22 top chef al volante: che auto guidano? Le sorprese non mancano…

(with recipe in italian and english)—

22 Top Chef al volante

22 personalità diverse, alla ricerca della perfezione, sia nella creazione di un piatto, sia nella scelta della propria auto. Una meticolosa bilancia che compara sperimentazioni culinarie a test di velocità in un’attenta ricerca di ingredienti che appaghino il palato e prestazioni tecniche che soddisfino il piacere della guida.

Le preferenze? Grande favore alle Audi e alle Volvo, mentre gli chef più ‘green’, paladini della sostenibilità, optano per soluzioni elettriche o hybrid.
Una sorpresa! Nuovissima o vintage, Abarth o Panda, tradizipnale o decappottabile, nel cuore di tutti gli chef, c’è stata, c’è e ci sarà un’iconica Fiat 500, vera ‘star’ degli chef stellati!

Scopriamoli quando, lontani dai fornelli, si mettono al volante

ALESSANDRO BORGHESE
Popolarissimo conduttore televisivo di ‘4 ristoranti’ e ‘Cuochi d’Italia’ nonchè chef del  suo ristorante ‘Il Lusso della Semplicità’ a Milano. La passione per i motori la sente nel sangue, nella testa e nel cuore. Pilota per divertiento, quando gli va di buttarsi in pista, guida una Porsche GT3.

MORENO CEDRONI
Al timone della Madonnina del Pescatore, Senigallia, 2 stelle Michelin, dove tradizione e esecuzione accurata regalano sapori innovativi e del Clandestino, sushi bar nella baia di Portonovo, assolutamente “pieds dans l’eau” su una spiaggia di sassi, baciata da onde turchesi La cucina  “non solo sushi” abbraccia la tradizione del crudo partendo dall’ Oriente per un viaggio fantastico. E Moreno al volante? Ama rinnovarsi… con moderazione. Dopo anni di Mercedes e Volvo è passato all’Audi, scelta per la semplice voglia di sperimentare una nuova auto.

GIANCARLO PERBELLINI
Ha appena aperto Mondo D’Oro, osteria che vuole una nuova idea di tradizione, alla scoperta dei gusti e dei sapori più autentici della cucina italiana E’ Il suo settimo locale a Verona, a pochi passi dalla doppio stellato Casa Perbellini.

Eclettico alla guida, passa da una IGO a una BMW X1, che usa per qualche weekend libero (ma sono rarissimi) verso il Sud Italia con meta favorita la Sardegna.

CRISTIANO TOMEI
Popolare giudice televisivo di “Cuochi d’Italia” e frequente superospite nella “Prova del cuoco” e “Masterchef Magazine”. Tomei è al timone de’ L’Imbuto, ristorante stella Michelin locato a Lucca, nello splendido Palazzo Pfanner i cui giardini hanno fatto da scenario a grandi film quali Il Marchese del Grillo e Ritratto di Signora.

Si occupa di numerose consulenze, tra cui l’ultimissima che cela però dietro a un ermetico ‘top secret’. Staremo a vedere cosa l’esuberante chef toscano ha in serbo…
Ha scelto una Toyota RAB 4 ibrida che defisce ‘intelligente e funzionale

LUCA MARCHINI
Modena lo vede al timone di un ristorante stellato e un tributo alla tradizione: L’Erba del Re e la Trattoria Pomposa al Re Gras, ecco i gioielli di Luca Marchini che guida una Mercedes GLE de 350 ibrida. E’ stata scelta per una volontà di avere una auto comoda, spaziosa e con un piano di carico molto interessante. Ideale per quei momenti che ogni tanto Luca dedica al suo relax e a quello di sua moglie, percorrendo in auto le strade sulle colline di Castelvetro di Modena con il suo incantevole borgo

Castelvetro di-Modena

TANO SIMONATO
Al timone del suo ben noto ristorante milanese Tano, passami l’olio. Fa parte della numerosa schiera degli chef attenti alla sostenibilità. Dopo 35 anni di Volvo, è passato alla Lexus perché ha voluto una macchina ibrida, un sedile supercomfort, visto che viaggio e un baule generoso capace di ospitare almeno tre box di linea già preparata.

