Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia
di Benedetta d’Argenzio
Una bellezza tutta da scoprire quella della Polonia, un Paese che ha molto da offrire, stupendo l’occhio e l’immaginazione del viaggiatore moderno e curioso, che non si accontenta delle solite mete. Noi di Weekend Premium vogliamo raccontarvela, partendo proprio dalla sua capitale, la splendida Varsavia, a cui potete dedicare un weekend lungo, oppure sceglierla come tappa di una vacanza on the road alla scoperta della Polonia.

Varsavia e la sua rinascita
Prima della Seconda Guerra Mondiale, Varsavia era considerata la “Parigi del Nord”, per la bellezza dei suoi palazzi e per la lunga storia, a tratti gloriosa, a trati travagliata. Dopo il Secondo Conflitto Mondiale, che l’aveva lasciata in macerie, la città è straordinariamente risorta, grazie all’impegno dell’intera nazione, ma anche alle eccezionali “Vedute del Canaletto”, splendidi dipinta talmente dettagliati da assomigliare a vere e proprie fotografie, che hanno consentito di ricostruire la Città Vecchia, cuore del centro storico, in maniera talmente fedele e perfetta all’originale da farla includere nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Seppure più piccola di dimensioni rispetto, per esempio, a Londra o a Parigi, oggi Varsavia è una città dinamica, vivace e giovane. Inoltre, non solo è la sede dell’amministrazione centrale della Polonia, ma anche il principale centro scientifico, culturale e artistico. Basti pensare che vanta ben 70 università, tra pubbliche e private, e nei suoi istituti scientifici studiano più di 200 mila studenti. Tantissimi anche i centri artistici e culturali, tra cui 28 teatri, 35 musei e 60 gallerie d’arte. Senza dimenticare i servizi turistici, tra alberghi prestigiosi, negozi eleganti, ma anche mercatini, centri per lo shopping, pub, locali in cui ascoltare musica dal vivo, parchi dove potersi rilassare nel verde e molto altro.
La Città Vecchia
Una visita alla capitale polacca non può che cominciare dal suo cuore antico, la Città Vecchia. Patrimonio dell’Umanità UNESCO, colpisce per i suoi palazzi dalle facciate colorate, ricostruiti dopo essere stati distrutti dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il centro della Città vecchia è la splendida Piazza del Castello (Plac Zamkowy) con al centro la Colonna di Sigismondo, alta 22 metri, del 1644, dedicata a re Sigismondo III Vasa, che nel 1596 fece trasferire la capitale da Cracovia a Varsavia. Di fronte alla colonna si trova il Castello Reale, residenza dei sovrani polacchi e ora sede del presidente della Repubblica.

Se volete ammirarla dall’alto, potete salire sull’Osservatorio (Taras Widokowy), ma dovete essere bene allenati, dal momento che per arrivare in cima bisogna percorrere 150 gradini!

Proprio dietro alla Piazza del Castello si trova la Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta) dall’inconfondibile forma quadrata, circondata da palazzi dalle facciate colorate e simbolo di Varsavia. Un tempo, qui c’era il cuore pulsante della città, vi si svolgevano infatti, feste, cerimonie e persino esecuzioni. Oggi, invece, la zona pullula di ristoranti, bar e deliziosi negosi. Una curiosità: al centro della piazza si trova una statua dedicata alla Sirenetta, assai simile alla celebre “sorella” di Copenaghen.

Lungo la Strada Reale
Imperdibile una passeggiata, anche a tappe, lungo la Strada Reale, un percorso di circa 10 km che collega il Palazzo Reale, nella Città Vecchia, al Palazzo di Wilanów, la residenza estiva della casa regnante. Costruita in stile barocco alla fine del Seicento, è chiamata “la piccola Versailles” per la somiglianza con la reggia parigina ed è uno dei monumenti più visitati della città.

La Strada Reale comprende anche Via Krakowskie Przedmieście, dove si concentra la maggior parte delle chiese storiche, tra cui la Chiesa di Santa Croce, dove è custodito il cuore di Chopin, e antichi palazzi, costruiti tra il XVII e il XVIII secolo. Oggi, alcuni di essi ospitano l’Università di Varsavia, la sede dell’Accademia Polacca delle Scienze, con la statua di Niccolò Copernico.

Il tratto principale è della Strada Reale è invece, Via Nowy Świat, sulla quale dominano architetture del XIX secolo e dove si trovano diverse boutique, librerie, caffè e ristoranti. Nelle vicinanze del fiume Vistola si trova poi l’imponente struttura del Museo Nazionale, che custodisce, tra gli altri, gli splendidi affreschi di Faras, scoperti in Sudan da archeologi polacchi e le collezioni del Museo dell’Esercito Polacco.

