Weekend di Halloween. Un viaggio “horror-gourmet” nella notte delle streghe

di Cesare Zucca –

Halloween è alle porte. La notte delle streghe ci riserverà sorprese, paure, brividi, incantesimi, emozioni e tante zucche dal sogghigno malefico.
Fortunatamente molte finiranno in padella, per diventare piatti meravigliosi e squisitezze a tavola…e non solo: le più pregiate vi regaleranno un meraviglioso trattamento di bellezza…

Benvenuti nel “Horror-Gourmet tour”!

Curiosi? Curiose? Pronti per un viaggio “horror-gourmet”?

Ecco dove andare se amate le emozioni soprannaturali e dove NON andare se … siete fifoni!


Partiamo da lontano…

USA. Siamo a Salem in Massachusetts, il famoso Paese delle Streghe, meta di visitatori americani e stranieri, attirati dalle sue architetture, dalle eredità marinare, dalle straordinarie storie dei suoi antenati e da tutto ciò che sa di magico.

Il processo alle streghe di Salem , dipinto da Harrison Matteson. (© Peabody Essex Museum)

Qui infatti le stregonerie, vere o presunte, sono di casa fin dal 1862 quando scoppiò la witch hysteria, la caccia alle streghe che vide violente persecuzioni e esecuzioni capitali di giovane donne ingiustamente accusate di poteri satanici. A Salem operano piu’ di 400 streghe “autorizzate” che potete incontrare dappertutto, nelle loro tane, nel supermercato oppure mentre fanno tranquillamente quattro chiacchere al bar.

due streghe per le strade di Salem

Triora, Imperia

Torniamo in Italia, la gemella italiana di Salem è Triora, a 800 metri di altitudine nell’entroterra ligure. Nel 1500, questo suggestivo borgo medioevale  è stato teatro di un celebre processo contro alcune donne accusate di eseguire riti magici, di causare pestilenze e addirittura di praticare il cannibalismo. Il borgo conserva un fascino oscuro che continua ad attirare turisti curiosi.

Triora

Qui troverete  il Museo della stregoneriae e la “cabotina” ovvero la grotta delle streghe, mentre in Agosto si festeggia la Strigòra, grande Festa delle Fattucchiere. Ad Halloween viene generalmente organizzata una suggestiva festa popolata da zucche grignanti, losche figure incappucciate e fuochi accesi che fanno da sfondo a uno spettacolo emozionante e interattivo che piace a grandi e piccini.

Villa delle Streghe a Cortenova, Lombardia

Conosciuta come “Casa Rossa” questa straordinaria abitazione, oggi completamente abbandonata, si è meritata l’appellativo di “Villa delle streghe” in seguito alla diffusione di alcune storie legate a episodi di satanismo e perfino a una fontana che zampillava sangue.

La Villa delle Streghe

Monticello d’Alba, Piemonte

Si dice che nell’interno del Castello di proprietà dei Conti di Roero,  si aggiri il fantasma di Chiara, figlia diciottenne del Cont, promessa in sposa ad un distante cugino. Chiara, tuttavia, si invaghì di un ufficiale francese e convinse i genitori a farle sposare il suo vero amore. Il cugino, geloso e possessivo, si presentò alle nozze e accoltellò a morte l’ufficiale. Fu catturato e giustiziato ma la povera Chiara passò il resto della vita aggirarandosi nei meandri del castello.

Palazzo Vallemani, Ancona

Anche le Marche, regione serena, ospitale e sempre allegra, non ci risparmia sorprese horror. Si racconta che negli anni della Seconda Guerra Mondiale, Palazzo Vallemani, locato nei pressi di Serra San Quirico, abbia vissuto una terribile esecuzione di massa nella quali sarebbero state assassinate più di 20 persone. Alcuni dei coraggiosi che si sono avventurati al suo interno, parlano di strani suoni nelle stanze, di apparizioni di ombre, di improvvisi rumori. Recentemente, nelle stanze dell’edificio è stato realizzato un video che avrebbe lasciato tutti a bocca aperta: i filmati sarebbero risultati completamente neri,  con un sottofondo di una triste melodia suonata al violino. Brrr….

