Weekend gourmet a Pescara. Il bello e il gusto si fondono nella cucina di Daniele D’Alberto

“La Nave”di Cascella

Avventuriamoci in un itinerario tra il bello e … il gusto

Eccoci a Pescara, definita la “Città dei due Ponti”: il Ponte del Mare, e Il Ponte Ennio Flaiano, dedicato al grande scrittore pescarese. Partiamo dall’iconica fontana “La Nave”di Cascella,  rievocazione della storia marinaresca della città, la Cattedrale di San Cetteo che ospita un dipinto del Guercino, il San Francesco, donato dallo stesso d’Annunzio. Spendidi musei, come il Vittoria Colonna arte moderna, la Villa Urania ricca collezione di maioliche dal Cinquecento al Settecento, il Basilio Cascella rche accoglie molte opere della famiglia Cascella ,il Museo delle Genti d’Abruzzo mille miniature raccontano tradizioni e costumi e il recente Imago Museum che ospita  opere di Impressionisti Scandinavi, grandi pittori figurativi del ‘900 e, fino a fine Novembre, una mostra “Tra pop art e classicismo” dedciata a due grandi dell’ arte contemporanea: Andy Warhol e Mario Schifano


A casa deI ‘divo’.

Durante la seconda guerra mondiale, quasi tutta la città era in rovina. La maggior parte dei suoi monumenti storici andò perduta per sempre in questo periodo. Tra gli edifici distrutti c’era una casa di Gabriele D’Annunzio, dove viveva sua madre. Dopo la guerra, il poeta decise di restaurare l’edificio. Nel 1963 qui fu aperto un museo che, in una raffinata atmosfera, raccoglie interessanti testimonianze della sua vita e del suo lavoro.

Casa di Gabriele D ‘Annuzio e il suo elegantissimo guardaroba

Rieccoci nel centro della città per scoprire un locale davvero speciale e uno chef altrettanto unico: Daniele D’Alberto del ristorante-bistro Nole

Ciao Daniele, domanda di rito: dove ti piace passare un weekend?
In Grecia. Alexia, mia moglie è di Metoni, un paesino vicino a Kalamata a tre ore da Atene, città che amo moltissimo, dal cuore pulsante anche dopo una difficile ripartenza

Metoni, Grecia

Trai ispirazione gastronomica da questi luoghi ?
Certo, ispirazione e insegnamento, infatti, oltre alla base che ho avuto nei ristoranti dove ho lavorato, quando sono in viaggio cerco sempre di apprendere e prendere spunto da tutto e da tutti: tradizioni, cibo locale, piccoli produttori, artigiani. Devo dire molti ingredienti del mio menu hanno un accento abruzzese legato al territorio, ma le preparazioni sono ex novo.

Tavolo spartamente elegante, realizzato con materiali di recupero. Il piatto “signature” dello Chef: tortelli cacio e pepe bruzzese, con pecorino di Farandola.

Un esempio nel tuo menu?
Proprio un’ispirazione greca: questa semplicissima zuppetta di pomodoro con caprino, cetriolo e basilico, un piatto molto mediterraneo.

Una deliziosa pomodoro che profuma si cipolle, cetriolo, basilico olive e arancia

I tuoi weekend “italiani”?
Amo la Toscana, speciamente San Geminiano dove ho trovato fantastici artigiani che sanno realizzare arredi e mobili usando materiali di recupero trasformandoli in pezzi di arredamento, come i tavoli di Nole.
C’e del recupero anche nella tua sua cucina?
Assolutamente si. Abbiamo quasi totalmente eliminato l’utilizzo della plastica in sala e in cucina.
La tua cucine in 3 parole?
Mediterranea, creative, semplice e, se permetti, aggiungerei…elegante.

Ostriche da Oscar! Doppia panna, scalogno, prezzemolo e salsa alle pere.

Il tuo primo ricordo in cucina?
Il camino acceso, il profumo della pasta fatta in casa,  i cibi di un tempo, la mia famiglia tradizionalmente unita a tavola, nonna Maria e i suoi fantastici biscottini, insomma, un vero paradiso!
Se tu rinascessi in un piatto del tuo menu, saresti…
La triglia alla mandorla. Un piatto che rispecchia la mia identità pescarese. In questa cttà infatti la triglia è un pesce tradizionale, sia servito in un piatto spartano sia in versione gourmet, magari accompagnato da una salsa di mandorle abruzzesi.
Deve essere una bonta! Ci regali la ricetta?
Eccola.

