Pietrapertosa (PZ), il borgo di pietra tra le Dolomiti lucane

Un paesaggio da fiaba, scolpito nella roccia e circondato da picchi dolomitici, torrenti, boschi, orridi e grotte naturali. Questa settimana per il nostro Weekend green abbiamo scelto Pietrapertosa, in provincia di Potenza, un gioiello storico e architettonico incastonato del Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane.

Il suo nome significa “pietra forata” e deriva dalla grande roccia “bucata” da parte a parte che si trova all’inizio del borgo. Pietrapertosa, tra i “Borghi più belli d’Italia”, si trova “sospeso” a 1088 metri di altezza, ospita appena 1000 abitante e offre uno spettacolo unico.

Ci si arriva imboccando la SP 13 dalla SS407 Basentana. Il borgo è attraversato da una strada principale, via Garibaldi, dalla quale partono stradine più piccole, che si inoltrano tra le mura di pietra. Saltano agli occhi alcuni splendidi portali delle dimore signorili, bugnati e mascheroni, come quelli che adornano Casa Zottarelli o Casa Verri.

Nel cuore del borgo

Entriamo a Pietrapertosa attraverso una roccia che funge da porta di accesso al centro abitato, che ricorda un anfiteatro abbracciato dalle rocce. Subito lo sguardo viene attratto dalle case di pietra a uno o a due piani, alcuni edifici signorili e stradine, che ci accompagnano fino alla Rabata, o Arabata, l’antico quartiere arabo, dove le case sembrano fuse con le pareti di roccia, addossate una sull’altra e collegate da stradine strette e tortuose.

Il quartiere antico è racchiuso tra i due monumenti religiosi più importanti di Pietrapertosa. Il primo che merita una visita è la chiesa madre dedicata a San Giacomo Maggiore, che sorge nella parte arta del borgo. Costruita nel XV secolo, ha subito diversi rimaneggiamenti e oggi presenta due navate, un campanile romanico e una cripta sotterranea. Al suo interno custodisce due preziose tele seicentesche di Antonio Ferro, alcuni pregiati affreschi e un organo antico.

L’altro edificio religioso degno di nota è il complesso che include la chiesa e il convento di San Francesco, fondato nel 1474. Nella chiesa si possono ammirare un coro ligneo del Trecento con scene intagliate dell’Apocalisse e, cosa curiosa, due tondi posizionati sulle spalliere dei due seggi con le effigi di Papa Bonifacio VIII e Dante Alighieri. Sugli altari laterali, invece, si possono vedere alcune interessanti opere, come l’Immacolata di Filiberto Guma del 1628 e, nel presbiterio, il polittico di Giovanni Luce da Eboli, in stile gotico.

Vale la pena, invece, salire fino ai piedi del castello normanno-svevo, di cui non rimangono che pochi ruderi, per ammirare il superbo panorama circostante, più unico che raro, composto dall’azzurro del cielo, dalle sfumature delle rocce aguzze e dai tetti delle case.

Il Volo dell’Angelo, per chi non ha paura di volare

Un’esperienza che si può fare solo qui, a Pietrapertosa, per l’unicità del paesaggio e il dislivello: è il Volo dell’Angelo, un’emozione adrenalinica da provare almeno una volta nella vita.

Si “vola” in tutta sicurezza, grazie a una robusta imbracatura e agganciati a un cavo d’acciaio, nello spazio che separa Pietrapertosa da Castelmezzano, il paese che si trova dalla parte opposta della montagna. Per qualche minuto si può provare l’emozione di volare, sospesi in una natura mozzafiato.

Si può provare l’esperienza su due dislivelli differenti, uno di 118 metri e l’altro di 130. La prima linea parte da Pietrapertosa a 1020 metri e arriva a Castelmezzano a quota 859, dopo aver percorso 1415 metri a una velocità massima di 110 km/h.

