Premilcuore (FC), il borgo nel parco

C’è il bosco, il castello, corsi d’acqua argentina e antichi mulini. Premilcuore, in provincia di Forlì-Cesena ha tutti gli ingredienti di un paesaggio da fiaba. Il borgo medievale sorge nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, abbracciato dalle colline dell’Appennino Tosco Romagnolo, a 458 metri di altezza, e oltre al clima salubre, regala colori che mutano a seconda delle stagioni, scorci che si dipingono tra mura medievali, vicoli, piazzette con sfondi naturali tra il verde del parco e l’azzurro del cielo e delle sue acque.

Tra i borghi “Bandiera Arancione”, Premilcuore è il “borgo green” che abbiamo scelto questa settimana.

Premilcuore tra storia e leggenda

Secondo una leggenda, a fondare Premilcuore sarebbe stato un centurione romano in fuga perché accusato di aver ordito una sommossa contro l’imperatore Caracalla.

Se le origini del borgo sono nebulose, di certo si sa che dai primi anni del 1200 Premilcuore venne governato dalla famiglia Guidi, conti di Modigliana, e fino al 1300, quando divenne parte dei territori dello Stato della Chiesa che lo concesse in feudo ad Amerigo Manfredi da Marradi. Sconfitto da Firenze nel 1375, cedette il borgo ai toscani, che lo tennero fino al 1923, quando passò al territorio forlivese.

Torri e palazzi nobiliari del centro storico

Cominciate la visita al centro storico dalla centrale Piazza dei Caduti, un tempo sede di fiere e del mercato. La piazza in origine sorgeva all’esterno del castello medievale e solo dal tardo Cinquecento venne valorizzata con la costruzione di una loggia come riparo in caso di maltempo.

Sotto di essa venne posta un’immagine della Vergine. Venne ristrutturata anche la chiesa di San Rocco, che si affaccia sulla piazza, attuale sede del Municipio, e aggiunto l’orologio alla Torre, simbolo del paese. Di epoca medievale, fungeva da entrata al castello. Alta 21 metri, ha una pianta quadrangolare e appoggia direttamente sulla roccia.

Tantissimi i palazzi d’epoca di pregio. Come Palazzo Giannelli, in Piazza Caduti, composto tra quattro unità accorpate. Pregevoli i soffitti decorati al piano nobile e una delle salette al piano terra con cartigli raffiguranti le allegorie dei quattro Elementi.

Scorcio di Palazzo Giannelli

Sopra la Loggia all’angolo della Piazza si trova invece Casa Fabbri Maglioni Leotta del 1775, un tempo sede di un’osteria. In via Canova si trova invece Casa Guidi, un edificio a quattro piani con decorazioni in pietra arenaria.

Particolare delle finestre di Casa Guidi

Sulla piccola e pittoresca Piazza Ricci si affaccia invece Palazzo Bricolani Bandini, dall’aspetto monumentale grazie ai due portali identici e le finestre a inferriata. Su un arco della parte più antica del palazzo è presente un’iscrizione che ricorda la contessa Lucia Bernardini, sposa in seconde nozze di Giulio Cesare de’ Medici, appartenente a un ramo cadetto della nobile famiglia fiorentina.

Piazza Ricci in notturna

Da Piazza Ricci potete poi percorrere via Rabbi e attraversare il ponte di legno sul fiume per raggiungere il Parco della Rocchetta.

Passeggiando tra antichi mulini

Una bella escursione nella natura è quella che porta al Mulino Mengozzi, in località Fiumicello, ad alcuni chilometri da Premilcuore. Abbandonato nel 1963, è stato ristrutturato ed ha ripreso a funzionare nel 1993.

La splendida natura attorno all’antico Mulino Mengozzi

Disposto su tre piani, custodisce al piano interrato la turbina mossa dal flusso dell’acqua del torrente e, al piano superiore, due macine di pietra di notevoli dimensioni. Il mulino è celebre per la qualità della sua farina di castagne con cui si cucina il castagnaccio, tipico dolce della cucina romagnola, ma anche tagliatelle di castagne da gustare con i funghi porcini o tartufo.

Percorrendo la SP 3 rabbi in direzione di Firenze, dopo circa 6 km di arriva al Mulino di Castel dell’Alpe, il cui primo nucleo risale al 1583. Attivo fino al 1960 è stato ristrutturato dalla famiglia Biondi negli anni Novanta e riportato al suo antico splendore.

Premilcuore e il suo cuore verde, Patrimonio UNESCO

Premilcuore e il suo territorio fanno parte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, che comprende la Foresta della Lama e la Riserva Naturale integrale di Sasso Fratino, un vero e proprio santuario naturale dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 2017.

I colori autunnali nella Foresta della Lama

Il parco è stato istituito nel 1989 e si estende su 36 mila ettari a cavallo dell’Appennino romagnolo, tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. Qui natura e mano dell’uomo si fondono in un paesaggio armonico.

