LUGANO: natura, arte, golosità, shopping chic e molto di più…

di Cesare Zucca

For the “alplermagronen” recipe in english, click here

A pochi passi dal confine tra Italia e Svizzera, Lugano vi aspetta per regalarvi un weekend da sogno: arte, panorami mozzafiato, natura accessibile, mille possibilità sportive in un mix perfetto di cultura svizzera e mediterranea insaporito da tante delizie gastronomiche.
Il suo centro storico ricco di edifici in stile lombardo, di palazzi colorati e portici che un tempo erano luogo di commercio dove i pescatori stendevano le loro reti da pesca e gli artigiani esponevano i loro prodotti in vendita.

Lugano è una cittadina tranquilla, perfettamente a misura d’uomo, piacevole da scoprire passeggiando tra le vie del suo centro storico o ammirando incantevoli paesaggi lungo le sponde del lago.
Il suo lungolago offre diverse opportunità: lidi e spiagge artificiali per chi vuole rilassarsi sotto il sole, escursioni in battello e noleggio barche per ammirare Lugano da un’altra prospettiva, e numerose attività e sport acquatici per i più sportivi.

DA VEDERE
Piazza della Riforma
La piazza principale circondata da portici e da edifici in stile neoclassico dai colori pastello, il luogo dove i luganesi si incontrano e dove ci si può sedere a bere un caffè e rilassarsi in una delle storiche caffetterie presenti.

Museo Herman Hesse nella Torre Camuzzi
Poco sopra Lugano, nel piccolo paese di Montagnola, c’è questa casa-museo dedicata al premio Nobel Herman Hesse, scrittore tedesco naturalizzato svizzero. La mostra raccoglie oggetti, dipinti e opere dell’ illustre Artista.

Herman Hesse,

Chiesa di Santa Maria degli Angioli
Piccola chiesa che custodisce il meraviglioso affresco “Passione e Crocifissione” capolavoro di Bernardino Luini, discepolo di Leonardo da Vinci.

Passione e Crocifissione” di Bernardino Luini,

LAC Lugano Arte e Cultura
Ospita il Museo di Arte Contemporanea della Svizzera Italiana, una sala per concerti ed il Teatrostudio.Cattedrale di S.Lorenzo
Il ricco cartellone presenta musicals. opere, teatro, concerti e danza.
Date un‘occhiata

Anna Bolena, uno dei capolavori di Donizzetti prossimamente al LUC

UN TUFFO NEL GREEN
Parco Ciani, meraviglioso giardino all’inglese, ideale per rilassarsi e passeggiare tra alberi secolari, giardini ben curati, e lussureggianti aiuole di fiori adornate da statue e fontane. Si estende per più di 60.000 mq e ospita Villa Ciani, il Palazzo dei Congressi, la darsena, il Museo Cantonale di Storia Naturale e la Biblioteca Cantonale. il suo portone in ferro battuto adornato da fiori è conosciuto come ″porta del lago″ ed è una vera icona del parco

Parco Ciani

Parco del Tassino
Offre una terrazza panoramica da cui si gode di una splendida vista sul lago. Inoltre il parco ospita in primavera numerose specie floreali di origini neozelandesi, giapponesi e cinesi

Parco del Tassino

VISTE MOZZAFIATO
Monte Generoso
Avventuratevi sul trenino a cremagliera che vi farà salire fino a quota 1704 mt per godervi una spettacolare vista del Lago e delle Alpi
Monte San Salvatore
Familiarmento soprannominato ″il Pan di Zucchero della Svizzera″, è raggiungibile attraverso la funicolare panoramica che parte da Lugano-Paradiso oppure attraverso un’ escursione a piedi di circa un’ora e mezza. Da qui vista 360° su Lago.

Monte San Salvatore

CIOCCOLATO E NON SOLO…
Museo Alprose
La Svizzera è famosa per la produzione di buonissimo cioccolato.
Se, oltre ad assaggiarlo, ne vorrete sapere di più, visitate Il Museo del Cioccolato di Caslano che racconta la storia del cioccolato dalle origini ai giorni nostri. Tutti i processi e i macchinari vengono illustrati da pannelli illustrativi e il percorso termina con un degustazione  nel negozio “Nostalgia”.

Lugano, oltre alla tradizione del cioccolato, vanta un’ ampia produzione di raffinati formaggi. Tra i prodotti ticinesi più caratteristici vanno citati (e assaggiati) i “büscion”,  formaggini prodotti con latte vaccino o caprino, da mangiare freschi, cosparsi di pepe macinato e olio d’oliva extravergine. Di sapore più intenso è l’eccellente “Zincarlin della Val da Mücc”, stagionato per oltre due mesi con vino bianco secondo un metodo antico.
Tra i piatti più tradizionali spicca l’Alplermagronen, un ricco primo (e anche un secondo) che soddisferà gli appetiti piu robusti Tra gli ingredienti  troviamo pasta, cipolle, formaggio, panna e patate,

Appetitoso vero? Volete la ricetta ? La troverete nella prossima pagina

PER I PIU’ PICCOLI ( E NON SOLO…)
Swissminiatur
Un parco tematico con oltre 120 modelli in scala dei più famosi monumenti e mezzi di trasporto della Svizzera, Divertimento garantito per tutta la famiglia, tra mini battelli, funivie, funicolari, automobili e magari una pausa gustosa nel grotto “Pinin” offre una scelta di panini e snacks, anche vegani.

Shopping and coffee
Via Pessina
Popolata da negozietti, botteghe ed eleganti caffè. Un vero paradiso della gastronomia con un’ Imperdibile pausa nell’ ottocentesco Grand Café Al Porto, storico bar pasticceria che ha ospitato clienti rinomati come Clarke Gable e Sophia Loren.
Via Nassa
In passato questa e le vie limitrofe alla Cattedrale servivano per stendere le reti dei pescatori o per esporre la merce e ogni portico aveva il nome dal suo proprietario o dell’uso a cui era destinato  Oggi è la via più chic di Lugano! 270 metri di portici vicino il lungolago dove sono presenti negozi e boutique dei marchi più prestigiosi della moda, della orologeria e della gioielleria, spesso a prezzi stellari…
E visto che siamo in tema di soldi…
Perché non provare a vincere puntando qualche fish al Casinò di Lugano? Al suo interno ci sono anche un ristorante e un teatro. Un luogo per trascorrere una serata un po’ diversaPreferite non rischiare e… andare sul sicuro? Anche a tavola?
Vi aspetta il ristorante Vitti “nipotino svizzero” della omonima Famiglia romana che nel lontano 1898, inaugurò a Roma la storica pasticceria gelateria. Nel tempo i Vitti hanno deciso di intraprendere la strada della ristorazione, ottenendo un crescente successo fino ad arrivare all’iconico ristorante in Via Lucina a Roma, seguito da quelli “gourmet” e “Ital-Japan” in Piazza Cavour e dal prossimo “Vitti Osteria e Cantina”.