TRIGLIA ALLA MANDORLAIngredienti per 4 persone
4 triglie
Albume
Farina
Pan grattato
Mandorle amare

Per la salsa alle mandorle
50 g di mandorle
2 g di aglio
5 g di pane
Sale fino q.b.
20 g di olio e.v.o.
4 g di aceto
150 g di acqua
Per la salsa di sedano
100 g di foglie di sedano
Sale
Olio e.v.o.
Pepe
Acqua di cottura q.b.

Per i pomodori arrosto
2 pomodori ramati
Sale
Olio e.v.o.
20 g di aceto balsamico
5 g di aceto di Xerez
Per la salsa di triglie
Teste di triglie
Sedano
Carote
Cipolle
Pomodoro
Tabasco
Per l’insalatina
Insalata verde
Radicchio
Olio e.v.o.
Sale
Pepe
Aceto al limone
Procedimento
Per le triglie
Pulire le triglie, privandole della testa, delle squame e delle interiora.
Sfilettarle privandole della lisca centrale ma, facendo attenzione a non superare i due filetti. Eliminare anche le lische più piccole, impanarle con albume, farina e pan grattato. Riporre in frigo.
Per la salsa di triglie
Con le teste e le lische avanzate fare un brodo e lasciare ridurre fino a quando la densità desiderata.
Frullare il tutto e setacciare, in modo tale da ottenere un ristretto liscio e omogeneo. Salare e pepare.
Per la salsa di sedano
Sbollentare le foglie in acqua bollente e raffreddare in acqua e ghiaccio.
Frullare con parte dell’acqua di cottura, setacciare, salare e pepare.
Per i pomodori arrosto
Grigliare lentamente i pomodori precedentemente tagliati a metà. Una volta cotti, privarli della pelle e dei semi, condirli con olio e.v.o., aceto balsamico, aceto di Xerez e sale.
Per la salsa alle mandorle
Unire tutti gli ingredienti e frullarli per alcuni minuti. Setacciare e riporre in frigo.
Composizione del piatto
Condire l’insalata precedentemente lavata, con aceto di lamponi, olio e.v.o.  e sale.
Iniziare a comporre la pietanza con i vari ingredienti, friggere le triglie e posizionarle nel piatto; spolverare con un mandorla amara.




Abruzzo: Viaggio “gourmet” lungo la Costa dei Trabocchi

Uno dei trabocchi Abruzzesi decantati anche da Gabriele d’ Annunzio

(Italian and English versions)
Abruzzo: eccoci on the road, lungo la strada statale 16 che va da Ortona a Vasto, passando per San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia e Torino di Sangro, in provincia di Chieti.
Qui scopriamo i trabocchi, insolite palafitte dalle lunghe braccia che sostengono le reti da pesca.

Una volta queste specie di palafitte erano macchine per la pesca locale, oggi sono diventati ambienti suggestivi dedicati alla ristorazione e popolari ristoranti letteralmente sul mare,  dolcemente (ma quasi impercettibilmente) cullati dalle onde. Ottima meta dove gustare del buon pesce fresco.

Un antipasto di pesce crudo

Tra i piatti più rappresentativi troviamo le cozze allo zafferano, le sagne con i pelosi e le alici sperone, le sogliole alla giuliese, le fritture di pesce di paranza e le cozze ripiene, le insalate di polpo con fagioli e patate, le alici fritte e la parmigiana con il pesce palombo
Tra i primi piatti non può certo mancare la pasta alla chitarra al sugo di scampi  e l’iconico brodetto di pesce alla vastese.

Pesce ricco e pesce povero nei piatti serviti nei trabocchi

I trabocchi top

San Giacomo, San Vito Chietino:
Piatti ricchi: gnocco di pane con vongole e salicornia al profumo di limone, paccheri al ragù di cefalo con ricotta di pecora.
Punta Fornace, San Vito Chietino:
Frittatina di alici e cipolle, scamponi aglio olio e peperone crusco e l’iconica fritturina di paranza
Valle Grotte, San Vito Chietino:
Sfiziosi antipasti freddi e caldi e i tacconcelli al tonno.