Castello di Montebello a Poggio Torriana

Anche Rimini, dolce e festaiola ha la sua buona dose di mistero…
La protagonista è la piccola Azzurrina,, figlia di Uguccione di Montebello. La bimba era nata albina, cosa insolita e malvista, ritenuta opera del diavolo. Per tenerla nascosta ai cortigiano e al popolo del borgo, Uguccione la richiuse in una stanza e di lei non si seppe più nulla. Si dice peró che il suo fantasma vaghi nel castello e che si manifesti al solstizio d’estate.

castello-di-montebello-Azzurrina

La stanza di Azzurrina © Castello di Montebello Facebook

Il Castello , Trani

Non uno ma bensì due fantasmi sembrerebbero popolare le notti di questo Castello: Sifridina, contessa di Caserta, tenuta prigioniera per 11 anni all’interno delle segrete e  Armida, giovane donna uccisa dal marito perché sospettata di tradimento. Chi l’ha vista ha detto che la donna si presenta velata da un misterioso mantello rosso.

Castello di Roppolo, Piemonte

Al suo interno si aggirano i fantasmi di  Bernardo Valperga di Mazzè e di sua moglie, scomparsi misteriosamente nel 1400. Molti secoli dopo, vennero trovati i resti di uno scheletro che esami approfonditi hanno attribuito proprio a Bernardo. E la moglie? Pare che di notte si agggiri nelle stanze in cerca del marito…

La Rocca di Gradara nelle Marche e Il Castello di Santarcangelo in Romagna

Due località famose, oltre che per la storia di due sfortunati amanti, anche per il fantasma  Francesca, la Dama Bianca, che venne uccisa dal marito Gianciotto Malatesta quando la sorprese amoreggiare con Paolo, fratello di Gianciotto. Francesca, nonostante sia stata Immortalata dalle leggendarie narrazioni di Dante, Shakespeare, D’Annunzio e musicata da Zandonai, pare non essersi data pace e ancora oggi  terrorizza da sempre gli abitanti del borgo. Si dice infatti che lo spirito della sventurata si aggiri nel castello nelle notti di luna piena.

Paolo e Francesca

In un “Halloween weekend gourmet” non poteva mancare uno Chef fantasma….

E’ Giuseppe, il cuoco di corte al Castello di Rivalta, che dicono aggirarsi irrequieto tra le stanze, spegnendo le luci, mettendo in moto gli elettrodomestici o accendendo i fornelli…

A proposito di chef…..

Nei menu della notte delle streghe, la grande protagonista è notoriamente la zucca. Cucinata in mille modi, dalle ricette più elaborate e quelle velocissime… già pronte in vasetto. Servita come contorno o delizioso ripieno nella pasta fatta a mano, nel classico risotto, nelle buonissime zuppe, nei dolci e perfino nei drinks.

Zuppe , fatte in casa o … pronte in vasetto …

Zucca forever…

Beh, forse ho un po’ esagerato con il sottotitolo, ma considerato il mio cognome …
concedemi questo momento di gloria…. In effetti tutto il mondo celebra la ‘regina degli ortaggi’. Negli Stati Uniti si festeggia ThanksGiving con l’americanissima pumpkin pie, torta cremosa alla zucca, in Spagna, a Valencia, troverete i tradizionali buñuelos de calabaza, i dolci delle  feste religiose, in Baviera  la zucca diventa kürbissuppe, una zuppa arricchita con patate e carote, in Corea il hobakjuk, un porridge servito con sfere di riso, in Brasile il ricco piatto camarão na moranga con i gamberi, mentre in Turchia si trasforma in kabak tatlisi un dolce con le noci, mentre in India la zucca du ka halwa  viene servita in umido con saporite spezie e lavorata con latte e zucchero come dessert con mandorle, anacardi e pistacchi.