Dal menu di Vitti: ombrina cotta a bassa temperatura, zucchine e nocciole.

La passione e la tradizione famigliare hanno sviluppato nel tempo un’assonanza univoca con la cultura gastronomica romana, paladina di gusti semplici genuini, proiettata a un pubblico sempre più vasto e internazionale. Ecco quindi nascere il centralissimo Vitti Lugano, al cui timone troviamo Veronica e Angelo, intraprendenti rampolli della famiglia Vitti. che, da Roma, tramite papà, li supporta in tutto anche se distante.

In cucina “impera” lo chef Mauro Ranieri, il quale, affascinato dall’incontro con i fratelli Vitti ne condivide il progetto solo dopo una full immersion nel locale di Roma che gli permette di apprendere le tecniche e i segreti della cucina della miglior tradizione romana che può così far apprezzare, senza rinunciare ad un tocco di rispettosa innovazione.

Mauro Ranieri

Piatti preparati secondo antiche ricette che si tramandano da generazioni, utilizzando il pecorino e il guanciale che arrivano freschi, settimanalmente, da Roma. oltre a proposte internazionali dedicate ai numerosi visitatori esteri che giungono sul meraviglioso lago per passare qualche giornata di relax

Tonnarelli Cacio e Pepe mantecati con pecorino romano DOP e pepe macinato grosso,

Veronica, Angelo e Mauro, un tris d’assi davvero notevole!
Non me li sono lasciati sfuggire per una simpatica intervista
Buongiorno, parliamo di weekend: arriva a Lugano un amico turista, dove lo portate?
Veronica: sul Monte Brè da cui si gode della più bella vista di Lugano.
Angelo: Mi piacerebbe fargli conoscere un po’ della Svizzera interna, specialmente Interlaken dove ho sperimentato per la prima volta il parapendio: è stata un’esperienza fantastica!
Mauro, se l’amico è un buongustaio?
Mauro: Entrerei anch’io nel cuore della Svizzera e lo porterei in qualche tipico “grotto”, una specie di trattoria, dove gli farei scoprire la “luganighetta” una salsiccia a base di carne di maiale, insaccata in un budello ovino da arrostire, deliziosa cotta alla brace, alla griglia o in padella,
Con cosa la si accompagna?
Mauro: Di preferenza col risotto o con polenta, patate al forno oppure con una base di sugo al pomodoro. E’ davvero un cibo ” felice“,  poco salato, profumatissimo , sinonimo di festa e di allegria.
Vitti e la cucina romana, binomio storico: il vostro primo ricordo in cucina?
Veronica, sia io che Angelo siamo praticamente cresciuti nei laboratori di gelateria e pasticceria dei miei antenati.
Angelo: Ero piccolo e i miei hanno inventato un piatto che portava il nome. Era un piatto super semplice ma gustoso: pasta con il tonno.
Mauro: In cucina con i miei cuginetti, mentre la nonna piacentina impastava gli gnocchi. A dire il vero, lei avrebbe voluto che io e gli altri nipoti le dessero una mano, ma più che “aiutanti” eravamo dei golosi “assaggiatori”.

il benvenuto dello Chef: ostrica in pastella, mionese di lamponi e frutto della passione

Cosa c’è di “romano” nel menu di Vitti Lugano?
Veronica abbiamo inserito principalmente i tradizionali primi romani lavorando tanto con le materie prime e le paste fresche, come i Bigoli alla Gricia con guangiale , pecorino e pepe, i Tonnarelli cacio e pepe mantecati con pecorino romano DOP e pepe macinato grosso, le Linguine alla Trasterverina con pomodoro, tonno, olive e gli immancabili Spaghetti alla Carbonara.

Bigoli alla Gricia

Angelo: Nel menu troverai molte ricette “storiche” dei nostri bisnonni, preparate secondo antiche ricette che si tramandano da generazioni, utilizzando il pecorino e il guanciale che arrivano freschi, settimanalmente, da Roma.
Tradizione anche nei dolci: il Tiramisu alla Vitti, da sempre un best seller!

l’iconico “Tiramisù alla Vitti”

Tra tante ricette originali della vostra famiglia, c’è un piatto indimenticabile? Veronica: Le polpette di bisnonna Luisa che rubavo dalla padella, in qualunque ora e giorno….
Angelo: i malfatti ricotta e spinaci di mia nonna Enrica, un piatto indimenticabile e, devo ammetterlo, inimitabile, mai mangiati dei malfatti così buoni…
Chef, come definisci la tua cucina ?
Mauro: classica, originale, fatta bene per essere all’altezza delle aspettative.
Un menu che, oltre alle tipicità romane, propone piatti “extra regione” quali Tagliolini al nero di seppia con salsa cacio e pepe e carpaccio di gamberi rossi, il Tataki di Tonno con Gazpacho di pomodoro , riso nero al vapore e maionese alla soia oppure il Poke di tonno con alga Wakame, mango, pomodori Cherry, Emadame, maionese alla soia.

Tagliolini al nero di seppia con salsa cacio e pepe e carpaccio di gamberi rossi

Una cucina con amore, tradizione, fantasia e tanta voglia di incuriosire e di divertire, dove Ranieri e i Vitti sono i primi a divertirsi.

Raneri in action: Tartare di manzo con spuma di bufala e pomodoro

ASSOLUTAMENTE DA FARE
Concedetevi un indimenticabile giro in barca sul lago e scoprire altre località che si affacciano sulle sue acque, come Gandria, Castagnola, Morcote, il Parco Scherrer e il Santuario della Madonna del Sasso.
Al tramonto il lungolago di Lugano è uno dei luoghi più affascinanti della città! Non perdetevi quindi una passeggiata quando il sole cala dietro le montagne e godetevi una Lugano “tutta per voi”

La ricetta dell’Alplermagronen

Ingredienti per 4

  • ½ cucchiaio di farina
  • 2 cucchiai d’olio di colza
  • 1 cucchiaio di burro
  • 250 g di patate resistenti alla cottura
  • 2 cipoll
  • sale
  • 350 g di maccheroni maccheroni dell’alpigiano
  • 200 g di gruyère
  • 2 dl di panne semigrasse
  • pepe
  • maggiorana per guarnire
    Preparazione
    Taglia le cipolle ad anelli sottili. Cospargile di farina e mescola bene. In un tegame scalda l’olio e il burro. Rosola le cipolle a fuoco medio per ca. 10 minuti, finché risultano croccanti. Estraile e falle sgocciolare su carta da cucina.Taglia le patate a dadi e lessale in abbondante acqua salata per 5 minuti. Aggiungi i maccheroni e lessa il tutto al dente per 8-10 minuti. Scola e fai sgocciolare bene. Trasferisci il tutto nel tegame. Elimina la crosta del formaggio e taglialo a dadini. Unisci il formaggio e la panna alla pasta e, a fuoco spento, fai riposare coperto per ca. 5 minuti, finché il formaggio non si è sciolto. Condisci con il pepe e cospargi con le cipolle.
    Guarnisci con la maggiorana. Servi con spicchi di mela.