STEFANO BASELLO
Chef deI ‘Fogolar’ di Là di Moret, Udine. Il suo ‘pane del bosco’ è stato premiato per  ‘Miglior storia di territorio e sostenibilità’ ai Food&Wine Italia Awards 2020. Decisamente ‘green’ anche nella scelta di un’ auto infatti predilige il gruppo Toyota perchè molto attento all’inquinamento e alle persone con problemi fisici. 


Ha scelto una RAV 4 ibrida., suo piccolo contributo a un minor inquinamento e ideale anche nelle strade più sconnesse, visto la sua passione per la raccolta di erbe selvatiche e le scampagnate in Carnia, tra boschi, malghe e prati che profumano di fieno ed erbe. A rallegrare il pic nic c’è sempre un buon pane croccante con delle fette di salame nostrano, del Montasio e una crostata con marmellata ai frutti di bosco. Da bere? Una freschissima bevanda al sambuco.

Pare che la Fiat sia gradita ai ‘re dei fornelli’…

Un esempio illustre?
CARLO CRACCO
Ha conquistato il pubblico nel programma Masterchef Italia .Per la sua vita privata, lontana dal gossi e (si fa per dire) passare inosservato , ha scelto una macchina semplice, veloce e ideale  per girare in città: una Fiat Panda 500.

ANGELO TROIANI
Chef dello storico ‘Il Convivio Troiani‘ a Roma. Stella Michelin.La sua grande passione è sempre stata la Fiat Abarth 595 , un’icona italiana tanto bella e desiderata … che gliene hanno rubate tre…

Quindi è passato a una Tesla autoelettrica,  garanzia di linea, prestazione, sostenibilità e spazio intelligente. Se gli capita una (rarissima) giornata libera, guida fino al mare per pescare, avendo caricato in auto tutto il necessario per fare una bella grigliata di pesce.

ANTONINO CANNAVACCIUOLO
Uno degli chef più amati in TV,  al timone del ristorante Villa Crespi a Orta San Giulio. 2 Stelle Michelin. Oltre alla cucina ha un’altra passione: le automobili.


“Ho cominciato con una vecchia 500, ovviamente modificata e poi una R4 -ha raccontato al Corriere della Sera- Tra i tanti modelli che ha guidato troviamo la Mercedes ML, La Maserati GT e recentemente una Volvo XC90  robusta, comoda, trazione integrale e cambio automatico e la fantastica possibilità di aprire la macchina senza dover usare le chiavi, ” Sembra una stupidata, oserva Antonino, ma quando piove o tieni le mani ”impicciate”… è geniale”

BRUNO BARBIERI
Tullo Pezzo, prestigiosa concessionaria MINI BMW, ha scelto proprio lui come testimonial d’eccezione del suo nuovo spot dedicato alla MINI John Cooper Works

CLAUDIO SADLER
Da accanito BMWista è passato alla Volvo, diventandone un ambasciatore e un grande ammiratore del valore del marchio e delle loro auto di cui ne ammira qualità e sicurezza, apprezzando sempre di più i valori legati all’’ecologia e alla sostenibilità.

PIETRO D’AGOSTINO
Il suo ristorante ‘La Capinera’ a Taormina, stella Michelin è stato consacrato dalla critica internazionale come uno dei migliori ristoranti italiani. Recentemente ha inaugurato Kistè all’interno della storica residenza quattrocentesca  Casa Cipolla.


Per la sua affidabilità, stabilità, versatilità ed eleganza, Pietro ha sceltp una Audi Q3, una soluzione  semisportiva dalla schietta performance, adatta a tutte le circostanze, bella e di tendenza.

Come nel titolo del suo libro ‘Creatività: memoria e territorio’ anche le sue scorribande in auto amano scoprire secolari strade dell’Etna sia versante sud che Nord.
E nel cestino picnic?  Pane casareccio, polpette di sgombro condite con cipolla in agrodolce e finocchietto selvatico, un pezzo di caciocavallo e una bella parmigiana di melanzane.

ALESSANDRO PROIETTI REFRIGERI
Atterrato in Oltrepò dopo esperienze significative ed importanti tra cui il Noma di
Copenhagen lavorando per due anni al fianco di Renè Redzepi e La Pergola di Heinz Beck. Con la sua esperienza e professionalità, oltre all’amore per la cucina, è ora al timone del ristorante stellato Villa Naj, Stradella, dove coinvolge tanti piccoli produttori locali e regala un tocco innovativo alle ottime materie prime del territorio. Recentemente  è’ uscito  il suo libro “Terra, Mare e Vegetali” (Trenta Editore) con ben 40 ricette firmate Refrigeri.

