Dopo il Regno Unito,e la Spagnaquesta settimana la rubrica TOP 10 è andata alla ricerca dei 10 castelli più belli del Portogallo. Sebbene sia uno dei Paesi più piccolo d’Europa, infatti, vanta più di 100 castelli sparsi in tutto il suo territorio, ricchi di storia e immersi in paesaggi di rara bellezza, tra le montagne, nei borghi medievali o circondati da fiumi e corsi d’acqua. Alcuni, però, sono davvero fiabeschi.
1.Torre di Belem
È il simbolo iconico della capitale portoghese e nota in tutto il mondo. Situata all’ingresso del porto di Lisbona, la Torre di Belem è stata costruita, in origine, per proteggere la città dagli assalti di predoni e invasori che provenivano dal mare. Per la sua architettura unica e il suo inconfondibile profilo, è stata inserita dall’UNESCO tra i monumenti Patrimonio dell’Umanità. Nella sua storia è stata anche una prigione e vanta interni molto suggestivi. Si possono visitare sia i sotterranei sia il punto più alto, a cui si accede attraverso una piacevole camminata, per ammirare un panorama mozzafiato sulla città.
2. Castello dei Mori
Costruito tra l’8° e il 9° secolo, il Castelo dos Mouros si erge su una collina nei pressi di Sintra ed è stato costruito durante l’occupazione moresca. Immerso in un panorama lussureggiante, tra foreste e colline sinuose, è uno dei più famosi di tutto il Portogallo. Nonostante oggi si possano osservare solo alcune rovine, il sito mantiene un fascino tutto particolare e vale sicuramente la pena di intraprendere il percorso non sempre facile per arrivare al castello, dal quale si può ammirare un panorama davvero unico.
3.Palazzo Pena
Sempre sulle colline di Sintra, sulla riviera portoghese, si trova anche lo splendido Palazzo Pena che è considerato una delle Sette Meraviglia del Portogallo per la sua architettura particolare, il suo aspetto unico e la sua storia. Costruito nel XIX secolo, spicca per la sua celebre facciata, un misto di stili medievale, gotico, rinascimentale e romantico. La sensazione è quella di un castello nato mescolando e unendo diverse parti di altri castelli. Impagabili, poi, i suoi colori sgargianti e vivaci. Da vedere almeno una volta nella vita.
4.Castello di Leira
Nella nostra TOP 10 entra anche il meraviglioso Castello di Leira, in stile romanico e gotico. Costruito nel XII con la funzione originaria di fortezza, è stato in seguito trasformato in un palazzo nobiliare. Dai sui inconfondibili archi gotici si gode una vista mozzafiato su tutta la campagna circostante. Il castello viene visitato ogni anno da 50 mila persone e la sua storia è costellata di battaglie ed eventi che hanno contribuito a disegnare i confini odierni del Portogallo. La sua architettura è ancora oggi oggetto di studi e il castello è stato ristrutturato nei tempi moderni. Nelle vicinanze si trova anche una delle zone a più alta densità di ritrovamenti archeologici: il bacino del fiume Lis.
5.Castello di Arraiolos
Il Castello di Arraiolos è uno dei pochissimi castelli a pianta circolare del mondo. Si trova a poca distanza da Évora, nella regione dell’Alentejo, ed è situato sulla cima del monte San Pedro, a 410 metri sul livello del mare. Dalla sua cima si gode di una vista a 360 gradi sullo skyline dell’Alentejo. Al suo interno, poi, ospita la Chiesa Madre del Salvatore, che vanta affreschi di rara bellezza.
6.Castello di Silves
Inconfondibile per le sue possenti mura in pietra arenaria rossa, il Castello di Silves è uno dei castelli moreschi meglio conservati del Portogallo e famoso per la sua bellezza e maestosità. Si trova nella regione dell’Algarve, nei pressi del fiume Rio Arade, circondato da colline e campagne di rara bellezza. Qui, in passato, si sono svolte sanguinose battaglie, tuttavia, quel passato è ormai lontano e oggi la zona è rinomata per la sua tranquillità e la bellezza del suo paesaggio.
7.Castello di Sao Jorge
Domina la città dal più alto dei colli di Lisbona. Il Castello di Sao Jorge è dedicato al santo guerriero, protettore delle Crociate, ed è uno dei simboli della capitale portoghese, oltre che uno dei monumenti più visitati. È visibile da tutti i punti della città ed è di origine medievale, anche se costruito su un sito di epoca romana. Nel XII secolo è stato conquistato da Don Alfondo Henriques ed è poi stato convertito circa un secolo dopo una residenza reale. Dalla sua cima si gode di una vista mozzafiato su tutta la capitale.
8.Castello di Tomar
Costruito nel 1160 dai Cavalieri Templari, il Castello di Tomar è uno dei più belli e affascinanti dei Castelli del Taro, costruiti lungo il corso del fiume all’epoca della Reconquista. L’ordine cavalleresco apportò fin dalla sua costruzione innovazioni architettoniche e il complesso è considerato uno dei capolavori dello stile manuelino. Contemporaneamente al castello, poi, è stato costruito anche il Convento di Cristo, ancora oggi ospitato all’interno del complesso.
9.Castello di Marvão
Situato sul versante settentrionale del Parco della Sierra di Sao Mamede, il Castello di Marvão ha avuto grande importanza strategica fin dai tempi dei Romani. Spicca per la sua inestimabile bellezza il borgo medievale circondato dalle mura antiche. Vicino a Marvão si trova anche il Castello di Alter do Chão, un altro dei monumenti della zona da non perdere durante una visita da queste parti.
10.Castello di Guimaraes
Chiude la nostra TOP 10 della settimana il Castello di Guimaraes, che spicca per le sue maestose sette torri. Costruito nel X secolo, è situato sulla cima di una collina e colpisce per la sua bellezza che lascia sicuramente senza fiato. Si dice poi che tra le sue mura sia nato il primo re del Portogallo. Per questo motivo, la città di Guimaraes è considerata la culla della Nazione.
Porto, il suo celebre vino per un weekend ‘gourmet’ e indimenticabile
(Italian and English version)
di Cesare Zucca —
MARZO IN THE WORLD: Porto, Portogallo
Oggi vi portiamo a Porto, in Portogallo. Una città che è storia e modernità, fiume e mare, lavoro e tempo libero, una festa senza fine e melanconica saudade.
Porto è Vinho do Porto, il leggendario vino che prende il nome proprio da questa città, situata vicino alla foce del fiume Douro. Da qui infatti la bevanda prendeva le vie del commercio nel mondo, caricata sulle caratteristici barcos e trasportata lungo il fiume sino alla città di Vila Nova de Gaia, dove veniva arricchita di acquavite, maturata e esportata.
Storie e leggende affascinanti. Quindi, la vostra prossima meta potrebbe essere una cantine di vino di Porto dove conoscerete la storia e il processo di vinificazione e invecchiamento di questo vino tradizionale.
Esistono diverse tipologie di Porto: il Porto Ruby, versione più diffusa e conosciuta, di color rubino e dal sapore aromatico di frutti rossi; il Porto Tawny, più pregiato, meno dolce e più forte, dalla tonalità ambrata. Esiste poi ll Porto Branco (Porto Bianco), ottenuto principalmente da sole uve bianche, giovane, fruttato e forse il meno considerato, finchè….
La rivincita del “Bianco” La storia del “Porto Branco” mi ricorda un po’ la “rinascita” dell’Aperol, zuccheroso liquore che era andato nel dimenticatoio, finchè qualcuno ha pensato di accoppiarlo a un prosecco e inventare lo spritz , drink ormai super popolare in tutto il mondo.
Cosi anche il Porto Bianco , considerato un porto poco significativo, è tornato in auge come “Porto Tonic” , mixato a acqua tonica, buccia d’arancio e ,a piacere, una foglia di menta o una fettina di fragola. E’ un ricetta semplice ma ideale per un aperitivo o uno spuntino con tapas Ho ” rubato la ricetta” e la scoprirete alla fine di questo articolo.
Oltre al Porto, Il Portogallo produce vini di eccellente qualità che stanno diventando sempre più conosciuti e apprezzati a livello internazionale, partiamo quindi per un weekend che ci riserva più di una sorpresa all’insegna del bello, del gusto e del buon vino…
Iniziate la vostra visita con una passeggiata nel Centro storico di Porto, patrimonio mondiale dell’UNESCO, lungo l’Avenida dos Aliados, dove spicca il Municipio e la popolare Rua Santa Catarina, magari con una sosta per un caffè al centenario Café Majestic. Vicino, troverete la stazione ferroviaria di São Bento, tripudio di piastrelle azulejos che raffigurano diverse pietre miliari della storia portoghese.
Se non soffrite di vertigini… Un’attrazione da non perdere è la Torre dos Clérigos , dove 225 gradini vi porteranno in cima per una vista a 360° sulla città. Poco distante vi aspetta la famosa Livraria Lello. la Cattedrale, la Chiesa di Santa Clara, uno dei migliori esempi dell’arte barocca di intaglio in legno dorato.
Meravigliosi parchi: arte, storia, colori e…Instagram Se siete appassionati di fotografia e amate i colori dell’autunno, inoltratevi nel meravliglioso Parco delle Virtù progettato verticalmente su terrazzamenti in forte pendenza, che permettono di vedere tutta la città, il fiume e Alfândega (Palazzo della Dogana) mentre nel Parco di Serralves, troverete la Quinta do Mata-Sete, Villa Serralves, la Casa del Cinema, lo spettacolare Fundação de Serralves, una delle principali icone culturali del Paese.
Il suo parco di 18 ettari ospita spazi interconnessi , come Casa del Cinema, Casa del The e la TreeTop Walk, una passerella rialzata dal suolo, vicino alla cima degli alberi che offre un’esperienza straordinaria per osservare e studiare la biodiversità del parco che in questa stagione assumere magici toni marroni e arancioni… Scatenatevi su Instagram…
Sapore di mare: Matosinhos Avventuratevi verso una meta che è considerata una delle migliori destinazione ittiche del mondo: Matosinhos cittadina a circa 7 km dalla città, la si può raggiungere con una bella passggiata lungomare o con i caratteristici tram (per i miei gusti, un po’ troppo affollato da turisti), con i comodissimi Bus (107, 121, 500, 501, 506, 507) oppure con la metropolitana Linea A.
Lì Troverete il famoso mercato del pesce Mercados Municipais dove potrete gustare squisiti piatti di pesce a ottimo prezzo, oltre una miriade di trattorie, ne cito un paio: Palato e la Marisqueira Pinto
Un itinerario suggestivo Seguendo il lungomare di Matosinhos verso Porto troverete il Forte di São Francisco Xavier, conosciuto come Castelo do Queijo, Castello di Formaggio, soprannome dato dai pescatori che tornavano casa dopo la pesca, stanchi e affamati…
Li’ troneggia l’imponenta scultura Anemone ispitrata alle reti dei pescatori. Accanto c’è il Parque da Cidade [Parco cittadino], l’unico parco urbano in Europa con un lungomare e 83 ettari di verde e laghi. Qui si può visitare l’acquario Sea Life per scoprire la vita sott’acqua, con più di 3000 creature marine.
Riprendendo la passeggiata e ci dirigiamo verso Praia do Molhe. Spiaggia di sabbia e un intenso (ma davvero intenso) profumo di mare. Più avanti, passando per la famosa Pérgola da Foz, costruita negli anni ’30 del secolo scorso. Proseguimao verso i Fari di Barra do Douro, vicino al Forte de São João Baptista, che i locali chiamano Castelo da Foz. Questi fari segnano il punto di incontro tra l’Atlantico e il fiume Douro. Qui i panorami e i tramonti sono mozzafiato
COME GIRARE
Porto si snoda su colline e se il saliscendi vi è troppo faticoso, affidatevi al tour su ruote di Segway con una visita guidata di tre ore che comprende diverse pause in modo da poter ascoltare le migliori storie e leggende. Nessuno sforzo… lo stesso dicasi per una crociera sul fiume, che vi farà scoprire la città da un nuovo punto di vista oppure vi porterà lungo la Valle del Douro per conoscere la storia, la vendemmia e gustare diverse qualità di Porto.
Ottima soluzione per visitare Porto è di salire a bordo di un bus Hop-On Hop-Off. Comodi comodi, girerete tutta la città e, grazie all’auricolare in tutte le lingue, conoscerete la storia di Porto.
Chi invece vuole fare il turista, potrà salire a bordo del famoso (e affollato) Tram 1 , che parte dal Quartiere Barredo e La Ribeira, nel cuore della città.
La cucina portoghese è ricca, saporita e irresistibile,,, Fate un salto nello spettacolare Mercato Bolhão, recentemente riaperto, e troverete i prodotti più tipici e i sapori più veri del Portogallo, dalle coloratissime scatolette di sardine (divertenti souvenir da portare agli amici) a cioccolati, dolci, formaggi, olii, marmellate, degustazioni di vino e perfino stoviglie fatte a mano. Al primo piano stanno sorgendo numerosi ristoranti. Ottima meta per una sosta, un po’ di shopping e uno spuntino.
I piatti più popolari Tripas a moda du Porto, ricco piatto di trippa al cumino (si mormora che la migliore della città sia quella del ristorante Douro Sentido)
Qualora fosse sopraggiunto un certo languorino… ecco l’iconica francesinha, versione portoghese della croque monsieur: un super toast di pan carrè farcito da tanti tipi di carne, copiosamente ricoperto di formaggio fondente e affogato in sugo di pomodoro… una bella mattonata, ma supergustosa, di certo vi toglierà la fame! La migliore francesinha pare sia quella della Cerveceria Brasão o del centralissimo Cafe Santiago in Rua de Passos Manuel.
Voglia di “bacalhau”? Il baccalà è il cibo nazionale: fritto, alla griglia o in mille versioni ‘gourmet’.
Una delle più originali è senza dubbio il pastel che potrete gustare nella suggestiva Casa Portuguesa do Pastel a Gaya, al di là del ponte, dove un tempo sorgevano le cantine portuali e il vino giungeva in botti a bordo di barche “rabelo”. Si tratta di una grande crocchetta ripiena di saporito baccalà e formaggio Serra da Estrelae lo si gusta, ovviamente, con un calice di porto..
DOVE MANGIARE Cantinho do Avillez Uno dei ristorante del top Chef portoghese José Avillez . Ambiente casual, atmosfera simpatica, personale amichevoe e disinvolto. Il menu cita piatti tradizionali e spesso prende il volo per altri paesi, come la sopa de peixe zuppa di pesce freschissimo e una moqueca alla Brasiliana con pesce e gamberi.
Quà e là si avverte lo zampino del grande Chef, responsabile anche del doppio stellato BelCanto e del nuovossimo progetto vegetariano Encanto, ambedue a Lisbona. Avillez, devo ammetterlo, non delude mai. Cantina vini ben selezionata, prezzi ragionevoli. Consigliato.
DOP
Ristorante dell Chef Rui Paula, al timone anche del 2 stelle Casa de chà da boa nova a Matosinhos. Come antipasto ho assaggiato una capasanta con quinoa e poi il tradizionale polpo lagareiro, ben cucinato. Come dessert un pasticcio (davvero) di cioccolato e biscotti.
L’ambiente è piacevole , elegante, con bella vista sulla Cattedrale, il menu vuole onorare la cucina della memoria, ma non mi ha fatto impazzire, forse da uno chef bis stellato mi aspettavo di più….
DOVE DORMIRE
Ho scelto due hotel diversi tra loro sia per la location sia per il budget.
Ibis Porto Centro Mercado Bolhão
Struttura 3 stelle della collaudata catena alberghiera Accor che oggi vanta più di mille strutture in tutto il mondo. Ibis, secondo me’ è un poì come l’ Ikea, sai quello che trovi e non delude mai…
Occupa gli ultimi 5 piani di un palazzo stile anni 50. Prezzi accessibili, ma con tutto a posto, dalla reception amichevole a un ben fornito buffet-breakfast dove non mancano i tradizionali pasteis de nata, croccanti dolcetti alla crema.
Camere essenziali dall’ arredamento vagamente stile industriale, alcune con vista sul vicinissimo Mercado (da non perdere). Posizione centralissima: La stazione Liberdade della Metropolitana è a due passi e da lì parte anche il transfert diretto per l’aeroporto. Consigliabile.
Hotel Vila Foz Hotel & Spa Andiamo verso il mare, a qualche chilometro dal centro sorge un elegante struttura 5 stelle in una Casa Padronale di fine Ottocento, riprogettata dal famoso designer Nini Andrade Silva che pur rispettando le antiche linee architettoniche, ha osato un’audace ma raffinata contemporaneità. Camere vista mare con arredi di alta classe, una bella spa, uno spettacolare buffet-breakfast con tanto di champagne Moet & Chandon e ostriche fresche. Le cortesie continuano nelle camere dove ho trovato come benvenuto una bottiglia di Porto Nieporrt… Veramente 5 stelle!
L’hotel ospita il suntuoso Ristorante Vila Foz, (Stella Michelin) il cui menu offre un viaggio sorprendente di consistenze e gusti per un menu in continua evoluzione dove autenticità e sapore sono la massima espressione. Al timone troviamo lo Chef Arnaldo Azevedo, nativo di Porto. Ha debuttato in cucina nel ristorante dei genitori a Ermesinde. È seguita la scuola Santa Maria da Feira e lo Sheraton Pine Cliffs di Algarve, località di ottima tradizione culinaria e sede di grandi chef come Hans Neuner, che Arnaldo definisce “Grande fonte di ispirazione per tutti coloro che lavorano nell’alta cucina e, come lui, ce ne sono molti”.
“Nel mio menu, racconta Arnaldo, il mare è sempre presente, la freschezza e il sapore del pesce, dei frutti di mare della costa portoghese. Ho una particole predilezione per il riso all’aragosta, piatto tradizionale presente sia in alta cucina che nella cucina più regionale.”
Raffinatissimo dei dettagli e nell’impiatto, non mancano le sorprese: dal piatto trompe-l’œil con due vongole su un letto di conchiglie fumanti (attenzione a non addentare le conchiglie…) alla magica apparizione di un uovo celato in una sfera di gelatina…
La carta dei vini è ricca e diversificata, con 203 etichette elencate, tra cui spiccano le locali superior della valle del Douro e dell’Isola Pico. In cantina troviamo anche un bianco e un rosso etichetta Vila Foz, prodotto dalla consolidata vinicola Niepoort. Ottima lista dei vini da dessert:i Vini di Porto, Madeira, Moscatel de Setúbal eccetera..
Vila Foz è paladina nel promuovere le eccellenze vinicola del Paese. Molti ospiti si interessano ai vini portoghesi e vogliono conoscerli meglio. L’ hotel con il supporto del sommelier, propone una serie di degustazioni che coprono le varie regioni nazionali e che includono Vini da Tavola, Vini di Porto e persino la creazione di ponti tra Vini Internazionali e Vini Portoghesi. Tutte le degustazioni sono abbinate a formaggi, salumi o dolci tradizionali portoghesi, mentre per gli appassionati barman, esiste una Cocktail Experience, dove si insegna a preparare due cocktail classici e a creare il proprio drink. Io ho imparato il mio! E’ il “White Porto Tonic” facilissimo e delizioso… Ecco la ricetta :
PORTO TONIC
Ingredienti 4 1/2 cl di porto bianco
9 cl di acqua tonica
1 rametto di menta fresca
1 spicchio d’arancia
cubetti di ghiaccio Preparazione Aggiungere il ghiaccio (cubetti o un solo cubetto grande)
Versare il porto bianco e l’aqua tonica.
Mescolare delicatamente.
Aggiungere lo spicchio d’arancia e menta fresca come guarnizione.
Portugal: Discover Porto and the famous “PORTO WINE” for an unforgettable ‘gourmet’ weekend.
By Cesare Zucca —
Today we take you to Porto, Portugal. A city that is history and modernity, river and sea, work and free time, an endless party and melancholy “saudade”
Porto is Vinho do Porto, the legendary wine that takes its name from this city, located near the mouth of the Douro River. From here, in fact, the drink took the trade routes around the world, loaded onto the characteristic barcos and transported along the river to the city of Vila Nova de Gaia, where it was enriched with brandy, matured and exported.
Fascinating stories and legends. So, your next destination could be a Port wine cellars where you will learn about the history and the winemaking and aging process of this traditional wine.
There are different types of Porto: Porto Ruby, the most widespread and well-known version, ruby in color and with an aromatic flavor of red fruits; Porto Tawny, more precious, less sweet and stronger, with an amber hue. Then there is the Porto Branco (White Porto), obtained mainly from white grapes only, young, fruity and perhaps the least considered, until …. The revenge of the “White”
The story of “Porto Branco” reminds me a little of the “rebirth” of Aperol, a sugary liqueur that had gone into oblivion, until someone thought of pairing it with a prosecco and inventing the spritz, now super popular drink all over the world .
So also Porto Bianco, considered a port of little significance, is back in vogue as “Porto Tonic”, mixed with tonic water, orange peel and, to taste, a mint leaf or a slice of strawberry. It is a simple recipe but ideal for an aperitif or a snack with tapas
I “stole the recipe” and you will find out at the end of this article.
In addition to Porto, Portugal produces wines of excellent quality that are becoming more and more known and appreciated internationally, so let’s leave for a weekend that holds more than a surprise in the name of beauty, taste and good wine …
DISCOVERING THE CITY Start your visit with a walk in the historic center of Porto, a UNESCO World Heritage Site, along the Avenida dos Aliados, where the Town Hall and the popular Rua Santa Catarina stand out, perhaps with a stop for a coffee at the centenary Café Majestic.Nearby, you will find the São Bento train station, a riot of azulejos tiles depicting several milestones in Portuguese history.
If you don’t suffer from vertigo … A must-see attraction is the Torre dos Clérigos, where 225 steps will take you to the top for a 360 ° view over the city. Not far away, the famous Livraria Lello awaits you. the Cathedral, the Church of Santa Clara, one of the best examples of the Baroque art of carving in gilded wood.
Wonderful parks: art, history, colors and … Instagram If you are passionate about photography and love the colors of autumn, enter the marvelous Parco delle Virtù designed vertically on steeply sloping terraces, which allow you to see the whole city, the river and Alfândega (Palazzo della Dogana) while in the Serralves Park, you will find the Quinta do Mata-Sete, Villa Serralves and the spectacular Fundação de Serralves, one of the main cultural icons of the country.
Its 18-hectare park is home to interconnected spaces, such as the Casa del Cinema, Casa del The and the TreeTop Walk, a walkway raised above the ground, near the treetops that offers an extraordinary experience to observe and study the biodiversity of the park that in this season take on magical brown and orange tones … Go wild on Instagram…
Taste of the sea: Matosinhos
Venture towards a destination that is considered one of the best fishing destinations in the world: Matosinhos, a town about 7 km from the city, can be reached by a nice stroll along the promenade or by the characteristic trams (for my taste, a little too crowded by tourists), with the very comfortable Buses (107, 121, 500, 501, 506, 507) or with the Metro Line A.
There you will find the famous Mercados Municipais fish market where you can enjoy exquisite fish dishes at great prices, as well as a myriad of trattorias, I will mention a couple: Palato and the Marisqueira Pinto
A suggestive itinerary Following the Matosinhos seafront towards Porto you will find the Fort of São Francisco Xavier, known as Castelo do Queijo, Castle of Cheese, nickname given by the fishermen who returned home after fishing, tired and hungry …
There the imposing Anemone sculpture, inspired by fishermen’s nets, dominates. Next door is the Parque da Cidade [City Park], the only urban park in Europe with a promenade and 83 hectares of greenery and lakes. Here you can visit the Sea Life aquarium to discover life under water, with more than 3000 marine creatures.
Now we are heading towards Praia do Molhe. Sandy beach and an intense (but really intense) scent of the sea. Further on, passing by the famous Pérgola da Foz, built in the 1930s. Continue to the Barra do Douro Lighthouses, near the Forte de São João Baptista, which the locals call Castelo da Foz. These lighthouses mark the meeting point between the Atlantic and the Douro River. Here the views and sunsets are breathtaking.
HOW TO VISIT Porto winds over hills and if the ups and downs are too strenuous, take the Segway tour on wheels with a three-hour guided tour that includes several breaks so you can hear the best stories and legends.No effort … the same can be said for a river cruise, which will make you discover the city from a new point of view or will take you along the Douro Valley to learn about the history, the grape harvest and taste different qualities of Porto.
An excellent solution to visit Porto is to board a bus. Hop-On Hop-Off. You will travel around the city and, thanks to the headset in all languages, you will get to know the history of Porto.
On the other hand, those who want to be a tourist can board the famous (and crowded) Tram 1, which departs from the Barredo and La Ribeira neighborhoods, in the heart of the city. .
Portuguese cuisine is rich, tasty and irresistible ,,, Take a trip to the spectacular Bolhão Market, recently reopened, and you will find the most typical products and the truest flavors of Portugal, from the colorful cans of sardines (fun souvenirs to bring to friends) to chocolates, sweets, cheeses, oils, jams, tastings of wine and even handmade crockery. Numerous restaurants are springing up on the first floor. Excellent destination for a stopover, some shopping and a snack.
The most popular dishes Tripas a moda du Porto, it’s a rich dish of tripes (rumor has it that the best in town is that of the Douro Sentido restaurant)
A little hungry?
Here it comes, the iconic francesinha, the Portuguese version of the croque monsieur: a super carrè toast stuffed with many types of meat, copiously covered with dark cheese and drowned in tomato sauce … a nicebricked, but super-tasty, it will certainly take away your hunger!The best francesinha seems to be that of the Cerveceria Brasão or the very central Cafe Santiago in Rua de Passos Manuel.
Feel like having some “bacalhau”?
Cod is the national food: fried, grilled or in a thousand ‘gourmet’ versions.
One of the most original is undoubtedly the pastel that you can taste in the suggestive Casa Portuguesa do Pasteln Gaya, beyond the bridge, where once the port cellars stood and the wine arrived in barrels aboard “rabelo” boats.It is a large croquette stuffed with tasty cod and Serra da Estrela cheese and it can be enjoyed, of course, with a glass of port..
WHERE TO EAT Cantinho do Avillez One of the restaurant of the top Portuguese ChefJosé Avillez. Casual atmosphere, nice atmosphere, friendly and casual staff.The menu mentions traditional dishes and often takes flight to other countries, such as sopa de peixe soup with fresh fish and a Brazilian moqueca with fish and prawns.
Here and there you can feel the hand of the great Chef, also responsible for the double starred BelCanto and the new vegetarian Encanto project, both in Lisbon.Avillez, I must admit, never disappoints.Well selected wine cellar, reasonable prices.Recommended.
