Nissan Navara : per mordere lo sterrato

Nissan Navara – Questo pick-up è stato rinfrescato dopo anni dall’uscita. Migliorato in tutto torna sul mercato per divertire i customers più avventurosi. Per un weekend fuori porte o per chi decide di scappare per intraprendere uno stile di vita avventuroso quanto la macchina che guida.Esternamente questa Nissan Navara è moderna e dall’aspetto robusto. Certo il design non è l’aspetto principale per chi cerca un mezzo del genere. Altezza da terra, spazio e peso di carico, stabilità e prestazioni. Fondamentale è la coppia, la qualità dei componenti e la facilità di rapporto. Queste sono le caratteristiche da ricercare in un pick-up.Nissan Navara non smentisce queste caratteristiche. Sono nuovi i motori diesel, in due potenze differenti. Il primo eroga 163 Cv, il secondo (ed il consigliato) eroga 190 con una coppia di 425 Nm. Quest’ultimo è stato riprogettato con l’ottica di una migliore efficenza nei consumi e per quanto riguarda le emissioni, tema caldo del momento. Il risparmio arriva a 6,9 litri per 100 km e le emissioni rispecchiano gli Euro 6D-Temp. Prestazioni migliorate grazie ad una speciale lavorazione alle fasce dei pistoni e ad uno studio accuratissimo nel sistema di iniezione del carburante.  Inoltre per questo riguarda l’ecologie è stato migliorato il sistema di raffreddamento, così come il filtro antiparticolato (DPF). Tutto questo con buoni risultato. Anche il cambio contribuisce, da adesso più fluido e diretto (automatico a 7 marce).Nissan ha aggiornato anche le sospensioni. Per il restyling del Nissan Navara sono state studiate anche le “ossa” di questo pick-up. Le sospensioni, parte vitale di un veicolo che debba andare off-road. Nissan dal 2015 su questo ha fatto scuola, introducendo le sospensioni a 5 bracci. riducendo quidni in maniera drastica il peso, il comfort e la resistenza, senza compromettere la possibilità di carico. Quindi Nissan rimane il più sofisticato, rispetto alla media.Non manca l’attenzione verso la possibilità di carico. La versione King Cab di Nissan Navara aumenta la propria capacità di carico fino a 1165 kg; il Double Cab aumenta il carico fino 1115-1180 kg. Anche i freni sono stati maggiorati, così come sostituiti al posteriore, prima a tambura ed ora a disco. Efficenza e tecnologia.Gli interni sono stati aggiornati e ad oggi si può collegare il telefono al sistema di infotainment. .   




Una Wekeend Green Car diventa… un originale albero di Natale! Da Nissan LEAF a Nissan TREE, per un Natale… elettrizzante!

Per le festività natalizie, Nissan LEAF si trasforma in TREE, una speciale installazione luminosa alimentata dalla sua stessa energia rigenerata!Un albero di Natale, o forse meglio una moderna slitta natalizia senza fili, che si alimenta da solo con le batterie della vettura giapponese 100% elettrica. Dalle informazioni in nostro possesso la Nissan LEAF – TREE addobbata è stata avvistata a Parigi, ma trattandosi di una vettura… potrebbe anche spostarsi!

La slitta natalizia eco compatibile

Migliaia di LED, palline luminose e una renna, sono le decorazioni dell’originale Nissan TREE che brilla più di una cometa. Questa veste alternativa ricorda agli automobilisti attenti all’ambiente che i veicoli elettrici non si limitano a consumare energia, ma la producono anche. Guidando Nissan LEAF per 18.000 km (la media annua registrata attualmente) si rigenerano 744 kWh di energia pulita, che equivale al 20% del consumo medio di elettricità domestico di una famiglia europea.

Energia rigenerativa

L’ultima versione di Nissan Leaf migliora la tecnologia di utilizzo dell’energia cinetica delle frenate per ricaricare efficacemente le batterie e allungare così l’autonomia della vettura 100% elettrica.Sono due le tecnologie a bordo di Nissan LEAF che rigenerano l’energia in fase di frenata e decelerazione: l’e-Pedal e la modalità B (ECO). Il primo sistema, l’e-Pedal, permette di partire, accelerare, rallentare e fermarsi usando solo il pedale dell’acceleratore e fa in modo che il veicolo assorba energia attraverso la frenata rigenerativa. Questa tecnologia ricicla l’energia cinetica prodotta in fase di frenata o decelerazione, che viene poi reimmessa nelle batterie per ricaricarle. La seconda tecnologia, la modalità B (ECO), è invece una funzione che rigenera energia in frenata quando il conducente usa il consueto pedale del freno.




