Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia

di Benedetta d’Argenzio

Una bellezza tutta da scoprire quella della Polonia, un Paese che ha molto da offrire, stupendo l’occhio e l’immaginazione del viaggiatore moderno e curioso, che non si accontenta delle solite mete. Noi di Weekend Premium vogliamo raccontarvela, partendo proprio dalla sua capitale, la splendida Varsavia, a cui potete dedicare un weekend lungo, oppure sceglierla come tappa di una vacanza on the road alla scoperta della Polonia.

Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia
Le case colorate della Città Vecchia

Varsavia e la sua rinascita

Prima della Seconda Guerra Mondiale, Varsavia era considerata la “Parigi del Nord”, per la bellezza dei suoi palazzi e per la lunga storia, a tratti gloriosa, a trati travagliata. Dopo il Secondo Conflitto Mondiale, che l’aveva lasciata in macerie, la città è straordinariamente risorta, grazie all’impegno dell’intera nazione, ma anche alle eccezionali “Vedute del Canaletto”, splendidi dipinta talmente dettagliati da assomigliare a vere e proprie fotografie, che hanno consentito di ricostruire la Città Vecchia, cuore del centro storico, in maniera talmente fedele e perfetta all’originale da farla includere nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Seppure più piccola di dimensioni rispetto, per esempio, a Londra o a Parigi, oggi Varsavia è una città dinamica, vivace e giovane. Inoltre, non solo è la sede dell’amministrazione centrale della Polonia, ma anche il principale centro scientifico, culturale e artistico. Basti pensare che vanta ben 70 università, tra pubbliche e private, e nei suoi istituti scientifici studiano più di 200 mila studenti. Tantissimi anche i centri artistici e culturali, tra cui 28 teatri, 35 musei e 60 gallerie d’arte. Senza dimenticare i servizi turistici, tra alberghi prestigiosi, negozi eleganti, ma anche mercatini, centri per lo shopping, pub, locali in cui ascoltare musica dal vivo, parchi dove potersi rilassare nel verde e molto altro.

La Città Vecchia

Una visita alla capitale polacca non può che cominciare dal suo cuore antico, la Città Vecchia. Patrimonio dell’Umanità UNESCO, colpisce per i suoi palazzi dalle facciate colorate, ricostruiti dopo essere stati distrutti dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il centro della Città vecchia è la splendida Piazza del Castello (Plac Zamkowy) con al centro la Colonna di Sigismondo, alta 22 metri, del 1644, dedicata a re Sigismondo III Vasa, che nel 1596 fece trasferire la capitale da Cracovia a Varsavia. Di fronte alla colonna si trova il Castello Reale, residenza dei sovrani polacchi e ora sede del presidente della Repubblica.

Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia
Veduta notturna del Castello Reale

Se volete ammirarla dall’alto, potete salire sull’Osservatorio (Taras Widokowy), ma dovete essere bene allenati, dal momento che per arrivare in cima bisogna percorrere 150 gradini!

Varsavia

Proprio dietro alla Piazza del Castello si trova la Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta) dall’inconfondibile forma quadrata, circondata da palazzi dalle facciate colorate e simbolo di Varsavia. Un tempo, qui c’era il cuore pulsante della città, vi si svolgevano infatti, feste, cerimonie e persino esecuzioni. Oggi, invece, la zona pullula di ristoranti, bar e deliziosi negosi. Una curiosità: al centro della piazza si trova una statua dedicata alla Sirenetta, assai simile alla celebre “sorella” di Copenaghen.

Varsavia Rynek Starego Miasta
La Piazza del Mercato

Lungo la Strada Reale

Imperdibile una passeggiata, anche a tappe, lungo la Strada Reale, un percorso di circa 10 km che collega il Palazzo Reale, nella Città Vecchia, al Palazzo di Wilanów, la residenza estiva della casa regnante. Costruita in stile barocco alla fine del Seicento, è chiamata “la piccola Versailles” per la somiglianza con la reggia parigina ed è uno dei monumenti più visitati della città.

Varsavia Palazzo Wilanow
Palazzo di Wilanow

La Strada Reale comprende anche Via Krakowskie Przedmieście, dove si concentra la maggior parte delle chiese storiche, tra cui la Chiesa di Santa Croce, dove è custodito il cuore di Chopin, e antichi palazzi, costruiti tra il XVII e il XVIII secolo. Oggi, alcuni di essi ospitano l’Università di Varsavia, la sede dell’Accademia Polacca delle Scienze, con la statua di Niccolò Copernico.

Via Krakowskie Przedmieście

Il tratto principale è della Strada Reale è invece, Via Nowy Świat, sulla quale dominano architetture del XIX secolo e dove si trovano diverse boutique, librerie, caffè e ristoranti. Nelle vicinanze del fiume Vistola si trova poi l’imponente struttura del Museo Nazionale, che custodisce, tra gli altri, gli splendidi affreschi di Faras, scoperti in Sudan da archeologi polacchi e le collezioni del Museo dell’Esercito Polacco.

Via Nowy Świat

Proseguendo ancora verso sud si arriva su Aleje Ujazdowskie, la più bella strada di Varsavia sulla quale si affacciano gli splendidi palazzi delle ambasciate straniere, l’Orto Botanico, le sedi dei Ministeri e il meraviglioso Parco di Łazienki Królewskie. In questo polmone verde di 76 ettari si trovano diversi edifici, tra cui il Palazzo sull’Acqua, che si riflette nelle acque del vicino laghetto, l’Anfiteatro estivo, il Palazzo Myśliewicki e il Palazzo del Belvedere, che fino al 1994 è stato la residenza del Capo di Stato polacco. Inoltre, sotto al monumento a Chopin, dalla metà di maggio alla fine di settembre, tutte le domeniche, si tengono concerti in onore del grande compositore.

Concerto Chopin nel parco Lazienki

La Strada Reale ha come tappa finale il Palazzo Wilanów, che si trova a circa 6 km dal Parco Łazienki. Lo splendido palazzo barocco costruito nella seconda metà del XVII secolo era la residenza estiva del re Giovanni III Sobieski. Lo stile ricorda quello della Reggia di Versailles. Il re, infatti, voleva ricordare all’adorata moglie il Paese di lei, la Francia.

Palazzo Wilanów e i suoi giardini

Il Palazzo si può visitare e al suo interno si possono ammirare una collezione di mobili, una di ritratti, di sculture e armature. Qui si trova anche il singolare Museo del Manifesto, unico nel suo genere. Aperto nel 1968, si trova nell’antica rimessa del palazzo.

Museo del Manifesto

Dal Ghetto Ebraico all’Archeologia Industriale

Ci sono moltissime cose da vedere a Varsavia. Se avete tempo, per esempio, potete salire fino al 30° piano del Palazzo della Cultura e della Scienza, che si trova nella zona moderna della città, nelle vicinanze della stazione centrale.  Si tratta di un grattacielo di 234 metri, costruito secondo i canoni del realismo socialista, di cui è il migliore esempio fuori dai confini dell’ex Unione Sovietica. Da qui si può ammirare un panorama mozzafiato della capitale, tagliata in due dal corso sinuoso della Vistola.

Veduta notturna del Palazzo della Cultura e della Scienza

Continuando il nostro viaggio a Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia, scopriamo che merita certamente una visita anche il Ghetto Ebraico, che ospita il Polin Museum, che racconta mille anni di storia degli Ebrei Polacchi. Prima delle Seconda Guerra Mondiale, infatti, la Polonia ospitava la più grande comunità ebraica d’Europa. Con l’invasione nazista del 1939 venne creato il ghetto e la popolazione diminuì drasticamente a causa delle deportazioni. In seguito alla famosa rivolta, tra aprile e maggio 1943, i tedeschi lo rasero al suolo facendo migliaia di vittime.

Ghetto Ebraico

Se invece siete appassionati di archeologia industriale, Varsavia nasconde diversi gioielli. Tra questi c’è la centrale elettrica Elektrownia Powiśle, progettata nel 1904 per alimentare la città. Dopo aver cessato la sua funzione fu oggetto di un importante intervento di riqualificazione urbana che ne ha fatto un grande spazio multifunzionale che ospita negozi, ristoranti, hotel e molto altro.

La vecchia centrale recuperata di Elektrownia-Powiśle

Da non perdere poi il Neon Muzeum, un museo unico nel suo genere in Europa, inaugurato nel 2005 e che ospita la documentazione e la conservazione delle insegne neon risalenti alla Guerra Fredda. Il museo è ospitato nella Soho Factory post industriale e custodisce centinaia di insegna che rappresentano la tradizione polacca dell’Out of Home, cioè piccole opere d’arte luminose per segnalare la presenza di negozi e uffici.

Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia
Il Museo dei Neon

Infine, all’interno delle fabbriche rivitalizzate “Koneser”, è stato inaugurato nel 2018 il Museo della Vodka Polacca. Si trova nel quartiere Praga e si tratta di un suggestivo edificio ottocentesco ricostruito con nuovi spazi. Il museo si propone di fare conoscere, anche attraverso installazioni multimediali, la ricca e lunga storia della produzione e degli usi e costumi legati alla Vodka polacca. È l’unico museo al mondo dedicata alla famosa bevanda alcolica, inclusa nella lista dei prodotti IGP- Indicazione Geografica Protetta.

La facciata del Museo della Vodka Polacca

Nei dintorni di Varsavia

Per chi volesse esplorare anche i dintorni di Varsavia, a 53 km dalla capitale, si trova la piccola località di Żelazowa Wola, dove si trova la casa natale di Fredyryk Chopin. Si tratta di una residenza di campagna circondata da un meraviglioso parco, nella quale è stato allestito un piccolo museo dedicato al compositore e dove, in estate, si tengono concerti all’aperto eseguiti da pianisti di fama mondiale.

Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia. Il Museo Casa Natale di Chopin
Il Museo Casa Natale di Chopin

A poca distanza da Żelazowa Wola si trova poi Nieborów, sede di una splendida residenza barocca della seconda metà del XVII secolo, di cui si conserva ancora oggi l’arredo originale. Nelle vicinanze si trova anche il bel parco settecentesco Arkadia, ricco di scorci incantevoli.

Il Parco di Arkadia a Nieborów

Infine, nella vicina Łowicz, vale una visita la splendida collegiata medievale ricostruita nel XVIII secolo e dove in estate, in occasione della Festa del Corpus Domini, si celebra una famosa processione durante la quale i cittadini della città e dintorni indossano i variopinti costumi regionali.

Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia. Feste religiose
Festa del Corpus Domini a Łowicz

Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia

INFO

www.polonia.travel/it/




I 10 castelli più belli della Polonia

di Benedetta d’Argenzio

Pronti per un altro viaggio alla scoperta dei castelli più belli d’Europa? Questa settimana la rubrica TOP 10 presenta i 10 castelli più belli della Polonia, di epoche e stili architettonici diversi, ma tutti da scoprire.

1.Castello di Malbork

Il Castello di Malbork, o di Marienburg, vanta il primato di castello in mattoni più grande del mondo ed è, in generale, l’edificio in mattoni più grande mai costruito dall’uomo. Si trova nella città di Malbork, nel nord della Polonia, a pochi km da Danzica. Dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1997, è stato costruito nel XIII secolo dall’Ordine Teutonico che ne fece la propria sede, nonché il centro del potere politico e militare della regione. In stile gotico, si estende su una superficie di 143 mila mq si compone di tre parti principali: la parte inferiore era riservata ai soldati dell’Ordine Teutonico, la parte mediana alla gestione delle attività quotidiane del castello, e comprendeva le cucine e il deposito di armi, e la parte superiore, riservata agli alloggi personali del Gran Maestro con lo splendido salone, uno dei più grandi dell’Europa medievale. Il castello sorge sulla sponda sud orientale del fiume Nogat e si può raggiungere in nave.

