LE MONGOLFIERE TORNANO A VOLARE CON “RACCONTA IL TUO SOGNO”

Le Mongolfiere Solidal è il progetto del network Weekend Premium per realizzare i sogni di viaggio di ragazzi fragili, con disabilità e gravi patologie, ragazzi a cui il destino ha tolto le ali, ma che vogliono lo stesso conoscere il mondo. Per questo Weekend Premium vuole fagli volare ugualmente, cercando di regalare loro un sogno.

Dopo il successo della prima edizione, le Mongolfiere tornano ora a volare con la seconda edizione del concorso letterario “Racconta il tuo sogno…in Italia” rivolto a ragazzi con disabilità o gravi patologie.

Per partecipare basta inviare un breve elaborato (vedi regolamento qui sotto) entro il 30 aprile 2024, in cui si descrive il viaggio che si vorrebbe fare o quello che si vorrebbe vedere in Italia. Una giuria di esperti, sceglierà tre elaborati che verranno premiato con un weekend con soggiorno in Hotel 4 Stelle.

IL REGOLAMENTO

Dopo due anni di stop a causa della pandemia, torna con la 2° edizione il concorso letterario “Racconta il tuo sogno”, nell’ambito del progetto “LE MONGOLFIERE SOLIDAL” promosso da Weekend Premium e rivolto ai ragazzi diversamente abili o con una grave patologia.

I testi, della lunghezza massima di 3000 battute (2 pagine), dovranno raccontare il viaggio che sognano di fare e che si può realizzare nella realtà. Inoltre si dovrà parlare un po’ di sé, lasciare fluire le emozioni e indicare perché si desidera andare proprio in quel luogo.

I ragazzi dell’Associazione “Costruire il futuro” di Stradella, Pavia, tra i vincitori della scorsa edizione, durante il weekend premio a Gabicce

Ci saranno tre primi premi, a insindacabile giudizio di una giuria di esperti composta da:

Gabriele Albertini, già sindaco di Milano per due mandati

Raffaele d’Argenzio, direttore Weekend Premium, giornalista e scrittore

Manuela Fiorini, giornalista e scrittrice

Silvia Giulia Mendola, attrice e regista

Beba Marsano, firma del Corriere della Sera e scrittrice

Giuseppe Ortolano, firma di Repubblica e scrittore

Elisabetta Soglio, responsabile del settore “Buone Notizie” del Corriere della Sera

Sofia Vedani, Ad della catena alberghiera Planetaria

Tutti i racconti saranno pubblicati sul sito, mentre gli elaborati vincitori sulla rivista e sulla pagina Facebook di Weekend Premium. I tre autori selezionati partiranno poi per un weekend offerto da Weekend Premium, che si avvicini a quello descritto nei loro testi.

COME PARTECIPARE

  • L’iniziativa è riservata a ragazzi con disabilità o patologie senza limiti di etàche desiderano trascorrere un weekend in una località raggiungibile italiana o europea
  • I racconti, della lunghezza massima di 3.000 battute (spazi compresi), circa 2 pagine, dovranno contenere una breve storia del ragazzo/a, la descrizione del proprio weekend/sogno, e le motivazioni della scelta. In caso di impossibilità del ragazzo, il racconto può essere scritto anche da un insegnante o da un familiare.
  • Al racconto va allegata anche una breve biografia e le informazioni di contatto (telefono ed email). Per i minorenni è necessaria la liberatoria dei genitori per la pubblicazione di testo e foto.
  • SCADENZA: 30 aprile 2024. I racconti e il materiale devono essere inviti a info@lemongolfiere.orgredazione@weekendpremium.it



Il viaggio di Martina Zanon a Napoli

Il racconto del sogno realizzato grazie a Le Mongolfiere Solidal.

Sono Martina Zanon, qualche anno fa ho vinto un viaggio grazie a “Le mongolfiere”.

Insomma, un piccolo grande sogno che si è avverato… siete pronti? Direzione Napoli! Sono stati quattro giorni pieni di sorprese, pizza fritta e tante belle vie da scoprire. Ho apprezzato molto il tour in macchina della città, che prevedeva un giro attraverso i luoghi e monumenti più caratteristici di Napoli, come la piazza del Plebiscito, la Galleria Umberto I, il Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, la Piazza del Gesù Nuovo e il Gran Caffè Gambrinus.

Il viaggio di Martina Zanon a Napoli

Per voi una breve descrizione dei luoghi che ho visitato e che ho citato qui sopra.

Piazza del Plebiscito: è una delle più grandi d’Italia, si trova alla fine di via Toledo. Immensa, mi sono sentita piccola piccola.

Martina Zanon in piazza del Plebiscito

Galleria Umberto I: alzate lo sguardo e rimarrete incantati dalla sua bellezza, un’opera d’arte. Per gli amanti dello shopping al suo interno sono presenti alcuni negozi.

Martina in Galleria Umberto I

Maschio Angioino: castello medievale e rinascimentale, mi sono sentita trasportata nel passato.

Castel dell’Ovo: il castello più antico della città.

Piazza del Gesù Nuovo: una delle piazze più caratteristiche di Napoli. Purtroppo non ho potuto fermarmi a visitarla, però sono sicura che ne valga la pena.

Gran Caffè Gambrinus: una pausa caffè non fa mai male. Il posto migliore per berne uno? Senza dubbio Gambrinus, locale che rientra tra i primi 10 Caffè d’Italia.

Napoli, il Vesuvio

Il viaggio di Martina Zanon a Napoli: prova questa emozione anche tu

Vuoi vivere anche tu la stessa emozione di Martina? Puoi farlo partecipando alla seconda edizione di “Racconta il tuo sogno”.

Qual è il tuo viaggio dei sogni? Immaginalo, scrivilo, raccontalo! Il bando scade il 31 dicembre 2023: trovi tutti i dettagli qui.

Il viaggio di Martina a Napoli




SI’, LE MONGOLFIERE TORNANO A VOLARE. Con il concorso “RACCONTA IL TUO SOGNO”

Di Raffaele d’Argenzio

Finalmente potevo incontrarli, conoscerli, abbracciarli, i vincitori della prima edizione del concorso letterario “Racconta il tuo sogno”. E potevo dare loro la targa che aspettavano. Il premio l’avevano già avuto, e goduto, e mi avevano anche ringraziato.

Ma chi era stato più contento? Loro sulla spiaggia di Gabicce Mare, o noi a vedere la loro allegria, la loro felicità? Eh già, loro sanno essere allegri, felici, sanno vivere l’amicizia, godere nello stare insieme…loro, che da un destino avverso sono stati derubati di molto, sanno essere felici con poco.

Dopo qualche ora di dolci curve sulle colline dell’Oltrepò pavese, sono arrivato a Passo Carmine – Casa Zanolo, sulla cima di una collina del Comune di Colli Verdi, dove ci aspettava una panchina gigante e anche una mongolfiera, una mongolfiera vera, che ci avrebbe fatto volare…non subito, ma nel pomeriggio, quando sarebbe calato il vento.

Intanto, abbiamo mangiato insieme, mi hanno raccontato del loro long weekend a Gabicce tutti insieme. E poi qualcuno ha cominciato a suonare e loro hanno cominciato a ballare, insieme, sempre tutti insieme… Mai un momento di tristezza, mai qualcosa di negativo, mai un no, sempre un sì. Guardavo quei ragazzi, ero felice con loro. E ho capito che è insieme che trovano la forza di essere se stessi, la forza non di sorridere soltanto, ma di ridere.

I loro sentimenti sono autentici, diretti, veri nella loro semplicità. Quella semplicità che noi non abbiamo più: troppi pensieri, troppi arzigogoli, troppi calcoli e convenienze, dimenticando la risata, il sentimento diretto, quello che arriva dal cuore e non dal cervello. Benedetto, o maledetto, cervello! Sempre occupato a pensare, a calcolare la convenienza, a ricordare, a recriminare, a soppesare…

E invece loro, queste creature fragili non si piangono mai addosso, non hanno tempo di calcolare, perché cercano qualcosa di più prezioso: un abbraccio vero, momenti di affetto e di amore da condividere, tutti insieme … quei momenti di felicità per cui  alla fine vale la pena di vivere.E un momento di felicità l’ho provato anche io con loro quando ho consegnato la targa vinta, in cui appare una piccola mongolfiera. Quella grande è lì che aspetta che cali il vento per poterci far volare.

