Maradona, dall’Argentina a Napoli. Ecco i luoghi del cuore del “Pibe de Oro”

Tutto il mondo piange Diego Armando Maradona, il campione che, forse più di ogni altro, ha fatto la storia del calcio. Vederlo anche solo palleggiare faceva rimanere incantati, lui, che sapeva mantenere in equilibrio il pallone dove non ci riusciva nessuno, che palleggiava anche con un mandarino e che, soprattutto, aveva quella magia nei piedi che faceva infilare il pallone nella porta quando nessun altro ci sarebbe riuscito.

Omaggio a Maradona a Buenos Aires

Lui che ha fatto conoscere e amare la sua Argentina e Napoli, la sua città d’adozione, portandole sul tetto del mondo, amico dei grandi come della gente comune, idolatrato dai tifosi, eterno ragazzo nel cuore e nello spirito, generoso, lui che era nato poverissimo, ma con una vita privata sregolata che, negli anni, ne hanno minato la salute.

Un giovane Maradona con i genitori

Ora, Maradona riposerà nel Jardin di Bella Vista, in cimitero di Bella Vista, a Buenos Aires, accanto alla mamma Donna Tota e al padre Diego. Un luogo che sicuramente diventerà meta di pellegrinaggio per i tanti tifosi del campione. Ma, se l’uomo se ne è andato, nasce la leggenda. Conosciuto e amato in tutto il mondo, lui stesso grande viaggiatore e amante della scoperta, aveva i suoi luoghi del cuore. Vediamo allora quali sono, ripercorrendoli in ordine cronologico.

Lanús, dove è nata la leggenda

Diego Armando Maradona è nato il 30 ottobre 1960 a Lanús, una cittadina a 11 km da Buenos Aires, in Argentina. La città è gemellata con il comune italiano di Amendolara, in provincia di Cosenza, famosa per la produzione di mandorle. A Lanús, infatti, è presente una numerosa comunità italiana che si raduna periodicamente al Circulo de Amendolara.

Il Centro Cultural di Lanùs

Dal punto di vista turistico, si può cominciare il tour della città dal Centro Cultural “Leonardo Favio” che custodisce testimonianze sulla storia e la cultura di Lanús. Interessante anche il Museo de Arte Contemporaneo del Sur, dedicato all’arte moderna e contemporaneo. Tra gli edifici religiosi, meritano una visita la Parrocchia Sagrado Corazon de Jesus, una delle più antiche del paese, che si trova proprio al centro della città. Singolare, invece, il Barrio Ferroviario Las Colonias, nella zona di Remedios de Escalada, un quartiere istituito nel 1908, quando le ferrovie argentine appartenevano alla Gran Bretagna. Qui le case hanno uno stile tipicamente inglese.

Il Barrio Ferroviario di Lanùs con le case in stile inglese

Per quanto riguarda i luoghi legati allo sport, immancabile una visita allo stadio Nestor Dias Perez, dove gioca il Club Atlético Lanús, la squadra della città. Per una passeggiata nel verde, si può invece andare al Velodromo, un grande parco dove potersi dedicare a sport all’aria aperta, passeggiate e pic-nic.

La Buenos Aires di Maradona

Maradona aveva un legame speciale con Buenos Aires, la città che lo aveva visto nascere professionalmente, dove aveva mosso i primi passi per entrare nell’olimpo del calcio e dove amava tornare ogni volta che ne aveva l’occasione.

Veduta di Buenos Aires

Un possibile itinerario di visita può cominciare dal quartiere La Paternal, dove Maradona ha iniziato a giocare nelle fila dell’Argentinos Junior e dove esordì tra i professionisti nel 1976. Sembra, poi, che il soprannome con cui è poi diventato famoso in tutto il mondo, Pibe de Oro, “ragazzo d’oro”, gli sia stato cucito addosso proprio qui. Presso il museo della squadra si possono poi ammirare i trofei e riconoscimenti ottenuti da Maradona, a cui è dedicato lo stadio.

