Un weekend di magia, buon cibo e motori

Ormai è già tempo di pensare al weekend. Se le vacanze sono ancora lontane, nulla toglie che possiamo regalarci una gita fuori porta, o partecipare a qualcuno dei tanti eventi in calendario nelle nostre città. Ecco i nostri suggerimenti della settimana.

Sapori d’Oriente con il Milano Sushi Festival

Dal 16 al 18 giugno in Piazza Città di Lombardia, a Milano, si tiene la terza edizione del Milano Sushi Festival, la grande kermesse gastronomica dedicata alla cucina del Sol Levante e, in particolare, al sushi, il piatto tipico dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2017. Quest’anno, accanto a rolls, uramaki, nigiri e gunkan si potranno trovare non solo sashimi e tempura, ma anche alcuni degli street food tipici giapponesi, dai gyoza, i celebri ravioli ripieni di carne, pesce o verdure, ai takoyaki, le gustose polpette fritte a base di polpo tipiche di Osaka. Ma anche i temaki, i coni di alga nori ripieni di riso, pesce e verdure, preparati sul momento, agli hamburger di salmone fino alla pregiatissima carne di Wagyu interpretata da abili sushimen.

Per i golosi, ci saranno i mochi, dolcetti giapponesi a base di riso, da accompagnare con una selezione di thè matcha. Ricchissima anche la proposta di bevande, tra cui la birra Asashi, il gin giapponese Roku e una pregiata selezione di champagne e vini al calice. È possibile acquistare i ticket da 15 euro, che include 10 euro in token, per l’acquisto di piatti e bevande. Il costo dei piatti va da 5 a 15 token.

INFO www.facebook.com/events/555899426005814/?ref=newsfeed&locale=it_IT

A Santo Stefano d’Aveto (GE) torna “Mangia e Sciòppa”

Domenica 18 giugno, a Santo Stefano d’Aveto, in provincia di Genova si tiene l’ottava edizione di “Mangia e Sciòppa”, la mangialonga in sei tappe che si snoda lungo 10 km attraverso facili sentieri e punti panoramici immersi nella natura. I gruppi partiranno dalle ore 10 e le tappe gustose prevedono: Tappa 1 Focaccia e vino bianco; Tappa 2: Verdure ripiene e torta di riso; Tappa 3: Polenta con funghi, olio e formaggio; Tappa 4: Lonzino al mirto e tartare; Tappa 5: spiedini di frutta; Tappa 6: Crostata. Quota di partecipazione: € 30. Famiglia di 3 persone € 85, famiglia di 4 persone € 110, bambini con meno di 6 anni gratis. Per gruppi di 10 persone, l’11° non paga.

INFO: www.mangiaescioppa.it

A Maranello (MO) torna la Notte Rossa

Nel weekend del 17 e 18 giugno, a Maranello, Modena, torna la Notte Rossa, dedicata a tutti gli appassionati del Cavallino Rampante. Ricchissimo il programma della 10° edizione. Anche quest’anno, in occasione della Festa, i cancelli della Scuderia Ferrari saranno aperti al pubblico, sabato dalle 18 alle 23.30 e domenica dalle 9 alle 15 e sarà possibile percorrere a piedi Viale Enzo Ferrari, che attraversa gli stabilimenti del Cavallino. Inoltre, nelle strade di Maranello sarà allestito un museo a cielo aperto con decine di modelli di Ferrari da ammirare e votare in occasione del Concorso d’Eleganza, che saranno premiate domenica 18 alle 12 in Piazza Libertà.

Sempre in piazza nella serata di sabato due speciali allestimenti, “Ferrari Club Italia Race” con in mostra i modelli Challenge e GT3 di ieri e di oggi, e “Le Ferrari del Drake”, che proporrà alcune auto del Cavallino Rampante che hanno avuto un significato importante nella vita di Enzo Ferrari. Il Museo Ferrari per l’occasione propone l’apertura straordinaria fino alle ore 22.30.