2.Castello di Wawel

Lascia senza fiato anche il magnifico Castello di Wawel, che si trova sulla collina di Cracovia ed è uno dei più importanti della Polonia. La sua storia risale almeno al X secolo, anche se le sue parti più antiche ancora visibili risalgono al XIV, all’epoca della costruzione del Palazzo Reale. Qui, infatti, hanno vissuto i più importanti sovrani polacchi e molti di loro sono stati sia incoronati che sepolti qui. Nonostante le trasformazioni subite nel corso dei secoli, il castello di Wawel ha sempre mantenuto la sua magnificenza, fatta di grandi sale con arazzi, mobili antichi, e una delle collezioni d’arte più importanti del mondo. Da non perdere la Sala delle Udienze, la Sala degli Stemmi, la Sala dei Senesi e la Cappella Reale. Fiore all’occhiello la Corona del Regno di Polonia, del XVII secolo, fatta con oro, diamanti, perle e pietre preziose.

3.Castello Reale di Varsavia

Il Castello Reale di Varsavia si trova nella Città Vecchia della capitale polacco ed è stata la residenza della casa reale fino al XIX secolo. Costruito nel XIV secolo, è stato distrutto dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente ricostruito conservando i resti originali e i progetti d’epoca. Oggi, il castello è sede di musei, collezioni d’arte e mostre permanenti e temporanee che testimoniano secoli di storia della casa regnante e del Paese. Tra i pezzi più importanti pitture e sculture di artisti polacchi ed europei, mobili antichi e oggetti di epoca rinascimentale e barocca. Splendida la Sala del Trono, con decorazioni, intarsi di legno, stucchi dorati, affreschi e il trono reale. Il castello è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1980.

4.Castello di Moszna

Sembra uscito da una fiaba il Castello di Moszna che si trova nel piccolo villaggio omonimo, nel Voivodato di Opole, nel sud ovest del Paese e vicino al confine con la Repubblica Ceca. Costruito con una commistione di stili, tra cui il gotico, il neoclassico e il barocco, è uno dei castelli più visitati di Polonia e spicca per i suoi 99 tra torri e campanili, per i rigogliosi giardini e per i parchi circostanti, al punto da aver fatto da sfondo a diverse produzioni cinematografiche. Impressionante anche il suo interno, con le sue sale decorate con affreschi, dipinti, sculture. Tra le più belli ci sono la Sala delle Fate, la Sala dei Cavalieri, la Sala da pranzo e la Cappella. Tra le collezioni custodite tra le sue mura spicca una collezione di orologi antichi e una di dipinti di artisti polacchi e provenienti da tutta Europa.

5.Castello di Czocha

Nella nostra TOP 10 anche il Castello di Czocha, risalente al XIII secolo, anche se ha subito diverse modifiche e ristrutturazioni nel corso dei secoli, soprattutto durante il Rinascimento e nel periodo del barocco. Si trova nelle vicinanze dei Monti Izer, del voivodato della Bassa Slesia ed è famoso per le sue numerose torri e campanili, oltre che per la sua celebre ed elaborata facciata che lo rende quasi fiabesco. Circondato dalle colline, si estende su una superficie di quattro ettari. Il suo interno, invece, conserva stanze arredate con mobili antichi e oggetti d’arte. Tra le più belle ci sono la Sala da Pranzo, la Sala delle Armi, la Sala delle Feste e la meravigliosa Biblioteca. Qui, poi, hanno alloggiato personalità del calibro di re Augusto II di Polonia e la principessa Maria Luisa di Borbone Parma. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne invece utilizzato come ospedale militare tedesco.

6.Castello di Książ

Si trova in Bassa Slesia anche lo splendido Castello di Książ, a poca distanza dalla città di Wałbrzych, nel sud ovest della Polonia. Il castello, costruito tra il 1288 e il 1292 durante il regno di Bolko il Severo, sorge all’interno dell’omonimo parco paesaggistico e si estende su un’area di trenta ettari. Anche questo castello ha subito nel tempo diversi interventi e ristrutturazioni e il risultato è una commistione di stili, su cui spiccano il barocco e il neogotico, come si può vedere dalla serie di torri e dalle facciate elaborate. Magnifico anche l’interno, con dipinti, grandi sale affrescate e oggetti artistici di grande valore.

7. Castello di Łańcut

Elegante e raffinato, il Castello di Łańcut è una splendida residenza nobiliare situata a sud est del Paese, fra Rzeszòw e il confine con l’Ucraina. Si estende su una superficie di dodici ettari ed è circondato da un bellissimo parco all’inglese che ospita un museo all’aperto con statue, fontane e aiuole fiorite, ma anche mulini a vento, casette di legno e fienili, oltre ad altre costruzioni della tradizione polacca. Il nucleo originario del castello risale al XVII secolo, ma è stato ristrutturato in stile neoclassico nel XIX. L’interno è costituito da numerose stanze riccamente decorate con affreschi, tappezzerie, oggetti d’arte e mobili antichi.

8. Castello Pieskowa Skała

Il Castello di Pieskowa Skała si trova nel villaggio di Suloszowa, a 27 km a nord di Cracovia ed è compreso nel territorio del Parco Nazionale di Ojcòw. La prima menzione risale al 1315 in un documento del re Ladislao I di Polonia, anche se è stato oggetto di numerosi interventi, soprattutto durante il Rinascimento. Spicca per le sue facciate decorate con motivi floreali e le numerose torri e campanili. Splendido anche il parco che lo circonda con una pittoresca scogliera di calcare. Da qui passa anche il Sentiero dei Nidi d’Aquila.

9. Castello di Tykocin

Oggi il Castello di Tykocin ospita un hotel, ma dal XV secolo, quando è stato costruito, è stata un’importante roccaforte difensiva. Si trova nella regione nord orientale della Polonia, poco distante da Bialystok e dai parchi nazionali di Biebrza e del fiume Narew. Durante le guerre polacco-lituane e quelle napoleoniche il castello è stato cinto d’assedio diverse volte ed è stato teatro di numerose battaglie. La sua architettura ricorda un po’ quella del castello di Malbork, con mura difensive e un fossato che lo circonda, anche se la sua superficie si estende su appena un ettaro.

10. Castello di Niedzica

Chiude la nostra TOP 10 il Castello di Niedzica, noto anche come castello di Dunajec, che spicca per la sua posizione mozzafiato, su una collina di 566 metri che domina il fiume Dunajec, circondato da un fossato e da un massiccio sistema di mura difensive. Costruito nel XIV secolo, è uno splendido esempio di fortezza medievale. È compreso nel territorio del Parco Nazionale di Pieniny, nel sud della Polonia e nei secoli ha ospitato nobili e re polacchi. Durante la Seconda Mondiale è diventato tristemente noto come prigione del regime nazista.




I 10 viaggi da fare nel 2023. Cracovia, l’antica capitale della Polonia

Tutto il fascino dell’Europa Centrale in una città. Parliamo di Cracovia, l’antica capitale della Polonia, e del suo splendido centro storico, dichiarato    dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il cuore pulsante di Cracovia è la Città Vecchia (Stare Miasto) con la Piazza del Mercato (Rynek Glòwny) – una tra le più grandi d’Europa – le cui origini risalgono al 1257.   Lasciata la piazza si può imboccare la Strada Reale (Dròga Krolewska) che porta dalla Porta di San Floriano (Brama Florianska), l’unica rimasta in piedi delle otto che una volta davano accesso alla città, e dal bastione difensivo quattrocentesco del Barbakan fino al Castello Reale di Wawel.

L’antica residenza dei re di Polonia è la meta da non perdere, dove visitare gli appartamenti Reali, le sale pubbliche, la Cappella e il Tesoro Reale. Nell’area del castello si trova anche la cattedrale di Cracovia, uno dei luoghi religiosi più importanti del Paese, dove i polacchi avrebbero voluto seppellire papa Wojtyla. Una rilassante passeggiata nel quartiere di Kazimierz permette, infine, di scoprire le belle sinagoghe rinascimentali che testimoniano l’importanza della comunità ebraica in città.

Informazioni: www.krakow.travel/it

Il libro: Tadeusz Pankiewicz  “Il farmacista del ghetto di Cracovia“, UTET




Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia

Una bellezza tutta da scoprire quella della Polonia, un Paese che ha molto da offrire, stupendo l’occhio e l’immaginazione del viaggiatore moderno e curioso, che non si accontenta delle solite mete. Noi di Weekend Premium vogliamo raccontarvela, partendo proprio dalla sua capitale, la splendida Varsavia, a cui potete dedicare un weekend lungo, oppure sceglierla come tappa di una vacanza on the road alla scoperta della Polonia.

Le case colorate della Città Vecchia

Varsavia e la sua rinascita

 Prima della Seconda Guerra Mondiale, Varsavia era considerata la “Parigi del Nord”, per la bellezza dei suoi palazzi e per la lunga storia, a tratti gloriosa, a trati travagliata. Dopo il Secondo Conflitto Mondiale, che l’aveva lasciata in macerie, la città è straordinariamente risorta, grazie all’impegno dell’intera nazione, ma anche alle eccezionali “Vedute del Canaletto”, splendidi dipinta talmente dettagliati da assomigliare a vere e proprie fotografie, che hanno consentito di ricostruire la Città Vecchia, cuore del centro storico, in maniera talmente fedele e perfetta all’originale da farla includere nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Veduta della Città Vecchia

Seppure più piccola di dimensioni rispetto, per esempio, a Londra o a Parigi, oggi Varsavia è una città dinamica, vivace e giovane. Inoltre, non solo è la sede dell’amministrazione centrale della Polonia, ma anche il principale centro scientifico, culturale e artistico. Basti pensare che vanta ben 70 università, tra pubbliche e private, e nei suoi istituti scientifici studiano più di 200 mila studenti. Tantissimi anche i centri artistici e culturali, tra cui 28 teatri, 35 musei e 60 gallerie d’arte. Senza dimenticare i servizi turistici, tra alberghi prestigiosi, negozi eleganti, ma anche mercatini, centri per lo shopping, pub, locali in cui ascoltare musica dal vivo, parchi dove potersi rilassare nel verde e molto altro.

La Città Vecchia

Una visita alla capitale polacca non può che cominciare dal suo cuore antico, la Città Vecchia. Patrimonio dell’Umanità UNESCO, colpisce per i suoi palazzi dalle facciate colorate, ricostruiti dopo essere stati distrutti dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il centro della Città vecchia è la splendida Piazza del Castello (Plac Zamkowy) con al centro la Colonna di Sigismondo, alta 22 metri, del 1644, dedicata a re Sigismondo III Vasa, che nel 1596 fece trasferire la capitale da Cracovia a Varsavia. Di fronte alla colonna si trova il Castello Reale, residenza dei sovrani polacchi e ora sede del presidente della Repubblica.

Veduta notturna del Castello Reale

Se volete ammirarla dall’alto, potete salire sull’Osservatorio (Taras Widokowy), ma dovete essere bene allenati, dal momento che per arrivare in cima bisogna percorrere 150 gradini!

