Un weekend a Modena, seguendo il mito Ferrari

di Manuela Fiorini – per le foto dei Musei Ferrari si ringrazia Claudio Vincenzi

Basta dire “Ferrari” e subito il pensiero degli appassionati di motori, e non solo, va a Maranello e a Modena, dove è nato il mito del Cavallino rampante. Proprio seguendo il “Cavallino” si può vivere un weekend nella Motor Valley con tutta la famiglia, senza dimenticare il buon cibo, che qui va di pari passo con il rombo dei motori.

Il Museo Enzo Ferrari di Modena, all’origine del mito

L’itinerario parte dal Museo “Enzo Ferrari” di Modena, che si trova in via Paolo Ferrari 85, a Modena, proprio nel luogo in cui, il 18 febbraio 1898, nacque Enzo Ferrari. Già dal cavalcavia che porta al museo, lo sguardo del visitatore viene colpito dalle linee sinuose dell’enorme e avveniristico padiglione giallo, della stessa tonalità del logo del celebre “cavallino”, che omaggia il design della scocca di un’auto sportiva degli anni Cinquanta.

Ultima grande opera dell’architetto Jan Kaplicky dello studio londinese Future System, il padiglione sembra abbracciare i due edifici storici, la casa natale di Enzo Ferrari e l’Officina Alfredo Ferrari, mentre la sua forma morbida, che sembra un velo appoggiato sulle ampie vetrate, racchiude 5000 metri quadri di spazio espositivo, un vero e proprio “tempio dell’automobile dalle pareti di un bianco accecante.

Entriamo e cominciamo un vero e proprio “viaggio”, attraverso diverse stazioni, ognuna con il nome di una città, e le Ferrari GT in ordine cronologico, che sono state guidate da imprenditori, celebrità, attori e registi. Si può passeggiare tra le auto e ammirarne i particolari, oppure salire la scala che da una balaustra consente una suggestiva visione d’insieme delle auto esposte.

A intervalli regolari, le luci si abbassano e su una delle grandi pareti del padiglione, viene proiettato un breve filmato con immagini d’epoca sulla vita di Enzo Ferrari, da quando, bambino, assiste a una gara automobilistica a quando diventa lui stesso un pilota, da quando inizia a lavorare per l’Alfa Romeo alla fondazione della Scuderia che porta il suo nome, fino ai successi e alla nascita della leggenda Ferrari.

All’interno del padiglione si può anche provare l’ebbrezza di mettersi al volante di una Ferrari da Formula 1. Basta salire sul simulatore semi professionale e scegliere se guidare la “monoposto” sul circuito di Monza, Barcellona, Silverstone, Imola, Mugello, Zandvoort o SPA Francorchamps. E, se anche finite contro un muretto o andate in testa coda…potete ripartire in tutta tranquillità. La simulazione di 7 minuti costa € 25 ed è su prenotazione.

L’Officina Alfredo Ferrari e la Casa Natale di Enzo Ferrari

Usciti dal padiglione, il percorso di visita continua all’interno di un lungo edificio di mattoni, dove un tempo sorgeva l’Officina Alfredo Ferrari, padre di Enzo. Qui si trova un’esposizione permanente di motori Ferrari, per vedere da vicino il “cuore pulsante” della auto che hanno fatto sognare intere generazioni.

Nello spazio espositivo si trova anche una monoposto di Formula 1, mentre una galleria fotografica che ritrae Enzo Ferrari nelle diverse fasi della sua vita, oppure accanto a campioni come Nuvolari, Castellotti e Villeneuve, introduce allo spazio museale ricavato dalla Casa Natale, uno spazio più riservato e intimo. Un grande ritratto di Enzo Ferrari occupa quasi un’intera parete. In alcune teche si possono poi vedere alcune lettere scritte di suo pugno, la sua penna stilografica e i suoi occhiali.

Impossibile non emozionarsi davanti allo studio dove il Drake teneva le riunioni con i suoi collaboratori, che conosceva personalmente e chiamava per nome, dai dirigenti ai meccanici.