DOP
Restaurant of Chef Rui Paula, also at the helm of the 2-star Casa de chà da boa nova in Matosinhos. As an appetizer I tasted a scallop with quinoa and then the traditional lagareiro octopus, well cooked. For dessert a pie (really) of chocolate and biscuits.
The environment is pleasant, elegant, with a beautiful view of the Cathedral, the menu wants to honor the cuisine of memory, but it didn’t drive me crazy, perhaps from a starred chef I expected more ….
WHERE TO SLEEP
I chose two different hotels for both the location and the budget.
Ibis Porto Centro Mercado Bolhão 3-star structure of the proven Accor hotel chain which today boasts more than a thousand hotels all over the world.Ibis, in my opinion ‘is a bit like Ikea, you know what you find and it never disappoints …
It is located on the top 5 floors of a 1950s-style building. Affordable prices, but with everything in place, from the friendly reception to a well-stocked buffet-breakfast where there is no shortage of traditional pasteis de nata, crunchy cream cakes.
Basic rooms with vaguely industrial-style furnishings, some overlooking the nearby Mercado (not to be missed). Very central location: The Liberdade Metro station is a stone’s throw away and the direct transfer to the airport also departs from there. Recommended.
Hotel Vila Foz Hotel & Spa Let’s go towards the sea, a few kilometers from the center stands an elegant 5-star structure in a manor house of the late nineteenth century, redesigned by the famous designer Nini Andrade Silva who, while respecting the ancient architectural lines, dared to be bold but refined contemporaneity.
ea view rooms with high-class furnishings, a beautiful spa, a spectacular buffet-breakfast complete with Moet & Chandon champagne and fresh oysters.The courtesies continue in the rooms where I found a bottle of Port Nieporrt as a welcome… Really 5 stars!
The hotel houses the sumptuous Vila Foz Restaurant, (Michelin Star) whose menu offers a surprising journey of textures and tastes for a constantly evolving menu where authenticity and flavor are the highest expression.At the helm we find Chef Arnaldo Azevedo, a native of Porto. He made his debut in the kitchen in his parents’ restaurant in Ermesinde. This was followed by the Santa Maria da Feira school and the Sheraton Pine Cliffs in Algarve, a locality with an excellent culinary tradition and home to great chefs such as Hans Neuner, whom Arnaldo defines as “Great source of inspiration for all those who work in haute cuisine and, as him, there are many “..
“In my menu, says Arnaldo, the sea is always present, the freshness and flavor of the fish, of the seafood of the Portuguese coast. I have a particular fondness for lobster rice, a traditional dish found both in haute cuisine and in more regional cuisine. “.
Extremely refined in the details and in the mise en place, there is no shortage of surprises: from the trompe-l’œil dish with two clams on a bed of steaming shells (be careful not to bite into the shells …) to the magical appearance of an egg hidden in a sphere of jelly …
The wine list is rich and diverse, with 203 labels listed, among which the superior restaurants of the Douro valley and Pico Island stand out. In the cellar we also find a white and a red label Vila Foz, produced by the well-established Niepoort winery. Excellent dessert wine list: Wines from Porto, Madeira, Moscatel de Setúbal etc.
Vila Foz is a champion in promoting the country’s wine excellences. Many guests are interested in Portuguese wines and want to get to know them better. The hotel, with the support of the sommelier, offers a series of tastings that cover the various national regions and that include Table Wines, Port Wines and even the creation of bridges between International Wines and Portuguese Wines.
All tastings are paired with traditional Portuguese cheeses, meats or desserts, while for passionate bartenders, there is a Cocktail Experience, where you are taught how to prepare two classic cocktails and create your own drink. I have learned mine! It’s the very easy and delicious “White Porto Tonic” … Here is the recipe:
PORTO TONIC
Ingredients
1 1/2 ounces of white port
3 ounces of tonic water
1 sprig of fresh mint
1 orange wedge
ice cubes Preparation
Add ice (cubes or a single large cube)
Pour in the white port and the tonic water.
Gently mix.
Add the orange wedge and fresh mint as a garnish.
Weekend in Portogallo: la magia di Lisbona, gli splendori di Sintra e i meravigliosi vini portoghesi
by Cesare Zucca —
SPECIALE MARZO IN THE WORLD: PORTOGALLO
A tavola siete dei buongustai? Apprezzate un bicchiere di vino buono? La seconda tappa del nostro tour in giro per il mondo vede protagonista il Portogallo! Quindi, cosa ne dite di programmare uno (o più) weekend portoghesi all’insegna del bello, del gusto e dell’ottimo vino? Certamente! Iniziamo alla grande con Lisbona, Sintra, il suo territorio e i suoi ricchi vini.
I vini della regione di Lisbona sono prodotti dalle varietà più tradizionali della viticoltura portoghese. Grazie agli svariati microclimi della regione, vengono prodotti vini molto diversi e di alta qualità.
Ci sono nove vini DO (denominazioni di origine) nella regione di Lisbona: Colares, Carcavelos e Bucelas (a sud della capitale), Alenquer, Arruda, Torres Vedras, Lourinhã e Óbidos (al centro della regione di Lisbona) e Encostas d’Aire (a nord, vicino alla regione di Beiras)I vini top
Ma soprattutto due zone vengono considerate delle vere e proprie eccellenze. La prima è Alenquer, dove le viti sono protette dai venti atlantici, favorendo la maturazione delle uve e la produzione di vini più concentrati..
La seconda è Colares dal territorio davvero unico. A causa della vicinanza del mare, il clima è rigido, con temperature moderate, forti venti marini e un’elevata percentuale di umidità dell’aria. Se esiste un vino con il mare nell’anima è quello di Colares. un vino davvero speciale, vale la pena andare fino all’Adega Regional de Colares e prenotare una visita e una degustazione per farne la conoscenza
Le degustazioni
Nel territorio di Lisbona troviamo tante cantine che offrono degustazioni , accompagnate da sfiziosità locali e spesso la possibilità di passare la notte nel loro bed n breakfast .Ottimi ingredienti per una visita eno-gastroomica a cui si aggiunge la genuinità, la simpatia, il sorriso e la squisita accoglienza della gente portoghese.
Secondo voi, non mi sono tolto lo sfizio di visitarne un paio?
Eccoci a Quinta do Monte d’Oiro ,a solo 20 km dall’oceano dove il vento costante e il microclima mediterraneo con influenze atlantiche, conferiscono ai vini grande freschezza, eleganza ed equilibrio. Nella produzione spiccano Quinta do Monte D’Oiro2016 un bianco denso, strutturato e seducente., Quinta do Monte D’Oiro ExAequo 2015, sobrio e maturo, con aromi complessi di frutta matura e un tocco di liquirizia, Quinta do Monte D’Oiro Syrah 24 2016 un grande vino, fresco con note di cioccolato e spezie e sentori di frutta matura.
Abbiamo parlato di mare? Se esiste un vino con il mare nell’anima è quello di Colares. un vino davvero speciale, vale la pena andare fino all’Adega Regional de Colares e prenotare una visita e una degustazione per farne la conoscenza.
Adega Regional de Colares, è nata nel 1931, è la più antica cantina cooperativa del Portogallo! Con una tradizione così antica e una tipicità così notevole la viticultura della regione di Colares diventa un importate elemento storico, il cui obiettivo principale è la protezione e la conservazione della Cultura del Vino Colares.
Nella spettacolare contina ho incontrato l’enologo Francisco Figueiredo che mi ha illustrato i loro Ramisco ( rosso) e Malvasia (bianco). Ambedue vini rari, dato che la zona di produzione è limitata e le intemperie sono frequenti. Sono vitigni piantati nella sabbia e per essere protetti dall’ estrema influenza marittima, vengono riparati da palizzate di canne essiccate cucite con vimini. Così arrivano bianchi e rossi originali e straordinari, meglio se invecchiati. Sono vini ricercati da chi ama le rarità, ecco perché qui le visite e i tasting sono molto richiesti.
Ho chiesto a Francisco quali sono i migliori abbinamenti con alcuni piatti portoghesi e mi ha risposto che la Malvasia si sposa ottimamente con la calderaira, una zuppa di pesce con patate e verdure, cucinata, come vuole la tradizione, nella cataplana, tipica pentola caratteristica dell’Algarve, mentre il Gramisco è perfetto per la carne di agnello o un risotto con i porcini.
Ma la regione di Lisbona ha molti più vini da scoprire e da provare ! Ottima ragione per indirizzarci verso Wines of Portugal la cui sede di Lisbona è proprio nella spettacolare Praca do Comenrcio . nel centro della città. La missione di Wines of Portugal è “promuovere l’immagine del Portogallo, come produttore di vino per eccellenza, valorizzando il marchio “Vinhos de Portugal/Wines of Portugal”, contribuendo a una crescita sostenuta nel volume e prezzo medio dei vini portoghesi”.
ViniPortugal dispone di due degustazioni in cui i visitatori sono invitati a fare un viaggio dal nord al sud del paese attraverso una degustazione di vini di varie regioni
Potrete scegliere tra la “ Degustazione self-service” da una selezione di 32 vini disponibili nelle macchine erogatrici. Non occorre prenotare.
La seconda invece è guidata e potrete degustare 4 diversi vini provenienti da diverse regioni vinicole del Portogallo. Le degustazioni hanno svariati temi ,tra cui “I Vini del Portogallo”, “Fuori dagli schemi”, “ Vini iconici. E’ richiesta la prenotazione.
DOVE MANGIARE A LISBONA Non sono vegetariano, non sono vegano ma la curiosità di sperimentare il primo ristorante vegetariano di quel genio di Chef che è José Avillez era troppo forte….
Eccomi all’Encanto. il mondo vegetale incantato dove si celebra il lavoro di piccoli o locali agricoltori portoghesi e dove l’alta cucina e le verdure sono protagoniste. Una cucina senza carne né pesce, ma non vegana,, quindi in alcuni piatti appaiono anche uova e formaggi.
Esperienza nuova per lo stellatissimo Chef, al timone di oltre 20 ristoranti in Portogallo e in mezzo mondo.
Ho incontrato Josè Avillez per una piacevole intervista
Hola Josè, se non sbaglio ci troviamo dove prima c’era il tuo bistellato BelCanto, giusto?
Esatto. Tempo fa ho spostato BelCanto nella più grande location di fianco e questo spazio è diventato Canto, un ristorante con musica dove si alternavano alcuni dei i migliori artisti portoghesi come Ana Moura e António Zambujo Poi venne il Covid, Canto chiuse e da poco l’ho riaperto con un nuovo progetto totalmente vegetariano che ho chiamato Encanto
Hola Josè, mi parli di questa tua nuova avventura?
Amò reinventarmi e mettermi continuamente in gioco , è stata una sorpresa anche per me abituato come dal caviale alle aragoste , dal bacalhau al coniglio, al carabineiro. Ho voluto sfidare me stesso per scoprire un mondo senza carne o pesce, concentrata sulle verdure. La cucina di Encanto punta su meno ingredienti, no proteine ma solo verdure del Portogallo, vicino a Lisbona e del Nord e del Sud del paese. Portogallo anche nei vini?
Certamene, ho voluto celebrare i vini portoghesi ma anche dare la possibilità di accoppiare i piatti a drinks anolcolici a base di verdure, fiori e frutta.
Hai recentemente lavorato a un menu 4 mani con un tuo collega italiano super stellato, Enrico Crippa, come è stata la esperienza?
Molto piacevole, Enrico è una persona adorabile. E’ stato piacevole affiancarlo nel menu, sperimentare la sua cucina e conoscere la sua famosa Insalata 21-31-41 , che mi fatto ricordare altri celebri piatti di verdure , come Gargouillou di Michel Bras e che senza dubbio è stata un invito a scoprire il mondo dei vegetali.
il tuo primo ricordo in cucina? Avevo 4 o 5 anni quando tornavo dalla scuola ero sempre super affamato e ricordo che mi infilavo in cucina e con un cucchiaio provavo tutto ciò mia mamma Fatima o nonna Lura stavano preparando. Era una cucina molto semplice e tradizionale, abitavamo vicino al mare quindi tanto pesce.
Dove ti piace passare il weekend? Che auto guidi? Una Jeep, utilissima per i miiei viaggi fuori città. Passo spesso le domeniche nei pressi di Cascais, li abbiamo una casa con un piccolo orto e mi diverto a cucinare il lunch per la mia famiglia e qualche parente.
Si, mi piace cucinare e trovo che significhi prendersi cura di chi ti è vicino, per questo apprezzo tantissimo i piatti che talvolta altri chef mi preparano. Adoro scoprire piccole tascas a conduzione familiare o meglio ancora se sono invitato a casa dai miei parenti, dove la cucina è veramente genuina.
L’arredamento, le luci, i colori e soprattutto il team: trovo che ci sia un’ atmosfera felice qui a Encanto…
Grazie Cesare, è un magnifico complimento.
Spesso si guarda altrove o lontano dimenticandoci di vedere quello che ci sta vicino. In una società in cui è tutto sempre più veloce, spesso dimentichi l’umanità e l’ attenzione di prendersi cura degli altri.
Per me è essenziale che le persone con cui vivo e lavoro siano felici e che vada tutto bene.
Shopping top per celebrare il “valor do tempo” Dove iniziare uno shopping davvero “Made in Portugal”? Certamente con un caffe e un delizioso pastel de nata a A Brasileira , uno dei locali presidiati dal gruppo O Valor do Tempo , la cui missione è di promuovere il meglio che il Portogallo ha da offrire al mondo a partire dall’artigianato fino alla gastronomia .
A Brasileira do Chiado è uno dei caffè più antichi ed emblematici di Lisbona, punto d’incontro degli intellettuali del passato, Aperta nel 1905, fu teatro di numerosi raduni intellettuali, artistici e letterari, o “tertúlias” e anche il luogo dove si trovavano spesso scrittori e artisti come Fernando Pessoa o Almada Negreiros. Qui è nata la “bica” ( il caffè espresso di Lisbona)) che sarebbe un’abbreviazione di “bevilo con lo zucchero” (“beba isto com açúcar”),
Nella centenaria Joalharia do Carmo, potrete apprezzare i delicati gioielli realizzati con la tradizionale filigrana d’oro e d’argento, mentre l’artigianato locale è rappresenato dalle statuette del Figurado de Barcelos, dove grazie alle creazioni di maestri ceramisti, la tradizione e la vita quotidiana diventano esponenti di una pop-art che regala sfumature di anima e colore portoghesi e definisce l’identità di un popolo.
Come resistere a una scatoletta delle iconiche sardine portoghesi?
Fantasiiose, bizzarre, coloratissime, le troverete nelle scatolette di Comur definito “Il fantastico mondo della Sardina” Qui , le “regine del mare” vi aspettano, preparate in mlle modi, al naturale, marinate, grigliate, alle verdure, e perfino datate con il vostro anno di nascita.
Valor do Tempo si occupa anche di musei , beh non proprio uno tradizionale … è il Museo da Ceveja , nella spettacolare piazza Terreiro do Paço. Il museo e il ristorante offrono cultura, gastronomia e un viaggio tra i sapori delle birre portoghesi.,mostrando con orgoglio l’eredità del Portogallo celebrando le numerose birre prodotte nelle varie regioni del paese.Casa Pereira da Conceição fin dal 1933 è una delle case da tè e caffè più caratteristiche di Lisbona. Il piacevole aroma di tè e caffè, presentato con cura in sontuosi mobili di oltre 150 anni, invitano i visitatori a provare anche i famosi Ovos Moles de Aveiro e i tradizionali Raivas De Aveiro.
Silva & Feijóo è un negozio secolare in Rua dos Bacalhoeiros a Pombaline, Downtown Lisbona. Oltre alla radizionale pasticceria, offre un’ampia selezione dil: caffè, vini, oli d’oliva e pasticceria regionale, ma anche artigianato, saponificazione e profumi per il corpo e per la casa e souvenir.
Il top ? Casa Portuguesa do Paste de Bacalhau dove potrete gustare un autentica specialità: una deliziosa maxi crocchetta ripiena di baccalà e formaggio Serra da Estrela. preparata sotto i vostri occhi.
La sua forma ovale ricorda quella delle quenelles.. Da gustare come contorno di un antipasto, per accompagnare riso al pomodoro oppure insalata di fagioli. e come street food, come appetitoso spuntino ’on the road’
Oltre alla centralissima Casa di Lisbona, in Rua Augusta 106, ha da poco aperto i battenti la suggestiva Casa di Gaia, al di fiume , in una location storica: la sede delle Cantine di Porto, dove un tempo le barche “rabelo” scaricavano le botti di vino. Vi aspetta un vero paradiso di profumi e colori oltre al ghiotto pastel che qui si gusta con un tradizionale bicchiere di porto. mentre all’atmosfera e…alla musica dal vivo, ci pensa un favoloso organo a canne portoghese del XIX secolo.Un’esperienza unica che risveglia i sensi, un esclusivo omaggio alla terra e al mare.
DOVE DORMIRE A LISBONA
Hotel Lumen
Nuovo di zecca, centrale, ben servito dai mezzi e a due passi dalla metropolitana.
Arredamento essenziale e elegante un piacevole giardino-patio dove alla sera si anima uno spettacoare Light Show, dove grafiche e immagini luminose davvero strabilianti raccontano la storia della citta.
Tutte le camere sono dotate delle più moderne tecnologie (come tablet e prese USB) e letti extra ampi per offrire agli ospiti il massimo del comfort che offre anche una piscina panoramica, la palestra, le sale riunioni e spazi di co-working.
Da poco ha aperto il suo ristorante Clorofila, guidato dallo Chef Celso Dias che propone un menu eclettico, ricco di citazioni della tradizionale cucina portoghese , rivisitata con fantasia. A cominciare dalle iconiche crocchette, originariament piccoline, riproposte da Dias in versione doppia, perfetta per due ospiti , che cosi ne discuteranno il sapore,
E’ infatti , “share and talk” , lo slogan di Clorofila. “Ho voluto riprendere la vecchIa tradizione delli ristoranti portoghesi, mi racconta Dias, dove al centro della tavolata veniva servito un grande piatto da cui tutti i commensali attingevano, gustavano e ne discutevano. qui facciamo lo stesso perché è importante condividere e parlarne”
Nel menu appaiono le tipiche le saladas portuguesas servite in un trittico di polpo, tonno e uova di pesce. Non può mancare il bacalhau, cucinato in coccio e tradizionalmente servito con patate, mentre i cavoli sono stati sostituiti da pok choi.
”Molti piatti sono stati ispirati dalla genuina cucina di mia Mamma Vitorina, aggiunge Dias, compreso il tradizionale stile “patinisca” ,che ho adottato trasformandolo in un ricco piatto di vongole fritte e riso al lime”
Gli spendori di Sintra Lasciamo Lisbona con il treno che parte dalla meravigliosa stazione di Sao Bento,un tripudio di azulejos, la classica piastrella portoghese che per secoli ha rivestito e riveste tuttora le pareti di edifici di prestigio. In meno di un’ora sarete a Sintra.
Beh preparatevi a rimanere senza fiato…in tutti in sensi sia per la straordinaria bellezza degli edifici reali, sia per i ripidi saliscendi delle viuzze della Città… sia per le golosità e i vini che questa città vi regalerà. Si estende sul Monte della Luna, è stata classificat Patrimonio dell’Umanità Unesco. E’ stata la residenza estiva dei re portoghesi e per la sua bellezza e austerità fu molto amata da artisti e scrittori europei come Hans Christian Andersen, che la definì “il posto più bello del Portogallo” o il poeta tragico inglese Lord Byron, che la chiamò “giardino dell’Eden”
DA VEDERE Palacio Nacional
Palazzo reale in stile gotico dell’epoca medievale, ricco di arredi, arazzi, ceramiche e di azulejos, che tappezzano meravigliosamente la Sala delle Sirene e la Grota dos Banhos, nata nel XV secolo per essere un fresco rifugio esterno, al riparo dal sole e rinfrescato da gocce d’acqua che scendevano dal soffitto.
Palácio da Pena Antico monastero ricostruito per Re Ferdinando II, Un castello fiabesco arroccato in cima ad una collina, un coloratissimo mix di stili: arabo, gotico, manuelino, rinascimentale e barocco. I regali amavano trascorrerci l’ estate e passeggiare nel grande parco celebrato anche dal musicista Richard Strauss
Castelo dos Mouros
Il castello dei Mori, costruito nel VII secolo dagli Arabi, come dice il suo nome.
Si trova in cima alla cittadina e si staglia alto sulla città fra le rocce e le querce della Sierra. Potete raggiungerlo con il bus 343 che parte collega tutti i principali punti d’interesse.
Un po’ affollato, ma utile.
il Parque de Monserrate.
Vicino a Sintra troverete un imponente giardino botanico tra rovine, laghi e cascate
All’interno sorge l’esotico Palacio neo-gotico, considerato una delle più belle creazioni architettoniche del romanticismo in Portogallo. E’ rinato dopo il terremoto del 1755, splendidamente rinnovato nelle sue magiche Sale: Musica, Estar e Jantar. Oggi è Patrimonio UNESCO La golosità top di Sintra Lasciatevi sedurre dal profumo di paste fresche, dall’aroma della vaniglia e delle mandorle per tuffarvi nel microcosmo di Casa Piriquita, la più autentica (e affollata) pasticceria della città,
Brancate al volo il vostro numero e… aspettate, visto che i portoghesi amano fare le cose con calma e con un meraviglioso sorriso, che scatta dopo ogni ‘obrigado(grazie)
La scelte delle paste e dei biscotti è infinita: queijadas de Sintra,nozes douradas,pastel cruz alta…
DOVE DORMIRE A SINTRA Tivoli Sintra
4 stelle, centralissimo, letteralmente a due passi dal Palacio National. Fa parte della ben collaudata catena Tivoli e offre tutti i confort di un ottimo alloggio.
Dal bar, dal ristorante Miranda e da alcune camere si può godere di una meravigliosa vista sulle montagne su cui spuntano molte delle meraviglie di Sintra come la Quinta da Regaleira, il Castello dei Mori, Monserrate e Pena.
Chef Josè Silva è al timone del ristorante Miranda che offre un menu perfettamente in armonia con la storia e la tradizione del territorio. Ho incontrato Nuno Santa Antunes, Food&Beverages Manager di Tivoli e mi ha illustrato il menu e mi ha dato una mano a scegliere i piatti più caratteristici della cucina portoghese.
A cominciare dal pica-pao de novilho lombo , bocconcini di lombo di vitello da mangiare con lo stuzzicadenti, ai delizioni peixinhos da horta, fagiolini stile tempura accompagnati da salsa tartara all’iconoco , bacalhau à la Bras , cucinato con uova, cipolle, patate, aglio e olive. “Un cibo antico ma diventato molto trendy” mi ha svelato Nuno “da quando Cristiano Ronaldo ha confessato in un’intervista che era il suo piatto preferito“
Come dessert, oltre al ‘riz au lait, preparato con la stessa ricetta da oltre 40 anni, era doveroso omaggiare (e finalmente assggiare…) il dolce più rappresentativo della ciità, la Travesseira de Sintra ovvero il “cuscino di Sintra” un biscottone con un goloso ripieno di mandorle e cannella tradizionalmente servito con un buon calice di Porto.
Weekend in Portugal: the magic of Lisbon, splendors of Sintra and wonderful Portuguese wines
Are you a gourmet at the table aficionado? Do you get thrilled by a glass of good wine?
The second leg of our tour around the world sees Portugal as the protagonist! So, how about planning one (or more) Portuguese weekend of beauty, taste and great wine? Of course!
Let’s get off to a great start with Lisbon, neighboring Sintra, their territory and its rich wines.
The wines of the Lisbon region are the products o the most traditional varieties of Portuguese viticulture. Thanks to the varied microclimates of the region, very different and high quality wines are produced.
There are nine DO wines (origin controlled) in the Lisbon region: Colares, Carcavelos and Bucelas (south of the capital), Alenquer, Arruda, Torres Vedras, Lourinhã and Óbidos (in the center of the Lisbon region) and Encostas d’Aire (to the north, near the Beiras region)The top wines
Out of them all, two areas have gained international recognition and prestige. The first is Alenquer, where the vines are protected from the Atlantic winds, favoring the ripening of the grapes and the production of more concentrated wines.
The second is Colares with a truly unique territory. Due to the proximity of the sea, the climate is harsh, with moderate temperatures, strong sea winds and a high percentage of humidity in the air. If there is a wine with the sea in its soul, it is that of Colares. A very truly special wine. It is worth going to the Adega Regional de Colares and booking a visit and a tasting to get to know it .
The tastings In the Lisbon area we find many wineries that offer tastings, accompanied by local delicacies and often offering the opportunity to spend the night in their bed and breakfast escorted by the smile and exquisite welcome of the Portuguese people.
Here we are , at Quinta do Monte d’Oiro just 20 km from the ocean where the constant wind and the Mediterranean microclimate with Atlantic influences give the wines great freshness, elegance and balance. Quinta do Monte D’Oiro 2016 stands out in the production, a dense, structured and seductive white., Quinta do Monte D’Oiro ExAequo 2015, sober and mature, with complex aromas of ripe fruit and a touch of licorice, Quinta do Monte D’Oiro Syrah 24 2016 a great wine, fresh with notes of chocolate and spices and hints of ripe fruit.
Quinta do Monte D´Oiro
Adega Regional de Colares, created in 1931, is the oldest cooperative winery in Portugal! With such an ancient tradition and such a remarkable typicality, the viticulture of the Colares region has become an important historical element battle, which main objective is the protection and conservation of the Colares wine culture.
In the spectacular cellar of the coop, I met the oenologist Francisco Figueiredo who introduded me to their Ramisco (red) and Malvasia (white). Both wines are rare, given that the production area is limited, and bad weather is frequent. The vines are planted in the sand and to be protected from extreme maritime influence, they are sheltered by palisades of dried reeds sewn with wicker. This is how original and extraordinary These unique whites and reds arrive to us, preferably aged. They are sought after wines by for those who love loving rarities, which is explains why visits and tastings are in great such demand here. .
I asked Francisco what are the best pairing with some Portuguese dishes and he replied that Malvasia goes very well with calderaira, a fish soup with potatoes and vegetables, cooked, as tradition dictates, in the cataplana, a typical Algarve’s pot, for him Gramisco is perfect for lamb meat or a risotto with porcini mushrooms.
The Lisbon region has many more wines to discover and try!
Excellent reason to reach Wines of Portugal whose headquarters in Lisbon are right in the spectacular Praca do Comercio. located in the city center. The mission of Wines of Portugal is “to promote the image of Portugal as a wine producer par excellence, enhancing the“ Vinhos de Portugal” brand, contributing to sustained growth in the volume and average price of Portuguese wines.ViniPortugal has two tastings where visitors are invited to take a journey from the north to the south of the country through a tasting of wines from various regions. You can choose between the “Self-service tasting” from a selection of 32 wines available in the dispensing machines.There is no need to book.