Proprio dietro alla Piazza del Castello si trova la Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta) dall’inconfondibile forma quadrata, circondata da palazzi dalle facciate colorate e simbolo di Varsavia. Un tempo, qui c’era il cuore pulsante della città, vi si svolgevano infatti, feste, cerimonie e persino esecuzioni. Oggi, invece, la zona pullula di ristoranti, bar e deliziosi negosi. Una curiosità: al centro della piazza si trova una statua dedicata alla Sirenetta, assai simile alla celebre “sorella” di Copenaghen.

La Piazza del Mercato

Lungo la Strada Reale

Imperdibile una passeggiata, anche a tappe, lungo la Strada Reale, un percorso di circa 10 km che collega il Palazzo Reale, nella Città Vecchia, al Palazzo di Wilanów, la residenza estiva della casa regnante. Costruita in stile barocco alla fine del Seicento, è chiamata “la piccola Versailles” per la somiglianza con la reggia parigina ed è uno dei monumenti più visitati della città.

Palazzo di Wilanow

La Strada Reale comprende anche Via Krakowskie Przedmieście, dove si concentra la maggior parte delle chiese storiche, tra cui la Chiesa di Santa Croce, dove è custodito il cuore di Chopin, e antichi palazzi, costruiti tra il XVII e il XVIII secolo. Oggi, alcuni di essi ospitano l’Università di Varsavia, la sede dell’Accademia Polacca delle Scienze, con la statua di Niccolò Copernico.

Via Krakowskie Przedmieście

Il tratto principale è della Strada Reale è invece, Via Nowy Świat, sulla quale dominano architetture del XIX secolo e dove si trovano diverse boutique, librerie, caffè e ristoranti. Nelle vicinanze del fiume Vistola si trova poi l’imponente struttura del Museo Nazionale, che custodisce, tra gli altri, gli splendidi affreschi di Faras, scoperti in Sudan da archeologi polacchi e le collezioni del Museo dell’Esercito Polacco.

Via Nowy Świat

Proseguendo ancora verso sud si arriva su Aleje Ujazdowskie, la più bella strada di Varsavia sulla quale si affacciano gli splendidi palazzi delle ambasciate straniere, l’Orto Botanico, le sedi dei Ministeri e il meraviglioso Parco di Łazienki Królewskie. In questo polmone verde di 76 ettari si trovano diversi edifici, tra cui il Palazzo sull’Acqua, che si riflette nelle acque del vicino laghetto, l’Anfiteatro estivo, il Palazzo Myśliewicki e il Palazzo del Belvedere, che fino al 1994 è stato la residenza del Capo di Stato polacco. Inoltre, sotto al monumento a Chopin, dalla metà di maggio alla fine di settembre, tutte le domeniche, si tengono concerti in onore del grande compositore.

Concerto Chopin nel parco Lazienki

La Strada Reale ha come tappa finale il Palazzo Wilanów, che si trova a circa 6 km dal Parco Łazienki. Lo splendido palazzo barocco costruito nella seconda metà del XVII secolo era la residenza estiva del re Giovanni III Sobieski. Lo stile ricorda quello della Reggia di Versailles. Il re, infatti, voleva ricordare all’adorata moglie il Paese di lei, la Francia.

Palazzo Wilanów e i suoi giardini

Il Palazzo si può visitare e al suo interno si possono ammirare una collezione di mobili, una di ritratti, di sculture e armature. Qui si trova anche il singolare Museo del Manifesto, unico nel suo genere. Aperto nel 1968, si trova nell’antica rimessa del palazzo.

Museo del Manifesto

Dal Ghetto Ebraico all’Archeologia Industriale

 Ci sono moltissime cose da vedere a Varsavia. Se avete tempo, per esempio, potete salire fino al 30° piano del Palazzo della Cultura e della Scienza, che si trova nella zona moderna della città, nelle vicinanze della stazione centrale.  Si tratta di un grattacielo di 234 metri, costruito secondo i canoni del realismo socialista, di cui è il migliore esempio fuori dai confini dell’ex Unione Sovietica. Da qui si può ammirare un panorama mozzafiato della capitale, tagliata in due dal corso sinuoso della Vistola.

Veduta notturna del Palazzo della Cultura e della Scienza

Merita certamente una visita anche il Ghetto Ebraico, che ospita il Polin Museum, che racconta mille anni di storia degli Ebrei Polacchi. Prima delle Seconda Guerra Mondiale, infatti, la Polonia ospitava la più grande comunità ebraica d’Europa. Con l’invasione nazista del 1939 venne creato il ghetto e la popolazione diminuì drasticamente a causa delle deportazioni. In seguito alla famosa rivolta, tra aprile e maggio 1943, i tedeschi lo rasero al suolo facendo migliaia di vittime.

Ghetto Ebraico

Se invece siete appassionati di archeologia industriale, Varsavia nasconde diversi gioielli. Tra questi c’è la centrale elettrica Elektrownia Powiśle, progettata nel 1904 per alimentare la città. Dopo aver cessato la sua funzione fu oggetto di un importante intervento di riqualificazione urbana che ne ha fatto un grande spazio multifunzionale che ospita negozi, ristoranti, hotel e molto altro.

La vecchia centrale recuperata di Elektrownia-Powiśle

Da non perdere poi il Neon Muzeum, un museo unico nel suo genere in Europa, inaugurato nel 2005 e che ospita la documentazione e la conservazione delle insegne neon risalenti alla Guerra Fredda. Il museo è ospitato nella Soho Factory post industriale e custodisce centinaia di insegna che rappresentano la tradizione polacca dell’Out of Home, cioè piccole opere d’arte luminose per segnalare la presenza di negozi e uffici.

Il Museo dei Neon

Infine, all’interno delle fabbriche rivitalizzate “Koneser”, è stato inaugurato nel 2018 il Museo della Vodka Polacca. Si trova nel quartiere Praga e si tratta di un suggestivo edificio ottocentesco ricostruito con nuovi spazi. Il museo si propone di fare conoscere, anche attraverso installazioni multimediali, la ricca e lunga storia della produzione e degli usi e costumi legati alla Vodka polacca. È l’unico museo al mondo dedicata alla famosa bevanda alcolica, inclusa nella lista dei prodotti IGP- Indicazione Geografica Protetta.

La facciata del Museo della Vodka Polacca

Nei dintorni di Varsavia

Per chi volesse esplorare anche i dintorni di Varsavia, a 53 km dalla capitale, si trova la piccola località di Żelazowa Wola, dove si trova la casa natale di Fredyryk Chopin. Si tratta di una residenza di campagna circondata da un meraviglioso parco, nella quale è stato allestito un piccolo museo dedicato al compositore e dove, in estate, si tengono concerti all’aperto eseguiti da pianisti di fama mondiale.

Il Museo Casa Natale di Chopin

A poca distanza da Żelazowa Wola si trova poi Nieborów, sede di una splendida residenza barocca della seconda metà del XVII secolo, di cui si conserva ancora oggi l’arredo originale. Nelle vicinanze si trova anche il bel parco settecentesco Arkadia, ricco di scorci incantevoli.

Il Parco di Arkadia a Nieborów

Infine, nella vicina Łowicz, vale una visita la splendida collegiata medievale ricostruita nel XVIII secolo e dove in estate, in occasione della Festa del Corpus Domini, si celebra una famosa processione durante la quale i cittadini della città e dintorni indossano i variopinti costumi regionali.

Festa del Corpus Domini a Łowicz

INFO

www.polonia.travel/it/




Nella lista dei vostri futuri weekend: Varsavia, da vedere e da gustare

Varsavia è una destinazione da inserire nella lista dei vostri futuri weekend.

(Italian and English version)
di Cesare Zucca —

Varsavia, città distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stata ricostruita con tale minuziosa perfezione che l’UNESCO l’ha proclamata  Patrimonio dell’Umanità. Oggi la capitale della Polonia è il cuore pulsante e il centro intellettuale del Paese nonché uno spazio culturale eclettico che rivive le tradizioni del passato e si proietta nel futuro. Se siete appassionati di storia, musica e arte, sia classica che contemporanea. Per non parlare di gastronomia… ma procediamo con ordine.

Varsavia, tradizione e contemporaneità

DA VEDERE

La Città Vecchia (Stare Miasto) Patrimonio Unesco, perfettamente ricostruita dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta) dalle caratteristiche case colorate e la statua di una Sirenetta, sorella della più famosa di Copenaghen
Piazza del Castello, dove troneggia il Castello Reale, residenza dei reali polacchi tra il XVI e il XVIII secolo

Il Castello Reale
Splendori regali

Il Palazzo della Cultura e della Scienza, grattacielo di 42 piani (il più alto della Polonia, dalla terrazza si ammira una vista stupenda sui tetti di Varsavia
La Strada Reale porta alla Residenza di Wilanow, bellissimo palazzo barocco definito la “Versailles polacca“.

Il Palazzo Wilanow
Il Palazzo Wilanow

Il Ghetto Ebraico
Prima dell’occupazione nazista, a Varsavia vivevano 400.000 ebrei, un numero indefinito di ebrei morì. Via della Memoria li commemora in 16 blocchi di granito e nel monumento agli Eroi del Ghetto
Museo della Rivolta di Varsavia
Itinerario multimediale che replica l’atmosfera della rivolta del 1944 e la fine della seconda guerra mondiale

pinterest
Rivolta di Varsavia – Powstanie Warszawskie

Il Parco Lazienki incatevole progetto barocco del XVII secolo, ospita il Museo, il Palazzo sull’acqua, quello Myślewicki, la Casa Bianca, l’Orangeria e un anfiteatro neoclassico

Il Parco Lazienki

La riva del fiume Vistola, offre una suggestiva camminata dove moda e cultura si incontrano, qui Il bar Plażowa ospita concerti gratuiti eseguiti dai migliori giovani musicisti polacchi. Parlando di musica, nel Parco Lazienski spicca il monumento a Frederyk Chopin, nato nella capitale polacca e universalmente considerato il principe del romanticismo musicale. Sotto il monumento si tengono concerti che rendono omaggio alla musica del maestro.

Il monumento a Chopin

Sull’altro lato di Varsavia scoprite la Fabbrica Wedel  che produce il miglior cioccolato, potrete fare tour e degustazione e vedere il quartiere Praga che sfuggì ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Roman Polanski l’ha scelto per girare il film “Il pianista” Oggi il quartiere è la meta preferita di artisti, designer, architetti, fotografi e pullula di bar, ristoranti, gallerie, musei improvvisati e spazi per esposizioni.

Il poster del film ” Il Pianista” girato nel quartiere di Praga

Indiscusso protagonista della scena culinaria polacca è lo Chef Modest Amaro , personaggio televisvo, autore di libri di successo e prima Stella Michelin della Polonia.

Wojciech Modest Amaro

Ho avuto modo di sperimentare la sua superlativa cucina nel suo omonimo Atelier di Varsavia e, con un’occhio alla nostra rubrica, non ho potuto fare a meno di chedergli la ricetta di un dolce…
E che dolce! Un cheesecake allo zenzero, a forma di cuore … davvero da amare.