Proseguendo ancora verso sud si arriva su Aleje Ujazdowskie, la più bella strada di Varsavia sulla quale si affacciano gli splendidi palazzi delle ambasciate straniere, l’Orto Botanico, le sedi dei Ministeri e il meraviglioso Parco di Łazienki Królewskie. In questo polmone verde di 76 ettari si trovano diversi edifici, tra cui il Palazzo sull’Acqua, che si riflette nelle acque del vicino laghetto, l’Anfiteatro estivo, il Palazzo Myśliewicki e il Palazzo del Belvedere, che fino al 1994 è stato la residenza del Capo di Stato polacco. Inoltre, sotto al monumento a Chopin, dalla metà di maggio alla fine di settembre, tutte le domeniche, si tengono concerti in onore del grande compositore.

La Strada Reale ha come tappa finale il Palazzo Wilanów, che si trova a circa 6 km dal Parco Łazienki. Lo splendido palazzo barocco costruito nella seconda metà del XVII secolo era la residenza estiva del re Giovanni III Sobieski. Lo stile ricorda quello della Reggia di Versailles. Il re, infatti, voleva ricordare all’adorata moglie il Paese di lei, la Francia.

Il Palazzo si può visitare e al suo interno si possono ammirare una collezione di mobili, una di ritratti, di sculture e armature. Qui si trova anche il singolare Museo del Manifesto, unico nel suo genere. Aperto nel 1968, si trova nell’antica rimessa del palazzo.

Dal Ghetto Ebraico all’Archeologia Industriale
Ci sono moltissime cose da vedere a Varsavia. Se avete tempo, per esempio, potete salire fino al 30° piano del Palazzo della Cultura e della Scienza, che si trova nella zona moderna della città, nelle vicinanze della stazione centrale. Si tratta di un grattacielo di 234 metri, costruito secondo i canoni del realismo socialista, di cui è il migliore esempio fuori dai confini dell’ex Unione Sovietica. Da qui si può ammirare un panorama mozzafiato della capitale, tagliata in due dal corso sinuoso della Vistola.

Continuando il nostro viaggio a Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia, scopriamo che merita certamente una visita anche il Ghetto Ebraico, che ospita il Polin Museum, che racconta mille anni di storia degli Ebrei Polacchi. Prima delle Seconda Guerra Mondiale, infatti, la Polonia ospitava la più grande comunità ebraica d’Europa. Con l’invasione nazista del 1939 venne creato il ghetto e la popolazione diminuì drasticamente a causa delle deportazioni. In seguito alla famosa rivolta, tra aprile e maggio 1943, i tedeschi lo rasero al suolo facendo migliaia di vittime.

Se invece siete appassionati di archeologia industriale, Varsavia nasconde diversi gioielli. Tra questi c’è la centrale elettrica Elektrownia Powiśle, progettata nel 1904 per alimentare la città. Dopo aver cessato la sua funzione fu oggetto di un importante intervento di riqualificazione urbana che ne ha fatto un grande spazio multifunzionale che ospita negozi, ristoranti, hotel e molto altro.

Da non perdere poi il Neon Muzeum, un museo unico nel suo genere in Europa, inaugurato nel 2005 e che ospita la documentazione e la conservazione delle insegne neon risalenti alla Guerra Fredda. Il museo è ospitato nella Soho Factory post industriale e custodisce centinaia di insegna che rappresentano la tradizione polacca dell’Out of Home, cioè piccole opere d’arte luminose per segnalare la presenza di negozi e uffici.

Infine, all’interno delle fabbriche rivitalizzate “Koneser”, è stato inaugurato nel 2018 il Museo della Vodka Polacca. Si trova nel quartiere Praga e si tratta di un suggestivo edificio ottocentesco ricostruito con nuovi spazi. Il museo si propone di fare conoscere, anche attraverso installazioni multimediali, la ricca e lunga storia della produzione e degli usi e costumi legati alla Vodka polacca. È l’unico museo al mondo dedicata alla famosa bevanda alcolica, inclusa nella lista dei prodotti IGP- Indicazione Geografica Protetta.

Nei dintorni di Varsavia
Per chi volesse esplorare anche i dintorni di Varsavia, a 53 km dalla capitale, si trova la piccola località di Żelazowa Wola, dove si trova la casa natale di Fredyryk Chopin. Si tratta di una residenza di campagna circondata da un meraviglioso parco, nella quale è stato allestito un piccolo museo dedicato al compositore e dove, in estate, si tengono concerti all’aperto eseguiti da pianisti di fama mondiale.