A chi vuole approfondire il legame tra la Ferrari e Maranello è poi dedicato il trekking storicoLa strada del mito”, con partenza da Via Abetone, davanti all’ingresso storico dello stabilimento Ferrari, e durata di un’ora: viene proposto sabato alle 19 e domenica alle 11. Ancora alla storia della Ferrari a Maranello sarà dedicato lo spettacolo piromusicale con fuochi d’artificio, luci, musiche ed effetti speciali che dal piazzale del Museo Ferrari alle 23.45 illuminerà il cielo di Maranello.

Non mancheranno i mercati e gli stand gastronomici, così come le attività per i più piccoli, dal circuito delle automobiline elettriche e a pedali in Via Dino Ferrari (Piazzale Piscina) a Pompieropoli, attività per i bambini con i Vigili del Fuoco, da piccolo luna park al Gran Premio delle auto a pedali nel piazzale delle scuole medie in Via Claudia.

INFO: www.maranelloplus.com

A Calenzano Alto (FI) si rinnova la magia di Lunaria

Sabato 17 e domenica 18 giugno nel borgo medievale di Calenzano Alto, nel fiorentino, si rinnova il tradizionale appuntamento con Lunaria, il festival dedicato agli artisti di strada. Il tema scelto per quest’anno sono i quattro elementi. Ci saranno quattro aree, ognuna dedicata a un elemento (Acqua, Aria, Terra e Fuoco) e in ognuna di esse ci saranno artisti che proporranno performance a tema. Ci sarà inoltre la possibilità di visitare il Castello di Calenzano. Oltre agli spettacoli, poi, non può mancare il cibo di strada, in piazza San Niccolò, in piazza Belvedere e nel giardino del Castello. Ingresso: intero € 8, ridotto € 6 (bambini 6-12 anni, soci Coop e ATC). Orario: dalle 19 alle 23.45.

INFO: www.lunariacalenzano.it

A Roma c’è Vinoforum

Fino a domenica 18 giugno, presso il Parco Tor di Quinto, in Zona Ponte Milvio, a Roma, si tiene la nuova edizione di Vinoforum, che lo scorso ha ha fatto registrare 51 mila presenze e ha visto la partecipazione di 800 cantine italiane e internazionali, 2500 etichette in degustazione e 60 grandi chef, oltre a 10 mastri pizzaioli e 15 mila operatori di settore. Il format nasce per valorizzare la cultura enogastronomica del Bel Paese e basa il suo successo sull’incontro tra grandi etichette e cucina d’autore, wine tasting rivolti agli appassionati e momenti di business pensati su misura. Orario: ven-sab 19 – 01; dom 19-24. Biglietti: intero € 20, comprensivo di accesso alla manifestazione, calice, 10 degustazioni a scelta tra quelle presenti.

INFO: www.lospaziodelgusto.it

A Palermo una notte alla Catacomba di Porta d’Ossuna

Sabato 17 giugno, la catacomba di Porta d’Ossuna, in Corso Amedeo 110, a Palermo, aprirà straordinariamente nelle ore serali, per una visita guidata alla scoperta dei cunicoli della città sotterranea. Si potrà ascoltare la storia dei primi cristiani e le antiche leggende. Gli archeologi accompagneranno i visitatori lungo le gallerie e i cubicoli del grande cimitero sotterraneo, narrando le vicende del primo Cristianesimo in Sicilia, ma anche le numerose vicende che hanno riguardato la catacomba nel corso dei secoli, contribuendo a creare attorno a essa un alone di mistero, dai rifugi dei Beati Paoli ai rifugi antiaerei durante la Seconda Guerra Mondiale. Prenotazione Obbligatoria. Quota di partecipazione: intero € 6, ridotto € 4. Turni di visita, ogni ora dalle 16 alle 19.