CHEESECAKE ALLO ZENZERO

CHEESECAKE ALLO ZENZERO

Ingredienti
750 g di panna montata
450 g di ricotta
450 g di formaggio philadelfia
80 g di zenzero grattugiato
100 g di miele
7 fogli di gelatina

Preparazione
Mescolare bene la ricotta e passare al setaccio.
Aggiungere il formaggio philadelhpia, lo zenzero, il miele e unire insieme.
Misurare 1/5 di panna e scaldare con fogli di gelatina inzuppati – unire al composto e amalgamare bene. Il resto della panna montata sbattere a picchi stabili e aggiungere agli altri ingredienti. Mescolare bene. Versare in un vassoio o in una forma.
Lascia riposare in frigo per almeno 6 ore.
IMPASTO DI WAFFLE
250 g di farina 00
30 g di zucchero
7 g di sale
175 g di burro fuso
212 g di latte
12 g di lievito di birra fresco
Essenza di vaniglia
85 g di tuorlo d’uovo
15 g di albumi
180 ml di latte extra
Preparazione
Mescolare bene sale, zucchero, farina in una ciotola.
In una seconda ciotola mescolate gli albumi, il tuorlo d’uovo e qualche goccia di essenza di vaniglia.
In una pentola scaldare il latte a 40’c, aggiungere il lievito e lasciare che inizi a schiumare per qualche minuto. Quindi aggiungere al composto di uova. Quindi aggiungere il burro fuso ma freddo e infine la farina.Mescolare fino a ottenere un burro liscio.
Dopo un’ora aggiungere altri 180 ml di latte e mescolare nuovamente Friggere nella macchina per cialde per 5-6 minuti.
TOFFEE DI CASTAGNE
2 litri di panna
1 kg di zucchero
250 g di castagne precotte
250 g di burro freddo
Preparazione
Caramellare lo zucchero in una pentola capiente, aggiungere la panna e ridurre della metà. Frullare le castagne con un po ‘di crema al caramello in un frullatore e rimettere in una pentola, far bollire per alcuni minuti poi aggiungere lentamente il burro freddo per incorporare fino a che diventa liscio.
PRESENTAZIONE
Spalmare il waffle caldo con il caramello di castagne, grattugiare un po ‘di zenzero fresco e coprire con cheesecake.

INFO
Atelier Amaro
Polonia Travel

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On the list of your future weekends: Warsaw, to see and taste…
Umieść Warszawę na swojej weekendowej liście, zobacz i posmakuj tego wspaniałego miasta…

Warsaw, a city destroyed during the bombings of the Second World War, was rebuilt with such meticulous perfection that UNESCO declared it a World Heritage Site.
Today the capital of Poland is the beating heart and intellectual center of the country as well as an eclectic cultural space that relives the traditions of the past and projects itself into the future. If you are passionate about history, music and art, both classical and contemporary, Warsaw is a destination to put on your list of future weekends.
Not to mention gastronomy … but let’s go in order.

Varsavia, tradizione e contemporaneità

TO BE SEEN
The Old Town
(Stare Miasto) Unesco Heritage, perfectly rebuilt after the bombings of the Second World War.
Market Square (Rynek Starego Miasta) with characteristic colorful houses and the statue of a Little Mermaid, sister of the most famous one in Copenhagen.  Castel Square dominated by the Royal Castle, residence of Polish royalty between the 16th and 18th centuries-
The Royal Route that leads to the Wilanow Residence, a beautiful Baroque palace known as the “Polish Versailles”.

Il Palazzo Wilanow
Il Palazzo Wilanow

The Palace of Culture and Science, a 42-storey skyscraper (the highest in Poland) From the terrace you can admire a wonderful view over the rooftops of Warsaw
The Jewish Ghetto Before the Nazi occupation, 400,000 Jews lived in Warsaw, an indefinite number of Jews died. The Memory Road commemorates them with 16 granite blocks and the monument to the Heroes of the Ghetto
Warsaw Uprising Museum Multimedia itinerary that replicates the atmosphere of the 1944 revolt and the end of the Second World War

pinterest
Rivolta di Varsavia – Powstanie Warszawskie

The bank of the Vistula river offers a suggestive walk where fashion and culture meet, here The Plażowa bar hosts free concerts performed by the best young Polish musicians. Speaking of music, in the Lazienski Park you can ammire the monument to Fryderyk Chopin, universally considered the prince of musical romanticism. Concerts are held under the monument which pays homage to the maestro’s music.

Il monumento a Chopin


 The Lazienki Park,  is an enchanting 17th-century Baroque project,  It hosts  the Museum, the Palace on the Water, the Myślewicki Palace, the White House, the Orangery and a neoclassical amphitheater.

Il Parco Lazienki

On the other side of Warsaw discover the Wedel Factory which produces the best chocolate, you can take tours and tasting and see the Praga district which escaped the bombings of the Second World War. Roman Polanski chose it to shoot the film “The Pianist” Today the neighborhood is a favorite destination for artists, designers, architects, photographers and is full of bars, restaurants, galleries, museums and exhibition spaces.

Il poster del film ” Il Pianista” girato nel quartiere di Praga

Wojciech Modest Amaro
The undisputed star of the Polish culinary scene is chef Modest Amaro, a TV personality, a book author and Poland’s first Michelin Star.
I had the opportunity to experience his superlative cuisine in his restaurant Atelier Amaro in Warsaw and, accoring to my column… I had to ask him a dessert recipe: the heart-shaped ginger cheesecake … to be loved, really!

GINGER CHEESECAKE

CHEESECAKE ALLO ZENZERO

Ingredients
750g whipped cream
450g ricotta cheese
450g philadelphia cheese
80g ginger grated
100g honey
7 gelatine leaves
Mix well ricotta cheese and pass through sieve. Add philadelhpia cheese, ginger , honey and combine together. Measure 1/5 of cream and heat up with soaked gelatin leaves – add to mixture and blend well. Rest of whipped cream beat to stable peaks and add to the rest ingredients. Mix well. Pour into a tray or form. Let it sit in the fridge for at least 6hrs.
WAFFLE DOUGH
250g plain flour
30g sugar
7g salt
175g melted butter
212g milk
12g fresh yeast
Vanilla essence
85g egg yolk
15g egg whites
Extra 180ml milk
Mix well salt, sugar, flour in one bowl.
In a second bowl mix egg whites, egg yolk and few drops of vanilla essence.
In small pot warm up milk to 40’c , add yeast and let it start foaming for few minutes. Than add to egg mixture. Next add melted but cool butter and flour at last. Mix to smooth butter. After one hour add additional 180ml of milk and mix again Fry in waffle machine for 5-6minutes.
CHESTNUT TOFFEE
2 ltr cream
1kg sugar
250g chestnuts precooked
250g cold butter
Caramelize sugar in large pot , add cream and reduce by half . blend chestnuts with some of the caramel cream in a blender and return to a pot , boil for several minutes than add slowly cold butter to incorporate until smooth.
PRESENTATION
Smear the hot waffle with chestnut caramel, grate some fresh ginger than cover with cheesecake. Enjoy!

INFO
Atelier Amaro
Polonia Travel

 




Ricette dal mondo. Il Makowiec in Polonia è il dolce delle feste

In questa seconda puntata della rubrica dedicata ai dolci delle feste nel mondo, andiamo virtualmente in Polonia, e vi lasciamo la ricetta del Makoviec, una delizia farcita con una crema a base di semi di papaveri, simbolo di buon auspicio, abbondanza e fertilità. La sua particolarità è che si conserva anche per parecchi giorni, basta chiuderlo in un contenitore ermetico, e, soprattutto, sprigiona in tutta la casa un delizioso profumo.

Il Makowiec, un dolce dalle origini incerte

Non si sa molto sulle origini del Makowiec, il cui nome deriva da mak, semi di papavero, in polacco. Nel Nord Europa, tuttavia, sono diffusi dolci assai simili, come il bejgli ungherese, che si rifà a sua volta a una tradizione tedesca del XIV secolo. In Polonia sono molti i dolci a base di semi di papavero, che si consumano durante tutto l’anno. Tuttavia, il Makowiec è riuscito a imporsi sugli altri come dolce della tradizione natalizia, ma solo a partire dal XX secolo. Curiosi? Allora, mettetevi alla prova con la nostra ricetta.

LA RICETTA: Makowiec

Ingredienti per la pasta – 200 gr di farina, 3 uova (tuorlo), 10 gr di lievito di birra, 40 gr di zucchero a velo, 100 ml di latte, 55 gr di burro, 1 bustina di vanillina.

Ingredienti per il ripieno – 125 gr di semi di papavero, 20 gr di gherigli di noci, 30 gr di uvetta, 30 gr di arancia candita a cubetti, 1 cucchiaio di burro, 1 cucchiaio di miele, 2 uova, 200 gr di zucchero a velo, 1 cucchiaio di vodka.

Preparazione della pasta – Sciogliere il lievito con 25 ml di latte tiepido, un cucchiaino di zucchero e un cucchiaio di farina. Coprire e lasciar lievitare per 15 minuti al caldo. Poi, montare i tuorli d’uovo con lo zucchero per ottenere una crema, quindi unire vanillina, farina, 75 ml di latte tiepido, lievito e burro (sciolto e lasciato raffreddare). Dopo aver ottenuto un impasto liscio ed elastico, coprirlo con la pellicola e lasciarlo lievitare per un paio d’ore.

Preparazione del ripieno – Nel frattempo, è possibile dedicarsi al ripieno: per prima cosa, mettere i semi di papavero in una scodella coperti con acqua bollente e lasciarli riposare con sopra un coperchio per mezz’ora. Dopo averli scolati e strizzati, frullarli e aggiungere noci sbriciolate, uvetta, cubetti di arancia candita, burro (sciolto e lasciato raffreddare), vodka. Montare i tuorli con lo zucchero a velo e a parte montare anche gli albumi a neve. Poi unire tutto per ottenere il ripieno.

Assemblare – Stendere quindi l’impasto una volta lievitato, poi ricoprirlo con il ripieno lasciando una cornice di un paio di cm. Arrotolare e mettere su una teglia rivestita con carta da forno, con la chiusura verso il basso. Coprire con una pellicola e lasciare ancora lievitare per 30 minuti. Quindi cuocere a 180° per 45 minuti. Decorare a piacimento con canditi, glassa di zucchero e semi di papavero.

 