The second type of tasting is guided and you get to taste 4 different wines from the different wine regions of Portugal. The tastings have various themes, including “Wines of Portugal”, “Outside the box” , “Iconic wines”. Reservations, here, are required.
WHERE TO EAT IN LISBON I’m neither vegan nor vegetarian, but the curiosity to experience the first vegetarian restaurant of that genius of a Chef that is José Avillez was just too strong…. Here I am at the Encanto, the enchanted vegetable world where the work of small and local Portuguese farmers is celebrated and where haute cuisine and vegetables share the spotlight. A cuisine without meat or fish, but not vegan, so eggs and cheeses also appear in some dishe
Encanto is a new experience for the super starred Chef, at the helm of over 20 restaurants in Portugal and around the world.
I met Josè Avillez for a pleasant interview.
Hola Josè, if I’m not mistaken, we are where your BelCanto steakhouse was before, right? Exactly.Some time ago I moved BelCanto to the largest location next door and this space became Canto, a music-restaurant with live performances of some of the best Portuguese artists such as Ana Moura and António Zambujo .Then came, Canto closed and I recently reopened this space with a new totally vegetarian project that I called Encanto.
Hola Josè, can you tell me about this new adventure of yours?
The project got me to reinvent and continually challenge myself. It was a real shock at first, being so accustomed to value seafood and meat dishes, from caviar to lobsters, from bacalhau to rabbit, to carabineiro. I wanted to challenge myself to discover a world without meat or fish, focused on vegetables.
The cuisine of Encanto focuses on fewer ingredients, no animal proteins, but only vegetables from Portugal, local or from the north and south of the country. Focus on Portugal also for the wines? Of course, I wanted to celebrate Portuguese wines but also to give the possibility to pair the dishes with non-alcoholic drinks based on vegetables, flowers and fruit.
You recently worked on a 4 hands menu with your starred Italian colleague Enrico Crippa, how was the experience?
Very pleasant and interesting, Enrico is a lovely person. It was nice to get his input on the menu, to experience his cuisine and discover his famous Salad 21-31-41, which reminded me of the iconic Gargouillou vegetarian composition by Michel Bras. His presence, undoubtedly, invited me to expand my knowledge the world of plants.
Your first memory in the kitchen? I was 4 or 5years old, when I came back from school I was always super hungry and I remember that I used to go in the kitchen and with a spoon I tried everything my mother Fatima or grandmother Laura were preparing. It was a very simple and traditional cuisine, we lived near the sea, so a lot of fish.
Where do you like to spend the weekend? What car do you drive?
A Jeep, very useful for my trips outside the city. I often spend Sundays near Cascais, we have a house with a small vegetable garden and I enjoy cooking lunch for my family and some relatives.
Yes, I really love to cook and find it means a lot to take care of those around you, which is why I also really appreciate the dishes that other chefs sometimes prepare for me. I love discovering small family-run tascas or even better if I am invited home by my relatives, where the cuisine is truly genuine.
The furniture, the lights, the colors and above all the team… I find there is a happy atmosphere here in Encanto … Thanks Cesare, it’s a wonderful compliment.
Often we look away or away forgetting to see what is close to us. In a society where everything goes faster and faster, you often forget humanity and attention to others. For me it is essential that the people I live and work with are happy and that everything is fine.
And now… top shopping to celebrate the “value of time” Valor do Tempo
Where to start a truly “Made in Portugal” shopping?
Certainly with a coffee and a delicious pastel de nata in A Brasileira, one of the places managed by the O Valor do Tempo group, whose mission is to promote the best that Portugal has to offer to the world, from crafts to gastronomy.
A Brasileira do Chiadois one of the oldest and most emblematic cafes in Lisbon, a meeting point for the intellectuals of the past, Opened in 1905, it was the scene of numerous intellectual, artistic and literary gatherings, or “tertúlias” and also the place where they wereoften writers and artists such as Fernando Pessoa or Almada Negreiros.Here was born the “bica” (the Lisbon espresso coffee)) which would be an abbreviation of “drink it with sugar” (“beba isto com açúcar”),
In the 100 years old Joalharia do Carmo, you can appreciate the delicate jewels made with the traditional gold and silver filigree, while the local craftsmanship is represented by the Figurado de Barcelos, where thanks to the creations of master potters, tradition andeveryday life become exponents of a pop-art that gives shades of Portuguese soul and color and defines the identity of a people.
How to resist a can of the iconic Portuguese sardines?
Imaginative, bizarre, colorful, you will find them in the cans by Comur called “The fantastic world of the Sardine” Il fantastico mondo della Sardina. Here, the “queens of the sea” await you, prepared in many ways, au natural, marinated, grilled, with vegetables and even dated with your year of birth.
Museo da Ceveja , in the spectacular Terreiro do Paço square. The museum and restaurant offer culture, gastronomy and a journey through the flavors of Portuguese beers., Proudly displaying Portugal’s heritage by celebrating the many beers produced in the various regions of the country.Casa Pereira da Conceiçãosince 1933 it has been one of the most characteristic tea and coffee houses in Lisbon.The pleasant aroma of tea and coffee, carefully presented in sumptuous furniture from over 150 years old, invites visitors to also try the famous Ovos Moles de Aveiro and the traditional Raivas De Aveir
Silva & Feijóo is a century-old shop on Rua dos Bacalhoeiros in Pombaline, Downtown Lisbon.In addition to the traditional pastry, it offers a wide selection of: coffee, wines, olive oils and regional pastries, but also crafts, soap-making and perfumes for the body and for the home and souvenirs.
The top ? Casa Portuguesa do Paste de Bacalhau where you can enjoy an authentic specialty: a delicious maxi croquette stuffed with cod and Serra da Estrela cheese.prepared under your eyes ..
Its oval shape recalls that of quenelles, great as a side dish for an appetizer, with rice and tomatoes or bean salads or simply as street food or an appetizing snack ‘on the road’
In addition to the very central Lisbon House, in Rua Augusta 106, Casa Portuguesa do Pastel Vila Nova de Gaia has recently opened its doors in a historic location in the front of riverside right where used to be the headquarters of the Porto cellars, and where the “rabelo” boats unloaded the wine barrels. It is a true paradise of scents and colors awaits you in addition to the delicious pastel that is enjoyed here with a traditional glass of port. while a fabulous 19th century Portuguese pipe organ takes care of the atmosphere and … live music. A unique experience that awakens the senses, an exclusive tribute to the land and the sea.
WHERE TO SLEEP IN LISBON
Hotel Lumen
Brand new, central, well served by public transport and a stone’s throw from the subway.
Essential and elegant furnishings a pleasant garden-patio where in the evening a spectacular Light Show comes alive, where truly amazing graphics and bright images tell the story of the city.
All rooms are equipped with the most modern technologies (such as tablets and USB sockets) and extra large beds to offer guests maximum comfort which also offers a panoramic swimming pool, gym, meeting rooms and co-working spaces.
The Hotel recently opened its restaurant Clorofila, led by Chef Celso Dias who offers an eclectic menu, full of references to traditional Portuguese cuisine, revisited with imagination.Starting with the iconic croquettes, originally small, proposed by Dias in a double size, perfect for two guests, who can start their conversation discussing the flavor.
In fact, “share and talk” is the slogan of Clorofila.
“I wanted to resume the old tradition of Portuguese restaurants, Dias tells me, where a large dish was served in the center of the table from which all the diners drew, tasted and discussed it. here we do the same because it is important to share and talk about it “
The menu features the typical saladas portuguesas served in a triptych of octopus, tuna and fish roe.The bacalhau, cooked in earthenware and traditionally served with potatoes, cannot be missing, while the cabbages have been replaced by pok choi. “
Many dishes have been inspired by my Mamma Vitorina’s genuine cooking, adds Dias, including the traditional” patinisca style”, which I have adopted by transforming it into a rich dish of fried clams and lime rice”. “
The splendours of Sintra We leave Lisbon with the train that leaves from the marvelous Sao Bento Station, a riot of azulejos, the classic Portuguese tile that for centuries has covered and still covers the walls of prestigious buildings. In less than an hour you will be in Sintra.
Well get ready to take your breath away … in all senses both for the extraordinary beauty of the royal buildings, and for the steep ups and downs of the city streets … and for the goodies and wines that this city will give you.It extends over the Monte della Luna and has been classified as a UNESCO World Heritage Site.It was the summer residence of the Portuguese kings and for its beauty and austerity it was much loved by European artists and writers such as HansChristian Andersen, who called it “the most beautiful place in Portugal” or the English poet Lord Byron, whohe called “garden of Eden”
TO VISIT Palacio Nacional Gothic-style royal palace of the medieval era, rich in furnishings, tapestries, ceramics and azulejos, which marvelously cover the Room of the Sirens and the Grota dos Banhos, born in the 15th century to be a cool outdoor refuge, sheltered from the sun andcooled by drops of water that fell from the ceiling.
Palácio da Pena Ancient monastery rebuilt for King Ferdinand II, A fairytale castle perched on top of a hill, a colorful mix of styles: Arabic, Gothic, Manueline, Renaissance and Baroque. They loved spending the summer there and strolling in the large park also celebrated by the musician Richard Strauss.
Castelo dos Mouros The castle of the Moors, built in the 7th century by the Arabs, as its name implies.It is located at the top of the town and stands high above the city among the rocks and oaks of the Sierra.You can reach it with the 343 bus which departs connecting all the main points of interest.A little crowded, but useful.
il Parque de Monserrate. Near Sintra you will find an impressive botanical garden among ruins, lakes and waterfallsInside is the exotic neo-Gothic Palacio, considered one of the most beautiful architectural creations of Romanticism in Portugal.It was reborn after the earthquake of 1755, beautifully renovated in its magical rooms: Musica, Estar and Jantar.Today it is a UNESCO World Heritage Site.
Not to be missed! The top delicacy of Sintra Let yourself be seduced by the scent of fresh pasta, the aroma of vanilla and almonds to dive into the microcosm of Casa Piriquita, the most authentic (and crowded) pastry shop in the city. Grab your number and … wait, as the Portuguese love to do things calmly and with a wonderful smile, which is triggered after each ‘obrigado (thank you)The choice of pastries and biscuits is endless: queljadas de Sintra, nozes douradas, pastel cruz alta …,
WHERE TO SLEEP IN SINTRA
Tivoli Sintra 4 stars, very central, literally a stone’s throw from the Palacio National.It is part of the well-established Tivoli chain and offers all the comforts of a great accommodation …,
From the bar, the Miranda restaurant and some rooms you can enjoy a wonderful view of the mountains on which many of the wonders of Sintra emerge such as the Quinta da Regaleira, the Castle of the Moors, Monserrate and Pen.
Chef Josè Silva is at the helm of the Miranda restaurant which offers a menu perfectly in harmony with the history and tradition of the territory.I met Nuno Santa Antunes, Tivoli’s Food & Beverages Manager, he explained the menu and helped me choose the most characteristic dishes of Portuguese cuisine..
Starting with the pica-pao de novilho, morsels of veal loin to be eaten with a toothpick, the delicious peixinhos da horta, tempura-style green beans accompanied by tartar sauce, the iconic bacalhau à la Bras, cooked with eggs, onions, potatoes, garlic and olives. Nuno commented: “This is an ancient food that has become very trendy”since Cristiano Ronaldo confessed in an interview that it was his favorite dish”.
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As a dessert, in addition to the ‘riz au lait, prepared with the same recipe for over 40 years, it was right to pay homage (and finally taste …) the most representative dessert of the city, the Travesseira de Sintra or the “pillow of Sintra” a biscuit with a delicious filling of almonds and cinnamon, traditionally served with a good glass of Port wine.
Weekend a Coimbra: sognando il Portogallo “dal vivo”
di Cesare Zucca for the English version click here
SIETE PRONTI A SOGNARE ‘DAL VIVO’ ? Oggi la nostra destinazione è Coimbra, meravigliosa città dove si respira il Portogallo più autentico, sulle note di un fado cantato per strada. Coimbra è facilmente raggiungibile da Lisbona in treno o in autobus. Io ho scelto il treno e già fin dall’arrivo non sono mancatele le sorprese… Immaginatevi : una stazione senza sottopassaggi tra dove si attraversa sui binari…
Coimbra, nella regione delle Beiras, è una delle città più importanti del Portogallo, soprattutto per la fama della sua spettacolare Università, nata nel 1290, una tra le cinque al mondo elencate come Patrimonio dell’Umanità. Durante l’anno accademico si vedono gli studenti in divisa, coi loro mantelli neri svolazzanti, in stile Harry Potter. Forse l’autrice J.K. Rowling, che ha vissuto per due anni in Portogallo, ha preso qui l’ ispirazione per vestire i maghi di Hogwarts… Addentriamoci nel suo interno, l’ Università ci riserva meravigliose sorprese: Capela de São Miguel cappella decorata in oro con straordinari affreschi e piastrelle azulejos,Sala dos Capelos (Sala dei laureati) decorata con i ritratti dei re portoghesi, un tempo era usata come sala d’esame. Torre dell’Orologio terrore delle matricole: pare infatti che quando i suoi rintocchi segnano la fine degli studi, gli allievi veterani iniziano una vera e propria caccia alle matricole.Biblioteca Joanina Riconosciuta come una delle più belle biblioteche del mondo, dono del Re João V all’inizio del 1700. Ospita più di 300.000 libri. Attenzione: non si possono scattare fotografie e l’ accesso avviene a piccoli gruppi ogni 20 minuti.
Prigione Accademica Proprio sotto la Biblioteca scoprirete una destinazione punitiva destinata agli studenti che si comportavano male! Musei di scienze e storia naturale Qui vi aspetta il nuovissimo Gabinete de Curiosidades, eclettica collezione di “cose strane” raccolte da avventurieri, viaggiatori e scienziati del passato nel corso dei loro viaggi. Scheletri di animali esotici, esempi di fauna imbalsamata provenienti da ex territori d’oltremare, minerali rari e affascinanti, maschere brasiliane e africane. Tutto In un’atmosfera scura, magica, vagamente “horror” e molto “Halloween”, ne uscirete con qualche brividino.
LASCIAMO L’UNIVERSITA’ PER SCOPRIRE IL RESTO DELLA CITTA’ Museo Machado de Castro Sculture dal XIV al XVI secolo, protette dai suggestivi archi a volta Monastero Santa Cruz Conserva le elaborate tombe gotiche dei primi due re del Portogallo. Il chiostro è uno degli esempi più puri di architettura gotica portoghese. Vecchia Cattedrale Chiesa-fortezza costruita alla fine del 1100, circondata dai minuscoli vicoli popolati dalle repúblicas, le residenze studentesche Nuova Cattedrale Famoso è il suo interno ricoperto da splendide pale d’altare barocche Portogallo dos Pequenitos Minuscolo parco giochi per bambini di cinque o sei anni Monastero di Santa Clara-a-Velha Antico monastero del 1330, sprofondato in riva al fiume sin dal 17° secolo. Oggi è possibile passeggiare tra le suggestive rovine, mentre il museo racconta il suo passato e l’impressionante lavoro di ristrutturazione. Monastero di Santa Clara-a-Nova Dedicato alla regina Isabella chiamata Santa perché era solita aiutare i poveri e i bisognosi. Lo storico coro è una sala dove sono custodite statue antiche ed è utilizzato ancora oggi dal clero per assistere alle funzioni religiose.
Baixa, la città bassa E’ la parte più moderna. Visione suggestiva dal Ponte de Santa Clara, dove tutta la città si specchia dentro al fiume. Attraverso l’Arco de Almedina“, inerpichiamoci lungo la Rua de Quebra Costas, la via “spezzafianchi”, nome azzeccatissimo per uno zig zag di strade, vicoletti e scalinate fino alla città alta. riposiamoci un attimo per fare una sosta davanti alla statua della “Tricana“, la donna di Coimbra.
Largo Portagem, Circondato dagli edifici più rappresentativi di Coimbra come il Banco de Portugal e l’Hotel Astoria,e molti bar e caffetterie. Jardim Da Manga Suggestiva Piazza dalle cupole giallo oroCOIMBRA CITTA’ GREEN Jardim Botanico Ricco di, fontane e aiuole fiorite di piante rare ed esotiche provenienti da tutto il mondo, Potrete visitare le aree più interessanti come la Sierra Grande, con piante tropicali, l’Angolo tropicale con spemdide palme, la Stufa Fredda, con piante adatte ai climi umidi e il Boschetto di Bambù. La sua serra aggiunta nel 1859, è stata una delle prime in ferro e vetro della storia. Parque verde do Mondego, 400.000 mq di giardini, piste ciclabili, aree gioco, ma anche strutture come caffetterie e ristoranti. la sua mascotte è un gigantesco orso , gioia dei più piccoli
Dove ascoltare il fado a Coimbra Il fado è la tipica musica portoghese di voce e chitarra, ispirata al sentimento malinconico della saudade. L’ascoltere nelle strade, dietro agli angoli, nell’oscurità di un parco o in alcuni caffé che offrono spettacoli di fado gratuiti o al costo della consumazione. Per un momento molto suggestivo, andate a ascoltarla in Praça 8 de Maio, nello storico Café Santa Cruz.
LA CUCINA DI COIMBRA Puntate verso le ” tavernas” osterie tradizionali, dove troverete piatti veraci, accompagnati da un buon vino contadino, Tante specialità con le interiora, come trippe e ventrigli, oppure “pica-pau” bocconcini di carne e verdure infilzati su stuzzicadenti .
Nei ristoranti spiccano piatti di arroz de Lampreiao la chanfana, carne di capra cotta in vino rosso con aglio e alloro, spesso servita in una zuppiera di coccio, accompagnata da patate e verdure lesse. Il top? leitão assado, il delizioso maialino arrosto dalla pelle croccante, che trovate nelle viuzze della città. Tra le tavernas piu rinomate: Pedro dos Leitos, Rei dos Leitos, Mugassa. Che squisitezza!
E nel calice? L’abbinamento consigliato e’ un OPTA Alfrochiero perfetto perchè la sua alta acidità accompagna egregiamente il saporito gusto del leitao.Coimbra è ricca di dolci, quasi tutti di colore arancione… forse per la omnipresente zucca? Arrufadas, Arroz Doce, Sopa Dourada das Freiras de Santa Clara, Egg Pudding, Queijadas, Espigas de Milhom, il dolcissimi (anche troppo) Putim das Clarissas, gli incomparabili Pastéis de Tentúgal e quelli di Santa Clara, ripiena di confettura di uova e dalla tipica forma a mezzaluna. La torta più tradizionale è Fatia de Borgado do Bussaco, provatela da Doce Meu, pasticceria con vista sulla piazza.
DOVE DORMIRE (MERAVIGLIOSAMENTE BENE…) Hästens Sleep Spa Coimbra Coimbra è una città che richiede una visita intensa, piena di scoperte, di emozioni e di sali scendi… La mente e il corpo troveranno in questo boutique hotel un grande relax, e una spa… senza spa, dove il wellness è dato non tanto da una piscina o una jaccuzzi, ma dal perfetto relax e riposo che offrono le camera, l’atmosfera , il servizio e gli straordinari materassi svedesi Hastens, considerati i numeri uno al mondo. Sarà come entrare in un sogno in cui vieni cullato dal potere del riposo.
La reception rappresenta una sfolgorante libreria realizzatata con più di 400.000 tessere di mosaico, omaggio di Hästens Sleep SPA alla Biblioteca Joanina. Lo slogan dell’Hotel è “Dormi meglio, vivi meglio” Mentre dormi infatti, accadono miracoli. Il corpo e la mente lavorano armoniosamente in modo che tu possa vivere una vita migliore. Dormire, è un processo naturale che non può essere replicato in nessun altro modo possibile, sopratutto se si è coccolati dai famosi materassi svedesi che contengono Il lino più pregiato, lana, cotone e genuino crine di cavallo.
Solo quindici camere , alcune con terrazzino privato, tutte con le pareti rivestite da libri di marmo, tra cui spiccano nomi di scrittori illustri, da Shakespeare a Agatha Cristie, a Victor Hugo a Oscar Wilde. Il raffinato breakfast servito al tavolo accompagnato da dolci melodie suonate al pianoforte. Vorrei cipare un pan brioche che mi ha fatto impazzire, mentre una menzione speciale spetta al momento dell’ Hight Tea sulla terrazza… Un classico rituale londinese proprio come quello a Buckingham Palace. Serviti su vassoi a tre livelli, troviamo sandwich al cocomero, aneto, gamberetti e maionese, i classici scones, mini panini leggermente dolci da imburrare con marmellata di ananas e mango e per finire, i tradizionali bligny alla crema di formaggio salmone, caviale sormontati da mini calici di crema alla lavanda e tartellette al limone, meringa e frutti di bosco.. Il tutto preceduto champagne Pommery. Beh, la classe non è acqua…
CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle. Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta in stile ‘Turista non Turista’
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ARE YOU READY TO DREAM ‘LIVE’? Today our destination is Coimbra, a wonderful city where you can breath the most authentic Portugal, to the notes of a fado sung in the street.Coimbra is easily reacheble from Lisbon by train or bus.I chose the train and already from the arrival there were no surprises … Imagine a station with no underpasses between where you cross on the tracks
Coimbra, in the Beiras region, is one of the most important cities in Portugal, especially for the fame of its spectacular University, born in 1290, one of the five in the world listed as a World Heritage Site.During the academic year, students are seen in uniforms, with their black billowing cloaks, in the style of Harry Potter.Perhaps the author J.K.Rowling, who lived for two years in Portugal, took the inspiration here to dress the wizards of Hogwarts….Let’s go inside, the University holds wonderful surprises: Capela de São Miguel Chapel decorated in gold with extraordinary frescoes and azulejos tiles Sala dos Capelos (Hall of the graduates) Decorated with portraits of Portuguese kings, it was once used as a hall of‘exam.Torre dell’Orologio Terror of freshmen: it seems that when its tolls mark the end of their studies, veteran students begin a real hunt for freshmen. …Biblioteca Joanina Recognized as one of the most beautiful libraries in the world, a gift from King João V in the early 1700s. It houses more than 300,000 books.Attention: photographs cannot be taken and access occurs in small groups every 20 minutes
Academic Prison Right below the Library you will discover a punitive destination intended for students who misbehaved!Science and natural history museums The brand new Gabinete de Curiosidades awaits you here, an eclectic collection of “strange things” collected by adventurers, travelers and scientists of the past during their travels.Exotic animal skeletons, examples of stuffed fauna from former overseas territories, rare and fascinating minerals, Brazilian and African masks.All In a dark, magical, vaguely “horror” and very “Halloween” atmosphere, you will come out with some thrills. …
WE LEAVE THE UNIVERSITY TO DISCOVER THE REST OF THE CITY Machado de Castro Museum Sculptures from the 14th to the 16th century, protected by striking vaulted arches. Santa Cruz Monastery Preserves the elaborate Gothic tombs of the first two kings of Portugal. The cloister is one of the purest examples of Portuguese Gothic architecture. Old Cathedral Church-fortress built at the end of 1100, surrounded by the tiny alleys populated by the repúblicas, the student residences New Cathedral Famous is its interior covered with splendid baroque altarpieces Portugal dos Pequenitos Tiny playground for children of five or six years Santa Clara-a-Velha Monastery Ancient monastery from 1330, sunk by the river since the 17th century century. Today it is possible to stroll among the impressive ruins, while the museum tells about its past and the impressive renovation work. Monastero di Santa Clara-a-Nova Dedicated to Queen Isabella called Santa because she used to help the poor and needy.The historic choir is a room where ancient statues are kept and is still used today by the clergy to attend religious services
Baixa, the lower city It is the most modern part. Evocative view from the Ponte de Santa Clara, where the whole city is reflected in the river. Through the Arco de Almedina “, let’s climb along the Rua de Quebra Costas, the” hip-breaker “street, the perfect name for a zigzag of streets, alleys and stairways up to the upper town. “Tricana“, the woman from Coimbra.
Largo Portagem, surrounded by the most representative buildings of Coimbra such as the Banco de Portugal and the Hotel Astoria, and many bars and cafes.Jardim Da Manga Suggestive square with golden yellow domes COIMBRA GREEN CITY Jardim Botanico, full of fountains and flower beds of rare and exotic plants from all over the world, You can visit the most interesting areas such as the Sierra Grande, with tropical plants, the Tropical Corner with spemdide palm trees, the Cold Stove, with plants suitable for humid climates and the Bamboo Grove. Its greenhouse, added in 1859, was one of the first in iron and glass in history. Parque verde do Mondego, 400,000 square meters of gardens, cycle paths, play areas, but also facilities such as cafes and restaurants. its mascot is a gigantic bear, a delight for the little ones
Where to listen to fado in Coimbra Fado is the typical Portuguese voice and guitar music, inspired by the melancholy feeling of the saudade. Listen to it in the streets, around corners, in the darkness of a park or in some cafes that offer fado shows for free or at the cost of the drink. For a very suggestive moment, go and listen to it in Praça 8 de Maio, in the historic Café Santa Cruz.
COIMBRA COOKING Head towards the traditional tavernas, where you will find authentic dishes, accompanied by a good peasant wine, Many specialties with entrails, such as tripe and gizzards, or “pica-pau” bites of meat and vefetables stuck on toothpicks.
Great dishes are arroz de Lampreia or the chanfana, goat meat cooked in red wine with garlic and bay leaf, often served in an earthenware tureen, accompanied by potatoes and boiled vegetables. The top? leitão assado, the delicious roasted suckling pig from the skin crunchy, which you can find in the narrow streets of the city. Among the most famous tavernas: Pedro dos Leitos, Rei dos Leitos, Mugassa. What a delicacy!
Coimbra is full of sweets almost all orange in color.. perhaps for the omnipresent pumpkin ? Arrufadas, Arroz Doce, Sopa Dourada das Freiras de Santa Clara, Egg Pudding, Queijadas, Espigas de Milhom, the very sweet (even too much) Putim das Clarissas , the incomparable Pastéis de Tentúgal and those of Santa Clara, filled with egg jam and with a typical crescent shape. The most traditional cake is Fatia de Borgado do Bussaco, try it at Doce Meu, a pastry shop overlooking the square.
WHERE TO SLEEP ( very very well …) Hästens Sleep Spa Coimbra Coimbra is a city that requires an intense visit, full of discoveries, emotions and ups and downs … The mind and body will find great relaxation in this boutique hotel, and a spa … without a spa, where wellness is given not so much bya swimming pool or a jaccuzzi, but with perfect relaxation and rest offered by the rooms, the atmosphere, the service and the extraordinary Swedish Hastens mattresses, considered the number one in the world.It will be like entering a dream in which you are lulled by the power of rest .