Un murale di Maradona nel quartiere di La Paternal

Imperdibile una visita a La Bombonera, lo stadio del Boca Juniors, la squadra per cui tifava il padre di Maradona e dove il giovane Diego fu felice di entrare, portandola alla vittoria del Campionato Metropolitano nel 1981.

La Bombonera, lo stadio dove gioca il Boca Junior

Infine, si può fare una tappa anche alla Basilica del Santissimo Sacramento, dove Maradona sposò la sua prima moglie Claudia nel 1989, divenuta meta di pellegrinaggio per molti tifosi del Pibe de Oro.

A Rosario il “culto” di Maradona

Un altro luogo legato a Maradona è Rosario, capoluogo della provincia di Santa Fe, a 300 km da Buenos Aires e sede di un importante porto fluviale sul Paranà. Qui, nel 1998 è stata fondata la Iglesia Maradoniana, cioè la chiesa di Maradona.

Rosario, la chiesa dedicata al culto di Maradona

Nata quasi per scherzo per festeggiare il 38 compleanno di Maradona come se fosse Natale, la Iglesia è stata fondata dai giornalisti argentini Hernàn Amez e Alejandro Veròn, a cui si sono aggiunti i colleghi Héctor Capomar e Federico Canepa. Sempre con intento goliardico, i quattro presentarono la “nuova religione” nel 2001, stabilendo l’inizio dell’Era Maradoniana nel 1960, come Anno Zero e cominciando a contare gli anni da allora secondo un calendario D.D (Depues Diego cioè “Dopo Diego).

Attualmente il culto maradoniano conta 820 mila seguaci provenienti da più di 60 paesi del mondo e da 600 città, in prevalenza argentine. Tra gli “adepti” ci sono anche calciatori famosi, tra cui Ronaldinho, Michael Owen, Riquelme e Lionel Messi, oltre a colui che ha scoperto Maradona, Francisco Cornejo. Lo stesso Maradona, riguardo alla “Iglesia” ha dichiarato “Ai fondatori di questo movimento e ai tifosi coinvolti, vi ringrazio di cuore per tenermi così presente nella vostra mente e nel vostro cuore”.

Napoli, la città del cuore

Napoli è la città che più di ogni altra è rimasta nel cuore di Maradona. E Maradona è rimasto e rimarrà per sempre nel cuore dei Napoletani, al punto che il sindaco de Magistris ha dichiarato che lo Stadio San Paolo, teatro delle gesta del fuoriclasse argentino, gli sarà dedicato.

Ricordo di Maradona allo Stadio San Paolo

Maradona arrivò a Napoli nel 1984 e fu ufficialmente presentato allo Stadio San Paolo il 5 luglio di quell’anno, accolto da 80 mila persone. Ci rimase fino al 1991, portando la squadra partenopea alla vittoria di due scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. E proprio dallo Stadio San Paolo può partire la visita ai luoghi della città legati a Diego Armando Maradona.

Maradona con la maglia del Napoli

In Piazzetta Nilo, a pochi passi dalla Cappella San Severo, all’interno del Bar Nilo, si trova invece una cappella votiva dedicata a Maradona che include, oltre alla fotografia del “pibe” anche un suo capello, venerato come una reliquia.

La cappelletta votiva dedicata a Maradona con il suo capello

Spostandosi nei Quartieri Spagnoli si incontra invece uno storico murale dedicato a Diego Armando Maradona, recentemente restaurata e meta di pellegrinaggio da parte dei suoi tifosi. È proprio qui che i napoletani si sono riversati alla notizia della scomparsa del campione.

Il murale dedicato a Maradona nei Quartieri Spagnoli

Nel quartiere periferico di San Giovanni a Teduccio, invece, si trova un altro celebre murale dedicato a Maradona, il “Dios umano” del celebre street artist Jorit, che occupa la facciata intera di un palazzo ed è uno dei più fotografati in Italia.

Il murale del celebre street artist Jorit dedicato a Maradona

Da non perdere una visita alla “via dei Presepi” di San Gregorio Armeno, dove, da sempre, Maradona è annoverato tra le statuette dei personaggi da mettere nel presepe napoletano.