Il trabocco Valle Grotte

Mucchiola, Ripari Bardella
Propone una cucina dall’impronta più contemporanea. Pancotto ai frutti di mare, risotto con clorofilla, burrata e frutti di mare.
Punta Tufano,
Vallevò
Sauté di vongole, di cozze, la grande pasta allo scoglio al profumo di mare.

Punta Isolata
Lontano dagli altri, ha un nome che è tutto un programma, proprio come il suo risotto alla pescatora.
Punta Cavalluccio
Piatti tradizionali, come l’insalatina di polpo, le cozze ripiene e le meravigliose sagnette con i pelosi.

Uno dei miei piatti preferiti: l’insalatina di polpo e patate

17 Lune, Punta Punciosa
Grande chitarrina ai frutti di mare, capesante al burro con scaglie di tartufo, tataky di tonno con cipolla rossa caramellata,
Trimalcione, Punta Penna
Verso la costa vastese presso la meravigliosa riserva naturale di Punta Aderci., Panocchie gratinate, seppie in umido, polpo verace al naturale.

Il Trabocco Trimalcione

Spezza Catene e Punta Torre
Entrambi ottimi e solo visitabili su prenotazione.
Cungarelle
Classici cavatelli con canocchie e frutti di mare come la zuppa di ceci con gamberi e salsa tartufata, servita nei tradizionali tegami di coccio o tijelle
Sasso della Cajana, Rocca San Giovanni.
Insalatina di mare allo scoglietto, pasta chitarra con canocchie, seppie e piselli.
Punta Rocciosa

Gestito dal modernissimo e quasi futuristico Hotel Supporter che gode di una spettacolare vista panoramica di tutto il litorale verso sud.

la futuristica piscina dell’Hotel Supporter che ospita il trabocco Punta Rocciosa

Quanti piatti di pesce! Che vino accoppiare?

Noi abbiamo scelto il Cococciola della Tenuta Ulisse, un delicato bianco proveniente da un vitigno antico che affonda le proprie radici in Abruzzo. E’ un esemplare vivido dei vini bianchi dell’Abruzzo, delicatamente sapido, dal colore paglierino e dalle note di fiori bianchi primaverili e agrumi. Un magnifico frutto dell’enologia abruzzese perfetto per antipasti di pesce crudo, frutti di mare, portate di pesce.

Il Cococciola della Tenuta Ulisse, perfetto accoppiamento ai ricchi piatti di pesce della cucina abruzzese

Brodetto Superstar

Il brodetto è il risultato dello storico e proficuo scambio “culturale” e “materiale” tra pescatori e ortolani, tra mare e terra. E’ nato come piatto povero dei pescatori che utilizzavano quel pescato di bassa qualità difficile da vendere. Gli ingredienti previsti sono olio extravergine d’oliva, aglio, prezzemolo, basilico, peperone giallo e pomodoro Le varietà di pesce possono variare, ma dovrebbero essere almeno sette, tra cui razza, triglia, seppiolina, testone, noce, merluzzo, cicala di mare, sogliola, cozze, vongole, scorfano, scampi.

Il brodetto firmato dallo Chef Massimiliano Cappucci

Il sugo del brodetto è un’ ottimo condimento per un saporito piatto di spaghetti, come ce lo insegna lo Chef Massimiliano Cappucci del Trabocco Punta Rocciosa, al quale non ho potuto fare a meno di “rubare” la ricetta. Eccola!

Spaghettone del Leone con brodetto “Punta Rocciosa”

Lo Spaghetto dl Leone con il brodetto “Punta Rocciosa”