Purtroppo il vento questa sera non cala, la mongolfiera non si può alzare…ma i ragazzi si guardano, si abbracciano ancora una volta, accarezzano la piccola mongolfiera della targa e …volano lo stesso. A dispetto del vento, le Mongolfiere e i loro cuori volano anche questa sera. E mentre in questa magica sera danzo sulle curve del ritorno, anche a me sembra di volare insieme a tutti i sogni che ci arriveranno, e che la seconda edizione di “Racconta il tuo sogno” cercherà di realizzare.

Trovate qui il bando completo della seconda edizione




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO: Libera-mente Toscana

È una poesia molto speciale quella che pubblichiamo. Perché è la prima che riceviamo che partecipa al concorso nella sezione speciale “POESIE IN MONGOLFIERA”, dedicata alle persone diversamente abili o con patologie. Anche i premi per i primi tre classificati saranno speciali e cercheranno di realizzare i sogni di viaggio dei vincitori regalando loro un weekend in Italia per due persone. Lo abbiamo deciso dopo il successo del concorso dello scorso anno Racconta il tuo sogno” che ci ha consentito di regalare un weekend ai vincitori. Luna Wambui ha realizzato il suo sogno di visitare Milano, mentre i ragazzi dell’associazione “Costruire il futuro” sono andati tutti insieme a Gabicce. Prossimamente, anche Martina Zanon volerà in Sicilia.

Ecco, allora, l’emozionante poesia che ci ha inviato Francesca Santolin, dedicata proprio a un sogno, quello di visitare le Cinque Terre e la Toscana, senza barriere architettoniche o senza le difficoltà che spesso si trovano ad affrontare le persone diversamente abili.

Qui invece trovate il bando completo per partecipare, inclusa la sezione “POESIE IN MONGOLFIERA”

Futuro in viaggio

Di Francesca Santolin

Immagino di viaggiare

Pensando a dove voglio andare

E non a cosa riesco a fare

 

Immagino di partire

 Senza aiuto alcuno

Di volare via

Da casa mia

Dalle Cinque Terre

A Firenze

Dalla mia bolla

Al mondo intero

 

Immagino di viaggiare

Senza dover calcolare Il nostro mondo ostile

Le scale I terreni

 I marciapiedi

 

Immagino di partire

Verso i borghi

Le distese verdi

Le pinete

La natura pura

Della Toscana immacolata

 

Immagino di viaggiare

Come molte persone

 Uniche

Scoprendo finalmente

Un mondo libero




Le Mongolfiere volano a Milano. Luna ci racconta il suo weekend da sogno

Un altro sogno è stato realizzato. Questa volta, la protagonista di un “weekend da sogno” è Luna Wambui, vincitrice del premio della prima edizione del concorso letterario “Le Mongolfiere – Racconta il tuo sogno”, promosso da Weekend Premium, scelta dalla Giuria dei Top Manager del Turismo, composta da Gabriele Albertini, Gianluca Andoldi, Damiano De Crescenzo, Claudio De Donatis, Alioja Ota e Stefano Ravelli.

Momenti del weekend di Luna a Milano

 Il racconto di Luna, 14 anni, originaria di Malindi, in Kenya, ma che vive a Busto Arsizio, in provincia di Varese, ha colpito per la freschezza e l’originalità. Ora, ha potuto visitare Milano insieme alla sua mamma e alle sue maestre. E ce lo ha raccontato. Lasciamo a lei la parola.

Il mio weekend da sogno a Milano, con applausi!

Caro Diario,

finalmente ti scrivo per raccontarti il mio viaggio a Milano, nei giorni 13 e 14 novembre, insieme a mia madre Beatrice e alle mie professoresse Grazia Squillante e Mariapia D’Ambrosio. Tale esperienza è stata possibile grazie alla vincita del concorso letterario “Racconta il tuo sogno”.

Luna con la mamma Beatrice e le sue insegnanti all’Hotel Enterprise

Appena raggiunta Milano, sono stata accolta all’ Hotel ENTERPRISE (io non ero mai stata in un albergo così bello) che ci ha regalato questi giorni, ma subito dopo siamo andate a vedere il maestoso Duomo, famoso in tutto il mondo.

Tra le guglie e gli archi del Duomo di Milano

Mi hanno fatto subito passare senza far la coda, così l’abbiamo   visitato sia all’interno che salendo sulle famose “terrazze” dove sono rimasta senza parole guardando quelle guglie che sembravano poter toccare il cielo.

Applausi in Galleria

Scese dal tetto del Duomo, siamo andate nella famosa Galleria Vittorio Emanuele, dove nel pavimento c’è un Toro su cui si deve girare per avere fortuna, e io ci ho girato con la mia carrozzina. Non so se avrò fortuna, ma intanto ho avuto gli applausi dei milanesi. Io, proprio io, applaudita a Milano.

Il Castello Sforzesco non è lontano e nella sua fontana ho lanciato una monetina, insieme al mio sogno più grande: tornare un giorno nel mio amato Kenya.

Il lancio della monetina nella fontana davanti al Castello Sforzesco

Ma è stato bello anche visitare la mostra della Walt Disney, con Topolino e tanti altri amici miei.

Luna in visita alla mostra sui capolavori Disney

 Bene, caro Diario, passiamo a Domenica. Purtroppo, pioveva. Ma le mie super-prof. hanno subito organizzato una visita al Museo della Scienza e della Tecnica, dove ho visto tante cose e ho partecipato ad un colorato laboratorio creativo, realizzando un disegno arancione, utilizzando anche ritagli messi a disposizione dagli organizzatori.

Laboratorio creativo al Museo della Scienza e della Tecnica

Dopo, abbiamo visitato l’esposizione dedicata a Leonardo da Vinci e le collezioni storiche nelle diverse aree del Museo. Per terminare in bellezza, abbiamo pranzato sotto i grattacieli di Citylife, un complesso residenziale di Milano, dove mi sembrava di stare a New York, e dove ho gustato un buonissimo hamburger con patatine e Coca Cola.

Nelle sale del Museo della Scienza e della Tecnica

Siccome pioveva, allora ci siamo rifugiate all’Hotel Enterprise, dove abbiamo cenato mangiando tante cose buonissime e dove ho dormito in una camera bellissima insieme alla mia mamma. Mi sentivo una principessa.

Luna all’Hotel Enterprise

Il signor Raffaele d’Argenzio mi ha raggiunta in hotel per farmi visita e, insieme, abbiamo fatto una splendida colazione. Grazie a lui, al concorso della sua rivista, al signor Damiano De Crescenzo, direttore dell’Enterprise, alla mia mamma e alle mie super-prof, questo sogno è diventato realtà…non me lo dimenticherò mai!

Luna con Raffaele d’Argenzio, direttore di Weekend Premium

E chissà che prima o poi non si avvererà anche l’altro mio sogno più grande! (Io la monetina l’ho lanciata nella fontana…ora aspetto).

La tua Luna




Le Mongolfiere volano a Gabicce per un weekend da sogno (2° puntata)

Continua il racconto del weekend da sogno a Gabicce dei ragazzi dell’Associazione “Costruire il futuro” di Stradella di Pavia, vincitori del Premio della Giuria Web del contest letterario “Racconta il tuo sogno” ideato da Raffaele d’Argenzio e promosso da “Le Mongolfiere” e “Weekend Premium” e riservato a ragazzi con disabilità o con gravi patologie, per regalare loro un sogno e farli “volare” attraverso un viaggio, un’esperienza indimenticabile.

Nella prima puntata i ragazzi ci hanno raccontato di come hanno scoperto il concorso, di come hanno deciso di partecipare con il loro elaborato e della gioia per la vittoria. Il racconto è poi proseguito con la narrazione delle emozioni all’arrivo a Gabicce, perla delle Marche, del pomeriggio in spiaggia e del bagno in mare. Ora, la loro avventura continua. Ma lasciamo a loro la parola.

Secondo giorno. Dalla spiaggia alla Rocca di Gradara

 Sabato mattina sveglia alle 7, ci siamo infilati il costume, abbiamo fatto colazione e siamo andati subito in spiaggiaKatia, Lisa, Cinzia, Stefania e Franca si sono fermate sulle sdraio a prendere il sole e a giocare a “né sì né no”, Lisa è bravissima in questo gioco, vince sempre lei ma anche Katia ha imparato velocemente; gli altri sono andati a fare il bagno: Marco ha nuotato fino agli scogli e poi, lui e Denis, hanno imitato i bagnini di Bay Watch: erano così bravi che gli abbiamo fatto rifare più volte la scena e li abbiamo persino filmati.  Anche Davide, Luca, Matteo e Francesca C. hanno fatto il bagno mentre Ivana, Francesca R, Laura, Chiara e Dafne hanno fatto acquagym.

