Weekend a Ragusa : Il bello, il gusto e l’impareggiabile bistellato “Ciccio” Sultano

Il nostro itinerario gourmet continua…

Oggi la meta è al sud, ma proprio al sud della Penisola: siamo a Ragusa, il capoluogo più meridionale d’Italia. Le sue origini sono antichissime e la sua storia vede dominazioni romane, arabe, cristiane, angioine e spagnole sino al suo ingresso nel Regno d’Italia.
Nel 1693 un devastante terremoto distrusse gran parte della città, ma Ragusa risorse ancora adornata da uno ricco stile tardo barocco che la adornò di splendide chiese e eleganti palazzi, oggi ammirabili in tutta la loro bellezza.


Anche i dintorni ci riservano sorprese:  la meravigliose spiagge dorate di Marina di Ragusa, mentre a soli 15 km dalla città troverete il Castello di DonnaFugata, l’imponente  palazzo che ospita 120 stanze, un immenso parco impreziosito da un labirinto di pietre bianche, ricoperte di  dispettosi cespugli di rose che confondono il percorso. Mentre passeggerete sul lungomare ragusano incontrerete tantissimi ristoranti e bar dove gustare il tipico street food siciliano.

Donnafugata

Da vedere a Ragusa
Cattedrale di San Giovanni e Il Duomo di San Giorgio
Non perdetevi i loro musei
Grotta delle Trabacche

Divenuta nota per essere stata la location di uno degli episodi del commissario Montalbano
Le scale di Ibla
Verso l’ora del tramonto, avventuratevi in affascinante percorso per raggiungere il quartiere barocco di Ragusa Ibla. L’itinerario inizia dalla Scala dell’Orologio passando tra vicoli e scale che rivelano viste mozzafiato. Scoprirete il quartiere più antico del centro storico di Ragusa e sede di alcune importanti manifestazioni e tradizioni antiche come Ibla Buskers, Ibla Grand Prize, la festa del Patrono di Ragusa S. Giorgio e la Settimana Santa.

Ragusa, Ibla

E’ proprio a Ibla che incontriamo il Duomo, celebre Ristorante doppia Stella Michelin
Al timone troviamo l’incomparabile Ciccio Sultano che da 20 anni, ha fatto del Duomo il punto di riferimento dell’alta cucina siciliana. Studio, passione, ricerca, contaminazione sono le chiavi della sua visione gastronomica che pesca nella storia secolare della Sicilia e delle influenze storiche e culturali che vi si sono succedute

Ciccio Sultano

Buongiorno Ciccio, una curiosità: perché questo soprannome?
Veramente mi chiamo Franco ma qui in Sicilia i soprannomi sono tradizione, a me è toccato Ciccio…
Cos’è per lei la Sicilia?
E’ qualcosa che sento scorrere nelle vene, e pensare che sono nato a Torino.
Qui c’è un’incredibile concentrazione di cultura millenaria, di diversità sia geologica che enogastronomica cresciuta nello splendore e nella sofferenza, in grande contraddizione.
C’è contradizione anche nella sua cucina?
Certo, fino al punto che quello che per molte culture è strano, per me è quotidiano; come l’agrodolce o l’amaro, il dolce, il salato tutto insieme, una mescolanza di sapori, culture, momenti interessanti e di grande complessità. Senza paura del cambiamento perché comunque le nostre tradizioni sono come radici che corrono profonde dentro di noi.

Spaghetti in salsa moresca Taratatà

Quindi si può “tradire” la tradizione ?
Penso che tradire la tradizione signichi creare innovazione e quindi evolverla. fino a trasformarla e  ingigantirla, come è successo in Spagna grazie al genio di Ferran Adrià oppure in Francia, dove la cucina ha da sempre tradito la sua tradizione, altrimenti non si sarebbe mai evoluta.