A poca distanza da Żelazowa Wola si trova poi Nieborów, sede di una splendida residenza barocca della seconda metà del XVII secolo, di cui si conserva ancora oggi l’arredo originale. Nelle vicinanze si trova anche il bel parco settecentesco Arkadia, ricco di scorci incantevoli.

Infine, nella vicina Łowicz, vale una visita la splendida collegiata medievale ricostruita nel XVIII secolo e dove in estate, in occasione della Festa del Corpus Domini, si celebra una famosa processione durante la quale i cittadini della città e dintorni indossano i variopinti costumi regionali.












Informazioni: 














Breslavia o Wroclaw (scegliete voi quale vi suona meglio) è, secondo me, un’ottima destinazione per un weekend ricco di scoperte e soprese. Era una meta poco sconosciuta fino a qualche anno fa ma, con l’arrivo di voli low cost, è diventata un perfetto citi break.Ecco come l’ho vissuta io, in 17 mosse!
1) Panorama di RaclawiceE’ un diorama a 360 gradi, cioè un’ambientazione in scala ridotta, che ricorda la battaglia combattuta il 4 aprile 1794 tra Polonia e Russia, una riporduzione dalla grandezza straordinaria: 114 metri di lunghezza per 15 di altezza.
4) Anonymous Pedestrian’s MonumentUn monumento di Wroclaw molto originale, situato su due lati dell’incrocio delle strade Świdnicka e Piłsudski. Commemora l’istituzione della legge marziale in Polonia È composto da 14 figure in bronzo che sembrano emergere dalle pavimentazioni.
5) Opera Wroclawska ( Teatro dell’Opera )Chiamato il ‘Teatro dei 3 Karl’, infatti fu costruito nell’1800 da Karl Ferdinand Langhans, come teatro comunale. 25 anni dopo fu severamente danneggiato da un incendio e venne ricostruito da Karl Lüdecke. ma sfortunatamente, fu nuovamente distrutto da un incendio e fu rimesso in sesto dal terzo Karl, Karl Schmidt. Breslavia è ricca di teatri e performance, tra cui Teatr Lalek ( Teatro delle Bambole ) – Teatr Polski ( Teatro Polacco ) – Teatr Wspólczesny ( Teatro Contemporaneo )6) The dancerSelfie d’autore: accanto alla statua della ballerina che impersona il simbolo della tolleranza,
7) Market HallProgettato da Richard Plüddemann. Ha combinato le forme dello stile storico con le ultime soluzioni tecnologiche e la costruzione pionieristica mondiale di archi in cemento armato parabolico progettati da Friedrich August Küster. Il mercato coperto nei cui interni si possono sicuramente trovare tra le migliori attrazioni commerciali di Breslavia, viene ancora utilizzato per i suoi scopi originali. Scatenatevi in food-shopping!


12) Le bancarelle di Hala Targowa, in Ulica Piaskowa, che durante la settimana offrono prodotti tipici e spezie.