Dall’India al Brasile

Naturalmente anche in Sud America, oggi il paese gourmet di tendenza, non mancano piatti di zucca. Dal Perù i picarones, frittelle dolci con patate e farina, aromatizzate con cannella, chiodi di garofano e anice, in Cile sopaipillas, crocchette dolci di zucca e farina. in Messico, per celebrare il Día de Muertos, si cucina la  calabaza en tacha, dove la zucca viene marinata con cannella, succo d’arancia e piloncillo, tipico zucchero dell’ America Latina, mentre In Argentina viene portata in tavola la carbonada en zapallo, uno spezzatino di carne, dove la zucca fa da scodella.

la carbonada argentina

La troviamo dolce anche in Egitto, dove si serve il kar’ assaly, un ripieno a base di zucca, aromatizzato con cardamomo, cannella, acqua di fiori d’arancio e miele, il tutto stratificato da uvetta, noci e cocco grattugiato. In Iran si serve il ghalie kadoo, uno stufato di zucca e lenticchie, In Afghanistan si gusta il challaw kadu dove la zucca, dapprima abbrustolita viene fatta cuocere in una miscela a base di cipolla, aglio, zenzero, curcuma, coriandolo, peperoncino in polvere e salsa di pomodoro, un piatto saporito spesso servito con agnello e yougurt.

Dall' Afghanistan il challaw kadu
Dall’ Afghanistan il challaw kadu

Particolarmente gustosa la sankhya lapov cambogiana, dove la zucca cruda viene svuotata e riempita con una miscela di latte di cocco, zucchero di palma (occhio… ho detto di palma, non di canna) e uova, per poi essere cotta al vapore. Un avolta raffreddata viene tagliata a fette che rivelano il dolce e tenero ripieno. Vi assicuro , una bontà e nemmeno troppo difficile da fare.
Come faccio a saperlo? Durente un viaggio in Cambogia, ho seguito una classe di sankaya e l’ho rifatta al ritorno , un successone!

Sankhya lapov tipico dolce cambogiano, servito da una Chef di Siem Reap e nella mia versione italiana, non male, dai…

La zucca, la regina delle purée”

Da sola o accompagnata da altre verdure, sa regalare il profumo del bosco, il sapore della castagna e la magia degli incantevoli colori delle foglie autunnali. Compatta e dolce, e’ un meraviglioso contorno per carni robuste e saporiti formaggi Lo Chef Cosimo Landolfa, al timone del Ristorante EXIT Gastronomia Urbana, di Milano, l’ha accoppiata a un’ animella di vitello passata nel burro e guarnita da crumble di amaretto. Che delizia!

Animella e zucca, l’accoppiata vincente nel piatto di Landolfa

…e in italia…

La ritroviamo nel classico risotto, nelle zuppe, come gnocchi, con le polpette, con il baccalà e come gustoso ripieno in un tanti tipi di pasta fresca tra cui i ravioli, i cappellacci, i celeberrimi tortelli conditi con burro, salvia e amaretto. Sono nati nel 1500,a Mantova,  ma sono ormai conosciuti in mezzo mondo… ne sa qualcosa il Pastificio Zini che li esporta in piu di 40 paesi diversi tra cui Francia, Inghilterra, Spagna, Australia ,Corea, USA, Cina.

Tortelli di zucca con amaretto di Zini, un successo modiale

La zucca si scatena: nei gnocchi, nelle creme e pureè. in formati multicolori, al naturale, speziata o allo zenzero… e in un delizioso risotto pronto in “2 minuti” di Viva la Mamma

QUANDO LA ZUCCA SI INNAMORA DEL…MANGO
Los Angeles: Barbara Pollastrini  chef dell’ Heroic Deli & Wine Bar, si è divertita con i nuovi paccherini di zucca e mango di Rustichella d’Abruzzo e ha creato un piatto dai colori autunnali, accompagnato da una crema di patate e porri e guarnito con chips di funghi, uovo di quaglia e croccantini di albicocche secche. In Abruzzo , Massimiliano Cappucci al timone del Trabocco Punta Rocciosa “sposa” la zucca al mango adagiandoli su una saporita crema di pecorino. 

La creazione californiana di Barbara Pollastrini e quella abruzzese di Massimiliano Cappucci di cui vi diamo la ricetta.

La ricetta dei paccherini alla zucca firmata da Cappucci

A Felino, vicino a Parma, lo chef Achille Fereoli della Trattoria Pane e Salame si è ispirato al prodotto più famoso della sua città: il salame e li ha interpretati con una pasta di salame, crema di porro  e amaretti.