Una creazione di Sultano: Autumn and Winter

A cosa paragona la sua cucina?
A certe geniali improvvisazioni della musica jazz che ho amato fin da ragazzino quando ascoltavo John Coltrane Thelonious Monk , Eric Dolphy
Come inizia la giornata?
Il mattino è il momento in cui il mio cervello galoppa meglio. Sono estremamente attivo dalle cinque a mezzogiorno, mi piace fare delle lunghe passeggiate anche di 10 chilometri.
I Banchi, il suo secondo locale, ce ne vuol parlare?
Sono i banchi dei pani, dei grandi formaggi, dei salumi tradizionali, dei dolci, in un locale che si trova nei “bassi” del settecentesco Palazzo Di Quattro, gioiello barocco. L’ho voluto definire “panificio con cucina”, una cucina educata cioè una connessione della cucina borghese domestica fatta da nonna e zia con una cucina che si evolve e parla un linguaggio nuovo, per essere contemporaneamente forno, pasticceria, bar, emporio, pizzeria, ristorante, cantina.

Un piatto de’ I Banchi: Sgombro e zucca gialla

Grande attenzione alla sostenibilità, vero?
Assolutamente, per esempio le buste per lo shop a I Banchi sono biodegradabili e poi diciamo no ai materiali monouso e in plastica, cannucce comprese, mentre il packaging per l’e-commerce è riciclato il più possibile. Per le pubblicazioni e le scatole regalo viene utilizzata carta certificata FSC, un marchio che garantisce una gestione forestale rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile.

I Banchi
I Banchi

Come definirebbe il suo impegno ecologico?
Esiste, prima di tutto, un’ecologia della mente, un modo rispettoso e curioso di trattare le persone e la realtà che ci circonda. La coscienza ecologica dipende, in verità, da quanto sentiamo di appartenere al mondo, qui e ora, un impegno che si concretizza non solo in azioni quotidiane, ma in un rapporto umano con i produttori, il team, e la comunità locale. Nel Progetto Sultano, così come in tutti i tipi di partnership in cui è coinvolto il cuoco e l’imprenditore, ecologia e sostenibilità si declinano a partire dal fattore umano. Il che significa lavorare sulla fiducia reciproca, difendendo l’onore proprio e altrui

con Gabriella Cicero, General Manager Ciccio Sultano Group e partner di Sultano, nel lavoro e nella vita.

Ha un weekend libero: dove le piace trascorrerlo?
Al mare, dove ho una casetta molto spartana. Lì mi piace ascoltare musica, fare lunghe passeggiate, cucinare per gli amici… Mi bastano un paio di fornelli e un frigorifero anni ‘40 trovato nell’immondizia, pulito e rimesso in funzione…
Un viaggio che vorrebbe fare?
Andare in Marocco, ma solo con uno zainetto, due shorts, tre magliette, un paio di infradito e ovviamente… la carta di credito.

PACCHERI BEATI PAOLI

Paccheri Beati Paoli

8 paccheri freschi a persona
Per la salsa Paolina
Fare un soffritto con
30 gr acciughe sott’olio testa
70 gr cipollotto tritato
1 spicchio d’aglio
30 gr pinoli tostati
30 gr pomodoro secco tritato
30 gr uva passa sultanina
Aggiungere 500 gr broccolo sbollentato, 100 gr spinaci sbollentati e strizzati, 4 gr sale, 1 gr peperoncino, 20 gr basilico. Frullare il tutto e servire calda.
Per l’emulsione d’olio
1 gr senape
1 tuorlo sodo
50 gr latte di soya
100 gr olio e.v.o
5 gr succo di limone
5 gr aceto di vino rosso
1 gr sale
Frullare tutti gli ingredienti aggiungendo l’olio a filo.
Per la salsa all’aglio
50 gr spicchi d’aglio (sbollentato per 7 volte nel latte, cambiando ogni volta il latte)
70 gr panna
35 gr latte
35 gr acqua
0,5 gr polvere di fiori di finocchietto
1gr sale
10 gr olio e.v.o
10 gr succo di limone
0,5 gr xantana
Frullare il tutto, filtrare e servire temperatura ambiente
Per il pesce
30 gr rombo chiodato
30 gr scorfano di roccia
1 scampo di prima scelta
1 gambero rosso di Mazara prima scelta
Scottare i pesci da lisca in padella calda con un filo d’olio, solo dal lato della pelle.
Disporre su una teglia da forno i crostacei e il pesce, lisca, e condire con un filo di olio.
Infornare per 2 minuti