INFO: www.archeofficina.com

 

 




Un weekend a Modena, seguendo il mito Ferrari

di Manuela Fiorini – per le foto dei Musei Ferrari si ringrazia Claudio Vincenzi

Basta dire “Ferrari” e subito il pensiero degli appassionati di motori, e non solo, va a Maranello e a Modena, dove è nato il mito del Cavallino rampante. Proprio seguendo il “Cavallino” si può vivere un weekend nella Motor Valley con tutta la famiglia, senza dimenticare il buon cibo, che qui va di pari passo con il rombo dei motori.

Il Museo Enzo Ferrari di Modena, all’origine del mito

L’itinerario parte dal Museo “Enzo Ferrari” di Modena, che si trova in via Paolo Ferrari 85, a Modena, proprio nel luogo in cui, il 18 febbraio 1898, nacque Enzo Ferrari. Già dal cavalcavia che porta al museo, lo sguardo del visitatore viene colpito dalle linee sinuose dell’enorme e avveniristico padiglione giallo, della stessa tonalità del logo del celebre “cavallino”, che omaggia il design della scocca di un’auto sportiva degli anni Cinquanta.

Ultima grande opera dell’architetto Jan Kaplicky dello studio londinese Future System, il padiglione sembra abbracciare i due edifici storici, la casa natale di Enzo Ferrari e l’Officina Alfredo Ferrari, mentre la sua forma morbida, che sembra un velo appoggiato sulle ampie vetrate, racchiude 5000 metri quadri di spazio espositivo, un vero e proprio “tempio dell’automobile dalle pareti di un bianco accecante.

Entriamo e cominciamo un vero e proprio “viaggio”, attraverso diverse stazioni, ognuna con il nome di una città, e le Ferrari GT in ordine cronologico, che sono state guidate da imprenditori, celebrità, attori e registi. Si può passeggiare tra le auto e ammirarne i particolari, oppure salire la scala che da una balaustra consente una suggestiva visione d’insieme delle auto esposte.

A intervalli regolari, le luci si abbassano e su una delle grandi pareti del padiglione, viene proiettato un breve filmato con immagini d’epoca sulla vita di Enzo Ferrari, da quando, bambino, assiste a una gara automobilistica a quando diventa lui stesso un pilota, da quando inizia a lavorare per l’Alfa Romeo alla fondazione della Scuderia che porta il suo nome, fino ai successi e alla nascita della leggenda Ferrari.

All’interno del padiglione si può anche provare l’ebbrezza di mettersi al volante di una Ferrari da Formula 1. Basta salire sul simulatore semi professionale e scegliere se guidare la “monoposto” sul circuito di Monza, Barcellona, Silverstone, Imola, Mugello, Zandvoort o SPA Francorchamps. E, se anche finite contro un muretto o andate in testa coda…potete ripartire in tutta tranquillità. La simulazione di 7 minuti costa € 25 ed è su prenotazione.

L’Officina Alfredo Ferrari e la Casa Natale di Enzo Ferrari

Usciti dal padiglione, il percorso di visita continua all’interno di un lungo edificio di mattoni, dove un tempo sorgeva l’Officina Alfredo Ferrari, padre di Enzo. Qui si trova un’esposizione permanente di motori Ferrari, per vedere da vicino il “cuore pulsante” della auto che hanno fatto sognare intere generazioni.

Nello spazio espositivo si trova anche una monoposto di Formula 1, mentre una galleria fotografica che ritrae Enzo Ferrari nelle diverse fasi della sua vita, oppure accanto a campioni come Nuvolari, Castellotti e Villeneuve, introduce allo spazio museale ricavato dalla Casa Natale, uno spazio più riservato e intimo. Un grande ritratto di Enzo Ferrari occupa quasi un’intera parete. In alcune teche si possono poi vedere alcune lettere scritte di suo pugno, la sua penna stilografica e i suoi occhiali.