The reception is a dazzling library made with more than 400,000 mosaic tiles, a tribute by Hästens Sleep SPA to the Joanina Library. The hotel’s slogan is “Sleep better, live better” In fact, while you sleep, miracles happen. The body and mind work harmoniously so that you can live a better life. Sleeping is a natural process that cannot be replicated in any other way, especially if you are pampered by the famous Swedish mattresses that contain the finest linen, wool, cotton and genuine horsehair.
Only fifteen rooms, some with private balconies, all with walls covered with marble books, among which the names of illustrious writers stand out, from Shakespeare to Agatha Cristie, to Victor Hugo to Oscar Wilde. The refined breakfast served at the table accompanied by sweet melodies played on the piano. I would like to make a brioche that drove me crazy, while a special mention goes to the moment of the Hight Tea on the terrace … A classic London ritual just like the one at Buckingham Palace. Served on three-level trays, we find watermelon, dill, shrimp and mayonnaise sandwiches, the classic scones, slightly sweet mini sandwiches to be buttered with pineapple and mango jam and finally, the traditional bligny with salmon cream cheese, caviar topped with mini glasses of lavender cream and tartlets with lemon, meringue and berries .. All preceded by Pommery champagne. Well, that is classy…
CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle. Milanese by birth, Cesare lives between New York, Milan and the rest of the world.For WEEKEND PREMIUM he photographs and writes about cities, cultures, lifestyles. He likes to discover both traditional and innovative gastronomic delights. Cesare meets and interview top chefs from all over the world, ‘steals’ their recipes in a ” non touristy tourist ” style
Porto, il suo celebre vino per un weekend ‘gourmet’ e indimenticabile
Oggi vi portiamo a Porto, in Portogallo. Una città che è storia e modernità, fiume e mare, lavoro e tempo libero, una festa senza fine e melanconica saudade.
Porto è Vinho do Porto, il leggendario vino che prende il nome proprio da questa città, situata vicino alla foce del fiume Douro. Da qui infatti la bevanda prendeva le vie del commercio nel mondo, caricata sulle caratteristici barcos e trasportata lungo il fiume sino alla città di Vila Nova de Gaia, dove veniva arricchita di acquavite, maturata e esportata.
Storie e leggende affascinanti. Quindi, la vostra prossima meta potrebbe essere una cantine di vino di Porto dove conoscerete la storia e il processo di vinificazione e invecchiamento di questo vino tradizionale.
Esistono diverse tipologie di Porto: il Porto Ruby, versione più diffusa e conosciuta, di color rubino e dal sapore aromatico di frutti rossi; il Porto Tawny, più pregiato, meno dolce e più forte, dalla tonalità ambrata. Esiste poi ll Porto Branco (Porto Bianco), ottenuto principalmente da sole uve bianche, giovane, fruttato e forse il meno considerato, finchè…. La rivincita del “Bianco” La storia del “Porto Branco” mi ricorda un po’ la “rinascita” dell’Aperol, zuccheroso liquore che era andato nel dimenticatoio, finchè qualcuno ha pensato di accoppiarlo a un prosecco e inventare lo spritz , drink ormai super popolare in tutto il mondo.
Cosi anche il Porto Bianco , considerato un porto poco significativo, è tornato in auge come “Porto Tonic” , mixato a acqua tonica, buccia d’arancio e ,a piacere, una foglia di menta o una fettina di fragola. E’ un ricetta semplice ma ideale per un aperitivo o uno spuntino con tapas Ho ” rubato la ricetta” e la scoprirete alla fine di questo articolo.
Oltre al Porto, Il Portogallo produce vini di eccellente qualità che stanno diventando sempre più conosciuti e apprezzati a livello internazionale, partiamo quindi per un weekend che ci riserva più di una sorpresa all’insegna del bello, del gusto e del buon vino…
Iniziate la vostra visita con una passeggiata nel Centro storico di Porto, patrimonio mondiale dell’UNESCO, lungo l’Avenida dos Aliados, dove spicca il Municipio e la popolare Rua Santa Catarina, magari con una sosta per un caffè al centenario Café Majestic. Vicino, troverete la stazione ferroviaria di São Bento, tripudio di piastrelle azulejos che raffigurano diverse pietre miliari della storia portoghese.
Se non soffrite di vertigini… Un’attrazione da non perdere è la Torre dos Clérigos , dove 225 gradini vi porteranno in cima per una vista a 360° sulla città. Poco distante vi aspetta la famosa Livraria Lello. la Cattedrale, la Chiesa di Santa Clara, uno dei migliori esempi dell’arte barocca di intaglio in legno dorato.
Meravigliosi parchi: arte, storia, colori e…Instagram Se siete appassionati di fotografia e amate i colori dell’autunno, inoltratevi nel meravliglioso Parco delle Virtù progettato verticalmente su terrazzamenti in forte pendenza, che permettono di vedere tutta la città, il fiume e Alfândega (Palazzo della Dogana) mentre nel Parco di Serralves, troverete la Quinta do Mata-Sete, Villa Serralves, la Casa del Cinema, lo spettacolare Fundação de Serralves, una delle principali icone culturali del Paese.
Il suo parco di 18 ettari ospita spazi interconnessi , come Casa del Cinema, Casa del The e la TreeTop Walk, una passerella rialzata dal suolo, vicino alla cima degli alberi che offre un’esperienza straordinaria per osservare e studiare la biodiversità del parco che in questa stagione assumere magici toni marroni e arancioni… Scatenatevi su Instagram…
Sapore di mare: Matosinhos Avventuratevi verso una meta che è considerata una delle migliori destinazione ittiche del mondo: Matosinhos cittadina a circa 7 km dalla città, la si può raggiungere con una bella passggiata lungomare o con i caratteristici tram (per i miei gusti, un po’ troppo affollato da turisti), con i comodissimi Bus (107, 121, 500, 501, 506, 507) oppure con la metropolitana Linea A.
Lì Troverete il famoso mercato del pesce Mercados Municipais dove potrete gustare squisiti piatti di pesce a ottimo prezzo, oltre una miriade di trattorie, ne cito un paio: Palato e la Marisqueira Pinto
Un itinerario suggestivo Seguendo il lungomare di Matosinhos verso Porto troverete il Forte di São Francisco Xavier, conosciuto come Castelo do Queijo, Castello di Formaggio, soprannome dato dai pescatori che tornavano casa dopo la pesca, stanchi e affamati…
Li’ troneggia l’imponenta scultura Anemone ispitrata alle reti dei pescatori. Accanto c’è il Parque da Cidade [Parco cittadino], l’unico parco urbano in Europa con un lungomare e 83 ettari di verde e laghi. Qui si può visitare l’acquario Sea Life per scoprire la vita sott’acqua, con più di 3000 creature marine.
Riprendendo la passeggiata e ci dirigiamo verso Praia do Molhe. Spiaggia di sabbia e un intenso (ma davvero intenso) profumo di mare. Più avanti, passando per la famosa Pérgola da Foz, costruita negli anni ’30 del secolo scorso. Proseguimao verso i Fari di Barra do Douro, vicino al Forte de São João Baptista, che i locali chiamano Castelo da Foz. Questi fari segnano il punto di incontro tra l’Atlantico e il fiume Douro. Qui i panorami e i tramonti sono mozzafiato
COME GIRARE
Porto si snoda su colline e se il saliscendi vi è troppo faticoso, affidatevi al tour su ruote di Segway con una visita guidata di tre ore che comprende diverse pause in modo da poter ascoltare le migliori storie e leggende. Nessuno sforzo… lo stesso dicasi per una crociera sul fiume, che vi farà scoprire la città da un nuovo punto di vista oppure vi porterà lungo la Valle del Douro per conoscere la storia, la vendemmia e gustare diverse qualità di Porto.
Ottima soluzione per visitare Porto è di salire a bordo di un bus Hop-On Hop-Off. Comodi comodi, girerete tutta la città e, grazie all’auricolare in tutte le lingue, conoscerete la storia di Porto.
Chi invece vuole fare il turista, potrà salire a bordo del famoso (e affollato) Tram 1 , che parte dal Quartiere Barredo e La Ribeira, nel cuore della città.
La cucina portoghese è ricca, saporita e irresistibile,,, Fate un salto nello spettacolare Mercato Bolhão, recentemente riaperto, e troverete i prodotti più tipici e i sapori più veri del Portogallo, dalle coloratissime scatolette di sardine (divertenti souvenir da portare agli amici) a cioccolati, dolci, formaggi, olii, marmellate, degustazioni di vino e perfino stoviglie fatte a mano. Al primo piano stanno sorgendo numerosi ristoranti. Ottima meta per una sosta, un po’ di shopping e uno spuntino.
I piatti più popolari Tripas a moda du Porto, ricco piatto di trippa al cumino (si mormora che la migliore della città sia quella del ristorante Douro Sentido)
Qualora fosse sopraggiunto un certo languorino… ecco l’iconica francesinha, versione portoghese della croque monsieur: un super toast di pan carrè farcito da tanti tipi di carne, copiosamente ricoperto di formaggio fondente e affogato in sugo di pomodoro… una bella mattonata, ma supergustosa, di certo vi toglierà la fame! La migliore francesinha pare sia quella della Cerveceria Brasão o del centralissimo Cafe Santiago in Rua de Passos Manuel.
Voglia di “bacalhau”? Il baccalà è il cibo nazionale: fritto, alla griglia o in mille versioni ‘gourmet’.
Una delle più originali è senza dubbio il pastel che potrete gustare nella suggestiva Casa Portuguesa do Pastel a Gaya, al di là del ponte, dove un tempo sorgevano le cantine portuali e il vino giungeva in botti a bordo di barche “rabelo”. Si tratta di una grande crocchetta ripiena di saporito baccalà e formaggio Serra da Estrelae lo si gusta, ovviamente, con un calice di porto..
DOVE MANGIARE Cantinho do Avillez Uno dei ristorante del top Chef portoghese José Avillez . Ambiente casual, atmosfera simpatica, personale amichevoe e disinvolto. Il menu cita piatti tradizionali e spesso prende il volo per altri paesi, come la sopa de peixe zuppa di pesce freschissimo e una moqueca alla Brasiliana con pesce e gamberi.
Quà e là si avverte lo zampino del grande Chef, responsabile anche del doppio stellato BelCanto e del nuovossimo progetto vegetariano Encanto, ambedue a Lisbona. Avillez, devo ammetterlo, non delude mai. Cantina vini ben selezionata, prezzi ragionevoli. Consigliato.
DOP
Ristorante dell Chef Rui Paula, al timone anche del 2 stelle Casa de chà da boa nova a Matosinhos. Come antipasto ho assaggiato una capasanta con quinoa e poi il tradizionale polpo lagareiro, ben cucinato. Come dessert un pasticcio (davvero) di cioccolato e biscotti.
L’ambiente è piacevole , elegante, con bella vista sulla Cattedrale, il menu vuole onorare la cucina della memoria, ma non mi ha fatto impazzire, forse da uno chef bis stellato mi aspettavo di più….
DOVE DORMIRE
Ho scelto due hotel diversi tra loro sia per la location sia per il budget.
Ibis Porto Centro Mercado Bolhão
Struttura 3 stelle della collaudata catena alberghiera Accor che oggi vanta più di mille strutture in tutto il mondo. Ibis, secondo me’ è un poì come l’ Ikea, sai quello che trovi e non delude mai…
Occupa gli ultimi 5 piani di un palazzo stile anni 50. Prezzi accessibili, ma con tutto a posto, dalla reception amichevole a un ben fornito buffet-breakfast dove non mancano i tradizionali pasteis de nata, croccanti dolcetti alla crema.
Camere essenziali dall’ arredamento vagamente stile industriale, alcune con vista sul vicinissimo Mercado (da non perdere). Posizione centralissima: La stazione Liberdade della Metropolitana è a due passi e da lì parte anche il transfert diretto per l’aeroporto. Consigliabile.
Hotel Vila Foz Hotel & Spa Andiamo verso il mare, a qualche chilometro dal centro sorge un elegante struttura 5 stelle in una Casa Padronale di fine Ottocento, riprogettata dal famoso designer Nini Andrade Silva che pur rispettando le antiche linee architettoniche, ha osato un’audace ma raffinata contemporaneità. Camere vista mare con arredi di alta classe, una bella spa, uno spettacolare buffet-breakfast con tanto di champagne Moet & Chandon e ostriche fresche. Le cortesie continuano nelle camere dove ho trovato come benvenuto una bottiglia di Porto Nieporrt… Veramente 5 stelle!
L’hotel ospita il suntuoso Ristorante Vila Foz, (Stella Michelin) il cui menu offre un viaggio sorprendente di consistenze e gusti per un menu in continua evoluzione dove autenticità e sapore sono la massima espressione. Al timone troviamo lo Chef Arnaldo Azevedo, nativo di Porto. Ha debuttato in cucina nel ristorante dei genitori a Ermesinde. È seguita la scuola Santa Maria da Feira e lo Sheraton Pine Cliffs di Algarve, località di ottima tradizione culinaria e sede di grandi chef come Hans Neuner, che Arnaldo definisce “Grande fonte di ispirazione per tutti coloro che lavorano nell’alta cucina e, come lui, ce ne sono molti”.
“Nel mio menu, racconta Arnaldo, il mare è sempre presente, la freschezza e il sapore del pesce, dei frutti di mare della costa portoghese. Ho una particole predilezione per il riso all’aragosta, piatto tradizionale presente sia in alta cucina che nella cucina più regionale.”
Raffinatissimo dei dettagl e nell’impiatto, non mancano le sorprese: dal piatto trompe-l’œil con due vongole su un letto di conchiglie fumanti (attenzione a non addentare le conchiglie…) alla magica apparizione di un uovo celato in una sfera di gelatina…
La carta dei vini è ricca e diversificata, con 203 etichette elencate, tra cui spiccano le locali superior della valle del Douro e dell’Isola Pico. In cantina troviamo anche un bianco e un rosso etichetta Vila Foz, prodotto dalla consolidata vinicola Niepoort. Ottima lista dei vini da dessert:i Vini di Porto, Madeira, Moscatel de Setúbal eccetera..
Vila Foz è paladina nel promuovere le eccellenze vinicola del Paese. Molti ospiti si interessano ai vini portoghesi e vogliono conoscerli meglio. L’ hotel con il supporto del sommelier, propone una serie di degustazioni che coprono le varie regioni nazionali e che includono Vini da Tavola, Vini di Porto e persino la creazione di ponti tra Vini Internazionali e Vini Portoghesi. Tutte le degustazioni sono abbinate a formaggi, salumi o dolci tradizionali portoghesi, mentre per gli appassionati barman, esiste una Cocktail Experience, dove si insegna a preparare due cocktail classici e a creare il proprio drink. Io ho imparato il mio! E’ il “White Porto Tonic” facilissimo e delizioso… Ecco la ricetta :
PORTO TONIC
Ingredienti 4 1/2 cl di porto bianco
9 cl di acqua tonica
1 rametto di menta fresca
1 spicchio d’arancia
cubetti di ghiaccio Preparazione Aggiungere il ghiaccio (cubetti o un solo cubetto grande)
Versare il porto bianco e l’aqua tonica.
Mescolare delicatamente.
Aggiungere lo spicchio d’arancia e menta fresca come guarnizione.
CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle. Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta in stile ‘Turista non Turista’
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Portugal: Discover Porto and the famous “PORTO WINE” for an unforgettable ‘gourmet’ weekend.
By Cesare Zucca —
Today we take you to Porto, Portugal. A city that is history and modernity, river and sea, work and free time, an endless party and melancholy “saudade”
Porto is Vinho do Porto, the legendary wine that takes its name from this city, located near the mouth of the Douro River. From here, in fact, the drink took the trade routes around the world, loaded onto the characteristic barcos and transported along the river to the city of Vila Nova de Gaia, where it was enriched with brandy, matured and exported.
Fascinating stories and legends. So, your next destination could be a Port wine cellars where you will learn about the history and the winemaking and aging process of this traditional wine.
There are different types of Porto: Porto Ruby, the most widespread and well-known version, ruby in color and with an aromatic flavor of red fruits; Porto Tawny, more precious, less sweet and stronger, with an amber hue. Then there is the Porto Branco (White Porto), obtained mainly from white grapes only, young, fruity and perhaps the least considered, until …. The revenge of the “White”
The story of “Porto Branco” reminds me a little of the “rebirth” of Aperol, a sugary liqueur that had gone into oblivion, until someone thought of pairing it with a prosecco and inventing the spritz, now super popular drink all over the world .
So also Porto Bianco, considered a port of little significance, is back in vogue as “Porto Tonic”, mixed with tonic water, orange peel and, to taste, a mint leaf or a slice of strawberry. It is a simple recipe but ideal for an aperitif or a snack with tapas
I “stole the recipe” and you will find out at the end of this article.
In addition to Porto, Portugal produces wines of excellent quality that are becoming more and more known and appreciated internationally, so let’s leave for a weekend that holds more than a surprise in the name of beauty, taste and good wine …
DISCOVERING THE CITY Start your visit with a walk in the historic center of Porto, a UNESCO World Heritage Site, along the Avenida dos Aliados, where the Town Hall and the popular Rua Santa Catarina stand out, perhaps with a stop for a coffee at the centenary Café Majestic.Nearby, you will find the São Bento train station, a riot of azulejos tiles depicting several milestones in Portuguese history.
If you don’t suffer from vertigo … A must-see attraction is the Torre dos Clérigos, where 225 steps will take you to the top for a 360 ° view over the city. Not far away, the famous Livraria Lello awaits you. the Cathedral, the Church of Santa Clara, one of the best examples of the Baroque art of carving in gilded wood.
Wonderful parks: art, history, colors and … Instagram If you are passionate about photography and love the colors of autumn, enter the marvelous Parco delle Virtù designed vertically on steeply sloping terraces, which allow you to see the whole city, the river and Alfândega (Palazzo della Dogana) while in the Serralves Park, you will find the Quinta do Mata-Sete, Villa Serralves and the spectacular Fundação de Serralves, one of the main cultural icons of the country.
Its 18-hectare park is home to interconnected spaces, such as the Casa del Cinema, Casa del The and the TreeTop Walk, a walkway raised above the ground, near the treetops that offers an extraordinary experience to observe and study the biodiversity of the park that in this season take on magical brown and orange tones … Go wild on Instagram…
Taste of the sea: Matosinhos
Venture towards a destination that is considered one of the best fishing destinations in the world: Matosinhos, a town about 7 km from the city, can be reached by a nice stroll along the promenade or by the characteristic trams (for my taste, a little too crowded by tourists), with the very comfortable Buses (107, 121, 500, 501, 506, 507) or with the Metro Line A.
There you will find the famous Mercados Municipais fish market where you can enjoy exquisite fish dishes at great prices, as well as a myriad of trattorias, I will mention a couple: Palato and the Marisqueira Pinto
A suggestive itinerary Following the Matosinhos seafront towards Porto you will find the Fort of São Francisco Xavier, known as Castelo do Queijo, Castle of Cheese, nickname given by the fishermen who returned home after fishing, tired and hungry …
There the imposing Anemone sculpture, inspired by fishermen’s nets, dominates. Next door is the Parque da Cidade [City Park], the only urban park in Europe with a promenade and 83 hectares of greenery and lakes. Here you can visit the Sea Life aquarium to discover life under water, with more than 3000 marine creatures.
Now we are heading towards Praia do Molhe. Sandy beach and an intense (but really intense) scent of the sea. Further on, passing by the famous Pérgola da Foz, built in the 1930s. Continue to the Barra do Douro Lighthouses, near the Forte de São João Baptista, which the locals call Castelo da Foz. These lighthouses mark the meeting point between the Atlantic and the Douro River. Here the views and sunsets are breathtaking.
HOW TO VISIT Porto winds over hills and if the ups and downs are too strenuous, take the Segway tour on wheels with a three-hour guided tour that includes several breaks so you can hear the best stories and legends.No effort … the same can be said for a river cruise, which will make you discover the city from a new point of view or will take you along the Douro Valley to learn about the history, the grape harvest and taste different qualities of Porto.
An excellent solution to visit Porto is to board a bus. Hop-On Hop-Off. You will travel around the city and, thanks to the headset in all languages, you will get to know the history of Porto.
On the other hand, those who want to be a tourist can board the famous (and crowded) Tram 1, which departs from the Barredo and La Ribeira neighborhoods, in the heart of the city. .
Portuguese cuisine is rich, tasty and irresistible ,,, Take a trip to the spectacular Bolhão Market, recently reopened, and you will find the most typical products and the truest flavors of Portugal, from the colorful cans of sardines (fun souvenirs to bring to friends) to chocolates, sweets, cheeses, oils, jams, tastings of wine and even handmade crockery. Numerous restaurants are springing up on the first floor. Excellent destination for a stopover, some shopping and a snack.
The most popular dishes Tripas a moda du Porto, it’s a rich dish of tripes (rumor has it that the best in town is that of the Douro Sentido restaurant)
A little hungry?
Here it comes, the iconic francesinha, the Portuguese version of the croque monsieur: a super carrè toast stuffed with many types of meat, copiously covered with dark cheese and drowned in tomato sauce … a nicebricked, but super-tasty, it will certainly take away your hunger!The best francesinha seems to be that of the Cerveceria Brasão or the very central Cafe Santiago in Rua de Passos Manuel.
Feel like having some “bacalhau”?
Cod is the national food: fried, grilled or in a thousand ‘gourmet’ versions.
One of the most original is undoubtedly the pastel that you can taste in the suggestive Casa Portuguesa do Pasteln Gaya, beyond the bridge, where once the port cellars stood and the wine arrived in barrels aboard “rabelo” boats.It is a large croquette stuffed with tasty cod and Serra da Estrela cheese and it can be enjoyed, of course, with a glass of port..
WHERE TO EAT Cantinho do Avillez One of the restaurant of the top Portuguese ChefJosé Avillez. Casual atmosphere, nice atmosphere, friendly and casual staff.The menu mentions traditional dishes and often takes flight to other countries, such as sopa de peixe soup with fresh fish and a Brazilian moqueca with fish and prawns.
Here and there you can feel the hand of the great Chef, also responsible for the double starred BelCanto and the new vegetarian Encanto project, both in Lisbon.Avillez, I must admit, never disappoints.Well selected wine cellar, reasonable prices.Recommended.
DOP
Restaurant of Chef Rui Paula, also at the helm of the 2-star Casa de chà da boa nova in Matosinhos. As an appetizer I tasted a scallop with quinoa and then the traditional lagareiro octopus, well cooked. For dessert a pie (really) of chocolate and biscuits.
The environment is pleasant, elegant, with a beautiful view of the Cathedral, the menu wants to honor the cuisine of memory, but it didn’t drive me crazy, perhaps from a starred chef I expected more ….
WHERE TO SLEEP
I chose two different hotels for both the location and the budget.
Ibis Porto Centro Mercado Bolhão 3-star structure of the proven Accor hotel chain which today boasts more than a thousand hotels all over the world.Ibis, in my opinion ‘is a bit like Ikea, you know what you find and it never disappoints …
It is located on the top 5 floors of a 1950s-style building. Affordable prices, but with everything in place, from the friendly reception to a well-stocked buffet-breakfast where there is no shortage of traditional pasteis de nata, crunchy cream cakes.
Basic rooms with vaguely industrial-style furnishings, some overlooking the nearby Mercado (not to be missed). Very central location: The Liberdade Metro station is a stone’s throw away and the direct transfer to the airport also departs from there. Recommended.
Hotel Vila Foz Hotel & Spa Let’s go towards the sea, a few kilometers from the center stands an elegant 5-star structure in a manor house of the late nineteenth century, redesigned by the famous designer Nini Andrade Silva who, while respecting the ancient architectural lines, dared to be bold but refined contemporaneity.
ea view rooms with high-class furnishings, a beautiful spa, a spectacular buffet-breakfast complete with Moet & Chandon champagne and fresh oysters.The courtesies continue in the rooms where I found a bottle of Port Nieporrt as a welcome… Really 5 stars!
The hotel houses the sumptuous Vila Foz Restaurant, (Michelin Star) whose menu offers a surprising journey of textures and tastes for a constantly evolving menu where authenticity and flavor are the highest expression.At the helm we find Chef Arnaldo Azevedo, a native of Porto. He made his debut in the kitchen in his parents’ restaurant in Ermesinde. This was followed by the Santa Maria da Feira school and the Sheraton Pine Cliffs in Algarve, a locality with an excellent culinary tradition and home to great chefs such as Hans Neuner, whom Arnaldo defines as “Great source of inspiration for all those who work in haute cuisine and, as him, there are many “..
“In my menu, says Arnaldo, the sea is always present, the freshness and flavor of the fish, of the seafood of the Portuguese coast. I have a particular fondness for lobster rice, a traditional dish found both in haute cuisine and in more regional cuisine. “.
Extremely refined in the details and in the mise en place, there is no shortage of surprises: from the trompe-l’œil dish with two clams on a bed of steaming shells (be careful not to bite into the shells …) to the magical appearance of an egg hidden in a sphere of jelly …
The wine list is rich and diverse, with 203 labels listed, among which the superior restaurants of the Douro valley and Pico Island stand out. In the cellar we also find a white and a red label Vila Foz, produced by the well-established Niepoort winery. Excellent dessert wine list: Wines from Porto, Madeira, Moscatel de Setúbal etc.
Vila Foz is a champion in promoting the country’s wine excellences. Many guests are interested in Portuguese wines and want to get to know them better. The hotel, with the support of the sommelier, offers a series of tastings that cover the various national regions and that include Table Wines, Port Wines and even the creation of bridges between International Wines and Portuguese Wines.
All tastings are paired with traditional Portuguese cheeses, meats or desserts, while for passionate bartenders, there is a Cocktail Experience, where you are taught how to prepare two classic cocktails and create your own drink. I have learned mine! It’s the very easy and delicious “White Porto Tonic” … Here is the recipe:
PORTO TONIC
Ingredients
1 1/2 ounces of white port
3 ounces of tonic water
1 sprig of fresh mint
1 orange wedge
ice cubes Preparation
Add ice (cubes or a single large cube)
Pour in the white port and the tonic water.
Gently mix.
Add the orange wedge and fresh mint as a garnish.
CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle. Milanese by birth, Cesare lives between New York, Milan and the rest of the world.For WEEKEND PREMIUM he photographs and writes about cities, cultures, lifestyles. He likes to discover both traditional and innovative gastronomic delights. Cesare meets and interview top chefs from all over the world, ‘steals’ their recipes in a ” non touristy tourist ” style
Weekend in Portogallo: la magia di Lisbona, gli splendori di Sintra e i meravigliosi vini portoghesi
(Italian and English version)
di Cesare Zucca —
A tavola siete dei buongustai? Apprezzate un bicchiere di vino buono? Il Portogallo vi riserva una fantastica eno-gastronomia (e molto, molto di più…)
Cosa ne dite di programmare uno (o più) wekeend portoghesi all’insegna del bello, del gusto e dell’ottimo vino? Certamente! Iniziamo alla grande con Lisbona,Sintra, il suo territorio e i suoi ricchi vini.