Achille Fereoli

PACCHERINI, PASTA DI SALAME, PECORINO E AMARETTI
Ingredienti 6 persone, 500 gr di salame fresco, macinato sottile, 1 bicchiere di olio extra vergine, 1/2 litro di latte, rosmarino,alloro, qb, kg 1-1/2 di porro tagliato a rondelle sottili 100 gr amaretti sbriciolat.  PreparazioneIn un tegame alto mettere la pasta di salame, olio, rosmarino e alloro. Cuocere 10 minuti a fuoco vivace, poi aggiungere il porro, il latte e far cuocere per circa 1 ora a fuoco medio. Versare la pasta e far cuocere al dente. Per finire, una bella spruzzata di amaretti

Arrivano le streghe: misteriose, sexy e magiche…
Ecco i look di Halloween 2021

Non c’è budget per il costume?
No problem: tuffatevi nell’armadio o dove avete archiviato i vecchi vestiti, sceglietene uno nero e…via con il re-styling: bucare, macchiare, strappare, sfrangiare, sfilacciare, agire senza pietà.

Non dimenticatevi della zucca, anche in versione minigonna…

E il trucco?
Teatrale, naturalmente: occhi fumè, labbra esagerate, unghie finte lunghe e graffianti, qua e là qualche taglio insanguinato, da realizzare con un intenso rossetto rosso
Accessoriatevi
:
Insetti, ragni, ragnatele e tante tarantole, dovunque. Mentre nel negozietto cinese troverete scheletri, teschetti e fantasmi in plastica da applicare a orecchini, borse, scarpe e collane.


Da realizzare in cartone
Tutti i segni zodiacali con Arieti e Scorpioni. In testa alla classifica la stella con la punta in alto che simboleggia il potere della stregoneria.
In testa:
Parrucche, trecce, extentions multicolore, fiori appassiti, corone di carta e naturalmente i classici cappellacci a tesa larga.

Il classico cappellaccio della strega
Il classico cappellaccio della strega

Colore
Black is magic, quindi nero, nero, nero, con qualche concessione al grigio e al viola.
Magie nascoste (o quasi)
II vostro intimo più provocante indossato a vista o sotto una cappa di pizzo trasparente… chi l’ha detto che le streghe non possano essere sexy ?

…e poi la zucca fa bene alla pelle e allo spirito…

Bardolino, Lago di Garda. Per un trattamento viso, la BIO – Spa di Aqualux ha optato per la regina degli ortaggi invernali, rigorosamente selezionata tra quelle provenienti dalle aziende agricole che non utilizzano fertilizzanti o pesticidi.

Nella Spa dell’ Aqualux di Bardolino la zucca è protagonista di un esclusivo trattamento di benessere sostenibile, un vero e proprio booster di energia!

La zucca, prodotto molto diffuso nel basso veronese e nel mantovano, è  un ottimo alimento a livello nutrizionale e una perfeetta alleata per la cura della pelle, ricca di caroteni, pro-vitamina A e svariati minerali, tra cui fosforo, ferro, magnesio e potassio, vitamina C e vitamine del gruppo B.


E’ ideale per donare alla pelle del viso un vero e proprio concentrato di energia  e mettere in atto una potente strategia antiossidante; contiene infatti anche i flavonoidi, che combattono i radicali liberi dell’ossigeno, mantenendo le cellule più giovani.

Dopo una profonda detersione e una delicata esfoliazione la pelle del viso è pronta per ricevere l’applicazione di una maschera a base di polpa di zucca finemente tritata, yogurt, miele e cannella, preziosa spezia dall’azione idratante e purificante. Durante l’applicazione della maschera, in cabina viene diffuso l’aroma di menta che aiuta ad allontanare fatica, stress e nervosismo.


Dopo aver rimosso la maschera, un delicato e rilassante massaggio contribuirà ad esaltare la tonicità, la compattezza e la luminosità del viso.  Per finire, un infuso caldo di mela rossa e cannella, particolarmente utile a livello energizzante e stimolante.
Il trattamento viso dura circa 50 minuti e costa 70 Euro.

Forthe recipe in english , just click Next>

Italian Pumpkin Dishes
We find the pumpkin in the classic risotto, in soups, as gnocchi, with meatballs, with cod and as a tasty filling in many types of fresh pasta including ravioli, cappellacci, the famous tortelli seasoned with butter, sage and amaretto. They were born in 1500, in Mantua, but are now known all over the world … the Pastificio Zini exports them to more than 40 different countries including France, England, Spain, Australia, Korea, USA, China.