Impossibile non emozionarsi davanti allo studio dove il Drake teneva le riunioni con i suoi collaboratori, che conosceva personalmente e chiamava per nome, dai dirigenti ai meccanici.

Sulla sua scrivania ci sono anche un mappamondo, il primo esemplare di cavallino rampante e altri cimeli che fanno parte della storia del mito Ferrari.

Secondo giorno: Maranello, dritti al cuore del Cavallino

Da Modena, l’itinerario conduce a Maranello, a circa 20 km dal capoluogo, dove ha sede la scuderia dove nascono le Ferrari. Chi lo desidera, attraverso un tour guidato, può visitare la parte storica dello stabilimento Ferrari, con l’androne originario del 1947, e la Cittadella, cuore dell’azienda, dove vengono progettate e realizzate tutte le vetture con il marchio del Cavallino rampante.

Le strutture architettoniche, poi, portano la firma di archistar come Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Jean Nouvelle, Marco Visconti e Luigi Sturchio. Il tour prosegue poi lungo la pista di Fiorano Modenese, il circuito dove, dal 1972, si effettuato i test drive di tutte le auto da competizione e da strada.

Imperdibile una visita al Museo Ferrari di Maranello, concettualmente collegato a quello di Modena. È possibile, infatti, acquistare il biglietto cumulativo per visitarli entrambi a € 24 per gli adulti e € 10 per i minori di 19 anni accompagnati.

Il Museo Ferrari di Maranello viene visitato ogni anno da migliaia di spettatori che si immergono nel magico mondo del “cavallino”, raccontando 90 anni di storia e grandi successi in un percorso che tocca le celebri auto di Formula 1 fino ai modelli leggendari delle categorie Sport Prototipi e Gran Turismo, senza dimenticare le Ferrari da strada, sogno proibito di tutti gli appassionati di auto.

Tra i pezzi “storici” in esposizioni, degna di nota è l’Alfa Romeo 8C 2300 Spider, la prima auto a sfoggiare il simbolo del Cavallino Rampante nel 1932 sulla scocca.

E poi la 125 S, la prima vera “Ferrari”, costruita dalla neonata Casa Automobilistica Italiana Ferrari nel 1947, in soli due esemplari, di cui l’unico rimasto al mondo, con il numero 56, è quello che si può ammirare proprio al Museo Ferrari di Maranello.

Proseguendo nel percorso di visita si arriva in un salone dove, disposte quasi a formare un anfiteatro, si possono ammirare le monoposto di Formula 1, tra cui la SF71H su cui hanno gareggiato Vettel e Räikkönen nel 2018.

C’era poi una sezione dedicata ai modelli Ferrari in edizione limitata, come le GTO F40, F50, Ferrari Enzo e LaFerrari, e la mostra temporanea Ferrari at 24 Heures du Mans dedicata alle Ferrari che dal 1949 a oggi hanno vinto la 24 Ore di Le Mans, dalla prima 166 MM Barchetta Touring, sul primo podio nel 49, alla 488 GTE, vincitrice dell’ultima edizione.

Ferrari, un’esperienza da ricordare!

Per chi volesse “portarsi a casa” un ricordo personalizzato, all’interno del Museo Ferrari di Maranello c’è un set fotografico dove potersi sedere al posto di guida di una Ferrari 458 Special A e farsi scattare alcune foto da fotografi professionisti. Alla fine dello shooting, si possono scegliere le foto preferite e farsele stampare per poi farsele confezionare in un elegante album con il logo del Cavallino.

Anche a Maranello, poi, come nel museo di Modena, si può sperimentare l’emozione di guidare una monoposto su uno dei circuiti più celebri di Formula 1, ma la vera chicca, è la possibilità di cimentarsi nell’esperienza di un Pit Stop. Se vi sentite “meccanici da Formula 1”, potete mettervi alla prova su una monoposto messa a disposizione in un’area dedicata del museo per un “cambio gomme”. Il tempo viene cronometrato e potete anche essere fotografati durante la vostra impresa.