Guida una Audi A1, scelta per la semplice ragione che al momento dell’acquisto era quella che gli paceva di più. E’ curioso dell’avventura e nei momenti liberi ama salire a bodo e guidare per ore e ore e scoprire posti nuovi e situazioni gastonomiche stimolanti. Tra le sue mete preferite ci sono le Langhe e la Toscana.

SIMONE RUGIATI
Popolarissimo chef TV e brand ambassador di Coltivatori di Emozioni, emozionante viaggio per la Penisola, alla ricerca delle migliori artigianalità gastronomiche e di quei piccoli agricoltori italiani che con amore, passione ed una dedizione incredibile trasformano ciò che Madre Natura gli regala in chicche dal valore incredibile.

Confessa che gli piace andare veloce, ma al punto giusto. Al momento è al volante di Simone è sempre in moto e perennemente on the road. Per i suoi innumerevoli kilometri in macchina per i suoi lunghi spostamenti, a scelto una Škoda Enyaq, un SUV totalmente elettrico di cui ammira sopratutto una qualità: la silenziosità..

FABIO TAMMARO
Chef dello storico Maffei, nel centro di Verona. Fabio è paladino di un intelligente approccio tecnico e contemporaneo all’elemento marino che ama e rispetta, ne è testimone la lisca di pesce tatuata dietro l’orecchio sinistro: una ricciola, il primo pesce che ha pulito e che ama riproporre nel suo menu. Per i viaggi fuori città, guida una Volvo XC 60 mentre per girare in città usa una Smart, più facile da parcheggiare oppure si muove in moto, è infatti un “Ducatista” da molti anni.

Ama guidare lungo la Costiera Amalfitana, sul Lago di Garda oppure da queste parti, nelle colline del Valpolicella e di certo e non lo spaventano i lunghi viaggi, come le 12 ore filate Napoli-Copenhagen che fece a bordo della sua Alfa 147.

LUIGI POMATA
Cagliari. Chef Luigi Pomata è al timone del suo ristorante nel cuore della città con una suggestiva vista sul porto.  E’ da poco uscito l suo libro ‘La mia storia in un piatto’. Pomata guida un Pick-Up Volkswagen Amarok ideale per le strade sarde, per la famiglia e per lo spazio, visto che spesso viaggia per la Sardegna alla ricerca di luoghi del gusto fatti di sentori, aromi oltre che di prodotti strettamente locali, Luigi fa tappa nei caseifici e nelle cantine per caricare prodotti del territorio.
Nel suo cestino picnic?  Pani lentu, purpuzza e casizolu arrosto oppure una bella insalata con gallette, detterino, basilico e tonno (la punadda carlofortina)

… E LE CHEF?

ANTONIA KLUGMANN
Ex giudice di ‘Masterchef’, ora al timone del ristorante stellato L’Argine a Vencò di Dolegna del Collio, Gorizia, ha una grande passione per le auto. Attualmente è al volante di una Giulia Alfa Romeo bianca (uno dei suoi colori preferiti).

Guida tantissimo perchè molto spesso deve lasciare orti e frutteti del suo ristorante per raggiungere mete diverse dove trova piatti antichi che le ricordano le ricette pugliesi del nonno e le specialità emiliane della nonna. La sua musica a bordo? Ua colonna sonora molto italiana , cantautorale. Tra i suoi compagni di viaggio non manca Francesco De Gregori.

SILVIA BARACCHI
ll suo Falconiere è situato in campagna. dove 4 ruote motrici possono certamnte essere d’aiuto.
Ecco perchè Silvia ha scelto un Touareg Volkswagen, un suv dal bagagliaio capiente in cui è possibile caricare di tutto e di più, specialmente se la Chef deve  attendere a qualche evento culinario.
Adora il mare, ma la stagione estiva è un periodo di gran lavoro, quindi la Chef preferisce aspettare qualche mese e poi partire alla scoperta nuovi luoghi,  fornitori e ingredienti artigianali.

