Londra, un weekend alla scoperta del West End

di Cesare Zucca —

Weekend a Londra? Benvenuto nel West End, la zona a Ovest della City di Londra e a Nord del fiume Tamigi.
Il West End è uno dei quartieri più alla moda della metropoli, popolato da negozi, ristoranti, bars, clubs, pub trendy e dalla famosa zona chiamata “Theatreland” l’Olimpo del musical, dove, fino dalla metà del XX secolo, vanno in scena grandi opere teatrali con magnifici attori e un pubblico illustre.Dai leggendari palcoscenici dei teatri Lyceum, Apollo Theatre, Her Majesty’s fino all’ultimo arrivato, il nuovissimo @Sohoplace cinque piani di spazio pubblico, bar e lounge e un suggestivo auditorium a pianta circolare dove attualmente va in scena il nuovo musical Litte BIG Things

I MUSICAL DA VEDERE
Orchestre e voci rigorosamente dal vivo, scenografie e luci spettacolari, protagonisti e cast di grande talento… non c’è che l’imbarazzi della scelta, dagli intramontabili Phanton of the Opera, Mamma Mia!, Lion King fino a Tina, spettacolare biografia di Tina Turner, straordinariamente interpretata da Elisha Paul Moses che regala voce, musica e emozioni degni della grande regina del soul.

Tra i musical più nuovi troverete Mrs Doutfire tratto dal film incoparabilmente interpratto da Robin Willians, dove il protagonista si trasforma in un’arzilla vecchietta solo per poter rimanere vicino alla sua famiglia. Il musical e Gabriel Vick nel ruolo del (e della) protagonista hanno ottenuto ottime critiche .

Al Savoy va in scena la nuova versione di Sunset Boulevard interpretato della pop star Nicole Scherzinger nella parte della diva Norma Desmond combattuta in mondo soffocante di sogni, ricordi e rimpianti fino al tragico incontro con lo sceneggiatore Joe Gillis.

Per gli amanti della danza è in arrivo una chicca. Romeo and Juliet, magistrale rivisitazione della tragica novella di Shakespeare, diretta e coreografata dal geniale Matthew Bourne che ai due giovani amanti regala un’iniezione di passione e vitalità

UNA DRITTA… BIGLIETTI SCONTATI!
Proprio in Leicester Square, a due passi dai teatri, troverete il botteghino di TKTS, dove potrete comprare convenienti biglietti “last minute”. acquistabili anche pochi minuti prima dello show, a metà prezzo !

DA VEDERE
Nei dintorni del West End trovere tutto ciò che di meglio c’è da vedere e da fare a Londra, dal British Museum, la National Gallery, Chinatown, con i suoi aromi esotici, le luci di Leicester Square antica piazza su cui si affiacciano i tre famosi cinema Odeon, Vue e Empire.

Non lontano troverete la storica e magnifica Trafalgar Square, Oxford Street, paradiso dello shopping, Piccadilly Circus dove vi aspetta un’inevitabile selfie con statua di Eros, Soho super trendy, le eleganti May Fair e St.James fino al suggestivo Covent Garden, elegante mercato coperto spesso animato da singolari performance di artisti di strada e popolato da bar e ristoranti di qualità.

DOVE MANGIARE
Proprio nel cuore di Covent Garden ho scoperto FROG, ristorante timonato dallo Chef stellato Adam Handling.

La brigata di FROG e Chef Adam Handling

E’ un posto dove immergersi davvero in uno spettacolo teatrale.
Sei di fronte alla cucina, gli chef vengono al tuo tavolo e puoi interagire davvero con ogni membro del team. E’ esattamente impressione che ho sentito fino dall’ingresso: un’atmosfera friendly e anche un po’ incantata, fiabesca, dalle ranocchie porte-couteau che ammiccano dalla tavolla, ai vassoi a gallina a Queen Elisabeth che sorride dalla parete,

Frog è lusso in un ambiente in cui ti senti a tuo agio essendo chiunque tu sia e dove tutti gli elementi del ristorante sono collegati per offrire un’esperienza davvero memorabile. Qui regna la filosofia “British food ispirato da Londra”.
il meglio degli ingredienti inglesi per scoprire e far rivivere tutti quei sapori che possano rappresentare una città multiculturale come Londra.

Sono da FROG e si inzia alla grande, coccolati dall’impeccabile sommellier Giuseppe Lavacca che serve un ottimo, vellutato  Champagne IRROY, Reims, Francia

Tra i piatti forti del menu degustazione,  “Astice, peperoncino affumicato, limone arrostito”, “Rombo, cozze, basilico” “Piccione, gallina di bosco, aglio nero” “Manzo Wagyu, tartufo nero, midollo osseo”
Un delizioso pre-dessert di yogurt, timo limone, agrumi
Splendidi gli impiattamenti, colorati, floreali e fantasiosamente decorati,  sempre con un pizzico di ironia, in perfetto british “sense of humour”

Se siete “Fashion victims”, modaioli, seguaci del mondo”couture” e vi siete persi la prima parte  “London Fashion” , basta cliccare qui ….

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Weekend in London? Welcome to the West End!

by Cesare Zucca —


Welcome to the West End, the area west of the City of London and north of the River Thames. The West End is one of the most fashionable districts of the metropolis, populated by shops, restaurants, bars, clubs, trendy pubs and the famous area called “Theatreland”, the Olympus of musicals, where, since the mid-20th century, stage great theatrical works with magnificent actors and an illustrious audience. From the legendary stages of the Lyceum, Apollo Theater, Her Majesty’s theaters to the latest arrival, the brand new @Sohoplace five floors of public space, bars and lounges and an evocative circular auditorium where the new musical “Litte BIG Things” is currently on stage

MUSICALS TO SEE
Strictly live orchestras and voices, spectacular sets and lights, extremely talented protagonists and casts… there is nothing but the embarrassment of choice, from the timeless Phanton of the Opera, Mamma Mia!, Lion King up to “Tina”, the spectacular biography of Tina Turner, extraordinarily played by Elisha Paul Moses who gives voice, music and emotions worthy of the great queen of soul.

Among the newest musicals you will find “Mrs Doutfire” based on the incomparable film starring Robin Williams, where the protagonist transforms into a lively old lady just to be able to stay close to her family. The musical and Gabriel Vick in the role of (and the) protagonist received excellent reviews.

The new version of “Sunset Boulevard” is being staged at the Savoy, starring pop star Nicole Scherzinger as the diva Norma Desmond, torn in a suffocating world of dreams, memories and regrets until her tragic meeting with screenwriter Joe Gillis.

For dance lovers, a treat is coming. “Romeo + Juliet”, a masterful reinterpretation of Shakespeare’s tragic tale, directed and choreographed by the brilliant Matthew Bourne who gives the two young lovers an injection of passion and vitality

TO BE SEEN
In the surroundings of the West End you will find all the best there is to see and do in London, from the British Museum, the National Gallery, Chinatown, with its exotic aromas, the lights of Leicester Square, an ancient square overlooked by three famous cinemas Odeon, Vue and Empire.

Not far away you will find the historic and magnificent Trafalgar Square, Oxford Street, a shopping paradise, Piccadilly Circus where an inevitable selfie with a statue of Eros awaits you, super trendy Soho, the elegant May Fair and St. James up to the suggestive Covent Garden, elegant covered market often animated by singular performances by street artists and populated by quality bars and restaurants.

WHERE TO EAT
Right in the heart of Covent Garden I discovered FROG, a restaurant helmed by Michelin-starred Chef Adam Handling.

La brigata di FROG e Chef Adam Handling

It’s a place to really immerse yourself in a theater show.
You’re in front of the kitchen, the chefs come to your table and you can really interact with every member of the team. It’s exactly the impression I felt right from the entrance: a friendly and even a little enchanted, fairy-tale atmosphere, from the porte-couteau frogs winking from the table, to the chicken trays and Queen Elizabeth smiling from the wall,

Frog is luxury in an environment where you feel comfortable being whoever you are and where all the elements of the restaurant are connected to deliver a truly memorable experience. The “British food inspired by London” philosophy reigns here providing the best of English ingredients to discover and revive all those flavors that can represent a multicultural city like London.

I’m at FROG and we’re off to a great start, pampered by the impeccable sommelier Giuseppe Lavacca who serves an excellent, velvety Champagne IRROY, Reims, France

Among the highlights of the tasting menu:  “Lobster, smoked chilli, roasted lemon”, “Turb, mussels, basil” “Pigeon, hen of the woods, black garlic” “Wagyu beef, black truffle, bone marrow”
A delicious pre-dessert of yogurt, lemon thyme, citrus fruits
The dishes are splendid, colourful, floral and imaginatively decorated, always with a pinch of irony, in perfect (and classy) British “sense of humour”

INFO
FROG




LONDRA: weekend “fashion” assolutamente “alla moda”

Testo e Foto © Cesare Zucca  —

(for Chef Howard interview and recipe in english, check below) —

Londra: per celebrare il recente Fashion Week, la sempre strabiliante capitale inglese ci aspetta per un weekend che soddisferà gli appassionati della moda e tutti coloro che sono alla ricerca di nuove tendenze modaiole e “gourmet” Da sempre la città ospita eccezionali mostre nei suoi spettacolari musei oltre che a un’infinita scelta di ottimi ristoranti dai menu tradizionai o innovativi.

Pronti per un weekend londinese?
Partiamo alla grande tuffandoci nelle meravigliose sale del Victoria & Albert Museum. che fino al 7 Aprile ospita DIVA, una mega esposizione che rende omaggio alle grandi dive dello spettacolo, presentando gli abiti originali indossati sulla scena e nei red carpet. Spiccano i look di personaggi che hanno segnato la storia dello spettacolo: da Maria Callas a Marilyn Monroe, da David Bowie a Kate Bush e tanti tanti altre celebrità del mondo del cinema, del teatro e della musica.
La mostra si apre con le “dive” dell’800 tra cui Sarah Bernard, Adelina Patti, Eleonora Duse, per arrivare a artiste che hanno saputo opporsi ai pregiudizi sociali, come Billie Holliday, Nina Simone ed Ella Fitzgerald fino a icone di oggi come Rihanna, Madonna e Lady Gaga

Bozzetti, accessori, strabilianti look da red carpet, gli spettacolari i costumi disegnati dallo stilista Bob Mackie e sfoggiati da Tina Turner e Cher, una vera passerella “glamour”: dall’ outfit ispirato a Luigi XIV con parrucca e strascico sfoggiato da Elton John in occasione del suo cinquantesimo compleanno., fino alll’abito trasparente di Rihanna tempestato di 216 mila cristalli Swarovski.
Sarete accompagnati da un’audio guida davvero speciale: nessun parlato, solo le musiche che si riferiscono al personaggio che avete davanti, cosi vi basterà girare la testa per ritrovarvi nelle canzoni di Amy Winehouse, Barbara Straisand, Adele e tanti altri in perfetta sincronia con le immagini dei video, tanti momenti magici che potrebbe invitarvi, come è successo a me, a ritornare all’ingresso e godermi questa mostra una seconda volta.

Sempre al V&A Museum scoprirete Fashion Gallery, una vasta collezione di abiti che hanno in qualche modo segnato la storia, da un paio di scarpe dell’antico Egitto risalenti a 3000 anni fa fino alle creazioni di Alexander McQueen, al tailleur della Tatcher a un abito mantua risalente al 1700.

Appassionati di gioielli? Jewel Gallery ospita una collezione di oltre 3000 preziosi che coprono tre millenni di storia, dalla corona di diamanti e zaffiri della regina Vittoria fino all’anello a farfalla gigante di Beyoncé.

Il V&A Museum ha da poco inaugurato la mostra Gabrielle Chanel, Fashion Manifesto, dedicata al lavoro della couturière francese “Coco” Chanel, la grande stilista che rivoluzionò i criteri della moda femminile con uno stile di design che ha aperto la strada a una nuova eleganza e che continua a influenzare il modo in cui le donne si vestono oggi.
Scoprirete uno dei primi capi Chanel sopravvissuti, datato 1916. Ci sono anche i costumi originali per i Ballets Russes di Le Train Bleu nel 1924; gli outfit creati per le dive Lauren Bacall e Marlene Dietrich, i primi esempi degli innovativi pantaloni da sera e dei suoi rivoluzionari tailleur
Il mio video ” Gabrielle Chanel”

Genialità e ribellione
Fino al 11 febbraio 2024 The London Design Museum ospita Rebel, 30 years of London Fashion, una delle mostre più ampie sulla cultura della moda contemporanea mai organizzate nel Regno Unito. Sulla passerella 200 creazioni davvero uniche che portano la firma di Alexander McQueen, Simone Rocha, Gareth Pugh’, Stella McCartney e, ovviamente, della ‘lady del punk’ Vivienne Westwood, in un un tuffo nelle stravanganze “couture” della capitale inglese, dove la moda provoca, denuncia, inventa e sperimenta.

In passerella non mancano gli abiti indossati dalle star, tra cui Harry Styles, Rihanna e Björk, presente con il suo “indimenticabile” abito- cigno sulla passerella degli Oscar.

Moda a Palazzo
Se sarete a Londra prima del 29 Ottobre, farete a tempo a godervi la mostra CROWN TO COUTURE che occupa gli State Apartments e le Piggott Galleries di Kensington Palace.
Potrete ammirare spettacolari capi da gran sera, sontuosi abiti da corte, borse e  gioielli che indagano su parallelismi tra il mondo del tappeto rosso di oggi e la corte reale georgiana del XVIII secolo.

Non perdetevi lo splendido settecentesco mantova giallo considerato per i quasi tre metri, l’abito da corte più ampio sopravvissuto in Gran Bretagna, Tante delizie da red carpet, dall’abito indossato da Audry Hepburn agli Oscar agli imprevedibili outfit di Billy Porter, al look “spirituale” di Beyoncé per i Grammy Awards, all’abito-lampadario di Moschino indossato da Katy Perry.

Moda trendy? Brick Lane !
Brick Lane, East London: un tempo era un quartiere povero e malfrequentato, oggi  è  la destinazione perfetta per uno shopping divertente, grazie a artisti di strada, stilisti giovani e negozi vintage.
Date un’occhiata a Barry Laden che offre visibilità a 70 giovani stilisti e alle loro creazioni, originali a prezzi accessibili, mentre Hunky Dory, paradiso del vintage, offre abiti e accessori ordinati per colore, oltre agli scaffali ‘golden oldies’ dedicati alla moda maschile

Tanta “couture” e le top model?
E’ da poco sbarcato nel teatrino della Chocolate Factory il nuovo musical “Close Up”che racconta la storia dI Twiggy, famosa modella degli anni 60, quintessenza del canone di bellezza di quei tempi e paladina delle rivoluzionaria minigonna e degli  abiti a trapezio, abbinati alle scarpe con suola bassa.
Fame?
Nel cuore della super trendy Chelsea, a due passi dall modaiola Kings Road, ho scoperto un ristorante che sposa tradizione, innovazione e creatività con piglio semplice e sicuroE’ Elystan Street, al cui timone troviamo Phil Howard, e sta anche per aprire il suo secondo ristorante dal menu italiano, il  Pasta Bar Notto, in Covent Garden.
Ho incontrato Phil nel suo ristorante Elystan Street

Phil co-owns Elystan Street and Kitchen W8 with Rebecca Mascarenhas. He’s about to open his second Notto in Covent Garden with another business partner, Julian Dyer.