The “alplermagronen” recipe in english, next page, Click Next>

Among the traditional swiss dishes, the alplermagronen stands out, a rich first course (and also a second course) that will satisfy the most robust appetites.
Among the ingredients we find pasta, onions, cheese, cream and potatoes.

The alplermagronen recipe

Ingredients for 4

½ tablespoon of flour
2 tablespoons rapeseed oil
1 tablespoon of butter
250 g of cook-resistant potatoes
2 onions
salt
350 g of macaroni  (maccheroni dell’alpigiano)
200 g of gruyère
2 dl of semi-fat cream
pepper
marjoram for garnish
Preparation
Cut the onions into thin rings. Sprinkle them with flour and mix well. In a pan, heat the oil and butter. Sauté the onions over medium heat for approx. 10 minutes, until crispy. Remove them and let them drain on kitchen paper. Cut the potatoes into cubes and boil them in plenty of salted water for 5 minutes. Add the macaroni and boil everything al dente for 8-10 minutes. Drain and drain well. Transfer everything to the pan. Remove the crust from the cheese and cut it into cubes. Add the cheese and cream to the pasta and, with the heat off, leave to rest covered for approx. 5 minutes, until the cheese has melted. Season with pepper and sprinkle with onions. Garnish with marjoram. Serve with apple wedges.

 

 

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Weekend a Desenzano. Massimo Fezzardi: la cucina (e ricetta) gourmet dell’ Esplanade

( in italian and english) —

Desenzano del Garda, incantevole paesino in provincia di Brescia, affacciato sulla sponda meridionale del lago, è una meta ideale per un weekend ricco di storia, arte, natura e un’eccellente gastronomia locale

Da vedere a Desenzano
Porto vecchio
Storico porticciolo del XV secolo e oggi zona dedicata agli aperitivi, alle passeggiate romantiche e ai selfies-souvenir.
Villa Romana
Importante sito archeologico, risale al IV secolo d.C..ricco di resti romani, ville e mosaicI.
Piazza Malvezzi
Nel cuore pulsante della città, che nei mesi estivi diventa un suggestivo Mercatino dell’Antiquariato.
Museo archeologico “Giovanni Rambotti”.
Scoprirete le “case sull’acqua” ovvero le palafitte preistoriche del basso Garda bresciano e l’Aratro del Lavagnone, il più antico del mondo.
Torre di San Martino
Appena fuori città vi aspetta  sull’incantevole lungolago, perfetto per una passeggiata verso Rivoltella.
Il Castello
Dalle sue sale si gode di una spettacolare vista sul Garda, mentre al suo interno viene ospitata la mostra dedicate a Antonio Ligabue

Tra le celebrità locali troviano lo Chef stellato Massimo Fezzardi, al timone del magnifico Ristorante Esplanade, da cui si gode una meravigliosa viata sul Lago e sopratutto dove un lunch o una cena rimarranno indimenticabili per l’ambiente raffinato, il servizio impeccabile senza essere troppo rigido e per il gusto.

l’incomparabile vista dall’Esplanade

Nei piatti proposti da Rizzardi troviamo raffinatezza, stile e nello stesso tempo una semplicità che delizia e stupisce smpre con una cucina che onora prodotti e tradizioni locali, cucinati con maestria e serviti con fantasia e eleganza.

tra le delizie di Fezzardi, un rocher alle nocciole , cacao e fois gras

Nel menu spiccano prelibati pesci di lago, come il coregone in olio di cottura erbette e salsa di pomodorini e confit di capperi, rigorosamente del Garda e i sorprendentemente raffinati i tortelli di trippa al limone con salsa al pecorino , fagioli e pomodori., mentre il mio ‘Oscar per il gusto e la presentazione’ va a….spaghetti freddi al nero di seppia con tartare di calamari e zenzero marinato”.

Buongiorno Massimo, domanda di rito: dove passa un weekend libero?
Mi piacciono le grandi città , Parigi è una tra le mie favorite, anche il nostro territorio offre tanto , lago, monti, belle escursioni sui Monti della Tombea e nella Val Vestino
E mete lontane?
Messico Florida Caraibi e Thailandia, dove ho apprezzato la cultura e gli ingredienti  della cucina locale. C’è una certa un’influenza asiatica presente in alcuni miei piazzi, sopratutto nell’utilizzo delle spezie: zenzero, lemongrass, cocco, soya come nei miei spaghetti neri.
Che sono una delizia! Come è arrivato a questo piatto?
E’ nato come un omaggio a Gualtiero Marchesi, ispirandomi a un suo piatto che ho rielaborato in vari stadi , fino a questa edizione con calamaro fresco e zenzero marinato

Spaghetti neri da Oscar!

Quale pesce di lago ama cucinare?
Il coregone, le sarde e il luccio quest’ultimo forse perché, essendo mantovano, mi fa tronare in mente il classico luccio in salsa alla mantovana, piatto forte di mamma e di  nonna Elsa.
Qual è stato il piatto che ha fatto scoccare la scintilla “sarò un buon chef”?
La curiosità e la passioneè iniziata presto, a 14 anni, quando lavorarvo in un ristorante dove si facevano banchetti e grandi tavolate, ma la scintilla è scoccata 30 anni fa quando ho spermentato i miei tortelli all’erba amara di San Pietro, ricetta legata alla cucina di Castel Goffredo Un’ erba e un piatto che nessuno conosceva e che mi ha fatto sentre un po’ “ambasciatore” della cucina della mia storia.
Qualche collega a cui è legato?
Fabio Mazzolini del ristorante Dalie e Fagioli a Malerba del Garda:
È stato il mio coach per alcuni anni e il suo suggerimento era che prima dell’estetica, prima di tutto il resto, deve venire il gusto.
E il tuo consiglio ai tuoi discepoli?
studiare, studiare, studiare e guardare a 360° tutto quello che succede intornonon fermarsi mai, perché la cucina va sempre avanti.
C’è un piatto che mangia solo se cucinato da un’altra persona?
Certo la gallina e pane di mia nonna, un piatto di bollito tradizionalmente preparato alla domenica, tutta la famiglia a tavola e le parti rigorosamente prestabilite…
A lei cosa toccava?
Ero fortunato:  la coscia!

