Conosci davvero la tua città? I misteri del quartiere Porta Romana

di   Franca dell’Arciprete Scotti

 

Oggi vi portiamo alla scoperta dei misteri del quartiere di Porta Romana di Milano

Chi l’avrebbe detto  che la definizione più ricorrente per il quartiere di Porta Romana a Milano sia “misteriosa”?

Una zona semicentrale, ben servita, elegante, ma qui, a Porta Romana, c’è qualcosa   di “misterioso” che ci spinge a fantasticare.

 

Per cominciare si chiama proprio  “ bagni misteriosi” la  piscina storica di via Carlo Botta che la regista Andree Ruth Shammah ha integrato  al teatro  Franco Parenti: uno spazio affascinante soprattutto di notte, protagonista di eventi e performance.

E poi quale mistero è più intrigante di quello della Casa del Diavolo?

Proprio  all’inizio del corso di Porta Romana, secondo la leggenda popolare,  abitava Satana in persona. Era il ricchissimo Ludovico Acerbi che, mentre la peste divampava in città,  organizzava feste sfrenate per tutta l’aristocrazia milanese, senza paura del contagio.

Insomma, basta fare due passi tra lunghi viali e strade secondarie di questo quartiere così tranquillo per scoprire leggende impensabili.

Ovviamente  non mancherà una eco delle canzoni di Giorgio Gaber che a sua volta con “Porta Romana Bella” citava la canzone popolare da trani “Ci stan le ragazzine che te la danno”..

 

Perché una volta Porta Romana segnava  il confine con la campagna e tutta la zona entro le mura spagnole era piena di trattorie e botteghe, oltre ad essere piena di orti, come dimostra  proprio la via Orti omonima.

 

D’altronde solo in questa zona semicentrale di Milano sopravvive una vera cascina frequentatissima: la Cascina Cuccagna, che  ospita prodotti a chilometro zero, ha camere di alloggio e ospita  eventi e incontri.

Oltre la famosa Porta,  cioè oltre  l’arco costruito a fine ‘500 durante il dominio spagnolo, si apriva la strada per  Roma.

Oggi anche questa zona  limitrofa al quartiere è in grande effervescenza.

Infatti nello Scalo di Porta Romana è già prevista la costruzione del Villaggio Olimpico per i giochi invernali del 2026.

 

 

Quindi grandi trasformazioni in vista, già anticipate  dall’intuizione della Fondazione Prada che qui, nella periferia di Largo Isarco,  aveva creato già nel 2015 una costruzione di grande effetto nell’area che,  agli inizi del  ‘900, era della fabbrica Società Italiana Spiriti.

 

Oggi la Fondazione è uno dei luoghi topici dell’arte a Milano, con la Torre bianca, alta nove piani in vetro e cemento che ospita  opere eccezionali di Jeff Koons, Pino Pascali, Damien Hirst e Walter De Maria. Nei due livelli superiori un magnifico  ristorante con vista panoramica su tutto il panorama del sud  milanese.

Nel quartiere di Porta Romana locali ovunque, per godere gli scorci delle strade  e sostare tra una passeggiata e l’altra.

 

All’Origine,  il ristorante del giovane chef torinese Fabio Titone, offre una food experience tutta da gustare, con  giochi tra dolce e salato, cromie diverse, arie aromatizzate, affumicature e infusioni.

Via Lamarmora 36, Tel. 02.5464312

Da Cocciuto in Via Gian Carlo Passeroni, 2, 4 piatti autentici, fortemente connotati e con declinazioni internazionali

Davvero originale il locale Latte di Avena:  Heaven è il marchio italiano esperto di bevande vegetali esclusivamente a base di avena, prodotti squisiti, sani e sostenibili, che stupiscono per il gusto.

Latte di Avena, Viale Emilio Caldara 13/7,

E per svagarsi appena si potrà tornare a teatro?

Oltre al Franco Parenti, ecco l’altro teatro storico della zona.

 

E’ il glorioso Carcano, costruito agli inizi dell’800 sulle rovine di un ex convento, che ha ospitato sul suo palcoscenico grandi nomi dello spettacolo, da Giorgio Albertazzi a Giorgio Gaber.