la chlodnik, la zuppa fredda a base di barbabietola rossa, erba cipollina e panna acida dallo strano colore rosa, i popolarissimicpierogi ravioli di pasta fritti o bolliti e farciti con funghi, carne, formaggio, patate, ricotta, crauti. Altri piatti popolari sono il bigos, il famoso stufato di carne, cavoli e crauti, Tra i dolci, i pierniki, deliziosi biscotti a base di miele e spezie glassati o ricoperti di cioccolato.
Dove alloggiare
E per finire (o cominciare)… caccia al nanetto !
Cesare ZuccaMilanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.
Polonia. Oggi vi porto a
Ecco le mie mosse1) Scoprire i sotterranei della Cattedrale Poznan è la culla della moderna Polonia. Era la capitale durante la metà del X secolo e conserva ancora il nome ufficiale “Stoleczne Miasto Poznan” (“La capitale di Poznan”) Nei sotterranei della cattedrale di Poznań si trovano cimeli della prima cattedrale polacca del X secolo, sepolture dei primi sovrani polacchi nonché il battistero del 966. Se non siete fifoni o claustrofobici, avventuratevi dentro la stanza buia che contiene le bare. L’Isola della Cattedrale è uno dei più bei punti della Città, ricco di fascino e di storia.
Predomina su di essa l’ arcicattedrale gotica dei Santi Pietro e Paolo, che custodisce, fra gli incommensurabile tesori d’arte e della millenaria tradizione religiosa, la Cappella Aurata. La magnifica cattedrale, la piccola chiesa di Santa Maria, i sanpietrini che corrono al posto dei vecchi bastioni e le antiche case dei canonici la rendono un’oasi di silenzio e pace, dove sembra che il tempo si sia fermato
2) Chi veramente decifrò il codice Enigma ?Furono proprio tre matematici polacchi: Marian Rejewski, Jerzy Rozycki e Henryk Zygalski a iniziare l’impossibile impresa di decifrare il codice della macchina crittografica tedesca. Enigma di Adolf Hitler, le loro ricerche furono poi finalizzate dall’ inglese Alan Turin. È possibile visitare il museo e il monolite commemorativo in bronzo a tre lati dedicato alla loro memoria di fronte al Castello Imperiale. Inoltre ora c’è un museo pop-up gratuito accanto al memoriale in cui i visitatori possono scoprire di più su questi pionieri codebreaker.
3) Il Castello ImperialeIl Castello Imperiale di Poznań è l’ultima e la più giovane residenza reale in Europa, costruita agli inizi del Novecento per l’imperatore Guglielmo. Dopo che i nazisti conquistarono Poznan nella seconda guerra mondiale, il castello, riprogettato nel brutale stile architettonico del Terzo Reich,divenne la residenza ufficiale di Hitler. Oggi il Castello è un centro culturale che ospita diverse mostre, un cinema e un teatro per bambini. Il castello può essere visitato con la guida, il che permette di scoprire gli angoli e gli oggetti più nascosti e curiosi, come per esempio il trono di Guglielmo II, dal peso complessivo di 5 tonnellate. I biglietti si possono acquistare alla cassa Più info su
4) Le caprette superstarNel cuore della Piazza del Mercato Vecchio troverai un imponente dal cui orologio sputano con due caprette di legno, forse l’attrazione piu simbolica della città. La leggenda dice che al banchetto inaugurale del Municipio, lo chef abbia bruciato l’arrosto e abbia rubato due caprette con l’intenzione di farle arrostire… le caprette iniziarono a sbattere le teste sul bordo della torre e diedero spunto al Governatore di farne un copia in legno e essere attaccate al meccanisco dell’orologio. Da allora a mezzogiorno , e solo a mezzogiorno, le caprette si scornano ben bene per 12 volte ai rintocchi del mezzodì, creando uno show che paralizza letteralmente la piazza gremita di turisti con la testa all’insù.
Una dritta per i ritardatari: se non siete riusciti a raggiungere la Rynek per le 12:00, all’interno del Municipio troverete un meccanismo vintage con le caprette, mentre qua e là nella città potrete imbattervi nelle statue delle litigiose caprette.
5) Il croissant di San MartinoChe bontà! Fatto con pasta sfoglia e semi di papavero, vaniglia, buccia d’arancia, crema, uvetta e fichi secchi. E’ uno dei dolci polacchi più famosi, protetto dal Certificato di Autenticità dell’Unione Europea, che consente solo la sua produzione in Wielkopolska, sotto rigorose istruzioni. La tradizione di cuocere i croissant di San Martino risale al XIX secolo. Uno dei pasticceri di Poznań, in risposta alla chiamata del parroco, chiedendo donazioni per i poveri, fece tre vassoi di cornetti e li portò nella chiesa. Altri pasticceri presto seguirono il suo esempio e la tradizione continua: per la festa di San Martino (11 novembre), i nativi di Poznań e i numerosi turisti mangiano circa 1,25 milioni di cornetti!