L’avventura in Namibia di “AUTO&DONNA” continua. In 4×4 sulle dune più alte del mondo

Di Francesca Sirignani

Ciò che veramente rende la Namibia differente da tanti altri Paesi è il suo spazio: uno spazio ricco di panorami epici e di una bellezza spettacolare a perdita d’occhio che la rendono una delle realtà predilette dai turisti. La Namibia è un’esplosione di colori e di emozioni in grado di provocare il famoso “Mal d’Africa”.

Il mio viaggio a bordo di una Nissan Patrol (non è più in commercio, ma è un ottimo fuoristrada) in Namibia è stato puro divertimento, scoperta e avventura. Un itinerario avvincente e selvaggio con un grado di difficoltà media che ha previsto una lunghezza complessiva di 2.295 KM (di cui 800 km in Off Road e 1495 km su strada), tra asfalto, piste veloci, dure o insabbiate, pietraie, savana e dune di sabbia con alcuni tratti impegnativi e con la possibile presenza di animali selvaggi.

6 ° giorno: da Sesfontein a Twyfelfontein

Dopo aver gustato una deliziosa colazione al lodge, si parte per Damaraland dove visitiamo le incisioni rupestri a Twyfelfontein.

Situato nella regione del Kunene, nel nord-ovest della Namibia, Twylfelfontein è una zona spettacolare, con una delle più grandi e importanti concentrazioni di arte rupestre in Africa. Il nome “Twyfelfontein” si traduce in “Fountain of Doubt“, che si riferisce alla primavera perenne situata nell’imponente valle Huab fiancheggiata dalle pendici di una montagna in pietra arenaria.

È stata questa primavera ad attirare i cacciatori dell’Età della Pietra, oltre seimila anni fa, ed è stato durante questo periodo che è stato prodotto l’ampio gruppo di incisioni rupestri e dipinti.

Che si guidi una 4×4 o un’auto normale, le strade di ghiaia (pads) richiedono attenzione e prudenza. Sui pads è bene non viaggiare mai a più di 80 km/h. Il loro ottimo stato, a prima vista, invoglierebbe a sfruttare completamente i 100 km/h consentiti, ma il terreno è scivoloso e offre molta meno aderenza dell’asfalto.

7° giorno: da Twyfelfontein a Swakopmund

Situata lungo la spettacolare costa della Namibia, la città balneare di Swakopmund è nota per i suoi viali ampi, l’architettura coloniale ed è circondata da un terreno desertico. Fondata nel 1892 come porto principale per l’Africa del Sud Ovest tedesco, Swakopmund è spesso descritta come più tedesca della Germania.

Oggi Swakopmund è una città balneare, capoluogo della zona turistica di Skeleton Coast e ha molto da offrire ai visitatori. Il mix eccentrico di influenze tedesche e namibiane, le opzioni di avventura, l’atmosfera rilassata e la fresca brezza marina rendono la destinazione namibiana molto popolare.

Una parte della pista, che in realtà non è presente ed è priva di segnaletica, corre lungo la costa attraverso la sabbia profonda. L’unico orientamento è costituito dalle tracce di chi è passato prima.

Se possibile, sarebbe meglio andarci quando c’è la bassa marea. Questo tratto è uno dei tour in fuoristrada più impegnativo della Namibia.

Distanza di viaggio: 331,9 km

8° giorno: Swakopmund

Dopo la colazione andiamo a Walvis Bay per una crociera in barca di 3 ore nella laguna di Walvis Bay, che ci porta in un altro mondo.

Alcuni pellicani e fenicotteri notturni vengono avvistati e, regolarmente, delfini e foche nuotano a fianco della barca, con la possibilità che uno o due foche saltino sulla barca per essere nutriti.

La natura è sempre meravigliosa e il contrasto fra le dolci dune e l’acqua della laguna regala foto bellissime. Grazie alla fonte di acqua dolce, che un tempo alimentava anche dei piccoli laghetti, Sandwich Bay era un punto di attracco assai frequentato da cacciatori di balene, contrabbandieri e pirati.

9° giorno: Finalmente le dune del Namib

Eccoci finalmente al deserto del Namib, patrimonio UNESCO, che dà il nome a questo Paese. Si scopre la maestosità e la mistica del “deserto vivente”, con le sue famosissime dune che raggiungono i 300 metri d’altezza e si tingono delle sfumature dal rosa al rosso, quando il sole tramonta.

La sua estensione, che da sud a nord è di circa 2000 km (va da Port Nolloth in Sudafrica fino al territorio angolano), ne fa uno dei più grandi deserti del mondo e anche uno dei più aridi: per anni in vaste regioni non piova per nulla. Le sue enormi dune si formano e si modificano costantemente modellate dal vento. Quelle nel Sossusvlei sono fra le più alte del mondo (350 metri circa).