VIVIANA VARESE
Chef stellata ed imprenditrice dell’alta ristorazione, l’ inarrestabile Viviana, dopo VIVA in Piazza, la riapertura il suo ristorante stellato VIVA VIVIANA VARESE, al secondo piano di Eataly Milano, , è sbarcata anche in Sicilia, nella magnifica Noto dove ha inaugurato Villa Dorata. Eclettica anche alla guida, la sua ultimissima scelta è andata su una Jeep Compass bianca.

e recentemente aperto due pasticcerie/gelaterie con squadre tutte al femminile. L’obiettivo dl questo progetto, nato in collaborazione con CADMI, primo centro antiviolenza italiano e punto di riferimento per le donne che hanno vissuto violenza sia essa fisica, psicologica, sessuale, economica o stalking. Per ogni Kilogrammo di gelato venduto inoltre, verrà donato €1,00 a CADMI a sostegno dei suoi progetti.

ISA MAZZOCCHI
Chef stellata del ristorante La Palta a Bilegno (Piacenza) è stata insignita del Premio Michelin Chef Donna 2021 by Veuve Clicquot. Il suo meraviglioso sorriso e il suo educatissimo staff sono le colonne portanti del ristorante, sempre pronti ad aiutare gli ospiti nelle scelte, a regalare un consiglio e una battuta.

Per i lunghi viaggi, Isa opta per una comoda Volvo,mentre per le scampagnate si rifugia in una vecchia 500 decappottabile, regalata da suo marito. Ama passare il giorno di chiusura sulle colline piacentine che hanno angoli nascosti tutti da scopriree ,se le va, di fare un tuffo. Il Trebbia infatti scorre in mezzo a una valle vegatata carica di profumi e colori.

La vecchia gloriosa Fiat 500 … la preferita di molti top chef stellati

La nostra carrellata di top chef al femminile ci porta a Bruxelles

Nella capitale belga ho incontrato un’ ‘expat’ di successo: Rosa Caldarola.
Nativa di Minervino Murge, piccolo paese in provincia di Bari, fin da piccola era affascinata dall’abilità culinaria di mamma Raffaella, spesso ai fornelli, visto che in famiglia c’erano 4 figli.

A 10 anni Rosa già amava cucinare o meglio ‘pasticciare’ sui dolci. La passione è diventata vocazione, ha  frequentato la Scuola Alberghiera Canosa per approdare al timone dell’elegante Juliana Restaurant che si trova nell’omonimo Hotel 5 stelle al centro della spettacolare Place des Martyres.


Il ristorante, opera del designer italiano Eugenio Manzoni è un ambiente eclettico, ricco di citazioni stilistiche, dal gigantesco orologio del film Metropolis, a uno specchio di Philippe Starck, al soffitto Art Déco.

Ho incontrato Rosa Caldarola per una simpatica intervista

Buongiorno Rosa, visto che siamo in tema, che auto guida?
Beh, Bruxelles non è una citta enorme, le distanze sono piuttosto ravvicinate, quindi posso fare a meno dell’auto, in più abito a pochi passi dal ristorante, quindi… a piedi!
Il piacere della guida non le manca?
Un poco, ma mi rifaccio quando sono in vacanza nella mia amata Puglia. Lì ho una carissima amica che mi presta la sua mitica Fiat 500 blu e mi scateno su e giù per la mia terra meravigliosa.

C’è un po’ della sua terra natla nel menu del Juliana?
Certo, alcuni piatti riflettono direttamente la mia eredità pugliese, infatti nel menu alcuni li ho voluti scrivere in italiano. Amo valorizzare il mio paese d’origine, dando spazio a innanzitutto i prodotti, come l’olio, la burrata, ma non mancano alcuni classici della cucina belga tipo le famose ‘croquettes de crevettes‘ o i ‘legumes du potager’, freschissime verdure di stagione o lo champagne, protagonista del mio tiramisu oppure i dessert al cioccolato che si ispirano al famoso ‘maitre chocolatier’ belga Pierre Marcolini, premiato come miglior pasticcere del mondo.

Tiramisu allo Champagne con crema di pistacchio e gelatina di rose

Cucina a casa?
Si, mi piace invitare amici e cucinare sia improvvisare che andare sul tipico pugliese, come la ‘tiella’ riso patate e cozze…
Wow, è il mio piatto preferito… mi invita la prossima volta?
(ride) Con piacere, ma dobbiamo aspettare la stagione giusta, quando le cozze sono, mordide, saporite e succose, adesso sono piccoline...
Un piatto ‘di famiglia’?
Certamente. nel menu ho voluto inserire un piatto protagonista delle mie  domeniche pugliesi: i ravioli di Nonna Rosa, con ricotta, mozzarella di bufala, spinaci, limoni e timo.