17 MOSSE PER SCOPRIRE BRESLAVIA, LA CITTA’ DOVE NON SARETE MAI SOLI, PERCHE’….

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA –

BRESLAVIA, Polonia.
Scopritela a piedi, perdetevi nelle viuzze e nei bei parchi.  Non sarete mai soli: la citta è infatti popolata di ben 300 statuette di gnomi che, scherzosi e inaspettati. spuntano qua e la come funghi. Breslavia o Wroclaw (scegliete voi quale vi suona meglio) è, secondo me, un’ottima destinazione per un weekend ricco di scoperte e soprese. Era una meta poco sconosciuta fino a qualche anno fa ma, con l’arrivo di voli low cost,  è diventata un perfetto citi break.
Ecco come l’ho vissuta io,  in 17 mosse!
1) Panorama di Raclawice
E’ un diorama a 360 gradi, cioè un’ambientazione in scala ridotta, che ricorda la battaglia combattuta il 4 aprile 1794 tra Polonia e Russia, una riporduzione dalla grandezza straordinaria: 114 metri di lunghezza per 15 di altezza.
2) Kolejkowo
Il più grande parco in miniatura della linea ferroviaria in Polonia.  430 m di binari ferroviari con 15 treni, 1600 figure di persone, animali, ponti, effetti diurni e notturni. Perfetto per i vostri bambini.
3) Ponte Tumski
Collega le sponde del fiume Oder tra OstrówTumski e l’isola di Piasek. È romanticamente chiamato il Ponte dell’Amore, sigillato da una miriade di lucchietti. Munitevi di un lucchetto e portate il vostro lui o la vostra lei. Bacio garantito!
4) Anonymous Pedestrian’s Monument
Un monumento di Wroclaw molto originale, situato su due lati dell’incrocio delle strade Świdnicka e Piłsudski. Commemora l’istituzione della legge marziale in Polonia  È composto da 14 figure in bronzo che sembrano emergere dalle pavimentazioni.
5) Opera Wroclawska ( Teatro dell’Opera )
Chiamato il ‘Teatro dei 3 Karl’, infatti fu costruito nell’1800 da Karl Ferdinand Langhans, come teatro comunale. 25 anni dopo fu severamente danneggiato da un incendio e venne ricostruito da Karl Lüdecke. ma sfortunatamente, fu nuovamente distrutto da un incendio e fu rimesso in sesto dal  terzo Karl,  Karl Schmidt. Breslavia è ricca di teatri e performance, tra cui Teatr Lalek ( Teatro delle Bambole ) – Teatr Polski ( Teatro Polacco ) – Teatr Wspólczesny ( Teatro Contemporaneo )
6) The dancer
Selfie d’autore: accanto alla statua della ballerina che impersona il simbolo della tolleranza,
7) Market Hall
Progettato da Richard Plüddemann. Ha combinato le forme dello stile storico con le ultime soluzioni tecnologiche e la costruzione pionieristica mondiale di archi in cemento armato parabolico progettati da Friedrich August Küster. Il mercato coperto nei cui interni si possono sicuramente trovare tra le migliori attrazioni commerciali di Breslavia, viene ancora utilizzato per i suoi scopi originali. Scatenatevi in food-shopping!
8) Parco Szczytnicki e Giardino Giapponese
Meraviglioso giardino giapponese dal pittoresco laghetto situato vicino alla Centennial Hall in Mickiewicz, nella parte orientale della città. E’ una delle aree verdi più grandi di Breslavia e  vanta magnifiche composizioni vegetali e i Giardini di Diana che meritano sicuramente una visita.
9) Museo Nazionale di Wroclaw promuove l’arte moderna polacca  Le collezioni non sono l’unica delizia: è anche l’edificio stesso. Durante la seconda guerra mondiale l’edificio del museo di Wroclaw fu praticamente completamente distrutto, lo spazioso edificio del Consiglio della Regione della Slesia fu scelto come sede del nuovo museo
9) Old Market Square
Una passeggiata nella Rynek, la Piazza del mercato , 
il cuore della città medievale,con al centro il 10) Ratusz ( Municipio). È una delle più grandi piazze del mercato vecchio d’Europa. Non si possono perdere due casette nell’angolo nord-ovest: appartenevano agli altari che si prendevano cura dell’altare nella chiesa di Santa Elisabetta. Qui scoprirete due caratteristiche abitazioni giocosamente chiamate le case di Hansel e Gretel.
11) Solny Square
Non ci sono edifici sulla piazza ed è circondata da case popolari, un ex grande magazzino dei primi del 20 ° secolo, un grattacielo costruito tra il 1930 e il 1932 da Heinricha Rump, la Farmacia sotto il Moro e l’edificio classico del vecchio mercato azionario che occupa metà della facciata meridionale. un mercato dei fiori sulla piazza. Un’atmosfera che di sera diventa particolarmente romantica e suggestiva, grazie al lavoro di un lampionaio che accende le lampade a gas.
Comodi, utili per conoscere la cittò e a buon prezzo ( da concordare prima della corsa) i mini taxi.
12) Le bancarelle di Hala Targowa, in Ulica Piaskowa, che durante la settimana offrono prodotti tipici e spezie.
14) Stazione Centrale
Il fatto interessante è che tutti i binari del treno e le piattaforme sono al di sopra del livello delle strade circostanti. Per questo motivo, i tunnel che collegano entrambi i lati della stazione non sono sotterranei ma al piano terra e bisogna salire le scale per raggiungere le piattaforme.
15) Sala del Centenario
Si chiama anche People’s Hall. È stato riconosciuto come patrimonio mondiale dell’UNESCO  ospitato grandi mostre, eventi industriali e culturali
16) Arte
Da non perdere i musei della città : Contemporary Art, National, City e il Museo di Architettura.

17) Ostrow Tumski, la Cattedrale di San Giovanni Battista e la Basilica di Santa Elisabetta una delle chiese più grandi di Wroclaw.È senza dubbio il monumento più prezioso dell’architettura sacra di Wroclaw. Cosa mangiare
La cucina locale offre ingredienti semplici, carni sostanzioese, ravioli e gustose zuppe, tra cui la mia favorita żurek con cipolle, funghi, pancetta, panna acida e farina di segale e servita con uova sode; la chlodnik, la zuppa fredda a base di barbabietola rossa, erba cipollina e panna acida dallo strano colore rosa, i popolarissimicpierogi  ravioli di pasta fritti o bolliti e farciti con  funghi, carne, formaggio, patate, ricotta, crauti. Altri piatti popolari sono il bigos, il famoso stufato di carne, cavoli e crauti, Tra i dolci, i pierniki, deliziosi biscotti a base di miele e spezie glassati o ricoperti di cioccolato.

Dove alloggiare
The Granary
Impeccabili suites 5 stelle dal nel centro della citta’. Un tempo era un granaio, di cui ha conservatp le pareti in mattoni e il motivo ricorrente della spiga di grano, anche nelle uniformi del personale.
Topacsz
Appena fuori della ciita’ un agglomerate rural-chic di quattro strutture ospitano camere deluxe e un ottimo ristorante. Cucina tradizionale polacca, attenta ai prodotti della stagione. Nel menu l’irresistibile zuppa zureck di carne e verdure, servita in un una croccante pagnotta.
Platinum Palace
Avvolto nel verde di un parco secolare troverete una villa con statue e colonne, un benvenuto classicheggiante per un interno moderno e design tutto in bianco e nero dalle pareti rinvigorite da interessanti gigantografie fotografiche.
E per finire (o cominciare)… caccia al nanetto !
Ce ne sono oltre 300 situati in città. Sono piccole figure di bronzo, sparse qua e la in diverse parti della città, e sono una vera attrazione per chi visita Breslavia. Il Centro Turistico vi regala una mappa gratuita che spiega dove si trovano.
Cercateli dovunque, pare che trovarli porti fortuna

INFO
Viisit Wroclaw

Cesare Zucca
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.




UN GIOIELLO POLACCO IN 12 MOSSE. BENVENUTI A POZNAN, MA ATTENTI ALLE CORNATE…

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA

Polonia. Oggi vi porto a Poznan dove il primo caloroso benvenuto polacco ve lo regala la spettacolare Rynek Glowny, la Piazza della Città Vecchia. Le colorate case da cartolina, il glorioso stile rinascimentale, gli allegri bar e ristoranti pieni di turisti e gente del posto, donano alla piazza un’atmosfera felice e festosa, giorno e notte.

Ecco le mie  mosse
1) Scoprire i sotterranei della Cattedrale
Poznan è la culla della moderna Polonia. Era la capitale durante la metà del X secolo e conserva ancora il nome ufficiale “Stoleczne Miasto Poznan” (“La capitale di Poznan”) Nei sotterranei della cattedrale di Poznań si trovano cimeli della prima cattedrale polacca del X secolo, sepolture dei primi sovrani polacchi nonché il battistero del 966. Se non siete fifoni o claustrofobici, avventuratevi dentro la stanza buia che contiene le bare. L’Isola della Cattedrale è uno dei più bei punti della Città, ricco di fascino e di storia.

Predomina su di essa l’ arcicattedrale gotica dei Santi Pietro e Paolo, che custodisce, fra gli incommensurabile tesori d’arte e della millenaria tradizione religiosa, la Cappella Aurata. La magnifica cattedrale, la piccola chiesa di Santa Maria, i sanpietrini che corrono al posto dei vecchi bastioni e le antiche case dei canonici la rendono un’oasi di silenzio e pace, dove sembra che il tempo si sia fermato


2) Chi veramente decifrò il codice Enigma ?
Furono proprio tre matematici polacchi: Marian Rejewski, Jerzy Rozycki e Henryk Zygalski  a iniziare l’impossibile impresa di decifrare il codice della macchina crittografica tedesca. Enigma di Adolf Hitler, le loro ricerche furono poi finalizzate dall’ inglese Alan Turin. È possibile visitare il museo e il monolite commemorativo in bronzo a tre lati dedicato alla loro memoria di fronte al Castello Imperiale. Inoltre ora c’è un museo pop-up gratuito accanto al memoriale in cui i visitatori possono scoprire di più su questi pionieri  codebreaker.


3) Il Castello Imperiale
Il Castello Imperiale di Poznań è l’ultima e la più giovane residenza reale in Europa, costruita agli inizi del Novecento per l’imperatore Guglielmo. Dopo che i nazisti conquistarono Poznan nella seconda guerra mondiale, il castello, riprogettato nel brutale stile architettonico del Terzo Reich,divenne la residenza ufficiale di Hitler. Oggi il Castello è un centro culturale che ospita diverse mostre, un cinema e un teatro per bambini. Il castello può essere visitato con la guida, il che permette di scoprire gli angoli e gli oggetti più nascosti e curiosi, come per esempio il trono di Guglielmo II, dal peso complessivo di 5 tonnellate. I biglietti si possono acquistare alla cassa Più info su www.ckzamek.pl.

4) Le caprette superstar
Nel cuore della Piazza del Mercato Vecchio troverai un imponente dal cui orologio sputano con due caprette di legno, forse l’attrazione piu simbolica della città. La leggenda dice che al banchetto inaugurale del Municipio, lo chef abbia bruciato l’arrosto e abbia rubato due caprette con l’intenzione di farle arrostire… le caprette iniziarono a sbattere le teste sul bordo della torre e diedero spunto al Governatore di farne un copia in legno e essere attaccate al meccanisco dell’orologio. Da allora a mezzogiorno , e solo a mezzogiorno, le caprette si scornano ben bene per 12 volte ai rintocchi del mezzodì, creando uno show che paralizza letteralmente la piazza gremita di turisti con la testa all’insù.

Una dritta per i ritardatari: se non siete riusciti a raggiungere la Rynek per le 12:00, all’interno del Municipio troverete un meccanismo vintage con le caprette, mentre qua e là nella città potrete imbattervi nelle statue delle litigiose caprette.

5) Il croissant di San Martino
Che bontà! Fatto con pasta sfoglia e semi di papavero, vaniglia, buccia d’arancia, crema, uvetta e fichi secchi. E’ uno dei dolci polacchi più famosi, protetto dal Certificato di Autenticità dell’Unione Europea, che consente solo la sua produzione in Wielkopolska, sotto rigorose istruzioni. La tradizione di cuocere i croissant di San Martino risale al XIX secolo. Uno dei pasticceri di Poznań, in risposta alla chiamata del parroco, chiedendo donazioni per i poveri, fece tre vassoi di cornetti e li portò nella chiesa. Altri pasticceri presto seguirono il suo esempio e la tradizione continua: per la festa di San Martino (11 novembre), i nativi di Poznań e i numerosi turisti mangiano circa 1,25 milioni di cornetti!