L’aridità del deserto del Namib, le dune color rosso fuoco, le pianure ondulate, gli altopiani, le spettacolari formazioni geologiche, le splendide riserve, che arrivano alle coste disabitate tuffandosi sull’Oceano Atlantico, sono un puzzle di colori ed emozioni in grado di lasciare il segno, nel cuore e nella memoria di ogni viaggiatore.

Guidare un 4×4 sulle dune

Per prima cosa, è sempre meglio affrontare la duna non perpendicolarmente ma aggirarla, dato che il 4×4 in salita perde subito velocità per l’elevato attrito con la sabbia, il peso del fuoristrada etc. Da tener sempre presente che l’eventuale slargo che ci si stampa davanti prima di superare una duna, spesso non è altro che “una pozzanghera di sabbia mollissima” (comunemente nota come fesh fesh), formata da granelli leggerissimi trasportati dal vento, anche se appare come una bella spianata dove prendere un’ottima rincorsa!

Importante è vedere da quale parte tira il vento, generalmente. Perché il versante della duna battuto dal vento ha sicuramente la sabbia più compatta. Se il tratto sabbioso diventa lungo diventa categorico infilarsi dentro solchi lasciati dagli automezzi precedenti in modo da sfruttarne “l’effetto binario”.

A me è successo di rimanere con il fuoristrada bloccato in un mare di sabbia. È bene ricordare che è necessario staccare subito il gas! Il momento in cui si sente il veicolo bloccato vuol dire che, avendo perso la velocità di galleggiamento, si sta già scavando nella sabbia e se non si toglie al più presto il gas, anche il telaio del 4×4 rimarrà incastrato nella sabbia, con conseguente maggior bagno di sudore per uscirne fuori!

Se ci si blocca nella sabbia

Una volta bloccati nella sabbia, l’unica manovra da tentare è quella d’innestare la marcia indietro e tornare dolcemente sulle proprie tracce, sfruttando i binari scavati precedentemente, fino a raggiungere un tratto di sabbia più compatto. Da lì si riparte, sempre dosando il gas dolcemente, cercando di sfruttare il motore per poter galleggiare, oppure cercando un’altra traiettoria.

Anche la partenza da fermo sulla sabbia ha i suoi piccoli segreti: è ben accetta una 2° o 3° ridotta, rilasciando velocemente la frizione e lavorando con il gas, molto dolcemente, aumentando i giri del motore piano piano.

Cena, pernottamento e colazione al Desert Hills LodgeDistanza di viaggio: 354,4 km

10° giorno: Sossusvlei, dalle dune ai Boscimani

Il Sossusvlei ha le dune alte fino a 350 metri che circondano un’enorme padella prosciugata. Le dune si estendono a perdita d’occhio e le loro tinte variano da albicocca pallida a rossi vividi e arancioni.

Durante la stagione delle piogge, il fiume Tsauchab scorre nella padella e crea un paradiso per gli uccelli acquatici. Anche durante la stagione secca, Oryx, springbok e struzzi possono essere visti nutrirsi della vegetazione lungo il corso d’acqua.

All’ingresso di Sossusvlei si trova il Canyon Sesriem, dove secoli di erosione hanno inciso una stretta gola lunga circa 1 km. Ai piedi della gola, profonda da 30 a 40 metri, ci sono profonde pozze d’acqua che si riempiono dopo le piogge.

11 ° giorno: da Sossusvlei a Mariental

Il viaggio di oggi ci porta nel cuore del deserto del Kalahari, che è relativamente pianeggiante, fatto di sabbia, steppa e savana, caratterizzato soprattutto da dune rosse. Il deserto del Kalahari forma gran parte del lato orientale della Namibia.

A causa dell’elevata evaporazione in quest’area, il suo terreno è caratterizzato come un deserto. In realtà è una natura selvaggia e sulle pianure erbose si vedono enormi mandrie di antilopi e altri animali al pascolo.

Arrivo in tempo per il pranzo nel nostro bellissimo lodge. Il pomeriggio può essere trascorso a piacimento. Cena, pernottamento e colazione al Zebra Kalahari Lodge

Distanza di viaggio: 310.2 km

12° e 13°giorno: da Mariental a Windhoek

Spuntino veloce e partenza al mattino presto per un tour a piedi nella riserva Intu Afrika Kalahari, con una guida locale che ci mostrerà gli usi e le usanze dei Boscimani e le loro tecniche di caccia.

La riserva Intu Afrika Kalahari, situata a Kalkrand, offre agli ospiti un’entusiasmante passeggiata che di solito si svolge al mattino per evitare il duro sole di mezzogiorno. Il termine Boscimano, ora indicato come il popolo San, si riferisce ai cacciatori-raccoglitori nomadi di quest’area, che conoscono il deserto del Kalahari meglio di qualsiasi altro, dove sono sopravvissuti per generazioni.