Ciao Phil, il tuo primo ricordo in cucina ?
Il profumo un po’ abbrustolito del pesce di lago che avevo appena pescato e che veniva cucinato dai miei nella loro fattoria. Era una cucina semplice, piatti basilari, sempre tutto freschissimo.
Molto pesce nel tuo menu?
Amo i piatti di pesce, l’Inghilterra è circondati dai mari, penso che qui si trovi un pesce tra i migliori del mondo e ti assicuro, ho girato (e gustato) tanto, sono appena tornato da Tokyo e Kyoto e amo viaggiare in Africa.
Cucini a casa?
Si, piatti semplici: pesce, carne e poi mia moglie Jennie è una cuoca fantastica. Mi piace anche curiosare in altri ristoranti, anche se tendenzialmente torno sempre dai miei preferiti.
Per esempio?
Riva,
un ristorante italiano in Church Rd, in attività da molti anni. Li trovo la miglior cotoletta alla milanese.
Appassionato della cucina italiana?
Il mio è un lavoro in cui la parola chiave è “piacere” . Penso che la cucina italiana ne sia la portavoce. Cucino da 35 anni e nel mio menu è sempre apparso un piatto di pasta, spesso abbinato a eccellenze territoriali, come i miei ravioli di capesanta Orkney, un tipo di crostaceo che viene raccolto a mano nelle acque incontaminate delle Isole Orcadi in Scozia.
Uno dei tuoi piatti preferiti?
Hummus di anacardi, un piatto che si è evoluto nel corso degli anni.
Ci regali la ricetta?
Eccola!
Hummus di anacardi con verdure arrostite, salsa leggera al curry, latte di noci e limeper 4 persone
ingredienti
Per l’hummus
50 g di anacardi
125 g di ceci
1 cucchiaio colmo di Tahina
1 cucchiaio di succo di limone (ca. 1/3 di limone)
75 ml di liquore base (vedi sotto) oppure acqua di cottura dei ceci
20 ml di olio vegetale
½ cucchiaino di sale
Pepe nero appena macinato
Per il liquore base (facoltativo)
75 g (circa ½ cipolla), a fette
25 g di zucchero di canna
½ cucchiaino di pepe nero in grani
½ cucchiaino di semi di coriandolo
1 rametto di timo
1 rametto di dragoncello
1 foglia di alloro
1 cucchiaino di sale
50 ml di aceto di vino bianco
250 ml di acqua
1 striscia di scorza d’arancia
1 striscia di scorza di limone
Per il latte di noci
50 g di anacardi
60 ml di acqua fredda
Un pizzico di sale
Un pizzico di zucchero
Per il condimento
2 scalogni, tritati finemente
1 spicchio d’aglio, tritato
1 cucchiaino di curry delicato in polvere
200 ml di succo di mela
50 ml di olio extravergine
50 ml di olio vegetale
Sale e pepe nero appena macinato
Per le verdure arrostite
50 ml di olio d’oliva leggero
4 cimette di cavolfiore
¼ di sedano rapa, sbucciato e tagliato a pezzetti
8 carotine, sbucciate
1 cipolla rossa media, tagliata in 8 spicchi
8 cipollotti, mondati e tagliati a metà nel senso della lunghezza
Per servire
1 lime, scorza
1 cucchiaio di semi di melograno
Preparazione
Per il latte di noci, mettere a bagno gli anacardi in una grande ciotola piena d’acqua durante la notte. Scolare gli anacardi la mattina successiva e metterli in un frullatore potente con circa 60ml di acqua fresca. Blitz accurato fino a che liscio… ci vorrà del tempo. Stai cercando una consistenza doppiamente cremosa, quindi aggiungi un po’ più di acqua se necessario. Condire con un pizzico di zucchero e sale. Passare al setaccio fine.
Per i ceci, metteteli in una ciotola e copriteli con acqua. Lasciare durante la notte o fino a 10 ore. I ceci si gonfieranno, quindi assicuratevi di usare molta acqua. Se non avete tempo, mettete i ceci secchi in un pentolino con acqua, fateli bollire per un minuto e poi spegnete e lasciate in ammollo per un’ora. Quando siete pronti per cucinarli, metteteli in una pentola capiente, coprite con acqua e portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma e lasciate cuocere per un’ora. Controllate regolarmente i ceci a partire dai 40 minuti circa per vedere se sono teneri, se lo sono scolateli e conservate l’acqua di cottura per dopo.
Per il liquore base, mettere tutti gli ingredienti in una pentola capiente, portare ad ebollizione, far cuocere a fuoco lento per 15 minuti e lasciar raffreddare. Scolare conservando solo il liquore.
Per l’hummus preriscaldare il forno a 180°C (normale) | 160°C (ventilatore) | contrassegno del gas 4. Mettere gli anacardi su una teglia e arrostirli per 10-15 minuti, facendo attenzione a non bruciarli. Una volta dorati, lasciarli raffreddare e poi metterli in un robot da cucina, insieme ai ceci, alla tahina, all’aglio, al succo di limone, all’acqua di cottura dei ceci o al liquore base, al sale e al pepe e frullare aggiungendo poco a poco l’olio. Stai cercando un hummus ricco e strutturato. Controllare il condimento e aggiustare se necessario.
Per il condimento tritare finemente lo scalogno. Metti una pentola dal fondo medio pesante sul fuoco medio e lascia che raggiunga la temperatura. Aggiungere l’olio vegetale, lo scalogno e un generoso pizzico di sale. Mescolare e sudare per alcuni minuti o finché non diventa traslucido. Aggiungere l’aglio e il curry in polvere e cuocere per altri 2 minuti. Aggiungere il succo di mela, portare ad ebollizione e far ridurre fino a quando rimangono 2 cucchiai. Togliere dal fuoco, mettere da parte a raffreddare e aggiungere l’olio d’oliva. Controlla il condimento.
Per le verdure arrostite, preriscaldare il forno a 180°C (normale) | 160°C (ventilatore) | livello del gas 4. Mescolare il cavolfiore, il sedano rapa, le carotine e la cipolla rossa in tutto tranne 1 cucchiaio di olio d’oliva leggero. Stagione. Disporre su una teglia e arrostire in forno per 20 minuti o fino a quando saranno dorati e teneri. Condire i cipollotti con l’olio rimanente e farli annerire su una griglia, una piastra o una padella calda. Togliere dal fuoco e condire.
Per servire, spalmare un cucchiaio abbondante di hummus sulla base di ciascuno dei 4 piatti. Disporre con cura le verdure arrostite sull’hummus e ricoprirle generosamente con la salsa al curry. Versare sopra una piccola quantità di latte di noci e guarnire con i semi di melograno e la scorza di lime appena grattugiata.

INFO
https://www.elystanstreet.com/
https://www.nottopastabar.com/

Vi aspetto Martedi prossimo, 31 Ottobre, per la seconda parte del nostro weekend a Londra, tutta dedicata ai musical del West End … e non solo!

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.  Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta in stile ‘Turista non Turista’

For the interview and Chef’s recipe in english
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In the heart of super trendy Chelsea, a stone’s throw from the fashionable Kings Road, I discovered a restaurant that marries tradition, innovation and creativity with a simple and confident attitude. It is Elystan Street, at the helm of which we find Phil Howard, who is also about to open in Covent Garden his second restaurant with an Italian menu, the Pasta Bar Notto, featuring italian inspired dishes such as burrata with black cabbage and anchovy, garlic & orange dressing, veal with tuna sauce, gnocchetti with smashed sausage, white wine, fennel & chilli, pumpkin & chestnut ravioli with pine nuts, brown butter, sage & parmesan, just to name few. Phil’s prerogative is using 100% classic flavors, which doesn’t mean not being creative, but invites freshness, therefore tradition without being too heavy.
I met Phil at Elystan Street

Phil co-owns Elystan Street and Kitchen W8 with Rebecca Mascarenhas. He’s about to open his second Notto in Covent Garden with another business partner, Julian Dyer.

Hi Phil, your first memory in the kitchen?
The slightly toasted scent of the lake fish that I had just caught and which was cooked by my parents on their farm. It was simple cuisine, basic dishes, everything always very fresh.
Do you enjoy cooking fish?
I love fish dishes, England is surrounded by seas, I think that here you can find some of the best fish in the world and I assure you… I have traveled (and enjoyed) a lot, I have just returned from Tokyo and Kyoto and I love traveling in Africa.

Mine is a job in which pleasure is important, and I think that Italian cuisine is its spokesperson. I have been cooking for 35 years and there has always been a pasta dish on my menu
Do you cook at home?
Yes, simple dishes: fish, meat and then my wife Jennie is a fantastic cook. I also like to browse other restaurants, although I tend to always return to my favourites.
For example?
Riva, an Italian restaurant on Church Rd, in business for many years. I find them to offer the best cotoletta alla milanese.
Passionate about Italian cuisine?
Mine is a job where the key word is “pleasure”. I think Italian cuisine is its spokesperson. I have been cooking for 35 years and a pasta dish has always appeared on my menu, often combined with local excellences, such as my Orkney scallop ravioli, a type of crustacean that is harvested by hand in the pristine waters of the Orkney Islands in Scotland.
One of your favorite dishes?
Cashew hummus, a dish that has evolved over the years.
Can you give us the recipe?
Here you go!

Cashew nut hummus with roasted vegetables, a light curry dressing, nut milk and lime

Serves 4

Ingredients

For the hummus

50g cashews

125g chickpeas

1 heaped tbsp tahini

1 tbsp lemon juice (approx. 1/3 lemon)

75ml base liquor (see below) or chickpea cooking water

20ml vegetable oil

½ tsp salt

Freshly ground black pepper

For the base liquor (optional)

75g (approx. ½ onion), sliced

25g demerara sugar

½ tsp black peppercorns

½ tsp coriander seeds

1 thyme sprig

1 tarragon sprig

1 bay leaf

1 tsp salt

50ml white wine vinegar

250ml water

1 strip orange zest

1 strip lemon zest

For the nut milk

50g cashew nuts

60ml cold water

A pinch of salt

A pinch of sugar

For the dressing

2 shallots, finely chopped

1 garlic clove, minced

1 teaspoon mild curry powder

200ml apple juice

50ml extra virgin oil

50ml vegetable oil

Salt & freshly ground black pepper

For the roasted vegetables

50ml light olive oil

4 cauliflower florets

¼ celeriac, peeled and cut into bite sized pieces

8 baby carrots, peeled

1 medium red onion, cut into 8 wedges

8 spring onions, trimmed and cut in half lengthways

To serve

1 lime, zested

1 tbsp pomegranate seeds

Method

For the nut milk, soak the cashews a large bowl filled with water over night. Drain the cashews the next morning and put into a powerful blender with about 60ml of fresh water. Blitz thorough until smooth… this will take some time. You’re looking for a double cream consistency, so add a little more water if necessary. Season with a pinch of sugar and salt. Pass through a fine sieve.

For the chickpeas, put them into a bowl and cover with water. Leave overnight or for up to 10 hours. The chickpeas will swell, so ensure that you use plenty of water. If you don’t have time to do this, tip the dried chickpeas into a saucepan of water, boil for a minute and then turn off and leave to soak for an hour. When you’re ready to cook them, put them into a large saucepan, cover with water and bring to the boil and then turn down to simmer for an hour. Check the chickpeas regularly from about 40 minutes onwards to see if they’re tender, if they are, drain them – retain the cooking water for later.

For the base liquor, put all the ingredients into a large saucepan, bring to the boil, reduce to a simmer for 15 minutes and allow to cool. Drain, keeping only the liquor.

For the hummus, preheat the oven to 180°C (normal) | 160°C (fan) | gas mark 4. Put the cashew nuts onto a baking tray and roast for 10 to 15 minutes, being careful not to burn. Once golden, allow them to cool and then put them, the chickpeas, tahini, garlic, lemon juice, chickpea cooking water or base liquor, salt and pepper into a food processor and blend whilst gradually adding the oil. You are looking for a rich, textured hummus. Check the seasoning and adjust if necessary.

For the dressing, chop the shallots finely. Place a medium heavy based saucepan over a medium heat and allow to come to temperature. Add the vegetable oil, shallots and a generous pinch of salt. Stir and sweat for a few minutes or until translucent. Add the garlic and curry powder and cook for a further 2 minutes. Add the apple juice, bring to the boil and reduce until 2 tablespoons remain. Remove from the heat, set aside to cool and add the olive oil. Check the seasoning.

For the roasted vegetables, preheat the oven to 180°C (normal) | 160°C (fan) | gas mark 4. Toss the cauliflower, celeriac, baby carrots and red onion in all but 1 tablespoon of the light olive oil. Season. Place on a baking tray and roast in the oven for 20 minutes or until golden and tender. Dress the spring onions in the remaining oil and blacken on a hot chargrill, griddle or frying pan. Remove from the heat and season.

To serve, smear a large spoon of hummus over the base of each of the 4 plates. Carefully place the roasted vegetables onto the hummus and generously coat with the curry dressing. Drizzle a small quantity of the nut milk over the top and garnish with the pomegranate seeds and freshly grated lime zest.

Appetite…Italian?
At 104 Brick Lane, iNDEGNO, a well-known Bolognese crescentineria, opens its first English space where it is possible to taste a vast range of stuffed crescentine, tortellini and cappellacci,
This gastronomic proposal brings the Bolognese nature of this Made In Italy sector to the United Kingdom, with particular attention to the research and use of the highest quality raw materials, from cured meats and cheeses to the flours used both for crescentine and for the tortellini. There are also vegetarian and vegan options on the menu. You will feel like you are walking under the arcades of Bologna, even if you are just a stone’s throw from the London Tower!
.INFO
https://www.elystanstreet.com/
https://www.nottopastabar.com/

CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle.
Milanese by birth, Cesare lives between New York, Milan and the rest of the world. For WEEKEND PREMIUM he photographs and writes about cities, cultures, lifestyles.art, entertainment. He likes to discover both traditional and innovative gastronomic delights. Cesare meets and interview top chefs from all over the world, ‘steals’ their recipes in a ”
non touristy tourist ” style 

 

 

 

 

 




Le 10 “luminarie” più belle del mondo

Dopo avervi parlato delle 10 tradizioni di Natale più particolari del mondo, questa settimana la rubrica TOP 10 è andata alla ricerca delle 10 luminarie più belle del mondo, strade, piazze, luoghi in cui la tradizione delle luci e degli addobbi natalizie valgono davvero una visita. Ecco quali sono e dove sono, per non farsele scappare.

1.Le strade di Londra (Gran Bretagna)

La capitale inglese vanta una lunga tradizione natalizia. Qui è ambientato il celebre “Canto di Natale” di Charles Dickens e le atmosfere che si respirano durante le feste valgono davvero un viaggio. Da Bond Street a Piccadilly, da Mayfair a Waterloo Place alla celebre Regent Street le strade della città si illuminanto con oltre un milione di luci al Led, alberi di Natale giganti, mercatini e vetrine a tema spettacolari.

Luminarie a Carnaby Street

Da non perdere una passeggiata lungo Oxford Street, una delle più importanti vie dello shopping, che a natale si illumina con oltre 75 mila lampadine a LED a forma di stella o di palla di neve. Passate poi in Carnaby Street, che ospita installazioni luminose a tema sempre diverso ogni anno trasformando quello che era il fulcro della moda degli anni Sessanta in un tripudio di colori. Altro iconico luogo natalizio londinese è Covent Gardner, dove le luci del Natale si accendono già a metà novembre in Covent Garden Square, dove viene allestito un enorme albero decorato con 30 mila luci e le renne di Babbo Natale per un totale di 115 mila luci.

2. Parigi (Francia)

Tra le più belle luminarie natalizie non possono mancare quelle di Parigi. Non per niente la capitale francese è conosciuta come “la ville lumiere”, la città delle luci. E, a Natale, ancora di più. Il luogo in cui la città dà il suo meglio a Natale sono i celeberrimi Champs-Élysées, che ogni anno si illuminano con centinaia di migliaia di lucine scintillanti dall’Arco di Trionfo a Place de La Concorde, tra vetrine, festoni e led scintillanti sui viali alberati.

Natale sugli Champs-Élysées

ùQui viene allestito anche un suggestivo Marché de Noel, il tradizionale mercatino di Nayale con oggetti di artigianato, prelibatezze, addobbi e specialità a tema. Di fronte alla Cattedrale di Notre Dame, invece, si può ammirare un grande albero di Natale. Per i patiti dello shopping, poi, il vero paradiso sono le Galeries Lafayette, in Boulevard Haussmann, nel IX Arrondissement e le suggestive atmosfere di Montmartre. In generale, però, tutta Parigi a Natale merita una visita, poiché non c’è vetrina, strada o balcone che non si illumini a festa per celebrare il Natale.

3. New York (USA)

La Grande Mela nel periodo di Natale è ancora più iconica. Da non perdere la cerimonia di accensione del grande abete rosso del Rockfeller Center, che spicca per la sua prodigiosa altezza e la stella che lo sormonta, composta da migliaia di cristalli Swarovski e da luci al LED. L’albero troneggia sulla altrettando celebre pista di pattinaggio, presieduta dai giganteschi angeli luminosi che suonano le trombe. Splendido anche l’albero di Natale del Radio City Music Hall decorato con migliaia di luci che cambiano continuamente colore, dal verde al rosso all’oro.

Gli angeli del Rockfeller Center

Sulla 6th Street invece, tra la 49th e la 50th, a poca distanza dal Music Hall, si possono ammirare l gigantesche palle di Natale dall’iconico colore rosso, celebri in tutto il mondo. Non perdetevi poi una passeggiata in Park Avenue, tra le fila di alberi di Natale, con il famoso Helmsley Building, al civico 230. Infine, a Brooklyn, il quartiere italo americano di Dyker Heights ogni anno offre uno spettacolo di luminarie e decorazioni natalizie uniche al mondo grazie alla competizione tra i proprietari delle case che fanno a gare per realizzare gli addobbi più pazzi e particolari!

4. Edimburgo (Scozia, Regno Unito)

Un’altra città spettacolare che si trasforma sotto le feste è la splendida Edimburgo. Qui il Royal Mile diventa il Virgin Money Street of Light e, nel tratto che va da Tron Kirk a West Parlament Square si cammina sotto a 26 archi luminosi e castelli di luci, il tutto con la colonna sonora delle musiche natalizie dell’Edimburg Festival Chorus. Nel centro della città, invece, si può ammirare lo splendido albero di Natale di The Mound, un abete che ogni anno viene regalato alla Scozia dalla Norvegia in nome di un’antica alleanza. Fino al 30 dicembre, il Castello di Edimburgo diventa il Castle of Light con proiezioni che danzano sulle antiche mura e strabilianti giochi di luce.