Maradona personaggio del presepe napolatano

A Posillipo, in via Scipione Capece, si trova invece la casa di Maradona, dove il campione visse durante gli anni in cui giocò nel Napoli. E, proprio a Napoli, sono stare girate molte scene della serie TV che Amazon Prime Video ha dedicato alla vita di Maradona, di prossima uscita.

Da Cuba al Giappone, gli altri luoghi del cuore

Oltre all’Argentina e a Napoli, ci sono altri luoghi a cui Maradona fu molto legato. Tra questi c’è Cuba, a cui era affezionatissimo, non solo per la profonda amicizia con Fidel Castro, che lo ospitò più volte nella sua residenza privata, ma anche come luogo per viverci e dove si rifugiava per scaricare lo stress o per disintossicarsi dalle sue dipendenze dalla cocaina, dall’alcool e dal cibo.

Maradona con Fidel Castro a Cuba

Stretto fu anche il legame con Miami, città rifugio di molti profughi cubani, dove Maradona aveva una splendida villa sul mare e dove amava muoversi a bordo di una decappottabile, in puro stile americano.

Veduta di Miami

Stretto anche il legame con il Venezuela, dove faceva viaggi frequenti, e dove era amico personale di Ugo Chavez, Presidente della Repubblica fino al 2013.

Maradona con Hugo Chavez

Sorprendentemente, Maradona fu molto legato anche al Giappone, un paese da cui provenivano molti dei suoi sponsor e dove è stato protagonista di diversi spot pubblicitari, dai sigari alle automobili all’abbigliamento. A Tokyo, Maradona aveva diverse proprietà e aprì anche una filiale della sua società.




A Miami con Horatio

Una delle spiagge più spettacolari della Florida, architetture Art Déco, natura lussureggiante e gastronomia di prim’ordine. Ecco il biglietto da visita di Miami, una delle città più glamour e frizzanti degli Stati Uniti dove sono ambientate le avventure della Polizia Scientifica nel serial televisivo CSI, Miami.

Primo giorno

Il primo giorno potrebbe essere dedicato a South Beach, detta dagli abitanti SoBe, quartiere leggendario nella parte meridionale di Miami Beach. È la zona più glamour, frequentata dai vip e dalla celebrità che è facile incontrare sulla splendida spiaggia cittadina, una delle più belle degli States. Lunghissima, di sabbia fine e bianca, punteggiata di locali e ristoranti, è perfettamente attrezzata e frequentatissima, fiancheggiata in parte dalla vivace Ocean Drive, che corre parallela al lungomare, ideale per lo struscio serale e per osservare il viavai della gente e dei vip. La strada è punteggiata di edifici Art Déco e da viuzze circostanti dove ci si può addentrare per fare shopping e per fermarsi a gustare la cucina locale.

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Vale la sosta il Nikki Beach Club (1 Ocean Drive, tel. 305.5381111, www.nikkibeach.com; orario: aperto tutti i giorni fino a tarda notte), un locale frequentato da modelle e celebrità, per metà disposto sulla spiaggia e per l’altra metà all’interno. Un altro locale che merita una puntatina è il Mango’s Tropical Café (900 Ocean Drive, tel. 305.6734422, www.mangos.com; orario: aperto tutti i giorni fino a tarda sera), un locale gestito da personale cubano e americano dove c’è anche una pista da ballo per scatenarsi in salsa e samba. Nel cuore del quartiere vale la sosta il Miami Beach Botanical Garden (2000 Convention Center Drive, www.mbgarden.org; orario: mar-sab 10-17), un giardino formato da due ettari di terreno coltivato a ibischi, palme e stagni di acqua limpida.

Da vedere, nella più interna Collins Avenue, il Bass Museum of Art (2001 Collins Avenue, tel. 305.6737530, www.bassmuseum.org; orario: mar, gio, sab e dom 12-17, ven fino alle 21; ingresso: 8 dollari, bambini 6 dollari), un piccolo museo costruito nel corso degli anni Trenta del Novecento che ospita una collezione formata da 3.000 opere fra cui reperti antichi egizi, dipinti di Dürer e Rubens, opere di arte contemporanea, in un edificio che è un piccolo gioiello di Art Déco.  Si tratta del più prestigioso museo d’arte di Miami Beach che a un certo punto coincide con uno dei vertici del Collins Park Cultural Center.