Massimo Fezzardi

La ricetta di Massimo Fezzardi
Tortelli di coniglio di Carmagnola con ragù di verdure dell’orto, pomodorini alla brace e fonduta alla ricotta affumicata
Ingredienti
300gr di pasta all’uovo:
100gr semola rimacinata
200gr farina doppio zero
5tuorli
1uovo intero
Sale, olio
Per il ripieno
300gr di polpa di coniglio
1scalogno
50gr parmigiano
80 grPan grattato
1 bicchiere vino Lugana
Brodo q.b.
80 gr Burro
Salvia e rosmarino
Per la salsa
1 carota ,1 cipolla,1costa di sedano tagliate a dadini
Pomodorini datterini alla brace
1dl di fondo di coniglio (ottenuto facendo tostare le ossa del coniglio in
forno con le verdure ,poco pomodoro,vino bianco e infine coperto di brodo
e fatto ridurre lentamente)
Per la crema di ricotta affumicata
150gr di ricotta a
200gr latte intero
Sale pepe q.b
Procedimento
Facciamo rosolare in un tegame con burro lo scalogno e il coniglio
tagliato in piccoli pezzi quando è ben rosolato sfumiamo con un bicchiere
di vino bianco Lugana, portiamo a cottura aggiustando di sale e pepe.
Passiamo il tutto al tritacarne per due volte , a parte facciamo sciogliere il
burro con le erbe aromatiche fino a quando risulta nocciola e
successivamente amalgamiamolo al coniglio,parmigiano e pan grattato,
fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo.
Facciamo la pasta all’uovo classica la lasciamo riposare per 30 minuti in
frigorifero e successivamente andiamo a formare i tortelli di coniglio.
In un pentolino fondiamo la ricotta affumicata con il latte e frulliamo.
In un’altra padella rosoliamo la lombatina e le verdure e terminiamo la
cottura con il fondo di coniglio.
Cuociamo i tortelli in acqua salata e serviamo come nella foto.

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Carmagnola rabbit tortelli with vegetable ragout, grilled cherry tomatoes and smoked ricotta fondue
Ingrediants
300g of egg pasta: 100g re-milled semolina 200g double zero flour 5 yolks 1 whole egg Salt, oil For the stuffing 300g of rabbit pulp 1 shallot 50g parmesan 80 gr grated bread 1 glass of Lugana wine Broth to taste 80 gr Butter Sage and rosemary
For the sauce
1 carrot, 1 onion, 1 celery stalk cut into cubes Grilled datterini tomatoes 1dl of rabbit stock (obtained by toasting rabbit bones in oven with vegetables, a little tomato, white wine and finally covered with broth and slowly reduced)
For the smoked ricotta cream
150gr of ricotta a 200g whole milk Salt pepper to taste
Method
Brown the shallot and the rabbit in a pan with butter cut into small pieces when it is well browned, blend with a glass of Lugana white wine, cook by adding salt and pepper. We pass everything through the meat grinder twice, apart we melt the butter with aromatic herbs until nutty e then mix it with the rabbit, parmesan and breadcrumbs, until a soft and homogeneous mixture is obtained. We make the classic egg pasta and let it rest for 30 minutes in refrigerator and then we go to form the rabbit tortelli. In a saucepan, blend the smoked ricotta with the milk and blend. In another pan, brown the sirloin and the vegetables and finish the cooking with rabbit stock. We cook the tortelli in salted water and serve as in the photo.

 




Con la nuova Audi Q8 nel lusso del lago di Como

di NICOLA D. BONETTI

 

Lecco, poi il Centrolago: quadrilatero d’oro tra Varenna, Bellagio, Cadenabbia e Menaggio, la ventosa zona di Dervio, Piona e Colico. Zone del lago più note e battute, vie di transito anche di forti venti. Preferiamo esplorare il ramo comasco, assai diverso e dove il tempo sembra essersi fermato. Viaggiando con lo stile di un’auto che ancora non c’è: abbiamo guidato in anteprima l’ultima Audi, ammiraglia suv coupé, con nome Q8.

 

QUELL’ALTRO RAMO DEL LAGO DI COMO

Che sarebbe il principale, verso il capoluogo storico, se non fosse arrivato Alessandro Manzoni a spostarne l’asse verso Lecco con “I promessi sposi”. Ville tranquille, meno turismo di transito, meno venti talvolta tempestosi non essendo una vallata orientata da sud a nord verso le Alpi. Questa zona, diventata un rifugio di personaggi agiati e portando una nuova celebrità nel mondo, si frequenta con piacere.

Strade strette, parcheggi che sembrano non esistere, paesini abbarbicati su versanti scoscesi, minimi accessi al lago. Tutto sembra essere nato per restare riservato. Ma se voleste vedere davvero il fascino di questa zona, nulla di meglio che sfruttare le vie lacustri. Battelli e aliscafi, secondo la fretta, perfino natanti vintage che organizzano crociere con serate a tema, anche gastronomiche o danzanti, per sentirsi trasportati in un’altra epoca. Ammirando indisturbati le ville più spettacolari e, con una buona guida, ascoltando nomi e aneddoti dei proprietari: storici e attuali.

Tutto sembra essere ricominciato grazie a George (Clooney): con l’acquisto della prima villa, a Laglio, da parte dell’attore tanto amato quanto universalmente conosciuto, l’interesse è nuovamente tornato in questa zona del lago. E le citazioni di ville splendide, tra uomini d’affari libanesi, banchieri di Putin, Versace e tanti altri, si intrecciano personaggi di un’altissima società. Che, con buon gusto, hanno scelto il fascino e la riservatezza di questi paraggi, acquistando un immobile in posizione unica. Tranne George, che di ville ne ha acquistate due: la seconda, attigua alla prima, per avere privacy sulla spiaggetta tra le due e spazio in più per gli ospiti.

 

CastaDiva

Meta del weekend, il CastaDiva Resort & SPA: un tempo residenza del soprano Giuditta Pasta, Villa Roccabruna è un romantico Hotel 5 stelle lusso, vero gioiello di fama internazionale. Composto da nove costruzioni di cui due private – Villa Amina e Villa Norma – è anche il solo eco-friendly dell’intero lago. Con dettagli curati per esaltare il carattere da “primadonna” e la vocazione teatrale del luogo, ha ambientazioni scenografiche, con la musica che permea gli spazi comuni, in un abile contrappunto con il distensivo silenzio del lago, romantico e suggestivo. Una grande Spa di 1300 mq con percorsi e trattamenti esclusivi, più quattro Spa-suite private ispirate ai quattro elementi della natura: acqua, fuoco, aria e terra.