Virgin Money Street of Light

Presso l’Edimburgh Royal Botanic Garden, invece, si può camminare su un sentiero illuminato da un milione di luci e sculture sugli alberi. Fino al 23 dicembre, poi, presso il Dalkeith Country Park, poco fuori città, si può assistere allo Spectacle of Light, che quest’anno è ispirato ai pirati e all’Isola del Tesori. Da non perdere i classici Mercatini di Natale che riempiono la città di luci, suoni, profumi e colori. Tra questi c’è l’European Christmas Market, il più famoso, in Princes Street, The Scottish Market, in St Andrews Square, che riproduce un villaggio delle Highlands e dove acquistare prodotti scozzesi, e il Children’s Market, dedicato ai più piccoli, presso i Giardini di Princess Street. Qui si trova anche un parco dei divertimenti con giostre e Babbo Natale.

5. Tokyo e Kobe (Giappone)

Il Giappone ha una vera e propria passione per le luci e per questo per le festività natalizie e per quelle di fine anno il paese risplende di mille colori. Nella capitale, Tokyo, per esempio, ogni centimetro della città è illuminato, a partire dagli alberi di ciliegio, fino alle piste di pattinaggio su ghiaccio ai lampadari di cristalli colorati. Una delle strade più suggestive è certamente la Shibuya Ao no Dokotsu, un pedonale di 250 metri che si trasforma in una spettacolare grotta blu con luci al LED e lastre riflettenti.

La Blue Cave a Shibuya

Da non perdere anche il Rainbow Bridge che per Natale e Capodanno si accendono con i colori dell’arcobaleno che si riflettono sulle acque della baia di Tokyo. Il punto migliore per ammirarle è da Decks Tokyo Beach, ma potrete anche fare una follia e ammirarle da una barca. Spostandosi a Kobe si può assistere a una cerimonia commemorativa che, anche se non prettamente natalizia, attira ogni anno nella città migliaia di visitatori. Il Kobe Luminarie, infatti, vuole ricordare con un meraviglioso spettacolo di più di 200 mila lampadine le 6000 vittime del terremoto di Hanshin del 1995. Anche il centro città si accende di colori grazie a una donazione di lampadine donate dal Governo Italiano.

6. Medellin (Colombia)

Ogni anno a Natale la città colombiana di Medellin si accende con uno degli spettacoli di luci e colori più belli del mondo, El Alumbrado, cioè “L’Illuminazione”. Per l’occasione, vengono accese più di 20 milioni di luci al LED che formano castelli, arcobaleni, barche, pesci e ogni forma fantasiosa e fanno da sfondo a un ricco programma di spettacoli e concerti che animano le vie della città e lungo il suggestivo Rio Medellin.

Luci di Natale sul Rio Medellin

Per ammirare una meravigliosa visione d’insieme si può salire fino alla cima del Cerro Nutibara, una collina che domina la città e che si trova sulla sponda occidentale del fiume. Il sentiero che sale è illuminato da file di alberi multicolore. Altre splendide installazioni luminose natalizie si possono ammirare presso il Parque Botero e, soprattutto, su La Playa Avenue, dove si trovano anche mercatini, street food e artisti di strada.

7. Copenaghen (Danimarca)

Nella nostra TOP 10 anche la città della Sirenetta che vanta uno dei Mercatini di Natale più belli d’Europa e che per le feste si lascia avvolgere da migliaia di luci colorate e atmosfere fiabesche. Grandissimi alberi di Natale adornano strade e piazze, ma anche luci e candele colorate le cui luci si riflettono sulla candida neve dell’inverno danese. Seguendo le ghirlande di luci si arriva al mercatino di Julemarked, nella città vecchia, da cui parte una strada pedonale di circa un km che si costeggia vetrine e negozi addobbati a festa.

I Giardini di Tivoli vestiti a festa

Da non perdere assolutamente una visita ai Giardini di Tivoli, un vero e proprio parco di divertimenti che in inverno offre uno scenario da fiaba tra il laghetto trasformato in pista da pattinaggio, bancarelle con prodotti artigianali, attrazioni di tutti i tipi e spettacoli di fuochi d’artificio. Il tutto illuminato da quasi 2 milioni di lampadine. Splendido anche il quartiere di Lyngby, dove si trova il Frilandsmuseet, un vero e proprio museo a cielo aperto con case, corti, giardini e mulini risalenti a duecento anni fa e che nei fine settimana di dicembre consente di rivivere le tradizioni natalizie dei secoli passati, gustando deliziosi biscotti.

8. Stoccolma (Svezia)

Nel mese di dicembre, la capitale svedese si accende di più di un milione di luci a LED che illuminano più di 40 strade e piazze, senza contare alberi di Natale giganteschi, installazioni a tema, tra renne a grandezza naturale, fluttuanti cuori rissi e archi dorati e scintillanti. Un vero e proprio “paese delle meraviglie” che si illumina a partire dal 13 dicembre, in occasione della sentitissima Festa di Santa Lucia, la Santa della Luce. Nella “notte più lunga” migliaia di bambine sfilano per le strade indossando una veste bianca e una coroncina di candele sulla testa, portando una candela accesa in mano.

Luci di Natale a Stoccolma

Ogni anno, poi, viene scelta una giovane a interpretare la Santa e questa interpretazione deve durare non solo durante la manifestazione, ma anche a casa e a scuola e in tutti i luoghi pubblici. I maschietti, invece, vestono i panni di elfi e folletti e offrono ai visitatori i tradizionali biscotti allo zenzero e allo zafferano. Splendidi anche i mercatini di Natale, tra cui quello del quartiere medievale Gamla Stanm e quello sull’isola di Skansen, il più grande di tutta la Svezia con più di 150 casette e personaggi in abiti d’epoca che offrono dimostrazione di antichi mestieri tra case e fattorie dell’Ottocento.

9. Quebec City (Canada)

La città più antica e francese del Canada durante il periodo natalizio regala atmosfere ovattate e suggestive, all’ombra del Chateaux Frontenac, oggi un albergo di lusso, risalente al 1893 e costruito secondo lo stile dei castelli francesi. Migliaia di luci accompagnano il visitatore tra strade lastricare, case di mattoni, calessi e botteghe che sembrano uscire da un altro secolo. Tre le zone più belle della città a Natale c’è Vieux Quebec, dove si trova il Marché de Noël Allemand, un mercatino di tradizione tedesca con degustazioni e prodotti tipici, ma anche manufatti artigianali in legno, sciarpe e cappelli fatti a mano per stare caldi nel lungo e freddo inverno canadese.

Le stradine di Vieux Quebec a Natale

Questo delizioso mercatino si articola su due livelli ed evoca un villaggio alpino. Una parte delle casette, infatti, si trova nel giardino dell’Hotel de Ville, mentre un’altra parte si concentra attorno alla Basilica di Notre Dame de Quebec, ed è circondato da luminarie mozzafiato. Ancora pochi passi e si arriva a un’altra imperdibile attrazione, la Boutique de Noel, un negozio che sembra uscito da un film di Natale in cui si può trovare davvero di tutto. Spostatevi poi al Vieux Port, illuminato da splendide luci natalizie, dove si tiene fino al 3 gennaio un Marché de Noël, con prodotti tipici della regione francese del Canada.

10. Vilnius (Lituania)

Chiude la nostra TOP 10 la capitale della Lituania, che a Natale vale una visita anche solo per lo splendido e gigantesco Albero di Natale, uno dei più grandi d’Europa, che ogni anno viene allestito in Piazza della Cattedrale, nel centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Sulla facciata del Duomo, invece, durante il periodo natalizio il Racconto di Natale con la storia di Vilnius viene proiettato attraverso immagini e giochi di luce, mentre un delizioso trenino attraversa il centro storico per ammirare le strade addobbate per le feste.

Il gigantesco albero di Natale di Vilnius09

Anche qui non mancano i tradizionali Mercatini di Natale. Quello principale si tiene nella Piazza della Cattedrale, mentre altre casette sono allestite nella Piazza del Municipio, accanto alla grande pista di pattinaggio. Vale una visita anche quello allestito in piazza Kdirkos in cui si possono trovare prodotti dell’artigianato lituano.




Weekend ‘green’ a Londra. Scopriamola attraverso i suoi parchi

(in italian and english)

di Cesare Zucca

Oggi puntiamo su una Londra  davvero ‘green’!

La capitale britannica è notoriamente famosa per i suoi parchi e giardini: gli spazi verdi di Hyde Park, Kensington Palace Gardens, ultima residenza di Lady Diana, Hampstead Heath, lo zoo di Regents Park, Il popolarissmo Saint James Park, il Greenwich Park sul Tamigi dove la linea GMT, divide gli emisferi est e ovest, il magico Richmond Park, popolato da tre specie di cervi e la lista potrebbe continuare…

Richmond Park

I parchi londinesi sono stati celebrati nell’arte e nello spettacolo, dai soggetti pensierosi nei dipinti di Thomas Wyck ai ritratti di celebri fotografi, alle scenografie naturali delle rappresentazioni del Regent’s Park Theatre,  usati come set in film d’autore e meta d’obbligo per i turisti che visitano Londra.

S,James Park in un dipinto di Thomas Wyck datato 1660

Noi abbiamo evitato parchi e giardini troppo conosciuti e spesso molto affollati, per portarvi in quegli spazi verdi dove i veri londinesi amano passare ore di svago e di relax.

Quali sono i parchi meno turistici e preferiti dai londinesi?

Battersea
Partiamo da uno dei primi parchi che incontri attraversando il fiume sul Chelsea Bridge o sull’Albert Bridge. Offre alltrazioni per tutti, come il piccolo zoo e il parco giochi per i bambini, la Battersea Power Station, grande spazio espositivo con molti pub, una bella passeggiata lungo il fiume, laghi per canottaggio,  una pista da corsa e svariate strutture sportive, ideale per chi ama allenarsi lontano dalla folla dei parchi pià frequentati.

Battersea Park

Clapham Common
Più a sud, troviamo il parco che vanta il più grande palco della London Simphony Orchestra, mentre più in là scoprirete il famoso Windmill Pub, alloggio in stile country e ottimo ristorante specializzato nella cucina tipica inglese.

The Windmill on the Clapham Common

Horniman Gardens
Un vero gioiellino. Al centro il piccolo museo, che onora la storia dei Signori Horniman, rinomati mercanti di tè nel 180 e minuziosi collezionisti di preziosi oggetti, oggi esposti nel museo . Tutt’intorno tanto verde e tanta fauna selvatica: api, farfalle, persino pecore e caprette.

Horniman Museum Tower

Wimbledon Common
Famoso per i tornei di tennis e… le insuperabili fragole con la panna in estate. Offre piste ciclabili, passeggiate a cavallo e campi da golf.  Nel 1817 ospitava un leggendario mulino a vento che ora è un museo dedicato ai Wombles, alla storia e alla vita rurale di quei tempi

Wimbledon Common

Victoria Embankment Gardens
Minuto, prezioso e proprio nel cuore della città. Popolato da statue che ricordano i soldati britannici impegnati guerra di Corea. Nei weekend suona la band e la musica è gratuita, basta infatti sedersi su una delle tante panchine del giardino e godersi allegri momenti musicali e tanto relax.

Victoria Embankment Gardens

Brockwell
Nel sud-est di Londra  ci aspetta un vero punto di riferimento per la gente del posto. Originariamente residenza privata di un mercante di vetro, fu acquisita alla fine del XIX secolo e adibita a spazio pubblico nel 1892. Adornato da palazzi storici, come la Brockwell Hall, i Walled Gardens e una torre dell’orologio del XIX secolo. Oggi è il punto di incontro dei londinesi più sportivi che possono allenarsi nei campi da tennis, correre in bici e nuotare nella grande piscina all’aperto
Postman’s Park
A nord della Cattedrale di St. Paul ci aspetta un’ altra minuta oasi di verde. Deve il suo nome all’ufficio postale che qui aveva sede. il parco ospita il Memoriale dedicato a chi ha sacrificato la propria vita aiutando gli altri.

Postman’s Park

E per finire in bellezza… Holland Park
Ho tenuto questo bellissimo parco per ultimo, proprio perchè è degno del gran finale e perchè… era il mio parco preferito quando studiavo inglese a Londra! Infatti vivevo proprio nel numero 39 di Holland Park Road, nel  Royal Borough of Kensington and Chelsea,  una zona suggestiva, ricca di abitazioni dalle architetture vittoriane.

Kyoto Gardens di Holland Park

Nel parco vi sono numerosi laghetti, una famosa orangerie, un campo da cricket, un giardino zen. Holland House era la residenza fatta costruire nel 1605 da Sir Walter Cope ed è stata una delle prime grandi case della zona. Nell’Ottocento fu un ritrovo letterario e ospitò personaggi come George Byron, Charles Dickens e Walter Scott. Oggi ne resta solo una parte, a causa delle bombe tedesche. E non sarete soli, a farvi compagnia appariranno allegri scoiattoli e inaspettati pavonI.

Immancabile selfie davanti alla Holland House di Holland Park

Siamo così arrivati sulla Hight Street Kensigton, una delle strade principali dello shopping londinese, al confine tra Notting Hill e Hammersmith. Qui troviamo il London Design Museum, spettacolare struttura scatolare di tre piani in legno e vetro firmata del noto architetto John Pawson.

Design Museum

E’ considerato il più grande museo al mondo dedicato al design e attualmente ospita la mostra ‘Football: Designing the Beautiful Game’, dedicata alle incredibili storie di design dietro lo sport più popolare del mondo: il calcio.

la mostra ‘Football: Designing the Beautiful Game’

Fame?
Londra è famosa per… mangiare ‘on the road’
Street food dovunque, a cominciare dal fish and chips, enorme filetto di pesce avvolto da una croccante panatura ed accompagnato da patatine fritte. Gli inglesi lo mangiano dovunque e a qualsiasi ora. Gustatelo in uno dei parchi che vi abbiamo suggerito o in un pub caratteristico oppure sulle sponde del Tamigi, come fanno i veri londinesi. Altra specialità sono le scotch eggs, uova sode racchiuse in carne di salsiccia, impanate e servite cotte o fritte, mentre le jacket potatoes sono patate cotte al forno con tutta la buccia, ripiene di fagioli, tonno, formaggio o carne a vostro piacimento. Non mancano i tocchi esotici, come gli arabi kebab, i bao asiatici e i samosa, popolari finger food Indiani caratterizzati da una sottile sfoglia croccante che racchiude un cremoso ripieno speziato.

Scotch Eggs

Borough Market
E’ il paradiso dello street food britannico e non solo, infatti troverete banchi di cibo tailandese, giapponese, messicano, francese, italiano, spagnolo…Trionfa il british food: dai succulenti bagel con manzo salato firmati da Nana Fanny, ai generosi panini di lonza di maiale arrosto con ripieno e salsa di mele oppure petto di tacchino con ripieno e salsa di mirtilli o carne di manzo salata con sottaceti all’aneto e senape.
Voglia di ostriche?
La vostra meta sarà la botteguccia di Richard Haward, dove verranno sgusciate proprio di fronte a voi, super fresche, a buon prezzo e perfino in versione ‘souvenir’ con il guscio dipinto a mano…I cheese toast di Kappacasein sono la leggenda del Market.
Questi enormi panini al formaggio grigliato sono realizzati con un generoso aiuto della raclette londinese prodotta a Bermondsey dal proprietario Bill Oglethorpe

i cheese toast di Kappacasein

Da Pieminister troverete i tradizionali meat pies, tortini salati pasta di sfoglia e pasta frolla, ripieni di carne o verdure e serviti con contorno di fagioli. Un cibo ‘comfort food’ da gustare rigorosamente con una bella e fresca birra scura. Un piatto strepitoso, incluso della lista dei 10 migliori cibi inglesi da non perdere.
E vi pareva che io mi perdessi la ricetta…? Eccola!

MEAT PIE
Ingredienti
Per 6 persone

  • 2 rotoli di pasta sfoglia già pronta
  • 2 fette spesse di pancetta affumicata
  • 750 grammi di carne di manzo 
  • 2 cucchiai di farina
  • mezza tazza di brodo di carne
  • mezza tazza di concentrato di pomodoro
  • 2 cucchiai di salsa worchester
  • 2 cucchiai di erbe aromatiche
  • 1 cucchiaio di senape in polvere
  • 1 uovo
  • mezza cipolla
    olio extra vergine di oliva q.b.
    sale q.b.

    Preparazione

Rosolate in olio caldo i dadini di pancetta e la cipolla. Bastano 5 minuti e poi
aggiungete la carne e fate cuocere per altri 5 minuti, mescolando spesso. Aggiungete brodo, farina , concentrato di pomodoro, la worcestershire, le erbe miste e la senape. Lasciate cuocere senza coperchio per far evaporare un poco del  liquido. Stendete un rotolo di pasta sfoglia su una teglia e bucherellatela, Sbattete un uovo in una ciotola e spennellatelo sui i bordi. Unite la carne. Sigillate il tortino con il secondo rotolo premendo bene sui bordi. Fate 1 taglio al centro e spennellate la superficie. Forno preriscaldato a 180°. Infornate per circa 40 minuti e sfornare quando la superficie è dorata e croccante.

INFO
Visit London

Do you want to make a real ‘London Meat Pie’?
Just turn the page . click Next>

LONDON MEAT PIE, the recipe

Ingrediants
For 6 people

2 rolls of ready-made puff pastry

2 thick slices of smoked bacon
750 grams of beef
2 tablespoons of flour
half a cup of meat broth
half a cup of tomato paste
2 tablespoons of worchester sauce
2 tablespoons of aromatic herbs

1 tablespoon of mustard powder
1 egg
half onion
extra virgin olive oil to taste
Salt to taste.