I famosi ravioli di Nonna Rosa

Bene, saliamo a bordo della sua mitica 500. Cosa c’è nel cestino del picnic ?
Un piatto sfizioso, che vuol essere un omaggio a una delle glorie nazionali della cucina belga:  le croquettes che vi propongo in versione un po’ più italiana, come ‘crocchette al parmigiano

CROCCHETTE AL PARMIGIANO, LA RICETTA PICNIC DI ROSA CALDAROLA

INGREDIENTI:
300gr farina 00
500 ml di latte fresco
100 gr burro
3 tuorli
450 gr parmigiano grattugiato
350 gr di pangrattato di pane bianco
4-5 uova per la panatura
Pepe q.b.
Sale q.b.
Noce moscata q.b.
2 lt olio per friggere

PROCEDIMENTO:
In una casseruola, fate sciogliere il burro a fuoco medio. Spolverare con  160 gr di farina e cuocere per 1 o 2 minuti senza far imbrunire la farina, sbattendo continuamente.
Versare il latte. Portare a bollore, mescolando regolarmente.
Aggiungere il parmigiano e i tuorli sbattuti. Salate e pepate e mescolate. Cuocere per 1 o 2 minuti a fuoco basso.
Versare il composto in una teglia quadrata da circa  20 cm. Livellare la superficie. Coprire e conservare in frigorifero per 24 ore.
Con il composto di parmigiano raffreddato, creare delle palline e schiacciarle leggermente. Preparare tre piatti fondi. Nel primo versare il resto della farina. nel secondo sbattere le uova intere, nel terzao versare il pangrattato.
Infarinare le crocchette di parmigiano, passarle nelle uova sbattute, quindi ricoprirle di pangrattato.
In una friggitrice, scaldare l’olio di frittura  fino a quando non raggiunge i 190°C  su un termometro da cucina.
Friggere le crocchette di parmigiano. Scolarle su carta assorbente.
Spruzzare del prezzemolo fritto e buon picnic!

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’

For the english version of Rosa Caldarola’s interview and  recipe, just turn the page.
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While in Brussels  I meet a successful ‘expat’: Chef Rosa Caldarola.
Rosa was born in Minervino Murge, a small town in the province of Bari, since a child she was fascinated by the culinary skills of her mother Raffaella, often in the kitchen as there were 4 children in the family.

At 10 y.o. Rosa already used to cook or rather ‘mess around’ triyng to make desserts. Her passion has become a vocation, she attended the Canosa Hotel School and then invited to be the executive chef of the luxurious Juliana Restaurant  located in the 5-star Juliana Hotel located in the spectacular Place des Martyres.

The restaurant boasts the work of the Italian designer Eugenio Manzoni, who created an eclectic environment, full of stylistic references, from the gigantic clock of the film Metropolis, to a mirror by Philippe Starck, to the beautiful Art Déco ceiling.

I met Chef Caldarola for a nice interview.

Buongiorno Rosa, classic question:  which car do you drive?
Well, Brussels is not a huge city, the distances are quite small, so I can menage to live without a car, plus I live a few steps from the restaurant, so … let’s walk!
Do you miss the pleasure of driving?
A little, but I make up for it when I’m on vacation in my beloved Puglia. There I have a very dear friend who lends me her legendary blue Fiat 500 that takes me up and down my wonderful region.

Is there a bit of her homeland on the Juliana menu?
Of course, some dishes reflect my Apulian heritage. I love to enhance my native country with giving space to its products, such as oil and burrata, but in the menu there are also some classics of Belgian cuisine, such as the famous ‘croquettes de crevettes’ or ‘legumes du potager‘, very fresh vegetables or the ‘king’ champagne that becomes the protagonist of my tiramisu or the chocolate desserts inspired by the famous Belgian ‘maitre chocolatier’ Pierre Marcolini, awarded as the best pastry chef in the world.