Veduta del CastaDiva Resort & SPA

 

AUDI Q8 PER GUIDARE CON STILE

Un’Audi Q non poteva più mancare in una categoria inaugurata da BMW X6 nel 2007, poi seguita da Mercedes-Benz con GLE Coupé. La nuova Q8 non solo non è una Q7 coupé, è costruita anche su un pianale nuovo: più bassa di 38 mm e più corta di 66, è più larga di 27, è slanciata dal passo di quasi tre metri, mostrando una linea nuova, per Audi stessa e per il segmento, con dimensioni, tecnologia, guidabilità del tutto personali.

Comoda e silenziosa, è maneggevole con sterzo integrale e sospensioni pneumatiche (opzionali), ci si adatta presto agli interni dove sono rimasti due soli pulsanti – avviamento e volume – tutti gli altri si comandano tramite la rotella MMI, gli schermi touch con response, o il sistema vocale intelligente.

Viaggiare in autostrada, come pure lungo le stradine anguste che costeggiano il lago di Como, non è difficile: assistenze, telecamere, sensori, radar e persino scanner laser aiutano la sicurezza di Q8. L’auto è importante: le dimensioni contano, ma è facile, istintiva e soprattutto comoda. Anche in cinque con (tanti) bagagli: il passo lungo le conferisce abitabilità da limousine e carico da wagon. Capace anche di abbandonare l’asfalto, sollevando il corpo da terra fino a 254 mm, con la motricità della trazione Quattro.

Utilizzando la tecnologia mild hybrid, Q8 consente fasi di veleggiamento a motore spento: tra 55 e 160 km/h può avanzare per inerzia a motore spento fino a 40 secondi, riavviandolo in modo delicato, già da 22 km/h. Non solo per risparmiare 0,7 l/100 km ma per il piacere di “veleggiare” in riva al lago, con stile.

 

LE CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA NUOVA AUDI Q8

Innovazioni con rete a 48 Volt, quattro ruote sterzanti e le sospensioni pneumatiche autoadattanti o ammortizzatori regolabili di serie, servosterzo progressivo e sterzatura integrale che riduce di un metro il diametro di volta. Meccanica con nuovo motore dotato di innovazioni progettuali per efficienza e prestazioni, cambio Tiptronic a otto rapporti e trazione integrale Quattro, ben trentanove sistemi di assistenza alla guida fino al parcheggio autonomo, digitalizzazione delle funzioni di bordo.

La gamma al momento propone due allestimenti con medesima meccanica: Q8 50 TDI da 286 CV a 78.450 euro e 86.500 in versione Sport. All’inizio del 2019 ci sarà la Diesel d’accesso: 45 TDI da 231 cavalli e la 55 TFSI a benzina da 340.

In breve la scheda tecnica della nuova Audi Q8 50 TDI 3.0 V6 quattro tiptronic. Lunghezza 499 cm, larghezza 199 cm, altezza 170 cm. Motore Diesel a sei cilindri a V da 2.967 cc, potenza 286 CV da 3.500 giri, coppia massima 600 Nm da 2.250 giri. Le prestazioni: accelerazione 0-100 Km/h in 6,3 secondi, velocità massima 245 km/h. Consumo medio: 6,6 l/100 km (15 km/l). Emissioni di CO2: 172 g/km. E’ già ordinabile il modello Q8 50 TDI, diesel da 286 cavalli con trazione integrale quattro e cambio tiptronic. Prezzo di listino chiavi in mano per l’allestimento di partenza 78.450 euro. L’allestimento Sport ha invece un prezzo di 86.500 euro.

 

DOVE DORMIRE E MANGIARE

CastaDiva Resort & SPA – La proprietà, con al centro l’antica Villa Roccabruna, si è progressivamente ingrandita incorporando altre unità, più nuove costruzioni di stile, tutte con vista lago. Comprende infatti settantatré camere e suite, la particolare piscina galleggiante con accesso diretto dal resort e l’approdo per natanti. La struttura è anche organizzata per celebrare matrimoni con cerimonie dal valore legale.

Interessanti anche le soluzioni di eco-sostenibilità: niente gas ma energia elettrica prodotta prelevando l’acqua del lago, e operando mediante scambiatori di calore per il condizionamento di suite e ville.

Veduta del CastaDiva Resort & SPA

CastaDiva Resort & SPA – Via Enrico Caronti 69, 22020 Blevio, Lago di Como – Tel. + 39.031.32.511 – www.castadivaresort.com

Ristorante Orangerie – Circondati dalla suggestiva cornice del Lago di Como, Massimiliano Mandozzi, Executive Chef del Resort, insieme al suo staff, accompagna gli ospiti in un’esperienza culinaria che propone una cucina gourmet di alto profilo, in grado di soddisfare i palati più esigenti.

Veduta del CastaDiva Resort & SPA

Aperto esclusivamente per la cena (dalle 19.30 alle 22.30) con un ventaglio di proposte ampio e raffinato, ispirato alla tradizione Italiana. Durante la stagione estiva, da maggio a settembre, è possibile godere della bellissima terrazza esterna, affacciata direttamente sul lago di Como.

Info: Ristorante Orangerie – Tel. + 39.331.30.70.116 ristorante@castadivaresort.com

L’ executive chef Massimiliano Mandozzi

UN MENU

Tratto dalla proposta Estate 2018, abbiamo scelto la degustazione CastaDiva, al top delle proposte, da 140 euro a persona bevande escluse. Di seguito le portate, in ordine.

Ricciola coda gialla, sesamo, agrumi, burrolio di mandorla.

Terrina di cassöla, bagnetto verde, ortaggi in agrodolce e caviale.

Riso di semola all’amatriciana, gambero rosso di Mazara, basilico e pecorino.

Fusilli al ferretto “Gerardo di Nola”, emulsione di mandorla e frutti di mare.

Rombo, cetriolo, erbe estive e sedano rapa.

La ciliegina sulla torta.

L’executive chef Massimiliano Mandozzi

LA RICETTA DI VIAGGIO

CRUDO DI RICCIOLA CALDO AGLI AGRUMI E SESAMO

Cominciamo dagli ingredienti: per la salsa di agrumi occorrono 20 g succo di yuzu, 20 di succo di arancio, 20 di succo di pompelmo e 120 di salsa di soia.

Mescolare tutti gli ingredienti ed emulsionarli, filtrare se necessita.

100 g di olio extra vergine d’oliva leggero, 40 di olio di sesamo: miscelarli e prima di servire riscaldarli in un padellino, per versarli sul carpaccio.

320 g di ricciola, percezione di aglio, q.b. di zenzero tagliato in julien sottile, q.b. erba cipollina e q.b. semi di sesamo tostati.

Preparazione: tagliare la ricciola finemente e disporla a ventaglio in tutto il piatto quindi condire ogni fettina con un filo di zenzero, l’erba cipollina tagliata sottilissima e i semi di sesamo tostati.