I vini della regione di Lisbona sono prodotti dalle varietà più tradizionali della viticoltura portoghese. Grazie agli svariati microclimi della regione, vengono prodotti vini molto diversi e di alta qualità.
Ci sono nove vini DO (denominazioni di origine) nella regione di Lisbona: Colares, Carcavelos e Bucelas (a sud della capitale), Alenquer, Arruda, Torres Vedras, Lourinhã e Óbidos (al centro della regione di Lisbona) e Encostas d’Aire (a nord, vicino alla regione di Beiras)I vini top
Ma soprattutto due zone vengono considerate delle vere e proprie eccellenze. La prima è Alenquer, dove le viti sono protette dai venti atlantici, favorendo la maturazione delle uve e la produzione di vini più concentrati..
La seconda è Colares dal territorio davvero unico. A causa della vicinanza del mare, il clima è rigido, con temperature moderate, forti venti marini e un’elevata percentuale di umidità dell’aria. Se esiste un vino con il mare nell’anima è quello di Colares. un vino davvero speciale, vale la pena andare fino all’Adega Regional de Colares e prenotare una visita e una degustazione per farne la conoscenza
Le degustazioni
Nel territorio di Lisbona troviamo tante cantine che offrono degustazioni , accompagnate da sfiziosità locali e spesso la possibilità di passare la notte nel loro bed n breakfast .Ottimi ingredienti per una visita eno-gastroomica a cui si aggiunge la genuinità, la simpatia, il sorriso e la squisita accoglienza della gente portoghese.
Secondo voi, non mi sono tolto lo sfizio di visitarne un paio?
Eccoci a Quinta do Monte d’Oiro ,a solo 20 km dall’oceano dove il vento costante e il microclima mediterraneo con influenze atlantiche, conferiscono ai vini grande freschezza, eleganza ed equilibrio. Nella produzione spiccano Quinta do Monte D’Oiro2016 un bianco denso, strutturato e seducente., Quinta do Monte D’Oiro ExAequo 2015, sobrio e maturo, con aromi complessi di frutta matura e un tocco di liquirizia, Quinta do Monte D’Oiro Syrah 24 2016 un grande vino, fresco con note di cioccolato e spezie e sentori di frutta matura.
Abbiamo parlato di mare? Se esiste un vino con il mare nell’anima è quello di Colares. un vino davvero speciale, vale la pena andare fino all’Adega Regional de Colares e prenotare una visita e una degustazione per farne la conoscenza.
Adega Regional de Colares, è nata nel 1931, è la più antica cantina cooperativa del Portogallo! Con una tradizione così antica e una tipicità così notevole la viticultura della regione di Colares diventa un importate elemento storico, il cui obiettivo principale è la protezione e la conservazione della Cultura del Vino Colares.
Nella spettacolare contina ho incontrato l’enologo Francisco Figueiredo che mi ha illustrato i loro Ramisco ( rosso) e Malvasia (bianco). Ambedue vini rari, dato che la zona di produzione è limitata e le intemperie sono frequenti. Sono vitigni piantati nella sabbia e per essere protetti dall’ estrema influenza marittima, vengono riparati da palizzate di canne essiccate cucite con vimini. Così arrivano bianchi e rossi originali e straordinari, meglio se invecchiati. Sono vini ricercati da chi ama le rarità, ecco perché qui le visite e i tasting sono molto richiesti.
Ho chiesto a Francisco quali sono i migliori abbinamenti con alcuni piatti portoghesi e mi ha risposto che la Malvasia si sposa ottimamente con la calderaira, una zuppa di pesce con patate e verdure, cucinata, come vuole la tradizione, nella cataplana, tipica pentola caratteristica dell’Algarve, mentre il Gramisco è perfetto per la carne di agnello o un risotto con i porcini.
Ma la regione di Lisbona ha molti più vini da scoprire e da provare ! Ottima ragione per indirizzarci verso Wines of Portugal la cui sede di Lisbona è proprio nella spettacolare Praca do Comenrcio . nel centro della città. La missione di Wines of Portugal è “promuovere l’immagine del Portogallo, come produttore di vino per eccellenza, valorizzando il marchio “Vinhos de Portugal/Wines of Portugal”, contribuendo a una crescita sostenuta nel volume e prezzo medio dei vini portoghesi”.
ViniPortugal dispone di due degustazioni in cui i visitatori sono invitati a fare un viaggio dal nord al sud del paese attraverso una degustazione di vini di varie regioni
Potrete scegliere tra la “ Degustazione self-service” da una selezione di 32 vini disponibili nelle macchine erogatrici. Non occorre prenotare.
La seconda invece è guidata e potrete degustare 4 diversi vini provenienti da diverse regioni vinicole del Portogallo. Le degustazioni hanno svariati temi ,tra cui “I Vini del Portogallo”, “Fuori dagli schemi”, “ Vini iconici. E’ richiesta la prenotazione.
DOVE MANGIARE A LISBONA Non sono vegetariano, non sono vegano ma la curiosità di sperimentare il primo ristorante vegetariano di quel genio di Chef che è José Avillez era troppo forte….
Eccomi all’Encanto. il mondo vegetale incantato dove si celebra il lavoro di piccoli o locali agricoltori portoghesi e dove l’alta cucina e le verdure sono protagoniste. Una cucina senza carne né pesce, ma non vegana,, quindi in alcuni piatti appaiono anche uova e formaggi.
Esperienza nuova per lo stellatissimo Chef, al timone di oltre 20 ristoranti in Portogallo e in mezzo mondo.
Ho incontrato Josè Avillez per una piacevole intervista
Hola Josè, se non sbaglio ci troviamo dove prima c’era il tuo bistellato BelCanto, giusto?
Esatto. Tempo fa ho spostato BelCanto nella più grande location di fianco e questo spazio è diventato Canto, un ristorante con musica dove si alternavano alcuni dei i migliori artisti portoghesi come Ana Moura e António Zambujo Poi venne il Covid, Canto chiuse e da poco l’ho riaperto con un nuovo progetto totalmente vegetariano che ho chiamato Encanto
Hola Josè, mi parli di questa tua nuova avventura?
Amò reinventarmi e mettermi continuamente in gioco , è stata una sorpresa anche per me abituato come dal caviale alle aragoste , dal bacalhau al coniglio, al carabineiro. Ho voluto sfidare me stesso per scoprire un mondo senza carne o pesce, concentrata sulle verdure. La cucina di Encanto punta su meno ingredienti, no proteine ma solo verdure del Portogallo, vicino a Lisbona e del Nord e del Sud del paese. Portogallo anche nei vini?
Certamene, ho voluto celebrare i vini portoghesi ma anche dare la possibilità di accoppiare i piatti a drinks anolcolici a base di verdure, fiori e frutta.
Hai recentemente lavorato a un menu 4 mani con un tuo collega italiano super stellato, Enrico Crippa, come è stata la esperienza?
Molto piacevole, Enrico è una persona adorabile. E’ stato piacevole affiancarlo nel menu, sperimentare la sua cucina e conoscere la sua famosa Insalata 21-31-41 , che mi fatto ricordare altri celebri piatti di verdure , come Gargouillou di Michel Bras e che senza dubbio è stata un invito a scoprire il mondo dei vegetali.
il tuo primo ricordo in cucina? Avevo 4 o 5 anni quando tornavo dalla scuola ero sempre super affamato e ricordo che mi infilavo in cucina e con un cucchiaio provavo tutto ciò mia mamma Fatima o nonna Lura stavano preparando. Era una cucina molto semplice e tradizionale, abitavamo vicino al mare quindi tanto pesce.
Dove ti piace passare il weekend? Che auto guidi? Una Jeep, utilissima per i miiei viaggi fuori città. Passo spesso le domeniche nei pressi di Cascais, li abbiamo una casa con un piccolo orto e mi diverto a cucinare il lunch per la mia famiglia e qualche parente.
Si, mi piace cucinare e trovo che significhi prendersi cura di chi ti è vicino, per questo apprezzo tantissimo i piatti che talvolta altri chef mi preparano. Adoro scoprire piccole tascas a conduzione familiare o meglio ancora se sono invitato a casa dai miei parenti, dove la cucina è veramente genuina.
L’arredamento, le luci, i colori e soprattutto il team: trovo che ci sia un’ atmosfera felice qui a Encanto…
Grazie Cesare, è un magnifico complimento.
Spesso si guarda altrove o lontano dimenticandoci di vedere quello che ci sta vicino. In una società in cui è tutto sempre più veloce, spesso dimentichi l’umanità e l’ attenzione di prendersi cura degli altri.
Per me è essenziale che le persone con cui vivo e lavoro siano felici e che vada tutto bene.
Shopping top per celebrare il “valor do tempo” Dove iniziare uno shopping davvero “Made in Portugal”? Certamente con un caffe e un delizioso pastel de nata a A Brasileira , uno dei locali presidiati dal gruppo O Valor do Tempo , la cui missione è di promuovere il meglio che il Portogallo ha da offrire al mondo a partire dall’artigianato fino alla gastronomia .
A Brasileira do Chiado è uno dei caffè più antichi ed emblematici di Lisbona, punto d’incontro degli intellettuali del passato, Aperta nel 1905, fu teatro di numerosi raduni intellettuali, artistici e letterari, o “tertúlias” e anche il luogo dove si trovavano spesso scrittori e artisti come Fernando Pessoa o Almada Negreiros. Qui è nata la “bica” ( il caffè espresso di Lisbona)) che sarebbe un’abbreviazione di “bevilo con lo zucchero” (“beba isto com açúcar”),
Nella centenaria Joalharia do Carmo, potrete apprezzare i delicati gioielli realizzati con la tradizionale filigrana d’oro e d’argento, mentre l’artigianato locale è rappresenato dalle statuette del Figurado de Barcelos, dove grazie alle creazioni di maestri ceramisti, la tradizione e la vita quotidiana diventano esponenti di una pop-art che regala sfumature di anima e colore portoghesi e definisce l’identità di un popolo.
Come resistere a una scatoletta delle iconiche sardine portoghesi?
Fantasiiose, bizzarre, coloratissime, le troverete nelle scatolette di Comur definito “Il fantastico mondo della Sardina” Qui , le “regine del mare” vi aspettano, preparate in mlle modi, al naturale, marinate, grigliate, alle verdure, e perfino datate con il vostro anno di nascita.
Valor do Tempo si occupa anche di musei , beh non proprio uno tradizionale … è il Museo da Ceveja , nella spettacolare piazza Terreiro do Paço. Il museo e il ristorante offrono cultura, gastronomia e un viaggio tra i sapori delle birre portoghesi.,mostrando con orgoglio l’eredità del Portogallo celebrando le numerose birre prodotte nelle varie regioni del paese.Casa Pereira da Conceição fin dal 1933 è una delle case da tè e caffè più caratteristiche di Lisbona. Il piacevole aroma di tè e caffè, presentato con cura in sontuosi mobili di oltre 150 anni, invitano i visitatori a provare anche i famosi Ovos Moles de Aveiro e i tradizionali Raivas De Aveiro.
Silva & Feijóo è un negozio secolare in Rua dos Bacalhoeiros a Pombaline, Downtown Lisbona. Oltre alla radizionale pasticceria, offre un’ampia selezione dil: caffè, vini, oli d’oliva e pasticceria regionale, ma anche artigianato, saponificazione e profumi per il corpo e per la casa e souvenir.
Il top ? Casa Portuguesa do Paste de Bacalhau dove potrete gustare un autentica specialità: una deliziosa maxi crocchetta ripiena di baccalà e formaggio Serra da Estrela. preparata sotto i vostri occhi.
La sua forma ovale ricorda quella delle quenelles.. Da gustare come contorno di un antipasto, per accompagnare riso al pomodoro oppure insalata di fagioli. e come street food, come appetitoso spuntino ’on the road’
Oltre alla centralissima Casa di Lisbona, in Rua Augusta 106, ha da poco aperto i battenti la suggestiva Casa di Gaia, al di fiume , in una location storica: la sede delle Cantine di Porto, dove un tempo le barche “rabelo” scaricavano le botti di vino. Vi aspetta un vero paradiso di profumi e colori oltre al ghiotto pastel che qui si gusta con un tradizionale bicchiere di porto. mentre all’atmosfera e…alla musica dal vivo, ci pensa un favoloso organo a canne portoghese del XIX secolo.Un’esperienza unica che risveglia i sensi, un esclusivo omaggio alla terra e al mare.
DOVE DORMIRE A LISBONA
Hotel Lumen
Nuovo di zecca, centrale, ben servito dai mezzi e a due passi dalla metropolitana.
Arredamento essenziale e elegante un piacevole giardino-patio dove alla sera si anima uno spettacoare Light Show, dove grafiche e immagini luminose davvero strabilianti raccontano la storia della citta.
Tutte le camere sono dotate delle più moderne tecnologie (come tablet e prese USB) e letti extra ampi per offrire agli ospiti il massimo del comfort che offre anche una piscina panoramica, la palestra, le sale riunioni e spazi di co-working.
Da poco ha aperto il suo ristorante Clorofila, guidato dallo Chef Celso Dias che propone un menu eclettico, ricco di citazioni della tradizionale cucina portoghese , rivisitata con fantasia. A cominciare dalle iconiche crocchette, originariament piccoline, riproposte da Dias in versione doppia, perfetta per due ospiti , che cosi ne discuteranno il sapore,
E’ infatti , “share and talk” , lo slogan di Clorofila. “Ho voluto riprendere la vecchIa tradizione delli ristoranti portoghesi, mi racconta Dias, dove al centro della tavolata veniva servito un grande piatto da cui tutti i commensali attingevano, gustavano e ne discutevano. qui facciamo lo stesso perché è importante condividere e parlarne”
Nel menu appaiono le tipiche le saladas portuguesas servite in un trittico di polpo, tonno e uova di pesce. Non può mancare il bacalhau, cucinato in coccio e tradizionalmente servito con patate, mentre i cavoli sono stati sostituiti da pok choi.
”Molti piatti sono stati ispirati dalla genuina cucina di mia Mamma Vitorina, aggiunge Dias, compreso il tradizionale stile “patinisca” ,che ho adottato trasformandolo in un ricco piatto di vongole fritte e riso al lime”
Gli spendori di Sintra Lasciamo Lisbona con il treno che parte dalla meravigliosa stazione di Sao Bento,un tripudio di azulejos, la classica piastrella portoghese che per secoli ha rivestito e riveste tuttora le pareti di edifici di prestigio. In meno di un’ora sarete a Sintra.
Beh preparatevi a rimanere senza fiato…in tutti in sensi sia per la straordinaria bellezza degli edifici reali, sia per i ripidi saliscendi delle viuzze della Città… sia per le golosità e i vini che questa città vi regalerà. Si estende sul Monte della Luna, è stata classificat Patrimonio dell’Umanità Unesco. E’ stata la residenza estiva dei re portoghesi e per la sua bellezza e austerità fu molto amata da artisti e scrittori europei come Hans Christian Andersen, che la definì “il posto più bello del Portogallo” o il poeta tragico inglese Lord Byron, che la chiamò “giardino dell’Eden”
DA VEDERE Palacio Nacional
Palazzo reale in stile gotico dell’epoca medievale, ricco di arredi, arazzi, ceramiche e di azulejos, che tappezzano meravigliosamente la Sala delle Sirene e la Grota dos Banhos, nata nel XV secolo per essere un fresco rifugio esterno, al riparo dal sole e rinfrescato da gocce d’acqua che scendevano dal soffitto.
Palácio da Pena Antico monastero ricostruito per Re Ferdinando II, Un castello fiabesco arroccato in cima ad una collina, un coloratissimo mix di stili: arabo, gotico, manuelino, rinascimentale e barocco. I regali amavano trascorrerci l’ estate e passeggiare nel grande parco celebrato anche dal musicista Richard Strauss
Castelo dos Mouros
Il castello dei Mori, costruito nel VII secolo dagli Arabi, come dice il suo nome.
Si trova in cima alla cittadina e si staglia alto sulla città fra le rocce e le querce della Sierra. Potete raggiungerlo con il bus 343 che parte collega tutti i principali punti d’interesse.
Un po’ affollato, ma utile.
il Parque de Monserrate.
Vicino a Sintra troverete un imponente giardino botanico tra rovine, laghi e cascate
All’interno sorge l’esotico Palacio neo-gotico, considerato una delle più belle creazioni architettoniche del romanticismo in Portogallo. E’ rinato dopo il terremoto del 1755, splendidamente rinnovato nelle sue magiche Sale: Musica, Estar e Jantar. Oggi è Patrimonio UNESCO La golosità top di Sintra Lasciatevi sedurre dal profumo di paste fresche, dall’aroma della vaniglia e delle mandorle per tuffarvi nel microcosmo di Casa Piriquita, la più autentica (e affollata) pasticceria della città,
Brancate al volo il vostro numero e… aspettate, visto che i portoghesi amano fare le cose con calma e con un meraviglioso sorriso, che scatta dopo ogni ‘obrigado(grazie)
La scelte delle paste e dei biscotti è infinita: queijadas de Sintra,nozes douradas,pastel cruz alta…
DOVE DORMIRE A SINTRA Tivoli Sintra
4 stelle, centralissimo, letteralmente a due passi dal Palacio National. Fa parte della ben collaudata catena Tivoli e offre tutti i confort di un ottimo alloggio.
Dal bar, dal ristorante Miranda e da alcune camere si può godere di una meravigliosa vista sulle montagne su cui spuntano molte delle meraviglie di Sintra come la Quinta da Regaleira, il Castello dei Mori, Monserrate e Pena.
Chef Josè Silva è al timone del ristorante Miranda che offre un menu perfettamente in armonia con la storia e la tradizione del territorio. Ho incontrato Nuno Santa Antunes, Food &Beverages Manager di Tivoli e mi ha illustrato il menu e mi ha dato una mano a scegliere i piatti più caratteristici della cucina portoghese.
A cominciare dal pica-pao de novilho lombo , bocconcini di lombo di vitello da mangiare con lo stuzzicadenti, ai delizioni peixinhos da horta, fagiolini stile tempura accompagnati da salsa tartara all’iconoco , bacalhau à la Bras , cucinato con uova, cipolle, patate, aglio e olive. “Un cibo antico ma diventato molto trendy” mi ha svelato Nuno “da quando Cristiano Ronaldo ha confessato in un’intervista che era il suo piatto preferito“
Come dessert, oltre al ‘riz au lait, preparato con la stessa ricetta da oltre 40 anni, era doveroso omaggiare (e finalmente assggiare…) il dolce più rappresentativo della ciità, la Travesseira de Sintra ovvero il “cuscino di Sintra” un biscottone con un goloso ripieno di mandorle e cannella tradizionalmente servito con un buon calice di Porto. Una delizia…. Non ho potuto fare a meno di ‘rubare’ la ricetta. Eccola!
TRAVESSEIRA DE SINTRA Ingredienti
400 g Pasta Sfoglia
100 ml Acqua
300 g Zucchero
150 g Mandorle tritate
1 cucchiaino Cannella
4 Tuorli
q.b. Zucchero a velo vanigliato
PREPARAZIONE
Mescolate l’acqua con lo zucchero e cuocere fino ad ottenere uno sciroppo.
In una terrina mescolate la farina di mandorle, cannella e tuorli
Aggiungete lentamente lo sciroppo
Rimettete sul fuoco e mescolare fino ad ottenere una crema.
Togliete dal fuoco e fate raffreddare.
Accendete il forno a 200°.
Srotolate la pasta sfoglia e dividetela in sei rettangoli.
Su ogni rettangolo distribuite un cucchiaio di crema alle mandorle.
Piegatelo in tre parti fino a ottenere la forma di un cuscino
Premete i bordi e metteteli su una teglia rivestita con carta da forno.
Lasciate cuocere per 30-35 minuti. Fate raffreddare, infine innevate con lo zucchero a velo.
Weekend in Portugal: the magic of Lisbon, splendors of Sintra and wonderful Portuguese wines
Are you a gourmet at the table aficionado? Do you get thrilled by a glass of good wine?
If so, Portugal has fantastic food and wine in store for you (and much, much more …)! How about planning one (or more) Portuguese weekend escapes in the name of beauty, taste and excellent wine?
Of course!
Let’s get off to a great start with Lisbon, neighboring Sintra, their territory and its rich wines
The wines of the Lisbon region are the products o the most traditional varieties of Portuguese viticulture. Thanks to the varied microclimates of the region, very different and high quality wines are produced.
There are nine DO wines (origin controlled) in the Lisbon region: Colares, Carcavelos and Bucelas (south of the capital), Alenquer, Arruda, Torres Vedras, Lourinhã and Óbidos (in the center of the Lisbon region) and Encostas d’Aire (to the north, near the Beiras region)The top wines
Out of them all, two areas have gained international recognition and prestige. The first is Alenquer, where the vines are protected from the Atlantic winds, favoring the ripening of the grapes and the production of more concentrated wines.
The second is Colares with a truly unique territory. Due to the proximity of the sea, the climate is harsh, with moderate temperatures, strong sea winds and a high percentage of humidity in the air. If there is a wine with the sea in its soul, it is that of Colares. a very truly special wine. It is worth going to the Adega Regional de Colares and booking a visit and a tasting to get to know it .
The tastings In the Lisbon area we find many wineries that offer tastings, accompanied by local delicacies and often offering the opportunity to spend the night in their bed and breakfast escorted by the smile and exquisite welcome of the Portuguese people.
Here we are , at Quinta do Monte d’Oiro ,just 20 km from the ocean where the constant wind and the Mediterranean microclimate with Atlantic influences give the wines great freshness, elegance and balance. Quinta do Monte D’Oiro 2016 stands out in the production, a dense, structured and seductive white., Quinta do Monte D’Oiro ExAequo 2015, sober and mature, with complex aromas of ripe fruit and a touch of licorice, Quinta do Monte D’Oiro Syrah 24 2016 a great wine, fresh with notes of chocolate and spices and hints of ripe fruit.
Quinta do Monte D´Oiro
Adega Regional de Colares, created in 1931, is the oldest cooperative winery in Portugal! With such an ancient tradition and such a remarkable typicality, the viticulture of the Colares region has become an important historical element battle, which main objective is the protection and conservation of the Colares wine culture.
In the spectacular cellar of the coop, I met the oenologist Francisco Figueiredo who introduded me to their Ramisco (red) and Malvasia (white). Both wines are rare, given that the production area is limited, and bad weather is frequent. The vines are planted in the sand and to be protected from extreme maritime influence, they are sheltered by palisades of dried reeds sewn with wicker. This is how original and extraordinary These unique whites and reds arrive to us, preferably aged. They are sought after wines by for those who love loving rarities, which is explains why visits and tastings are in great such demand here. .
I asked Francisco what are the best pairing with some Portuguese dishes and he replied that Malvasia goes very well with calderaira, a fish soup with potatoes and vegetables, cooked, as tradition dictates, in the cataplana, a typical Algarve’s pot, for him Gramisco is perfect for lamb meat or a risotto with porcini mushrooms.
The Lisbon region has many more wines to discover and try!
Excellent reason to reach Wines of Portugal whose headquarters in Lisbon are right in the spectacular Praca do Comercio. located in the city center. The mission of Wines of Portugal is “to promote the image of Portugal as a wine producer par excellence, enhancing the“ Vinhos de Portugal” brand, contributing to sustained growth in the volume and average price of Portuguese wines.ViniPortugal has two tastings where visitors are invited to take a journey from the north to the south of the country through a tasting of wines from various regions. You can choose between the “Self-service tasting” from a selection of 32 wines available in the dispensing machines.There is no need to book.
The second type of tasting is guided and you get to taste 4 different wines from the different wine regions of Portugal. The tastings have various themes, including “Wines of Portugal”, “Outside the box” , “Iconic wines”. Reservations, here, are required.
WHERE TO EAT IN LISBON I’m neither vegan nor vegetarian, but the curiosity to experience the first vegetarian restaurant of that genius of a Chef that is José Avillez was just too strong…. Here I am at the Encanto, the enchanted vegetable world where the work of small and local Portuguese farmers is celebrated and where haute cuisine and vegetables share the spotlight. A cuisine without meat or fish, but not vegan, so eggs and cheeses also appear in some dishe
Encanto is a new experience for the super starred Chef, at the helm of over 20 restaurants in Portugal and around the world.
I met Josè Avillez for a pleasant interview.
Hola Josè, if I’m not mistaken, we are where your BelCanto steakhouse was before, right? Exactly.Some time ago I moved BelCanto to the largest location next door and this space became Canto, a music-restaurant with live performances of some of the best Portuguese artists such as Ana Moura and António Zambujo .Then came, Canto closed and I recently reopened this space with a new totally vegetarian project that I called Encanto.
Hola Josè, can you tell me about this new adventure of yours?
The project got me to reinvent and continually challenge myself. It was a real shock at first, being so accustomed to value seafood and meat dishes, from caviar to lobsters, from bacalhau to rabbit, to carabineiro. I wanted to challenge myself to discover a world without meat or fish, focused on vegetables.
The cuisine of Encanto focuses on fewer ingredients, no animal proteins, but only vegetables from Portugal, local or from the north and south of the country. Focus on Portugal also for the wines? Of course, I wanted to celebrate Portuguese wines but also to give the possibility to pair the dishes with non-alcoholic drinks based on vegetables, flowers and fruit.
You recently worked on a 4 hands menu with your starred Italian colleague Enrico Crippa, how was the experience?
Very pleasant and interesting, Enrico is a lovely person. It was nice to get his input on the menu, to experience his cuisine and discover his famous Salad 21-31-41, which reminded me of the iconic Gargouillou vegetarian composition by Michel Bras. His presence, undoubtedly, invited me to expand my knowledge the world of plants.
Your first memory in the kitchen? I was 4 or 5years old, when I came back from school I was always super hungry and I remember that I used to go in the kitchen and with a spoon I tried everything my mother Fatima or grandmother Laura were preparing. It was a very simple and traditional cuisine, we lived near the sea, so a lot of fish.
Where do you like to spend the weekend? What car do you drive?
A Jeep, very useful for my trips outside the city. I often spend Sundays near Cascais, we have a house with a small vegetable garden and I enjoy cooking lunch for my family and some relatives.
Yes, I really love to cook and find it means a lot to take care of those around you, which is why I also really appreciate the dishes that other chefs sometimes prepare for me. I love discovering small family-run tascas or even better if I am invited home by my relatives, where the cuisine is truly genuine.