Nel pomeriggio abbiamo fatto una bellissima gita alla Rocca di Gradara.  Il trasferimento da Gabicce a Gradara è avvenuto su un trenino turistico a noi dedicato e guidato dal gentilissimo signor Paolo.  Una volta arrivati a Gradara ci siamo incamminati verso la Rocca; Francesca R ricorda la salita “molto molto ripida… i muscoli facevano male ma ne è valsa la pena”.   Fortunatamente Wolfgang ci ha aiutati a spingere la carrozzina di Stefania lungo la salita, meno male che c’era un uomo forte.

Siamo rimasti tutti incantati alla vista della Rocca, che è davvero meravigliosa, e ne abbiamo poi scoperto ulteriormente il fascino ascoltando i racconti delle nostre guide.  Abbiamo attraversato il ponte levatoio e siamo entrati, abbiamo visto stanze bellissime, grandi camini, letti a baldacchino.

Ci siamo divertiti molto quando la nostra guida ci ha raccontato la storia di Paolo e Francesca e l’ha fatta interpretare a Francesca C. e Matteo.   Ancora oggi Matteo si emoziona pensando di aver interpretato il ruolo dell’amante innamorato e dice che lui è davvero innamorato di Francesca anche nella realtà, dovete infatti sapere che Francesca e Matteo sono fidanzati.

Dopo la visita alla Rocca ci siamo fermati in un bar a mangiare il gelato, quello alla nutella era buonissimo.   Mentre tornavamo al trenino, che ci avrebbe riportati in hotel, abbiamo anche incontrato due sposi che stavano facendo le fotografie; il vestito della sposa era molto bello.

Alla sera, come avevamo a lungo sognato, abbiamo fatto le ore piccole: prima una bella passeggiata, poi un giro tra i negozietti del centro per completare gli ultimi acquisti. Abbiamo riso tanto perché Aurora, per festeggiare il suo compleanno che sarebbe stato il giorno successivo, si è comprata un gigantesco salvagente a forma di fenicottero, con il quale siamo andati in giro per tutta la sera attirando su di noi lo sguardo divertito e incuriosito dei passanti.  Non poteva poi mancare una fermata alla sala giochi, dove abbiamo provato il brivido di guidare l’automobile sul circuito di Formula 1, Luca è stato davvero molto bravo.

Alla fine tutti a bere una bibita al bar, rigorosamente dopo la mezzanotte, l’orario che raramente superiamo nelle vacanze con i nostri genitori.  Marco spesso ci ripeteva “in vacanza con gli amici ci si diverte molto di più che con i genitori”.

Domenica mattina ci siamo svegliati presto, abbiamo fatto colazione e abbiamo messo le candeline di compleanno su una fetta di torta, così Aurora le ha spente mentre noi cantavamo “tanti auguri”. Poi siano andati in spiaggia per un ultimo bagno; il sole non era molto caldo ma la voglia di entrare in acqua era tanta e così ci siamo comunque tuffati.   Abbiamo poi pranzato al bar della spiaggia dove c’erano piadine e pizzette molto buone.

Verso le 14.30 siamo poi risaliti sul pullman per fare rientro a casa.  Il viaggio è stato piacevole: come all’andata abbiamo chiacchierato; Chiara, Marco, Francesca C. e Matteo hanno cantato le canzoni dei cartoni animati; Denis, da vero esperto, ha iniziato a rielaborare i filmati fatti, creandone di molto divertenti.

Il momento dell’arrivo è stato caratterizzato da un turbinio di emozioni: le lacrime di Chiara per la fine della splendida vacanza, la tristezza di Marco che non si sentirà più chiamare da Sara “Ciccio Pasticcio” (nomignolo che lo divertiva molto), la gioia di aver fatto una bella esperienza insieme, la consapevolezza e l’orgoglio di essere stati autonomi e capaci di gestirci anche senza i nostri genitori. Alla domanda di Laura “Com’è stato per voi questo viaggio?” Chiara risponde “È stato ricco di emozioni, è stata una palestra di autostima, autonomia e sicurezza”.

 Grazie a tutti per aver realizzato il nostro sogno!

 Alla fine di questo nostro racconto non ci resta che ringraziare Raffaele D’Argenzio, un uomo dal cuore grande, che ha reso possibile lo splendido volo di questa mongolfiera e l’ha seguita con affetto per assicurarsi che non incontrasse venti contrari. Ringraziamo anche la signora Anna Foschi del Servizio Turismo della Regione Marche, il signor Francesco dell’hotel Plaza, i Bagni 21, il sindaco Filippo Gasperi, l’Associazione Gradara Innova, la Pro Loco ed il signor Paolo Curzi per il trenino.

Grazie a tutti e…non smettiamo mai di sognare!

I ragazzi dell’Associazione Onlus Costruire il Futuro: Chiara, Christian, Cinzia, Dafne, Denis, Franca, Francesca C., Francesca R, Ivana, Katia, Laura, Lisa, Luca, Marco, Matteo, Sara P., Sara S. e Stefania.




Un weekend a Gabicce Mare con Le Mongolfiere (1° puntata)

Il primo sogno è stato realizzato, anche grazie alla collaborazione della Regione Marche che lo ha reso possibile. I vincitori scelti dalla Giuria Web del concorso letterario “Racconta il tuo sogno”, nato dal progetto di Weekend Premium “Le Mongolfiere”, che si propone di realizzare i sogni di ragazzi con disabilità o gravi patologie, hanno potuto vivere un fantastico weekend a Gabicce Mare.

Ve li ricordate? Sono i ragazzi dell’Associazione “Costruire il futuro” di Stradella, Pavia, che con il loro elaborato avevano colpito la giuria perché volevano vivere un fine settimana tutti insieme, a Gabicce, in spiaggia, a visitare un castello, e poi non importava, perché volevano solo esserci tutti. E, così, grazie al supporto della Regione Marche, di Anna Foschi dello IAT Regione Marche, di Laura Forni, di Raffaele d’Argenzio e di Weekend Premium, i ragazzi hanno potuto realizzare questo loro piccolo grande sogno. E hanno voluto raccontarcelo. Ecco qui il loro racconto.

Il nostro fantastico weekend a Gabicce (17-19 settembre)

 Ciao! Siamo i ragazzi dell’Associazione Onlus Costruire il Futuro: Chiara, Christian, Cinzia, Dafne, Denis, Franca, Francesca C., Francesca R, Ivana, Katia, Laura, Lisa, Luca, Marco, Matteo, Sara P., Sara S. Stefania, e vogliamo condividere con voi la nostra fantastica esperienza. È nato tutto per gioco, in uno dei nostri sabati pomeriggio che, ormai da un anno, anziché in presenza si svolgono tramite zoom.

 

“Guardate cosa ho trovato” ci dice Ivana “un concorso, organizzato da Le Mongolfiere-Weekend Dreamers, per volontà di Raffaele D’Argenzio, che invita a raccontare il proprio sogno” e così, giusto per intrattenerci durante il pomeriggio, abbiamo iniziato a sognare. Alcuni di noi sono saliti proprio in quel momento in mongolfiera mentre Laura continuava a ripeterci “scendete da lì, non vi illudete, il sogno lo abbiamo scritto per fare un’attività nuova e trascorrere un po’ di tempo insieme”, ma noi, inguaribili ottimisti, abbiamo teso la mano a chi era rimasto a terra e l’abbiamo fatto salire in mongolfiera con noi.

Il resto è storia… abbiamo vinto il premio della giuria web…il viaggio era nostro. Così, la mongolfiera ha preso il volo con tutti noi sopra, meravigliati e felicissimi.   Abbiamo fatto salire con noi anche Aurora, Martina e Wolfgang, tre nuovi amici che ci avrebbero aiutati in questa avventura.

Il sogno comincia!

Abbiamo trascorso tre belle giornate a Gabicce Mare che, nonostante fossimo ormai a fine stagione, oltre la metà di settembre, aveva ancora molto da offrire. Siamo partiti Venerdì 17 Settembre da Stradella con il pullman, il viaggio è stato molto piacevole: abbiamo chiacchierato e poi, quando eravamo ormai quasi arrivati, Chiara ha preso in mano il microfono e ha iniziato a cantare “Karaoke” di Alessandra Amoroso.   Ci siamo uniti tutti a lei, in coro, divertendoci molto e ancora adesso ridiamo pensando di aver fatto venire un gran mal di testa al nostro simpatico autista.

All’arrivo a Gabicce Mare siamo stati accolti con calore dalla signora Anna Foschi del Centro IAT e dal signor Stefano dell’Hotel Plaza. Abbiamo pranzato, mentre il cielo si copriva di nuvoloni e scendevano le prime gocce di pioggia; Francesca R ricorda, con un sorriso, di aver iniziato in quel momento a disperarsi ma, fortunatamente, tempo della fine del pranzo, il sole aveva già fatto capolino tra le nuvole, pronto a regalarci un caldo pomeriggio.