Preparation

Brown the diced bacon and onion in hot oil. It takes 5 minutes and then
add the meat and cook for another 5 minutes, stirring often. Add stock, flour, tomato paste, Worcestershire, mixed herbs and mustard. Cook without a lid to allow some of the liquid to evaporate. Spread a roll of puff pastry on a baking sheet and prick it, Beat an egg in a bowl and brush it on the edges. Add the meat. Seal the pie with the second roll by pressing well on the edges. Make 1 cut in the center and brush the surface. Oven preheated to 180 °. Bake for about 40 minutes and remove from the oven when the surface is golden and crisp.

INFO
Visit London

 

 

 




Le spettacolari vetrine natalizie di NEW YORK, LONDRA, PARIGI e MILANO (bellissime… ma con qualche scivolone…)

DI CESARE ZUCCA

Milano. Il Natale 2020

New York, Parigi, Londra , Milano… è un Natale difficile per i grandi magazzini e per le boutique griffate…
Le restrizioni sui viaggi e le limitate possibilità di shopping poco invogliano ai consueti itinerari per ammirare le vetrine  natalizie e agli inevitabili acquisti e regali.

Ecco l’addobbo tendenza per l’albero di Natale 2020. Tutti i Babbi Natale con mascherina e gel disinfettante. Beh la carta igienica è opzionale…

Le Festività 2020 portano le vetrine, le luminarie, gli addobbi a lanciare messaggi ed esprimere sia un ricordo per vittime del Covid, sia un tributo a tutti coloro che lo combattono e aiutano a combatterlo, ma soprattutto vogliono regalare un messaggio di speranza e positività.
Mai come quest’anno il consueto “Buon Natale e Felice Anno Nuovo “ suona vero, sentito e augurale.

New York. Santa Claus versione discoteca anni ’80 sorride e sprizza amore

Allora: mascherina, sciarpa e giaccone, soprattutto… distanza!
Si parte per il nostro “window shopping tour

NEW YORK
Nell’ Upper West Side troviamo Bloomingdale’s uno dei più rinomati grandi magazzini con le vetrine più famose e elaborate. Sono tempi tristi e quest’anno Bloomingdale’s invita a donare allegria e felicità, ad accendere una luce e a regalare un  sorriso. Nella sua vetrina “Give a Smile”, trionfa la classica palla da discoteca anni ’80.

New York. Un invito a regalare amore e felicità nelle vetrine di Bloomingdale’s

New York. Le vetrine di Bloomingdale’s invitano al sorriso

Poco piu’ in là, troviamo Saks 5th Avenue, con la sua spettacolare facciata luminosa di più di 600.00′ lampadine. Le sue vetrine, popolate da buffi personaggi ,vogliono lanciare il messaggio “Come possiamo festeggiare oggi”

La sfolgorante facciata di Saks sulla Quinta Strada

New York. Saks celebra con ottimismo il ritorno di piacevoli weekend fuori New York. Ecco la funicolare che collega Manhattan a Roosvelt Island

New York. Festeggiare rispettando le regole.

Tra i consigli intelligentemente attuali: un’ allegra riunione di amici con pranzo ‘distanziato ‘ servito in strada da un camioncino street food oppure la gioia di sfoggiare un nuovo look per il 2021 con nuovo taglio di capelli, fatto in un barbiere vecchio stile.

New York. Saks celebra i riti delle Feste. Barba e capelli per iniziare l’Anno Nuovo con un look ‘wow’.

Ultima tappa Macy’s, reputato il più grande negozio di Manhattan con commessi fluenti in ben 36 lingue. E’ stato il primo grande magazzino a presentare le vetrine natalizie, nel 1874 e sono le più amate dai bambini.

New York. I ‘grazie’ in 16 lingue di Macy’s

Quest’anno il tema è un  toccante “Grazie”  in 16 lingue, dedicato  a tutti quelli che sono in prima fila nella lotta contro la pandemia.

New York. Le straordinarie vetrine di Macy’s

New York. I ‘grazie’ in 16 lingue di Macy’s

E in Europa ?
Andiamo in tre città famose per lo shopping, per le loro spettacolari vetrine e per sfavillanti strade illuminate: Londra, Parigi e Milano.

Le vetrine più belle del mondo ci aspettano!

LONDRA

Quest’anno molti eventi sono stati cancellati ma le strade del centro, come Oxford Street,  Bond Street, Carnaby Street, Marylebone, Covent Garden con le loro luci e le loro vetrine vogliono celebrare medici, infermieri e tutti coloro che sono in prima linea per combattere la pandemia.

Londra.-nell’ legante-zona-di-Mayfair-linconfondibile-atmosfera-londinese-

John Lewis, Debenhams e Selfridges fanno brillare Oxford Street, paradiso dello shopping londinese. Covent Garden accende tutto lo splendore natalizio del  West End.

Londra . Le luci di Oxford Street e gli addobbi di Covent Garden

Londra.Harvey Nichols

Londra. L’invito a cambiare di Selfridges

Londra.-Shopping-da-Selfridges

Londra. Fortnum Mason ha ripescato nel suo archivio di vetrine natalizie ,iniziate nel 1930 e ne ha riproposte  otto.

Londra. Fenwick ci riporta a un’atmosfera classica. Santa Claus e i regali

Londra-.-Tiffany

Londra. Harrod’s , il grande magazzino più famoso della città, ha ‘impacchettato’ la sua facciata in stile natalizio

Londra.Alberi-bianchi-nelle-vetrine-di-Vuitton-gemellate-a-quelle-di-Milano-

PARIGI

La ‘Ville Lumiere’ fa brillare tre luoghi emblematici : Place Concorde con proiezioni sull’obelisco colorato di blu la cui base è decorata con abeti, creando una bella prospettiva “blu-bianco-rosso”, con lo scintillio della Torre Eiffel che ha annunciato la riapertura a partire dal16 Dicembre e che ha voluto ricordare le vittime del Covid e onorare tutti coloro che sono in prima linea per combattere il virus e le spettacolari luminarie rosse degli Champs-Elysées.

Parigi. Le spettacolari luci dei Champs Elysèe

Place de la Bastille si è unita alla festa, con scenografie simili sulla Colonne de Juillet. Si è illuminato anche il Municipio di Parigi, con “una proiezione sulla facciata del monumento e una foresta scintillante in cui i visitatori possono passeggiare.

Parigi. Foreste di luci

La ‘grandeur’ francese commette però uno scivolone nelle vetrine dei negozi Printemps. Piuttosto criticate e discusse per la scelta di aver messo in bella vista gruppi di persone che, senza mascherina e poco distanziati, festeggiano il Natale suonando in una band o ballando a bordo di una nave…

Parigi. Non proprio azzeccate le vetrine di Printemps che mostrano grandi riunioni per le feste e le vacanze natalizie.

Parigi un esercito di folletti nelle vetrine grandi magazzini Primtemps

Parigi. La ‘Ville Lumiere’ mantiene le promesse. Sfavillio di luci alle Galeries Lafayette

Parigi. Les Galeries Lafayette coccolano i più piccoli.

Parigi. L”opulento BHV Marais e le luci della Tour Eiffel che ricordano le vittime del Covid

MILANO

Milano. ‘LOVE’ messaggio universale e le vetrine’gemelle’ di Vuitton, a Londra e a Milano

Nonostante le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, Milano segue la tradizione natalizia rinnovando come ogni anno le sue vetrine, Meno sfarzose del solito, quest’anno hanno assunto una veste più rigorosa, più riflessiva, più intima. Molti i messaggi di speranza e l’invito a tener duro e non abbassare la guardia .

Milano. Via Dante

Le classiche bocce dell’albero di Natale diventano motivi di decoro e pezzi di  arredamento. In Via Manzoni troviamo le vetrine di Giorgio Armani. Eleganti, essenziali, sofisticate, proprio come la sua moda.

Milano Le vetrine di Giorgio Armani, Eleganti, essenziali, sofisticate, proprio come la sua moda.

Milano. Il messaggio augurale di Moncler

E lo scivolone milanese?
E’ firmato nientemeno che da Dior, la mega griffe francese che fa brillare la elegantissima Via Montenapoleone con un’illuminazione, beh,  non proprio inedita. Sono le tradizionali luminarie tipiche delle feste popolari nel Sud Italia, già viste nelle passerelle di Moschino, Dolce e Gabbana e quest’anno riciclate anche Dior, strana scelta.

Milano. Le luminarie siciliane colpiscono ancora. Dopo Moschino e Dolce e Gabbana, quest’anno anche Dior…. strana scelta .

Milano, dolce Natale. In vetrina ritornano le Pastiglie Leone, anche in cioccolato.

Milano. Deliziosi pinguini nelle vetrine della Lego

La Rinascente ospita il mondo fantastico di Lemax, brand leader per la produzione di carillon, miniature e villaggi a tema,

Milano. Nelle vetrine de’ La Rinascente si anima il mondo fantastico delle mini creazioni Lemax,

Milano. Nelle vetrine de’ La Rinascente si anima il mondo fantastico delle mini creazioni Lemax

Il ‘quadrilatero della moda’ di Via Della Spiga e dintorni opta per il non-convenzionale. Molte vetrine innovative, molte minimaliste, molte non-tradizionali, ma il classico albero adornato di rosso e il panciuto Babbo Natale fanno comunque capolino anche nelle vie più sofisticate.

Viva la tradizione! Il classico albero adornato di rosso e Babbo Natale

Milano. La passeggiata preferita dai milanesi, i tradizionali 4 passi in Galleria

A tutti gli auguri di un Natale sicuro, sereno e felice!

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’




LONDRA. CHEF SRIRAM AYLUR E LA RAFFINATA CUCINA INDIANA DEL QUILON.

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA –

London Calling! The Best Indian Restaurant.
Quilon, piccola città nella provincia di Kerala in India del Sud  si è spostata nel cuore di Londra, nella elegante zona di Westminster. Perlomeno con il nome: Quilon è infatti il rinomatissimo ristorante di alta cucina indiana condotto dallo Chef Sriram Aylur, stella Michelin dal 2008 e tuttora insignito del prestigioso riconoscimento.


Quilon condivide gli spazi con il lussuoso Hotel Taj 51 Buckingham Gate e spicca per il suo   design rigoroso ed essenzale, ad eccezione dei suggestivi quadri che tappezzano le pareti. dai colori netti e dalle forti emozioni.

Sono tutte opere di Paresh Maity, un apprezzato artista indiano e caro amico di Sriram.

La cucina di Quilon ci porta nell’India meridionale. All’inizio del pasto mi è stata servita selezione di chutney, speziati si , ma sorprendentemente poco piccanti. Ho trovato che  a  volte le spezie sembravano essere attenuate e ravvicinate a sapori occidentali.


Le cimette di cavolfiore fritte erano croccanti e avevano un sapore gradevole, condite con foglie di curry, yogurt e peperoncino verde, I gamberetti al pepe erano teneri e ben speziati, serviti con salsa di mango e menta.
Ho poi gustato il pollo mangaloreano è un piatto dello stato costiero di Kamataka, aromatizzato con cocco e una gamma di spezie tra cui fieno greco, peperoncini rossi e chiodi di garofano.

  Il merluzzo nero cotto nelle spezie era abbastanza piacevole, ma ho preferito i gamberi al peperoncino con grani di pepe rosa macinati.

l Il mio piatto preferito? il tradizionale agnello biryani , servito dentro una grande pentola ben sigillata per conservarne profumo e sapore.


Quando è nata la tua passione per il cibo?
Dalla prima volta che sono entrato entrato nella cucina di mio padre, chef anche lui, è stato l’inizio di una lunga ricerca, di una passione senza limiti e della continua conoscenza del cibo. Studiavo legge e ho abbandonato gli studi per entrare nell’Istituto alberghiero e tecnologia della ristorazione.
La passione continua in famiglia?
Si, amo cucinare a casa e i miei ragazzi se la cavano benissimo, Il più grande punta sulla cucina giapponese, il più piccolo ama il cibo italiano, quando sono in vena di una buona pasta… ho un ristorante italiano in casa.
Cosa spicca nel tuo menù?
E’ un menu molto ricco e può soddisfare qualunque richiesta: carni , pesce, frutti di mare, gamberi. I miei preferiti: pollo al mango, merluzzo al forno, rombo macerato in coriandolo, menta, limone, aceto, capesante  al cocco e ogni giorno la ‘fisherman catch’, un pesce freschissimo che presento sempre i modo diverso.


Se ha del tempo libero, quali cittò ami visitare?
Tra le mie preferite: Barcellona, Milano, New York San Francisco e poi scopro sempre nuove città in India. Amo l’arte e l’architettura e naturalmente l’approccio con la cucina locale,
Prossimi viaggi?
Giappone, Australia, Turchia… una lista molto lunga,


La ricetta di Sriram Aylur
COSCE DI QUAGLIA RIPIENE
Ingredienti
Per 4 persone
Per la quaglia
4 quaglie (disossate e scuoiate della pelle)
1 cipolla tritata finemente
Un pezzo di zenzero da 2 cm
1 rametto di foglie di curry
1/4 cucchiaio di curcuma
1/4 cucchiaino di Chaat Masala
Pizzico di polvere di Aamchoor
1/4 cucchiaino di finocchio in polvere
Sale qb
50 g di coriandolo fresco
15 ml di olio
Per la salsa
500 ml di quaglie
15 ml di olio
1 cucchiaio di semi di finocchio
1 cipolla tritata finemente
Zenzero tritato finemente
1 rametto di foglie di curry
1/4 cucchiaino di curcuma
1/4 cucchiaino di peperoncino in polvere
2 pomodori tritati finemente
50 g di coriandolo fresco
Sale qb
Preparazione
Per la quaglia

Tritare grossolanamente la carne di quaglia in un mixer e tienila da parte. Pulire l’ala e l’osso della gamba, tagliare le articolazioni in due, dovreste riuscire a mettere insieme 8 ossa. Arrostire per alcuni minuti e tenere da parte.
Scaldare l’olio in una padella e soffriggere la cipolla fino a doratura. Aggiungere lo zenzero, le foglie di curry, il masala chaat di curcuma, la polvere di amchoor, la polvere di finocchio, il sale e il coriandolo fresco e cuocere per un minuto a fuoco lento. Aggiungere questo composto in otto dimensioni uguali e ricostruirlo in una gamba di quaglia, attacca ogni gamba con un pezzo di osso in modo che mantenga la forma.
Scaldare un po ‘d’olio in una padella o piastra e scottare la quaglia. Posizionare sulla teglia e arrostire per 3-4 minuti. Servire caldo con la salsa.
Per la salsa
Scaldare l’olio in una padella e aggiungere foglie di finocchio, cipolla, zenzero e curry, mescolare e aggiungere la curcuma, il peperoncino e il pomodoro. Cuocere fino a quando i pomodori sono morbidi e aggiungere il gambo di coriandolo insieme al brodo. Regolare il condimento. Portare a ebollizione e far sobbollire per 5-10 minuti. Togliere dal fuoco e battere in un frullatore a immersione. Passare attraverso il filtro. Scaldare la salsa e servirla con la quaglia.

INFO
Quilon
41 Buckingham Gate | St James, nella zona di Westminster, rinomata per il Palazzo di Westminster, l’iconico Big Ben e la Piazza del Parlamento.

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.

 




Natale a Londra: vetrine mozzafiato, alberi spettacolari, luci strabilianti, perfino Babbo Natale sexy…. Sembrerebbe che la neve e la Brexit (per ora) non disturbino l’atmosfera natalizia…

DI CESARE ZUCCA –

Weekend a Londra per l’ultimo Natale pre-Brexit.
Un certo clima di austerity? Meno shopping del solito? Sinceramente non me ne sono accorto, distratto com’ero dalle  mille luci e dalle incredibili luminarie. Oxford Street, Carnaby Street, Covent Garden… ogni quartiere gareggia per essere il più scintillante e per stupire con le sfarzose vetrine.  Si parte!
Harrods  Incominciamo alla grande con il leggendario grande magazzino che presenta animali in festa, splendide scatole regalo, scenari innevati e mega orsacchiotti,

Liberty Ci sono voluti 8 giorni per realizzare queste stravaganti vetrine  dedicate all’Albero della Vita, un’utopia ultraterrena piena di regali.


Harvey Nichols Elegante spettacolo in viola e verde ispirato all’aurora boreale tra pannelli di cedro e splendide ghirlande natalizie
Fortnum & Mason In questo paradiso gourmet i protagonisti sono tanti gattini dall’area furbetta intenti a produrre tutto il necessario per una festa regale, dallo champagne a torte succulente.


Hamleys Lo spettacolare negozio di 4 piani dedicati ai più piccoli, Le adorabili vetrine natalizie ci portano in  un paese delle meraviglie popolato da tanti Ty Beanie Boos.

Selfridges, il regno della moda sfoggia vetrine metalliche e futuristiche, forse le più spettacolari della città. Una “fantasia futura” nei toni argento, bianco e blu, trionfa “Cinderella’s Ballgown” uno splendido abito da vera principessa delle fiabe.