Sanno dove trovare cibo e acqua, cacciano con archi e frecce, intrappolano piccoli animali e mangiano radici e bacche commestibili. E lo dimostrano con entusiasmo agli ospiti. Cena, pernottamento e colazione al Safari Court Hotel

Distanza di viaggio: 245,7 km

Dalla capitale Windhoek all’Italia

Situata nella Namibia centrale, la città cosmopolita di Windhoek è la capitale del paese. È sede di un aeroporto internazionale e di una pletora di ristoranti, negozi, luoghi di intrattenimento e alloggi.

La città è pulita, sicura e ben organizzata, con un’eredità coloniale che si riflette nei suoi numerosi ristoranti e negozi tedeschi e l’uso diffuso della lingua tedesca. Windhoek ha un interessante mix di architettura storica ed edifici moderni, molti dei quali meritano una visita, tra cui l’Alte Feste un vecchio forte, la Christuskirche Christ Church del 1896 e la Corte Suprema più contemporanea.

Prima colazione e trasferimento in tempo utile al vicino aeroporto internazionale di Hosea per il volo di ritorno in Italia.

In conclusione…

Se si sta progettando un safari di questo tipo nella Namibia nord-orientale, bisognerà tenere conto della stagione delle piogge (da dicembre a marzo), nel corso della quale alcune piste vengono completamente allagate e guidare diventa estremamente pericoloso.

La guida su un fuoristrada, soprattutto in Namibia, deve essere prudente, avendo sempre le cinture allacciate, fari accesi anche di giorno, rimanendo se possibile sotto i limiti indicati e non affrettandosi per fare foto a determinate ore dell’alba o del tramonto rischiando di stancarsi e guidare con scarsa visibilità. I paesaggi della Namibia sono meravigliosi in qualsiasi orario! La propria sicurezza viene, inutile dirlo, sempre prima di tutto!

I tramonti in Namibia, inoltre, sono un vero e proprio spettacolo, ma anche la notte riserva molte sorprese affascinati. Non è infatti necessario essere un fanatico delle stelle o un appassionato di astronomia per poter godere di questa meraviglia. L’altitudine e il minimo inquinamento atmosferico garantiscono una perfetta visione del cielo stellato. La Via Lattea sembra così vicina da poterla quasi toccare…

Un viaggio da non perdere: emozioni bellissime, natura selvaggia e libera, paesaggi che tolgono il fiato e popoli affascinanti che vivono con niente ma che sono intimamente ricchi. Un viaggio in Namibia è un’esperienza unica e ci sarebbe ancora molto da scrivere, ma l’importante è che si possa partire per trovare meraviglie ogni volta che siamo disposti a scovarle.

COMPAGNA DI VIAGGIO: NISSAN PATROL Y61

È stata una gloriosa Nissan Patrol della serie Y61. Nata nel 1997, ha ricevuto un significativo restyling a cavallo tra il 2011 e il 2012, proprio quando è stata fermata l’esportazione in Italia. Fedele, solida e inarrestabile, non ha mai manifestato incertezze sia sulla sabbia sia sulle dure piste della Namibia.

La meccanica e la struttura sono solide, meno sofisticate della versione Y62 in produzione dal 2010, che si è piegata alla moda dei SUV con allestimenti e dotazioni molto più ricche ma altrettanto inutili nell’impiego heavy duty nel deserto africano. L’abitacolo è grande e ampio il vano di carico agevolato nell’accesso dalla presenza delle due porte al posto dello scomodo portellone dei SUV moderni. Rattrista un po’ l’idea di non poterla avere anche in Italia, così spartana e quasi essenziale, ma estremamente robusta e funzionale.

Prezzo della versione che era venduta in Italia: da € 40.000 a €46.000.




Donne alla guida in Arabia Saudita

Sempre più vicini alla nuova normativa che da giugno 2018 permetterà alle donne di guidare in Arabia Saudita, il paese arabo era l’unico al mondo che non concedeva questo diritto.
Per celebrare la storica decisione dell’Arabia Saudita di consentire alle donne di ottenere la patente di guida, Nissan ha proposto a un gruppo di giovani donne di mettersi per la prima volta al volante affiancate da istruttori molto speciali.
Per raccontare l’iniziativa, Nissan ha realizzato un video di grande ispirazione inserito nella campagna Nissan #SheDrives, che incoraggia le donne a diventare nel 2018 delle guidatrici a tutti gli effetti.


Nel video le donne intervistate raccontano che, pur essendo felici di questa possibilità, temono la riluttanza di alcuni membri delle loro famiglie.
Per aiutarle a superare questa difficoltà, Nissan ha invitato le aspiranti guidatrici a potenziare le proprie abilità al volante e migliorare la sicurezza nella guida partecipando a una lezione pratica, ma con un colpo di scena.
Invece degli istruttori professionisti si sono presentati sul sedile del passeggero i rispettivi mariti, padri e fratelli, proprio coloro che avevano espresso le iniziali riserve alle giovani donne e che invece sono diventati i loro insegnanti a partire dall’occasione creata da Nissan.