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Secondo giorno

Il secondo giorno porta alla scoperta più approfondita dell’Art Déco District, quartiere classificato sito storico nazionale nel 1979 per la presenza di un elevato numero di edifici costruiti nel corso dagli anni Venti agli anni Quaranta del secolo scorso, veri gioielli di Art Déco che rappresentano il cuore di South Beach. Il quartiere si sviluppa dalla 18th Street verso sud lungo Ocean Drive e Collins Avenue sfoggiando una serie di edifici di grande pregio architettonico. Si tratta soprattutto degli hotel che sfilano lungo il percorso con le facciate impreziosite da disegni e ornamenti. Lungo Ocean Drive, al civico 1001, si trova l’Art Déco Welcome Center (tel. 305.6722014, www.mdpl.org) che fornisce informazioni sulla zona, cartine e visite guidate alla scoperta dell’architettura Art Déco (partenza delle visite guidate alle 10.30 tutti i giorni tranne giovedì, quando i tour partono anche alle 18.30; partecipazione: 25 dollari).

Non si può non fare quattro passi lungo l’elegantecoppia-pattini_650x435 lungomare che si snoda dalla 5th Street fino alla 15th Street con una fila di palme fra cui sfrecciano perennemente giovani pattinatori, persone che portano a spasso il cane e ciclisti. Un modo comodo e divertente per visitare i quartieri di Miami partendo da Miami Beach è quello di salire sull’autobus turistico a due piani, di cui il secondo scoperto, che parte di fronte all’Art Déco Welcome Center tutti i giorni ogni ora e percorre diversi itinerari. Il bus permette di salire e scendere a piacimento e il costo del biglietto (45 dollari, bambini 35 dollari) include salite e discese a piacimento commento in lingua inglese, audioguide in 11 lingue, una fetta di pizza alla Trattoria Spartico, un tè al Ball & Chain e un ingresso all’Art Déco Museum (info: www.bigbustours.com). Per un pranzo a South Beach, vale la sosta il (112 Ocean Drive, tel. 305.5328112, mylesrestaurantgroup.com; orario: ven-sab 12-15 e 17.30-24, chiuso dom; prezzo medio: a partire da 30 dollari; carte di credito: tutte), una steakhouse lussuosa che offre carne alla griglia di primissima scelta. Spostandosi a Miami, nel quartiere di Coral Gables, è assolutamente da provare il The Biltmore Hotel (1200 Anastasia Avenue, tel 001.805.311.6903, www.biltmorehotel.com; doppia standard con colazione a partire da 300 dollari), un leggendario e antico hotel frequentato dalle celebrità dove pare ci siano anche i fantasmi, per prendere parte al sontuoso brunch della domenica che include caviale, salmone, sushi, champagne e una varietà incredibile di dolci. Il brunch si tiene ogni domenica dalle 10 alle 16 e costa 85 dollari (escluse tasse e mance).

 

 




Mercedes SL icona di moda

La Casa di Stoccarda presenta la Fashion Campaign e lo spot per la stagione autunno/inverno 2016 che vede protagoniste la Mercedes-Benz SL, immortalata dal fotografo americano Jeff Bark, e la top model russa Natasha Poly che indossa capi in latex della designer giapponese Atsuko Kudo.

La nuova Fashion Campaign di Mercedes-Benz, intitolata Obsession with an Icon’, si concentra sulle inconfondibili forme della SL. Il design caratteristico della vettura, scandito da linee sinuose e curve sensuali è sapientemente sottolineato dal lattice che la avvolge. Un materiale lucido che ne accarezza le forme, semplicemente perfetto per trasmetterne la dinamicità. Accanto alla SL viene immortalata la modella Natasha Poly, fasciata in un abito in latex che aderisce al corpo come una seconda pelle. Spot e scatti esprimono al meglio l’impegno della Casa di Stoccarda nel settore fashion a livello mondiale. La stagione autunno/inverno 2016 ruota intorno al tema ‘Obsession with an Icon’, che viene ripreso dalle collezioni portate sulle passerelle di tutto il mondo e si adatta alla perfezione allo stile inconfondibile della leggendaria Mercedes-Benz SL.