Londra, capitale dell’innovazione e del design, non rispamia di certo l’albero di Natale, proponendolo anche in versioni insolite, come la gigantesca piramide dell’esclusivo Club Annabel’s dentro il quale è letteralmente possibile entrare. La stazione St Pancras International, con lo zampino di Lancome, omaggia la Tour Eiffel mentre a Granary Square spunta la geometria di enormi triangoli luminosi.

Uno degli alberi più chic è quello del The Royal Exchange, storica struttura dall’architettura mozzafiato che ospita boutiques e ristoranti. Decorato con i tradizionali pacchetti azzurri e i panieri contenenti gli squisiti prodotti enogastronomici di Fortnum & Mason. (il mio regalo preferito, casomai qualcuno fosse in vena di farmi una sorpresa… lol)

Il Claridges Hotel dedica non solo il suo albero ma anche un treno al proprio direttore  creativor Christian Louboutin, il re delle scarpe dalla suola rossa, mentre lo spettacolare mercato del Covent Garden, tappa must della visita londinese, fa scintillare lo shopping con un tradizionale albero mille luci.

L’invito al riciclo quest’anno è particolarmente sentito, sia negli alberi che negli addobbi di Carnaby Street che ci porta nel profondo di un suggestivo ‘Oceano riciclato’, dalle meduse realizzate con sacchetti di plastica alle balene fatte con le lattine delle bibite. Bellissimo!


Andiamo nella trendissima zona di Shoreditch, e troviamo addobbi di materiale riciclato anche per l’albero dell’Hotel The Curtain, mentre la designer Yinka Ilori sintetizza l’albero del  Dulwich Pavilion usando asticelle di legno colorato.

Voglia di pattinare sul ghiaccio?
Puntate verso The Somerset House, spettacolare edificio neoclassico situato nel cuore di Londra. oppure unite cultura a divertimento, con una visita allo straordinario Museo di Storia Naturale seguita da una divertente pattinata sulla pista del Natural History Musem Ice Ring

Santa Claus sexy!
Nelle passaggiate natalizie non può mancare Oxford Street. Sotto un cielo tempestato di angeli troverete i negozi e le vetrine più accattavanti. a cominciare dalla moda che quest’anno vuole tutta la famiglia in tenute da elfo in relax.

Vanno a ruba i buffi maglioni con un inedito Babbo Natale mezzo nudo…

Anche i migliori hotel fanno a gara per avere l’albero più originale: The Connaught ha ingaggiato l’artista Sean Scully per realizzare un albero luminoso dall’effetto ipnotizzante, mentre il Savoy ha puntato sui 372,000 tasselli di LEGO che hanno creato un albero-pupazzo che sembra uscito dalla casa dei Muppets.

L’hotel London Edition, regno del design, snobba le tradizionale bocce di vetro colorate e le sostituisce con nastri e bozzetti in bianco e nero , che mi hanno vagamente ricordato i disegni di Cocteu.

Il ristorante sketch ,giudicato uno dei più eleganti di Londra, sposa il concetto giapponese ‘la bellezza è l’imperfezione’ presentando un albero contorto e decorando le tavole con rami sghembi.

Al 39esimo piano dello spettacolare grattacielo The Gherkin, vi aspetta un fantastico cocktail bar con uno degli alberi più alti della città, addobbato in stile classico con sfere rosso e oro. Chiamatemi demodè... ma questo albero. cosi tradizionalmente old fashion è, tra tutti quelli che ho visto , il mio preferito!

London Christmas treesBrexit o non Brexit, per festeggiare o per tirarsi su di morale… niente di meglio che un drink nel cocktailbar Cahoots a Soho, ex una vecchia fermata della metro il cocktail bar ispirato agli anni ‘40 con musica e camerieri vestiti in tema.
Voglia di un drink escusivo? Tuffatevi in un vero ‘Winter Wonderland’ The Ivy Chelsea Garden. Fuori una meravigliosa facciata ispirata a Narnia, la regina delle nevi e dentro spettacolari cocktail invernali come il superlativo Narnia Negroni.
E come gran finale?
Una notte nel West End! Il leggendario Shaftesbury Theatre ha messo in scena musical più top del momento: &Juliet, la più grande storia d’amore rivisitata da una Giulietta mai vista: rock, femminista, esplosiva!
Merry Christmas!

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.

English version click Next

Xmas Weekend in London
A certain climate of austerity? Less shopping than usual? Honestly, I did not notice, distracted as I was by the thousand lights and incredible illuminations. Oxford Street, Carnaby Street, Covent Garden … each neighborhood competes to be the most sparkling and to amaze with glitzy shop windows. Let’s go! Harrods Let’s get off to a great start with the legendary department store featuring party animals, beautiful gift boxes, snowy scenery and mega teddy bears, Liberty It took 8 days to create these extravagant showcases dedicated to the Tree of Life, an unearthly utopia full of gifts. Harvey Nichols Elegant show in purple and green inspired by the Northern Lights among cedar panels and beautiful Christmas wreaths Fortnum & Mason In this gourmet paradise, the protagonists are many kittens from the crafty area intent on producing everything needed for a royal party, from champagne to succulent cakes. Hamleys The spectacular 4-storey shop dedicated to the little ones, The adorable Christmas windows take us to a wonderland populated by many Ty Beanie Boos. Selfridges, the realm of fashion features metallic and futuristic shop windows, perhaps the most spectacular in the city. A “future fantasy” in silver, white and blue tones, “Cinderella’s Ballgown” triumphs, a splendid dress of a true fairytale princess. London, the capital of innovation and design, certainly does not spare the Christmas tree, even offering it in unusual versions, such as the gigantic pyramid of the exclusive Club Annabel’s inside which it is literally possible to enter. St Pancras International station, with the hand of Lancome, pays homage to the Eiffel Tower while the geometry of huge luminous triangles appears in Granary Square. One of the most chic trees is that of The Royal Exchange, a historic structure with breathtaking architecture that houses boutiques and restaurants. Decorated with traditional blue packages and baskets containing the exquisite food and wine products of Fortnum & Mason. (my favorite gift, in case anyone is in the mood to surprise me … lol) The Claridges Hotel dedicates not only its tree but also a train to its creative director Christian Louboutin, the king of red-soled shoes, while the spectacular Covent Garden market, a must-visit in London, makes shopping sparkle with a traditional tree a thousand lights. The invitation to recycle this year is particularly felt, both in the trees and in the decorations of Carnaby Street which takes us deep into a suggestive ‘recycled ocean’, from jellyfish made with plastic bags to whales made with soda cans. Beautiful! We go to the very trendy area of ​​Shoreditch, and we find decorations of recycled material also for the tree of the Hotel The Curtain, while the designer Yinka Ilori synthesizes the tree of the Dulwich Pavilion using colored wooden sticks. Do you want to ice skate? Head to The Somerset House, a spectacular neoclassical building located in the heart of London. or combine culture with fun, with a visit to the extraordinary Museum of Natural History followed by a fun skating on the rink of the Natural History Musem Ice Ring Sexy Santa Claus! In the Christmas walks, Oxford Street cannot be missed. Under a sky studded with angels you will find the most attractive shops and windows. starting with the fashion that this year wants the whole family in relaxing elf outfits. The funny sweaters with an unusual half-naked Santa Claus are selling like hot cakes … Even the best hotels compete for the most original tree: The Connaught has hired artist Sean Scully to create a glowing tree with a mesmerizing effect, while the Savoy has bet on the 372,000 pieces of LEGO that have created a tree. puppet that looks like it came out of the Muppets’ house. The London Edition hotel, the realm of design, snubs the traditional colored glass bowls and replaces them with black and white ribbons and sketches, which vaguely reminded me of Cocteu’s drawings. The sketch restaurant, considered one of the most elegant in London, marries the Japanese concept of ‘beauty is imperfection’ by presenting a twisted tree and decorating the tables with crooked branches. On the 39th floor of the spectacular The Gherkin skyscraper, a fantastic cocktail bar awaits you with one of the tallest trees in the city, decorated in a classic style with red and gold spheres. Call me demodè … but this tree. so traditionally old fashion is, of all the ones I’ve seen, my favorite!




LONDRA: VIP CHEF ENZO OLIVERI: LA ‘SUA’ SICILIA, I COMPLIMENTI DI LADY DIANA, LE POLPETTE CHE HANNO FATTO BALLARE AL PACINO E UNA RICETTA RIGOROSAMENTE SICILIANA

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA  –

Nato a Palermo, vive a Londra. Una brillante carriera: Presidente della Federazione Chef Italiani nel Regno Unito,  Executive Chef Alitalia UK, Gudice della Nastional Young Chefs e Young Chef Olympiad in India. Negli ultimi cinque anni ha affinato le sue capacità di nutrizionista sportivo, diventando Executive Chef per la Squadra Nazionale Italiana Ciclisti. Con la ‘sua’ Sicilia sempre nel cuore, Enzo promuove le antiche ricette siciliane che nella sua cucina diventano sani piatti di dieta Mediterranea. Televisamente conosciuto come “The Sicilian Chef” ha dato un grande contributo alla diffusione della cucina italiana in molti show inglesi, tra cui “Cucine impossibili” con Michel Roux Jr, Sicily with Aldo & Enzo”con Aldo Zilli, “Go Octopus Hunting in Sicily” con l’amico superstar Gordon Ramsey . Dal Presidente Mattarella è stato proclamato Cavaliere Ufficiale OSI, quale Ambasciatore nel mondo dell’ ospitalità alimentare e culturale italiana e viene regolarmente invitato dal governo italiano per promuovere cibo e vita sana attraverso mostre, show cookings, corsi di perfezionamento, cene di gala. I vantaggi evidenti di una dieta mediterranea hanno portato Oliveri a collaborare con professionisti medici e a unirsi al movimento Slowfood e a prodotti originali come il pistacchio di Bronte, i capperii di Salina e l’olio di Nocellara del Belice. Gioviale, entusiasta, inarrestabile businessman, responsabile di più di sei ristoranti e di una scuola di cucina a Bromley, ha recentemente aperto Il suo nuovo ristorante nel cuore di Piccadilly “Tasting Italy. Enzo’s Kitchen”, dove l’ho incontrato.
Si parte alla grande con un classico fritto misto: arancina con carne (“quella del Commissario Moltalbano” tiene a precisare Enzo). Sul tagliere troviamo le tradizionali panelle e la frittedda, un piatto tipico di Palermo, con fagioli, piselli, carciofi e menta.

Ed ecco il top della casa: caserecce con pinoli di Bronte e un saporito guanciale di suino nero “ lo faccio arrivare direttamente dai monti Nebrodi” sottolinea lo Chef.Da buon palermitano, non potevano mancare gli Involtini di pesce spada con uvetta, pinoli e un delicato carpaccio di polpo maiolino con olive, servito con un’insalata al’arancia.
Più Sicilia di così…
Ristoranti, scuole, TV …quando inizia la tua giornata e quando finisce?
Sveglia verso le 8 e si va avanti fino alle 2 o alle 3 del mattino
Qual è la prima cosa che fai la mattina quando ti alzi?
Come tutti, un’occhiata al cellulare e caffè.
I momenti chiave nella tua cucina di Tasting Sicily
Si inizia con l’apertura  e un rilassato chop chop, battutine, si scherza, si ride.  Poi si parte con il servizio, concentrato e determinato, una macchina. E siamo arrivati alla chiusura, contento (o no, se qualcosa è andata storta ) si fanno pulizie, controll. Se super soddisfatti, si beve qualcosa e si va a casa stanchi.


Come sei diventato Chef?
La  mia passione per la cucina è iniziata alla tenera età di sei anni, dopo aver osservato i panettieri al lavoro nella mia bellissima Sicilia. Trovo che l’autentica cucina italiana sia quella regionale. Da bambino amavo fare da mangiare, ho iniziato con fare il pane, poi la pasticceria, infine la gastronomia a cui è seguito tanto studio e lavoro per diventare Chef. Penso che l’impegno di questo lavoro non finisca mai,
ogni giorno imparo cose nuove anche dai più giovani. Propobabilmente sarò un insegnante/studente finché vivrò..


Nella sua vita da chef, qualche episodio curioso?
Avere un polpo nel lavandino pronto per cucinarlo e non poterlo più’ trovare per più di 10 minuti (era andato a passeggio)
Sei spesso ospite di food show televisi che riscuotono grande successo tra i giovani.  Cosa pensi degli Chef in TV?
La televisione fornisce un concetto un po’ distorto. Uno show televisivo ‘vende’ lo chef come se fosse un Vip e chi tra i giovani non vorrebbere diventare un Vip? Ho detto Vip… e non Chef… Anche certe ‘battaglie’ in cucina sono un po’ fittizie, spesso solo uno spettacolo che piace al pubblico. Nella realtà della cucine, noi  Chef ‘veri’ non facciamo battaglie tra di noi, ma siamo una brigata.


Il tuo viaggio preferito?
In Alaska quando lavoravo nelle crociere. Paesaggi incredibili, wild life unica, poi per uno come me a cui piace la pesca, andare a caccia di salmoni e merluzzi mi rendeva elettrico e nello stesso tempo calmo alla vista di quei paesagi tranquilli.


A proposito di crociere, com’è lavorare in nave?
Una corsa dalla mattina alla sera, senza fermarsi mai, estenuante, però una grande scuola.
Ogni sera menu diverso, ispirato a cucine internazionali. Si, ho girato tutto il mondo e, nonostante l’impegno a bordo, sono riuscito a ritagliarmi qualche momento libero per vedere tanti paesi.
Raccontami della tua esperienza a DisneyWord in Florida
Mi occupavo del Padiglione italiano ed è stata un’ esperienza davvero speciale.  Figurati,  non venivo nemmeno chiamato Chef bensi Primo Protagonista del Cast, insomma un vero e proprio performer, 3500 coperti a giorno, ti assicuro un’esperienza unica.


Un viaggio che vorresti fare?
La Mongolia, perché se ne sa così poco e ha una grande storia, di sicuro la cucina e gli ingredienti saranno molto interessanti.
Dove ti piace passare il weekend?
In Irlanda, posto ideale per me, lì non mancano le provviste per i miei piatti ,adoro la loro musica folk e una buona Guinness.


Che macchina preferisci guidare’?
Una Mercedes S, comoda e affidabile, Quando sono in Italia, Cabriolet, Alfa Romeo, anche se una bella Vespa…


Una destinazione che ispira la tua cucina?
L’ India. Andarci a fare shopping di spezie è un rito. Al mio ritorno faccio tanti piatti fusion e varie marginature, dando dei gusti e sapori unici alle mie pietanze che si trasformano immediatamente in piatti signature. Ho trovato la cucina tailandese molto interessante, dalla loro cultura del cibo agli ingredienti, alle tecniche.


Menu siciliano. C’è qualche similitudine alla cucina inglese?
Trovo che il tradizionale shepherd pie sia molto simile al nostro il gattò di patate, un piatto storico, popolare nientemeno che nel Regno delle Due Sicilie.


Qualche cliente Vip?
Sylvester Stallone, John Travolta, Arnold Swarznegger , Madonna, Tom Cruise, John Travolta,, Kim Basinger tanto per citarne alcuni. Tra tutti, non dimenticheò mai Al Pacino che, dopo aver mangiato i tradizionali spaghetti con le polpette, ha iniziato a ballare in mezzo al ristorante. Comunque la Stella più gloriosa per cui ho cucinato è stata Princess Diana, in occasione di una cena all’ Hilton Park Lane. Ero molto teso, lo puoi immaginare. Tre giorni di preparazione. Ho optato per un menu semplice tra cui un piatto di gamberi serviti su un letto di verdure, che Lady Di ha particolarmente gradito. Semplice e alla mano, Diana ha  voluto ringraziare personalmente me e tutta la squadra per il pasto. E’ stato un momento di grande emozione.


Qualche appassionato di cucina nella tua famiglia?
Professionalmente nessuno, si mia mamma e prima ancora mia nonna erano ottime cuoche, ma per la cucina di casa. Tutto è incominciato con me, poi due dei miei fratelli e una decina dei miei nipoti che hanno intrapreso la strada dell’alberghiero e iniziato a lavorare in cucina.
Quanto è rilevante la tua terra nei tuoi piatti?-
Tanto, è base, espressione e decorazione anche quando cucino piatti non Italiani, un tocco della mia terra è essenziale.


Dove trovi l’ispirazione per creare un piatto?
Dall’ingrediente. Lo vedo, lo toccoi e penso: come lo cucino? Controllo le prenotazioni e mi chiedo cosa preparare. Da lì scatta l’ispirazione che si accompagna a stagionalità,  situazione meteorologica e al momento. Mie regole d’oro: l’aroma per invogliare, il sapore per soddisfare, quindi chele di granchio al profumo di sambuca, capesante allo zenzero, parfait di agrumi
Consigli per un pranzo con vista?
Se vedi il mare accompagnalo con il pesce e insalata.
Se vedi montagne funghi e selvaggina.
Se vedi dei grattacieli food design.