Bader Al Houssami, CEO di Nissan Saudi Arabia, ha dichiarato: “Il 2018 segnerà un momento fondamentale nella storia dei diritti delle donne del Regno saudita. Volevamo lanciare una campagna che avesse un valore aspirazionale oltre che innovativo, una scelta in linea con la visione di Nissan. La campagna #SheDrives vuole motivare le donne di tutta l’Arabia Saudita attraverso un messaggio chiaro: quando arriverà il momento, la scelta di guidare sarà solo vostra.”
Alle nuove guidatrici dell’Arabia Aaudita Nissan suggerirebbe tutti i modelli senza discriminazioni come per gli uomini a seconda del proprio uso, consumo e gusto.




Alla scoperta di Tenerife, isola green, alla guida della Nissan LEAF, l’auto 100% elettrica a zero emissioni che si guida solo con un pedal(e)

Un salto a Tenerife, la più grande isola spagnola “capitale delle Canarie”, dove puoi fare quello che più ti piace in qualsiasi giorno dell’anno, grazie al suo clima e alle sue infrastrutture turistiche. Un’isola green che vogliamo conoscere meglio con un’auto elettrica, la nuova Nissan LEAF a zero emissioni.


A Tenerife, nella costa sud-ovest dell’isola, è possibile anche vedere le balene nel loro ambiente naturale, ma ora noi ci concentriamo sull nuova Nissan LEAF : non inquina, ha una ridotta rumorosità di marcia, non ha bisogno di olio e si guida anche un unico pedale.
Amiche di AutoeDonna, siamo sempre più green, vicine ad uno stile di vita con tanta qualità di vita, ci preoccupiamo sempre di più del domani ed il futuro è ciò che costruiamo e guidiamo.
E anche Nissan si sta muovendo sempre più per una mobilità intelligente, non solo per le quattro ruote, ma per vite più sostenibili, sicure e connesse.

Alla guida verso il vulcano Teide ora
Decidiamo per un percorso verdeggiante nel parco nazionale del Teide, tornanti senza tregua, viste mozzafiato, e piccole case colorate in perfetta armonia con il territorio In salita non si sente lo sforzo del motore, è silenziosissima e accelera bene. La nostra meta è il Teide, terzo vulcano più alto del mondo con i suoi 3.718 m.,è la vetta più alta della Spagna. Vanta anche servizi di guida per tutti quelli che vogliono approfondire la sua conoscenza e un rifugio per godere della meravigliosa vista del sorgere del sole… per una fuga romantica e originale!

Proviamo la guida utilizzando un solo pedale, modalità chiamata appunto e-Pedal (si inserisce schiacciando una levetta vicina al cambio automatico). Possiamo accelerare, decelerare o arrestare il veicolo semplicemente con un pedale, aumentando o diminuendo la pressione sull’acceleratore. Rilasciando il pedale, l’auto si ferma in modo graduale e completo, senza bisogno di applicare il freno. Con una decelerazione e-Pedal elimina la necessità da parte dei guidatori di spostare continuamente il piede dall’acceleratore al freno, riducendo lo stress e la fatica specialmente tra le strade cittadine. Più complicato a dirsi che a farsi. Ma e-pedal funziona solo con l’auto elettrica, con LEAF.

Ora on the road
Torniamo on the road e, percorrendo la highway, inseriamo il sistema ProPILOT che è ottimizzato per l’impiego in caso di congestione del traffico o per la guida a velocità sostenuta: in grado di tenere automaticamente la distanza dai veicoli che precedono. In più, è utile nelle svolte e per mantenere il veicolo esattamente al centro della corsia di marcia.

E’ arrivato il momento di gustare qualcosa alla La Cueva De Nemesio, un ristorante che nasconde una grotta all’interno con cucina tipica tradizionale spagnola: tapas, zuppe di legumi, polpette, calamari, polpo condito con spezie piccanti… ma niente cerveza, dobbiamo ancora guidare…

Prima di ripartire, non possiamo non notare gli interni eleganti e ridisegnati in Alcantara con imputure blu e poi l’utilizzo di plastiche morbide con tantissimi porta oggetti. Anche seduti dietro si sta comodi e dove si può impostare la temperatura da remoto.