Sulla sua scrivania ci sono anche un mappamondo, il primo esemplare di cavallino rampante e altri cimeli che fanno parte della storia del mito Ferrari.

Secondo giorno: Maranello, dritti al cuore del Cavallino

Da Modena, l’itinerario conduce a Maranello, a circa 20 km dal capoluogo, dove ha sede la scuderia dove nascono le Ferrari. Chi lo desidera, attraverso un tour guidato, può visitare la parte storica dello stabilimento Ferrari, con l’androne originario del 1947, e la Cittadella, cuore dell’azienda, dove vengono progettate e realizzate tutte le vetture con il marchio del Cavallino rampante.

Le strutture architettoniche, poi, portano la firma di archistar come Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Jean Nouvelle, Marco Visconti e Luigi Sturchio. Il tour prosegue poi lungo la pista di Fiorano Modenese, il circuito dove, dal 1972, si effettuato i test drive di tutte le auto da competizione e da strada.

Imperdibile una visita al Museo Ferrari di Maranello, concettualmente collegato a quello di Modena. È possibile, infatti, acquistare il biglietto cumulativo per visitarli entrambi a € 24 per gli adulti e € 10 per i minori di 19 anni accompagnati.

Il Museo Ferrari di Maranello viene visitato ogni anno da migliaia di spettatori che si immergono nel magico mondo del “cavallino”, raccontando 90 anni di storia e grandi successi in un percorso che tocca le celebri auto di Formula 1 fino ai modelli leggendari delle categorie Sport Prototipi e Gran Turismo, senza dimenticare le Ferrari da strada, sogno proibito di tutti gli appassionati di auto.

Tra i pezzi “storici” in esposizioni, degna di nota è l’Alfa Romeo 8C 2300 Spider, la prima auto a sfoggiare il simbolo del Cavallino Rampante nel 1932 sulla scocca.

E poi la 125 S, la prima vera “Ferrari”, costruita dalla neonata Casa Automobilistica Italiana Ferrari nel 1947, in soli due esemplari, di cui l’unico rimasto al mondo, con il numero 56, è quello che si può ammirare proprio al Museo Ferrari di Maranello.

Proseguendo nel percorso di visita si arriva in un salone dove, disposte quasi a formare un anfiteatro, si possono ammirare le monoposto di Formula 1, tra cui la SF71H su cui hanno gareggiato Vettel e Räikkönen nel 2018.

C’era poi una sezione dedicata ai modelli Ferrari in edizione limitata, come le GTO F40, F50, Ferrari Enzo e LaFerrari, e la mostra temporanea Ferrari at 24 Heures du Mans dedicata alle Ferrari che dal 1949 a oggi hanno vinto la 24 Ore di Le Mans, dalla prima 166 MM Barchetta Touring, sul primo podio nel 49, alla 488 GTE, vincitrice dell’ultima edizione.

Ferrari, un’esperienza da ricordare!

Per chi volesse “portarsi a casa” un ricordo personalizzato, all’interno del Museo Ferrari di Maranello c’è un set fotografico dove potersi sedere al posto di guida di una Ferrari 458 Special A e farsi scattare alcune foto da fotografi professionisti. Alla fine dello shooting, si possono scegliere le foto preferite e farsele stampare per poi farsele confezionare in un elegante album con il logo del Cavallino.

Anche a Maranello, poi, come nel museo di Modena, si può sperimentare l’emozione di guidare una monoposto su uno dei circuiti più celebri di Formula 1, ma la vera chicca, è la possibilità di cimentarsi nell’esperienza di un Pit Stop. Se vi sentite “meccanici da Formula 1”, potete mettervi alla prova su una monoposto messa a disposizione in un’area dedicata del museo per un “cambio gomme”. Il tempo viene cronometrato e potete anche essere fotografati durante la vostra impresa.