La seconda linea, invece, parte da Castelmezzano a 1019 metri e arriva a Pietrapertosa a 888 metri, con una velocità massima di 120 km/h. Si vola da maggio a novembre. (Info: www.volodellangelo.com)

A piedi lungo il “Percorso delle sette pietre”

Un’altra bella esperienza di turismo “verde” che potete fare è il Percorso delle Sette Pietre, una camminata di circa 2 km che collega Pietrapertosa a Castelmezzano ricalcando un’antica strada contadina.

Si tratta di un percorso in sette tappe che trae ispirazione dai racconti, dai miti e dalle leggende tramandate oralmente dagli abitanti del luogo, raccolte poi nel libro “Vito ballava con le streghe” (Sellerio) di Mimmo Sammartino.

Lungo il percorso, ognuna delle sette tappe: Destini, Incanto, Sortilegio, Streghe, Volo, Ballo e Delirio, viene definita da uno spazio artistico, scenografico e sonoro che evoca una delle sequenze del racconto. Il tempo di percorrenza è di circa 45/60 minuti.

Camminando sugli alberi al Lucania Outdoor Park

E, dopo aver volato con il Volo dell’Angelo, potete provare l’emozione di camminare letteralmente tra gli alberi. All’interno del Parco di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, infatti, in località Acqua Furr, nel Comune di Cirigliano, che si raggiunge in circa mezzora da Pietrapertosa percorrendo la Strada Provinciale di Pietrapertosa e poi la SP277, si trova il Lucania Outdoor Park

Immerso nel bosco, questo divertente e adrenalinico parco avventura propone percorsi sospesi per grandi e piccoli. Si può semplicemente camminare tra gli alberi sulle pedane sospese, oppure mettersi alla prova nei percorsi acrobatici con le corde, ma anche praticare tiro con l’arco o scatenarsi lungo il percorso pensato per le mountain bike. Info: www.lucaniaoutdoorpark.it

COME ARRIVARE

In auto: da Potenza prendere la SS407 Basentana, uscire ad Albano-Castelmezzano e continuare per Pietrapertosa. Da Napoli, A3 Salerno-Reggio Calabria fino allo svincolo per Sicignano, poi prendere la direzione per Potenza. Seguire la SS407 Basentana, uscire ad ad Albano-Castelmezzano e continuare per Pietrapertosa. Da Melfi, prendere la SS93 fino alla SS407 Basentana, seguire per Metaponto fino all’uscita Albano Castelmezzano o Pietrapertosa. Da Bari, seguire le indicazioni per Matera, poi prendere la SS407 Basentana verso Potenza, quindi come sopra.

DOVE DORMIRE

*Le Costellazioni – Albergo Diffuso, Vico 1, Nazionale 12, Pietrapertosa (PZ), tel 0971/1746836, www.lecostellazionilucane.it Sei appartamenti di diverse metrature da 2 a 6 persone, dislocati nel cuore del borgo per andare alla scoperta della sua storia e delle sue bellezze naturali. Da 70 a 110 euro a notte a seconda della grandezza.

*Agriturismo Sapori del Parco, Contrada Battaglia, Pietrapertosa (PZ), tel 0971/983006, http://agriturismotaddeo.blogspot.com/ . Immersa nel verde, dispone di 23 posti letto e di un ristorante da 100 coperti. Possibilità di acquistare i prodotti tipici locali. Area verde con giochi per bambini.

DOVE MANGIARE

*La Locanda di Pietra, via Garibaldi 58, Pietrapertosa (PZ), tel 0971/983181. Locale rustico con menù di cucina tipica lucana tra cui maialino nero, agnello delle Dolomiti con timo e funghi e costata di Podolica alla brace.

*Ristorante Le Rocce, via Garibaldi 109, tel 0971/983260, locale caratteristico con travi a vista e pareti in pietre. Il menù offre piatti della cucina lucana, tra cui cavatelli, peperoni cruschi e carne alla griglia.