Tiramisu allo Champagne con crema di pistacchio e gelatina di rose

Do you cook at home?
Yes, I like to invite friends and cook either to improvise or to go typical Apulian, like the ‘tiella’, rice, potatoes and mussels...
Wow, that’s my favorite dish … are you inviting me next time?
(laughs) With pleasure, but we have to wait for the right season, when the mussels are, bite, tasty and juicy, now they are too small…
A ‘family’ dish?
Certainly the traditional Sunday’s dish: Nonna Rosa’s ravioli, with ricotta, bufala mozzarella, spinach, lemons and thyme.

I famosi ravioli di Nonna Rosa

Well, let’s take a jurney on your legendary 500. What’s in the picnic basket?
A delicious dish, which is a tribute to one of the national glories of Belgian cuisine the croquettes which I make in a slightly more Italian version, such as ‘croquettes with parmesan’.
Here the recipe!

PARMESAN CROQUETTES

INGREDIENTS:
300g flour 00
500 ml of fresh milk
100g butter
3 egg yolks
450 gr grated parmesan
350 gr of white bread crumbs
4-5 eggs for the breading
Pepper as needed.
Salt to taste.
Nutmeg to taste
2 l oil for frying

METHOD:
In a saucepan, melt the butter over medium heat. Sprinkle with 160 grams of flour and cook for 1 or 2 minutes without browning the flour, whisking constantly.
Pour in the milk. Bring to a boil, stirring regularly.
Add the parmesan and beaten egg yolks. Salt and pepper and mix. Cook for 1 to 2 minutes over low heat.
Pour the mixture into a 20 cm square pan. Level the surface. Cover and refrigerate for 24 hours.
With the cooled Parmesan mixture, create balls and mash them lightly. Prepare three soup plates. In the first pour the rest of the flour. in the second beat the whole eggs, in the third pour the breadcrumbs.
Flour the parmesan croquettes, pass them in the beaten eggs, then cover them with breadcrumbs.
In a deep fryer, heat the frying oil until it reaches 190 ° C on a cooking thermometer.
Fry the parmesan croquettes. Drain them on absorbent paper.
Sprinkle some fried parsley and have a good picnic!

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese by birth, lives between New York, Milan and the rest of the world.
Cesare
photographs and writes about cities, cultures, lifestyles and either traditional or innovative gastronomic delights.
Cesare meets and interview top chefs from all over the world, ‘steals’ their recipes in a ”
non touristy tourist

 

 

 




ISA MAZZOCCHI : E’ LEI “LA MIGLIOR CHEF 2021”! Intervista esclusiva: la sua storia e la sua ricetta top

(Recipe in italian and english) –

Isa Mazzocchi, chef stellata del ristorante La Palta a Bilegno (Piacenza) è stata insignita del Premio Michelin Chef Donna 2021 by Veuve Clicquot. L’abbiamo incontrata per un’ intervista gioisa, sincera e piena di sorrisi… proprio come lei.

Miglior Chef Donna 2021… Congratulazioni !

Grazie! Siamo tutti molto felici, davvero una grande sorpresa…
Ho detto siamo perché il team della Palta è una famiglia. Oltre a me , Roberto e Monica sono le colonne portanti del ristorante.

“A family affair” : Isa, Roberto e Monica Mazzocchi al timone de La Palta

Dove ama trascorrere un weekend libero?
I nostri weekend sono solitamente a inizio settimana e avvengono principalmente in estate quando i miei ragazzi hanno finito la scuola. Piacenza è contorniata da quattro valli, tutte preziose per il nostro territorio. La Val Tidone è selvaggia e piena di sorprese meravigliose. Molte persone si sono innamorate di questo territorio e hanno deciso di fermarsi qui, coltivando e regalandoci le loro competenze in questa valle dal grande sviluppo umano

Che auto guida?

Beh, guidare non è il mio forte… per il mio compleanno, mio marito mi ha regalato una 500 decappottabile. Mi fa sentire a mio agio, è piccola e facile da parcheggiare. Per i viaggi di famiglia. usiamo una Volvo e puntiamo verso il Sud: Sicilia, Calabria, Puglia.
Siamo anche piuttosto vicini alla Liguria, altra meta di fine settimana, specialmente le Cinque Terre, un luogo di vera poesia.

Cinque Terre: Il cammino per Corniglia

Un viaggio che ha amato?
Quattro ann fa a Tel Aviv, città piena di energia, felicità e in potente in evoluzione e nello stesso tempo fortemente legata ai propri valori e tradizioni.