Tortelli di zucca con amaretto di Zini, un successo modiale

La zucca si scatena: nei gnocchi, nelle creme e pureè. in formati multicolori, al naturale, speziata o allo zenzero… e in un delizioso risotto pronto in “2 minuti” di Viva la Mamma

Pumpkin goes wild: in gnocchi, creams and purees. multicolored formats, natural, spiced or with ginger … and in a delicious risotto ready in “2 minutes” by Viva la Mamma

WHEN PUMPKIN FALLS IN LOVE WITH … MANGO
Los Angeles: Barbara Pollastrini, chef of the Heroic Deli & Wine Bar,, enjoyed the new pumpkin and mango paccherini from Rustichella d’Abruzzo  and created a dish with autumnal colors, accompanied by a cream of potatoes and leeks and garnished withmushroom chips, quail egg and dried apricot crunches. In the Marche region, Massimiliano Cappucci at the helm of Trabocco Punta Rocciosa, in the Marche region, “marries” mango with pumpkin by placing the pasta on a tasty pecorino cream.

La creazione californiana di Barbara Pollastrini e quella abruzzese di Massimiliano Cappucci di cui vi diamo la ricetta.

In Felino, near Parma, chef Achille Fereoli of Trattoria Pane e Salame was inspired by the most famous product of his city: salami and interpreted them with a salami paste, leek cream and amaretti. Here the recipe

Achille Fereoli

PACCHERINI, GROUNDED SALAMI,  PECORINO CHEESE AND AMARETTI
Ingredients 6 people, 500 gr of fresh salami, finely ground, 1 glass of extra virgin olive oil, 1/2 liter of milk, rosemary, bay leaf, to taste, 1-1 / 2 kg of leek cut into thin slices 100 gr crumbled amaretti.
Preparation Put the salami paste, oil, rosemary and bay leaf in a high pan. Cook for 10 minutes over high heat, then add the leek, milk and cook for about 1 hour over medium heat. Pour in the pasta and cook until al dente. Finally, a nice splash of amaretti



Abruzzo: Viaggio “gourmet” lungo la Costa dei Trabocchi

Uno dei trabocchi Abruzzesi decantati anche da Gabriele d’ Annunzio

(Italian and English versions)
Abruzzo: eccoci on the road, lungo la strada statale 16 che va da Ortona a Vasto, passando per San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia e Torino di Sangro, in provincia di Chieti.
Qui scopriamo i trabocchi, insolite palafitte dalle lunghe braccia che sostengono le reti da pesca.

Una volta queste specie di palafitte erano macchine per la pesca locale, oggi sono diventati ambienti suggestivi dedicati alla ristorazione e popolari ristoranti letteralmente sul mare,  dolcemente (ma quasi impercettibilmente) cullati dalle onde. Ottima meta dove gustare del buon pesce fresco.

Un antipasto di pesce crudo

Tra i piatti più rappresentativi troviamo le cozze allo zafferano, le sagne con i pelosi e le alici sperone, le sogliole alla giuliese, le fritture di pesce di paranza e le cozze ripiene, le insalate di polpo con fagioli e patate, le alici fritte e la parmigiana con il pesce palombo
Tra i primi piatti non può certo mancare la pasta alla chitarra al sugo di scampi  e l’iconico brodetto di pesce alla vastese.

Pesce ricco e pesce povero nei piatti serviti nei trabocchi

I trabocchi top

San Giacomo, San Vito Chietino:
Piatti ricchi: gnocco di pane con vongole e salicornia al profumo di limone, paccheri al ragù di cefalo con ricotta di pecora.
Punta Fornace, San Vito Chietino:
Frittatina di alici e cipolle, scamponi aglio olio e peperone crusco e l’iconica fritturina di paranza
Valle Grotte, San Vito Chietino:
Sfiziosi antipasti freddi e caldi e i tacconcelli al tonno.