Ingredienti per 4 persone
500 g di spaghettone del Leone Rustichella d’Abruzzo
500 g di Pomodoro a Pezzi Pera d’Abruzzo Rustichella
500 g di polpa di Pomodoro Pera d’Abruzzo Rustichella
800 g varietà di pesce assortite (razza, triglia, seppiolina, testone, noce, merluzzo, cicala di mare, sogliola, cozze, vongole, scorfano, scampi)
Basilico
Olio extravergine d’oliva
1 spicchio d’aglio
1 peperone giallo
Sale
Preparazione
Mettete in una padella (possibilmente di coccio e dalle pareti non troppo alte) l’olio, l’aglio e fate cuocere a fiamma bassa evitando che l’aglio bruci.
Aggiungete la polpa e la passata di pomodoro e lasciate la fiamma lenta.
Aggiustate di sale e unite il peperone.
Dopodiché aggiungete i prodotti ittici, partendo da crostacei, molluschi e pesci che prevedono una cottura più lunga. Aggiungete il pesce in questo ordine: scampi e cicale di mare; poi noce, cozze, vongole e seppioline; continuate con razza, scorfano e testone. Proseguite con la sogliola.
Negli ultimi minuti prima, prima di spegnere il fuoco, mettete triglie e merluzzi.
Lessate lo spaghettone in abbondante acqua salata, a metà cottura scolate e trasferitelo nel coccio del brodetto ormai senza pesce e terminatene la cottura.
Condite e servite completando con un filo di olio a crudo.

Massimiliano Cappucci con la sous-chef Beatrice nel dehors del Trabocco Punta Rocciosa

E nel calice?

Il Sommellier di Punta Rocciosa ci consiglia Villa Gemma Bianco dell’Azienda Masciarelli, sulle colline nei dintorni di Chieti. E’ un blend dei tre vitigni a bacca bianca più significativi della tradizione abruzzese, Trebbiano, Pecorino e Cococciola, quindi un bianco delicatamente vibrante, fresco, caratterizzato da note fruttate e di erbe aromatiche e intensa mineralità, perfetto compagno di viaggio di un ricco brodetto.

Villa Gemma, il bianco consigliato dal Sommelier del Trabucco Punta Rocciosa

.Per finire in dolcezza…

Incoronate il vostro pranzo con uno dei tradizionali dolci abruzzesi: la cassata di Sulmona, le ferratelle, il parrozzo, citato perfino da Gabriele D’Annunzio, i cellipieni sanvitesi, Il bocconotto  pasta frolla ripiena di cioccolato, mandorle tostate e cannella. Si dice che la ricetta di questo dolce risalga alla fine del Settecento e fosse un segreto delle suore di Castel Frentano.

i bocconotti di Castel Frentano.

A proposito di monasteri…

Sorpresa, sorpresa! Ecco le “sise delle monache”, prelibato pan di Spagna farcito con crema pasticcera e caratterizzato da tre…allusive protuberanze, che la leggenda dice provenire dall’abitudine delle monache di “mimetizzare” i seni, mentre per altri rappresenterebbero le cime del Gran Sasso, Majella e Sirente-Velino.
Vero o no, la realtà è che sono u
na squisitezza, che potrete gustare nell’antica bottega di Emo Lullo  a Guardiagrele, località in cui sono nate.

le originale “sise delle monache” della storica pasticceria Emo Lullo a Guardiagrele, Chieti

CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’

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(English version)
Abruzzo, Italy.
Here we are on the road, along the state road 16 that goes from Ortona to Vasto, passing through San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia and Torino di Sangro, in the province of Chieti.
Here we discover the trabocchi, unusual stilts with long arms that support the fishing nets.

These sort of stilt houses were once machines for local fishing, today they have become suggestive environments dedicated to catering and popular restaurants literally on the sea, gently (but almost imperceptibly) lulled by the waves. Excellent destination to enjoy good fresh fish.

Un antipasto di pesce crudo

Among the most representative dishes we find mussels with saffron, sagne with hairy and spur anchovies, sole alla giuliese, fried fish paranza and stuffed mussels, octopus salads with beans and potatoes, fried anchovies and parmigiana with dogfish Among the first courses, the pasta alla chitarra with scampi sauce and the iconic Vasto-style fish broth cannot be missing.

Pesce ricco e pesce povero nei piatti serviti nei trabocchi

The best Trabocchi

San Giacomo, San Vito Chietino:
Punta Fornace, San Vito Chietino:
Valle Grotte, San Vito Chietino:

Il trabocco Valle Grotte

Mucchiola, Ripari Bardella
Punta Tufano,
Vallevò

Punta Isolata
Punta Cavalluccio.