6) Ovviamente… il Museo del Croissant
Bellissimo palazzo rinascimentale proprio di fronte al Municipi, dove vengono svelati i segreti dei celebri croissant. Gli spettacoli sono presentati dal vivo dalla gente del posto e i prezzi includono la degustazione di cornetti! I segreti di questo tesoro culinario si possono esplorare nell’apposito museo (Rogalowe Muzeum Poznania). I visitatori avranno modo di sentire la storia dei “rogal” con le proprie orecchie ma anche di provare a prepararli con le proprie mani!7) Lago di Malta e un treno davvero speciale
Sempre in città, c’è un lago lungo 2 km, usato per le competizioni di canottaggio.
C’è anche una pista da sci asciutta, per tutto l’anno, un enorme parco acquatico, che offre anche una vasta gamma di trattamenti benessere, ottima idea per un momento di relax durante il viaggio. Lungo la sponda nord del lago passa il trenino Maltanka che sovente, nei weelend, viene trainato dall’antico motore a vapore Borsig , Pensate che la locomotiva, Affinché possa fare la prima corsa delle 10:00, deve essere avviata alle 2,30 della notte! Info www.poznan.travel
8) Museo Nazionale
Il Museo Nazionale di Poznań possiede una straordinaria collezione di ritratti imperiali romani oltre dipinti olandesi, fiamminghii, italiani, tedeschi nonché l’unica collezione di dipinti spagnoli in Polonia (Zurbaran, Ribera e Velazquez) e una ricca collezione di pittura polacca (periodo modernista, Młoda Polska, ovvero Giovane Polonia) ed europea. Vi troverete anche i più preziosi esempi di pittura spagnola in Polonia. È lì che puoi vedere l’unico Claude Monet della Polonia – “La plage à Pourville, soleil couchant” (“Beach in Pourville”) – tornato al Museo nel 2010 dopo essere stato rubato dieci anni prima.9) Per un momento green
Tuffatevi nel Cytadela, il grande parco di circa 100 ettari che si trova nel centro della città, sui resti di un’antica fortezza prussiana e che ospita il Museo delle armi e il Museo dell’esercito. Oltre a essere una perfetta location per una bella passeggiata o una corsa in bici, potrete assistere a  eventi e  concerti e concerdervi soste gustose nei numerosi ristoranti e caffetterie.!0) Eccoli!
Li ho studiati, cercati, analizzati, provati … sto parlando dei tradizionalissimi ‘pierogi’ irresistibili ravioloni tipici della cucina polacca. Ne ho provati precchi ma , secondo me, il migliore è Pierogaka, un localino, economico e spartano, arredato con sedie e tavoli di legno, menu essenziale e trionfo di pierogi, tutti preparati al momento, impastati davanti agli occhi, freschissimi! Li troverete ripieni di carne, verdure, pesce, formaggio e perfino in versione dolce con ricotta e frutti di bosco.11) Lo stadio
E’ stata l’arena della coppa UEFA 2012. Può contenere fino a 43 mila appassionati di sport. È un luogo di emozionanti eventi sportivi, grandi concerti, spettacoli, incontri e altri eventi spettacolari.
è famoso per la sua atmosfera grandiosa. Lech Poznań gioca le sue partite a Poznań da febbraio a dicembre. Il programma attuale del gioco e l’acquisto dei biglietti online sono disponibili su: www.bilety.lechpoznan.pl
12) Birra, shopping e di più.
Un’altra caratteristica importante di ogni visita a Poznan è la degustazione della sua fantastica scena della birra artigianale. Pronti per il birra-tour? Potete partire da Basilium (Wozna 21) Situato appena fuori da una delle strade secondarie che conducono al centro storico. Qui troverete una monumentale 150 varietà di Birra artigianale polacca, poi fai una visita a Brovaria,  dove troverai prezzi contenuti, birra eccellente così come il cibo. mentre in un ex birrificio del 19esimo secolo, è nato Stary Brower 50 50 , un centro commerciale e artistico, dall’ architettura unica e la sua collezione d’arte permanente. Oltre a un’infinità di negozi, troverete anche birrerie all’aperto, discoteche, un parco, un centro artistico e il super design Hotel Blow Up Hall 50 50, dove ho avuto il piacere di alloggiare ( e che fortunato… mi hanno dato la suite preferita di Sting…)  e che vi consiglio vivamente.

INFO
Poznan Travel
Polonia Travel

Cesare Zucca
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.

 




UN WEEKEND A DANZICA: STORIA, ARTE, ELEGANZA, BUON CIBO E… AMBRA, LA PIETRA DELLA SALUTE

Testo e Foto di Cesare Zucca
Napoleone l’ha definita “La chiave di tutto”. Dal florido commercio medioevale allo scoppio della seconda guerra mondiale alla nascita di Solidarność, oggi Danzica è meta di visitatori che amano l’arte, la storia, l’eleganza, il buon cibo e… l’ambra.
Ecco il mio weekend in 7 mosse strategiche.

Monsieur Bonaparte aveva ragione: questa città, affacciata sul Mar Baltico, era un punto strategico per chiunque avesse ambizioni di dominio sull’Europa centro-orientale. Nel corso dei secoli Danzica è diventata uno dei luoghi più cruciali della storia del mondo. Dallo scoppio della seconda guerra mondiale alla nascita di Solidarnosc che ha dato inizio, con effetto domino, al crollo dei regimi comunisti.

Non solo storia, però. Danzica è per tradizione dedita al commercio e al turismo. Molti i visitatori polacchi e stranieri, amanti della natura che si manifesta nelle dolci colline della Casciubia, coperte di laghetti e boschi di betulle.


1) Le porte e i murales
Partite dalla Porta Verde e percorrete la Via Reale (Ulica Dluga) fino a Dlugi Targ, centro pieno di ristoranti, bar, saltimbanchi, attori in costume e palazzi importanti: il Municipio con la torre più alta di Danzica che ora ospita il Museo storico della città, la Casa d’Oro e l’iconica Fontana di Nettuno, dove un selfie è d’obbligo.

Superata la Porta Superiore, vedrete apparire la Casa delle Torture, la Torre di Prigionia, la Chiesa di S.Maria, ritenuta la più grande chiesa in mattoni al mondo e la pittoresca strada Ulica Mariacka. Se amate i murales d’autore, dirigetevi verso il quartiere Zaspa, case pastello e spettacolari murales. Gli abitanti della zona organizzano tour gratuiti.

2) Glowne Miasto e Solidarność
Il centro città ricostruito com’era circa 400 anni fa, con edifici gotici in mattoni rossi e casette strette che tradiscono l’influenza olandese. Qui potete fare shopping (e magari qualche buon affare) nelle botteghe artigiane, negozi d’antiquariato, wine-bar e boutiques di moda.


Le strutture che onorano Solidarność, il movimento che nel 1980 sconfisse il regime comunista. si possono visitare a bordo di un pulmino d’epoca attraverso l’area portuale di Gdynia, con tappa nell’officina dove lavorò Lech Walesa, fondatore del movimento.

Oggi gli ex-spazi industriali ospitano mostre d’ arte contemporanea. European Solidarity Center, nuovo museo dedicato alla solidarietà, al movimento anticomunista e al dialogo con il mondo attuale. Molte dei cupi spazi industriali sono diventati strutture design e un winter garden in piazza Bartoszewsk. Fuori dal museo spicca il grande Monumento ai Portuali Caduti che commemora gli operai uccisi durante la rivolta del 1970.

3) Fame?
Come alternativa al ristorante classico, ecco (purtroppo in via di estinzione) i bar mleczny, modesti e economici self-service, retaggio dell’era comunista. Cucina casalinga e… limitata. I piatti sono scritti, rigorosamente in polacco, su una lavagna mentre la burbera signora tuttofare (cuoca, manager, cameriera) li cancella mano a mano che vengono esauriti. Meglio andarci presto… e diffidare dalle ‘nuove versioni’ con banconi ricchi di cibo, musica, servizio organizzato e wi-fi e (ahimè) il sito web…

Qualche nome? Neptun, Syrena, Turystyczny, il Mleczny, purtroppo tutti un po’ ‘modernizzati’. Il più autentico l’ ho trovato per caso, di fronte al maestoso Castello Malbork (che vale la pena di visitare) appena fuori Danzica. Anonimo, nessuna insegna e una strepitosa zuppa zurek (la mia preferita) Voglia di street food? Nel mercato Hala Targowa troverete la più genuina gastronomia locale: carne e insaccati affumicati, pesce essiccato, dolci ai semi di papavero, tanta frutta e verdura (le prugne sono squisite) e il meraviglioso pane nero


4) Due musei
Hewelanium Center, immerso nel verde con spettacolare vista sul porto. E’ un museo interattivo dedicato alla scoperta dalla scienza e dei fenomeni naturali. Si va dalla fisica dell’energia alla sperimentazione dei fenomeni luminosi. Museo della II guerra mondiale, uno dei musei più innovativi d’Europa, e nuova icona cittadina.

La sghemba costruzione su 5 piani commemora gli eventi bellici e racconta com’era la vita della gente comune durante quei terribili anni. A causa dell’argomento e delle immagini dure, il museo ha creato anche un itinerario più ‘leggero’ dedicato ai bambini.
5) Ambra! La portentosa pietra portafortuna e protettrice.
Tipica della zona, questa pietra millenaria dalle proprietà benefiche, al contatto con la pelle, è in grado di rilasciare acido succinico che funziona come agente antinfiammatorio, analgesico e antitossico.

Combatte artosi e reumatismi, dolori alla schiena, sciatica, tendiniti, e i disturbi di stomaco. Favorisce la guarigione di ematomi e piccole ferite, combatte lo stress, procura calma e buon sonno. E’ considerata un infallibile portafortuna.

Prima di comprarla. vi consiglio una visita al Museo dell’Ambra per conoscere l’affascinante storia di questa millenaria pietra portafortuna dalle proprietà benefiche. Scoprirete gioielli d’epoca, oggetti artigianali, scatole preziose, quadranti di orologio e pettini.

E poi… tuffatevi da Bursztynowe o setacciate la Mariacka, strada popolata da negozi, bancarelle e venditori della pietra dai mille toni di giallo. L’ambra più preziosa? Quella con le sfumature blu.


6) Una tappa chic a Sopot
Vicina stazione balneare dove da oltre un secolo benessere e cura del corpo si coniugano a una vivace vita mondana. Troneggia il Grand Hotel, che ha ospitato politici illustri e stars, tra cui Marlene Dietrich, Greta Garbo, Annie Lennox. Nella relax room viene servito champagne e caviale mentre vengono proiettati vecchi film francesi in bianco e nero. Che chic!

7) Per una notte da sogno
Radisson Blu Hotel, nella storica via del Mercato Lungo. Deluxe rooms, 9 suites, tra cui la presidenziale con vista spettacolare. Hotel allergic-friendly, attento a chi soffre di allergie. Lenzuola anti-acaro, toiletterie per pelli sensibili e aspirapolveri dai filtri antiallergici. Nel ricco buffet-colazione troverete muesli senza noci, latte senza lattosio e prodotti senza glutine. Comfort, servizio e accoglienza 5 stelle.

Hotel Gdansk nel 1700 era un granaio, oggi ospita una clientela internazionale. Elegante e sobrio, camere stile yacht, attrezzatissima Spa e un ottimo ristorante di cucina polacca. Lasciatevi tentare dal trittico di sardine e dagli immancabili pierogi, tradizionali ravioli polacchi, serviti con finferli e cavolo. Nel suo pub Brovarnia troverete il meglio delle birre artigianali, compresa la superlativa Schwarzbier nera.

INFO
Visit Gdansk
www.polonia.travel/it

 

 




WEEKEND A CRACOVIA (PARTE 2) L’ITINERARIO ALTERNATIVO

Testo e Foto di Cesare Zucca –

Siete dei turisti “non turisti”? Preferite scoprire un quartiere meno battuto dalle folle dei visitatori?
Basterà fare una passeggiata e raggiungere Podgorze, una zona tranquilla, immersa nella natura e comunque ricca di storia e architettura. Ci arriverete attraversando l’azzurro Pilsuskiego, uno dei tre ponti sulla Vistola che separano Podgorze dalla Città Vecchia.