For the recipe en English , Click Next>

Ciccio Sultano’s recipe
PACCHERI BEATI PAOLI

Paccheri Beati Paoli

8 fresh paccheri per person
For the Paolina sauce
Sauté with 30 gr anchovies in oil head 70 gr chopped spring onion 1 clove of garlic 30 gr toasted pine nuts 30 gr chopped dried tomatoes 30 gr sultana raisins Add 500 gr blanched broccoli, 100 gr blanched and squeezed spinach, 4 gr salt, 1 gr chilli, 20 gr basil. Blend everything and serve hot.
For the oil emulsion
1 gr mustard 1 hard egg yolk 50 gr soy milk 100 gr extra virgin olive oil 5 gr lemon juice 5 gr red wine vinegar 1 gr salt Blend all the ingredients by adding the oil slowly. For the garlic sauce 50 gr cloves of garlic (blanched 7 times in milk, changing the milk each time) 70 gr cream 35 gr milk 35 gr water 0.5 gr fennel flower powder 1gr salt 10 gr extra virgin olive oil 10 gr lemon juice 0.5 gr xanthan Blend everything, filter and serve at room temperature
For the fish
30 gr turbot 30 gr rock scorpion fish 1 first choice lobster 1 first choice red prawn from Mazara Sear the fish bones in a hot pan with a drizzle of oil, only on the skin side. Arrange the shellfish and fish on a baking tray, bone-in, and drizzle with a drizzle of oil. Bake for 2 minutes




“Estate Diffusa” negli Iblei, una festa per celebrare la stagione del sole in Sicilia

Quattro giorni per andare alla scoperta delle meraviglie barocche della Sicilia, tra alcuni dei “Borghi più belli d’Italia”. È Estate Diffusa, l’evento che, dal 21 al 24 giugno toccherà le perle barocche dell’isola, tra cui Scicli, Modica, Ragusa e Palazzolo Acreide, oltre ai borghi rurali di Monterosso Almo e Chiaramonte Gulfi e il borgo marinaro di Sampieri.

Promossa da Sicilia Ospitalità Diffusa, la festa si apre giovedì 21 giugno a Palazzolo Acreide, borgo montano caratterizzato da una bellezza particolarissima data dall’unione dell’antica architettura magnogreca con quella barocca. Qui è prevista una visita del centro storico tra chiese, musei e teatri del passato. Si potranno degustare prodotti tipici.

Venerdì 22 giugno la festa prosegue nella cittadina di Scicli, dichiarata e riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Si parte con una passeggiata dalla Via Francesco Mormino Penna fino all’antico complesso di Santa Maria della Croce. Raggiunto il Convento si gode di una spettacolare vista sul cuore della città e sulle suggestive grotte di Chiafura.

Nel borgo marinaro di Sampieri è invece prevista una passeggiata fino all’antica Fornace Penna, conosciuta anche come la Mannara del commissario Montalbano: un monumento di archeologia industriale dove, in occasione della festa di Estate Diffusa, sarà possibile fare un salto indietro nel tempo, ricostruendo una giornata di lavoro nel sito.

Sabato 23 giugno a Ragusa l’appuntamento è al Museo Zacco per un’esperienza dedicata alla civiltà contadina e per una visita guidata alla mostra delle opere di Salvatore Anelli con una breve narrazione della storia dei tre Ponti che collegano le vallate della città per raggiungere Piazza San Giovanni.

A Modica la passeggiata si snoda invece attraverso le visite dei Musei Diffusi nel Borgo Antico e si completa con la visita al museo della Medicina Tommaso Campailla.