6) Ovviamente… il Museo del CroissantBellissimo palazzo rinascimentale proprio di fronte al Municipi, dove vengono svelati i segreti dei celebri croissant. Gli spettacoli sono presentati dal vivo dalla gente del posto e i prezzi includono la degustazione di cornetti! I segreti di questo tesoro culinario si possono esplorare nell’apposito museo (
7) Lago di Malta e un treno davvero specialeSempre in città, c’è un lago lungo 2 km, usato per le competizioni di canottaggio.C’è anche una pista da sci asciutta, per tutto l’anno, un enorme parco acquatico, che offre anche una vasta gamma di trattamenti benessere, ottima idea per un momento di relax durante il viaggio. Lungo la sponda nord del lago passa il trenino Maltanka che sovente, nei weelend, viene trainato dall’antico motore a vapore Borsig , Pensate che la locomotiva, Affinché possa fare la prima corsa delle 10:00, deve essere avviata alle 2,30 della notte! Info
8) Museo NazionaleIl
9) Per un momento greenTuffatevi nel Cytadela, il grande parco di circa 100 ettari che si trova nel centro della città, sui resti di un’antica fortezza prussiana e che ospita il Museo delle armi e il Museo dell’esercito. Oltre a essere una perfetta location per una bella passeggiata o una corsa in bici, potrete assistere a eventi e concerti e concerdervi soste gustose nei numerosi ristoranti e caffetterie.
!0) Eccoli!Li ho studiati, cercati, analizzati, provati … sto parlando dei tradizionalissimi ‘pierogi’ irresistibili ravioloni tipici della cucina polacca. Ne ho provati precchi ma , secondo me, il migliore è
11) Lo stadioE’ stata l’arena della coppa UEFA 2012. Può contenere fino a 43 mila appassionati di sport. È un luogo di emozionanti eventi sportivi, grandi concerti, spettacoli, incontri e altri eventi spettacolari.è famoso per la sua atmosfera grandiosa. Lech Poznań gioca le sue partite a Poznań da febbraio a dicembre. Il programma attuale del gioco e l’acquisto dei biglietti online sono disponibili su: 
mentre in un ex birrificio del 19esimo secolo, è nato
Oltre a un’infinità di negozi, troverete anche birrerie all’aperto, discoteche, un parco, un centro artistico e il super design Hotel
INFO
Cesare ZuccaMilanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.
Monsieur Bonaparte aveva ragione: questa città, affacciata sul Mar Baltico, era un punto strategico per chiunque avesse ambizioni di dominio sull’Europa centro-orientale. Nel corso dei secoli Danzica è diventata uno dei luoghi più cruciali della storia del mondo. Dallo scoppio della seconda guerra mondiale alla nascita di Solidarnosc che ha dato inizio, con effetto domino, al crollo dei regimi comunisti.
Non solo storia, però. Danzica è per tradizione dedita al commercio e al turismo. Molti i visitatori polacchi e stranieri, amanti della natura che si manifesta nelle dolci colline della Casciubia, coperte di laghetti e boschi di betulle.
1) Le porte e i muralesPartite dalla Porta Verde e percorrete la Via Reale (Ulica Dluga) fino a Dlugi Targ, centro pieno di ristoranti, bar, saltimbanchi, attori in costume e palazzi importanti: il Municipio con la torre più alta di Danzica che ora ospita il Museo storico della città, la Casa d’Oro e l’iconica Fontana di Nettuno, dove un selfie è d’obbligo.
Superata la Porta Superiore, vedrete apparire la Casa delle Torture, la Torre di Prigionia, la Chiesa di S.Maria, ritenuta la più grande chiesa in mattoni al mondo e la pittoresca strada Ulica Mariacka. Se amate i murales d’autore, dirigetevi verso il quartiere Zaspa, case pastello e spettacolari murales. Gli abitanti della zona organizzano tour gratuiti.
2) Glowne Miasto e SolidarnośćIl centro città ricostruito com’era circa 400 anni fa, con edifici gotici in mattoni rossi e casette strette che tradiscono l’influenza olandese. Qui potete fare shopping (e magari qualche buon affare) nelle botteghe artigiane, negozi d’antiquariato, wine-bar e boutiques di moda.
Le strutture che onorano Solidarność, il movimento che nel 1980 sconfisse il regime comunista. si possono visitare a bordo di un pulmino d’epoca attraverso l’area portuale di Gdynia, con tappa nell’officina dove lavorò Lech Walesa, fondatore del movimento.
Oggi gli ex-spazi industriali ospitano mostre d’ arte contemporanea.
3) Fame?Come alternativa al ristorante classico, ecco (purtroppo in via di estinzione) i bar mleczny, modesti e economici self-service, retaggio dell’era comunista. Cucina casalinga e… limitata. I piatti sono scritti, rigorosamente in polacco, su una lavagna mentre la burbera signora tuttofare (cuoca, manager, cameriera) li cancella mano a mano che vengono esauriti. Meglio andarci presto… e diffidare dalle ‘nuove versioni’ con banconi ricchi di cibo, musica, servizio organizzato e wi-fi e (ahimè) il sito web…