Le auto di Enzo Ferrari

Vi lasciamo con qualche curiosità. Per esempio, vi siete mai chiesti quali auto guidava Enzo Ferrari? Come vi abbiamo raccontato, lui stesso era un pilota e, anche se dal 1929 aveva deciso di dedicarsi esclusivamente alla scuderia, non perse mai la passione per la guida. Per questo provava personalmente tutte le auto che uscivano dal suo stabilimento.

Alcune di esse le scelse come sue auto personali, come la 250 GT 2+2 del 1960, che usava per gli spostamenti personali. Ferrari amava le “quattro posti” perché in grado di unire velocità e comodità. Passò poi a una 330 GT 2+2 e successivamente a una 400 GT e a una 412. Auto che amava guidare e provare personalmente, sia in strada che sul circuito.

Dopo i motori…i sapori da non perdere!

Non solo terra di motori, ma anche di sapori! La terra modenese è famosa in tutto il mondo per i suoi celebri prodotti tipici, come il celebre Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Modena, l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena e il Lambrusco, l’irresistibile “rosso frizzante”.

Tra i primi piatti, non mancate di assaggiare i tortellini, la celebre pasta ripiena la cui forma ricorda un ombelico, da gustare rigorosamente in brodo, oppure i passatelli, una pasta lunga e ruvida a base di Parmigiano, uova, pangrattato e noce moscata, da gustare sempre in brodo. Ottimi anche i tortelloni, le lasagne e le tagliatelle al ragù.

Tra i secondi, troviamo lo zampone, carne macinata di maiale insaccata nella cotica della zampa anteriore, oppure il cotechino, di lavorazione simile, ma diverso per aspetto e spessore della cotenna, da gustare con i fagioli o con il purè. Ottimo anche lo gnocco fritto, da gustare imbottito con salumi e formaggi, e le tigelle, da spalmare con la cunza, un battuto di lardo, rosmarino e aglio.

Tra i dolci, troviamo invece il bensone, un pane dolce cotto al forno e decorato con grani di zucchero, gli amaretti, ottenuti da una pasta di mandorle e zuccher e la Torta Barozzi, inventata nel XIX secolo da Eugenio Gollini, pasticcere di Vignola, che la dedicò al suo famoso concittadino, l’architetto Jacopo Barozzi.

COME ARRIVARE

In auto: A22 del Brennero o A1 Milano-Napoli con uscita Modena Nord o Modena Sud. Chi arriva da altre città dell’Emilia Romagna può prendere anche la SS9 Via Emilia.

DOVE MANGIARE

*La Taverna dei Servi, via dei Servi 37, Modena tel 059/217134, www.tavernadeiservi.it Locale ricavato in una cantina del Seicento a due passi dal Duomo. Offre piatti della cucina tradizionale modenese, tra cui zuppe, antipasti con salumi e Parmigiano Reggiano, lasagne, tortellini e tortelloni.

*La Gazzella, via Vandelli 416, Maranello (MO), tel 0536/944597, www.ristorantelagazzella.com Sulle prime colline di Maranello, vanta una tradizione familiare dal 1964. Offre un menù di piatti della tradizione modenese, tra cui gnocco fritto e tigelle con salumi, formaggi e parmigiano.

DOVE DORMIRE

*Hotel PHI Canalgrande****Corso Canalgrande 6, Modena, tel 059/217160, www.hotelcanalgrandemodena.it. In centro storico e in un palazzo d’epoca, offre camere con wifi gratuito, colazione a buffet e terrazza con piante per un soggiorno rilassante.

*Hotel Maranello Palace****, via Grizzaga 71, Maranello (MO), tel 0536/1843000, www.hotelmaranellopalace.com Situato di fronte alla galleria del vento della Ferrari, immerso nel verde, offre camere e suite eleganti, oltre ad appartamenti con angolo cottura e area salotto.

INFO

www.ferrari.com

www.visitmodena.it




YOUNG REPORTER. Un Weekend per catturare il mio sogno chiamato FERRARI

Di Francesco Forti

Mi sono sempre piaciute le auto e la velocità, ma anche ammirarne la linea stilistica e capire come sono state fatte, progettate, sentire il “sound”, cioè il rombo dei loro motori. Un mio grande sogno è sempre stato quello di salire e fare un giro per le strade di Maranello sulla regina di tutte le auto: una Ferrari. E questo sogno si è finalmente realizzato. Ve lo voglio raccontare.