Tutti in spiaggia!

 Abbiamo così deciso di scendere alla spiaggia; per evitare i gradini, che avrebbero messo in difficoltà sia Stefania che Davide, abbiamo passeggiato per le strade del centro alla ricerca di una strada più agevole.  Ed eccoci finalmente ai Bagni 21, dove ci aspettavano, oltre ad una calda accoglienza, anche ombrelloni, lettini ed uno splendido mare. Lisa non lo aveva mai visto da vicino e nei suoi occhi si leggeva meraviglia mista a gioia.

Alla domanda di Laura “Come ti sembra il mare?” Arriva la risposta più semplice, ma carica di una grande emozione “Tanta acqua”.   Alcuni di noi non hanno resistito, si sono tolti subito le scarpe ed hanno camminato nell’ acqua, abbiamo poi fatto un po’ di fotografie e infine, tutti insieme, siamo andati al chiosco della spiaggia, abbiamo bevuto, mangiato gelati e chiacchierato fino all’ora di tornare in hotel.

La serata è trascorsa piacevolmente tra i negozietti del centro, a cercare piccoli ricordi da portare a casa con noi, consapevoli che il ricordo più grande sarebbe stato quello impresso nella nostra mente e nel cuore.   Prima di rientrare ci siamo fermati in un bar: alcuni di noi hanno preso delle bibite, altri un tè caldo.  Lisa, Denis, Sara, Aurora e Martina hanno giocato a costruire una torre con le lattine vuote delle bibite, abbiamo riso tanto perché ogni volta cadevano giù e loro dovevano ricominciare da capo.

Sulla strada del ritorno Katia era stanca e non aveva più voglia di camminare così Sara se l’è caricata sulle spalle e l’ha trasportata fino all’hotel peccato che, facendola salire, fosse salito anche il suo vestito e così Sara, fino a quando non ce ne siamo accorti, ha camminato con il vestito alzato…  Quante risate abbiamo fatto!

…il racconto del weekend a Gabicce dei nostri ragazzi prosegue nella 2° puntata…




Gli atleti paralimpici volano alto. Ma anche le nostre Mongolfiere sono “ribelli”

Con una toccante e significativa cerimonia si sono aperte un paio di giorni fa i Giochi Paralimpici di Tokyo, che si terranno fino al prossimo 5 settembre. A portare con orgoglio la bandiera italiana, c’erano la campionessa di scherma Bebe Vio e il campione di nuoto Federico Morlacchi.

“È il momento di per dimostrare di poter cambiare il mondo. Di poter cambiare la percezione di che cosa è diverso e di cosa è normale. Di ispirare le nuove generazioni”, ha dichiarato orgogliosa Bebe Vio.

E, con lei, ognuno dei 4328 atleti, di cui 113 italiani, provenienti da tutto il mondo che, nonostante la propria disabilità, con la sua presenza ha dimostrato di essere un “ribelle”. Sì, un ribelle nei confronti di un destino avverso, che proprio volendo tarpare le ali a questi ragazzi, li ha spinti a volare ancora più in alto. Con la forza di volontà, con la determinazione, con un moto di orgoglio. Più forte di ogni difficoltà o dolore fisico la loro ribellione li ha portati sul tetto del mondo, li ha trasformati in campioni.

La cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici

E, se i campioni paralimpici saranno al centro dell’attenzione nei prossimi giorni, noi vogliamo ricordare i campioni di tutti giorni, i ragazzi e le ragazze che hanno fatto della loro disabilità un punto di forza. Non rassegnandosi, ma mordendo la vita giorno dopo giorno, andando a mille per volare alto, anche con un’ala spezzata, o spesso tutte e due, ma trovando comunque il modo.

I ragazzi del progetto di Weekend Premium “Le Mongolfiere”

Per chi ci segue, i nostri “ribelli” sono i Weekend Dreamers, i ragazzi protagonisti del progetto di Weekend PremiumLe Mongolfiere”, un nome e un logo scelto come simbolo del volo lento, ma che può portare lontano, di un volo dolce, dove tutti arrivano primi, perché tutti hanno vinto la sfida nei confronti della vita, comunque sia andata.

Vogliamo ricordare i nostri primi “ribelli”, che hanno ispirato il progetto: Davide Ciceri, scomparso a 20 anni, appassionato di motocross, la cui malattia non ha cancellato né il sorriso né la passione per le due ruote e che ha condiviso la sua storia nel libro “Dal settimo cielo al settimo piano”.

Davide Ciceri

E poi Jacopo Marotta, appassionato di calcio e di Messi, primo vincitore del premio “Young Reporter”, volato via a 15 anni.

Jacopo Marotta con la maglia di Messi

E Veronica Franco, portata via dalla leucemia a 19 anni, che è riuscita a realizzare il suo sogno di fare ascoltare la sua splendida voce nella trasmissione “Tu sì que vales”, incantando pubblico e giuria.

Veronica Franco a Tu sì que vales

E, con loro, gli altri ragazzi delle “Mongolfiere” che quotidianamente continuano a dimostrare quanto la disabilità o la malattia non siano un limite. C’è Francesco Forti, che ama i motori e con la sua carrozzina tecnologica sale su bolidi potenti, dalle Ferrari alle macchine da rally alle moto, e arriva a volare davvero, lanciandosi con il paracadute.

Francesco Forti a bordo di una potente Ferrari

C’è Ilaria Naef, che “vola” con la sua carrozzina da gara, cimentandosi in salti mortali e piroette mozzafiato. Ilaria è campionessa di WCMX, una sorta di freestyle in carrozzina che la porta a partecipare a competizioni in tutto il mondo.

Ilaria Naef, campionessa di WCMX

C’è Chiara Bruzzese, che sulla carrozzina vola leggera, anzi, danza, cimentandosi in coreografie sempre più difficili e appassionanti. E poi Eleonora Ghiazza, che ama i viaggi, colleziona le statuine Thun e ama la musica. Per conoscere le loro storie, potete andare nella sezione del sito dedicata a “Le Mongolfiere Solidal”.

Chiara Bruzzese impegnata in una coreografia

Ma noi con le nostre Mongolfiere continueremo a fare volare altri “ribelli”. Il prossimo mese di settembre partiranno verso la meta dei loro sogni i vincitori del concorso letterario “Racconta il tuo sogno”: Martina Zanon, Luna Wambui e i “Magnifici 11”, come abbiamo chiamato i ragazzi dell’associazione “Costruire il futuro” di Pavia, e ci racconteranno il loro “volo”. Forse, non saranno campioni Paralimpici, ma sono i nostri campioni. Della vita.




Parlano di noi! Le Mongolfiere su Tg Com24

Una bella soddisfazione! Dopo quella, grandissima, di dare la possibilità ai tre vincitori del concorso letterario “Racconta il tuo sogno”, di vederlo realizzato, dell’iniziativa promossa da Le Mongolfiere Solidal ha parlato anche TG Com24, il telegiornale delle reti Mediaset.

Nella sezione “Viaggi”, infatti, è stato dato ampio spazio all’iniziativa ma, soprattutto, ai tre bravissimi vincitori: la 14 enne Luna Wambui, che realizzerà il suo sogno di andare a Roma, premiata dalla Giuria dei TOP Manager del Turismo, la 19 enne Martina Zanoni, premio della Giuria della Stampa, che potrà volare in Sicilia e i Magnifici 11 dell’Associazione “Costruire il futuro” che potranno vivere un fantastico weekend a Gabicce.

Insomma, le nostre Mongolfiere hanno spiccato il volo, e promettono di andare molto lontano, portando con sé i sogni da realizzare dei ragazzi fragili.

Clicca qui per leggere l’articolo completo pubblicato su TG Com24




SI RIPARTE CON IL GIALLO, BUON 2021!

“NULLA DIES SINE LINEA”, NESSUN GIORNO SENZA FAR QUALCOSA PER REALIZZARE SOGNI PERCHE’ I SOGNI CHE NON SI REALIZZANO RESTANO CHIMERE INGANNEVOLI

Di Raffaele d’Argenzio

Si ricomincia, è come se fosse il vero inizio del 2021. Il bilancio Italia è disastroso. E del bilancio di WEEKEND PREMIUM? A prescindere dal risultato economico, bisogna chiederci se abbiamo fatto tutto quello che potevamo per guardarci nello spietato specchio della nostra coscienza ed essere in pace con noi stessi.