Domenica 24 giugno, la festa di Estate Diffusa coinvolge tre città: a Ispica è prevista una passeggiata naturalistica nel Parco Forza e nel Giardino dei Frutti Antichi.

A Monterosso Almo il cuore del borgo rurale sarà animato dal Mercatino diffuso dei sapori montani e dell’artigianato. E per gli amanti del cinema sarà possibile visitare i luoghi che hanno incantato molti registi, tra cui il premio Oscar Giuseppe Tornatore, e che hanno fatto da location ad importanti pellicole.

A Chiaramonte Gulfi si potranno visitare gli otto piccoli musei del borgo, alla scoperta dei tesori che vi sono custoditi: dal Museo dell’Olio, a quello del Ricamo e dello Sfilato Siciliano.

INFO

Il programma completo e i dettagli su www.siciliaospitalitadiffusa.it

 




Due weekend “romantici” inseguendo l’estate

A Ragusa esperienza ‘nobile’ per coppie

Se siete una coppia e state cercando un’idea per passare un weekend romantico abbiamo il posto che fa proprio al caso vostro. A Ragusa c’è il Falconara Resort di Marina di Butera (CL) che offre una vacanza a due all’insegna del barocco siciliano, fra castelli, degustazioni e romantiche escursioni in barca.

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Vi accorgerete che è un posto perfetto per godersi il weekend staccando dalla noiosa e caotica città. La proposta autunnale del resort prevede una visita al Castello di Donnafugata con pranzo nel palazzo nobiliare Arezzo Trifiletti di Ragusa Ibla, ospiti dei discendenti della famiglia.

La residenza in stile neoclassico si affaccia sul Duomo di San Giorgio e offre uno scorcio unico sulla piazza centrale della capitale del Barocco siciliano. E’ prevista inoltre per chi non vuole farsi mancare niente e ama il buon gusto, una visita e una degustazione di vini presso la cantina “Feudi del Pisciotto” e, a seguire, una cena tipica al Ristorante Pure Emozioni con vista sul castello di Falconara.

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Vi abbiamo assicurato un weekend romantica, ma non ci dimentichiamo del relax. Infatti la struttura dispone di una spiaggia privata e organizza su richiesta pomeriggi in barca alla scoperta di isolotti, calette e baie: le escursioni (per 2 o 4 persone) conducono fino all’Isola della Rocca, nei pressi di Licata, e prevedono un romantico aperitivo al tramonto.
Dal 28 Settembre al 31 Ottobre soggiorno di 2 notti Arte Cultura e Gusto a partire da 269 euro a persona.

Per informazioni: Falconara Charming House&Spa **** Superior

SS115, km 243, Marina di Butera (CL)

Tel. +39  0934-1965300

www.falconararesort.it

Un paradiso affacciato sul lago Trasimeno

Un vero e proprio paradiso quello che stiamo per descrivervi: all’Antico Casale di Montegualandro e Spa il weekend è dedicato al relax e al benessere con trattamenti terapeutici, saune e bagno turco.

Qualunque sia la vostra idea di paradiso Antico Casale di Montegualandro e Spa ne propone una versione davvero intensa. La proposta day-spa del relais di Tuoro sul Trasimeno (PG) consente di immergersi nel vero benessere, e non a caso è stata battezzata Nirvana. Che andiate da soli o accompagnati avrete un’ampia scelta di cose da fare per trascorrere il vostro weekend. Sauna, bagno turco, doccia rilassante, piscina riscaldata con cascate, nuoto contro corrente, massaggi e peeling, sono solo alcune delle attività che potrete scegliere di fare. Tra un’attività e l’altra un consiglio è di provare le tisane depurative che aumentano l’effetto benessere.

Vogliamo parlare dell’aspetto del relais? Ulivi che lo circondano tutt’intorno, la vista del vicinissimo  e un’atmosfera di silenzio di questo luogo dal fascino mistico.

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Il costo della giornata “full immersion” nel Nirvana è di 180 euro a persona.