Come si ricarica
Grazie alle tecnologie LEAF to Home e Vehicle-to-grid, l’auto si trasforma in un vettore di energia in grado di stoccare l’energia e scambiarla con la rete pubblica e quella domestica. Con Nissan LEAF si rinnova la collaborazione con Enel che offrirà a chi acquista la LEAF due anni di ricariche gratuite presso le colonnine pubbliche per viaggiare a zero emissioni a costo zero.
Passiamo dalla guida alla casa
Arriviamo a Santa Cruz, la città capital che si trova sulla punta orientale di Tenerife e ospita uno dei più importanti porti storici dell’oceano Atlantico. Tra gli edifici ben conservati del centro storico, spicca la chiesa coloniale dell’Immacolata Concezione e Il Palacio de Carta settecentesco, …ma da visitare è anche la sede dell’ITER Instituto Tecnológico y de Energías Renovables costruita secondo criteri bioclimatici (materiali riciclati e riciclabili, ecc.)e ottimizzando le condizioni ambientali. L’Istituto permette ai visitatori di conoscere le Energie Rinnovabili, l’Ambiente e la Bioclimatica.

Qui la ricarica avviene quasi in un lampo con CHAdeMO da 50 kW, il tempo di ricarica da zero all’80% è di 40-60 minuti, che passa con la nuova wallbox da 7kW a 5,5 ore e a 21 ore con la presa domestica da 10A.
Batterie come arredo di casa
Qui scopriamo anche che il vostro prossimo quadro appeso al muro produrrà energia come accumulatore domestico. L’opera d’arte è infatti proprio una batteria alla sua seconda vita “bella da vedere” anche a casa come un oggetto d’arredo.Così si riduce l’impatto ambientale e si offre al possessore dell’impianto di produzione la possibilità di accumulare energia quando le tariffe sono più convenienti, o quando i pannelli solari di casa la producano. Dopo la Tesla con i suoi PowerWall, anche Nissan insieme a Eaton ha realizzato gli xStorage Home.


La Nissan Leaf, vettura a zero emissioni più venduta al mondo, oggi arriva sul mercato anche con una serie di tecnologie rivoluzionarie., che sembrano fatte apposta per noi donne.
ALTRI RISTORANTI DOVE MANGIARE
SABOR CANARIO a La Orotava, calle carrera Escultor Estevez 17, 0034/922322793
In una casa storica della cittadina più elegante dell’isola, un ristorante di lunga tradizione dove gustare i piatti tipici canari: coniglio in salsa somerejo, le classiche papas arrugadas con salsa mojo, gofio in diverse preparazioni – conto sui 20 euro
EL MORTERO a Icod de Los Vinos, calle San Sebastian 7, 0034/922 814955
Ambiente intimo e pochi tavoli in una delle capitali del wine distric isolano. Cucina creativa basata sui prodotti di stagione, pesce e verdure in particolare, con uso moderato delle salse che imperversano nella cucina spagnola – conto sui 30euro.
KIOSK alla spiaggia de Las Teresitas – Tapas canarie sull’ampia spiaggia dorata della capitale Santa Cruz de Tenerife, da degustare piedi-nella-sabbia. Dalle sardine fritte all’insalata di polpo, alla frittura di pesce, ai bocadillos con tortilla. Una tapas sui 5 euro.




Nissan Micra rivoluziona il tuo urban weekend!

Nissan Micra 2017 – Tante le possibilità di personalizzazione per questa grintosa e glamour citycar.

È da poco stato annunciato il prezzo di partenza della nuova “piccola” di casa Nissan: 12.600 euro. Una buona base di partenza per la Micra, che si appresta ad affrontare un mercato davvero affollato e vispo. La concorrenza è spietata, con Fiat e Lancia a fare da padrona, ma siamo certi che anche per Lei ci sarà spazio. Le sue armi vincenti? Un carattere molto personale condito da elementi di pregio sia dentro che fuori.

Sono più di 100 le personalizzazioni possibili per Micra. Si andrà dalla scelta della vernice a quella dei cerchi, passando per strip di varie dimensioni e lunghezze. E poi gli interni: dalla stoffa alla pelle, con la possibilità di impreziosirne anche il cruscotto. E quest’ultimo ha davvero un aspetto importante: la linea è pulita ma non manca di nulla. Al centro il grande schermo infotainment touch garantisce ogni tipo di informazione. Il volante presenta la parte bassa appiattita, proprio come sulle sportive. Chi ha detto che lo shopping non può essere anche frizzante? A bordo di Micra ci si potrà sorprendere sempre.

Sfortunatamente essere a bordo della nuova Micra non vi garantirà sempre un parcheggio libero ovunque andiate. Però una volta trovato, potrete inserirvi con facilità. L’Around View Monitor infatti offre una visione a 360° di ciò che accade attorno. E poi Micra conserva due “app” molto pratiche. La prima è la sua lunghezza, solo 3,99 metri. La seconda è un volante leggero ed un raggio di sterzata minimo. Fare inversione per tornare a vedere un bel paio di scarpe in vetrina sarà molto semplice!