Cospargere l’olio caldo sul pesce e terminare con la salsa di agrumi.

L’executive chef Massimiliano Mandozzi mentre impiatta




Cannero Riviera: i castelli segreti del Lago Maggiore

PERCHE’ ANDARCI

Sopra un piccolo promontorio del Lago Maggiore, tra Stresa e Locarno, Cannero Riviera è un piccolo gioiello incastonato tra una ricca vegetazione mediterranea, case patronali, viette medievali e chiese votive, con un pittoresco porticciolo scavato nella roccia. Il clima mite che caratterizza questa zona, grazie al quale Cannero ha acquisito nel 1947 il secondo nome “Riviera”, favorisce un’incredibile varietà di agrumi, coltivati sin dal 1500, e la fioritura delle camelie, visibile in alcuni casi anche d’inverno. La spiaggia di Cannero, Bandiera Blu dal 2005, invita a bagni di sole e svariati sport acquatici.

DA VEDERE

I castelli di Cannero, pittoreschi ruderi della “Vitaliana”, fortezza-residenza eretta per volontà di Ludovico Borromeo nel 1519, si ergono su due isolotti rocciosi raggiungibili con mini crociere in battellino o con catamarano a energia solare. Numerose le tracce di archeologia militare per chi vuole percorrere la “linea Cadorna” un sistema di trincee e fortini, mai utilizzati, realizzato grazie al generale verbanese Luigi Cadorna per fronteggiare una paventata invasione tedesca attraverso la Svizzera, ora patrimonio di sentieri per l’escursionismo.

 

DOVE DORMIRE

Hotel Cannero Lakeside Resort****, Piazza Umberto I, 2 – 28821 Cannero Riviera (VB), tel. +39 0323 788046, www.hotelcannero.com

Antico monastero affacciato sul lago e trasformato in albergo a metà del 1800, in pieno centro storico.

 

DOVE MANGIARE

Il Cortile, Via Massimo D’Azeglio, 73, Cannero Riviera 28821 (VB), tel. 0039 0323 787213, www.cortile.net/

Nel centro storico di Cannero Riviera, nell’atmosfera ricercata di un edificio storico del XIII o XIV secolo, il ristorante Il Cortile prepara ottimi piatti locali in base alla stagione.

Per maggiori informazioni visitate il sito: www.cannero.it/it/

 




Da Garda a Valpolicella con la 124 Spider

Secondo giorno

Altro giorno, altra vettura: passiamo alla Fiat 124 Spider in allestimento Lusso. Meno vistosa della sportiva (quasi corsaiola) del percorso precedente, dispone comunque di motore turbo MultiAir da 1.4 litri da 140 cavalli con cambio manuale; le finiture sono più sobrie, senza rinunciare al comfort né alle doti strutturali di leggerezza e bilanciamento. La pulizia stilistica ne conferma il ruolo di iconaFiat-124-Spider-29-e1447837127282 con forti richiami all’antenata, naturalmente riletta in chiave moderna.

Gli interni confermano la qualità: pelle per sedili, volante e cuffia del cambio, ecopelle per pannelli porte e quadro strumenti, mentre il resto dell’abitacolo è rivestito con materiali soft-touch. Comfort e tradizione, ergonomia e plancia dal design esclusivo con inserto silver o nero lucido, sedili che ospitano comodamente e trattengono nella guida dinamica. Che si apprezza con il cambio manuale, dagli diretti e fluidi con leva dalla notevole manovrabilità.

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Il viaggio prosegue immersi nel mondo circostante, da vera spider bassa e filante, il rumore del vento è attutito dall’aerodinamica dell’estremità del cofano, dei montanti anteriori e del roll-bar. Elevati gli standard di sicurezza: fari autoadattanti e autolivellanti, cofano attivo, Abs con Ebd, sensori pioggia e crepuscolare, luci diurne, controllo elettronico della stabilità con limitazione del rischio di ribaltamento, monitoraggio pressione pneumatici, controllo di trazione. Comfort con assistenza al parcheggio posteriore ParkSense tramite sensori a ultrasuoni, telecamera posteriore, sistema keyless entry, allarme, immobilizer, sistema a comandi vocali.

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Con tutte queste doti, grande è la voglia di turismo: rientriamo verso la Valpolicella, che si estende tra la campagna a nord di Verona e i Monti Lessini. Composta dai comuni di Pescantina, San Pietro in Cariano, Negrar, Marano, Fumane, Sant’Ambrogio e Sant’Anna d’Alfaedo, ha paesaggio rilassante collinare, che invita a gustare il panorama e, se non si guida, il buon vino. Le piccole valli digradanti verso la pianura ridondano di vigneti, frutteti e ulivi, le corti e le contrade in pietra sembrano non essere state intaccate dal tempo, confermando un turismo sempre più di qualità. Attratto anche dalle antiche ville a dai relativi parchi e giardini: da visitare inoltre il Ponte di Veja a Sant’Anna d’Alfaedo, le Cascate di Molina a Fumane, i siti archeologici della Grotta e il Museo Paleontologico e Preistorico di Sant’Anna d’Alfaedo raccoglie testimonianze dalla zona. Ma alla fine, è indispensabile visitare qualche cantina: Valpolicella, Recioto e Amarone sono oramai famosi nel mondo, e la  consente di unire turismo ed enologia.

 

DOVE DEGUSTARE

VILLA SPINOSA

Negrar è nel cuore della Valpolicella classica, a poca distanza da Verona e dal Lago di Garda: Villa Spinosa sorge sui rustici settecenteschi di Jago, zona agricola al tempo non ancora completamente vocata all’uva. Attenzione sviluppata in seguito, fino a divenire con il secolo scorso attività dominate e simbolo della zona stessa: la Valpolicella Classica e i suoi vini, soprattutto l’Amarone, sono prodotti di eccellenza sullo scenario mondiale. L’azienda realizzata recuperando e rinnovando rustici e vigneti, affianca anche attività agrituristica: alla degustazione dei vini di qualità, Villa Spinosa abbina anche visite guidate in vigna e in cantina, dove apprezzare i cru descritti dalla passione e dall’entusiasmo del patron Enrico Cascella Spinosa, con le varianti di Amarone invecchiato fino a quindici anni.