Qualche nome? Neptun, Syrena, Turystyczny, il Mleczny, purtroppo tutti un po’ ‘modernizzati’. Il più autentico l’ ho trovato per caso, di fronte al maestoso Castello Malbork (che vale la pena di visitare) appena fuori Danzica. Anonimo, nessuna insegna e una strepitosa zuppa zurek (la mia preferita)
Voglia di street food? Nel mercato Hala Targowa troverete la più genuina gastronomia locale: carne e insaccati affumicati, pesce essiccato, dolci ai semi di papavero, tanta frutta e verdura (le prugne sono squisite) e il meraviglioso pane nero
4) Due museiHewelanium Center, immerso nel verde con spettacolare vista sul porto. E’ un museo interattivo dedicato alla scoperta dalla scienza e dei fenomeni naturali. Si va dalla fisica dell’energia alla sperimentazione dei fenomeni luminosi. Museo della II guerra mondiale, uno dei musei più innovativi d’Europa, e nuova icona cittadina.
La sghemba costruzione su 5 piani commemora gli eventi bellici e racconta com’era la vita della gente comune durante quei terribili anni. A causa dell’argomento e delle immagini dure, il museo ha creato anche un itinerario più ‘leggero’ dedicato ai bambini.5) Ambra! La portentosa pietra portafortuna e protettrice.Tipica della zona, questa pietra millenaria dalle proprietà benefiche, al contatto con la pelle, è in grado di rilasciare acido succinico che funziona come agente antinfiammatorio, analgesico e antitossico.
Combatte artosi e reumatismi, dolori alla schiena, sciatica, tendiniti, e i disturbi di stomaco. Favorisce la guarigione di ematomi e piccole ferite, combatte lo stress, procura calma e buon sonno. E’ considerata un infallibile portafortuna.
Prima di comprarla. vi consiglio una visita al
E poi… tuffatevi da
6) Una tappa chic a SopotVicina stazione balneare dove da oltre un secolo benessere e cura del corpo si coniugano a una vivace vita mondana. Troneggia il
7) Per una notte da sogno
INFO
Noleggiare una bici?Buona alternativa per godersi la città, con una scorribanda nel centro, un rilassante percorso lungo il fiume o una pedalata fuori porta, in gruppo o da soli. Il costo va dai 2 Euro all’ora a 13 Euro per una giornata.
Zigzagando tra i negozi in stile comunista che si affacciano sulla via Kalwarjiska, raggiungerete una piazza disseminata da grandi sedie in ferro, a ricordo delle vittime dell’Olocausto. E’ la Plac Bohaterow Getta tristemente famosa per essere stata il luogo di raduno degli ebrei destinati ai campi di concentramento.
Qui potrete visitare la minuscola Apteka Pod Orlem una farmacia centenaria che fu il punto di incontro di scienziati e artisti che vivevano nel ghetto.Una breve passeggiata vi porterà alla Fabbrica di Schindler (Lipowa 4) o meglio, al museo interattivo che sorge nel luogo dove era situata la fabbrica. Attraverso ambientazioni, oggetti, suoni e documenti viene ricordata l’opera umanitaria dell’ avventuriero tedesco Oskar Schindler e della sua lotta per evitare gli orrori delle persecuzioni antiebraiche.
Vi attende un emozionante percorso di una strada simbolica che illustra momenti della vita degli ebrei e dei polacchi sotto i nazisti. Terminata la visita al museo, concedetevi pure un lungo respiro di sollievo anche perche’ si cambia pagina, Infatti vi aspetta un tuffo nei colori dell’arte contemporanea esposta nel museo Mocak (
Escursione al saleSe cercate un’ escursione davvero diversa, visitate Wieliczka (wieliczka-saltmine.com), incrdibile miniera di sale attiva da ben 700 anni. Dista solo 15 chilometri da Cracovia ed e’ raggiungibile con il treno dalla stazione ferroviaria o tramite gli autobus che partono dalle vie Basztowa e Starowislna oppure con il supereconomico bus giallo 304 (meno di un euro) che parte ogni 20 minuti dalla fermata Dworzec Glowny Zachod alla Galeria Krakowska.
Esistono anche mini bus e i taxi sono a prezzi modici. In un labirinto lungo quasi due chilometri, vi attendono tunnel, scavi archeologici, laghi, cappelle, statue, bassorilievi. C’e’ perfino una mastosa cattedrale con una riproduzione dell’ Ultima Cena.
Tutto un mondo realizzato in sale e animato da luci, musica e i personaggi, veri o leggendari, che fanno parte della storia di questa incredible caverna sotterranea, profonda 300 metri e illuminata da meravigliosi candelabri, anch’essi di sale. Al termine del giro treverete un negozio souvenir dedicato ai prodotti in salgemma e un simpatico ristorante polacco dai prezzi fortunatamente “non salati”…