Le auto di Enzo Ferrari

Vi lasciamo con qualche curiosità. Per esempio, vi siete mai chiesti quali auto guidava Enzo Ferrari? Come vi abbiamo raccontato, lui stesso era un pilota e, anche se dal 1929 aveva deciso di dedicarsi esclusivamente alla scuderia, non perse mai la passione per la guida. Per questo provava personalmente tutte le auto che uscivano dal suo stabilimento.

Alcune di esse le scelse come sue auto personali, come la 250 GT 2+2 del 1960, che usava per gli spostamenti personali. Ferrari amava le “quattro posti” perché in grado di unire velocità e comodità. Passò poi a una 330 GT 2+2 e successivamente a una 400 GT e a una 412. Auto che amava guidare e provare personalmente, sia in strada che sul circuito.

Dopo i motori…i sapori da non perdere!

Non solo terra di motori, ma anche di sapori! La terra modenese è famosa in tutto il mondo per i suoi celebri prodotti tipici, come il celebre Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Modena, l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena e il Lambrusco, l’irresistibile “rosso frizzante”.

Tra i primi piatti, non mancate di assaggiare i tortellini, la celebre pasta ripiena la cui forma ricorda un ombelico, da gustare rigorosamente in brodo, oppure i passatelli, una pasta lunga e ruvida a base di Parmigiano, uova, pangrattato e noce moscata, da gustare sempre in brodo. Ottimi anche i tortelloni, le lasagne e le tagliatelle al ragù.

Tra i secondi, troviamo lo zampone, carne macinata di maiale insaccata nella cotica della zampa anteriore, oppure il cotechino, di lavorazione simile, ma diverso per aspetto e spessore della cotenna, da gustare con i fagioli o con il purè. Ottimo anche lo gnocco fritto, da gustare imbottito con salumi e formaggi, e le tigelle, da spalmare con la cunza, un battuto di lardo, rosmarino e aglio.

Tra i dolci, troviamo invece il bensone, un pane dolce cotto al forno e decorato con grani di zucchero, gli amaretti, ottenuti da una pasta di mandorle e zuccher e la Torta Barozzi, inventata nel XIX secolo da Eugenio Gollini, pasticcere di Vignola, che la dedicò al suo famoso concittadino, l’architetto Jacopo Barozzi.

COME ARRIVARE

In auto: A22 del Brennero o A1 Milano-Napoli con uscita Modena Nord o Modena Sud. Chi arriva da altre città dell’Emilia Romagna può prendere anche la SS9 Via Emilia.

DOVE MANGIARE

*La Taverna dei Servi, via dei Servi 37, Modena tel 059/217134, www.tavernadeiservi.it Locale ricavato in una cantina del Seicento a due passi dal Duomo. Offre piatti della cucina tradizionale modenese, tra cui zuppe, antipasti con salumi e Parmigiano Reggiano, lasagne, tortellini e tortelloni.

*La Gazzella, via Vandelli 416, Maranello (MO), tel 0536/944597, www.ristorantelagazzella.com Sulle prime colline di Maranello, vanta una tradizione familiare dal 1964. Offre un menù di piatti della tradizione modenese, tra cui gnocco fritto e tigelle con salumi, formaggi e parmigiano.

DOVE DORMIRE

*Hotel PHI Canalgrande****Corso Canalgrande 6, Modena, tel 059/217160, www.hotelcanalgrandemodena.it. In centro storico e in un palazzo d’epoca, offre camere con wifi gratuito, colazione a buffet e terrazza con piante per un soggiorno rilassante.

*Hotel Maranello Palace****, via Grizzaga 71, Maranello (MO), tel 0536/1843000, www.hotelmaranellopalace.com Situato di fronte alla galleria del vento della Ferrari, immerso nel verde, offre camere e suite eleganti, oltre ad appartamenti con angolo cottura e area salotto.