Via Jago Dall’Ora 14, I-37024 Negrar in Valpolicella – VR

Tel. 045.750.00.93

www.villaspinosa.it

DOVE DORMIRE

BYBLOS ART HOTEL VILLA AMISTÀ

Cinque stelle Lusso, ma non è tutto: immaginate un’antica villa veneta, il cui corpo centrale fu realizzato sui resti di una “casa forte” romana, dall’architetto Sanmicheli nel Quattrocento, in stile veneziano. La costruzione è stata rivisitata nel ’700: affreschi e reperti testimoniano le varie epoche, e tutto si fonde con la creatività del designer Alessandro Mendini che l’ha trasformata in museo-mostra permanente di arte contemporanea e design. Attorno, un parco di ventimila metri quadrati con giardino all’italiana, giochi d’acqua e grande piscina; all’interno, sessanta camere “art design” diverse tra loro, e l’Espace Byblos spa wellness. Ristorante Gourmet Atelier con lo chef Marco Perez, cucina regionale e internazionale, verdure dall’orto privato e cantina quattrocentesca con trecento etichette.

Via Cedrare 78, I-37029 Corrubbio di Negarine – VR

Tel. 045.68.55.555

www.byblosarthotel.com/it




The Floating Piers sul Lago d’Iseo

Come vi avevamo precedentemente annunciato, dallo scorso sabato la passerella dell’artista americano di origini bulgare Vladimirov Yavachev Christo, è aperta al pubblico. Si sono registrate intorno alle 55mila persone il giorno dell’apertura e anche il giorno successivo l’affluenza è stata vicina a questo numero. Nonostante alcuni problemi causati dalla molta gente e altri causati dal maltempo, l’opera di Christo sta entusiasmando i turisti che percorrono i tratti di passerella a piedi circondati dal panorama del lago.

People walk the 'The Floating Piers' by  Bulgarian artists Christo and Jeanne-Claude on Lake Iseo during the opening of the art work near Sulzano, northern Italy, 18 June 2016. The 'Floating Piers' with their bright orange covers will be open until 03 July and will connect the two towns Sulzano and Monte Isola.  ANSA/FILIPPO VENEZIA

Ricordiamo che quello di questi giorni è un evento di rilevanza mondiale che vede come protagoniste il Lago d’Iseo e le sue isole. The Floating Piers nasce da un’idea dell’artista Christo, famoso per le sue opere di Land Art. Ha progettato insieme alla moglie Jeanne Claude questo ponte provvisorio che forma un collegamento tra Sulzano, Monteisola, dove in questi giorni una coppia di sposi ha pronunciato il sì dopo aver percorso insieme agli invitati la passerella sull’acqua, e l’isoletta di San Paolo. Il materiale usato per la costruzione della passerella, 200mila parallelepipedi coperti da 90mila metri quadrati di tela poliammidica color giallo intenso, sarà completamente riciclabile. Alla fine della manifestazione il pontile verrà rimosso e tornerà tutto alla normalità.

 

Durante un incontro pubblico Christo aveva dichiarato: “Camminerete sulle acque, meglio se verrete senza scarpe… sarà una passeggiata di tre chilometri, sentirete le onde sotto i piedi…” e così effettivamente è per chi ha già provato l’esperienza. christoSito-kYWF-U43190840135399vIB-768x576@Corriere-TabletLa passerella è aperta al pubblico e può essere percorsa 24 ore su 24 gratuitamente, richiede il rispetto di alcune semplici regole come scarpe comode o meglio ancora scalzi, sono consentiti passeggini e carrozzine, cani al guinzaglio e con museruola, si può nuotare e tuffarsi. è vietato indossare scarpe con il tacco, correre, usare skateboard, pattini e biciclette, nonchè avvicinarsi con imbarcazioni. Il suggerimento dell’artista è: “Mettetevi gli occhiali da sole, toglietevi le scarpe, camminate e fate il bagno: è la cosa più sexy che ci sia. Oppure sedetevi sulla passerella e godetevi i suoi dolci movimenti”.

Se non siete ancora andati a provare l’esperienza vi consigliamo di farlo, ma attenti a scegliere una giornata con il bel tempo!

Il Lago d’Iseo

Con la caratteristica forma a “S” incunea tra le montagne, si pare a mezzogiorno verso la Franciacorta , ha diversi luoghi noti e frequentati per balneazione, paesaggi e storia. Facile da raggiungere con l’Autostrada Milano Venezia, se ne percorre agevolmente l’intero contorno, dalla più scorrevole viabilità della sponda orientale bresciana, alla più angusta e selvaggia costa occidentale bergamasca, dagli scenari molto coinvolgenti. Premessa che pare trascurare la “sponda meridionale”: spesso trascorsa semplicemente per raggiungere Iseo o Sarnico, secondo la provenienza, senza curarsi troppo dei contenuti locali.

PortoMarsiglia

Si potrebbe considerare il porto della Franciacorta: storico agglomerato di pescatori, per la pescosità favorita dai bassi fondali, è la patria della tinca, gustoso esemplare della fauna ittica che , cucinato in modo assai particolare, è diventato simbolo del paese stesso. Infatti i cartelli con indicatori , sotto il toponimo, riportano “il paese della tinca al forno”.




WEEKEND GREEN GOURMET, UN ITINERARIO VERDE TRA ULIVETI, VIGNE & GLAMOUR

Weekend Green Gourmet, un itinerario verde tra uliveti, vigne e glamour.

Tra Garda e Malcesine, dove i colori degli ulivi e dei vigneti incantano ad ogni stagione, in cerca delle eccellenze enogastronomiche e di esperienze gourmet, tra Valpolicella, Monti Lessini e Monte Baldo

Sulle rive del Lago di Garda, è nato un nuovo tipo di caccia: tra autunno e inverno, verso tra le 16 e le 17, lungo la costa veronese, si aggirano i cacciatori della luce: il loro bottino è costituito da immagini di tramonti unici, irripetibili, emozionanti, che rendono ogni sera il saluto del sole un rito che mette in contatto ogni persona con la bellezza, con il Genius Loci del Garda. Se si ha voglia di un weekend green (e magari gourmet) per lasciarsi alle spalle il grigiore dell’inverno, basta prendere l’A4, deviare per l’A22 e uscire a al casello di Affi. Qualche tornante et voilà, appaiono la Rocca di Garda e il lungolago della piccola e deliziosa cittadina di circa 4.000 abitanti. A partire dalla stagione autunnale, fino a Pasqua, il ritmo della vita rallenta, chiudono molti hotels e molti ristoranti, ma il fascino del luogo è sempre palpabile. Tra tante strutture ricettive, si distingue l’Hotel Regina Adelaide, della Famiglia Tedeschi che nel 2015 celebrerà un importante anniversario: 50 anni di dedizione all’ospite.

REGINA ADELAIDE ph 01

Per scoprire chi fosse Adelaide, regina vissuta nel X° secolo, prigioniera nella Rocca, si inizia con un soggiorno in questo Hotel, davvero ricco di glamour, in origine una bella villa Liberty, l’unico di Garda con piscina esterna ( e interna) con SPA, spaziose camere di diversa tipologia e arredo e accoglienti Sale per la ristorazione, curata dallo chef Andrea Costantini. In Hotel naturalmente c’è una “regina”: Rita Tedeschi, la proprietaria, che insieme alla chef di pasticceria Giovanna Tommasi ha le mani in pasta ( nel vero senso della parola, perché organizzano anche corsi di pasticceria). Adelaide ( sempre lei…) ha anche dei Segreti… che si possono scoprire nella SPA.