Il trabocco Valle Grotte

Mucchiola, Ripari Bardella
Propone una cucina dall’impronta più contemporanea. Pancotto ai frutti di mare, risotto con clorofilla, burrata e frutti di mare.
Punta Tufano,
Vallevò
Sauté di vongole, di cozze, la grande pasta allo scoglio al profumo di mare.

Punta Isolata
Lontano dagli altri, ha un nome che è tutto un programma, proprio come il suo risotto alla pescatora.
Punta Cavalluccio
Piatti tradizionali, come l’insalatina di polpo, le cozze ripiene e le meravigliose sagnette con i pelosi.

Uno dei miei piatti preferiti: l’insalatina di polpo e patate

17 Lune, Punta Punciosa
Grande chitarrina ai frutti di mare, capesante al burro con scaglie di tartufo, tataky di tonno con cipolla rossa caramellata,
Trimalcione, Punta Penna
Verso la costa vastese presso la meravigliosa riserva naturale di Punta Aderci., Panocchie gratinate, seppie in umido, polpo verace al naturale.

Il Trabocco Trimalcione

Spezza Catene e Punta Torre
Entrambi ottimi e solo visitabili su prenotazione.
Cungarelle
Classici cavatelli con canocchie e frutti di mare come la zuppa di ceci con gamberi e salsa tartufata, servita nei tradizionali tegami di coccio o tijelle
Sasso della Cajana, Rocca San Giovanni.
Insalatina di mare allo scoglietto, pasta chitarra con canocchie, seppie e piselli.
Punta Rocciosa

Gestito dal modernissimo e quasi futuristico Hotel Supporter che gode di una spettacolare vista panoramica di tutto il litorale verso sud.

la futuristica piscina dell’Hotel Supporter che ospita il trabocco Punta Rocciosa

Quanti piatti di pesce! Che vino accoppiare?

Noi abbiamo scelto il Cococciola della Tenuta Ulisse, un delicato bianco proveniente da un vitigno antico che affonda le proprie radici in Abruzzo. E’ un esemplare vivido dei vini bianchi dell’Abruzzo, delicatamente sapido, dal colore paglierino e dalle note di fiori bianchi primaverili e agrumi. Un magnifico frutto dell’enologia abruzzese perfetto per antipasti di pesce crudo, frutti di mare, portate di pesce.

Il Cococciola della Tenuta Ulisse, perfetto accoppiamento ai ricchi piatti di pesce della cucina abruzzese

Brodetto Superstar

Il brodetto è il risultato dello storico e proficuo scambio “culturale” e “materiale” tra pescatori e ortolani, tra mare e terra. E’ nato come piatto povero dei pescatori che utilizzavano quel pescato di bassa qualità difficile da vendere. Gli ingredienti previsti sono olio extravergine d’oliva, aglio, prezzemolo, basilico, peperone giallo e pomodoro Le varietà di pesce possono variare, ma dovrebbero essere almeno sette, tra cui razza, triglia, seppiolina, testone, noce, merluzzo, cicala di mare, sogliola, cozze, vongole, scorfano, scampi.

Il brodetto firmato dallo Chef Massimiliano Cappucci

Il sugo del brodetto è un’ ottimo condimento per un saporito piatto di spaghetti, come ce lo insegna lo Chef Massimiliano Cappucci del Trabocco Punta Rocciosa, al quale non ho potuto fare a meno di “rubare” la ricetta. Eccola!

Spaghettone del Leone con brodetto “Punta Rocciosa”

Lo Spaghetto dl Leone con il brodetto “Punta Rocciosa”

Ingredienti per 4 persone
500 g di spaghettone del Leone Rustichella d’Abruzzo
500 g di Pomodoro a Pezzi Pera d’Abruzzo Rustichella
500 g di polpa di Pomodoro Pera d’Abruzzo Rustichella
800 g varietà di pesce assortite (razza, triglia, seppiolina, testone, noce, merluzzo, cicala di mare, sogliola, cozze, vongole, scorfano, scampi)
Basilico
Olio extravergine d’oliva
1 spicchio d’aglio
1 peperone giallo
Sale
Preparazione
Mettete in una padella (possibilmente di coccio e dalle pareti non troppo alte) l’olio, l’aglio e fate cuocere a fiamma bassa evitando che l’aglio bruci.
Aggiungete la polpa e la passata di pomodoro e lasciate la fiamma lenta.
Aggiustate di sale e unite il peperone.
Dopodiché aggiungete i prodotti ittici, partendo da crostacei, molluschi e pesci che prevedono una cottura più lunga. Aggiungete il pesce in questo ordine: scampi e cicale di mare; poi noce, cozze, vongole e seppioline; continuate con razza, scorfano e testone. Proseguite con la sogliola.
Negli ultimi minuti prima, prima di spegnere il fuoco, mettete triglie e merluzzi.
Lessate lo spaghettone in abbondante acqua salata, a metà cottura scolate e trasferitelo nel coccio del brodetto ormai senza pesce e terminatene la cottura.
Condite e servite completando con un filo di olio a crudo.