Noleggiare una bici?
Buona alternativa per godersi la città, con una scorribanda nel centro, un rilassante percorso lungo il fiume o una pedalata fuori porta, in gruppo o da soli. Il costo va dai 2 Euro all’ora a 13 Euro per una giornata. Cool Tour Company (Grodzka 2, krakowbiketour.com) offre una vasta gamma di bici vintage e perfino tandem. Cruising Krakow (Basztowa 17 interno, cruisingkrakow.com) non occorre prenotare. Potete fare un giro di circa 4 ore con sosta per rifocilarsi di zurek e pierogi. Occhio all’affare! Da Two Wheel (Józefa 5, dwakola.internetdsl.pl) se decidete di noleggiare bici per più giorni il prezzo scende in base alla vostra abilità negoziativa, mentre Rent-A-Bike (rent-a-bike.pl)  consegna e ritira le bici a domicilo.


Zigzagando tra i negozi in stile comunista che si affacciano sulla via Kalwarjiska, raggiungerete una piazza disseminata da grandi sedie in ferro, a ricordo delle vittime dell’Olocausto. E’ la Plac Bohaterow Getta tristemente famosa per essere stata il luogo di raduno degli ebrei destinati ai campi di concentramento.

Qui potrete visitare la minuscola Apteka Pod Orlem una farmacia centenaria che fu il punto di incontro di scienziati e artisti che vivevano nel ghetto.
Una breve passeggiata vi porterà alla Fabbrica di Schindler (Lipowa 4) o meglio, al museo interattivo che sorge nel luogo dove era situata la fabbrica. Attraverso ambientazioni, oggetti, suoni e documenti viene ricordata l’opera umanitaria dell’ avventuriero tedesco Oskar Schindler e della sua lotta per evitare gli orrori delle persecuzioni antiebraiche.

Vi attende un emozionante percorso di una strada simbolica che illustra momenti della vita degli ebrei e dei polacchi sotto i nazisti. Terminata la visita al museo, concedetevi pure un lungo respiro di sollievo anche perche’ si cambia pagina, Infatti vi aspetta un tuffo nei colori dell’arte contemporanea esposta nel museo Mocak (www.mocak.com.pl) progettato dagli architetti italiani Claudio Nardi e Leonardo Proli.

Escursione al sale
Se cercate un’ escursione davvero diversa, visitate Wieliczka (wieliczka-saltmine.com), incrdibile miniera di sale attiva da ben 700 anni. Dista solo 15 chilometri da Cracovia ed e’ raggiungibile con il treno dalla stazione ferroviaria o tramite gli autobus che partono dalle vie Basztowa e Starowislna oppure con il supereconomico bus giallo 304 (meno di un euro) che parte ogni 20 minuti dalla fermata Dworzec Glowny Zachod alla Galeria Krakowska.

Esistono anche mini bus e i taxi sono a prezzi modici. In un labirinto lungo quasi due chilometri, vi attendono tunnel, scavi archeologici, laghi, cappelle, statue, bassorilievi. C’e’ perfino una mastosa cattedrale con una riproduzione dell’ Ultima Cena.

Tutto un mondo realizzato in sale e animato da luci, musica e i personaggi, veri o leggendari, che fanno parte della storia di questa incredible caverna sotterranea, profonda 300 metri e illuminata da meravigliosi candelabri, anch’essi di sale. Al termine del giro treverete un negozio souvenir dedicato ai prodotti in salgemma e un simpatico ristorante polacco dai prezzi fortunatamente “non salati”…

Dove dormire a low budget
Molti B&B a pezzi modici : Globtroter (globtroter-krakow.com), Tango House (tangohouse.pl), mentre tra gli ostelli: The Secret Garden Hostel (thesecretgarden.pl), Good Bye Lenin (goodbyelenin.pl), Ars Hostel (arshostel.pl) Art Mont (art-mont.com),
E prenotare un appartamento? Ottima soluzione se siete in piu’ di uno. L’importante e’ alloggiare nella Città Vecchia, quindi attenzione nel scegliere la vostra location. Quasi tutti gli appartamenti sono dotati di molti confort e hanno un design curato, TV satellitare e Wi Fi.

Sono forniti di cucina ben attrezzata, che magari potreste utilizzare una sera per una cenetta stile polsky, a base delle delizie gastronomiche polacche (ovviamente già belle e pronte) che troverete sia in piccole botteghe alimentari, sia nel colorato mercato Stary Kleparz opuure nel fornitissimo Krakowski Kredens (Grodzka 7) il tutto inaffiato dalle ottime birre locali.
Ecco qualche indirizzo.
P&J Apartments (apartmentcracow.com), Apartmenthouse Grodzka (grodzka.net.pl), B&B La Fontaine (bblafontaine.com) Old City Apartments (oldcityapartments.eu/it)

Dove mangiare
Ancora (Dominikańska 3) cucina innovativa del master chef Adam Chrzastowski. Ambiente dall’arredamento moderno e raffinato ma nello stesso tempo semplice e spartano, quasi come se tutta la vostra attenzione debba essere rivolta a cio’ che sta per arrivare in tavola, piuttosto che a cio’ che vi sta intorno.

Adam si diverte a inventare, sconvolgere e stupire. “Sono attento a cio’ che la stagione, come la vita, mi propone” spiega lo chef “ in estate, quando il fungo e’ protagonista, creo un menu tutto a base di finferli, mentre dedico l’autunno alla carne di cervo, servita con pere e zafferano”. Come intermezzo un esplosivo shot di vodka al pepe con ostrica e limone
Alla riscoperta dei bar MLECZNY
Per un pasto veloce o semplicemente uno snack poco impegnativo, avventuratevi in uno (o piu’) dei tanti bar mleczny (chiamati anche milk bar). Retaggio dell’era comunista, proponevano piatti poveri a base spesso di latticini. Qui potrete assaporare, oltre all’ottimo cibo casalingo, l’atmosfera del tempo passato..

Entrando vi troverete a fare la fila tra studenti, pensionati, squattrinati e turisti. Arredamento essenziale. Il menu e’ scritto (in polacco) sulla lavagna. Ritirate un numero e quando viene chiamato (in polacco), raggiungete la finestrella da cui sbuca una signora (che parla solo in polacco) e ordinate (in polacco…) Insomma, con un po’ di immaginazione e il gentile supporto di traduzione spesso offerto dagli altri clienti polacchi, riuscirete a gustare ottimi piatti fatti in casa a costo davvero irrisorio. Un primo e secondo di carne con contorni costa pochi euro.

Trionfano le zuppe, tra cui la koperkowa (latte, verdure e aneto), la classica zurek (segale, patate, salsicce, uovo e alloro, talvolta servita in un piatto di pane), la kapuśniak (crauti, patate e bacon). Trionfa la kasza manna na mleku (latte e semolina) che, richiestissima, sparisce alla mattina.
I mleczny chiudono alle 17, ma non arrivate troppo tardi o non troverete nulla…


Purtroppo in via di estinzione
A causa dell’aumento dei costi d’affitto sono sempre più rari, Snack bar e self service hanno preso il posto dei vecchi mleczny. Trovarne uno ancora funzionante è una caccia al tesoro. Eccovi le mie ricerche. Eccone alcuni: Bar mleczny (Grodzka 3) Krakus (Limanowskiego 16), Warsztat (Izaaka 3), U Stasi (Mikołajska 16) Pod Barbakanem (Mostowa 27) Dworzanin (Florianksa 19) Południowy (Rynek Podgórski 11) In versione “piu evoluta” i quattro ristoranti della catena Polakowsky (polakowski.com.pl) servono il migliore bigos (carne e cavolo) della citta’.Consiglio finale: per un conveniente cambio euro-zloty (la moneta polacca ) meglio evitare l’ aereoporto e rivolgersi a uno dei numerosi botteghini, spesso uno di fianco all’ altro, che troverete nei supermaket o nelle strade piu’ affollate. Informatevi e scegliete il più vantaggioso.
Per informarvi, godere al meglio della città e per sapere sempre dove andare
Qui troverete notizie, informazioni e curiosità:
Siti web: krakow.pl, krakow-info.com, cracow-life.com App iTunes: Krakow, Cracovia guida di viaggio, KRK in your pocket oppure, se siete già a Cracovia, potete semplicemente rivolgersi al Tourist Information Office (Mariacki Square 3) oppure ai numerosi uffici turistici, sparsi per tutta la città (krakow-travel.com)
Utilissima la Krakow Tourist Card (krakowcard.com) di due o tre giorni . Offre trasporti gratuiti, 40 musei più sconti per ristoranti ed escursioni.




WEEKEND A CRACOVIA (PARTE 1) L’ITINERARIO TRADIZIONALE

Cracovia, una delle città medioevali meglio conservate in Europa. Il suo centro storico è uno scrigno di aristocratiche architetture, chiese suntuose e palazzi signorili, ricordi di un tempo dove regnavano re e regine. Storia, arte, architetture e contrasti. Hotel regali e appartamenti convenienti. Ristoranti stellati e latterie popolari. Come viverla da turista tradizionale secondo un  itinerario classico e come scoprirla attraverso un percorso alternativo.

Testo e foto di Cesare Zucca

L’ ITINERARIO TRADIZIONALE
E’ un percorso relativamente breve, potrete farlo a piedi oppure su una romantica carrozza trainata da cavalli o a bordo di uno degli onnipresenti tour car, mini autobus elettrici guidati da sorridenti autisti che, con simpatica discrezione, invitano i turisti a visitare le zone più interessanti. Nel caso aveste in mente un qualche itinerario speciale o voleste avventurarvi al di fuori delle mete piu’ affollate, potrete concordare dei tragitti alternativi e definire il prezzo.


La Citta’ Vecchia e il Ghetto Ebraico
Iniziate la vostra visita con il classico giro della città ripercorendo la Via Regia, l’antico percorso dei principi in procinto d’essere incoronati. Si parte da Piazza Matejki, nella cui chiesa si trovano ancora gli abiti di Papa Wojtyła, allora vescovo di questa città. Sono moltissimi i turisti che visitano Cracovia, desiderosi di conoscere i tanti luoghi che ricordano la sua gioventù in veste di studente, operaio, poeta e seminarista fino alla nomina papale.
Attraversate la Porta di San Floriano, dove la tradizione vuole che al primo passaggio si esprima un desiderio, percorrete Florianska, affollata via del centro, ricca di palazzi d’epoca. Da qui si accede a un gioiello: la Piazza Medievale del Mercato, la più grande d’Europa e simbolo del potere di Cracovia che a quel tempo era capitale della Polonia.

Visitate il Palazzo del Tessuto che ospita una ricca collezione di quadri polacchi, mentre al piano terra vi attende un piccolo paradiso dello shopping dove potrete curiosare e mercanteggiare nelle numerose bottegucce d’artigianato specializzate in gioielli di ambra, pietra dai magici riflessi dorati, la cui lavorazione è molto diffusa nei paesi che si affacciano sul Baltico.


Entrate nella Chiesa di Santa Maria, dal suntuoso altare realizzato da Veit Stoss, considerato la pala d’altare lignea più grande del mondo. E’ alto 13 metri con figure in legno di tiglio che raggiunono i tre metri di altezza. Le torri della Chiesa sono asimmetriche, una di 81 metri e una più bassa di 69 metri. Ogni ora, dalle finestre della torre più alta, si affaccia un trombettiere che suona una breve melodia chiamata hejnał. Dopo poche battute la musica si interrompe bruscamente a ricordo della vedetta che venne uccisa da una freccia mentre suonava l’allarme dopo aver avvistato i Tartari che si avvicinavano alla città. Poco importa se il racconto sia storia vera o leggenda popolare, di certo e’ divertente stare con naso all’insù ad ascoltare il piacevole inno e salutare l’omino che, terminata la sua performance, si affaccia con la sua tromba da una delle finestre.