Uno dei miei piatti preferiti: l’insalatina di polpo e patate

17 Lune, Punta Punciosa
Trimalcione, Punta Penna

Il Trabocco Trimalcione

Sasso della Cajana, Rocca San Giovanni.
Punta Rocciosa

Punta Rocciosa: the spectacular swimming pool of the ultra-modern and almost futuristic Hotel Supporter which enjoys a spectacular panoramic view of the entire coast to the south.

So many fish dishes! What wine to pair?

Cococciola della Tenuta Ulisse, a delicate white from an ancient vine that has its roots in Abruzzo. It is a vivid example of Abruzzo white wines, delicately savory, with a straw color and notes of spring white flowers and citrus fruits. A magnificent fruit of Abruzzo enology perfect for raw fish appetizers, seafood, fish dishes.

Il Cococciola della Tenuta Ulisse, perfetto accoppiamento ai ricchi piatti di pesce della cucina abruzzese

Brodetto Superstar

The brodetto is the result of the historical and profitable “cultural” and “material” exchange between fishermen and gardeners, between sea and land. It was born as a poor dish of fishermen who used that low quality fish difficult to sell. The ingredients provided are extra virgin olive oil, garlic, parsley, basil, yellow pepper and tomato Fish varieties can vary, but should be at least seven, including ray, mullet, cuttlefish, big head, walnut, cod, sea cicada , sole, mussels, clams, redfish, scampi.

Il brodetto firmato dallo Chef Massimiliano Cappucci

The brodetto sauce is an excellent condiment for a tasty spaghetti dish spaghetti,  that ‘s confirmed by Chef Massimiliano Cappucci at Trabocco Punta Rocciosa,  who graciously gave us the recipe. Here you go!

Spaghettone del Leone with brodetto “Punta Rocciosa”

Lo Spaghetto dl Leone con il brodetto “Punta Rocciosa”

Ingredients for 4 people
500 g of Spaghettone del Leone Rustichella d’Abruzzo
500 g of Rustichella Abruzzo Pear Tomatoes
500 g of Rustichella Abruzzo Pear Tomato pulp
800 g assorted fish varieties
(ray, mullet, cuttlefish, big head, walnut, cod, sea cicada, sole, mussels, clams, redfish, scampi)
Basil
Extra virgin olive oil
1 clove of garlic
1 yellow pepper,
salt

Preparation
Put the oil and garlic in a pan (possibly earthenware and with not too high sides) and cook over low heat, avoiding the garlic from burning. Add the pulp and the tomato puree and leave the flame low. Season with salt and add the pepper. Then add the fish products, starting with crustaceans, molluscs and fish that require a longer cooking. Add the fish in this order: prawns and sea cicadas; then walnut, mussels, clams and cuttlefish; continue with race, redfish and big head. Continue with the sole. In the last few minutes before turning off the heat, add mullet and cod. Boil the spaghetti in abundant salted water, drain halfway through cooking and transfer it to the crock of the broth now without fish and finish cooking. Season and serve completing with a drizzle of raw oil.

Massimiliano Cappucci con la sous-chef Beatrice nel dehors del Trabocco Punta Rocciosa

In the glass…
We choose Villa Gemma Bianco dell’Azienda Masciarelli, on the hills around Chieti. It is a blend of the three most significant white grape varieties of the Abruzzo tradition, Trebbiano, Pecorino and Cococciola, therefore a delicately vibrant, fresh white, characterized by fruity notes and aromatic herbs and intense minerality, perfect travel companion of a rich broth .

Villa Gemma, il bianco consigliato dal Sommelier del Trabucco Punta Rocciosa

To finish on a sweet note …
Crown your lunch with one of the traditional Abruzzo sweets: the cassata di Sulmona, the ferratelle, the parrozzo, even mentioned by Gabriele D’Annunzio, the cellipieni from San Vito, the bocconotto shortcrust pastry filled with chocolate, toasted almonds and cinnamon. It is said that the recipe for this dessert dates back to the end of the eighteenth century and was a secret of the nuns of Castel Frentano.

i bocconotti di Castel Frentano.