Raffinatezza dei sapori e dei gusti: quale località consigli?
Se parliamo dell’Italia chiaramente Lombardia e Piemonte, se parliamo del mondo, direi Hong-Kong e Singapore.
HaI un sogno nel cassetto?
Si, sono uno skipper, Amo il mare, la mia vita è il ristorante, avere le due cose insieme è il mio sogno.
Nel tuo frigo: sempre e mai
Sempre olive e pomodori. Ketchup e mayonnaise mai!
Il primo piatto che hai cucinato?
Anellini al forno, sotto la guida attenta di mamma.
Da allora non ho mai smesso di amarli e di inserirli in menu.. vuoi la ricetta?

ANELLETTI AL FORNO
(Per 4 persone)
>> Ingredienti:
>> – Olio d’oliva (200 ml)
>> – Melanzane (4 fette)
>> – 1 uovo
>> – Piselli (100 g)
>> – Anelletti (300g)
>> – Pangrattato (200g)
>> – Prosciutto (2 fette)
>> – 1 pallina di mozzarella
>> – Cacio cavallo (50g)
>> Salsa:
>> – Pomodori pelati (latta piccola)
>> – Vino (100 ml)
>> – 1/4 cipolla bianca
>> – Lean trito (200g)
>> – 1 gambo di sedano
>> – 1 carota
>> – Trancio di sale e pepe nero
>> – Olio di oliva (100 ml)
>> Metodo:
1) Per cuocere la salsa, tagliare a dadini la cipolla molto piccola. Metti 2 cucchiai di olio d’oliva nella pentola, quando è caldo. Aggiungi la cipolla a dadini fino a doratura. Tagliare il sedano e la carota a dadini fino a quando non sono piccoli e aggiungere alla cipolla. Quindi dopo la cottura aggiungere la carne tritata e mescolare. Cuocere fino a quando la carne diventa brunastra, aggiungere il vino e quasi lasciarlo evaporare. Frullare il pomodoro pelato nella pentola insieme a sale e pepe per almeno 1 ora a fuoco molto basso. (Mescolare nella durata). A cottura ultimata lascia raffreddare.
2) Lessare i piselli e lasciarli raffreddare.
3) Scolare le 4 fette di melanzana con il sale e il pepe nero per 6 ore. Quindi friggere e lasciarlo raffreddare.
4) Fatturare la pasta fino al ‘dente’ e lasciarla raffreddare.
5) Prendi un fiocco copri l’interno con olio e cospargi il pangrattato fino a quando si attacca
6) Posare le fette di melanzana e mescolare un po ‘di salsa con i piselli e la pasta
7) Riempi fino a mezza ciotola, quindi aggiungi l’uovo tritato, il prosciutto, i piselli interi e un po ‘di salsa, anche il cacio cavallo. Riempilo con pasta mista, finisci con un’altra spolverata di pangrattato e inforna per 20 minuti.
8) Servire sottosopra.

INFO
Tasting Sicily. Enzo’s Kitchen

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Cesare Zucca
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.




LONDRA: TRADIZIONE E TENDENZA (PARTE 2) LA VISITA ALTERNATIVA

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA  –

Siete ‘hipster’? Amate arte e design? Al grande museo, preferite una galleria di opere contemporanee? Cercate un hotel davvero insolito? Siete tipi rock? Siete interessati a tutto ciò che fa moda?
Nella mia seconda visita londinese troverete tendenza, unicità e tutto quanto soddisferà i tipi alternativi.

RifugIatevi nel paradiso del Design Museum, l’ingresso è gratuitotranne le mostre speciali, come quella attualmente in corso: uno spettacolare omaggio al grande regista Stanley Kubrick.

Ricchissima e accuratissima collezione di oggetti, manoscritti, arredamenti e costumi originali dei suoi capolavori, da Spartacus a da Barry Lindon a 2001 Odissea nello spazio a Arancia Meccanica e, naturalmente, il suo capolavoro The Shining, che ci regala anche gli originali abiti delle inquietanti gemelline fantasma…

Tutti i turisti prima o poi passano da Notting Hill per un giro tra le bancarelle del Portobello Market. Occhio agli acquisti, ai prezzi, alle imitazioni e ai falsi vintage…

Il pub più antico di Londra. Vi aspetta una tipica birra in un caratteristico pub.
Vi segnalo The Jerusalem Tavern, considerato il più antico pub della città.

Si ha traccia della sua esistenza fin dal 14 ° secolo e l’attuale edificio risale al 1720.
È uno dei più rinomati pub di Londra ed è aperto tutti i giorni della settimana per i pasti, caffè e, naturalmente, l’intera gamma delle birre St.
Peter.

C’è un museo che pochi conoscono: Museum of Brands, Packaging and Advertising, con più di 12.000 barattoli, poster, giocattoli. Oggetti familiari che fanno rivivere la storia del Regno Unito (e non solo) dal 1800 ad oggi, come l’attuale mostra 1950s: Battle of the Toy Brands.

Una foto panoramica della città? Potete evitare code e biglietto per il London Eye o la terrazza di qualche costoso ristorante,  basterà salire sulla terrazza del centro commerciale One New Change  dove, gratuitamente, avrete Londra ai vostri piedi e la cupola di Saint Paul così vicina che quasi potete toccarla, non solo fino a metà luglio, diretta gratuita con i tornei di tennis a Wimbledon.


Con la bella stagione, ogni scusa è buona per stare all’aperto. Durante l’estate è possibile guardare un film sotto le stelle alla Somerset House, ai Rooftop Film CLubs di Hoxton, Stratford e Peckham Rye, e in tante altre location
Lunch in battello con vista!
Esperienza davvero unica: godetevi lo splendore di Londra da una barca-ristorante con cucina gourmet. Si parte da Embarkment Pier e si percorre il Tamigi in lungo e largo.

Scoprirete una prospettiva della città completamente nuova e salperete con il nuovissimo Bateaux London Glass Room . Interni eleganti dIsegnati da  Tom Dixon e un luch  o una cena davvero memorabile. Vi assicuro niente di più emozionante che vedere dall’acqua tanti palazzo famosi, mentre uno speaker dà informazioni storiche e curiosità sulle maggiori attrazioni.

Il servizio e menu sono piuttosto accurati. Non apettatevi un ristorante stellato, ma gustato un ottimo patè di verdure e pollo con legumi freschi. Ecco il link Glass Room 

Showtime! Alla sera è dirigore uno spettacolo nel West End; le possibilità qui sono infinite : dal successo trasgressivo ‘Everybody loves Jamie!’

a ‘Tina’ il musical sulla vita di Tina Turner, prodotto proprio dalla rock star e interprato da 3 spettacolari cantanti e ballerine che impersonano la Turner in tre momenti della sua carriera.

Se amate la danza, sta per debuttare il balletto ‘Giulietta e Romeo’ nella nuovissima versione firmata dal geniale coreografo Matthew Bourne in scena al Sadler Wells dal 7 Agosto.

Trascorrete una giornata magica con un tour dietro le quinte dei film di Harry Potter alla Warner Bros. Studio Tour London Troverete set, costumi e oggetti di scena usati in tutti i film di Harry Potter, e potrete entrare in alcune delle location dei film.

Ancora magie? Le trovate da Davenports Magic aperto nel lontano 1898, Qui potete comprare una bacchetta magica e partecipare ad un workshop di magia per imparare alcuni trucchi che sbalordiranno gli amici. Per non parlare delle pozioni magiche, ce ne sono a centinaia….dalle più romantiche alle più venali,  quella per ritrovare l’amore perduto a quella per trovare un portafoglio ben imbottito proprio davanti alla porta di casa…

Ore 17: potreste gustarvi il classico tè pomeridiano sopra ad un autobus rosso a due piani, mentre giri per la città passando per Buckingham Palace, Piccadilly Circus e tutti gli altri monumenti famosi di Londra, Informazioni da BB Bakery.
Il quartiere Soho è famoso per la vita notturna, culturale e la sua Chinatown, quindi ottima cucina orientale. Per mangiar bene e spendere poco, questo è il posto giusto! Qui si trova anche la famosa Carnaby Street, vero cult degli anni ’60, e icona che della moda beat.

Shoreditch
Ho voluto riservare uno spazio speciale a questo quartere davvero unico e forse il più trendy della città, situato nell’ East End. Ex zona malfamata che ha visto bande di tutte le razze , ma che ultimamente è considerate uno dei quartieri più “cool” di Londra e, da molti, il quartiere hipster!

Concedetevi una passeggiata per le vie di quest’area. dai murales spettacolari firmati da grandi artisti come Damien Hirst, Tracey Emin e Alexander McQueen.


Non perdetevi The Village Underground Wall” o Curtain Road e tuffatevi nella via più trendy Brick Lane, dove produttori indipendenti, stilisti emergenti e imprenditori d’avagiardia hanno insediato i loro posti di lavoro e i loro negozi.

Qualche esempio ? Le meravigliose e capaci valigie di Horizn Studio che vi verranno consegnate direttamente in albergo,

il fornitissimo ‘guitar bar shop’ Lucky Fret, niente meglio di musica e caffè.

i I profumi artigianali di Le Labò, io sono letteralmente impazzito per l’essenza al bergamottoNel weekend la strada si riempe di street food, vintage, introvabili vinili, e mille altre idee… è il mercato più ‘cool’ della città, qui si fanno davvero ottimi affari e si possono gustare specialità delle cucine di tutoo il mondo, segnatevelo nell’agenda.

E visto che siamo in tema di mercati, vi consiglio una scorazzata tra i mille prodotti del marcato n.1 di Londra The Borough Market, dove, oltre che trovare cose utilissie per la casa potrete gustare specialità gastronomiche di mezzo mondo e i più classici piatti britannici, come l’imperdibile panino al formaggio fuso, una delizia!


Elisabeth Street una delle più belle strade di Londra e sede di una straordinaria collezione di boutique di nicchia e attività commerciali. Il salotto rosa di Peggy Porschen è uno dei caffè più instagrammati al mondo.

La panetteria francese Poilâne è riconosciuta come una delle migliori pasticcerie di Londra (utilizzando solo la farina trasportata dalla Francia), sebbene il proprietario della panetteria Dominique Ansel, confinante, sia stato recentemente incoronato come il miglior pasticciere al mondo. Provate uno dei suoi famosi cronuts e capirete perché.

Dove mangiare
Non ho dubbi : con due indecrivibili locations la Jones Family vi aspetta nei suoi ristoranti-bistro. Qualità dl cibo alle stelle, servizio supercool e prezzi contenuti, per non parlare dell’arredamento tra il pop, il retro e un pizzico di Frida Kalo…

Il primo The Jones Family Projects trova nella trendy zona Shoreditch. Qui troverete  una marea di drinks, cucina britannica e le loro succulente portate di carne, che Steak Society di Londra ha inserito tra le migliori della città.


L’ambiente è semplice e raffinato , vi potrete accomodare al bar oppure al tavolo tradizionale o quello alto, accovaccandovi su comodi sgabelloni Ecco l’indirizzo 78 Great Eastern Street | Shorditch | London | EC2A 3JL

Il secondo ristorante, aperto recentemente, è stato denominato The Jones Family Kitchen e si trova a Belgravia, una delle zone più belle di Londra,  semi nascosto in un halley che sembra un set di un film di Sherlock Holmes…
7-8 Eccleston Yards, Belgravia, London SW1W 9AZ

Per cena, ho assaggiato un croccante tanworthp pork belly (pancia di maiale) con capasante, ananas, cavoletti e tapioca, gusti diversi che si amalgamavano bilanciandosi a meraviglia.

e in seguito, un signature dish del Jones: Salt Marsh Lamb Chop, costola di agnello con purè di patate, cipolle argento e servito fumante. Gustosissimo.Ho provato e amato ambedue le locations, ma la mia preferita è quella di Belgravia, forse perchè è più intima e segreta. Comunque, sia vi troviate a Shoreditch, sia a Belgravia, tenete presenti i ristoranti dei Jones, dove il gusto sposa laf antasia e la creatività, non solo nei piatti.


Dove alloggiare
Dopo un weekend così intenso, l’importante è rientrare nel proprio hotel e godersi un meritato relax. Al turista alternativo, vorrei segnalare due alloggi che secondo me presentano delle caratteristiche davvero speciali.


Hotel Courthouse Shoreditch. Sì. il nome lo dice, era il Palazzo di Giustizia, la Old Street Magistrates Court e la stazione di polizia. Oltre a detenere e condannare criminali famosi, la stazione di polizia deteneva anche Eric Arthur Blair, autore di “1984” e Animal Farm, meglio noto come George Orwell. con tanto di prigioni tuttora presenti, e rinnovate come ‘celle-party’ per chi le volesse affittare per una festa o una bicchierata con gli amici.

  Si entra nell’immensa hall, dai pavimenti lavorati e dalle splendide finestre mosaicaie per incontrare il maestoso scalone. Si trova nel mezzo dell’epicentro artistico e creativo di Londra. 86 camere e 42 suite, tutte 5 stelle.

Camere di stile contempoareo, letti comodissimi, tutti i confort, un terrazzo con bar e vista spettacolare della città. Il beakfast è curatissimo, mentre dalle pareti ammiccano personaggi di ogni epoca.

Piscina, sauna, sala cinematografica di 196 post a disposizione degli ospiti appassionati di film cult, insomma un hotel atrezzato e divertente, basta pensare alla doppia pista di bowling a disposizione notte e giorno. L’ ho provato e lo consiglio.


Hotel K West
Sei un tipo rock? Allora scegli anche tu questo hotel, ispirato ispirato al ricco patrimonio musicale e alla storia dei musicisti del West London e a molti artisti contemporanei, molti dei quali, tra cui Mark Ronson, Lily Allen, Kings of Leon, Noel Gallagher e Amy Winhouse,  vi  hanno soggiornato.

La storia dell’edificio K West iniziò negli anni ’50 quando divenne la sede degli studi di registrazione e trasmissione della BBC a Shepherd’s Bush. L’edificio era la base di un mix eclettico di servizi della BBC. Da The World Service a David Bowie, Jimi Hendrix e Bob Marley, sessioni e trasmissioni leggendarie sono state catturate all’interno delle mura di K West.

Troverai camere coloratissime, poster musicali pareti,  non poteva mancare John Lennon, isomma un vero inno alla creatività e alla musica. 219 camere dallo spazio generoso, grandi letti, TV a schermo piatto LCD

La Spa olistica è stata premiata dal Good Spa Guide Awards 2015 e vincitrice del World Luxury Spa Award, offre una gamma di trattamenti esclusivi. K Spa ha introdotto a Londra il primo “Snow Paradise”, che riproduce l’esperienza finlandese di alternanza tra ambienti ghiacciati e ambienti fumosi.

Ogni venerdì e sabato, i migliori DJ suonano dalle 22:00 alle 2:00, mentre i mixologist esperti dell’hotel creano cocktail esotici per un pubblico decisamente cool.

1) Buenos Aires ‘La Revancha del Tango’. Danzare la ‘milonga’ e lasciare a goffi turisti il compito di muovere impacciati passi di tango…

2) Lisbona
Lasciarsi abbandonare al ritmo del fado, illuminarsi gli occhi dei sorrisi della gente e vivere in un ritmo lento,  lontano dalla globalizzazione, ma forse  ancora per poco…3) Dublino
Amo Dublino per la sua architettura georgiana, la vigorosa cultura dei pub, i parchi spaziosi, l’attrattiva posizione sul mare e musei e gallerie mozzafiato. Buona pinta di Guinness! 4) Porto
Una scena artistica coraggiosa, una città vecchia medievale e numerose spiagge idilliache nelle vicinanze, esplorano l’affascinante Porto, fusione unica di architettura romanica e mediterranea con la sua monumentale torre a spirale, i tetti in terracotta e la cattedrale. 5) Matera
Qualunque foto non ne giustifica la bellezza. Un incanto mozzafiato a 360 gradi da vivere lì, notte e giorno6) Venezia
“Dans Venise la rouge pas un bateau qui bouge, pas un pêcheur dans l’eau, pas un fallot”, grazie Alfred (de Musset) 7) Savannah, Georgia
Il tempo si è fermato, non sembra una città degli Stati Uniti, ma quasi un ricordo dell’Europa, dai bed ‘n breakfast con le uova di Fabergè (originali) sopra il camino, . Leggete ‘Mezzanotte nel giardino del bene e del male’ e vi verrà voglia di andarci.

8) Cinque Terre
Ne basterebbe una, forse due, forse tre per fare un miracolo di bellezza… invece sono addirittura cinque: cinque gioielli che nessun luogo al mondo potrà avere.

9) Milano
La mia (prima) città. Dove sono nato, dove la mente torna… Quando sono ‘milanese’ scopro incantati giardini interni, ritrovo i profumi del panificio sotto casa, l’accento sbruffone del milanese abbruttito. Però amo la mia Milano


10) New York
La mia (seconda) città. Il ‘melting po’ è un minestrone di tutto e di tutti. Oggi la odi, oggi l’adori. Oggi ne vuoi venir via, oggi non ne puoi vivere senza. I LOVE NY

CESARE ZUCCA
Milanese di nascita, vive a New York.
Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita, intervista chefs di tutto il mondo, raccoglie le loro ricette e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.  E vi racconta il tutto da ‘turista non turista’.