Il prezzo per il soggiorno in una delle magnifiche suite di Antico Casale di Montegualandro e Spa parte da 160 euro per due persone al giorno, con la mezza pensione.

Per informazioni: Antico Casale di Montegualandro e Spa

Via Montecchio 1

06069 Tuoro sul Trasimeno (PG)

Telefono: +39 075 8230295 289

info@anticocasale.it

www.anticocasale.it




Ragusa, patrimonio Unesco, ecco cosa vedere

Ragusa, capoluogo ibleo dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2002 insieme alle altre sette città del
Val di Noto,vi farà vivere un’esperienza unica facendovi immergere nella vera essenza del vivere siciliano con un
offerta fantastica: potrete godervi un meraviglioso weekend a soli 69 euro a persona.
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L’unicità di Ragusa è quella di essere due città in una: da una parte Ragusa Superiore, costruita ex novo dopo il terremoto, dall’altra Ibla, che ha visto la luce sulle rovine della vecchia città, mantenendo il suo impianto medievale. Tutto ciò ha fatto sì che Ragusa possegga due centri storici, ognuno con le sue peculiarità. Moderno e razionale quello di Ragusa Superiore ma pur sempre con magistrali esempi di architettura barocca come la Cattedrale di San Giovanni BattistaPalazzo Schininà di Sant’Elia Palazzo Zacco.
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Splendidamente unica Ibla, adagiata su diverse colline con un susseguirsi continuo di palazzi nobiliari, conventi e chiese fra le quali spicca il maestoso Duomo di San Giorgio, è uno scrigno unico dove poter ammirare meraviglie come i palazzi CosentiniBattagliaLa RoccaBertiniSortino-TronoNicastro. A Ibla sono assolutamente da vedere l’antico portale medievale di San Giorgio, magnifico esempio di architettura gotico-catalana e il Circolo di Conversazione, luogo di aggregazione della nobiltà ragusana e divenuto famoso ai più per essere una delle location più ammirate della fiction tv “Il Commissario Montalbano”.
circolo di conversazione ragusa ibla
Altro affermato luogo di riprese della serie si trova fuori città, a pochi chilometri: il Castello di Donnafugata, sontuosa dimora ottocentesca assolutamente da visitare, il cui nome affonda le radici nella leggenda tra la prigionia e la fuga di Bianca di Navarra e il nome di derivazione araba Ayn-as-Jafat (Fonte della Salute). Oggi è attraente agli appassionati della serie tv per essere la villa del capomafia Balduccio Sinagra.
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Per vivere un’esperienza ancora più unica, si possono visitare Ibla, Ragusa e il Castello di Donnafugata con la ferrovia che, grazie ad un tragitto eccezionale fatto di gallerie elicoidali ispirate alla ferrovia del Gottardo e, in particolare, ai tornanti di Wassen, vi fa gustare la splendida campagna iblea, ricca di masserie circondate da muretti a secco e carrubi, in un modo unico. La ferrovia si fonda su strutture così al tal punto azzardate che si narra il suicidio da parte del progettista inglese della linea quando si accorse (o almeno a lui così pareva) di aver sbagliato i calcoli delle gallerie di cui sopra.
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Ragusa è anche città di gusto. Unica in Sicilia ad avere cinque stelle Michelin per i suoi apprezzati ristoranti, è famosa per le sue rinomate pasticcerie e per il Caciocavallo DOP (Cosacavaddu in siciliano), il formaggio tipico fatto solamente con mucca locale di razza modicana.
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Ragusa è una città nobile ma non per questo manca l’aspetto folkloristico. Le due anime della città hanno due patroni diversi: San Giovanni Battista per Ragusa Superiore e San Giorgio Martire per Ibla. La festa del Battista è molto più solenne, mistica, e si svolge il 29 agosto mentre la più festosa processione di San Giorgio avviene ogni anno l’ultima domenica di maggio.
Info:
www.ragusaospitalitadiffusa.it
Tel. 335 53721
info@ragusaospitalitadiffusa.it