Nulla dies sine linea, nessun giorno senza tracciare una linea, lo diceva Plinio Il Vecchio riferendosi ad Apelle. Sì quello di “Apelle, figlio di Apollo, che fece una palla di pelle di pollo…” della filastrocca, che in realtà è stato il più grande pittore greco del IV secolo a. C. di cui non ci sono rimasti i suoi capolavori, ma ci è rimasta questa massima, che rifletteva il suo modo di vivere e lavorare. Pare, infatti, che Apelle, non lasciasse passare alcun giorno senza tracciare una linea, senza mettere un colore sulle sue opere.

“Apelle ritrae Campaspe, favorita di Alessandro Magno”, opera del Tiepolo del 1740 circa

E così, questa frase ci dice che non ci si deve mai fermare, che ogni giorno bisogna fare qualcosa di buono. Noi non siamo pittori, ma qualcosa di buono possiamo farlo? Io, noi, Weekend Premium se lo è chiesto: abbiamo messo linee in questi mesi, anche se sono stati mesi difficili?

Ecco, allora, un veloce sguardo nella colonna dei “ricavi” dei mesi scorsi.

I WEEKEND PREMIUM AWARDS, con cui abbiamo premiato i borghi, i resort, i Parchi…insomma il turismo sostenibile.

BLACK IN THE WORLD AWARD, il premio maglia nera vinto dagli Stati Uniti di Trump, per essere usciti dal protocollo internazionale per la riduzione dei gas inquinanti. Ma, ahinoi, anche se ci speravamo, Trump non ha ritirato il premio.

– La nascita di WEEKEND OUTDOOR, la linea verde tracciata da WEEKEND PREMIUM per raddoppiare e dare sempre più importanza al turismo all’aria aperta, alla ricerca di spazi verdi, incontaminati, con le migliori weekend car e i migliori camper.

-Ma credo che la “linea” più importante da noi tracciata in questi mesi sia stata la nascita di LE MONGOLFIERE , cominciata nel 2019 aiutando i ragazzi fragili a realizzare i loro sogni di un weekend per volare fuori dalla prigione della loro malattia. Prima ero da solo, poi con gli altri di WEEKEND PREMIUM.

E sempre con loro, con gli altri collaboratori e con chi crede in noi sostenendo il nostro progetto, noi continueremo a “tracciare linee”, a migliorarci, a realizzare sogni e a fare volare le nostra “mongolfiere dei sogni”. Ogni giorno una linea, come faceva Apelle, per guardarci ogni giorno allo specchio senza arrossire.

I ragazzi di “Costruire il futuro”, tra i vincitori della prima edizione del concorso letterario “Racconta il tuo sogno”. Realizzeranno il loro sogno di andare a Gabicce tutti insieme

Perché “I sogni sono progetti che si devono realizzare per non restare chimere, per non diventare illusioni.” Questa massima, dopo quella riferita ad Apelle, è quella che mi sono data per me stesso e per WEEKEND PREMIUM. Realizzeremo altri piccoli grandi sogni? Non lo so, ma ci proveremo fino in fondo, con il vostro aiuto.




Ecco i vincitori del concorso “Racconta il tuo sogno”

Si è concluso il lavoro delle giurie per decretare i vincitori del concorso letterario “Racconta il tuo sogno”, nato da un progetto delle Mongolfiere Solidal per realizzare i sogni di viaggio di ragazzi con patologie e disabilità. Tra i racconti ammessi alla partecipazione, provenienti da ogni parte d’Italia, scegliere è stato veramente un’impresa. Tanti anche i sogni di viaggio che ci sono stati raccontati. Tra le mete più “sognate” dai ragazzi ci sono Barcellona, Siviglia, Madrid, ma anche Parigi, Londra, Roma e Palermo.

Ecco, allora, i tre racconti vincitori, agli autori dei quali andrà un fantastico weekend

La Giuria dei TOP Manager sceglie il racconto di Luna Wambui

La Giuria dei Top Manager del Turismo, composta da: Gabriele Albertini, Gianluca Andoldi, Damiano De Crescenzo, Claudio De Donatis, Alioja Ota e Stefano Ravelli, ha scelto come racconto vincitore, quello di Luna Wambui, 14 anni, originaria di Malindi, in Kenya, che vive a Busto Arsizio, in provincia di Varese, che ha descritto il suo sogno di tornare nel suo paese di origine per rivedere la nonna e gli amici, ma anche di andare a Roma, per gettare una monetina nella Fontana di Trevi ed esprimere un desiderio. Tra le motivazioni della scelta, si legge:

“Il racconto è ben costruito. È stato apprezzato il piccolo espediente conclusivo, per cui il viaggio a Roma (realizzabile) diventa un espediente per conquistare il vero obiettivo, meno a portata, ovvero tornare a Malindi, grazie al lancio della monetina nella Fontana di Trevi: un po’ come imbrogliare il genio della lampada e costringerlo a realizzare più dei tre canonici desideri. Bellissimo”.

Leggi il racconto di Luna

La Giuria della Stampa sceglie il racconto di Martina Zanon

La Giuria della Stampa, composta da Manuela Fiorini, giornalista e scrittrice, firma di Weekend Premium, Beba Marsano, firma del Corriere della Sera, Raffaella Martinotti, Channel Manager Tgcom 24/Viaggi, Giuseppe Ortolano, firma di Repubblica, Paola Pignatelli, direttore di Action Magazine, Sabrina Talarico, Presidente GIST – Gruppo Italiano Stampa Turistica ha scelto invece il racconto di Martina Zanon, 19 anni, di Predazzo, in Trentino, che ama le discoteche, la vita notturna e ha raccontato il suo sogno di visitare la Sicilia e Palermo. Questa la motivazione:

“Il testo sprizza energia da tutti i pori. Naturale in una ragazza di 19 anni, encomiabile in una giovane disabile costretta in sedia a rotelle, ma che impazzisce per le discoteche”.

Leggi il racconto di Martina

La Giuria Web & Social sceglie il racconto dei ragazzi di “Costruire il futuro”

Alla Giuria Web & Social, toccava il compito di votare il racconto che più aveva emozionato, scegliendolo tra i 26 partecipanti. Con 657 voti, il vincitore è risultato essere l’elaborato presentato dai ragazzi dell’associazione “Costruire il futuro” di Pavia, che ha descritto un sogno comune, quello di andare tutti insieme a trascorrere un weekend a Gabicce Mare o in un’altra località della Riviera romagnola.

Leggi il racconto dei ragazzi

E adesso che cosa succede? Inizia il sogno, quello vero. I vincitori saranno contattati e potranno vivere un fantastico weekend. Saranno loro, prossimamente, a raccontare sul sito delle Mongolfiere la loro esperienza. Il sogno continua!




Luca ci racconta il suo sogno di visitare Palermo

Rimangono solo pochi giorni per partecipare al concorso letterario “Racconta il tuo sogno” che premierà tre vincitori con un fantastico weekend. C’è tempo infatti fino al 20 aprile. Qui trovate il regolamento. Intanto, riceviamo e pubblichiamo il racconto di Luca Ive, che sogna di visitare Palermo e partecipa al concorso. Seguiteci, perché a conclusione del concorso, potrete votare il vostro racconto preferito e contribuire a fare vincere al suo autore il weekend dei sogni.   

Mi chiamo Luca Ive, ho 22 anni e ho una forma di tetraparesi spastica. Tra i miei interessi ci sono lo sport, la buona cucina e naturalmente… viaggiare. Se dovessi scegliere un posto dove passare un week end sceglierei Palermo: perché avrei l’opportunità di visitare una città italiana mai vista prima, ma anche perchè così potrei cogliere l’occasione per andare due giorni al mare (cosa che mi farebbe bene per la mia patologia).

Alcuni dei tesori di Palermo

Inoltre, con la mia vacanza potrei aiutare l’economia locale messa in ginocchio dal Covid, come è accaduto del resto un po’ in tutta Italia… io fino a due anni fa riuscivo a spostarmi dalla mia città, che è Milano, quando andavo in vacanza d’estate con mio padre Michele oppure grazie alle trasferte della squadra di Powerchair hockey della quale faccio parte, l’ASD Dream Team.

Grazie alla UILDM Milano infatti io e altri ragazzi come me, con gravi difficoltà motorie, possiamo fare sport e partecipare a un vero e proprio Campionato nazionale. O almeno, riuscivamo a farlo fino a quando non è sopraggiunta la pandemia a blindarci tutti quanti dentro casa, lasciandoci con la voglia di muoverci, vedere nuovi luoghi e nuove persone e misurarci con realtà diverse.