Uno sguardo infine ai motori: ci saranno sia i benzina che diesel, con potenze comprese tra i 70 ed i 90 cavalli. Anche le ladies neopatentate quindi potranno guidare la nuova Micra in città. Un optional a cui non vorremmo rinunciare mai? Il sistema audio Bose® Personal®, con due altoparlanti nel poggiatesta. Cosa ci piacerebbe dalla nuova micra? Una versione elettrica o ibrida!




L’auto elettrica che piace: Nissan giunge a quota 75mila

Nissan – L’avanzata dei veicoli elettrici non conosce più limiti e lo dimostrano le vendite di Leaf ed e-NV200.

Nissan celebrates 75,000 electric vehicle sales in Europe

Nissan annuncia che nel primo semestre del 2016 le vendite di Nissan Leaf in Europa sono aumentate del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli ultimi dati a disposizione rivelano inoltre che i proprietari di EV Nissan in Europa sono oltre 75.000. Cifre straordinarie se si considera che la disponibilità di avere punti di ricarica adatti nelle città è ancora un grosso limite, soprattutto nel nostro paese dove da Nord a Sud se ne sente il bisogno. Ad ogni modo il marchio giapponese sta cercando di lavorare assieme alle autorità locali, come il Comune di Milano, per sopperire ad una domanda sempre più crescente.

Nissan taglia questo eccezionale traguardo a brevissima distanza da un altro recente annuncio, ossia il raggiungimento di 260.000 unità vendute in tutto il mondo sul fronte dei veicoli elettrici. Un’ulteriore conferma della visione per un futuro a zero emissioni e zero fatalità proposta da Nissan, sempre più decisa a trasformare la Mobilità Intelligente in una realtà concreta. L’aumento della domanda per il veicolo a zero emissioni e­-NV200 da parte delle aziende di tutta Europa si verifica in contemporanea a un altro grande evento: la casa automobilistica festeggia infatti l’estensione dell’esclusiva garanzia di cinque anni anche a tutti i mezzi 100% elettrici.

Nissan celebrates 75,000 electric vehicle sales in Europe

Prosegue la crescita delle vendite di veicoli elettrici del marchio nipponico anche in Italia, in aumento di oltre il doppio negli ultimi due anni. Dalle 420 unità del 2014 alle 860 previste per il 2016. Nonostante un mercato totale a zero emissioni previsto in diminuzione nel 2016, per l’assenza di condizioni abilitative alla diffusione della mobilità 100% elettrica, la volontà dei cittadini non cambia.

E voi la vorreste una vettura completamente elettrica nel 2016, conoscendo i pro ed i contro che ogni giorno si trovano lungo la strada?

 




Nuova Nissan Micra, rivoluziona lo stile in città!

Nuova Nissan Micra – Un nuovo design per la citycar giapponese, più dinamico ma senza perdere il suo tocco glamour. Aumentano inoltre le dimensioni ed comfort, tecnologia sempre al top.

Micra Gen5

Ve la ricordate la cara Nissan Micra, dalle forme molto rotonde (soprattutto il tetto) e nel complesso dall’aspetto simpatico? Cancellate quell’immagine perché il nuovo modello vuole ridisegnare completamente la sua immagine e quella delle citycar. Come? Grazie ad uno stile ed un carattere che non passano inosservati: linee più marcate che mettono in risalto la Micra quando “decide” di mostrarsi nel traffico urbano – un esempio è la griglia V-Motion. Ed il colore arancio con cui si è presentata al mondo ci ha colpito molto.

Un particolare del cruscotto. Le cuciture sono un tocco davvero glamour sulle citycar!
Un particolare del cruscotto. Le cuciture sono un tocco davvero glamour sulle citycar!

Crescono le dimensioni, ma non scompare la praticità nel parcheggio: ora è lunga 3,99 metri, larga 1,74 ed alta solamente 1,45. Particolare attenzione è stata posta al comfort del guidatore, con una posizione di guida più bassa per una maggiore sensazione di sicurezza e spazio extra per i guidatori più alti. Il cruscotto, a forma di ala inclinata, conferisce all’abitacolo una sensazione di leggerezza, eleganza e spaziosità. Ci è piaciuta l’attenzione dedicata a quest’ultimo, con finiture che vanno oltre la solita plastica grazie all’uso di pelle e simili, dove vengono messe in risalto le cuciture. Dietro però ci è sembrata un po’ scarna e sembra un ambiente diverso da quello anteriore (bella però l’apertura delle portiere con la maniglia incorniciata che sembra non esserci).