Percorrete la via Grodzka, magari concedendovi uno snack a un baracchino dI obwarzanek, tradizionali anelli di pane, oppure un peccato di gola nella mitica cioccolateria Wedel (Rynek Glowny 46).

Ben rifocillati, iniziate a salire una stradina che si arrampica sulla collina dove troneggia il Castello di Wawel, dimora di re per sette secoli e sede leggendaria di un drago mangiauomini. Potrete entrare nel cortile interno del castello e osservare la Cattedrale. Se siete appassionati di storia, vale la pena di pagare pochi euro e visitare la splendida Armeria del Castello. Da non perdere il ghetto ebraico di Kazimierz, quartiere che venne fondato nel 1335 e che fu abitato dalla popolazione ebraica fino alla seconda guerra mondiale.

Riscoperto negli anni novanta, oggi è una zona tutta da scoprire che pullula di bar, ristorantini e boutiques trendy. Si parte dall‘Antica Casa di Preghiera, l’attuale Centro di Cultura Ebraico, al suo lato c’è un cortile che potreste riconoscere, qui infatti vennero girate alcune scene diel capolavoro di Spielberg, Schindler’s List. Ecco quindi una delle piazze più frequentate dai giovani: Plac Nowy, centro della movida intellettuale cracoviana, che ama ritrovarsi nel caffè libreria Lokator (Mostova 1) divulgatore di letteratura indipendente e nella Galeria Mostowa ArtCafe (Mostowa 8) che propone mostre di fotografia e pittura d’avanguardia.

Il tutto servito con le ottime birre polacche e l’immancabile zapiekanka,un mezzo filoncino grillato e servito con formaggio, funghi, erba cipollina e ketchup. Inventato in pieno comunismo anni 70’ e’ tuttora lo street food polacco per eccellenza. Il migliore? Lo troverete nell’affollatissimo botteghino Enzior.

Molte le sinagoghe, tra cui la Tempei, che, grazie alla sua eccezionale acustica ospita concerti di musica classica e la Remuh dove riposano rabbini illustri. Merita una visita Stara, la Vecchia Sinagoga, che ora e’ un museo.
DOVE MANGIARE
Wierzynek (Rynek Główny 15, wierzynek.pl) un tuffo di 650 anni nella tipica cucina polacca. Lo storico locale si ispira al leggendario banchetto offerto da Mikolay Wierzynek nel lontano 1364 in onore dei monarchi europei. La tradizione continua e ancorta oggi e’ tutto curatissimo, dal leggendario borsch con uova di quaglia alle prelibate carni di cervo, al soufflé di cioccolato inondato da crema di lamponi e gelato alla menta.

Servizio accurato, vivacizzato dalla coreografia dei camerieri che svelano le portate in perfetta sincronia strappa applauso. Cercate di avere un tavolo alla finestra e potrete addocchiare le mille attivita’ che succedono in piazza, dalle carrozze infiocchettate, a musicisti, mimi e saltimbanchi.


Copernicus (Kanonicza 16, hotel.com.pl) nella suggestiva via Kanonicza, uno i ristoranti migliori di Cracovia. Architetture d’interni d’alta classe e nei fine settimana un pianoforte che accompagna le serate. Servizio e presentazione impeccabile. Innovazioni nouvelle cuisine abbinate a piatti polacchi. Non per nulla è consigliato dalla guida Michelin. Si trova nell’omonimo hotel, un palazzo medioevale dove si narra che Copernico abbia abitato e studiato nei suoi soggiorni a Cracovia.

DOVE ALLOGGIARE,
Tra gli hotel più classici (storici e budget alto)
Pod Roza (Florianska, 14, podroza.hotel.com.pl) ricavato da un palazzo del 1300 e’ considerato l’ hotel piu’ antico di Cracovia e vanta ospiti illustri quali Balzac e Liszt. Oltre alle suites, le deliziose camerette-mansarda nel sottotetto, una volta alloggi del personale.

La sera la sala si trasforma in un ristorante dall’atmosfera serena con una bella balconata in cui bere un drink prima di cena. Nel menu, una spettacolare zuppa di barbabietole con crema di rafano. E se il buongiorno si vede dal mattino… la vostra giornata sara’ davvero splendida, vista la prima colazione servita in che uno spettacolare buffet staripante di prodotti tipici polacchi tra cui pesce affumicato e ottimo salmone. Non mancano le delizie internazionali come le cremose uova alla Viennese, cucinate al momento.

Bonerowski Palace E’ un palazzo mediovale protetto dell’ Unesco, locato nel cuore di Cracovia, Una dimora reale meticolosamente ristrutturata e sfarzosamente arredata che ha saputo conservare i dettagli originali sposandoli alle esigenze moderne. Clientela selezionatissima: solo 8 camere e 6 suite ultra lusso. Nella hall troneggia un superbo lampadario in cristallo, considerato il piu’ lungo d’Europa. Servizio d’alta classe e una vista incantevole sulla piazza del Mercato.


Hotel Stary (Szezepanska 5, stary.hotel.com.pl)
È quello scelto dalla nazionale inglese per gli europei 2012. Non a caso è vincitore del premio per migliore architettura d’interni. Camere spaziose, con soffitti a trave di legno e pareti da cui affiorano affreschi originali Alcune suite sono davvero suntuose, come la numero 100 con vasca da bagno high tech nel bel mezzo della stanza.  La SPA si snoda attraverso una suggestiva piscine incorniciata dagli archi delle antiche mura del palazzo.


Se il vostro budget è piu’ “strettino”, Cracovia offre una valanga di proposte per tutte le tasche. Da alberghi medio costo fino convenienti bed&breakfast e economici hostels per i giovani, meglio se di gestione “polsky” cioe’ coordinati da strutture locali. Se siete gia’ a Cracovia, potete semplicemente rivolgersi al Tourist Information Office (Mariacki Square 3) oppure ai numerosi uffici turistici, sparsi per tutta la citta’ (krakow-travel.com)

 

Vi potrà essre utilissima la Krakow Tourist Card 3 giorni. (krakowcard.com) 30 Euro). Offre trasporti gratuiti, 40 musei piu’ sconti per ristoranti, escursionI e perfino il trasporto alla suggestiva Miniera di Sale di Wieliczka. Una miniera di sale?
Si, un’avventura che non vorrete perdere. Ma di cui ne parlerò domani, nel mio ‘itinenario… alternativo’…




Pasqua a Cracovia: suggerimenti low cost tra festeggiamenti religiosi e gavettoni

Il nostro viaggio in Europa continua: questa volta vi porteremo a Cracovia, seconda città della Polonia. Non avrei mai pensato di andarci, invece ci sono capitata per caso, seguendo il consiglio di un’amica… e proprio per caso ho scoperto una città piena di vita, pulita, composta, ben organizzata e dai parchi ben curati.

E se spostandosi un po’ fuori dal centro della città si possono trovare grossi supermercati dove poter acquistare di tutto, nel centro si respira ancora quell’aria di una città rimasta ai suoi fasti antichi, dai palazzi, alle chiese, per non parlare delle scenografiche carrozze trainate dai cavalli che si possono noleggiare per una particolare visita della città. Quasi ogni epoca, ha lasciato qualcosa in eredità alla splendida città, come le case borghesi gotiche che si possono vedere percorrendo le strade del centro e gli eleganti palazzi rinascimentali, si passa da uno stile Barocco voluttuoso ad un’Art Déco giocosa.

Avvicinandoci al periodo pasquale, non potevamo non parlarvi di come vengono festeggiati qui questi giorni: dunque se nella domenica di Pasqua a Cracovia si svolge la Santa messa e la processione, come in tanti altri paesi cattolici, il lunedì che segue Cracovia si trasforma in una città in festa e molto animata. Mentre in famiglia i cracoviani si aspergono il capo con l’acqua per purificarsi dai peccati, nelle strade della città i giovani sfruttano l’occasione per lanciare gavettoni sui passanti.

Cracovia, è comunque una città molto turistica, un mio consiglio per risparmiare, è quello di acquistare la Kracòw Touristc Card, in vendita presso gli uffici turistici della città o direttamente sul sito, che al costo di 15 euro circa per 2 giorni e 18 euro circa per 3 giorni, vi permetterà di avere diversi sconti in alcuni ristoranti e negozi della città, l’accesso gratuito alla maggior parte dei musei e monumenti, e l’utilizzo gratuito di tram e autobus. L’unico sito che non è incluso è la visita della collina dove si trova il castello Wawel.

Per quanto riguarda l’alloggio invece, Cracovia è spesso al completo e gli hotel situati nei pressi del centro sono abbastanza costosi. Vi consigliamo dunque, di prenotare con largo anticipo, questo vi permetterà di avere più scelta e prezzi più economici.

Da visitare sicuramente è il cuore antico della metropoli, costituito dalla città vecchia “Stare Miasto“, dove sorge il complesso millenario Wawel e Krazimierz, il quartiere ebraico fondato nel 1335 come città autonoma.

Rynek invece è la piazza più bella della Polonia ed anche una delle più grandi d’Europa, già dall’antichità tutte le attività più importanti come il commercio, le discussioni o il canto si svolgevano qui. Un tempo i mercati esponevano in questa piazza le merci provenienti da tutto il mondo. Oggi nei bazar si vendono i prodotti dell’artigianato artistico polacco e bellissimi fiori colorati.

Visitate la basilica di Santa Maria che si trova proprio in questa piazza, inconfondibile per i suoi interni colorati e le decorazioni color oro, ad ogni ora sia del giorno che della sera, inoltre si sente la melodia di una tromba e alzando la testa verso l’alto noterete il trombettista accennare un saluto prima di andarsene.

Dirigetevi camminando verso il castello Wawel, dalla piazza principale, e nel vostro tragitto fermatevi alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, la riconoscerete dalle dodici statue degli apostoli all’ingresso. Qui una volta a settimana, il giovedì alle ore 10, 11 e 12, si mostra a tutti gli increduli che la terra è un pianeta in continuo movimento e che il pendolo di Foucault non è soltanto il titolo di un romanzo di Umberto Eco. Dalla cupola della chiesa viene fatta calare una fune lunga 46,5 m a cui è appesa una sfera di 25 kg secondo le proporzioni della formula. Una volta fatta oscillare, il pendolo inizialmente si muove in senso rettilineo, ma con il tempo cambia direzione e descrive una traiettoria a rosetta, ciò è dovuto a quella che i fisici chiamano forza di Corioli, la quale provoca la deviazione del pendolo dalla traiettoria a causa del movimento rotatorio della terra.

A soli duecento metri, in via Kanonicza al numero 19 nell’odierno Museo Arcivescovile, viveva Papa Karol Wojtyla quando ancora era vescovo.

Alla fine della vostra passeggiata recatevi al castello Wawel: l’imponente complesso domina la vista dalla cima di una collina calcarea. In passato era centro di potere temporale e spirituale e proprio qui venivano incoronati i Re. All’interno del castello è esposto anche il quadro di Leonardo Da Vinci La Dama con l’ermellino, ma purtroppo non sempre è possibile ammirarlo.

Non spaventatevi dall’enorme drago che vi accoglierà ai piedi del castello e che fa fuoriuscire dalle sue enormi fauci una lunga fiamma coreografica, perché è solo una piacevole esibizione per idolatrare l’animale fantastico, simbolo di Cracovia!