Dove dormire a low budgetMolti B&B a pezzi modici : Globtroter (
Sono forniti di cucina ben attrezzata, che magari potreste utilizzare una sera per una cenetta stile polsky, a base delle delizie gastronomiche polacche (ovviamente già belle e pronte) che troverete sia in piccole botteghe alimentari, sia nel colorato mercato Stary Kleparz opuure nel fornitissimo Krakowski Kredens (Grodzka 7) il tutto inaffiato dalle ottime birre locali.Ecco qualche indirizzo.P&J Apartments (
Adam si diverte a inventare, sconvolgere e stupire. “Sono attento a cio’ che la stagione, come la vita, mi propone” spiega lo chef “ in estate, quando il fungo e’ protagonista, creo un menu tutto a base di finferli, mentre dedico l’autunno alla carne di cervo, servita con pere e zafferano”. Come intermezzo un esplosivo shot di vodka al pepe con ostrica e limoneAlla riscoperta dei bar MLECZNYPer un pasto veloce o semplicemente uno snack poco impegnativo, avventuratevi in uno (o piu’) dei tanti bar mleczny (chiamati anche milk bar). Retaggio dell’era comunista, proponevano piatti poveri a base spesso di latticini. Qui potrete assaporare, oltre all’ottimo cibo casalingo, l’atmosfera del tempo passato..
Entrando vi troverete a fare la fila tra studenti, pensionati, squattrinati e turisti. Arredamento essenziale. Il menu e’ scritto (in polacco) sulla lavagna. Ritirate un numero e quando viene chiamato (in polacco), raggiungete la finestrella da cui sbuca una signora (che parla solo in polacco) e ordinate (in polacco…) Insomma, con un po’ di immaginazione e il gentile supporto di traduzione spesso offerto dagli altri clienti polacchi, riuscirete a gustare ottimi piatti fatti in casa a costo davvero irrisorio. Un primo e secondo di carne con contorni costa pochi euro.
Trionfano le zuppe, tra cui la koperkowa (latte, verdure e aneto), la classica zurek (segale, patate, salsicce, uovo e alloro, talvolta servita in un piatto di pane), la kapuśniak (crauti, patate e bacon). Trionfa la kasza manna na mleku (latte e semolina) che, richiestissima, sparisce alla mattina.I mleczny chiudono alle 17, ma non arrivate troppo tardi o non troverete nulla…
Purtroppo in via di estinzioneA causa dell’aumento dei costi d’affitto sono sempre più rari, Snack bar e self service hanno preso il posto dei vecchi mleczny. Trovarne uno ancora funzionante è una caccia al tesoro. Eccovi le mie ricerche. Eccone alcuni: Bar mleczny (Grodzka 3) Krakus (Limanowskiego 16), Warsztat (Izaaka 3), U Stasi (Mikołajska 16) Pod Barbakanem (Mostowa 27) Dworzanin (Florianksa 19) Południowy (Rynek Podgórski 11) In versione “piu evoluta” i quattro ristoranti della catena Polakowsky (
Consiglio finale: per un conveniente cambio euro-zloty (la moneta polacca ) meglio evitare l’ aereoporto e rivolgersi a uno dei numerosi botteghini, spesso uno di fianco all’ altro, che troverete nei supermaket o nelle strade piu’ affollate. Informatevi e scegliete il più vantaggioso.Per informarvi, godere al meglio della città e per sapere sempre dove andareQui troverete notizie, informazioni e curiosità:Siti web:
La Citta’ Vecchia e il Ghetto EbraicoIniziate la vostra visita con il classico giro della città ripercorendo la Via Regia, l’antico percorso dei principi in procinto d’essere incoronati. Si parte da Piazza Matejki, nella cui chiesa si trovano ancora gli abiti di Papa Wojtyła, allora vescovo di questa città. Sono moltissimi i turisti che visitano Cracovia, desiderosi di conoscere i tanti luoghi che ricordano la sua gioventù in veste di studente, operaio, poeta e seminarista fino alla nomina papale.Attraversate la Porta di San Floriano, dove la tradizione vuole che al primo passaggio si esprima un desiderio, percorrete Florianska, affollata via del centro, ricca di palazzi d’epoca. Da qui si accede a un gioiello: la Piazza Medievale del Mercato, la più grande d’Europa e simbolo del potere di Cracovia che a quel tempo era capitale della Polonia.
Visitate il Palazzo del Tessuto che ospita una ricca collezione di quadri polacchi, mentre al piano terra vi attende un piccolo paradiso dello shopping dove potrete curiosare e mercanteggiare nelle numerose bottegucce d’artigianato specializzate in gioielli di ambra, pietra dai magici riflessi dorati, la cui lavorazione è molto diffusa nei paesi che si affacciano sul Baltico.