Micra Gen5

La sicurezza si riconferma uno dei cardini di Nissan: anzitutto l’Around View Monitor, che offre una visione a 360° di ciò che accade mentre si fa manovra. E poi ancora i sistemi che avvisano se si sta cambiando corsia senza volerlo (la Micra è la prima ad introdurlo tra le citycar) ed il radar brake, che frena al posto del guidatore se questo non riesce ad intervenire in tempo. I motori previsti sono due benzina a 3 cilindri da 73 e 90 cavalli (quello più potente è turbo) ed un 1.5 dCi da 90 cavalli. L’ultima versione peccava proprio di una motorizzazione diesel mentre ora possiamo dire che la Nuova Micra è pronta ad affrontare anche lunghe percorrenze.

E le personalizzazioni? Ci sono ben 125 possibilità di creare la propria Micra, per esprimere al meglio il proprio stile. Un optional irrinunciabile per gli amanti della musica? Il sistema audio Bose® Personal®, che prevede tra l’altro due altoparlanti nel poggiatesta del guidatore.




Milano, una Champions super green con Nissan

Il Comune di Milano ha approvato  il progetto avviato da Nissan in partnership con A2A per lo sviluppo della mobilità elettrica nel Comune di Milano. La prima città italiana con colonnine a ricarica rapida, un vero passo verso un futuro sempre più green!

Come partner ufficiale di UEFA Champions League e maggior produttore di veicoli elettrici al mondo, Nissan metterà a disposizione della UEFA e degli sponsor associati un parco di oltre 100 veicoli elettrici a zero emissioni per la finale di Champions League che si terrà a Milano il 28 maggio 2016.
A2A, che ha sviluppato un proprio sistema di gestione della ricarica, e Nissan, che ha progettato e fornito le colonnine di ricarica rapida, doteranno la città di una infrastruttura all’avanguardia che rimarrà a titolo gratuito al Comune di Milano.

nissan-503x340“Siamo orgogliosi di essere stati i primi ad inserirci in un progetto specifico sulla qualità dell’aria e sul miglioramento dell’impatto ambientale a Milano insieme a A2A”, ha dichiarato Bruno Mattucci, Amministratore Delegato di Nissan Italia. “Questa partnership tra pubblico e privato nasce da una visione lungimirante del Comune di Milano che si è posta l’esigenza di risolvere il limite dei blocchi del traffico poiché i veicoli elettrici circolano sempre. Le colonnine di ricarica veloce realizzate da Nissan per la città di Milano saranno determinanti per lo sviluppo della mobilità elettrica e verranno lasciate a disposizione dei cittadini in misura permanente. Tramite questa iniziativa le colonnine di ricarica rapida pubbliche passano da zero a 12 unità”.

Le nuove stazioni di ricarica potenzieranno l’infrastruttura attuale gestita da A2A che a Milano si compone di 32 colonnine di ricarica accessibili al pubblico grazie al progetto E-moving, che in virtù del know-how del primo gruppo multi-utility italiano ha portato importanti sviluppi in termini di mobilità elettrica nel capoluogo lombardo.
“A2A è impegnata da tempo nella realizzazione di soluzioni per la mobilità elettrica”, spiega Valerio Camerano, Amministratore Delegato di A2A, “la nostra infrastruttura di ricarica fornisce un valido contributo anche alla riduzione delle emissioni legate al traffico automobilistico nelle aree cittadine. La partnership con Nissan e il Comune di Milano è un ulteriore importante passo avanti nella gamma di servizi offerti ai cittadini in ottica Smart City, che – conclude Camerano – apporterà benefici alla qualità della vita dei milanesi”.
Il progetto ha lo scopo di diffondere la cultura della mobilità sostenibile in una delle aree metropolitane più significative d’Europa, offrendo un’infrastruttura tra le più avanzate per copertura territoriale e numerosità degli standard elettrici disponibili. L’iniziativa è la più grande in Italia per il numero di infrastrutture di ricarica rapida installate in una singola città e doterà Milano di oltre il totale delle colonnine veloci pubbliche presenti sull’intero territorio nazionale.

Le nuove infrastrutture permetteranno una ricarica dell’80% della batteria in massimo 30 minuti e renderanno più agevole l’utilizzo di veicoli elettrici, contribuendo all’abbattimento delle emissioni inquinanti.
“Il futuro delle grandi città è a impatto zero. – sottolinea l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran – Milano, che negli ultimi 3-4 anni ha vinto la grande sfida della sharing mobility, nei prossimi 5 dovrà diventare il laboratorio della mobilità elettrica. Le infrastrutture in questo senso sono fondamentali ma ad oggi, in Italia come in molte città d’Europa, non sono adeguate. Ringraziamo quindi Nissan per la lungimiranza con cui ha deciso di investire nella nostra città con queste nuove colonnine, che si affiancano a quelle gestite da A2A. La collaborazione tra il pubblico e il privato è strategica per arrivare alla svolta che Milano, prima che in altri posti, può e deve realizzare in tema di sostenibilità”.