The furniture, the lights, the colors and above all the team… I find there is a happy atmosphere here in Encanto … Thanks Cesare, it’s a wonderful compliment.
Often we look away or away forgetting to see what is close to us. In a society where everything goes faster and faster, you often forget humanity and attention to others. For me it is essential that the people I live and work with are happy and that everything is fine.
And now… top shopping to celebrate the “value of time” Valor do Tempo
Where to start a truly “Made in Portugal” shopping?
Certainly with a coffee and a delicious pastel de nata in A Brasileira, one of the places managed by the O Valor do Tempo group, whose mission is to promote the best that Portugal has to offer to the world, from crafts to gastronomy.
A Brasileira do Chiadois one of the oldest and most emblematic cafes in Lisbon, a meeting point for the intellectuals of the past, Opened in 1905, it was the scene of numerous intellectual, artistic and literary gatherings, or “tertúlias” and also the place where they wereoften writers and artists such as Fernando Pessoa or Almada Negreiros.Here was born the “bica” (the Lisbon espresso coffee)) which would be an abbreviation of “drink it with sugar” (“beba isto com açúcar”),
In the 100 years old Joalharia do Carmo, you can appreciate the delicate jewels made with the traditional gold and silver filigree, while the local craftsmanship is represented by the Figurado de Barcelos, where thanks to the creations of master potters, tradition andeveryday life become exponents of a pop-art that gives shades of Portuguese soul and color and defines the identity of a people.
How to resist a can of the iconic Portuguese sardines?
Imaginative, bizarre, colorful, you will find them in the cans by Comur called “The fantastic world of the Sardine” Il fantastico mondo della Sardina. Here, the “queens of the sea” await you, prepared in many ways, au natural, marinated, grilled, with vegetables and even dated with your year of birth.
Museo da Ceveja , in the spectacular Terreiro do Paço square. The museum and restaurant offer culture, gastronomy and a journey through the flavors of Portuguese beers., Proudly displaying Portugal’s heritage by celebrating the many beers produced in the various regions of the country.Casa Pereira da Conceiçãosince 1933 it has been one of the most characteristic tea and coffee houses in Lisbon.The pleasant aroma of tea and coffee, carefully presented in sumptuous furniture from over 150 years old, invites visitors to also try the famous Ovos Moles de Aveiro and the traditional Raivas De Aveir
Silva & Feijóo is a century-old shop on Rua dos Bacalhoeiros in Pombaline, Downtown Lisbon.In addition to the traditional pastry, it offers a wide selection of: coffee, wines, olive oils and regional pastries, but also crafts, soap-making and perfumes for the body and for the home and souvenirs.
The top ? Casa Portuguesa do Paste de Bacalhau where you can enjoy an authentic specialty: a delicious maxi croquette stuffed with cod and Serra da Estrela cheese.prepared under your eyes ..
Its oval shape recalls that of quenelles, great as a side dish for an appetizer, with rice and tomatoes or bean salads or simply as street food or an appetizing snack ‘on the road’
In addition to the very central Lisbon House, in Rua Augusta 106, Casa Portuguesa do Pastel Vila Nova de Gaia has recently opened its doors in a historic location in the front of riverside right where used to be the headquarters of the Porto cellars, and where the “rabelo” boats unloaded the wine barrels. It is a true paradise of scents and colors awaits you in addition to the delicious pastel that is enjoyed here with a traditional glass of port. while a fabulous 19th century Portuguese pipe organ takes care of the atmosphere and … live music. A unique experience that awakens the senses, an exclusive tribute to the land and the sea.
WHERE TO SLEEP IN LISBON
Hotel Lumen
Brand new, central, well served by public transport and a stone’s throw from the subway.
Essential and elegant furnishings a pleasant garden-patio where in the evening a spectacular Light Show comes alive, where truly amazing graphics and bright images tell the story of the city.
All rooms are equipped with the most modern technologies (such as tablets and USB sockets) and extra large beds to offer guests maximum comfort which also offers a panoramic swimming pool, gym, meeting rooms and co-working spaces.
The Hotel recently opened its restaurant Clorofila, led by Chef Celso Dias who offers an eclectic menu, full of references to traditional Portuguese cuisine, revisited with imagination.Starting with the iconic croquettes, originally small, proposed by Dias in a double size, perfect for two guests, who can start their conversation discussing the flavor.
In fact, “share and talk” is the slogan of Clorofila.
“I wanted to resume the old tradition of Portuguese restaurants, Dias tells me, where a large dish was served in the center of the table from which all the diners drew, tasted and discussed it. here we do the same because it is important to share and talk about it “
The menu features the typical saladas portuguesas served in a triptych of octopus, tuna and fish roe.The bacalhau, cooked in earthenware and traditionally served with potatoes, cannot be missing, while the cabbages have been replaced by pok choi. “
Many dishes have been inspired by my Mamma Vitorina’s genuine cooking, adds Dias, including the traditional” patinisca style”, which I have adopted by transforming it into a rich dish of fried clams and lime rice”. “
The splendours of Sintra We leave Lisbon with the train that leaves from the marvelous Sao Bento Station, a riot of azulejos, the classic Portuguese tile that for centuries has covered and still covers the walls of prestigious buildings. In less than an hour you will be in Sintra.
Well get ready to take your breath away … in all senses both for the extraordinary beauty of the royal buildings, and for the steep ups and downs of the city streets … and for the goodies and wines that this city will give you.It extends over the Monte della Luna and has been classified as a UNESCO World Heritage Site.It was the summer residence of the Portuguese kings and for its beauty and austerity it was much loved by European artists and writers such as HansChristian Andersen, who called it “the most beautiful place in Portugal” or the English poet Lord Byron, whohe called “garden of Eden”
DA VEDERE Palacio Nacional Gothic-style royal palace of the medieval era, rich in furnishings, tapestries, ceramics and azulejos, which marvelously cover the Room of the Sirens and the Grota dos Banhos, born in the 15th century to be a cool outdoor refuge, sheltered from the sun andcooled by drops of water that fell from the ceiling.
Palácio da Pena Ancient monastery rebuilt for King Ferdinand II, A fairytale castle perched on top of a hill, a colorful mix of styles: Arabic, Gothic, Manueline, Renaissance and Baroque. They loved spending the summer there and strolling in the large park also celebrated by the musician Richard Strauss.
Castelo dos Mouros The castle of the Moors, built in the 7th century by the Arabs, as its name implies.It is located at the top of the town and stands high above the city among the rocks and oaks of the Sierra.You can reach it with the 343 bus which departs connecting all the main points of interest.A little crowded, but useful.
il Parque de Monserrate. Near Sintra you will find an impressive botanical garden among ruins, lakes and waterfallsInside is the exotic neo-Gothic Palacio, considered one of the most beautiful architectural creations of Romanticism in Portugal.It was reborn after the earthquake of 1755, beautifully renovated in its magical rooms: Musica, Estar and Jantar.Today it is a UNESCO World Heritage Site.
Not to be missed! The top delicacy of Sintra Let yourself be seduced by the scent of fresh pasta, the aroma of vanilla and almonds to dive into the microcosm of Casa Piriquita, the most authentic (and crowded) pastry shop in the city. Grab your number and … wait, as the Portuguese love to do things calmly and with a wonderful smile, which is triggered after each ‘obrigado (thank you)The choice of pastries and biscuits is endless: queljadas de Sintra, nozes douradas, pastel cruz alta …,
DOVE DORMIRE A SINTRA Tivoli Sintra 4 stars, very central, literally a stone’s throw from the Palacio National.It is part of the well-established Tivoli chain and offers all the comforts of a great accommodation …,
From the bar, the Miranda restaurant and some rooms you can enjoy a wonderful view of the mountains on which many of the wonders of Sintra emerge such as the Quinta da Regaleira, the Castle of the Moors, Monserrate and Pen.
Chef Josè Silva is at the helm of the Miranda restaurant which offers a menu perfectly in harmony with the history and tradition of the territory.I met Nuno Santa Antunes, Tivoli’s Food & Beverages Manager, he explained the menu and helped me choose the most characteristic dishes of Portuguese cuisine..
Starting with the pica-pao de novilho, morsels of veal loin to be eaten with a toothpick, the delicious peixinhos da horta, tempura-style green beans accompanied by tartar sauce, the iconic bacalhau à la Bras, cooked with eggs, onions, potatoes, garlic and olives. Nuno commented: “This is an ancient food that has become very trendy”since Cristiano Ronaldo confessed in an interview that it was his favorite dish”.
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As a dessert, in addition to the ‘riz au lait, prepared with the same recipe for over 40 years, it was right to pay homage (and finally taste …) the most representative dessert of the city, the Travesseira de Sintra or the “pillow of Sintra” a biscuit with a delicious filling of almonds and cinnamon, traditionally served with a good glass of Port wine. A delight…. I couldn’t help but ‘steal’ the recipe.
Here you go!
TRAVESSEIRA DE SINTRA
Ingredients
400 g Puff Pastry
100 ml Water
300 g Sugar
150 g chopped Almonds
1 tsp Cinnamon
4 Egg yolks
q.s. Vanilla icing sugar
PREPARATION
Mix the water with the sugar and cook until you get a syrup.
In a bowl, mix the almond flour, cinnamon and egg yolks
Slowly add the syrup
Put it back on the heat and mix until you get a cream.
Remove from heat and let cool.
Turn on the oven at 200 °.
Unroll the puff pastry and divide it into six rectangles.
On each rectangle distribute a tablespoon of almond cream.
Fold it in three parts until it forms a pillow
Press the edges and place them on a baking sheet lined with parchment paper.
Cook for 30-35 minutes. Let it cool, then sprinkle with the icing sugar.
Torna l’appuntamento con il fotografo e reporter Guido Alberto Rossi, che fornisce ai nostri lettori alcune dritte per fotografare le più belle città, isole e borghi italiani ed esteri. Questa settimana ci porta a Lisbona attraverso un viaggio alla scoperta della città e del momento migliore per “catturarla” con l’obiettivo.
Di Guido Alberto Rossi
Lisbona è una delle città europee che amo di più, forse perché si affaccia sull’acqua e nell’aria c’è sempre un po’di profumo di mare, ma forse è solo una mia idea. Comunque, se seguite il fiume Tago da Praça do Comercio verso Sud Ovest o più praticamente guardando l’acqua con la piazza alle spalle e andate verso destra arriverete nell’Oceano Atlantico, anche se non avete intenzione di attraversarlo, il lungo fiume è ricco di posti interessanti e piacevoli.
Vediamo di dare un senso alla nostra visita e soprattutto far combaciare la luce migliore con i soggetti più importanti da fotografare, diciamo che per vedere bene Lisbona, servono tre giorni pieni, ma visto che si mangia e beve bene, suggerisco di rimanere qualche giorno in più e fare una scappata a Cascais, Sintra con il suo bizzarro Palacio da Pena e poi andate fino al faro di Cabo da Roca, che è anche il punto più Ovest d’Europa.
Primo giorno: il quartiere di Alfama e la Cattedrale
Ma iniziamo dal quartiere di Alfama, andateci con il tram n° 28, questo tram è chiamato dai portoghesi, Eletrico e in realtà fa il giro di tutti punti più interessanti della città, comprese piazze e monumenti, ma personalmente credo che il suo fascino sia quando percorre le viuzze di Alfama.
Siccome quasi sempre è stracarico di turisti prendete il tram n° 12 che è una buona alternativa. Le varie fermate le potete trovare consultando l’oracolo: Google. La cosa migliore è salire fino alla cattedrale di Santa Maria Major, la cui facciata è esposta a Ovest e quindi ben illuminata nel pomeriggio e da qui girate a piedi per vicoli di Alfama: qui la questione luce è abbastanza complicata, tanto è vero che molti fotografi preferiscono ritrarli alla sera. Al mattino comunque è meglio e qui dovrete decidere se preferite fotografare i vicoli o la facciata della cattedrale.
Quando ne avete abbastanza di vicoli, azulejos (piastrelle decorate bianche e blu) e tetti, tornate verso la cattedrale e scendete verso la piazza e chiesadi Sant’Antonio, qui potrete scattare delle foto interessanti dei fedeli che fanno le offerte alla statua del santo, fatelo con discrezione, è comunque un luogo di culto e va rispettato.
Camminando per circa un’altra mezz’ora potete arrivare fino a Praça do Comercio e arrivare sulla sponda del fiume Tago e anche andare a toccare l’acqua nella storica scalinata diCais das Colunas. Il centro chic di Lisbona è praticamente il rettangolo che da Praça do Comercio sale con le sue vie eleganti e ricche di bei negozi, bar e ristoranti fino alle piazze: Dom Pedro IV e Praça da Figueira.
Queste due piazze è preferibile fotografarle con la luce pomeridiana in modo da avere la luce giusta sulle statue, collocate al centro delle piazze. Mentre la statua del re Dom Josè I di Praça do Comercio va bene a tutte le ore, essendo che il cavallo con il re guardano a Sud. Consiglio di percorrere Rua Augusta verso l’ora di pranzo o dello spuntino per assaggiare il baccalà fritto della Casa Portuguesa do Pastel de Bacalhau.
Sempre gironzolando per le vie del rettangolo non mancate l’Elevador di Santa Justa, a un isolato da Praça Dom Pedro IV. Questo ascensore che un tempo dominava tutta Lisbona è stato costruito a cavallo dei secoli ed inaugurato nel 1901, ai tempi era la Torre Eiffel portoghese, anche perché costruita con la stessa tecnica e materiali stile Meccano. Direi che se avete fatto tutto quello che ho scritto, saranno circa le 17,00 e quindi vi meritate un aperitivo sulla magnifica terrazza del Hotel Mundial, dove potrete scattare le ultime foto della giornata, bevendo qualcosa di buono.
Secondo giorno, la Torre de Belém e il Monasterio di Jeronimos
La seconda giornata potete dedicarla alla Torre de Belém, al monumento Padrao dos Descobrimentos, ovvero, agli esploratori marittimi, con relativa piazza, piastrellata a Rosa dei Venti, ambedue possono essere fotografati sia al mattino che al pomeriggio, consiglio di fotografare quest’ultimo al pomeriggio in modo di riprendere la parte rivolta verso Ovest per avere sullo sfondo anche il ponte 25 Aprile, che assomiglia al famoso Golden Gate di San Francisco, ma è più piccolo.
Sempre stando in zona c’è il magnifico Monasterio di Jeronimos. La cui facciata è rivolta a Est e quindi va fotografata al mattino, ovviamente gli interni con le grandi vetrate dai mille colori ed il chiostro vanno bene a tutte le ore. La leggenda narra che il monastero venne costruito dove esisteva la chiesetta Ermida do Restelo, nella quale il navigatore Vasco da Gama e la sua ciurma trascorsero in preghiera la notte precedente alla partenza per il viaggio che li portò alla scoperta della rotta per l’India, la prima pietra venne posta nel 1502 e l’ultima circa cent’anni dopo.
In questa parte di Lisbona ci sono anche diversi musei e giardini pubblici, praticamente in questa zona, potete vedere e fotografare dall’alba al tramonto, nutrendovi e dissetandovi nei vari ristoranti bordo fiume.
Terzo giorno, Mandragoa e l’Arena della Tourada
Se avete completato con soddisfazione anche questa seconda giornata, potete iniziare la terza giornata fotografando al mattino il palazzo Sao Bento che è la sede del governo e si trova nello storico quartiere diMadragoa. Lisbona offre oltre cinquanta musei, ne ho visitati solo alcuni, bellissimi! ma ovviamente dovete scegliere quello in base ai vostri interessi, altrimenti non bastano altri venti giorni per visitarli tutti.
Un suggerimento pomeridiano per chi visita Lisbona nel periodo primavera-estate è andare ad assistere ad una tradizionale Tourada, che è la versione portoghese della Corrida di Toros, all’arena di Campo Pequeno, già la struttura ed il suo museo valgono la visita. Nella corrida portoghese il torero o meglio il Fidalgo è a cavallo e il toro non viene ucciso è praticamente una giostra equestre di eleganza e grande livello equestre. Anche se alle volte non mancano scene violente.
Seguono i Forcados, che sono cinque matti, vestiti un po’ strani che si divertono a placare il toro ed immobilizzarlo a mani nude. Tra l’architettura dell’arena in stile moresco con i suoi mattoni rossi, i cavalli, i Fidalgo in costume, i Forcados e ovviamente il toro, qui è meglio se vi portate dietro un teleobiettivo, per poter riprendere le varie azioni a tutto formato. Ma soprattutto assicuratevi, d’aver abbastanza scatti nelle flash card delle vostre macchine fotografiche.
Chi è Guido Alberto Rossi
Nato a nato a Milano nel 1949, si è avvicinato alla fotografia grazie ad una macchina fotografica Kodak a soffietto trovata in casa dei nonni. Ha pubblicato il suo primo servizio pagato sullo Sport Illustrato nel Settembre del 1966. Nei primi anni alterna la fotografia di sport, automobilismo e motociclismo, al reportage di guerra. Nel giugno del 1967 va in Israele per la Guerra dei Sei Giorni ma il conflitto finisce subito e si deve accontentare di fotografare i primi giorni dopo la vittoria israeliana. Nel febbraio del 1968, va nella Guinea Bissau dove le truppe portoghesi combattevano la loro ultima guerra coloniale. Nel novembre del 1968 va in Vietnam, vi rimane 3 mesi ed in seguito ci ritorna nel 1971 e nel 1973, insieme al collega Ennio Iacobucci, percorre in macchina da Saigon a Quang Tri, facendo un reportage sulla situazione del Paese ormai al collasso.
Nel 1969 si reca a Belfast per un reportage sulle truppe inglesi. Nel 1973 parte per la Cambogia e questo sarà il suo ultimo reportage bellico. Successivamente si dedica alla fotografia geografica e nel 1979 fonda l’agenzia fotografica Action Press. Tra un viaggio e l’altro, tra il 1975 ed il 1995, si dedica agli sport nautici, fotografando le regate veliche e le gare di motonautica, utilizzando per primo l’elicottero per seguire le gare della classe offshore. Appassionato di volo, nel 1985 compra un Cessna 210T e insieme al suo amico e pilota Enzo Bianchini fotografa a tappeto tutta l’Italia, e buona parte d’Europa e del Nord Africa. La fotografia aerea diventa una delle sue specialità e fotografa 65 paesi utilizzando sia aerei leggeri che elicotteri e ultraleggeri.
Negli anni le sue immagini sono state pubblicate praticamente su tutte le testate del mondo. Ha pubblicato 36 libri fotografici con vari editori internazionali. L’ultimo per la Mondadori Electa, “Basilicata vista dal cielo”. Da Gennaio 2015 è Capo Progetto del Rotary Club Milano Nord ed in collaborazione con la CRI ha realizzato dei corsi multimediali per l’integrazione dei migranti.
Lisbona di piazza in piazza. Scopriamo un percorso del bello e del gusto
di Cesare Zucca —
Benvenuti a Lisbona! Welcome to Lisbon!
(in italian and english) —
Lisbona è una cittè piena di meravigliose piazze.
Piazze che ne definiscono la struttura, fermano il tempo e aprono spazi nei quali godersi una pausa cullati dal ritmo vitale della città. Abbiamo pensato per voi un itinerario davvero speciale, un percorso ‘di piazza in piazza’ che attraversa questa magica città… Scoprirete storia, arte, curiosità e la saporita cucina portoghese. Pronti per il nostro ‘squares-food tour’?
Partiamo dal quartiere de La Baixa dalla Piazza dei Restauratori che commemora la liberazione del Portogallo, avvenuta nel 1640, dopo 60 anni di dominazione spagnola. Qui troverete Palazzo Foz, sede dell’ufficio del turismo di Lisbona, l’edificio modernista del Condes Cinema, l’antico Teatro Eden e il maestoso Obelisco dedicato alla Vittoria e alla Libertà.
Da qui inizia l’Avenida da Liberdade, che termina nella Piazza del Marquês de Pombal, dedicata allo statista che nel ‘700 guidò il Portogallo e punto di incontro di sei grandi arterie urbane della città.
Nelle vicinanze ci aspetta Piazza del Rossio dalla caratteristica pavimentazione con motivi ondulati, dominata dalla facciata in stile neo-manuelino della Stazione, il Teatro Nazionale Doña María II, il suo famoso Cafè Nicola, la statua del Monarca Pietro IV e due monumentali fontane in stile barocco. Nel centro troneggia una grande colonna alta 27 metri.
Da qui raggiungiamo Piazza da Figueira, tranquilla ed elegante, caratterizzata da edifici mansardati e da una magnifica vista del Castello di San Giorgio. Le attrazioni (e le sorprese) non mancano: dalle dolci delizie della Confeitaria Nacional all’Ospedale delle Bambole.
Prendiamo l’elegante strada Rua Augusta per raggiungere la Piazza del Commercio, la più famosa e la più grande di Lisbona. Anticamente, come indica il suo nome, funzionava come porta di accesso alla città per le navi commerciali.
Spicca l’Arco di Trionfo della Rua Augusta e la Statua equestre di Re Giuseppe I. Nella piazza troverete le fermate degli autobus turistici di Lisbona, del classico tram giallo e l’interessante Lisboa Story Centre che illustria egregiamente il percorso cronologico della città.
Pronti a restare senza fiato?
Siamo arrivati in Piazza dell’ Impero, nel distretto di Belem. Questa è la più grande piazza della penisola iberica e una delle più grandi d’Europa. Lasciatevi stupire dal maestoso Monastero dos Jerónimos, celebrazione delle imprese marinare che fecero affluire in Portogallo enormi ricchezze, in particolare del trionfale viaggio con il quale Vasco de Gama aprì la via marittima alle Indie.
Poco distante il Centro Cultural de Belém con il suo enorme giardino, mentre il lato opposto ospita il Monumento alle Scoperte che rappresenta Enrico il Navigatore e gli eroi portoghesi che parteciparono alle scoperte.
All’interno del monumento esiste un ascensore che porta a metà altezza e quindi una scala che conduce alla sommità del monumento da dove si ha una vista panoramica sul Quartiere di Belém e sul fiume Tago, sulle cui rive spicca l’iconica Torre, ultima immagine che i marinai e i soldati avevano della propria patria. Oggi ospita un museo che espone pezzi di gioielleria
Ah, una dritta: alla domenica molte di queste attrazioni sono a ingresso libero.
Il nostro percorso continua e diventa… principesco Piazza Pricipe Real, affascinante luogo del Barrio Alto, attorniato dal palazzo Ribeiro da Cunha, in stile neo-araboo, dal Museum of Free Waters. e da un lussureggiante giardino, famoso per un insolito (e mastodontico) cedro buçaca che sembra un enorme baldacchino.
Sempre nel Barrio Alto vi aspetta Piazza dei Fiori, tranquilla, silenziosa, adornata da piante e fiori, insomma una sosta perfetta per spezzare il ritmo del percorso o semplicemente per concedervi una pausa, magari uno snack approfittando del vicino Pão de Canela, ristorantino che offre diversi piatti tipici, ideali per uno spuntino nella pace della piazza.
Un’altra piccola pausa rilassante? Verso l’ Elevador da Gloria, c’e una vera chicca, la Piazza dell’Allegria. E’ un luogo non frequentato da turisti, dove si possono vedere seduti gli anziani del quartiere, la gente con giornali e pane … il tutto con l”aria bohemien che emerge da questa città magica.
Fame… ‘on the road’? Incontro ‘must’ le sardine, anche in scatola. A Lisbona infatti troverete diversi negozietti che vendono pesce in scatola, soprattutto sardine; in molti di questi, potrete sedervi e mangiare le sardine che avete scelto, che vi verranno servite su un piatto, accompagnate da pane o patate.La cucina portoghese è super saporita, dai piatti di verdure a quelli di pesce, come il caldo verde una zuppa, a base di cavolo, patate e chorizo o il gustosissimo polvo à Lagareiro, polpo prima stufato e poi grigliato, servito con una salsa piccante.
Il piatto nazionale è il bacalhau, saporito baccalà che nelle botteghe, nei mercati e nei ristoranti non manca mai, cucinato in tantissimi modi, bollito accompagnato da verdure oppure grigliato con aglio e spezie.
Torniamo a Belém, oltre alle meraviglie di cui ho parlato, troverete la storica ‘pasteleria’ dove è inevitabile un’abbuffata di pasteis de nata, tradizionali dolcetti alla crema su una cialda croccante a forma di piccolo cestino ripieno di crema fatta con uova, zucchero, latte, farina, cannella e limone. Deliziosi… uno solo non basta, ve lo assicuro…
La leggenda dice che furono un’invenzione dei monaci del monastero che, visto il successo, iniziarono in seguito a produrli anche all’esterno delle mura e la ricetta si diffuse per tutto il Portogallo. Ricetta che ho avuto proprio dalla pasteleria, eccola!
PASTEIS DE NATA
Ingredienti per 12 pasteis
250 ml di panna fresca
2 rotoli di pasta sfoglia
cannella
Preparazione
Per la crema: abagnomaria, montate i tuorli con lo zucchero, incorporare maisena e vaniglia, unire la panna, continuando a mescolare finchè la crema sarà addensata (circa 10 minuti) Togliete dal fuoco, travasate la crema in una ciotola fredda.
Mescolate finchè la crema non è fredda e quindi copritela con pellicola di plastica.
Mettete i 2 rotoli di pasta sfoglia uno sopra l’altro schiacciando leggermente per farli aderire, quindi arrotolateli e infine tagliate il rotolo a fette. Spolverizzate di farina ciascuna fettina, quindi schiacciatela fino a formare un cerchio.
Curvate i bordi del cerchio per ricavarne un cestino e foderate degli stampini per muffin. Riempite con la crema fino al bordo. Cuocete quindi in forno ventilato preriscaldato a 220°C per circa 15 minuti poi continuate con il grill per altri 3-5 minuti. La superficie deve essere dorata e caramellata
Ecco fatto!
Lasciateli raffreddare e spolverizzateli con cannella in polvere.
Would you like to try to make ‘pasteis’ ?
Here the recipe in english, just click Next>
LISBON PASTEIS
In the Belém Quarter you will find the historic ‘pasteleria’ where a binge of pasteis de nata is inevitable, They are traditional cream cakes on a crispy wafer in the shape of a small basket filled with cream made with eggs, sugar,milk, flour, cinnamon and lemon. Delicious … just one is not enough, believe me… The legend says that they were an invention of the monks of the monastery who, given the success, later began to produce them also outside the walls and the recipe spread throughout Portugal.Recipe that I got right from the pasteleria, here you go! THE RECIPE OF PASTEIS DE NATA
Ingredients for 12 pasteis
100 grams of sugar
4 yolks
1 tablespoon of cornstarch
1 teaspoon of vanilla essence
250 ml of fresh cream
2 rolls of puff pastry
cinnamon
Preparation
For the cream:
in bain-marie, whip the egg yolks with the sugar, incorporate the corn and vanilla, add the cream, continuing to mix until the cream has thickened (about 10 minutes) Remove from heat, pour the cream into a cold bowl.