Tra borghi e antiche pievi, infatti, si possono incontrare cinghiali, caprioli, daini, cervi, mufloni e, con un po’ di fortuna, anche lo schivo lupo dell’Appennino settentrionale. In tutte le stagioni potete camminare lungo i sentieri segnati e attraversare boschi rigogliosi, torrenti, fiumi, assaporando il silenzio.

Prima di organizzare un’escursione nel parco, però, potete fare una sosta insieme ai vostri bambini presso il Museo e Centro Visita del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, in via Roma 38, a Premilcuore, dove ha sede anche il Museo della Fauna e dei Sensi.

Qui potete seguire diversi percorsi interattivi per conoscere la fauna del parco, le radure e i corsi d’acqua, tra esperienze didattiche e multisensoriali, diorami, plastici ed esperienze di educazione ambientale.

La Grotta Urlante e la Cascata della Sega

A 3 km da Premilcuore, in località Giumella, si trova una delle cascate più belle della zona la Grotta Urlante. Da Premilcuore seguite la strada che porta a Firenze fino a Giumella, lasciate l’auto poco prima del cartello e proseguite a piedi lungo il sentiero che porta al Ponte Nuovo, un manufatto in pietra sul fiume Rabbi.

Il Ponte Nuovo che attraversa il fiume Rabbi

Poco prima del ponte prendete a sinistra, seguite il corso del fiume fino al cospetto della Grotta Urlante, che si compone di un “salto” di 16 metri con il quale le acque del fiume precipitano in una gola e formano un gorgo, riversandosi poi in tre pozze di acqua cristallina, due nella gola e una appena fuori.

Il nome della cascata deriva dal fatto che il rumore dell’acqua prima riecheggia tra le pareti rocciose in un mormorio sommesso per poi diventare un vero e proprio rombo che si disperde lungo la gola.

Il doppio salto della Cascata della Sega

Discendendo il Rabbi verso Premilcuore, dopo circa un km si arriva alla bella Cascata della Sega e a una cascata più piccola, ma ugualmente pittoresca, chiamata La Seghina.

Gustare Premilcuore

Infine, prima di lasciare Premilcuore, non mancate di gustare le specialità romagnole. Tra queste il raviggiolo, un formaggio delicato inserito da Pellegrino Artusi nel ripieno dei cappelletti. Assaggiate anche i tipici Tortelli alla lastra, celebrati da una sagra il 14 e il 15 agosto.

Tortelli alla lastra

E poi, ancora, salumi, formaggi, selvaggina e carne alla griglia, funghi e tartufi, ma anche, in autunno, prodotti a base di castagne, tra cui il tipico dolce castagnaccio, tagliatelle e passatelli con sughi di funghi, tartufi, ragù o selvaggina.

COME ARRIVARE

In auto: da Nord, A14 Adriatica in direzione Ancona, uscite al casello di Faenza, poi proseguire per Faenza sulla SS9. In prossimità di Castrocaro Terme svoltare sulla SS67, attraversare Rocca San Casciano e continuare sulla SP 23 in direzione di Premilcuore. Da Sud: A14 Adriatica in direzione Bologna, uscire a Forlì, poi prendere la SS67 in direzione Firenze, proseguire per Castrocaro Terme, Rocca San Casciano, continuare sulla SP 23 verso Premilcuore.

DOVE DORMIRE

*La Rocchetta, via Pieve 1, Premilcuore (FC), tel 0543/956959, www.larocchettapremilcuore.it Albergo, ristorante e pizzeria a gestione familiare con menù di cucina tipica romagnola. Dispone di 13 stanze e vista sul parco e sulle cascate.

*Agriturismo Ridolla, via Fiorentina 1, Premilcuore (FC), tel 0543/956601, www.ridolla.com Splendida struttura immersa nel verde che offre diverse soluzioni di alloggio, tra case antiche in pietra, chalet in legno nel villaggio turistico, area camper con servizio bar e piscina e campeggio.

DOVE MANGIARE

*Il Granaio, Piazza Ricci 7, Premilcuore (FC), tel 331/5651407, www.facebook.com/pizzeriailgranaio/ Locale a gestione familiare che offre ottime colazioni, primi e secondi della tradizione romagnola e pizze cotte con forno a legna.

*Trattoria del Cervo, via Montalto 124, S. Agata in Montalto, tel 0543/956941, www.trattoriadelcervo.com Il menù propone primi piatti di pasta fatta a mano, tra cui tortelli di ricotta ed erbe, passatelli, tagliatelle al ragù o ai funghi. Tra i secondi selvaggina, arrosti, grigliate e zuppe per vegetariani. Non mancano salumi e formaggi locali, funghi e tartufi.

INFO

www.turismopremilcuore.it

www.parcoforestecasentinesi.it