Lo splendido mare di Mondello

Per questo sogno, in attesa di tornare a spostarci con altri coetanei anche per fare sport, di poter presto ricominciare almeno a viaggiare, in sicurezza e con i dovuti accorgimenti certo, ma trovando strutture e situazioni che garantiscano l’accessibilità e favoriscano l’autonomia.

Insomma… Mondello, sto arrivando!

Che cosa vedere a Palermo in un weekend

Sono tantissime le cose da vedere a Palermo, ma se il tempo è poco, ecco un itinerario da fare in due o tre giorni. Imperdibile una visita al Palazzo Reale, noto anche come Palazzo dei Normanni, la più antica residenza reale d’Europa.

Palazzo dei Normanni

Al suo interno si trova la splendida Cappella Palatina, tempestata di mosaici di rara bellezza. Il palazzo, che è sede dell’Assemblea Regionale della Regione Sicilia, e la cappella sono visitabili solo in alcune giornate.

Interno della Cappella Palatina

A poca distanza da Palazzo dei Normanni si trova la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, dalle inconfondibili cupole rosse, magistrale esempio di arte siculo-normanna. Fanno parte del complesso anche un rigoglioso giardino e un suggestivo chiostro.

Non perdetevi una passeggiata al mercato di Ballarò, uno dei più belli e pittoreschi della città, nonché il più antico. Le strade sono invase dalle bancarelle colorate e chiassose, dove poter acquistare frutta, verdura, pesce, ma anche il gustoso “cibo di strada”, tra cui panelle, crocché, panino con le frattaglie e arancine.

Il Mercato di Ballarò

Da non perdere una visita alla Cattedrale di Palermo , dedicata a Santa Maria Vergine Assunta, che custodisce al suo interno le tombe imperiali. Volendo si può saliere anche sui tetti per ammirare uno splendido panorama di Palermo, soprattutto di sera.

La Cattedrale di Palermo

Mentre camminate alla volta del Teatro Massimo, fare una sosta al Mercato del Capo, uno dei più belli e folkloristici. Passeggiate tra le viuzze affollate di banchi multicolore fino ad arrivare teatro lirico più grande d’Italia e il terzo in Europa dopo l’Operà National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Il Teatro Massimo colpisce per la sua magnificenza ed eleganza e si può ammirare anche con una visita guidata  per scoprirne la storia e i segreti.  

La facciata del Teatro Massimo

Dalla parte opposta della strada si trova il Teatro Politeama, sede dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, che si trova nella bella e ampia Piazza Ruggero Settimo. Il teatro spicca per la sua pianta circolare ed è preceduto da un arco di trionfo con una quadriga di bronzo sulla sommità.

2° giorno: Dai Quattro Canti al quartiere Kalsa

Cominciate il secondo giorno del vostro weekend a Palermo da Piazza Villena, nota come piazza dei Quattro Canti, perché delimitata dalle facciate concave di quattro palazzi che le danno un aspetto circolare. Vale una visita la Chiesa di San Giuseppe dei Teatrini, che spicca per il suo campanile tortile e per la splendida cupola policroma. L’interno, invece, è un capolavoro barocco da lasciare a bocca aperta.

La Piazza dei Quattro Canti

In Piazza Pretoria si trova invece una delle fontane più belle d’Italia, soprannominata la Fontana della Vergogna, per via delle sue statue nude, ma anche perché nel XVIII e XIX secolo rappresentava il malcostume e la corruzione di alcuni rappresentanti della vita politica e civile.

Le statue discinte della Fontana della Vergogna

Vale una sosta anche la Chiesa della Martorana, un complesso mix di stili diversi, dal bizantino al barocco, con il suo splendido interno decorato con affreschi e mosaici. Accanto a essa sorge la Chiesa di San Cataldo, con le sue tre cupole dal colore rossa.

Gli splendidi interni della Chiesa della Martorana

Da non perdere, invece, una full immersion nel quartiere della Vucciria, specialmente di sera. È qui infatti che la gioventù palermitana si riversa tra musica, locali e cibo di strada. Di giorno, invece, qui si trova un pittoresco mercato. Nel quartiere si trovano anche i Tesori della Loggia, cinque gioielli architettonici tra chiese e oratori che valgono una sosta.

Bancarelle del Mercato della Vucciria

Per concludere il secondo giorno in bellezza, puntata al quartiere Kalsa, sorto durante la dominazione araba. È stata la sede dell’emiro e della sua corte, che vivevano all’interno della cittadella fortificata. Ancora oggi, tra le sue strade si respirano profumi e atmosfere orientali. Il quartiere si trova a pochi passi dal mare.

Graffiti dei detenuti nel Museo dell’Inquisizione

Tra gli edifici da visitare c’è la chiesa di Santa Maria dello Spasimo, dalle atmosfere quasi magiche, e Palazzo Chiaramonte Steri, sede del Museo dell’Inquisizione, che conserva testimonianze e graffiti dei carcerati durante l’Inquisizione Spagnola. Durante la visita guidata è possibile ammirare anche il dipinto di Renato Guttuso “La Vucciria”, dedicato al celebre mercato palermitano.

3° giorno: Mondello

Dedicate l’ultimo giorno del vostro soggiorno a Palermo al relax raggiungendo Mondello, la spiaggia dei palermitani. Ci si arriva in autobus dal centro città, in circa mezz’ora. Oppure, per chi ama camminare, attraverso un percorso a piedi che parte dal Santuario di Santa Rosalia e arriva a Mondello in circa due ore.

La spiaggia di Mondello

La spiaggia di Mondello è solitamente molto affollata, a meno che non la visitiate fuori stagione. Vale comunque la pena: il mare è cristallino e la sabbia morbida, ideale per una giornata “marina”. Se avete tempo, tornando da Mondello, fate una sosta al Parco della Favorita per ammirare la splendida Palazzina Cinese.

INFO

https://turismo.comune.palermo.it




Giovanni Paolo ci racconta il suo sogno di visitare Madrid

Oggi vi presentiamo il racconto di Giovanni Paolo, che sogna di visitare Madrid. Anche lui partecipa al concorso letterario “Le Mongolfiere – Weekend Dreamers” e avrà la possibilità di vincere un fantastico weekend. Mandateci anche i vostri racconti, c’è tempo fino al 20 aprile. Il concorso è riservato a ragazzi con patologie o disabilità. Ecco il racconto di Giovanni Paolo.

Una suggestiva Madrid by night

Mi chiamo Giovanni Paolo Reyes, ho 21 anni e una forma di atrofia muscolare spinale, anche detta SMA. Questa limita molto i miei movimenti e per spostarmi autonomamente faccio uso di una carrozzina elettronica. Sono iscritto all’università e tra le mie grandi passioni ci sono lo sport e le amicizie con i miei coetanei, non importa dove questi vivano. Purtroppo in questo periodo che dura ormai da oltre un anno, a causa della pandemia, è diventato quasi impossibile sia praticare uno sport (faccio parte di una squadra di powerchair hockey) sia assistervi del vivo e così anche viaggiare per conoscere nuovi amici e altri Paesi.

Giovanni Paolo è un appassionato di Power Chair Hockey

La mia famiglia è originaria delle Filippine e sarebbe un sogno poterle un giorno visitare, ma io mi accontenterei di coronare un altro sogno, probabilmente più fattibile visto che la meta è decisamente più vicina: Madrid. La capitale spagnola mi affascina, con i suoi monumenti e i suoi musei, come il Prado o gli impianti sportivi come il famosissimo stadio Bernabeu, dove gioca il Real Madrid.

Lo stadio Santiago Bernabeu, “tempio” del Real Madrid

Ma mi affascina l’idea dell’atmosfera che si respira in una grande capitale europea ricca di storia e di tradizioni e… perché no? …anche l’idea di mangiarmi un buon piatto di paella! Spostarsi per uno come me è sempre problematico, soprattutto quando si tratta di pernottare lontano da casa.

Una succulenta paella madrilena

Meno male che almeno per spostarmi in città, mi dà spesso una mano l’associazione di cui faccio parte, la UILDM di Milano. Il trasporto per noi persone con disabilità rappresenta davvero una grande incognita: i miei genitori, che non hanno la patente, avevano acquistato un mezzo adattato sperando di trovare sempre un volontario disponibile a guidarlo quando io ho necessità di viaggiare, ma non sempre questo avviene, purtroppo. Chissà, magari questo potrebbe succedere proprio per organizzare il viaggio… a Madrid!  

Giovanni Paolo

 Che cosa vedere a Madrid in un weekend

Madrid è davvero impossibile da visitare tutta in un solo weekend e per forza di cose si deve fare una selezione. Tuttavia, vediamo insieme un itinerario per andare alla scoperta delle eccellenze principali.