Primo giorno: sfrecciando su una Ferrari Portofino per le strade di Maranello

La mia avventura non poteva che iniziare a Maranello, dove nascono i bolidi con il marchio del Cavallino Rampante. Sono arrivato insieme ai miei genitori di venerdì e ci siamo sistemati presso l’Hotel Maranello Palace, che si trova proprio vicino allo stabilimento Ferrari.

Carlo Alberto Marchetti, il direttore, mi ha detto che nel pomeriggio ci sarebbe stata la prima sorpresa. Infatti, verso le quattro, siamo andati da Motorsport Maranello dove il sig. Massimo e suo figlio ci hanno accolto con gioia e subito ho visto davanti a me una magnifica Ferrari GT Portofino, che ha la caratteristica di trasformarsi da coupé a cabriolet grazie al tettuccio retrattile.

È stato davvero emozionante salire a bordo. Non mi sembrava vero. Il mio sogno si realizzava. A bordo della Ferrari c’era anche una telecamera che riprendeva tutto il percorso. Siamo partiti per un giro fantastico per le strade di Maranello, in compagnia dell’inconfondibile “sound”. Abbiamo visto il monumento dedicato a Gilles Villeneuve e anche l’ingresso dell’circuito di Fiorano, dove i piloti della Ferrari effettuano i test drive.

È stata davvero una giornata emozionante. Ma non era ancora finita. La sera siamo andati al ristorante “La gazzella” e abbiamo assaggiato i buonissimi piatti della cucina modenese. In particolare, mi sono piaciuti molto lo gnocco fritto e le tigelle con i salumi e il pesto modenese, con il lardo e il Parmigiano Reggiano. Poi abbiamo mangiato anche il risotto al parmigiano e aceto balsamico e i bolliti con le salse. Tutto buonissimo!

Secondo giorno: la visita al Museo Ferrari di Maranello alla fiera Motor Gallery

Il mattino dopo ci siamo recati al Museo “Enzo Ferrari” di Maranello. Li ad attenderci c’erano la giornalista Manuela e il fotografo Claudio, mandati da Weekend Premium, che con la loro simpatia ci hanno accompagnato in questo appassionante tour e mi hanno anche intervistato.

All’ingresso c’era uno slogan: “Vivi il sogno”, che sembrava rivolto proprio a me! All’interno ho potuto vedere dal vivo auto meravigliose, che raccontano più di 90 anni di successi della Ferrari.

Tra quelle che mi hanno più colpito c’è la mitica Alfa Romeo 8C 2300 Spider, la prima auto a sfoggiare il simbolo del Cavallino Rampante nel 1932 sulla scocca. E poi la 125 S, la prima vera “Ferrari”, costruita dalla neonata Casa Automobilistica Italiana Ferrari nel 1947, in soli due esemplari, di cui l’unico rimasto al mondo, con il numero 56, è quello che si può ammirare proprio al Museo Ferrari di Maranello.

Siamo poi arrivati in una sala che sembrava un’arena, dove erano esposte le monoposto di Formula 1, tra cui la SF71H su cui hanno gareggiato Vettel e Räikönen nel 2018.

C’era poi una sezione dedicata ai modelli Ferrari in edizione limitata, come le GTO F40, F50, Ferrari Enzo e LaFerrari, e una mostra dedicata alle Ferrari che dal 1949 a oggi hanno vinto la 24 Ore di Le Mans, dalla prima 166 MM Barchetta Touring, sul primo podio nel 49, alla 488 GTE, vincitrice dell’ultima edizione.

Non avrei mai smesso di guardare tutte quelle auto da sogno, non mi sembrava nemmeno vero di essere lì. Non sarei più voluto uscire. Purtroppo, però, abbiamo dovuto andare, ma i ricordi di questa mattina mi rimarranno per sempre. Anche grazie alle bellissime foto che mi ha fatto il fotografo Claudio.