Speaking of monasteries … Surprise, surprise! Here are the “sise delle monache”, a delicious sponge cake filled with custard and characterized by three … allusive protuberances, which legend says come from the nuns’ habit of “camouflaging” the breasts, while for others they represent the tops of the Gran Sasso, Majella and Sirente-Velino. True or not, the reality is that they are a delicacy, which you can taste in the ancient shop of Emo Lullo  a Guardiagrele.




Pescara: il ‘divo’, i trabocchi e la colomba ‘gourmet’ di Stefania

Una città sul mare

(Italian and English version) –
Pescara,
chiamata anticamente “Piscaria”, per la pescosità del suo mare, è una grande città portuale e un centro di cantieristica, di industria tessile e, naturalmente, di pesca. Oltre a questo, la città è una rinomata località balneare le cui spiagge vantano più di 10 km. Sono perfettamente attrezzate e offrono numerose opportunità di relax e comfort.
Pescara è oggi definita la “Città dei due Ponti”il Ponte del Mare, lungo  466,  e più grande ponte ciclo-pedonale d’Italia e Il Ponte Ennio Flaiano, intitolato al grande scrittore pescarese.

Ponte del Mare

Da vedere a Pescara (speriamo presto…)

La fontana “La Nave”, rievocazione della storia marinaresca della città
Cattedrale di San Cetteo che ospita un dipinto del Guercino, il San Francesco, donato dallo stesso d’Annunzio
Museo Vittoria Colonna arte moderna.
Museo Villa Urania ricca collezione di maioliche dal Cinquecento al Settecento.
Museo Civico Basilio Cascella raccoglie molte opere della famiglia Cascella.
Museo delle Genti d’Abruzzo mille miniature raccontano tradizioni e costumi della regione.

La fontana “La Nave”, rievocazione della storia marinaresca della città

Il ‘divo’ Gabriele

Durante la seconda guerra mondiale, quasi tutta la città era in rovina. La maggior parte dei suoi monumenti storici andò perduta per sempre in questo periodo. Tra gli edifici distrutti c’era una casa di Gabriele D’Annunzio, dove viveva sua madre.

Gabriele D’Annunzio

Dopo la guerra, il poeta decise di restaurare l’edificio. Nel 1963 qui fu aperto un museo che, in una raffinata atmosfera, raccoglie interessanti testimonianze della sua vita e del suo lavoro.

la casa di Gabriele D’Annunzio

Paradiso gastronomico

La cucina abruzzese è ricca, varia e tutta da scoprire, quindi niente di meglio che chiedere a una esperta in gastronomia locale: Stefania Peduzzi che, oltre che conoscere e promuovere la regione del territorio, è al timone di Rustichella d’Abruzzo, rinomato pastificio artigianale che esporta in tutto il mondo.

Stefania Peduzzi

Buongiorno Stefania, un consiglio per un weekend in Abruzzo?

Abito nella provincia di Pescara e tutt’intorno ci sono luoghi interessanti e località poco conosciute. Tanta bellezza e tanta storia.  Sto studiando e scoprendo le antiche abbazie medioevali di queste zone montane, strutture storicamente importanti perchè un tempo controllavano il passaggio dall’ Abruzzo verso il Tirreno. Tra le mie preferite, la splendida San Giovanni in Venere, San Clemente a Casauria e San Bartolomeo, poco conosciuta e meno visitata, a Carpinedo della Nora. Altra visita storica da non perdere è l’antica Abbazia del Vescovo a Penne, un borgo davvero incantevol

San Giovanni in Venere, San Clemente a Casauria e San Bartolomeo,

Per un lunch domenicale?

Le nostre colline, i nostri borghi sono meravigliosi, e offrono realtà culinarie tutte da scoprire, e poi punterei al fascino del mare. A Pescara, nella zona del porto canale scoprirete delle insolite palafitte dalle lunghe braccia che sostengono le reti da pesca: sono i  trabocchi, ristoranti sospesi sul mare in cui gustare cucina marinara. I più suggestivi a poca distanza dalla città, sulla costa da Ortona fino a Vasto, passando per San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia e Torino di Sangro.

I suoi trabocchi preferiti?
Punta cavalluccio, Punta fornace, Pesce palombo.

uno dei tipici ‘trabocchi’ abruzzesi

Rustichella d’Abruzzo sforna ogni anno, proprio in questo periodo, la sua famosa colomba pasquale, ce la racconta?