Mercedes-Benz präsentiert die Modekampagne und den Film für die Saison Herbst/Winter 2016. Stars der Kampagne sind der Mercedes-Benz SL, in Szene gesetzt von US-Fotograf Jeff Bark, und das russische Supermodel Natasha Poly in einem Outfit der japanischen Latex-Designerin Atsuko Kudo. // Mercedes-Benz announces its Autumn/Winter 2016 Fashion Campaign and Film, showing the new SL, shot by American photographer Jeff Bark. The campaign features Russian supermodel Natasha Poly and latex works by Japanese designer Atsuko Kudo.

Le immagini usate per la campagna, ambientate a Miami, si distinguono per il gioco tra gli effetti cromatici e lo stile iperrealistico che richiama la pop-art tipica di Jeff Bark. Il fotografo già conosceva le creazioni in latex della designer Atsuko Kudo, oggetto di suoi precedenti shooting. “Nel mio lavoro tutto si gioca su luci e colori, ed è per questo motivo che ho scelto di enfatizzare forme e tridimensionalità della vettura, utilizzando il latex come fosse una seconda pelle così da poter osservarne le linee in una nuova prospettiva”. Ancora una volta, per Bark l’obiettivo di questo progetto è l’esplorazione di nuovi confini. “Ciò che rende così interessante lavorare con Mercedes-Benz è il fatto che ogni campagna sia completamente diversa. L’obiettivo è sempre dar vita a qualcosa di assolutamente originale e senza precedenti. Un’autentica icona non è l’oggetto del desiderio di un singolo, ma un must have condiviso. E uno dei tratti distintivi di Mercedes-Benz è appunto quello di essere un Marchio amato ed ammirato dal pubblico di tutto il mondo”.

Jeff Bark ha deciso di ambientare la campagna in una cava, scelta legata all’evidente contrasto tra l’asperità del luogo e l’eleganza delle linee della SL. “Cercavo una location che valorizzasse al meglio l’estetica della vettura ed in questo caso l’impresa non è stata difficile, data la sua bellezza! Inserendola in un ambiente che non rispecchia i canoni della bellezza classica, ho così evidenziato i punti di forza della SL”. Coprotagonista accanto alla Mercedes-Benz SL della Fashion Campaign è Natasha Poly, splendida nel suo aderente outfit in lattice blu pavone. La famosa top model è orgogliosa ed “onorata di essere entrata a far parte della grande famiglia Mercedes-Benz e di essere testimonial di questa magnifica campagna dedicata ad un’icona dell’automobile. Indossando questo abito, disegnato da Atsuko Kudo, mi sento potente come un supereroe e allo stesso tempo estremamente sexy”.

Mercedes-Benz präsentiert die Modekampagne und den Film für die Saison Herbst/Winter 2016. Stars der Kampagne sind der Mercedes-Benz SL, in Szene gesetzt von US-Fotograf Jeff Bark, und das russische Supermodel Natasha Poly in einem Outfit der japanischen Latex-Designerin Atsuko Kudo. // Mercedes-Benz announces its Autumn/Winter 2016 Fashion Campaign and Film, showing the new SL, shot by American photographer Jeff Bark. The campaign features Russian supermodel Natasha Poly and latex works by Japanese designer Atsuko Kudo.

Le creazioni in latex utilizzate per ricoprire l’auto e vestire la modella portano la firma di Atsuko Kudo. La designer di origini giapponesi, residente ora a Londra, è nota per il suo approccio unico a questo materiale che esalta le forme di chi lo indossa. I suoi modelli realizzati a mano sono stati indossati da star del calibro di Beyoncé, Kate Moss e Lady Gaga. Quando la Stella l’ha invitata a prendere parte alla campagna moda per la nuova SL, Atsuko Kudo ha subito individuato sinergie tra la vettura e le sue creazioni. “Sono molto simili”, ha affermato Kudo, “entrambe sexy, piene di curve ed extralucide.” Con 130 metri quadrati di latex su misura ricavato da cinque diversi strati di tessuto meticolosamente incollati e lucidati a mano ad avvolgere la vettura ci troviamo di fronte ad una campagna autunno/inverno 2016 che coniuga con naturalezza un concept audace ed innovativo ad un autentico virtuosismo tecnico.