I DOLCI DELLA REGINA ph 02

 

 

Tutt’Olio e il “descargar montagna” a Malcesine

Da Garda in una mezz’ora si arriva a Malcesine, per un weekend ancora più green. Nelle colline che fanno da corona al lago, complice il clima mediterraneo, vengono coltivate varietà pregiate di ulivi: Drizar, Pendolino, Casaliva, Trep, Fort… da questa ricchezza di nomi e varietà nasce il tipico olio del Garda, delicato, fruttato, piccantino quanto basta. Anche nel 2014 ha avuto luogo la fortunata manifestazione “Tutt’Olio” che a Malcesine viene promossa dal Consorzio Olivicoltori del Garda nelle stesse giornate nelle quali avviene il “descargar montagna”cioè la discesa a valle del bestiame dal pascolo estivo al Frantoio.

OLIVETI

Malcesine non è famosa solo per Tutt’Olio, infatti vi si trova il ristorante stellato “La vecchia Malcesine” di Leandro Luppi, ideatore di Fish & Chef, una fortunata manifestazione che unisce i più famosi ristoranti del lago e gli chef, stellati e no. A Malcesine si deve visitare anche il Borgo, in particolare il Castello, magari preparandosi, con la lettura di Viaggio in Italia di Wolfgang Goethe. Con la moderna Funivia Malcesine-Monte Baldo, si raggiunge la vetta del Baldo, h 1790 m., dalla quale si scorge tutto il Lago, e si diramano sentieri escursionistici. La Baita dei Forti ,a pochi metri dalla Funivia, offre ospitalità e piatti tipici. La famiglia Menotti si impegna molto e vale la pena di salire anche solo per il Trittico del Baldo o i primi fatti in casa , come le pappardelle al Capriolo. A Malcesine per l’ospitalità, dalla primavera alla tarda estate non c’è problema: si consiglia il Meridiana, in stile contemporaneo e accogliente, e il San Marco nel centro storico, dove soggiornò Goethe, entrambi tre stelle. Si distinguono anche l’Hotel Castello, il Bellevue San Lorenzo e l’Hotel Val di Sogno, tutti quattro stelle.

Alla scoperta dei santuari del gusto, weekend gourmet in Valpolicella e nella Lessinia

Il Garda è unico. Da qualunque hotel si parta è facile raggiungere alcuni “santuari” del gusto: nei pressi di Cavaion per esempio c’è la Cantina Cesari che produce vini di qualità, Amarone Bosan 2005, Ripasso, Recioto , ottimo il Corvina in purezza, Jema, del 2010. Un’annotazione romantica: la Cantina sostiene il Club di Giulietta fondato da Giulio Tamassia , presidente. Grazie a segretarie che lavorano su base volontaria, riesce a rispondere alle migliaia di lettere d’amore indirizzate a Giulietta da tutto il mondo...

Da Cavaion veronese, in pochi minuti si arriva nella Valpolicella classica dove si trovano alcuni gioielli del passato come la romanica Pieve di San Giorgio, a Sant’Ambrogio di Valpolicella, chiamata anche Pieve di San Giorgio Ingannapoltron., da cui si domina tutta la Valpolicella.

Cantina Cavaion - Cesari 01

 

In Lessinia

Da San Giorgio si può proseguire per una delle zone più suggestive e verdi della montagna veronese, la Lessinia, terra di fossili e di conformazioni geologiche curiose. Erbezzo nell’alta Valpantena, a 1118 metri d’altitudine, è il più alto comune della provincia di Verona. Anticamente abitata dai Cimbri, dista 31 chilometri da Verona, è il più occidentale dei Tredici Comuni. Il suo territorio è quasi totalmente inserito nel Parco Naturale Regionale della Lessinia e si sviluppa tra i 700 ed i 1.765 metri. Dal Rifugio Castelberto, che offre le indimenticabili le frittelle di formaggio Monte Veronese, si gode di una vista impagabile sull’Altissimo, la cima più alta del Baldo. La zona è costellata anche di trincee della prima guerra mondiale, un vero monito ed un invito alla pace. A pochi km si trova il Caseificio Faggioli , a 1140 mt di altitudine , che produce e lavora solo latte caprino. Ricotta, robiola, kitz, Baiz, Ponk erborinati e gorgonzola sono da Guinness dei sapori.
E’ un weekend intenso tra green, gourmet e glamour, ma si torna a casa affascinati dalle suggestioni green del Lago e della Montagna.




La magia della neve in Sila

«Credo nel rosa, nell’essere forti quando tutto va male. Credo che le ragazze felici siano le più belle». Così era solita dire Audrey Hepburn, ma sicuramente dinnanzi alla distesa immacolata del parco della Sila, avrebbe affermato di credere anche nel bianco. E ne sarete convinte anche voi, quando vi ritroverete nel cuore della Calabria, in uno degli altipiani tra i più estesi (oltre 74 mila ettari compresi tra le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone). Il candore vi conquisterà, così come l’atmosfera ovattata e i lunghi filari di alberi che vi ricordano il Canada. Potrete fare passeggiate con le ciaspole lungo i numerosi sentieri che partono dal Centro Cupone (sede del parco), mentre se capitate a fine febbraio (date ancora da definire), potrete godere dello spettacolo, delle corse con le slitte trainate da cani, tra le vette Monte Curcio e Monte Botte Donato.

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Poi per portarvi a casa un souvenir, raggiungete il paese San Giovanni in Fiore. Il paese vanta una tradizione tessile della Scuola Tappeti Caruso. Qui potrete scegliere tra tessuti ed arazzi, ma anche lenzuola e asciugamani. Se invece, preferite i gioielli, da Spadafora (www.spadaforagioielli.it) vi brilleranno gli occhi dinnanzi a monili unici, frutto di alta ingegneria orafa, come i preziosi “abracadabra” che si trasformano da anelli in bracciali, da ciondoli a collane

spadafora

La dritta pink
Perché non ritornare un po’ bambine e scatenarvi sulla pista di Bob su rotaie? Si trova a poca distanza dal lago artificiale Arvo, immersa in un parco naturale, alla base di una sciovia che porta fino alla cima di Monte Botte Donato (1928 metri). Tutto è ancora più bello con la neve (c’è anche l’innevamento artificiale) e la rigogliosa vegetazione intorno, mentre la luce tenua del sole vi illumina.

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Lorica piazzale Sciovia
Tel. 338 4989631