E’ fatta con “pasta madre”, un impasto naturale e soffice ottenuto attraverso la lievitazione di acqua e farina e poi messo a riiposare in un ambiente controllato, per ottenere una naturale lievitazione. Questa continua rigenerazione, conferisce alla colomba una fragranza e leggerezza uniche...

arrivano le colombe…

Pasqua è vicina: un’idea ‘gourmet’ per servire la colomba?

Ho pensato a una colomba gourmet, un po’ ‘diversa,  arricchita da una crema al mascarpone e guarnita di fragole. Un piatto semplice, adatto a fine pranzo e che può essere preparato al momento. Felice Pasqua a tutti voi!

Una colomba ‘diversa’

Ho già l’acquolina in bocca… Che vino accoppierebbe?

Per restare in Abruzzo, sceglierei uno storico vino da dessert: la ratafià abruzzese, un rosolio tipico, antico e nobile, celebrato anche da Gabriele D’Annunzio che lo definì “sangue morlacco”. E’ un vino che unisce la forza del  Montepulciano D.O.P. e l’aspro profumo delle amarene. Ottima scelta per accompagnare i dessert a fine pasto.

Il tradizionale vino da dessert 'Ratafià'
Il tradizionale vino da dessert ‘Ratafià’

La ratafià più celebre è quella della storica Distilleria Toro, fondata nel lontano 1817 e famosa per la sua rinomata Centerba e i distillati ricavati dalle erbe aromatiche e salutari che crescono sul monte Morrone che fa da sfondo all’altopiano su cui sorge Tocco da Casauria, estremo lembo della provincia di Pescara.

La colomba Rustichella d’Abruzzo

Volete scoprire la ricetta di Stefania Peduzzi?
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COLOMBA FARCITA CON CREMA AL MASCARPONE E FRAGOLE

Una colomba pasquale ‘gourmet’

Ingredienti per 6 persone
3 uova,
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio e mezzo di Maizena
400 ml di latte
Estratto di vaniglia
250 g di mascarpone,
1 bustina di zucchero a velo
6 fragole
Preparazione
Sbattere i tuorli con lo zucchero e la maizena fino a rendere il composto spumoso. Contemporaneamente porre in una pentola il latte con l’estratto di vaniglia.
Portare a ebollizione, versare il composto, girare finchè la crema diventi densa. Al primo bollore spegnere e lasciare raffreddare.
In una terrina unite alla crema 125 g di mascarpone e lasciare in frigo a riposare. Prendere le fragole fresche, tagliarle per lunghezza come da foto, una per ogni commensale.
Tagliare la colomba a fette e con una sac a poche apporre la crema sulla fetta e infine le fragole.
Completare con una spolverata di zucchero a velo.

INFO
Rustichella d’Abruzzo
Pescara Turismo

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Pescara, formerly called “Piscaria”, due to the fishiness of its sea, is a large port city and a center for shipbuilding, textile industry and, of course, fishing.
In addition to this, the city is a popular seaside resort whose beaches boast more than 10 km. They are perfectly equipped and offer numerous opportunities for relaxation and comfort.
Pescara is now called the “City of Two Bridges”, the Ponte del Mare, 466 meters long, and the largest cycle-pedestrian bridge in Italy and the Ennio Flaiano Bridge, named after the great writer from Pescara. Bridge of the Sea

Ponte del Mare

Things see while in Pescara
The fountain “La Nave”, a re-enactment of the maritime history of the city Cathedral of San Cetteo which houses a painting by Guercino, the San Francesco, donated by d’Annunzio himself
Vittoria Colonna Museum of Modern Art.
Villa Urania Museum rich collection of majolica from the sixteenth to the eighteenth century.
Civic Museum Basilio Cascella collects many works of the Cascella family.
Museum of the People of Abruzzo a thousand miniatures tell the traditions and customs of the region.
The fountain “La Nave”, a re-enactment of the maritime history of the city

La fontana “La Nave”, rievocazione della storia marinaresca della città

Gabriele D’annunzio 
During the Second World War, almost the entire city was in ruins. Most of its historical monuments were lost forever in this period. Among the destroyed buildings was a house of italian poet Gabriele D’Annunzio, where his mother lived.
After the war, the poet decided to restore the building. In 1963 a museum was opened here which, in a refined atmosphere, collects interesting testimonies of his life and his work. the house of Gabriele D’Annunzio

la casa di Gabriele D’Annunzio

Gastronomic paradise
Abruzzo’s cuisine is rich, varied and waiting to be discovered, so nothing better than to ask an expert in local gastronomy: Stefania Peduzzi who, in addition to knowing and promoting the region of the territory, is at the helm of Rustichella d’Abruzzo, a renowned pasta factory craftsmanship that exports all over the world.