 

 

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LONDRA: TRADIZIONE E TENDENZA (PARTE 1) LA VISITA CLASSICA

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA  –

Londra, dove storia e arte incontrano avanguardia e tendenze. C’è sempre qualcosa di nuovo: una mostra, un evento, un ristorante, l’apertura di un negozio, di una boutique e, naturalmente, uno shopping super trendy.

Oggi vi racconterò i percorsi più tradizionali mentre domani quelli più alternativi, per impreziosire la vostra ‘per una volta’ a Londra. Ecco quindi due itineari diversi, uno per chi predilige una visita ‘classica’ e un altro per chi preferisce un percorso più ‘alternativo’. Partiamo con la tradizione.Londra è estesa… preparatevi a lunghi percorsi. Con l’utilissima Oyster Card potrete usare non-stop metropolitana e autobus per navigare la città a basso costo, viaggiando nel centro di Londra a qualsiasi ora e giorno.


Vi aspettano monumenti famosi come il Big Ben (ora impacchettato per restauri), Houses of Parliament e il maestoso Buckingham Palace, uno dei palazzi reali più famosi del mondo.
Non perdetevi la cerimonia del cambio della guardia,

mentre in estate, quando Queen Elisabeth è in vacanza, potete visitare le 19 magnifiche State Rooms, usate durante l’anno per eventi ufficiali.


Londra vanta alcuni dei migliori musei e gallerie del mondo, di cui molti a ingresso gratuito, come i il Museo di Storia Naturale, molte gallerie d’arte e l’incomparabile Victoria & Albert Museum, che ospita un tributo a due immensi nomi della moda e a due irrepetibili momenti della moda: Christian Dior e Mary Quant.

Per non sbagliare partirei dal maestoso British Museum, che, oltre alla sua splendida collezione permanente ospita una mostra… da urlo, è proprio il caso di dirlo, visto che è dedicata a Edvard Munch, l’autore del famosissimo ‘Urlo’.

Troverete una vasta galleria di opere dell’Artista e filmati d’epoca e una valanga di gadget ‘urlanti’ nel gift shop.


Ma le soprese del British non finscono qui , Al secondo piano vi aspetta un’ inedita collezione di cartoline postali d’arte e una galleria mai vista di schizzi del grande Rembrandt.
In occasione dei 200 anni dalla nascita della Regina Vittoria, Kensington Palace ospita la mostra ‘Discover the real Victoria’, un’esposizione ‘rivelatrice’ della vita privata della Regina. da bambina e da grande.


Turistico, ma comunque suggestivo, concedetevi il classsico giro sul London Eye, una delle attrazioni più visitate di Londra. 30 minuti di giri, fino toccare i 135 metri di altezza, Che vista!
Shopping! Dai negozi monomarca di Oxford Street, ai regali e ai bric-à-brac nei mercati di Londra a Westfield Stratford, il più grande centro commerciale urbano d’Europa oppure una visita ai leggendari grandi magazzini Harrods e Selfridges o l’incomparabile Fortnum & Mason, vero paradiso di delizie gastonomiche e dintorni. Commessi in livrea, confezioni regalo da sogno e le loro gelatine dolci…. un vero peccato di gola!

Ottima idea quella di un tour sul Tamigi per scoprire nolte attrazioni lungo il fiume, tra cui il Parlamento, la Torre, luogo di intrighi e cospirazioni e custode degli spettacolari gioielli della corona. Vi aspetta il Tower Bridge, considerato uno dei simboli della capitale inglese, nei pressi della Torre di Londra, da cui prende il nome. Se sarete fortunati come me, azzeccherete proprio il momento della suggestiva apertura del ponte.

Tra i monumenti religiosi, Westminster Abbey, scenario dei principali avvenimenti politici e religiosi, comprese le incoronazioni dei sovrani e la Cattedrale di dalla cupola spettacolare sulla quale potrete salire e godervi la città dall’alto.


Per un pomeriggio indimenticabile, un tè indimenticabile. E’ l’appuntamento con The Afternoon Tea che viene servito nelle lussuose sale dell’ Hotel Corinthia.

Sarete accompagnati al vostro tavolo per iniziare il rituale con una coppa di Laurent-Perrier Champagne, servito in un flute di cristallo Baccarat, seguiranno deliziosi minitramezzini salati. Mentre un pianista suona musica rilassante,

un tea sommellier vi aiuterà nella scelta di uno dei mille tè a disposizione, servito insieme ai famosi scones, piccoli panini a lievitazione naturale da spalmare con una delle peccaminose marmellate di frutta (quella al rabarbaro è una delizia).

Chiude l’avventura il ricco carrello di squisiti dolcetti e pasticcini Questa esperienza, davvero unica, costa da 45 a 65 sterline a persona, prenotazione obbligatoria.


Londra città verde. La capitale vanta otto splendidi parchi reali, tra cui Hyde Park, St James’s Park e Richmond Park spesso affollati da londinesi e turisti , mentre più tranquilli quelli di Kew o Chelsea Physic Garden.


Dove Mangiare
Il viaggiatore ‘classico ‘ ho scelto il massimo della tavola gourmet: Bob Bob Ricard, bistro stellato Michelin, stile vagamente francese, menu raffinato, luci soffuse, servizio impeccabile.

Di fianco al tavolo non solo troverete una comodissima presa per ricarircare il vostro cellulare ( piccola , grande idea…) ma anche il pulsante ‘Press for Champagne’ basterà premerlo e sarete serviti immediamtamente… pare che Ricard sia appunto il ristorante in Inghilterra dove viene versato più champagne.

Ne ho approfittato subito, pareggiandolo a gustose ostriche Jersey Rock, Hey ostriche e champagne… coppia perfetta !

Bob Bob Ricard è famoso per il suo menu che sposa la tradizionalecucina francese a quella aristocratica russa, quindi , some consigliatomi dal cameriere, ho provato i classici ravioli di aragosta, granchio e gambero e caviale di salmone.

Come secondo, una tradizionale sogliola meunière, cucinata alla perfezione, per concludere in dolcezza con Eton Mess En Perle, una sfera di meringa ripiena di sorbetto di fragola e crema di lampone… più chic di così…

Se invece siete in un mood esotico e in cerca di una cena dai gusti indiani, vi consiglio di considerare l’alta cucina dello chef Sriram Aylur e la sua cucina Kerala servita al Quilon, stella Michelin da oltre 10 anni, situato nel lussuoso Taj 51 Buckingham

e considerato uno dei migliori ristoranti indiani del mondo. Ambiente rilassato, arredamento essenziale, pareti adornate dai coloratissimi quadri del famoso artista indiano Paresh Maity, Il menu, che presenta anche una ricca lista di proposte vegetariane, spazia da carne a pesce. Ho iniziato con piccoli antipasti proposti dello Chef e innaffiati da champagne

, a seguire aragosta al burro e pepe, un ottimo fritto di seppie e calamari e un assaggio del suo famoso agnello Malabar Biryani, i tradizionali ceci Masala

e un freschissimo mango servito con yougurt, scaglie di cocco e peperoncino verde e foglie di curry,  il tutto accompagnato da un profumatissimo the chai. Voto 10!

Dove alloggiare
Cercate classe e tradizione ?
Consiglio il cinque stelle Royal Lancaster Hotel. Si affaccia su Hyde Park e, secondo me, rappresenta il top dell’eleganza, discreta e sempre di buon gusto accompagnata a un servizio ineccepibile. Due ristoranti: Nipa Thai serve autentica cucina tailandese e Island Grill, che offre piatti della tradizione locale. L’elegante Hyde Bar è perfetto per un cocktail. Il ricchissimo breakfast è servito nello splendido ristorante Park con vista mozzafiato sul parco.


Dalle camere, progettate in modo impeccabile per combinare stile e comfort, si oode di una vista spettacolare giorno e notte. Arredamento vagamente anni ’60, sembrerebbe che James Bond possa entrare nella hall da un momento all’altro.


Eccleston Square Hotel
Perfetto esempio di alta classe alberghiera che sposa Ie più avanzate soluzioni tecnologiche.È uno dei primi hotel al mondo a fornire connessioni TV 4K e, grazie al soundbar Sonos Beam, un suono perfetto. Comandi digitali dovunque, dal controllo di tutte le funzioni in camera, all’inclinazione del letto e, come se non bastasse, vi verrà consegnato un cellulare gratuito per chiamate illimitate a numeri mobili e fissi britannici e internazionali.

Chi prenota direttamente può usufruire di un minibar gratuito rifornito ogni giorno. Si trova a pochi minuti da Victoria Station e della metropolitane Circle, District e Victoria, nonché il Gatwick Extress. Ah dimenticavo…. gli ospiti possono utilizzare il meraviglioso giardino privato antistante l’hotel!

INFO
www.visitbritain.it
www.londonandpartners.com

 




IL MONDO IN UN BICCHIERE: IL GIN OLANDESE CHE SPOPOLA A LONDRA

Nella Londra dell’800 come in quella di oggi, un mix di splendori architettonici e strutture di avanguardia, con il suo aroma di ginepro il gin è il liquore nazionale. Anche se è nato in Olanda 

Di Micol Bonazzoli

Il clima e l’atmosfera

Cielo quasi sempre plumbeo, pioggia spesso incessante, umidità che penetra nelle ossa, umore al ribasso. Le auto che circolano a sinistra, i bus a due piani, i taxi tipicamente riconoscibili. Nonostante Londra sia una delle metropoli più affascinanti del mondo, ricca di capolavori architettonici e strutture all’avanguardia, viverci non è facile e neppure farci una vacanza.

Ecco perché’ i londinesi spesso si rifugiano nei pub, per una tradizionale birra ma anche per tirarsi su con un gin tonic o un gin fizz. Perché, come sosteneva Churchill “Il gin tonic ha salvato più vite e menti di inglesi che tutti i medici dell’Impero”.

La nascita del gin

Secco e incolore, il gin si ottiene dalla distillazione di un fermentato di frumento e orzo in cui viene messa a macerare una miscela di spezie, erbe, radici, e le famose bacche di ginepro, che ne conferiscono quel preciso profumo e gusto. Di origine olandese, ebbe una svolta storica con la caduta di Anversa, nel 1585.

La metà della popolazione fuggì portando con sé il proprio gin. L’Inghilterra inviò una spedizione tentando invano di salvare la città, ma fu così che gli inglesi scoprirono il gin, che chiamarono Dutch Courage, il goccetto che dava coraggio ai soldati olandesi. In realtà il gin è uno dei liquori più antichi al mondo, nonché una delle bevande più conosciute ed apprezzate.

La diffusione in Inghilterra

Il gin divenne popolare in Inghilterra nel 1688, quando Guglielmo d’Orange salì al trono portando con sé “l’acqua aromatizzata” dall’Olanda. Nel diciottesimo secolo a Londra il gin era considerato come una droga: era economico, riscaldava le pance vuote e procurava sollievo da una vita dura e brutale.

L’eccessivo consumo creò problemi sociali: le bettole londinesi che vendevano gin, per la prima volta concessero alle donne di bere insieme agli uomini e il gin ebbe l’appellativo di “Mother’s Ruin”, la rovina delle madri, perché si credeva che questa nuova abitudine inducesse le madri a trascurare i figli e condurle alla leggerezza di costumi sotto gli effetti dell’alcol.

Il gin, un fenomeno pericoloso

Nel 1730, a Londra si trovavano circa settemila negozi di gin. La classe operaia di quel periodo consumava il distillato senza controllo e in grandi quantità. In quegli anni una parte del salario degli operai veniva corrisposta in liquore e le conseguenze furono disastrose: l’incremento dell’alcolismo raggiunse livelli molto pericolosi.

Qualche curiosità sul gin

I soldati britannici che occuparono il continente indiano intorno al 1800, dovettero fronteggiare un nemico a loro sconosciuto, la malaria. Per arginare i primi decessi i medici ricorsero al chinino antimalarico, derivato dalla corteccia degli alberi di Cinchona, efficace ma dal gusto orribile. I soldati lo mischiarono con zucchero e aggiunsero del gin per smorzare l’intensa amarezza. E fu così che nacque il gin tonic, uno dei cocktail più apprezzati.

Come si beve il gin

Il gin è un liquore che non si consuma liscio. Serve quale base per vari cocktail: tra più famosi il Gin tonic, long drink a base di gin (1/3) e acqua tonica (2/3), con aggiunta di ghiaccio e fettina di limone. Molto diffuso anche il gin lemon o gin fizz (6/10 di gin), 4/10 lemon soda e 4 gocce d’angostura (opzionale). Servire con ghiaccio.




Londra sarà la prima “città parco” del mondo

Dal prossimo mese di luglio, quando avverrà l’inaugurazione ufficiale, Londra sarà la prima “città parco” del mondo e potrà fregiarsi del titolo di “Parco Nazionale Urbano”. La capitale inglese ha infatti concluso l’iter, iniziato nel 2014, per ottenere la certificazione e farà da apripista ad altre città e iniziative “green”.

Ma che cosa significa “Parco Nazionale Urbano” e qual è la differenza con quelli che siamo abituati a definire “parchi nazionali”? La differenza fondamentale è che il verde da tutelare, in questo caso, non si trova in un’area boschiva o rurale, ma all’interno di un’area urbana.

E Londra vanta un territorio “cittadino” con quasi il 50% di aree verdi, per un totale di oltre 110 kmq. Tra queste ci sono i suoi parchi più famosi, come Hyde Park, Richmond, Greenwich Park e i Kew Gardens, ma anche parchi, giardini, riserve naturali e piccoli boschi meno noti.

Tra i suoi fiori all’occhiello, spiccano il Greenwich Park, dal quale passa il “meridiano zero”, inserito dall’UNESCO nei siti Patrimonio dell’Umanità, e il Walthamostow, un’area verde di duecento ettari situata nella zona nord est, considerata la più grande riserva naturale urbana d’Europa.

A rilasciare alla capitale inglese il titolo di “Parco Nazionale Urbano” è stata la Natural England, il dipartimento del Governo per la tutela dell’ambiente. Parallelamente, sono stati posti in essere programmi per incrementare ulteriormente gli spazi verdi, ma anche per aumentare la raccolta differenziata e abbassare il livello di inquinamento atmosferico, per un totale di 6 milioni di sterline di investimento.

Altre azioni riguarderanno, nel prossimo futuro, la salute e il benessere delle persone, ma anche la coesione sociale, la tutela della biodiversità e della fauna selvatica, oltre che alla creazione di ambienti urbani sostenibili.

INFO: www.nationalparkcity/london




Londra low cost: come risparmiare su shopping e divertimenti – 2a parte

 

Cari lettori di Weekend Premium, ieri vi abbiamo parlato di come risparmiare a Londra, una delle capitali più costose d’Europa, per quanto riguarda gli argomenti TRASPORTI e CIBO E RISTORANTI, oggi vorremmo aiutarvi su come divertirsi in questa bellissima metropoli, spendendo un po’ meno nell’alloggio e nelle vostre visite culturali.

 

Il problema del pernottamento a Londra è sin da subito drammatico, ricordo che prima di andarci ad abitare, sarò venuta in vacanza qui una decina di volte, ma non ho mai trovato un alloggio economico. A volte per spendere un po’ meno, alloggiavo in quarta o quinta zona, spendendo poi i soldi che risparmiavo in trasporti…

Per quanto riguarda invece gli HOTEL quello che ho potuto constatare in loco è che le catene alberghiere sicuramente un po’ più economiche sono quelle inglesi, come la PREMIER INN che offrono anche sconti sul cibo e per famiglie, o il TRAVEL LODGE, con camere pulite a prezzi minimi, prenotabili direttamente dal sito internet.

Un’altra soluzione interessante potrebbe essere quella di alloggiare in un B&B, a tal proposito potrei consigliarvi di prenotare dal sito internet www.londonbb.com che vi propone alloggi carini e a prezzi abbordabili.

Un altro interessante argomento è la CULTURA: non dimenticatevi che a Londra molti monumenti sono gratuiti, come il British Museum o il Tate museum, altri invece è impossibile non pagarli e sono di solito i musei di proprietà della famiglia reale e quelli privati, il cui prezzo è abbastanza elevato. Per questo, il modo migliore per visitarli risparmiando è quello di acquistare il LONDON PASS: con questa carta, acquistabile all’ufficio del turismo, potrete accedere gratuitamente a 55 attrazioni turistiche, evitare le code e utilizzare i trasporti e tanti altri vantaggi.

Se siete amanti del Teatro, il National Theatre che si trova a Southbank per esempio vende abbonamenti per sei spettacoli a soli 15 pound e proprio qui vicino la mattina c’è un mercatino interessante ed economico di libri usati.

Oxford Street, Carnaby Street, queste sono le vie più gettonate di Londra dove poter divertirsi e fare shopping sfrenato ogni ora del giorno. Orde di turisti e gente del luogo cammina veloce per i marciapiedi, senza fermarsi, le buste cariche di oggetti appena comprati si scontrano una con l’altra… solo gli artisti di strada distolgono di tanto in tanto lo sguardo dei passanti dalle vetrine… per una come me, che viene da una piccola città, la prima volta che mi trovai per questa strada, ricordo di essermi quasi sentita un pesce fuor d’acqua, in tutta quella scelta di colori e abiti, in tutto quel fragore di passanti…

Parlando di SHOPPING  dunque, si conosce che la via più gettonata di Londra è sicuramente Oxford Street e che, i negozi monomarca ne fanno da padroni… molti non sanno che altrettanto divertente e decisamente più economico è il più grande supermercato d’Europa, il WESTFIELD di Stratford, il supermercato si raggiunge con la metropolitana rossa chiamata anche Central Line, al suo interno esiste anche uno delle marche più economiche e divertenti dove fare shopping che è il PRIMARK. I negozi PRIMARK sono un mondo davvero a parte e a volte si rischia di comprare in maniera spropositata per la convenienza del prezzo, di questi ne esiste anche uno alla fermata della metropolitana di TOTTENHAM COURT, il più rifornito e uno a MARBLE ARCH.