INFO

www.ferrari.com

www.visitmodena.it




YOUNG REPORTER. Un Weekend per catturare il mio sogno chiamato FERRARI

Di Francesco Forti

Mi sono sempre piaciute le auto e la velocità, ma anche ammirarne la linea stilistica e capire come sono state fatte, progettate, sentire il “sound”, cioè il rombo dei loro motori. Un mio grande sogno è sempre stato quello di salire e fare un giro per le strade di Maranello sulla regina di tutte le auto: una Ferrari. E questo sogno si è finalmente realizzato. Ve lo voglio raccontare.

Primo giorno: sfrecciando su una Ferrari Portofino per le strade di Maranello

La mia avventura non poteva che iniziare a Maranello, dove nascono i bolidi con il marchio del Cavallino Rampante. Sono arrivato insieme ai miei genitori di venerdì e ci siamo sistemati presso l’Hotel Maranello Palace, che si trova proprio vicino allo stabilimento Ferrari.

Carlo Alberto Marchetti, il direttore, mi ha detto che nel pomeriggio ci sarebbe stata la prima sorpresa. Infatti, verso le quattro, siamo andati da Motorsport Maranello dove il sig. Massimo e suo figlio ci hanno accolto con gioia e subito ho visto davanti a me una magnifica Ferrari GT Portofino, che ha la caratteristica di trasformarsi da coupé a cabriolet grazie al tettuccio retrattile.

È stato davvero emozionante salire a bordo. Non mi sembrava vero. Il mio sogno si realizzava. A bordo della Ferrari c’era anche una telecamera che riprendeva tutto il percorso. Siamo partiti per un giro fantastico per le strade di Maranello, in compagnia dell’inconfondibile “sound”. Abbiamo visto il monumento dedicato a Gilles Villeneuve e anche l’ingresso dell’circuito di Fiorano, dove i piloti della Ferrari effettuano i test drive.

È stata davvero una giornata emozionante. Ma non era ancora finita. La sera siamo andati al ristorante “La gazzella” e abbiamo assaggiato i buonissimi piatti della cucina modenese. In particolare, mi sono piaciuti molto lo gnocco fritto e le tigelle con i salumi e il pesto modenese, con il lardo e il Parmigiano Reggiano. Poi abbiamo mangiato anche il risotto al parmigiano e aceto balsamico e i bolliti con le salse. Tutto buonissimo!

Secondo giorno: la visita al Museo Ferrari di Maranello alla fiera Motor Gallery

Il mattino dopo ci siamo recati al Museo “Enzo Ferrari” di Maranello. Li ad attenderci c’erano la giornalista Manuela e il fotografo Claudio, mandati da Weekend Premium, che con la loro simpatia ci hanno accompagnato in questo appassionante tour e mi hanno anche intervistato.

All’ingresso c’era uno slogan: “Vivi il sogno”, che sembrava rivolto proprio a me! All’interno ho potuto vedere dal vivo auto meravigliose, che raccontano più di 90 anni di successi della Ferrari.

Tra quelle che mi hanno più colpito c’è la mitica Alfa Romeo 8C 2300 Spider, la prima auto a sfoggiare il simbolo del Cavallino Rampante nel 1932 sulla scocca. E poi la 125 S, la prima vera “Ferrari”, costruita dalla neonata Casa Automobilistica Italiana Ferrari nel 1947, in soli due esemplari, di cui l’unico rimasto al mondo, con il numero 56, è quello che si può ammirare proprio al Museo Ferrari di Maranello.

Siamo poi arrivati in una sala che sembrava un’arena, dove erano esposte le monoposto di Formula 1, tra cui la SF71H su cui hanno gareggiato Vettel e Räikönen nel 2018.

C’era poi una sezione dedicata ai modelli Ferrari in edizione limitata, come le GTO F40, F50, Ferrari Enzo e LaFerrari, e una mostra dedicata alle Ferrari che dal 1949 a oggi hanno vinto la 24 Ore di Le Mans, dalla prima 166 MM Barchetta Touring, sul primo podio nel 49, alla 488 GTE, vincitrice dell’ultima edizione.