La SL incarna il mito della Stella come nessun’altra vettura. Pensiamo, ad esempio, alla leggendaria 300 SL o agli immortali modelli Pagoda. Icone come la SL sono senza tempo, ma si reinventano giorno dopo giorno, forti di un design innovativo, attirando lo sguardo di tutti al loro passaggio”, ha dichiarato Jens Thiemer, Vicepresidente Marketing Mercedes-Benz Cars. “Proprio queste caratteristiche sono al centro della nostra Fashion Campaign che ritrae la nuova SL”




Happy birthday Miami!!

Chi non hai mai sentito parlare della bianca sabbia della fantastica Miami Beach? E pensare che un secolo fa, una delle spiagge più famose al mondo era soltanto una laguna di mangrovie che affondavano le radici nell’Atlantico, popolata da colonie di coccodrilli e di zanzare. La celebre Miami Beach, la spiaggia da sogno della città simbolo della Florida, quest’anno compie cento anni e festeggia con una serie di appuntamenti sportivi, musicali e culturali che si protrarranno fino a dicembre. Un via ai festeggiamenti in grande stile con una serie di appuntamenti divertenti (www.miamibeach100.com) per godersi una delle mete più frequentate da vip, personaggi famosi e turisti che vogliono godersi sole, mare e mondanità.

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Miami accontenta tutti i gusti, ma la prima cosa da fare quando si arriva nella capitale della Florida è di recarsi di buon mattino a Miami Beach o, poco più a sud, a South Beach, le due spiagge dei vip e le più seducenti della città, che uniscono l’atmosfera caraibica al lusso più sfrenato. Qui, se si vuole entrare nel mood modaiolo, si possono seguire le innumerevoli lezione di yoga per risvegliare mente e corpo: una lezione gratuita sulla sabbia, all’altezza della 3th Street, o a pagamento nelle storiche palestre vista oceano. Miami sa affascinare con le innumerevoli spiagge dove si cavalcano le onde con il surf, si prende il sole tra cantanti e attori, si passeggia, si fa jogging o semplicemente ci si gode un bel tramonto.

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Per chi vuole concedersi relax e tranquillità c’è Virginia Key Beach, frequentata da chi ama passeggiare, fare birdwatching, andare in bicicletta e pescare. South Beach, la spiaggia che corre parallela a Ocean Drive, è il regno della moda e delle celebrities in vacanza, e travolge con la sua musica elettrizzante e travolgente.
Ma Miami non è solo oceano e sole: il Deco District, il quartiere più creativo di Miami, dove sono stati recuperati capannoni industriali, magazzini e laboratori artigianali, ha visto nascere gallerie, musei e atelier, ma anche alberghi, boutique e ristoranti alla moda. Midtown, zona periferica un tempo malfamata, oggi ospita più di 70 gallerie – la più famosa è la Rubell Family Art Collection – e numerosi studi d’architettura e d’arte, come Artopia, dove si espone la migliore arte locale emergente; PanAmerican Project, che riunisce un interessante gruppo di artisti latinoamericani e Curator’s Voice con nuove tendenze da tutto il mondo.

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A ogni metà mese, di sabato, si svolge la notte dell’Art Walk, quando le gallerie restano aperte anche di sera e il quartiere si trasforma in una grande festa. Qui hipster, artisti e giovani da tutto il mondo frequentano la grande galleria a cielo aperto e l’adiacente prato all’inglese dove rilassarsi prima di avventurarsi nella notte di Miami.Se avrete l’opportunità di andare in questa splendida città, dopo aver vitato i luoghi più cool che Miami sa regalare, ritornerete sempre lì, su quella Beach da cartolina che non sente l’età e che offre tramonti da favola e fa sognare tutti coloro che hanno la fortuna di vederla ormai da 100 anni.