1° Giorno: Da Palazzo Reale a La Latina

Si può partire dalla visita, immancabile, al Palazzo Reale di Madrid, la residenza ufficiale della famiglia reale di Spagna e considerato il palazzo più grande d’Europa ancora abitato. Conta infatti ben 3418 stanze e si snoda su una superficie di 135 mila mq. All’interno spiccano i lussuosi arredi, tra cui la splendida Sala degli Alaberderos, con l’Apoteosi di Enea del Tiepolo. Sul lato orientale si trova invece la Porta del Principe, mentre sul lato sud si trova il Campo del Moro. Da non perdere i Giardini di Sabatini, il parco monumentale situato di fronte alla facciata settentrionale.

Il Palazzo Reale, residenza della famiglia regnante di Spagna

Passando invece di fronte alla facciata meridionale del palazzo, si arriva alla splendida Cattedrale dell’Almudena, un perfetto concentrato di stili diversi. La facciata è composta da un porticato in stile toscano, sovrastata da una loggia in stile ionico e, sopra ancora, da una nicchia barocca. Qui si trova la Statua della Vergine dell’Almudena, circondata da quattro figure di santi: Santa Teresa d’Avila, San Fernando, Sant’Isidoro e Santa Maria de la Cabeza. Per visitare il palazzo e la cattedrale mettete in conto circa 2 ore e mezzo.

La cattedrale dell’Almudena

A circa 10 minuti a piedi dal Palazzo si trova Plaza Mayor, la più importante della città, dove un tempo si teneva un grande mercato, e oggi è animata da artisti di strada. Vi si accede attraverso nove varchi, tra cui lo splendido Arco de Cuchilleros. Al centro spicca il monumento equestre a Felipe III.

Plaza Mayor, la più importante di Madrid

In soli 5 minuti si raggiunge invece Puerta del Sol, un punto di ritrovo dei madrileni di tutte le età e teatro di spettacoli ed eventi. Al centro si trova la Statua dell’Orso, uno dei simboli di Madrid, dello scultore Antonio Navarra Santafé. Sul lato occidentale della piazza si trova La Mallorquina, uno dei locali storici della capitale, che offre aperitivi, dolci e stuzzichini. Da provare per una sosta golosa.

Puerta del Sol con la Statua dell’Orso

Si può poi prendere la linea 5 della metro e scendere a La Latina, suggestivo quartiere dove vedere alcuni dei monumenti più importanti, come la Real Basilica di San Francisco il Grande. Si può poi passeggiare tra le suggestive viuzze medievali, oppure nei giardini di Las Vistillas. La domenica, qui si tiene El Rastro di Madrid, il “mercato delle pulci” più famoso della città.

I giardini di Las Vistillas

2° Giorno: dal Museo del Prado al Quartiere Salamanca

Cominciate la giornata con la visita ai celeberrimi Musei di Paseo del Prado, la via dove si affacciano i principali della città. Sceglietene uno o due. Mettete in conto che per ogni visita ci vogliono almeno due ore. Il più famoso è il Museo del Prado, che conserva capolavori come la Sacra Famiglia di Raffaello, l’Artemisia di Rembrandt, il Ritratto di Carlo V di Tiziano, l’Autoritratto di Dürer, e Le tre grazie di Rubens.

La facciata del Museo del Prado

Seguendo la linea temporale, al si possono ammirare capolavori dal XIII secolo, tra cui opere del Rinascimento, del Manierismo, del Barocco, fino agli Espressionisti e alla Pop Art.

Interno del Museo Thyssen – Bornemisza

Presso il Museo Reina Sofia, invece, si trova il celebre Guernica di Pablo Picasso, insieme a capolavori dell’arte moderna e contemporanea tra cui Dalì, Mirò e Warhol.

Guernica di Pablo Picasso al Museo Reina Sofia

Potete invece dedicare il pomeriggio alla visita del Parque del Retiro, che si raggiunge con la linea 2 della metro. Passeggiando tra sentieri, prati e laghetti potrete ammirare La Rosaleda, uno splendido roseto con 4000 rose del 1915, oppure il Palazzo di Velasquez o il Palazzo di Cristallo, tutto in vetro, metallo e cristalli che riflettono meravigliosi giochi di luce. Nel parco si trova anche il Bosco degli Scomparsi, in ricordo delle vittime degli attentati dell’11 marzo 2004, composto da 192 alberi, la Fontana dell’Angelo Caduto e il Monumento ad Alfonso XII, realizzato da venti diversi artisti.

Il lussureggiante Parque del Retiro

Ad appena 10 minuti a piedi dalla fermata del Parque del Retiro si trova il Quartiere Salamanca, il più lussuoso di Madrid, e paradiso dello shopping, tra boutique e negozi di ogni genere. A Plaza Colon si trova Las Ventas, la terza plaza de toros più grande del mondo.

L’arena di Las Ventas

3° Giorno: da Plaza de Cibeles a Plaza del Dos de Mayo

Dedicate l’ultimo giorno del vostro weekend a Madrid alla visita di Plaza de Cibeles, con la splendida fontana e il Grand Cibeles Palace, sede del Municipio. Qui i madrileni festeggiano le vittorie del Real Madrid.

La Plaza de Cibeles

Prendete poi la linea 10 della metro e arriverete allo stadio Santiago Bernabeu, tempio del Real Madrid, che potrete visitare con un tour guidato.

Lo stadio Bernabeu

Continuate la giornata con una visita al Quartiere Malasaña con la famosa Plaza Dos de Mayo. Qui si concentrano negozi, caffè, mercatini e locali dove gustare le celebri tapas, in un tour di locale in locale come fanno i madrileni.

Plaza Dos de Mayo

INFO

www.esmadrid.com




Parlano delle Mongolfiere! Mandateci i vostri racconti entro il 20 aprile!

Le Mongolfiere hanno cominciato a volare! Il progetto di Weekend Premium che premierà con un fantastico weekend i tre migliori racconti, riservato a ragazzi con patologie e disabilità, ha catturato l’attenzione dei media.

Così, con orgoglio condividiamo con voi questo primo traguardo e vi ricordiamo che per partecipare al concorso e mandare il vostro racconto c’è tempo fino al 20 aprile.

Qui trovate il regolamento del concorso letterario, che vi darà la possibilità di vincere un weekend da sogno.

Dal Corriere della sera

Da Repubblica Milano 

Dalla Gazzetta dell’Emilia




Farid, che sogna di volare a Barcellona in…Mongolfiera!

Ecco un altro dei racconti che partecipano al concorso letterario “Racconta il tuo sogno”, e che avrà la possibilità di vincere un fantastico weekend. È quello di Farid, che è salito su una delle Mongolfiere di Weekend Dreamers e ci ha raccontato il suo desiderio di visitare la splendida Barcellona. La parola al nostro Farid!

Panorama di Barcellona

Mi chiamo Farid Khalfa Pinto e ho 20 anni. Sono affetto da una patologia neuromuscolare che mi impedisce di essere autonomo; ho infatti una distrofia muscolare di Duchenne che colpisce i muscoli e li indebolisce gradualmente impedendomi di camminare e di fare in autonomia tutte quelle azioni che per gli altri sono banali.

Farid e uno scatto di Barcellona.

Sono arrivato in Italia a 6 anni e grazie all’aiuto di mia madre e a quello dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare ho potuto vivere diverse belle esperienze come lo sport (gioco a Powerchair Hockey) e fare la mia prima vacanza in autonomia. Ma la mia condizione di disabilità mi ha più spesso portato a viaggiare con la mente, identificandomi negli eroi dei Manga e dell’animazione giapponese di cui sono appassionato. Nell’ultimo periodo, dopo la fine delle scuole superiori sto frequentando l’associazione e spero un giorno di trovare un lavoro.

Artisti di strada sulla rambla

Il mio viaggio dei sogni ovviamente include una meta dove la mia disabilità sia alleggerita dall’accessibilità della città in modo da poterla vivere e visitare con meno difficoltà possibili per me e per chi mi accompagnerà. Mi piacerebbe fare questa esperienza con Edoardo che ho conosciuto in associazione e che è stato il mio allenatore, con lui condivido la passione per l’animazione giapponese e per i videogiochi (che sono un altro strumento che mi permette di viaggiare con la fantasia) e che ora è uno tra i miei migliori amici.