Massimiliano Cappucci con la sous-chef Beatrice nel dehors del Trabocco Punta Rocciosa

E nel calice?

Il Sommellier di Punta Rocciosa ci consiglia Villa Gemma Bianco dell’Azienda Masciarelli, sulle colline nei dintorni di Chieti. E’ un blend dei tre vitigni a bacca bianca più significativi della tradizione abruzzese, Trebbiano, Pecorino e Cococciola, quindi un bianco delicatamente vibrante, fresco, caratterizzato da note fruttate e di erbe aromatiche e intensa mineralità, perfetto compagno di viaggio di un ricco brodetto.

Villa Gemma, il bianco consigliato dal Sommelier del Trabucco Punta Rocciosa

.Per finire in dolcezza…

Incoronate il vostro pranzo con uno dei tradizionali dolci abruzzesi: la cassata di Sulmona, le ferratelle, il parrozzo, citato perfino da Gabriele D’Annunzio, i cellipieni sanvitesi, Il bocconotto  pasta frolla ripiena di cioccolato, mandorle tostate e cannella. Si dice che la ricetta di questo dolce risalga alla fine del Settecento e fosse un segreto delle suore di Castel Frentano.

i bocconotti di Castel Frentano.

A proposito di monasteri…

Sorpresa, sorpresa! Ecco le “sise delle monache”, prelibato pan di Spagna farcito con crema pasticcera e caratterizzato da tre…allusive protuberanze, che la leggenda dice provenire dall’abitudine delle monache di “mimetizzare” i seni, mentre per altri rappresenterebbero le cime del Gran Sasso, Majella e Sirente-Velino.
Vero o no, la realtà è che sono u
na squisitezza, che potrete gustare nell’antica bottega di Emo Lullo  a Guardiagrele, località in cui sono nate.

le originale “sise delle monache” della storica pasticceria Emo Lullo a Guardiagrele, Chieti

CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’

For the English version , just turn the page. Click Next>

(English version)
Abruzzo, Italy.
Here we are on the road, along the state road 16 that goes from Ortona to Vasto, passing through San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia and Torino di Sangro, in the province of Chieti.
Here we discover the trabocchi, unusual stilts with long arms that support the fishing nets.

These sort of stilt houses were once machines for local fishing, today they have become suggestive environments dedicated to catering and popular restaurants literally on the sea, gently (but almost imperceptibly) lulled by the waves. Excellent destination to enjoy good fresh fish.

Un antipasto di pesce crudo

Among the most representative dishes we find mussels with saffron, sagne with hairy and spur anchovies, sole alla giuliese, fried fish paranza and stuffed mussels, octopus salads with beans and potatoes, fried anchovies and parmigiana with dogfish Among the first courses, the pasta alla chitarra with scampi sauce and the iconic Vasto-style fish broth cannot be missing.

Pesce ricco e pesce povero nei piatti serviti nei trabocchi

The best Trabocchi

San Giacomo, San Vito Chietino:
Punta Fornace, San Vito Chietino:
Valle Grotte, San Vito Chietino:

Il trabocco Valle Grotte

Mucchiola, Ripari Bardella
Punta Tufano,
Vallevò

Punta Isolata
Punta Cavalluccio.

Uno dei miei piatti preferiti: l’insalatina di polpo e patate

17 Lune, Punta Punciosa
Trimalcione, Punta Penna

Il Trabocco Trimalcione

Sasso della Cajana, Rocca San Giovanni.
Punta Rocciosa

Punta Rocciosa: the spectacular swimming pool of the ultra-modern and almost futuristic Hotel Supporter which enjoys a spectacular panoramic view of the entire coast to the south.