Stir until the cream is cold and then cover it with plastic wrap.
Put the 2 rolls of puff pastry one on top of the other, squeezing them lightly to make them stick together, then roll them up and finally cut the roll into slices. Sprinkle each slice with flour, then mash it to form a circle.
Curve the edges of the circle to make a basket and line muffin molds. Fill with the cream up to the edge. Then cook in a preheated convection oven at 220 ° C for about 15 minutes then continue with the grill for another 3-5 minutes. The surface must be golden and caramelized
Done!
Let them cool and sprinkle them with ground cinnamon.
INFO
Visit Lisboa (english)
https://www.visitlisboa.com/en
Isola del Corvo, la più selvaggia delle Azzorre
C’è una parte d’Europa sparso nell’Oceano Atlantico. Sono le isole Azzorre, nove “sorelle” (São Miguel, Pico, Terceira, São Jorge, Faial, Flores, Santa Maria, Graciosa e Corvo) che costituiscono una regione autonoma, ma che politicamente e culturalmente appartengono al Portogallo. Dalla madrepatria, tuttavia, distano ben 1500 km, mentre altri 4000 le separano dalla Nuova Scozia, in Nord America. Le Azzorre, insomma, sono un mondo a sé, creato dall’isolamento, dalla distanza tra le isole stesse e da una cultura che, nei secoli, si è sviluppata in maniera autonoma, dopo essere stata “importata” dalla vecchia Europa.
Ognuna delle isole, poi, ha sviluppato peculiarità e caratteristiche proprie, alcune aprendosi al turismo, altre preservando gelosamente il proprio ambiente naturale e basandosi su un’economia di sussistenza in cui pesca, agricoltura e allevamento danno cibo e lavoro ai pochissimi abitanti. La più selvaggia, e meta scelta da Weekend Premium tra i luoghi del mondo da vedere “per una volta”, è l’Isola del Corvo, Riserva Mondiale della Biosfera UNESCO e la più piccola dell’arcipelago.
Storia e leggende dell’”Isola nera”
L’isola del Corvo è stata scoperta attorno al 1452 dal navigatore portoghese Diogo de Teive, insieme all’isola di Flores, che dista appena 24 km. La chiamò Insula Corvi, per il colore prevalente delle sue spiagge e della sua terra, il nero, simile alle piume del corvo, dovuto alle sue origini vulcaniche. In realtà, si pensa che già i Cartaginesi fossero giunti qui, come dimostrano i ritrovamenti archeologici si una statua raffigurante un cavallo, recante un’iscrizione con un alfabeto simile a quello fenicio e di alcune monete databili attorno al 300 a.C.
Alle Azzorre e a Corvo, poi, è strettamente legata anche la leggenda di Atlantide. Già i greci parlavano di alcune terre presenti al di là delle Colonne d’Ercole, che gli antichi avevano fissato presso lo Stretto di Gibilterra e rappresentavano, allora, il confine del mondo allora conosciuto. Secondo la leggenda, le Azzorre sarebbero quel che rimane dell’enorme continente scomparso.
Il fascino discreto del Corvo
Il paesaggio dell’isola del Corvo si distingue da quello delle altre isole per i muri di pietra scura che dividono le singole proprietà. Qua e là, si trovano diversi palheiros, i pagliai dalle pareti di basalto, che vengono utilizzati per la conservazione del foraggio e degli utensili agricoli e che, insieme alle terre scure delle spiagge e del terreno vulcanico, sul quale crescono cedri e ginepri, alternati al verde scuro dei pascoli e alle sfumature bionde dei campi di cereali, hanno contribuito a fare attribuire a Corvo l’appellativo di “isola nera”.
Che si arrivi a Corvo via aria o via mare, il primo approccio con l’isola è la cittadina di Vila Nova do Corvo, l’unico centro abitato dell’isola e il più piccolo delle Azzorre. Le case sembrano accatastarsi a grappolo le une sulle altre, circondate da un labirinto di vicoli e stradine (canadas) di ciottoli, dove le auto passano a malapena e, in verità, i veicoli a motore si contano sulle dita di una mano.
Le abitazioni di quello che ha tutto l’aspetto di un antico borgo medievale, sono un vero e proprio museo all’aperto, in cui gli abitanti conservano e tramandano le tradizioni e la cultura locale. A sud della città, nella baia di “Nostra Madonna del Rosario”, si trovano tre moli, dove attraccano le barche dei pescatori e le lance dei turisti: il Porto Nuovo, il Porto e il Porto detto “Bocca della casa”. Nelle vicinanze dell’aeroporto, a ovest, si trova, invece, l’unica spiaggia dell’isola, dalle inconfondibili sabbie nere, chiamata Portinho, dove convergono turisti e locali per nuotare nelle acque dell’oceano e prendere il sole.
La cittadina non può che essere visitata a piedi, assaporandone l’atmosfera antica, gli scorci, gli anfratti e la storia. Merita sicuramente una visita la bella Chiesa di Nostra Signora dei Miracoli la cui costruzione, su un edificio preesistente, risale al 1795. All’interno, si possono vedere alcune opere di rara bellezza, come la statua del Santo patrono, un dipinto della scuola fiamminga di Malines del XVI secolo e un’immagine dell’Immacolata Concezione, scolpita nel legno.
A pochi passi dalla chiesa, in Largo Outeiro, di trova la Casa dello Spirito Santo, una delle tipiche case simmetriche delle Azzorre, risalente al 1871. In prossimità dell’aeroporto, vicino a Porta Negra, si possono, invece, avvistare alcuni mulini a vento in stile arabo, caratteristici dell’Isola di Corvo.
Dei sette presenti, ne funzionano solo tre. Le figure coniche svettano sulla riva del mare e sembrano quasi punteggiare di bianco l’orizzonte azzurro. Le cupole di legno si muovono attraverso un meccanismo, che impone loro un moto rotatorio che, a sua volta, fa girare le vele triangolari di stoffa.
Trekking sul vulcano
Il cuore e l’anima dell’isola del Corvo è il Monte Gordo, un vulcano estinto il cui perimetro, di circa 3,7 km, che determina la zona detta del Caldeirão, è una delle più belle di tutte le Azzorre. Sulla sua superficie, infatti, si aprono due splendidi laghi d’altura dalle acque cristalline e alcune paludi, mentre le pareti rocciose sono ricoperte da muschio verde brillante. Qui, le mucche pascolano tranquille, mentre le dorsali sono suddivise in piccoli appezzamenti di terreno, circondati dalle splendide e variopinte ortensie, i fiori simbolo delle Azzorre.
La salita al Caldeirão si presta a camminate e trekking per gli amanti delle passeggiate. I sentieri, infatti, sono ben segnalati, alcuni percorsi, poi, sono molto brevi e consentono di effettuare la salita anche autonomamente. Il percorso più breve, di circa 1 o 2 ore a seconda del passo, segue il sentiero di 3,5 Km denominato Cara do Indio, poiché, ad un certo punto, si incontra una roccia che assomiglia al profilo di un indiano. L’itinerario ad anello inizia a Cova Vermelha, a est di Vila do Corvo, e termina nel capoluogo. Si cammina in direzione della costa, su antiche viuzze fiancheggiate da argini di pietra. Il paesaggio, qui, dà il meglio di sé.
In questa zona, infatti, si trovano la Farm ed il Fojo, due aree pianeggianti, forse le uniche dell’isola, dove si possono coltivare alberi da frutto, tra cui i dolcissimi ananas delle Azzorre, per cui le isole sono famose e le variopinte ortensie, pennellate di colore che spiccano tra il verde della vegetazione e il cupo colore scuro del terreno vulcanico.
Proseguendo, il sentiero arriva fino alla scogliera. Da qui, si può fare una piccola deviazione sulla destra, per vedere la roccia che “ritrae” il profilo di un indiano. Tornando sui propri passi, si torna a lambire la scogliera fino a che, seguendo le indicazioni, si imbocca la discesa per ritornare, dalla parte opposta a Vila do Corvo.
Questa parte del sentiero è particolarmente suggestiva: si possono, infatti, incontrare vecchi bivacchi dei pastori, bizzarre formazioni geologiche, rigogliosi cespugli di ginepro ed estese macchie di licheni. Il sentiero, infatti, attraversa due aree protette, dichiarate Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale UNESCO.
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A tu per tu con delfini e balene
Le Azzorre sono uno dei più grandi “santuari dei cetacei” del mondo. Grazie alla posizione delle isole, alle correnti, alla temperatura costante delle acque, infatti, possono annoverare sia cetacei e delfini stanziali, cioè che vivono nei pressi delle isole in pianta stabile, sia migranti, che passano da qui per una sosta durante le loro rotte oceaniche.
Il risultato è un allegro affollamento di balene, capodogli, balenottere boreali ed altri cetacei rari (ben 20 diverse specie), delfini e altri tursiopi, che si possono avvistare tutto l’anno. Con questi ultimi, animali socievoli e ormai avvezzi alla presenza dell’uomo, poi, si può anche nuotare, vivendo una delle esperienze più emozionanti della propria vita. In estate, poi, è più facile avvistare delfini maculati, capodogli e balenottere boreali e barbute. Le balene blu, invece, si possono incontrare più facilmente in inverno.
Sull’isola di Corvo, è presente il tour operator, Nauticorvo (Rua da Matriz, 9980 Vila Nova do Corvo, tel. 00351 292 596287 o 00351 9917 763065; nauticorvo@sapo.pt) che organizza uscite per avvistamento di balene e delfini, nuotate con i delfini, ma anche gite in barca, immersioni e snorkeling.
Le immersioni da non perdere
Le Azzorre, sono un vero paradiso per gli amanti delle immersioni, ma anche per chi, senza “vestirsi” di bombole e muta, desidera solo “dare una sbirciatina” a pelo d’acqua, con l’ausilio di maschera, pinne e boccaglio. Sempre con Nauticorvo, è possibile programmare una serie di immersioni o uscite di snorkeling.
Tra i punti di immersione più belli dell’isola di Corvo, figura la Baixa do Burraco, una facile secca sabbiosa, con una profondità massima di 25 metri, consentendo di avvistare cernie brune, pesci balestra, barracuda e murene.
Il Caneiro dos Meros, invece, è il regno della cernia bruna, che trova il suo habitat ideale in questi fondali rocciosi, alternati a zone sabbiose, dalla profondità variabile dai 18 ai 25 metri. A portata di mano, e di macchina fotografica, anche saraghi, cernie pettine, murene, barracuda e pesci pappagallo.
Il Gamella, invece, è un fondale formato da un flusso di lava sottomarino, che crea un dislivello che va dagli 8 ai 20 metri di profondità, immerso in un paesaggio fiabesco di rocce laviche di grandi dimensioni, alternate a piane sabbiose. Una nicchia nascosta è la dimora della cernia bruna, ma anche di pesci balestra, murene e pesci pappagallo.
L’emozione di nuotare all’interno di un cono vulcanico sottomarino spento si può provare presso il Moldinho, conosciuto anche con il nome di Pedra do Atlas, uno dei siti di immersioni più belli dell’isola. La base del vulcano si trova a 45 metri sotto al livello del mare, mentre la parte superiore ad appena 4 metri. La zona migliore per l’avvistamento della fauna marina, tra cui anemoni, cernie, branchi di pesce azzurro, saraghi e pesci pappagallo, tuttavia è tra i 15 ed i 30 metri. Si consiglia di prestare particolare attenzione alle correnti marine.
Adatto ai principianti, infine, la Ponta do Topo, un fondale misto di sabbia e rocce, che raggiunge una profondità massima di 18 metri. Ricchissima la fauna che si può avvistare in questo sito, incluse specie di grandi dimensioni. Tra gli “inquilini” più interessanti, il pesce palla della Guinea, il coloratissimo pesce cardinale e le buffe triglie.
Il “Corvo” in tavola
Nelle Azzorre sono molto apprezzate le minestre e le zuppe. Tra le prime, troviamo ingredienti quali cavoli, patate e pane abbrustolito, sempre accompagnate da un pezzetto di chouriço, la tipica salsiccia piccante delle isole. Tra le zuppe, immancabile la Sopa do Espirito Santo, preparata con brodo di carne, pane raffermo, la carne lessata nel brodo e qualche foglia di menta fresca.
Abbondante e freschissimo, il pesce viene preparato in tutti i modi. Il preferito dagli abitanti delle isole è il bacalhau (baccalà), che costituisce anche il piatto nazionale portoghese per eccellenza.La ricetta de caldeirada, lo prevede in umido con un mix di verdure, mentre il bacalhau á biscainha, consiste nel passarlo nella farina, saltarlo in padella e condirlo con pomodoro, aglio, cipolla e olio, per terminare la cottura in forno. La versione á alentejana, prevede, invece, la cottura al forno con pomodori, peperoni, olive nere e patate.
Un altro piatto molto amato è il polvo guisado, il polpo lessato, fatto cuocere lentamente nel vino e condito con pomodoro, oppure sedano e patate. Ottima anche l’espetada, uno spiedino di cernia servita con i gamberi ed il singolare boca negra, un grosso pesce rosso velenoso, che viene sapientemente tagliato e grigliato. Abbondanti anche i frutti di mare, tra cui le lapas, molluschi simili alle cozze, che vengono mangiate crude, oppure fritte o grigliate.
Gli allevamenti offrono una grande quantità di ottima carne. Diffusa la caratteristica bifana, una fettina di maiale speziata e fritta. Ottimi i bife, le classiche costate di manzo, tagliate sottili e servite ben cotte. Un piatto tipico di Terciera, ma diffuso anche nelle altre isole è l’alcatra, carne di manzo speziata, tagliata a pezzi e stufata lentamente nel vino.
La frutta locale, saporita ed abbondante, in particolare ananas e avocado, viene utilizzata per preparare macedonie, gelati e frullati. Tra i dolci tipici, sulle tavole isolane non manca mai la torta al cioccolato o la torta al limone. Ottime anche le laranjinhas, dolcetti fatti con zucchero e bucce di arancio macerate.
COME ARRIVARE
Dall’Italia non ci sono voli diretti per le Azzorre e occorre raggiungere prima Lisbona e poi prendere un volo per le isole con Azores Airlines (www.azoresairlines.pt) oppure con TAP (www.flytap.com) anche da Milano o Roma con cambio a Lisbona.
DOVE MANGIARE
*O Caldeirao, Caminho dos Moinhos, Corvo, tel 00351 292 596018. Piccolo ristorante dall’atmosfera caratteristica che sorge nelle vicinanze dell’aeroporto. Offre piatti della cucina tradizionale, con ingredienti sempre freschi. Ottimo il pesce alla griglia, i frutti di mare e le zuppe.
*Irmaos Metralha, Rua Antonio Pedro Coelho, Corvo, tel 00351 292 569141
Piccolo snack bar dove fermarsi per uno spuntino semplice e veloce. Nel menù panini, sandwiches, piatti freddi e insalate.
DOVE DORMIRE
*Casa do Hospeides Comodoro*** (Camino do Areeiro, Vila do Corvo, tel 00351 292 596 128, www.guesthousecomodoro.bravehost.com ). Guest house a gestione familiare, con 7 camere semplici e pulite, con bagno privato e TV e connessione internet. È l’unico hotel dell’isola.
*Joe & Vera’s Vintage Place, Rua da Matriz, Corvo, tel +351 914 112 097. Guesthouse in posizione centrale a Vila do Corvo. Le camere dispongono di scrivani, TV, bagno privato, armadio e patio. Terrazza e connessione Wifi gratuita. Navetta gratuita da e per l’aeroporto.
Alla scoperta dei quartieri di Lisbona, dal Chiado a Bélem (2 parte). Con la ricetta dei pasteis de nata
Ci avete seguito nella nostra prima parte dell’itinerario alla scoperta di Lisbona? In questa seconda puntata vi proponiamo un altro interessante itinerario alla scoperta della città. Con un consiglio: prendetevi il vostro tempo, a seconda di quello che avete a disposizione, per assaporare la capitale portoghese in ogni suo aspetto e in ogni suo scorcio.
Una passeggiata dal Chiado a Barrio Alto
Un interessante percorso è quello che conduce ai quartieri del Chiado e Barrio Alto, entrambi raggiungibili partendo dalla piazza del Rossio. Ci incamminiamo lungo Rua do Carmo, per poi svoltare in Rua Garrett, fino a entrare nel Chiado, il cui nome deriverebbe dal soprannome del poeta Antonio Ribeiro, detto O Chiado (lo strillone).
Tra le caratteristiche di quello che è considerato il quartiere “chic” di Lisbona ci sono le sale da tè e caffè, tra cui il famoso A Brasileira (in Rua Garrett 120), uno dei più antichi di Lisbona, aperto nel 1905 da Adriano Telles per vendere il famoso caffè brasiliano, proveniente dalle colonie nel Minas Gerais. Il locale è stato il primo a servire la bica, un caffè in tazzina molto simile al moderno espresso. Il caffè è stato restaurato nel 1908 e nel 1922 in stile Art Decò. Nel tempo, alla qualifica di Patrimonio architettonico portoghese” aggiunse la fama di favorito tra artisti e uomini di cultura, tra cui Fernando Pessoa. Davanti al locale, una statua del poeta siede ancora ad uno dei tavoli esagonali del caffè.
Il modo più emozionante per raggiungere, invece, il quartiere di Barrio Alto è salire sul vertiginoso Elevador de Bica, al quale si accede da Rua de São Paulo, poco distante dal Mercato da Ribeira. L’elevador raggiunge il Miradouro de Santa Caterina, dove è d’obbligo una sosta per fotografare la città dall’alto. Il Barrio Alto è stato risparmiato dal terribile terremoto del 1755 e, da allora, è stato eletto residenza delle famiglie aristocratiche e dei giovani intellettuali bohemiénne.
Imperdibile anche l’ascesa sull’Elevador de Gloria che si prende da Calçada de Gloria, nei pressi di Plaça dos Restauradores. La funicolare, che risale al 1855, ha carrozze simili a quelle di un vecchio tram e si arrampica lungo una strada stretta e ripida, lasciandosi alle spalle la città bassa.
In cima, ci si può rilassare con una passeggiata nei giardini del Miradouro de São Pedro de Alcantara. Voltando a sinistra dalla discesa dell’Elevador si incontra, invece, la Ingreja de São Roque, la cui facciata rinascimentale è opera dell’architetto italiano Filippo Terzi. L’interno, invece, sorprende per la successione stupefacente di cappelle laterali adornate di ceramiche azulejos, soffitti decorati e marmi policromi.
La vera curiosità, tuttavia, è la bizzarra ed ampollosa Capela de São João Baptista, progettata dal Vanvitelli, architetto di Papa Benedetto XIV , nel 1742, e costruita senza badare a spese con avorio, porfido e lapislazzuli. I quattro “dipinti ad olio” che raffigurano altrettanti episodi della vita di San Giovanni Battista sono, in realtà realizzati con minuscole tessere di mosaico. La cappella, costruita a Roma e consacrata dal pontefice, venne successivamente smontata e spedita a Lisbona.
Proseguendo lungo Largo do Carmo, costellato da botteghe e piccoli deliziosi caffè, si arriva, invece alle rovine del Convento do Carmo, un tempo l’edificio più imponente della città, distrutto durante il terremoto del 1755. Oggi, rimangono gli imponenti archi gotici, mentre la struttura esterna di quello che era il convento ospita il Museo Arquelogico do Carmo, che comprende alcuni tesori provenienti dai monasteri chiusi dopo la Rivoluzione liberale del 1834. La navata maggiore della chiesa, a cielo aperto a causa del crollo del soffitto, ospita una serie di tombe di personaggi importanti, tra cui la suggestiva ultima dimora di Ferdinando I , alta 2 metri e finemente scolpita.
Da Praça do Principe all’Alcantara
Oltrepassando il fitto reticolato di vie del Bairro Alto in direzione nord, si arriva ad una delle piazze più belle di Lisbona, Praça do Principe, circondata da palazzi aristocratici finemente decorati. Al centro della piazza si trovano un laghetto ed una fontana, che sorgono sopra ad una cisterna coperta, nella quale è stato ricavato il Museu de Agua Principe Real.
A ovest del Barrio Alto, si trovano alcuni dei quartieri più lussuosi della città, São Bento, Estrela, Santos e Lapa, che ospitano alcuni musei e monumenti degni di nota, come l’imponente Palacio da Assemblea da Republica, sede del Parlamento portoghese. Da non perdere, la visita alla Casa Museu Amalia, in Rua São Bento, dove la celebre cantante di fado visse a partire dagli anni Cinquanta fino alla morte e che conserva diversi cimeli, tra cui le locandine originali sei suoi spettacoli e dei suoi film.
Nel quartiere di Estrema, in Rua Coelho da Roca 16, si trova invece, la Casa MuseuFernando Pessoa, dove il grande scrittore trascorse gli ultimi quindici anni della sua vita. La casa contiene ancora parecchi oggetti personali di Pessoa, tra cui i suoi diari, il ritratto realizzato da Almada Negreiros, la ricca biblioteca e diverse opere d’arte.
Merita una visita, anche il Museu Nacional de Arte Antiga, in Rua das janelas verdes 95, che sorge nell’elegante quartiere di Lapa. Considerata la Galleria Nazionale del Portogallo, il museo conserva una ricca collezione di dipinti portoghesi del XV e XVI secolo, testimonianze delle esplorazioni operate dalla marina portoghese e diverse opere europee a partire dal Trecento, tra cui pezzi di Piero della Francesca, Albrecht Durer e Hyeronomopus Bosch. Il capolavoro assoluto, tuttavia, è L’Adorazione di San Vincenzo, di Nuno Gonçalves, il più noto esponente della scuola portoghese del XV secolo.
Dall’Alcantara alla Torre di Belem
Infine, vale la pena ritagliarsi qualche ora per visitare i suggestivi moli di Alcantara. Gli antichi magazzini del caffè, oggi, sono stati trasformati in eleganti ristoranti, pub e luoghi di ritrovo. Il quartiere è sormontato dall’imponente Ponte 25 de Abril, che collega Lisbona alle rive meridionali del Tago ed ha una forma che ricorda il Golden Gate di San Francisco.
Da non perdere una passeggiata lungo i celebri Doca de Alcantara, i moli turistici dove attraccano decine di barche e yacht di lusso. La principale attrazione è la Fregata Dom Fernando II e Gloria una nave costruita nel 1843 in India e restaurata per ricavarne un museo dedicato alla vita di mare. Proseguendo a ovest dai Doca de Alcantara si incontrano i Doca de Santo Amaro, dove abbondano caffè e ristoranti. Sul lato occidentale, comincia una bella passeggiata pedonale (circa 20 minuti) sul lungofiume che conduce al quartiere di Belem.
La sua posizione sul Tago, infatti, è stata teatro della partenza di avventurieri e marinai, tra cui Vasco de Gama, che partì proprio da qui, nel 1497, per inaugurare la rotta dell’India. Il monumento più famoso è il Mosteiro dos Jeronimos, Patrimonio mondiale dell’Umanità, che fiancheggia la parte nord della Praça do Imperio. La costruzione iniziò nel 1502 su commissione di Manuele I che aveva fatto un voto alla Vergine per auspicare la buona riuscita della spedizione in India di Vasco De Gama.
L’edificio, opera di Diogo de Boitaca e João de Castilho si compone di un’entrata principale decorata da una serie di figure che attorniano Enrico il Navigatore. Oltre l’ingresso, si incontrano le pietre tombali di Vasco de Gama e del poeta Luis de Camões. L’interno, invece, è una perfetta commistione di gotico europeo e stile manuelino, con grandi spazi abbelliti da ricche decorazioni, alcune delle quali di ispirazione orientale. Da non perdere una visita ai chiostri, con le dodici nicchie confessionali, destinate in origine ad ospitare i marinai in partenza per le rotte oceaniche.
Ai lati del monastero hanno sede anche due interessanti musei, il Museu de Arqueologia, che raccoglie diverse testimonianze dell’archeologia portoghese ed ha anche una piccola sezione dedicata alle antichità egizie, e il grande Museu da Marinha che conserva modelli di navi, uniformi, manufatti provenienti dalle colonie portoghesi, ma anche vascelli, pescherecci e lance da parata.
Il monastero si affaccia, poi, sulla sontuosa Praça do Imperio, con, al centro, una fontana monumentale risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Sul lato est, in Rua de Belem, una tappa obbligata per i golosi è la Antiga Cafeteria de Belem, che sforna i deliziosi pasteis de Belem, i tipici dolci di sfoglia e crema pasticcera.
A sud della piazza, invece, tramite un sottopassaggio, si arriva al Padrão do Descobrimentos un monumento di 54 metri che raffigura una caravella, realizzata nel 1960 per celebrare i 500 anni della morte di Enrico il Navigatore. In cima alla caravella, troneggia una statua del celebre navigatore, insieme a quella di Vasco de Gama e ad altri celebri avventurieri al soldo della corona portoghese.
Assai suggestiva ed accarezzata dalle onde del mare, con il quale sembra essere un tutt’uno, la Torre de Belem, (www.torrebelem.pt), eletta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1983 è l’ultima tappa del nostro itinerario. Costruita da Manuele I tra il 1514 ed il 1520 con funzioni difensive, fino al 1777, si trovava proprio al centro del Tago. Poi, una violenta scossa di terremoto deviò il corso del fiume e la torre si trovò nella posizione attuale. Per la sua originalità architettonica, la torre di Belem è stata scelta dall’Ente del Turismo portoghese come simbolo della città nel mondo.
Lisbona da assaggiare
La cucina portoghese è semplice e sfiziose, grazie alla sapiente combinazione dei prodotti della terra e del mare con le più esotiche spezie che provenivano dalle colonie, in primis dal Brasile. I portoghesi sono grandi consumatori di pesce (peixe), che si può trovare pressoché ovunque, dal ristorante più costoso alle tascas, le piccole osterie tradizionali.
Lo si consuma grelhado (alla griglia) oppure cozido (bollito). Le specie più diffuse sono le sardine, le orate, le spigole, ma anche le seppie ed i calamari, sempre freschissimi. Il piatto nazionale portoghese è il bacalhau(baccalà), anch’esso retaggio del periodo coloniale. Si dice, infatti, che ad importarlo in Portogallo, nel XVI secolo, furono i pescherecci che battevano le acque canadesi, al largo di Terranova. Per conservare i merluzzi nella lunga traversata di ritorno, i marinai li conservavano sotto sale.