La splendida Casa Batllo di Gaudì

La meta di questo mio viaggio ideale è Barcellona, che mi permetterebbe anche di fare da guida per Edoardo dato che la mia lingua madre è lo spagnolo. Inoltre Barcellona è una città multietnica e aperta di mentalità e con tante cose da visitare: il centro storico, le opere di Gaudì tra le quali la “Sagrada Familia”, la rambla con gli artisti di strada e i cosplayer, fino ad arrivare allo stadio, il famoso Camp Nou.

Lo stadio Camp Nou

Inoltre è anche una città che si affaccia sul mare e quindi questo viaggio mi permetterebbe di vivere tante situazioni differenti e tutte bellissime.

Le spiagge di Barcellona

Spero davvero un giorno di poter realizzare questo sogno.

Farid

MANDATECI I RACCONTI CON IL VOSTRO VIAGGIO DA SOGNO A ilmiosogno@lemongolfiere.org

QUI TROVATE IL REGOLAMENTO DEL CONCORSO

..scopri nella 2° pagina che cosa vedere a Barcellona in un weekend…

Barcellona, che cosa vedere in un weekend

Il sogno di Sebastiano è visitare Barcellona. Vediamo allora che cosa si potrebbe vedere in un weekend. Partiamo da Plaça Catalunya e proseguiamo verso nord lungo Passeig de Gràcia, il lungo viale che porta a Casa Battlò, uno dei capolavori di Anton Gaudì, che si può visitare sia all’esterno che all’interno.

Continuando sempre lungo Passeig de Gràcia si incontra un altro capolavoro del genio catalano, Casa Milà, detta anche La Pedrera perché assomiglia a una grotta. Potete visitarla all’interno e salire sul tetto per ammirare i comignoli che sono diventati uno dei simboli di Barcellona. Sempre lungo Passeig de Gràcia si affacciano altri splendidi edifici, tra cui Casa AmatllerCasa MullerasCasa Lleó Morera e Casa Fuster, oltre a negozi e boutique.

A passeggio sulla Rambla

Da Casa Milà si può prendere la metro per tornare a Plaça Catalunya oppure continuare fino a Liceu. Da qui non potete perdervi una passeggiata lungo la Rambla, un altro dei simboli della città. Potete scegliere di percorrerla fino al mare, oppure solo un tratto. Tra le cose da vedere c’è il mosaico di piastrelle di Mirò e Palau Güell, un altro dei capolavori di Gaudì, e Plaça Reial, deliziosa con i suoi tavolini all’aperto e i suoi caratteristici lampioni.

I camini variopinti di Palau Guell

A pranzo si può fare una sosta al Mercato de la Boqueria per poi proseguire nel pomeriggio fino a Barrio Gotico, il quartiere medievale dove si trova la Cattedrale di Barcellona. Perdetevi tra le viuzze strette e le piazze per un viaggio fuori dal tempo.

Le favolose tapas di Barcellona

Tra le più belle c’è Plaça del Pi, su cui si affaccia la chiesa gotica di Santa Maria del Pi e nel fine settimana, Covid permettendo, si tiene un mercatino di artigianato locale. Sulla Plaça del Rei, invece, si affaccia il Palazzo Reale, sede del MUHBA, il Museo di Storia della città. Recatevi poi sull’Avenida Del Portal de l’Angel, sempre nel Barrio Gotico, la principale via dello shopping.

Plaça Catalunya

Tornate poi verso Plaça Catalunya e ammirate il tramonto dal Montjuïc, oppure lo spettacolo della Fontana Magica in Plaça Espanya, con i suoi giochi di luce che si muovono a ritmo di musica. A cena, non perdete l’occasione per gustare le tapas.

Secondo giorno: da Parc Güell a La Barceloneta

Il secondo giorno del weekend dedicatelo alla visita di Parc Güell, lo splendido parco cittadina dove i colori di Gaudì si mescolano con lo spettacolo della natura. Qui si trova la famosa “salamandra” riprodotta in moltissimi souvenir di Barcellona. Per arrivare al parco, si può prendere la linea L4 della Metro e scendere alla fermata Alfons X, oppure prendere la linea Azzurra del Bus Turistic che ferma a 5 minuti a piedi dal parco.

Il coloratissimo Parco Guell

Riprendendo la metro al ritorno, scendete a Verdaguer e poi prendete la linea 5 per arrivare fino alla Sagrada Familia, il monumento più visitato di Barcellona e apoteosi del genio di Gaudì. Ancora incompiuta, è di una bellezza mozzafiato con le sue torri e le sue guglie. Visitatela anche all’interno e, se potete, salite fino in cima a una delle torri per ammirare la struttura dall’alto.

Raggiungete poi il quartiere di La Barceloneta, dove potete pranzare con una delle migliori paelle della città e dove potere rimanere anche la sera per l’aperitivo in uno dei chiringuitos sul lungomare che preparano anche ottime tapas. Se avete tempo, potete visitare anche il Parc de la Ciutadella passando dall’Arco di Trionfo. Si tratta di uno dei parchi più belli di Barcellona, con fontane, laghetti, sentieri e prati che regalano attimi di relax.

A Barcellona non si può non gustare la paella

INFO

www.barcelonaturisme.com




RACCONTA IL TUO SOGNO”… E PUOI REALIZZARLO…FINO AL 20 APRILE!

Si chiama “Racconta il tuo sogno” e ha come simbolo una mongolfiera il concorso promosso dal network Weekend Premium rivolto ai ragazzi diversamente abili o con una grave patologia.  I testi, della lunghezza massima di 3000 battute (2 pagine), dovranno raccontare il viaggio che sognano di fare, una meta che si può realizzare nella realtà. Inoltre si dovrà parlare un po’ di sé, lasciare fluire le emozioni e indicare perché si desidera andare proprio in quel luogo.

Ci saranno tre primi premi, i racconti saranno pubblicati e i vincitori partiranno per un weekend che si avvicini a quello descritto nei loro testi (che potrà essere scritto materialmente da altri).Grazie al progetto, ragazzi come Ilaria, Francesco, Eleonora, Jacopo, Davide, Chiara, i cui racconti sono presenti sul sito weekendpremium.it, nella sezione le mongolfiere-weekend dreamers, hanno visitato Barcellona, Lisbona, la Sicilia, Modena e i luoghi della Ferrari, l’Umbria di San Francesco e Bolzano. E sono diventati i nostri Weekend Dreamers

Il progetto “Le mongolfiere – Weekend Dreamers” è stato ideato da Raffaele d’Argenzio, direttore del network Weekend Premium. Il magazine e il sito proponevano weekend e viaggi e Raffaele pensò che invece era soprattutto importante che quei viaggi li facessero quei ragazzi cui il destino aveva tagliato le ali della loro gioventù.

Francesco Forti a Maranello

Lo abbiamo fatto”, spiega Raffaele d’Argenzio, “perché il viaggio è la finestra per farli volar fuori dalla prigione della loro malattia, della loro disabilità. Certo ora possiamo solo recepire i loro desideri, le loro preferenze, ma viaggeranno quando si potrà. Il primo giorno utile saremo pronti a farli partire. Prima i vincitori e poi a mano a mano, cercheremo di realizzare anche i sogni degli altri ragazzi”.

Chiara Bruzzese in Umbria

Ci saranno tre primi premi, che saranno assegnati da tre diverse giurie: La Giuria della Stampa selezionerà il racconto vincitore per la scrittura e l’esposizione.  La Giuria Top Manager del Turismo selezionerà il racconto con i luoghi più interessanti. La Giuria Web & Social, invece, sceglierà il racconto che darà più emozione: vincitore sarà quello che riceverà più like e visualizzazioni nella sezione le mongolfiere-weekend dreamers del sito weekendpremium.it.

La Giuria dei Top Manager del Turismo: Gabriele Albertini, Gianluca Andoldi, Damiano De Crescenzo, Claudio De Donatis, Alioja Ota e Stefano Ravelli.

COME PARTECIPARE

I racconti, della lunghezza massima di 3000 battute (due pagine), possono essere inviati entro il 20 aprile a ilmiosogno@lemongolfiere.org.

Tutti i dettagli sul concorso e su www.weekendpremium.it

COME SOSTENERE IL PROGETTO

Se rappresentate un Ente del Turismo italiano o estero, se avete un hotel, un resort, una catena alberghiera, un agriturismo, oppure rappresentate l’Ufficio di Promozione turistica di una città d’arte, di una regione o di una località, o anche una compagnia aerea o di navigazione, potrete offrire il soggiorno o una parte di esso a uno dei nostri Weekend Dreamers. Vi assicuriamo il sorriso dei Weekend Dreamers e la visibilità sull’evento sui mezzi del nostro network. Informazioni di contatto: info@lemongolfiere.org

NON RACCOGLIAMO SOLDI MA DONIAMO VIAGGI & SORRISI!