So many fish dishes! What wine to pair?

Cococciola della Tenuta Ulisse, a delicate white from an ancient vine that has its roots in Abruzzo. It is a vivid example of Abruzzo white wines, delicately savory, with a straw color and notes of spring white flowers and citrus fruits. A magnificent fruit of Abruzzo enology perfect for raw fish appetizers, seafood, fish dishes.

Il Cococciola della Tenuta Ulisse, perfetto accoppiamento ai ricchi piatti di pesce della cucina abruzzese

Brodetto Superstar

The brodetto is the result of the historical and profitable “cultural” and “material” exchange between fishermen and gardeners, between sea and land. It was born as a poor dish of fishermen who used that low quality fish difficult to sell. The ingredients provided are extra virgin olive oil, garlic, parsley, basil, yellow pepper and tomato Fish varieties can vary, but should be at least seven, including ray, mullet, cuttlefish, big head, walnut, cod, sea cicada , sole, mussels, clams, redfish, scampi.

Il brodetto firmato dallo Chef Massimiliano Cappucci

The brodetto sauce is an excellent condiment for a tasty spaghetti dish spaghetti,  that ‘s confirmed by Chef Massimiliano Cappucci at Trabocco Punta Rocciosa,  who graciously gave us the recipe. Here you go!

Spaghettone del Leone with brodetto “Punta Rocciosa”

Lo Spaghetto dl Leone con il brodetto “Punta Rocciosa”

Ingredients for 4 people
500 g of Spaghettone del Leone Rustichella d’Abruzzo
500 g of Rustichella Abruzzo Pear Tomatoes
500 g of Rustichella Abruzzo Pear Tomato pulp
800 g assorted fish varieties
(ray, mullet, cuttlefish, big head, walnut, cod, sea cicada, sole, mussels, clams, redfish, scampi)
Basil
Extra virgin olive oil
1 clove of garlic
1 yellow pepper,
salt

Preparation
Put the oil and garlic in a pan (possibly earthenware and with not too high sides) and cook over low heat, avoiding the garlic from burning. Add the pulp and the tomato puree and leave the flame low. Season with salt and add the pepper. Then add the fish products, starting with crustaceans, molluscs and fish that require a longer cooking. Add the fish in this order: prawns and sea cicadas; then walnut, mussels, clams and cuttlefish; continue with race, redfish and big head. Continue with the sole. In the last few minutes before turning off the heat, add mullet and cod. Boil the spaghetti in abundant salted water, drain halfway through cooking and transfer it to the crock of the broth now without fish and finish cooking. Season and serve completing with a drizzle of raw oil.

Massimiliano Cappucci con la sous-chef Beatrice nel dehors del Trabocco Punta Rocciosa

In the glass…
We choose Villa Gemma Bianco dell’Azienda Masciarelli, on the hills around Chieti. It is a blend of the three most significant white grape varieties of the Abruzzo tradition, Trebbiano, Pecorino and Cococciola, therefore a delicately vibrant, fresh white, characterized by fruity notes and aromatic herbs and intense minerality, perfect travel companion of a rich broth .

Villa Gemma, il bianco consigliato dal Sommelier del Trabucco Punta Rocciosa

To finish on a sweet note …
Crown your lunch with one of the traditional Abruzzo sweets: the cassata di Sulmona, the ferratelle, the parrozzo, even mentioned by Gabriele D’Annunzio, the cellipieni from San Vito, the bocconotto shortcrust pastry filled with chocolate, toasted almonds and cinnamon. It is said that the recipe for this dessert dates back to the end of the eighteenth century and was a secret of the nuns of Castel Frentano.

i bocconotti di Castel Frentano.

Speaking of monasteries … Surprise, surprise! Here are the “sise delle monache”, a delicious sponge cake filled with custard and characterized by three … allusive protuberances, which legend says come from the nuns’ habit of “camouflaging” the breasts, while for others they represent the tops of the Gran Sasso, Majella and Sirente-Velino. True or not, the reality is that they are a delicacy, which you can taste in the ancient shop of Emo Lullo  a Guardiagrele.