Oggi, si dice che esistano 365 modi per cucinare il baccalà, uno per ogni giorno dell’anno. In genere, tuttavia, lo si trova accompagnato da patate o ceci, oppure á Gomes da Sá, lessato e con contorno di patate, cipolle, uova sode e olive. Altro piatto di baccalà assai apprezzato è quello á Brás, cioè strapazzato con patate, uova e olive, o, ancora, sfoliado com batatas o á conventual, cioè lessato e impastato con purè di patate e cotto al forno. Democratica e apprezzata da tutti i palati, invece, la versione á minhota, baccalà impanato e fritto.
Altre versioni più leggere a base di baccalà, invece, sono á portuguesa, in umido con aglio e pomodoro, de caldeirada, in umido con un mix di verdure, á biscainha, passato nella farina, saltato in padella e condito con pomodoro, aglio, cipolla e olio, per terminare la cottura in forno, oppure á alentejana, al forno con pomodori, peperoni, olive nere e patate.
Tra le altre specialità di pesce, ricordiamo anche il catalana, un mix di crostacei e prosciutto, cucinati in una casseruola coperta, oppure l’açorda de marasco, uno stufato di pesce, disponibile nella versione con o senza pane. Tra le altre specialità nazionali, compete con il bachalau, il caldo verde, una zuppa di cavolo o verza, con aggiunta di patate, aglio e, a piacere, qualche sottile fetta di chouriço, una salsiccia piccante di maiale.
I portoghesi amano molto anche la carne. Tra le specialità, il leitão asado (maialino da latte arrosto), il presunto (prosciutto affumicato), la carne de porto a la alentejana, un curioso accostamento di maiale e vongole, oppure, cabrito (capretto) e coelho (coniglio). Una specialità assai diffusa, per gli amanti del genere, è la trippa.
Tra i dolci, i più appetitosi e caratteristici sono quelli al cucchiaio, come i budini al latte, al cioccolato o di riso. Uno dei dolci più amati in tutto il Portogallo, invece, sono i travesseiros, i dolcetti di pasta di mandorle e i pasteis de nata, le ghiotte tortine alla crema, di cui di seguito vi proponiamo la ricetta.
Pasteis de Nata
Ingredienti
1 confezione da 500 gr di pasta sfoglia
500 ml di panna liquida
8 tuorli d’uovo
200 gr di zucchero
1 cucchiaino di amido alimentare
Buccia grattugiata di 1 limone
1 pizzico di sal
Burro
Zucchero a velo per guarnire
Mettete la panna in un tegamino e portatela a ebollizione. In una scodella sbattete insieme i tuorli con lo zucchero, un pizzico di sale e , l’amido. Poi aggiungete a filo la panna calda, continuando a sbattere il composto. Aggiungete anche la buccia di limone grattugiata e continuate a mescolare energicamente fino a ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Prendete degli stampini di alluminio, o degli stampini per imuffin, e ungeteli con il burro. Stendete la pasta sfoglia e ritagliate tanti cerchi quanti sono gli stampini e foderateli anche nei bordi. Riempite gli stampini con la crema, poi metteteli a cuocere nel forno ventilato preriscaldato a 200° per circa 10 minuti. Sfornateli, lasciateli raffreddare, poi servite i dolcetti con una spolverata di zucchero a velo.
DOVE DORMIRE
*Hotel Jerónimos 8****, R.Dos Jerónimos 8, Belem, tel +351 21 360 0900, www.jeronimos8.lisbonhotels.it Hotel di design nel quartiere di Belem. Dispone di 65 stanze di diversa tipologia arredate in stile contemporaneo. A disposizione un patio open-air di ispirazione orientale in cui rilassarsi tra cascatelle e bamboo. Doppia da € 182
*Barrio Alto Hotel*****, Praça Luis de Camões 2, Barrio Alto, Lisbona, tel +351 21 340 8288, www.bairroaltohotel.com Nel cuore di Lisbona, questo boutique hotel è ricavato in un edificio del XVIII secolo. Valore aggiunto, le terrazze panoramiche con vista sulla città. Doppia con colazione da € 230
DOVE MANGIARE
*Bota Alta, Trav. De Quimada 37, tel. +351. 213.427.959, Bairro Alto. Taverna caratteristica, decorata con soprammobili a forma di stivali (botas) che offre autentici piatti di pesce e carne della cucina portoghese, tra cui il bachalau com natas (baccalà alla panna) e il bachalau real. Ottimi anche i dolci e il vino della casa.
*Enoteca de Belem, tv Marta Pinto 10, Belem, tel +351 21 363 1511, www.travessadaermida.com Suggestiva enoteca dove si incontrano le migliori etichette del Portogallo con i sapori più autentici.
Fuga in Portogallo al volante della Infiniti Q50 Hybrid
Porto …. da vivere, visitare scoprire, una meta per un weekend fuori dalle rotte europee più battute. Porto è posizionato sulla costa nel nord-ovest del Portogallo, nota per i suoi grandi ponti e la produzione del vino. Porto si presenta accogliente con una doppia anima cittadina.
Tutta la città, esclusi i quartieri più periferici, merita una visita.
Noi abbiamo girato on the road per voi al volante della berlina ibrida ad alte prestazioni Infiniti Q50 Hybrid Awd.
Il nostro banco di prova è proprio la città, dove si può beneficiare dei vantaggi riservati alle auto ibride e viaggiare in perfetta tranquillità e con il solo motore elettrico per buona parte del tempo.
La nostra compagna di viaggio è una 4 porte con un design elegante e sportivo. All’interno le finiture sono di alto livello, il livello di tecnologia è al top e troviamo due schermi del sistema multimediale, configurabili in diversi modi.
Abbiamo provato a personalizzare la nostra seduta, la nostra musica e il nostro clima … insomma la Q50 l’abbiamo fatta un po’ su nostra misura. Anche per noi donne mettersi al volante di una berlina così lussuosa ha il suo perchè e ci sentiamo davvero in armonia in ogni situazione anche con il parcheggio più “difficile”.
Oltre alle varie regolazioni elettriche per il volante e per i sedili anteriori, la Q50 Hybrid AWD stupisce per lo uno sterzo elettronico by wire Direct Aptive Steering (ovvero non collegato meccanicamente al volante, pur se il collegamento esiste e si attiva in casi di emergenza), ed è quindi possibile regolarne il carico attraverso lo schermo touch.
Con ben in mano il volante a tre razze sportivo stiamo andando a scoprire le meraviglie di Porto. Ecco la prima:il quartiere medioevale di Ribeira che significa “riva del fiume”, strette stradine acciottolate passano in mezzo ai caffè e alle case dei vecchi mercanti.
Il quartiere si stende lungo il corso del fiume Douro. Nella parte bassa della Ribeira parte il ponte in ferro Dom Luis I che porta alla cittadina gemella di Vila Nova de Gaia, famosa nel mondo per la produzione del miglior vino Porto.
Intorno al ponte e lungo tutta la riva del Douro sonnecchiano i barcos rabelos, le caratteristiche imbarcazioni con a bordo le botti che da secoli sono usate per trasportare il vino Porto dalle cantine di produzione ai magazzini. Oggi servono soprattutto per portare i turisti a fare un giro lungo il fiume e godersi la città da una prospettiva diversa.
Riprendiamo il nostro on the road; per farvi capire meglio il powertrain ibrido diciamo che è formato da un 3.500 V6 a benzina e un motore elettrico che erogano una potenza complessiva di 364 CV e una coppia massima di 546 Nm.
Fra le diverse modalità di guida, noi ci siamo concentrate su quella Eco riservando ai percorsi ricchi di curve la “Sport” quando i 364 cavalli e la trazione integrale trasformano la Q50 in una autentica sportiva capace di prestazioni notevolissime in tutta sicurezza, tornando al ruolo di berlina di classe quando si rientra negli ambiti urbani. In entrambe i casi si gode di ottimo comfort, la Q50 filtra ogni tipo di asperità e lo sterzo non risente di alcun sobbalzo proprio grazie all’assenza di un collegamento diretto tra il volante e le ruote. In città la vettura è godibilissima e maneggevole nonostante le dimensioni, cosi possiamo continuare a curiosare in giro.
Suggeriamo di visitare la Chiesa di San Francesco, una delle chiese più riccamente decorate d’Europa dove si ammira la tecnica della talha dourada, l’intarsio in legno tutto dorato che è tipico di molte chiese barocche costruite in Portogallo nel corso del 1700. Poi la Cattedrale di Porto, un severo edificio con un grande rosone centrale e due torri gemelle con cupole ai lati.
Non capita molto spesso di entrare in una stazione non per prendere un treno ma solo per ammirarne l’architettura. La facciata anonima della stazione di San Benedetto non rivela la bellezza dell’atrio che porta ai binari.
Più di 20.000 Azulejos (piastrelle) dipinte in bianco e blu a inizio ‘900 da Jorge Colaco, il più importante decoratore portoghese. Appena entrati si viene invasi dal colore azzurro/blu delle piastrelle che riproducono la storia dei mezzi di trasporto in ordine cronologico, dai primordi fino alla comparsa del treno. Tante cose e non ci sono sfuggiti i i gioielli in filigrana fatti artigianalmente al fabbrica J. Monteiro de Sousa & Filhos, Lda …impossibile resistere!
Infine vale sempre la pena fare un giro al Mercado perché non è mai diventato un luogo turistico come la Boqueria di Barcellona. Fiori, verdure, frutta, pesce, carne, salumi, formaggi…e un buon libro no? Alla Libreria Lello e Irmao a Porto considerata da molti la libreria più bella del mondo; la “Lello e Irmao”
è una vera “Cattedrale del libro”, costruita alla fine del 1800 su progetto dell’ingegnere e politico portoghese Francisco Xavier Esteves. L’atmosfera magica, risultato della fusione di stile gotico e Liberty del luogo e da un uso sapiente del legno, non è sfuggiata agli scenografi di Harry Potter che hanno scelto la libreria come set per alcune riprese.
Il Palacio da Bolsa di Porto passa inosservato ma all’interno è stato abbellito da scultori, pittori, decoratori e artigiani che hanno lavorato alle diverse sale creando un complesso di stili diversi ma ben integrati. La sala più importante è quella araba, in stile neo-moresco, costruita ispirandosi all’Alhambra di Granada.
Per finire il…. porto di Porto, Porto Cruise Terminal è un piccolo complesso portuale dove il design è tutto da ammirare.
Dove dormire a Porto
Gli hotel più costosi si trovano nella Ribeira, in pieno centro storico, a pochi passi dai monumenti più importanti e nel cuore della vita notturna di Porto.
Noi vi consigliamo un luogo unico mondo si chiama Casa do Conto Si tratta di un’ex officina per la lavorazione del ferro diventata hotel di design. Opera raffinata dello studio Pedra Líquida
Lo spazio si sviluppa intorno alla nuova scala di ferro che ha preso il posto di quella originale di pietra, sulla quale veniva trasportata la materia prima da lavorare.
Negli interni e nelle camere, spiegano i progettisti, «i materiali sono stati scelti con l’obiettivo di enfatizzare il confronto fra l’ex magazzino e l’hotel.
Ferro grezzo e cemento armato producono un contrasto interessante con il legno chiaro, i tessuti pregiati, il velluto e i tappeti». E gli antichi mobili restaurati sembrano raccontare la storia degli uomini che vissero e lavorarono in quel posto.
Dove mangiare
Al ristorante Boa Nova Casa da Cha abbarbicato sulle rocce di Leça da Palmeira, dove potrete trovare lo che stellato Rui Paula pesce e frutti di mare del mondo, tra sapori e poesia
Viaggio per scoprire il volto segreto di Lisbona, città del Fado e del cibo: ecco la ricetta del Caldo Verde
Questo genere musicale dichiarato dall’UNESCO nel 2011 Patrimonio dell’Umanità perché simbolo dell’identità della città e del Paese, come canzone urbana di Lisbona, può essere il filo conduttore di un affascinante viaggio alla scoperta degli angoli più segreti della capitale portoghese. Un viaggio che vi consigliamo di fare a giugno quando la città è in festa tutto il mese e si svolgono spettacoli, fuochi d’artificio, incontri sportivi, il tutto culminante, il 10 giugno, nella Festa Nazionale, anniversario della morte di Luís de Camões, poeta del XVI secolo.
Un viaggio che non può non partire dall’Alfama, uno dei quartieri storici di Lisbona, dove ha sede la Casa do Fado e da guitarra portuguesa (Largo do Chafariz de Dentro 1, tel. 00351.21.8823470, www.museudofado.pt; orario: mar-dom 10-16; ingresso: € 5) , museo inaugurato nel 1988 che ripercorre la storia di questo genere musicale, dagli inizi dell’Ottocento ai giorni nostri. Da vedere al suo interno la ricostruzione di una tasca, vecchia osteria del quartiere con tanto di bancone per la mescita dei vini e la figura di una cantante che si esibisce di fronte a un pubblico di marinai. In esposizione anche manifesti, giornali, fotografie, dischi e audio sistemi per ascoltare la musica e da non perdere la rappresentazione di un teatro di rivista, una sorta di avanspettacolo in voga a Lisbona tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta. Si possono vedere anche gli strumenti musicali e una vera e propria casa do fado, la taverna tradizionale dove si possono ascoltare le più belle voci del XX secolo.
Verso nord, a pochi passi dal museo, si può far tappa alla Parreirinha de Alfama (Beco do Espírito Santo 1, tel. 00351.21.8868209, www.parreirinhadealfama.com; orario: tutti i giorni 20-1), una tradizionale casa do fado dove si può cenare ascoltando Argentina Santos, una interprete sublime del fado castiço, fondatrice del locale che oggi è però gestito dai chitarristi Paulo Valentim e Bruno Costa. E sempre in tema di fado, una manciata di passi a est, al civico 139a di Rua dos Remédios , si trova la Mesa de Frades (tel. 00351.21.3465014; orario: mar-dom 20-2) un luogo di grande suggestione ricavato in un’antica cappella con pareti ricoperte di azulejos. Qui si esibiscono le nuove leve del fado e si ritrovano anche i fadistas di altre casas dopo il loro spettacolo. Al civico 102 della stessa via vale la sosta Galeria Articula (tel. 00351.21.1913138) grande esposizione e vendita di gioielli e oggetti preziosi di artigiani e designer locali. Spostandosi verso ovest vale la visita la cattedrale Sé Patriarcal (Largo da Sé, tel. 00351.21.8866752; orario: tutti i giorni 9-19, chiostro inverno lun-sab 10-18, estate tutti i giorni 10-19; tesoro: lun-sab 10-17) fatta costruire nel luogo dove prima c’era una moschea e sua volta edificata sopra una basilica paleocristiana, oggi mostra una fisionomia romanico-gotica dalla facciata con due imponenti torri e, sotto il portale, quattro archivolti romanici. L’interno a tre navate è decorato con azulejos settecenteschi. Nelle antiche scuderie oggi trova spazio il negozio A Arte da Terra (Rua Augusto Rosa 40, tel. 00351.21.2745975, www.artedaterra.pt) che propone i migliori manufatti dell’artigianato portoghese.
Poco più a sud si trova la settecentesca chiesa di Santo Antonio da Sé (Largo de Santo Antonio; orario: tutti i giorni 8-19.30), in stile neoclassico, edificata su una cappella che, secondo la tradizione, sarebbe stata costruita nel luogo dov’è nato Sant’Antonio. Bellissimi gli azulejos policromi custoditi nell’adiacente Museu Antoniano (tel. 00358.21.8860447; orario: mar-dom 9-13 e 14-18), inaugurato nel 1998. Per godere di una vista mozzafiato sul quartiere dell’Alfama, vale la pena di salire al Miradouro de Santa Luzia, un belvedere che permette di scorgere fra le case del quartiere la facciata della Igreja di Sāo Estevāo, a cinque navate, ricostruita dopo il terremoto in stile barocco, e le torri bianche della Igreja de Sāo Miguel, fondata nel 1150. E proprio a sud della chiesa parte la Rua de Sao Miguel dove, al civico 20, si affaccia Baiuca (tel. 00351.21.8867284; orario: 20-24) una tipica tasca (osteria tradizionale portoghese, ndr) dove si mangia e si ascolta il fado in un’atmosfera molto suggestiva.
Da qui, imboccando Corso do Castelo si raggiunge il Castelo de Sāo Jorge (Rua de Santa Cruz do Castelo, tel. 00358.21.8800620, www.castelodesaojorge.pt; orario: inverno, tutti i giorni 9-18, estate 9-21; ingresso: xxx), una fortezza eretta dagli arabi sulla vetta più alta di Lisbona. Dichiarato Monumento Nazionale nel 1910, fu sottoposto a un accurato restauro a partire dagli anni Quaranta. Da vedere la Torre di Ulisse che ospita un periscopio con il quale si può ammirare la città a 360°, e le mura in cui si aprone le tre porte, Alcáçova, Traiçāo e di Martim Moniz. Belli anche i giardini del castello che offrono una vista panoramica sulla città sottostante. Per salire al castello dalla Baixa si può anche usare l’ascensore che da rua dos Fanqueiros porta all’Alfama e poi quello che dal Mercado do Chāo do Loureiro porta nei pressi dell’ingresso.
A nord-est del castello si intravede la bellissima facciata candida della cattedrale di Nossa Senhora da Graça (Largo da Graça, tel. 0351.21.8873943; orario: mar-ven 9-12.30 e 15-18, sab e dom 9.30-12.20 e 17-20), edificata a partire dal 1556 e più volte ricostruita, al suo interno conserva cappelle barocche di legno dorato e scolpito, e azulejos dei secoli XVI e XVIII che ricoprono i corridoi che conducono alla sagrestia. Davanti alla facciata principale si trova un belvedere che offre una bella vista della città. Di fronte alla cattedrale vale la sosta il ristorante O Pitéu da Graça (Largo da Graca 95, tel. 00351.21.8871067; orario: lun-ven 12-15 e 19-22.30, sab 12-15; carte di credito: le principali; prezzo medio: da € 18, bevande escluse). Aperto nel 1921, questo locale tipicamente portoghese con pareti ricoperte di azulejos propone cucina raffinata e della tradizione. Dalla piazza, prendendo verso nord lungo Rua da Graça vale la sosta Tasca do Jaime (Rua da Graça 91, tel. 00351.21.8881560; orario: mar-dom 20-24) una tappa da non perdere nel nostro itinerario sulle orme del fado. In questo locale tipico infatti, ogni sabato e domenica, dalle 16 alle 21, si svolgono autentici spettacoli di fado vadío, ossia improvvisati.
Andando verso sud lungo Rua da Veronica si raggiunge il Mosteiro de Sāo Vicente de Fora (Largo de Sāo Vicente, tel. 0351.21.8810500; orario: mar-dom 10-18), monastero realizzato tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600 da Filippo Terzi in onore di San Vincenzo, patrono di Lisbona. La facciata è in calcare bianco dallo stile molto sobrio e austero e l’interno conserva alcuni capolavori come il mosaico di marmo policromo custodito all’interno della Cappella di Nostra Signora dell’Infermeria. Proseguendo lungo Campo de Santa Clara si raggiunge Campo de Santa Clara, una graziosa piazza alberata circondata da splendidi palazzi in stile manierista, barocco e neoclassico.
Il Fado, musica del cuore
Il nome deriva dal latino fatum (destino) perché si ispira al tipico sentimento portoghese della saudade e parla di emigrazione, lontananza, separazione, dolore e sofferenza. Come per ogni caso di musica popolare il fado ha trovato terreno fertile per la sua nascita e il suo diffondersi nei luoghi ai confini della malavita e della piccola delinquenza urbana, analogamente a quanto è accaduto per il samba, il tango e per la canzone napoletana. Il fado può essere di due dipi diversi: il fado di Lisbona e il fado di Coimbra. Quest’ultimo, di estrazione colta essendo praticato solo dagli studenti universitari, ha caratteristiche compositive e interpretative proprie e di norma viene suonato nei toni di maggiore. Il fado di Lisbona, invece, è nato nell’ambiente popolare della piccola malavita urbana ed è il vero fado popolare, divenuto musica con grande seguito popolare tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Oggi i faditisti, ossia i suonatori e cantanti di fado, si esibiscono nelle tasca, ossia le tipiche osterie di Lisbona, e nelle casas do fado. La più grande interprete di tutti i tempi del fado è stata Amalia Rodrigues scomparsa nel 1999 e inumata nel Pantheon nazionale
GLI AZULEJOS
L’azulejo è una tipica piastrella in ceramica nei toni del blu non molto spessa tipica dell’architettura portoghese e spagnola. Tradizionalmente la piastrella, con la superficie decorata e smaltata, è di forma quadrata con un lato lungo circa 12 centimetri. I pavimenti ma anche, qualche volta, per superfici parietali. Vasai, per rendere più accessibile l’impiego di questo materiale, evitando il grande lavoro di ritaglio nella collocazione, arrivarono a ritagliare i pezzi nell’argilla ancora fresca, con l’ausilio di uno stampo, a volte in ottone (al principio) e più tardi in ferro, il che fece semplificare l’assestamento, e la forma prescelta fu il quadrato. I disegni occupano generalmente quattro piastrelle e normalmente usano i toni del blu cobalto, miele, rosso, bianco e marrone scuro. Il disegno è fatto a mano e impresso per mezzi di una estampilha, una carta bucherellata su sui veniva passato un sacchetto di carbone in polvere, con un contorno di grasso che evitava l’espansione degli smalti durante la cottura. Agli inizi del Novecento l’azulejo trova una nuova dimensione attraverso disegni geometrici con riferimenti, in qualche caso, a forme naturali. Gli azulejos più belli e preziosi si possono ancora oggi vedere a Lisbona, molti eseguiti tra il 1938 e il 1946 come rivestimento di molti edifici in avenida Praia da Vitoria. Oggi occupano molti spazi in tutta la città.
LA RICETTA DEL CALDO VERDE
Questa ricetta è mutuata dalla tradizionale cucina povera della provincia di Minho, nel nord del Paese. Si tratta di una zuppa fatta con cipolla, aglio, patate e couve galega, una verdura che appartiene alla famiglia dei cavoli. Oggi è diventata quasi un piatto nazionale e si è arricchita di ingredienti fra cui anche il chorizo, ossia il salame piccante.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
6 patate
2 cipolle
1 spicchio d’aglio
brodo vegetale
200 gr di foglie di cime di rapa (o cavolo nero)
200 gr di chorizo (salame piccante)
olio
sale
In una casseruola fate soffriggere la cipolla tritata e lo spicchio d’aglio per qualche minuto. Unite poi le patate pelate e tagliate a dadini, mescolate e coprite con brodo vegetale caldo. Fate cuocere le patate una ventina di minuti finchè non diventano belle morbide e poi schiacciatele nel brodo con uno schiacciapatate. In una padella a parte scottate per pochi minuti il chorizo tagliato a fette abbastanza spesse e poi unitelo alla zuppa insieme alle foglie di cime di rapa lavate e tagliate. Lasciate cuocere il tutto per altri 10 minuti e servite la zuppa con un filo di olio extravergine d’oliva.
INFO UTILI
Come arrivare
In aereo: l’aeroporto di Lisbona Portela de Sacavém, tel. 00351.21.8413500 dista 8 chilometri dal centro città ed è collegato all’Italia da comodi voli diretti giornalieri in partenza da Roma, Milano, Bologna e Venezia.
TAP (www.flytap.com) ha voli diretti da Roma, Milano, Bologna e Venezia (a/r a partire da € 114)
Easy Jet (www.easyjet.com) ha voli diretti da Milano Malpensa, Roma e Venezia (a/r a partire da € 79,55)
Dove dormire
Hotel Santiago de Alfama**** (rua de Santiago 10-14, tel. 00351.21.3941616, www.santiagodealfama.com; carte di credito: le principali; doppia con colaz. a partire da € 165, suite a partire da € 270). Ubicato all’interno di un elegante e bellissimo edificio storico, offre 19 camere e bar con terrazza panoramica.
Dove mangiare
Pitéu (Largo da Graca 95, tel. 00351.21.8871067, aperto a pranzo e a cena lun-sab, chiuso dom; carte di credito: le principali; prezzo medio: da € 40, bevande escluse). Cucina tipica del posto con un menu molto ricco e una buona carta dei vini. Tra le specialità da provare baccalà con grao (ossia ceci), il cozido (bollito) e la feijoada.
Dove comprare
Sapataria Ondina (Rua dos Remédios 173, tel. 00351.21.8867954; aperto tutti i giorni tranne dom e lun mattino; carte di credito: le principali). Propone scarpe di ottima fattura e qualità a prezzi adeguati ma la spesa è ampiamente giustificata dall’alto livello qualitativo.
Documenti
È sufficiente la carta di identità. Per guidare basta la patente italiana.
Lingua
Portoghese
Valuta
Euro
Sanità
Non sono richieste vaccinazioni. Per l’assistenza sanitaria gratuita basta mostrare la Tessera Sanitaria Nazionale
Chiara ha risposto alla sfida che Auto&Donna ha lanciato e ha mandato sulla pagina FB, non 2 ma ben 3 ricette!!
Anche se questa dovrà rimanere fuori concorso abbiamo deciso di condividerla qui con voi.
E’ una ricetta che proviene direttamente da un suo viaggio in Portogallo.
Di cosa si tratta? Semplice : BACALHAU À BRÁS.
Ingredienti:
– 1 filetto di baccalà già ammollato (oppure, ricordatevi di lasciarlo in acqua almeno per 24 ore prima di cucinarlo)
– 1 cipolla bianca
– 2 uova (oppure la pratica mousse di uova Eggy)
– 4 patate
– olio quanto basta
– un goccio di latte
– pepe
– prezzemolo fresco
– un bicchiere di vino bianco
Preparazione Si tagliano a julienne le patate e si mettono a rosolare a fuoco vivo con abbondate olio (attenzione a girarle di tanto in tanto se no finirete per avere un rosti); nel frattempo affettare finemente la cipolla e quando le patate saranno un po’ croccantine, rimuovetele e mettete la cipolla nella stessa padella a rosolare, a fuoco lento. Quando inizierà a farsi trasparente, aggiungere il baccalà a pezzi e infine le patate: girate di tanto in tanto. Dopo 5 minuti, aggiungere anche le uova sbattute con un goccio di latte (oppure, la comodissima mousse già pronta Eggy) ed abbondante pepe: mescolare bene tutto. Deve diventare un pasticcio ben amalgamato. Per finire, spolverizzare con prezzemolo tritato; in Portogallo spesso viene servito con olive nere snocciolate, seguite il vostro gusto. Non uso sale perchè in genere il baccalà è già molto sapido: assaggiate prima di servire e, nel caso, aggiungetelo solo a fine cottura.