocce di aceto e qualche foglia di rucola.