Non avrei mai smesso di guardare tutte quelle auto da sogno, non mi sembrava nemmeno vero di essere lì. Non sarei più voluto uscire. Purtroppo, però, abbiamo dovuto andare, ma i ricordi di questa mattina mi rimarranno per sempre. Anche grazie alle bellissime foto che mi ha fatto il fotografo Claudio.

Al pomeriggio, invece, abbiamo visitato una fiera che si chiama Modena Motor Gallery, dove ho potuto vedere altre auto di altri grandi case italiane, tra cui alcune che erano state protagoniste di importanti film. Ho poi conosciuto alcuni ragazzi che frequentano l’Istituto Ferrari di Maranello e che studiano per entrare a far parte del mondo Ferrari, tra designer, progettisti, meccanici. È stata davvero una giornata molto intensa e ricca di emozioni, che si è conclusa con una sorpresa. Ho saputo infatti da Manuela e da Claudio che a Modena c’è un altro museo dedicato alla Ferrari e per domani mattina loro hanno già prenotato la visita!

Terzo giorno: a “casa” di Enzo Ferrari

Arrivando a Modena, a un certo punto ci troviamo, sulla sinistra, lo stabilimento della Maserati, un edificio fatto tutto di vetrate con il simbolo del tridente. Dall’altra parte, invece, c’è un padiglione enorme e bellissimo, di colore giallo, che ricorda la carrozzeria di una Ferrari. È il Museo “Enzo Ferrari”, dove ci recheremo tra poco. che emozione!

Quando entriamo notiamo subito il contrasto tra l’edifico moderno, dalle linee sinuose e le vetrate, e un edificio più antico, che è l’originale Officina Alfredo Ferrari, del padre di Enzo. L’emozione è forte, perché mi rendo conto di trovarmi proprio dove è iniziato tutto, dove è nato il mito Ferrari.

Entriamo nel padiglione e ci troviamo in una sala grandissima dove sono posizionate le Ferrari GT che sono state guidate da ricchi imprenditori, celebrità, attori, registi. Il percorso era caratterizzato da tappe con il nome delle grandi città d’Europa. In una sola mattina siamo andati in Ferrari a Parigi, Londra, New York, Roma…una cosa possibile solo nei sogni, ma oggi anche nella realtà!

A un certo punto, le luci si sono abbassate e su una delle pareti, enorme, è stato proiettato un breve filmato sulla vita di Enzo Ferrari. È stato bello vedere come la sua grande passione sia scattata quando aveva appena dieci anni e ha assistito ad una gara automobilistica. Lui stesso è diventato un pilota, poi si è messo a lavorare per l’Alfa Romeo per fondare infine la sua Scuderia. Il resto è storia, anzi, leggenda!

Usciti dal padiglione, siamo entrati nell’edificio che una volta era l’Officina Alfredo Ferrari. Subito ho visto una monoposto da Formula 1, mentre, in tutta l’officina, erano esposti i potenti motori delle Ferrari, compreso quello della prima Ferrari da corsa, che avevo visto al museo di Maranello.

Siamo poi andati nella casa dove è nato Enzo Ferrari, accanto all’officina. Qui abbiamo potuto vedere moltissime fotografie che ritraevano il Drake in diversi momenti della sua vita. Un suo ritratto occupava tutta una parete. È stato molto emozionante vedere il suo studio, con il primo Cavallino Rampante sulla scrivania, il mappamondo, il tavolo dove teneva le riunioni con i suoi collaboratori. In una teca c’erano i suoi occhiali, la sua penna e alcune lettere scritte di suo pugno.