 

Se vi trovate a Londra, non potete non assaggiare un’ottima birra in un tipico Pub inglese, nella zona di Picadilly Circus e dintorni ne troverete tanti, ma essendo molto turistici scoprirete che anche un semplice drink ha un suo costo…

A Trafalgar Square invece, leggermente più defilato dalla zona turistica, ma sempre raggiungibile a piedi, esiste un pub di nome The Chandos che vende birra buonissima artigianale a prezzi molto economici oppure vi consigliamo di entrare in uno  dei locali della catena BE AT ONE , cocktail bar che propongono diversi happy hour offrendo 2 drink al prezzo di uno.

Un sito molto affidabile è per esempio “Get your guide”, il sito vende pacchetti con tour e un drink compreso per i pub o discoteche di Londra, con 20 pound a testa è possibile per esempio entrare in quasi tre locali a Camden Town.

Sperando di avervi aiutato per il vostro Weekend Low Cost a Londra, non mi resta che augurarvi Buon Divertimento Risparmiando!!!




Londra Low Cost: come risparmiare su alloggi, ristoranti e trasporti

Visitare Londra Low Cost si può, l’ho scoperto dopo averci vissuto più di un anno, dopo aver speso da normale turista fior di quattrini in trasporti pubblici e in alloggi come farà sicuramente chiunque si ritrova per la prima volta in questa splendida metropoli, capitale multiculturale, capitale del divertimento, della moda e del business mondiale.

Anche se da anni è considerata una delle capitali in testa alle classifiche mondiali fra le città più costose sul pianeta, cercherò di sfatare questo mito e di dispensare consigli utili per chi ama viaggiare risparmiando…

Infatti Londra oltre ad essere la capitale dell’alta finanza, con vaste aree abitate e frequentate da clientela aristocratica o milionaria che può permettersi prezzi principeschi per palazzi in zone centrali, è anche una metropoli, composta da un insieme di comunità, di culture, di aree abitative con una loro dimensione economica più modesta, con propri mercati e propri prodotti. Non mi scorderò mai i momenti in cui tra una pausa e l’altra dall’orario di lavoro mi sedevo in una panchina a leggere e in soli dieci minuti mi capitava di sentir parlare ben quattro o cinque lingue diverse…

Questa è la Londra cosmopolita, una comunità composta di milioni di persone, un numero come dieci milioni di persone provenienti da tutto il mondo, quelli che vivono nelle case lussuose con vista sul Tamigi e quelli che invece non hanno la possibilità di andare al lavoro con un taxi e si spostano semplicemente a piedi e in bus.

Quella di cui vorrei parlarvi è una Londra che raccoglie le sfide ed elabora nuove soluzioni più sostenibili per gli abitanti, diventando modello per le altre comunità.

Questa di cui vogliamo parlarvi è la Londra dei market, la rete dei mercatini di quartiere che con successo vendono prodotti locali e genuini ad un prezzo economico. È la città che sfida l’evolversi del tempo, sperimentando nuovi modelli economici e accessibili.

Ecco alcuni preziosi consigli per permettere a chi decide di trasferirsi qua o solo di visitarla per pochi giorni, di poter godere con maggiore serenità le giornate senza pensare agli euro, o meglio ai “Pound”.

Il primo punto da trattare è quello dei TRASPORTI: tutti quelli che vengono a Londra per la prima volta, usano per spostarsi sicuramente la metropolitana, per non parlare di chi invece decide di appoggiarsi direttamente ad un Taxi, dando subito una grossa decimata al budget delle vacanze.

Una cosa da sapere è che il mezzo più economico per girare a Londra è sicuramente il bus, una corsa singola costa circa 1,5 pound contro 2,8 pound di una corsa in prima zona in metropolitana. Se state una settimana e prevedete di prendere la metropolitana spesso è sicuramente molto più conveniente acquistare un abbonamento settimanale. L’abbonamento varia di prezzo in base alle zone, prima e seconda zona costa sui 37 pound circa, ma vi permette di girare illimitatamente nelle zone per cui avete pagato in metropolitana, mentre con tutte le linee di bus senza limitazione di zona.

Esistono dei modi per girare Londra che, invece, anche se richiedono un po’ più di impegno fisico sono sicuramente più economici e danno il vantaggio di conoscere e ammirare in tutto il suo splendore la bellissima città in modo più approfondito.

Uno di questi, che ho più volte testato, è quello di affittare una bicicletta della Santander o Baclays che si trovano sparse in tutta la città, le riconoscerete subito dai depositi sparsi per la città, specialmente alle stazioni della metropolitana.  Queste biciclette si affittano inserendo una carta di credito o normale Bancomat, tenerla per tutto il giorno vi costerà 2 pound, attenti però… perché esiste un modo per pagarla così poco, quello di depositarla prima dello scadere di mezz’ora in un altro deposito della città per poi aspettare 5 minuti e prendere di nuovo un’altra… informatevi quindi prima di affittarla, su dove si trovano i depositi nei posti dove dovrete andare e non superate il tempo limite perché altrimenti pagherete di più del prezzo che vi ho appena detto.

Anche l’argomento  CIBO e RISTORANTI , se vi trovate a Londra, sia per quello che riguarda la qualità dei prodotti, che per il lato dei costi, può diventare un’incubo per il turista italiano che solo dopo pochi giorni non vede l’ora di ritornare all’amato piatto di pasta. Proprio per questo ora vi vorrei parlare di alcune idee e alcuni posti dove potrete mangiare bene e ad un prezzo economico: in primis ci sono alcune catene che offrono cibo di qualità a prezzi accessibili a tutti come WAHACA (cibo messicano), ITSU (cibo sushi), EAT (panini), TOSSED (catena di insalate), SUBWAY (panini a scelta), COCO DI MAMA (pasta italiana), BENUGO (vanta di numerosi ristoranti di buona qualità, basta guardare sul sito), NANDO’S (catena portoghese). Alcuni di questi, come ITSU, TOSSED e EAT, mezz’ora prima della chiusura vendono tutti i piatti a metà prezzo. Basterà guardare su internet l’orario di chiusura e presentarsi lì un po’ prima… sicuramente incontrerete una gran fila, perché quasi tutti quelli che vivono a Londra conoscono questo simpatico trucchetto, dallo studente, al banchiere che si presenta in giacca e cravatta!

Altro modo per risparmiare e mangiare del buon cibo è quello di andare in uno dei tanti mercatini sparsi per la città come quello che si svolge il sabato a PORTOBELLO ROAD, la domenica a BOROUGHT MARKET (vicino il London Bridge) o a BRICK LINE (nella zona di SHOREDICHT) o quello che si tiene quasi tutti i giorni a LIVERPOOL STREET… ma i mercatini ci sono quasi in tutti i quartieri, non vi sarà difficile trovarli!

Per chi invece anche in vacanza ama fare la spesa al supermercato, in ordine dal meno costoso a quello invece più caro i supermercati della zona: il più economico in assoluto è ASDA, poi c’è TESCO, SAINSBURY’S e per ultimi MARKS & SPENCER e WAITROSE.

Cari Lettori di Weekend Premium, restate con noi, perché nel prossimo articolo vi parlerò di altri utili consigli per scegliere e risparmiare a Londra sugli Hotel, Cultura, Shopping e Divertimenti!!!

 




Liverpool, la vivacità e lo spirito della patria dei Beatles

Di Lucia Pezzolesi

Cari Lettori di WeekendIn, ben ritrovati per un nuovo appuntamento con i viaggi dell’autrice Lucia. Questa volta è il turno di Liverpool.

Quando si pensa all’Inghilterra viene sempre in mente Londra, ma vivendovi per più di un anno ho capito che la vera Inghilterra non si trova nella capitale: Londra è una città vivace, fulcro dell’economia inglese, che permette di crescere a livello lavorativo; è piena di possibilità per chi arriva da ogni parte del mondo con la speranza di realizzare i propri sogni. Purtroppo, se da una parte molto spesso questi sogni vengono realizzati, accade anche di dovervi rinunciare a malincuore.

Quello che ho compreso viaggiando in Inghilterra è che esistono tante altre città oltre a Londra che offrono molte più possibilità rispetto alla capitale, e che sono meno caotiche e competitive: una di queste è proprio Liverpool, una città fantastica, famosa per i suoi abitanti socievoli e sempre pronti a fare festa. Situata nella parte nord-occidentale del Regno Unito, si raggiunge con due ore e mezza di treno da Londra. La città è conosciuta in quanto sede delle principali squadre di calcio della Premier League (Liverpool FC ed Everton FC) e perché città natale del celeberrimo gruppo musicale rock degli anni ’70, i Beatles, che hanno scritto a loro modo la storia nel mondo.

È possibile visitare Liverpool a piedi, da un capo all’altro della città: l’unico inconveniente che potete incontrare è sicuramente il vento gelido che soffia impetuoso e pungente.

Sia come meta turistica che come luogo in cui vivere, se desiderate trasferirvi nel Regno Inglese Liverpool è una città vivibile, interessante da visitare e alla portata di tutti.

Visitate con noi l’Albert Dock di Liverpool, che in passato era il posto più malfamato della città, luogo di spaccio e di prostituzione, ma che oggi è diventato uno dei quartieri più belli di Liverpool, nonché sede del Tate Museum e del Museo Marittimo. Proprio nel Museo Marittimo è curioso scoprire la parte dedicata al Titanic, che racconta la storia dei sopravvissuti al naufragio: molti tra i passeggeri che partirono con la nave per andare in America erano proprio originari di Liverpool. In questa parte del Museo potrete vedere i resti di oggetti ritrovati dopo la disgrazia, un modello riprodotto in miniatura della nave e ascoltare le testimonianze di alcuni sopravvissuti. Sia il Tate Museum che il Museo Marittimo, come gran parte dei musei in Inghilterra, è possibile visitarli gratuitamente.

Un Museo non gratuito, ma che senza dubbio vale la pena visitare se appassionati della storia della musica, è il Museo dedicato ai Beatles: un viaggio nella storia della celebre band raccontata con foto, cimeli, vestiti e strumenti musicali.

La nostra visita inizia partendo da una storica cattedrale bombardata nella Seconda Guerra Mondiale di cui rimane solo lo scheletro esterno, per arrivare alla famosa Hope Street, alle due estremità della via, dove risiedono le due più belle cattedrali della città. Una di stile più antico, anche se edificata poco più di 100 anni fa, dedicata al culto Anglicano e l’altra di stile più moderno dedicata a Cristo Re del culto Cattolico protestante. Bellissime, maestose e indubbiamente originali rispetto a molte chiese antiche del mondo.

Le “tre grazie della città”, così sono chiamate dagli abitanti di Liverpool, sono i palazzi del Royal Liver Building, del Cunard Building e del Port of Liverpool Building, vicino al museo dei Beatles: li noterete e sono facilmente raggiungibili a piedi. Una curiosità in merito al Royal Building è la seguente: “si dice che le statue costruite in questo palazzo, se mai un giorno dovessero cadere, anche la città di Liverpool cadrà e si distruggerà”. Questa previsione leggendaria dona una certa aurea magica a questa costruzione ma speriamo rimanga solo un affascinante racconto!

Liverpool è una città piena di vita: la musica dei Beatles si ascolta in ogni angolo delle strade e nei locali più cult di un “paesino” frizzante, animato dallo spirito aperto e socievole dei sui abitanti e totalmente estraneo alla cosmopolita Londra. Accogliente e facile da girare, vi stupirà e per un attimo abbandonerete la routine frenetica per immergervi nell’originalità di questa splendida cittadina.

Meta ideale per trascorrere anche solo un weekend, Liverpool vi trasporterà in quella parte dell’Inghilterra che non avreste mai immaginato. Vi aspettiamo al prossimo appuntamento con il quartiere inglese di Camden Town, il lato eccentrico della capitale!




Il capodanno romano va al ritmo delle marching bands americane

Roma è stata scossa fino alle fondamenta dall’entusiasmo di queste bellissime ragazza che, nel freddo pomeriggio del capodanno 2017 romano, hanno scaldato i cuori delle migliaia di persone accorse per ammirarle nell’ambito della decima edizione del Rome New Year’s Day Parade. 

Le Marching Bands di Roma è partita da Piazza del Popolo (dove si è anche conclusa), per poi giungere a Piazza di Spagna, Via del Corso, e Piazza Augusto Imperatore. Lo scenario romano del Tridente, nel quale si è svolta la Parata, ha ospitato le formazioni come di majorette, cheerleaders e guardie in abiti colorati.

Tante le formazioni che hanno sfilato nel corso della manifestazione. Su tutte spiccano quelle statunitensi, arrivate alla Capitale per l’occasione, che hanno sfilato insieme ad alcune rappresentanze italiane e a svariati artisti di strada. Le Bands che hanno sfilato sono le seguenti:

Archbishop Riordan High School Crusader Marching Band – 65 musicisti
Uptown Funk by Bruno Mars, arr. Victor López
Shut and Dance by Ryan McMahon Walk the Moon, arr. Doug Adams

University of South Florida Herd of Thunder Marching Band – 142 musicisti
Funiculi Funicula by Luigi Denza, arr. Matthew McCutchen
The Golden Brahman March USF Fight Song by R.W. Hugoboon, arr. Joshua Hollenbeck

Germantown High School Marching Band – 124 musicisti
Just Dance by Stefani Germanotta Lady Gaga, arr. Paul Murtha
Swingle Bells arr. Larry Kerchner
Brani in aggiunta:
Louie by Richard Berry, arr. Michael Sweeney
You’ve Said It All by Steve Karmen, arr. Bill Moffit
You Can Call Me Al by Paul Simon, arr. Jay Dawson

Marshall University Marching Thunder – 80 musicisti
Sing, Sing, Sing by Louis Prima, arr. Aaron Slatler
Right Above It by Lil Wayne , arr. Justing Langham

The Robert W. Woodruff Marching Band from Woodward Academy – 58 musicisti
The Horse by Bill Moffit
4 Minutes by Justin Timberlake, Madonna Ciccone, Tim Mosely & Nate Hills, arr. Michael Brown

University of Northern Iowa Panther Marching Band – 167 musicisti
Downtown by Maclemore, arr. Tom Wallace
Cake by the Ocean by DNCE arr. Tim Galyen

Manatee ‘Hurricanes’ and Fleming Island ‘Golden Eagles’ High School Marching Bands – 70 musicisti
Dance to the Music by Sylvester Stewart, arr. Michael Sweeney
All I do is Win by DJ Khaled, arr. Gillen

Birmingham Seaholm High School Marching Band – 90 musicisti
Dancing in the Streets by Marvin Gaye, arr. Ivy Hunter & William Stevenson
Cupid Shuffle by Bryson Bernard, arr. Tim Waters

Le moajorette in marcia per le strade di Roma

Tra le rappresentative musicali italiane vi saranno il Gruppo Folkloristico Compatrum di Montecompatri, la Banda La Frustica di Faleria e le Majorettes Golden Stars di Selci, oltre a a Figuranti del Corteo Storico Uomini Medioevali, al Gruppo Storico Romano dei Gladiatori, e alla Compagnia di Ludika 1243 che, in collaborazione con il Teatro Ygramul e Tradirefare Teatro, porterà giocolieri, artisti di Bolla di Sapone, Trampolieri e Giullari.

 

Appendice della parata è il concerto sinfonico organizzato all’interno della Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri lunedi 2 gennaio ore 19,30, che ha  visto esibirsi la compagnie sinfonica dell’University of South Florida ‘Wind in Rome’ con un repertorio classico che va da Bach a Dvorak, tra cui:
Come Thou Fount of Every Blessing – by John Nettleton
Mass in D – by Antonin Dvorak
Worthy is the Lamb – by George F. Handel
Salvation is Created – by Pavel Tschesnokoff
Who Puts His Trust in God Most Just – by Johann Sebastian Bach
Blessed Are They – by Johannes Brahms

Organizzatrice della manifestazione è la società londinese Destination Events che, stesso giorno e stessa ora, sarà anche l’artefice della London’s New Year’s Day Parade a Londra.

Far marciare queste bellissime ragazze per il centro di Roma è stata u idea entusiasmante, accolta positivamente dai turisti e i cittadini romani. Si è potuto assistere a uno spettacolo Made in USA che ha allietato il pomeriggio di Roma.

Le ragazze poi arrivano da svariati college, qualcuna addirittura lo fa per professione, in quanto membro della squadra di cheerleaders delle più blasonate squadre di Football e di basket che militano nei campionati universitari americani dell’NCAA, e nonostante il freddo temperato romano hanno portato allegria e bellezza come buon auspicio per l’anno che è appena iniziato.