Entrate nella Chiesa di Santa Maria, dal suntuoso altare realizzato da Veit Stoss, considerato la pala d’altare lignea più grande del mondo. E’ alto 13 metri con figure in legno di tiglio che raggiunono i tre metri di altezza. Le torri della Chiesa sono asimmetriche, una di 81 metri e una più bassa di 69 metri. Ogni ora, dalle finestre della torre più alta, si affaccia un trombettiere che suona una breve melodia chiamata hejnał. Dopo poche battute la musica si interrompe bruscamente a ricordo della vedetta che venne uccisa da una freccia mentre suonava l’allarme dopo aver avvistato i Tartari che si avvicinavano alla città. Poco importa se il racconto sia storia vera o leggenda popolare, di certo e’ divertente stare con naso all’insù ad ascoltare il piacevole inno e salutare l’omino che, terminata la sua performance, si affaccia con la sua tromba da una delle finestre.
Percorrete la via Grodzka, magari concedendovi uno snack a un baracchino dI obwarzanek, tradizionali anelli di
Ben rifocillati, iniziate a salire una stradina che si arrampica sulla collina dove troneggia il Castello di Wawel, dimora di re per sette secoli e sede leggendaria di un drago mangiauomini. Potrete entrare nel cortile interno del castello e osservare la Cattedrale. Se siete appassionati di storia, vale la pena di pagare pochi euro e visitare la splendida Armeria del Castello. Da non perdere il ghetto ebraico di Kazimierz, quartiere che venne fondato nel 1335 e che fu abitato dalla popolazione ebraica fino alla seconda guerra mondiale.
Riscoperto negli anni novanta, oggi è una zona tutta da scoprire che pullula di bar, ristorantini e boutiques trendy. Si parte dall‘Antica Casa di Preghiera, l’attuale Centro di Cultura Ebraico, al suo lato c’è un cortile che potreste riconoscere, qui infatti vennero girate alcune scene diel capolavoro di Spielberg, Schindler’s List. Ecco quindi una delle piazze più frequentate dai giovani: Plac Nowy, centro della movida intellettuale cracoviana, che ama ritrovarsi nel caffè libreria Lokator (Mostova 1) divulgatore di letteratura indipendente e nella Galeria Mostowa ArtCafe (Mostowa 8) che propone mostre di fotografia e pittura d’avanguardia.
Il tutto servito con le ottime birre polacche e l’immancabile zapiekanka,un mezzo filoncino grillato e servito con formaggio, funghi, erba cipollina e ketchup. Inventato in pieno comunismo anni 70’ e’ tuttora lo street food polacco per eccellenza. Il migliore? Lo troverete nell’affollatissimo botteghino Enzior.
Molte le sinagoghe, tra cui la Tempei, che, grazie alla sua eccezionale acustica ospita concerti di musica classica e la Remuh dove riposano rabbini illustri. Merita una visita Stara, la Vecchia Sinagoga, che ora e’ un museo.DOVE MANGIAREWierzynek (Rynek Główny 15, 
Copernicus (Kanonicza 16, hotel.com.pl) nella suggestiva via Kanonicza, uno i ristoranti migliori di Cracovia. Architetture d’interni d’alta classe e nei fine settimana un pianoforte che accompagna le serate. Servizio e presentazione impeccabile. Innovazioni nouvelle cuisine abbinate a piatti polacchi. Non per nulla è consigliato dalla guida Michelin. Si trova nell’omonimo hotel, un palazzo medioevale dove si narra che Copernico abbia abitato e studiato nei suoi soggiorni a Cracovia.
La sera la sala si trasforma in un ristorante dall’atmosfera serena con una bella balconata in cui bere un drink prima di cena. Nel menu, una spettacolare zuppa di barbabietole con crema di rafano. E se il buongiorno si vede dal mattino… la vostra giornata sara’ davvero splendida, vista la prima colazione servita in che uno spettacolare buffet staripante di prodotti tipici polacchi tra cui pesce affumicato e ottimo salmone. Non mancano le delizie internazionali come le cremose uova alla Viennese, cucinate al momento.
Hotel Stary (Szezepanska 5, stary.hotel.com.pl)È quello scelto dalla nazionale inglese per gli europei 2012. Non a caso è vincitore del premio per migliore architettura d’interni. Camere spaziose, con soffitti a trave di legno e pareti da cui affiorano affreschi originali Alcune suite sono davvero suntuose, come la numero 100 con vasca da bagno high tech nel bel mezzo della stanza. La SPA si snoda attraverso una suggestiva piscine incorniciata dagli archi delle antiche mura del palazzo.
Se il vostro budget è piu’ “strettino”, Cracovia offre una valanga di proposte per tutte le tasche. Da alberghi medio costo fino convenienti bed&breakfast e economici hostels per i giovani, meglio se di gestione “polsky” cioe’ coordinati da strutture locali. Se siete gia’ a Cracovia, potete semplicemente rivolgersi al Tourist Information Office (Mariacki Square 3) oppure ai numerosi uffici turistici, sparsi per tutta la citta’ (
Quasi ogni epoca, ha lasciato qualcosa in eredità alla splendida città, come le case borghesi gotiche che si possono vedere percorrendo le strade del centro e gli eleganti palazzi rinascimentali, si passa da uno stile Barocco voluttuoso ad un’Art Déco giocosa.