Il tempo è passato in fretta, mi sarebbe piaciuto che questo sogno non finisse mai. Vorrei già tornare. Però ho scattato tante fotografie e una volta tornato a casa me le guarderò spesso, per ricordarmi di questa bellissima esperienza, che ho potuto vivere e che non dimenticherò mai. Ringrazio ancora tutti, in particolare Erika di Dreamcatchers e Raffaele di Weekend Premium.

Non poteva però mancare un’altra sorpresa finale: questo mio articolo parteciperà al Premio Young Reporter indetto da Weekend Premium. Un’altra emozione!

Francesco

Testo raccolto da Manuela Fiorini – Si ringrazia per le foto Claudio Vincenzi




FERRARI 488 SPIDER: VELOCE DA FERMA

Ferrari, da sempre, nel corso la sua storia rende ordinari oggetti straordinari, per poi lasciarci basiti con qualcosa di completamente nuovo.
Era il caso della 458Italia ed è il caso della 488 Spider.

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Il cuore, un 3.9 V8 turbocompresso, rompe la tradizione degli aspirati e innalza notevolmente la potenza massima: il 3.9 V8 è montato in posizione centrale (cioè alle spalle dell’abitacolo biposto) e scarica sulle ruote posteriori ben 669 CV a 8000 giri. Il nuovo design della carrozzeria è frutto di un complesso lavoro di ottimizzazione aerodinamica oltre che di stile. Come nelle altre Ferrari, non ci sono vistosi spoiler o  appendici: il team dei designer, guidato da Flavio Manzoni, a braccetto con gli ingegneri ha studiato ogni centimetro della carrozzeria (persino le maniglie delle porte) per assolvere a una precisa funzione nella distribuzione dei flussi dell’aria; questo conferisce alla macchina una forma così Ferrari, che le conferisce il potere di muoversi da ferma. E’ una scultura, un monumento per chi ama andare forte.

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Per viaggiare a cielo aperto l’architettura si basa sulla tecnologia definita RHT (Retractable Hard Top), che taglia il peso di 25 kg e assicura un isolamento superiore dai rumori esterni, oltre a costituire una barriera più efficace dal punto di vista termico (rispetto alla capote in tela). 100 cavalli aggiuntivi e il 40% di coppia massima, sono gestititi da una sofisticatissima elettronica, caratteristica preponderante nelle ultime Ferrari, che permette a chiunque di gestire un enorme potenza in sicurezza. Il controllo della dinamica, il SSC2 (Side Slip Control di seconda generazione) è un brevetto Ferrari e permette, attraverso la valutazione del cosiddetto angolo di assetto e della sua variazione, di regolare l’azione del differenziale posteriore, del cambio, del controllo di trazione e anche degli ammortizzatori in modo da far uscire la supercar scoperta ancora più forte dalle curve. Ma l’elettronica più raffinata si ritrova anche nella gestione del motore e nei sistemi di bordo.

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La guida sportiva è naturalmente esaltante, la straordinaria coppia disponibile già a bassi regimi (760 Nm a 3000 giri contro i 540 a 6000 giri della Ferrari 458 Spider) assicura subito una spinta da togliere il fiato. Inoltre, le marce assai ravvicinate, permettono di trovarsi sempre al massimo delle prestazioni. D’altronde i dati parlano da soli: 3 secondi dichiarati per lo “0-100” e 8,7 per lo “0-200″. La sicurezza, naturalmente, non passa in secondo piano: infatti, oltre cha al poderoso motore e al design si apprezza anche la potenza e la resistenza dell’impianto frenante con dischi carboceramici di ultima generazione. Incredibile anche il cambio a doppia frizione a sette marce, fulmineo in scalata e nel salire di marcia circa del 35% rispetto a quello (già validissimo) del modello precedente. Ma, quando si tratta di andare a velocità turistiche, il motore e trasmissione della nuova Ferrari 488 Spider sanno essere mansueti, e non mettono mai in difficoltà. Insomma, questo cavallino ha tutte le carte in regola per essere un classico… a Maranello l’unica traguardo difficile è andare piano.