INFO

www.comune.pietrapertosa.pz.it

www.basilicataturistica.it/territori/pietrapertosa/




Basilicata: alla scoperta di ALIANO. Non è facile da raggiungere, è una destinazione per molti sconosciuta, un luogo che ha ispirato il capolavoro di Carlo Levi, dove il tempo si è fermato e perfino Cristo non è arrivato…

 




ADRENALINA LUCANA CON IL “VOLO DELL’ANGELO”

Di Raffaele d’Argenzio

E’ senza dubbio affascinante guardarsi intorno  in questo scenario delle Piccole Dolomiti Lucane, inaspettate e da scoprire. Non è vero che io ed i miei amici siamo i primi, ma ci pare di esserlo. Il gusto della scoperta  ha un sapore  intenso, virile, che dà energia e coraggio.  Ora guardo quel borgo lassù, e so che devo raggiungerlo, che voglio raggiungerlo.

 

E’ Pietrapertosa ( pietra bucata), anche esso uno dei Borghi più belli d’Italia. Ma per raggiungerlo prendo la strada più breve, quella del volo. Ma ne avrò il coraggio?

Per arrivare al punto da cui si spicca il volo, la strada è certamente in salita, ma ci si abitua subito, passo dopo passo, si fa del trekking, la polvere cittadina viene spazzata via. Eccoci qui, arrivati. Ci si guarda nell’indecisione, si va non si va? Si vola o non si vola? I più giovani sono entusiasti, gli adulti indecisi guardano il panorama stupendo prendendo tempo, ma il gusto della scoperta ha il sapore del coraggio. Non si torna indietro: IO VOLO!

E’ un attimo, mi imbracano con le misure di sicurezza, il casco per  forare l’aria come un proiettile e poi parto. Sai che sei appeso ad un cavo d’acciao, sicuro, ma non sono abituato a non sentire sulla sotto di me. Ti sembra di volare davvero, il panorama è stupendo  e la velocità di oltre 100 km orari ti inietta adrenalina pura nelle vene, adrenalina lucana. Arrrivi e vorresti non fosse già finito. Ma poi pensi che puoi fare il volo del ritorno.

(www.volodellangelo.com)

Veduta di Pietrapertosa

PIETRAPERTOSA, SULLE TRACCE DEGLI ARABI

Ora sono a Pietrapertosa, anche qui guglie e forme modellate dall’acqua e dal vento. Anche qui una bella chiesa,  quella del Convento San Francesco, un grande convento che non ti aspetti in un piccolo borgo. Affreschi interessanti tardo 1400.

Anche interessante  il quartiere dell’Arabata, infatti questo borgo  fu creato proprio dagli arabi intorno all’anno mille, guidati dal principe Bomar. Viuzze, scale, case scavate nella roccia, e poi piccoli orti verdi,  protetti dalle case abbarbicate alla montagna, che ricordano le case arabe. Che Piertrapertosa fosse un borgo unico e interessante lo testimoniano anche le foto scattate qui dal grande fotografo Henri Cartier-Bresson. Ed ora le riproduzioni di quelle foto sono sparse nelle stradine a dimostrazione che qui il tempo ha assunto un’altra dimensione.

Ed anche qui  una salita (ma siamo nelle Dolomiti, no? Anche se Piccole) un castello Normanno, un ampliamento di  quello arabo precedente. E qui si trova  la famosa pietra pertosa (pietra bucata) che ha dato il nome al paese. Una grande caverna intorno alla quale  era stata fatta la fortezza.

Da qui un panorama stupendo sulla valle del Basento, anche qui a volte si può arrivare a vedere il golfo di Taranto.

 

Dove mangiare? Alla “ Locanda di Pietra”, ho mangiato bene, piatti della tradizione lucana, curati con materie prima di qualità.

Ristorante Alla Locanda di Pietra

Si sta bene a Pietrapertosa, l’occasione per tornarci è a metà agosto per l’evento “Sulle tracce degli Arabi”.  Ci sarà anche la danza del ventre. Io vorrei ma non posso.

Il Volo dell’Angelo mi aspetta. E pare che questa tratta da Pietrapertosa a Castelmezzano sia ancora più bella.

www.comune.pietrsapertosa.pz.it

Il volo degli innamorati