Stefania Peduzzi

Hello Stefania, any advice for a weekend in Abruzzo?
I live in the province of Pescara and all around there are interesting places and little known places. So much beauty and so much history. I am studying and discovering the ancient medieval abbeys of these mountain areas, historically important structures because they once controlled the passage from Abruzzo to the Tyrrhenian Sea. Among my favorites, the splendid San Giovanni in Venere, San Clemente a Casauria and San Bartolomeo, little known and less visited, in Carpinedo della Nora. Another historical visit not to be missed is the ancient Bishop’s Abbey in Penne, a truly enchanting village, San Giovanni in Venere, San Clemente a Casauria and San Bartolomeo,
Where to go for a Sunday lunch?

San Giovanni in Venere, San Clemente a Casauria e San Bartolomeo,

Our hills, our villages are wonderful, and offer culinary realities to be discovered, and then I would aim for the charm of the sea. In Pescara, in the canal port area, you will discover unusual stilt houses with long arms that support the fishing nets: They are called trabocchi, restaurants suspended over the sea where you can enjoy seafood cuisine. The most suggestive are not far from the city, on the coast from Ortona to Vasto, passing through San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia and Torino di Sangro. My fav are Cavalluccio and  Fornace 

uno dei tipici ‘trabocchi’ abruzzesi

Rustichella d’Abruzzo produces its famous Easter COLOMBA every year during this period, can you tell us about it?

It is made with “sourdough”, a natural and soft dough obtained through the leavening of water and flour and then left to rest in a controlled environment, to obtain a natural leavening. This continuous regeneration gives the dove a unique fragrance and lightness …
Easter is near: a ‘gourmet’ idea to serve the COLOMBA?
I thought of a colomba, with a twist, enriched with a mascarpone cream and garnished with strawberries. A simple dish, suitable for the end of lunch and which can be prepared at the moment. Happy Easter to you all!

Stefania Peduzzi

My mouth is watering already … What wine would you pair?
To stay in Abruzzo, I would choose a historic dessert wine: the Abruzzese ratafià, a typical, ancient and noble rosolio, also celebrated by Gabriele D’Annunzio. It combines the strength of Montepulciano D.O.P. and the sour scent of black cherries. Excellent choice to accompany desserts at the end of a meal. The most famous ratafià is that of the historic Toro Distillery, founded in 1817 and famous for its renowned Centerba and the distillates made from aromatic and healthy herbs that grow on Mount Morrone which is the backdrop to the plateau on which Tocco da Casauria stands, extreme strip of the province of Pescara.

Il tradizionale vino da dessert 'Ratafià'
Il tradizionale vino da dessert ‘Ratafià’

COLOMBA FILLED WITH MASCARPONE CREAM AND STRAWBERRIES

Una colomba pasquale un po’ ‘diversa,

ingredients for 6 people
3 eggs, 3 tablespoons of sugar 1 and a half tablespoons of cornstarch 400 ml of milk Vanilla extract 250 g of mascarpone, 1 sachet of powdered sugar 6 strawberries
Preparation
Beat the egg yolks with the sugar and cornstarch until the mixture is fluffy. At the same time, place the milk with the vanilla extract in a saucepan. Bring to a boil, pour in the mixture, turn until the cream becomes thick. At the first boil turn off and let cool. In a bowl, add 125 g of mascarpone cream to the cream and leave in the fridge to rest. Take the fresh strawberries, cut them lengthwise as shown in the photo, one for each diner. Cut the dove into slices and with a pastry bag put the cream on the slice and finally the strawberries. Complete with a sprinkling of powdered sugar.

INFO
Rustichella d’Abruzzo
Distilleria Toro,
Pescara Turismo