Al pomeriggio, invece, abbiamo visitato una fiera che si chiama Modena Motor Gallery, dove ho potuto vedere altre auto di altri grandi case italiane, tra cui alcune che erano state protagoniste di importanti film. Ho poi conosciuto alcuni ragazzi che frequentano l’Istituto Ferrari di Maranello e che studiano per entrare a far parte del mondo Ferrari, tra designer, progettisti, meccanici. È stata davvero una giornata molto intensa e ricca di emozioni, che si è conclusa con una sorpresa. Ho saputo infatti da Manuela e da Claudio che a Modena c’è un altro museo dedicato alla Ferrari e per domani mattina loro hanno già prenotato la visita!

Terzo giorno: a “casa” di Enzo Ferrari

Arrivando a Modena, a un certo punto ci troviamo, sulla sinistra, lo stabilimento della Maserati, un edificio fatto tutto di vetrate con il simbolo del tridente. Dall’altra parte, invece, c’è un padiglione enorme e bellissimo, di colore giallo, che ricorda la carrozzeria di una Ferrari. È il Museo “Enzo Ferrari”, dove ci recheremo tra poco. che emozione!

Quando entriamo notiamo subito il contrasto tra l’edifico moderno, dalle linee sinuose e le vetrate, e un edificio più antico, che è l’originale Officina Alfredo Ferrari, del padre di Enzo. L’emozione è forte, perché mi rendo conto di trovarmi proprio dove è iniziato tutto, dove è nato il mito Ferrari.

Entriamo nel padiglione e ci troviamo in una sala grandissima dove sono posizionate le Ferrari GT che sono state guidate da ricchi imprenditori, celebrità, attori, registi. Il percorso era caratterizzato da tappe con il nome delle grandi città d’Europa. In una sola mattina siamo andati in Ferrari a Parigi, Londra, New York, Roma…una cosa possibile solo nei sogni, ma oggi anche nella realtà!

A un certo punto, le luci si sono abbassate e su una delle pareti, enorme, è stato proiettato un breve filmato sulla vita di Enzo Ferrari. È stato bello vedere come la sua grande passione sia scattata quando aveva appena dieci anni e ha assistito ad una gara automobilistica. Lui stesso è diventato un pilota, poi si è messo a lavorare per l’Alfa Romeo per fondare infine la sua Scuderia. Il resto è storia, anzi, leggenda!

Usciti dal padiglione, siamo entrati nell’edificio che una volta era l’Officina Alfredo Ferrari. Subito ho visto una monoposto da Formula 1, mentre, in tutta l’officina, erano esposti i potenti motori delle Ferrari, compreso quello della prima Ferrari da corsa, che avevo visto al museo di Maranello.

Siamo poi andati nella casa dove è nato Enzo Ferrari, accanto all’officina. Qui abbiamo potuto vedere moltissime fotografie che ritraevano il Drake in diversi momenti della sua vita. Un suo ritratto occupava tutta una parete. È stato molto emozionante vedere il suo studio, con il primo Cavallino Rampante sulla scrivania, il mappamondo, il tavolo dove teneva le riunioni con i suoi collaboratori. In una teca c’erano i suoi occhiali, la sua penna e alcune lettere scritte di suo pugno.

Il tempo è passato in fretta, mi sarebbe piaciuto che questo sogno non finisse mai. Vorrei già tornare. Però ho scattato tante fotografie e una volta tornato a casa me le guarderò spesso, per ricordarmi di questa bellissima esperienza, che ho potuto vivere e che non dimenticherò mai. Ringrazio ancora tutti, in particolare Erika di Dreamcatchers e Raffaele di Weekend Premium.

Non poteva però mancare un’altra sorpresa finale: questo mio articolo parteciperà al Premio Young Reporter indetto da Weekend Premium. Un’altra emozione!

Francesco

Testo raccolto da Manuela Fiorini – Si ringrazia per le foto Claudio Vincenzi