Tel Aviv

Un ricordo culinario in particolare?
Sempre a Tel Aviv: gli affollatissimi mercati, un vero trionfo di colori e profumi. Qui abbiamo trovato ristorantini veri e economici con una cucina tradizionale dai sapori decisi.

Il colorato ( e simpaticamente caotico) mercato Carmel a Tel Aviv

Ci racconta il suo ristorante “La Palta”?

Il nome deriva dal momento dell’appalto, cioè quando ai negozi veniva assegnata la licenza di vendita e di commercio.  E’ un locale nato da tre generazioni, proprio a Bilegno, dove sorgeva la vecchia osteria dei bisnonni , un un vero e proprio emporio, aveva perfino la tabaccheria.

La Palta e i suoi verdi dintorni

La cucina è quella del territorio, magari servita in una veste nuova , come il piatto che sposa tre paste tipiche di Piacenza:  il tortello con chiusura a treccia, la ricchezza del ripieno degli anolini, il tutto racchiuso dall’impasto dei tipici pisarei.

Il suo primo ricordo in cucina?

Sono nata in un’osteria…Ero curiosissima, fin da piccola, dei segreti della cucina delle mie terre .
Il primo ricordo:? Le mani di mamma che con grande maestria stendevano la pasta.

Il verde dehors della Palta e i pisarei di Isa

C’è un piatto che ama mangiare solo se cucinato da un’ altra Chef ?

Che domanda bizzarra… beh mi lascio andare e cerco di trovare un piatto top, cucinato da una mia collega anche se anche se questa parola non mi piace moltissimo, chiamiamola “ristoratrice”…
Ma certo! i pisarei e fasò, una specialità tipica piacentina cucinata alla perfezione dalla Signora Danila, nel suo ritorante di Corano. E’ un piatto a base di gnocchetti di farina accompagnati da un sostanzioso sugo di pomodoro e fagioli insaporiti  al lardo. Insuperabile! (sorride) Nessuna invidia… solo ammirazione!

Se lei dovesse rinascere come un piatto del suo menu… sarebbe?

Forse un dolce nato da pochi giorni e ispirato al Ritratto di Signora di Klimt, ritrovato dopo essere stato rubato ben 27 anni fa e ora in mostra alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza.
E’ un dessert con diverse tipologie di cioccolato aromatizzato da diversi profumi e guarnito con un’ esplosione colorata di erbe selvatiche, petali di fiori e gelatine.

La “Signora” è servita! Il celebre ritratto di Klimt è l’ispirazione per il dessert firmato Mazzocchi

Veniamo alla sua ricetta, che piatto ha scelto?

Un piatto forte del mio menu: “uovo in camicia su crema di ricotta, storione marinato e caviale” Lo amo perché racchiude sapori e ingredienti della mia terra e della campagna che si affaccia sul fiume.

Un vino da accoppiare?

Ho scelto Ageno della Vinicola La Stoppa, un’azienda antica fondata più di cento anni fa. E’ una Malvasia di Candia Aromatica, che al naso è molto profumata e aromatica. Si sposa bene con l’uovo perché l’uva viene macerata e rilascia dei tannini, che nonostante si tratti di un vino bianco, puliscono la grassezza e l’untuosità dell’uovo.

L’antica vinicola La Stoppa si trova in Emilia Romagna,
in Val Trebbiola, non lontano dal fiume Trebbia, in provincia di Piacenza.

Ecco la ricetta di Isa Mazzocchi

UOVO IN CAMICIA SU CREMA DI RICOTTA, STORIONE MARINATO E CAVIALE
Ingredienti per 4 persone

L’uovo di Ida Mazzocchi

Ingredienti per 4 persone
– 4 uova
– 150 g di storione marinato in sale e zucchero
– 200 g di ricotta
– 20 g di caviale di storione
– 20 g di uova di salmone
– 50 g di panna
– stecca di vaniglia
– sale
– pepe
– olio extravergine di oliva
– 1 cucchiaio di aceto
Preparazione
Mettere a bollire l’acqua salata con l’aceto, tuffare l’uovo e cuocere per pochi minuti; il tuorlo deve risultare ancora crudo.
Montare la ricotta fino a raggiungere i 60°C, unire la panna liquida, aggiustare di sale ed olio. Tenere in caldo.
Affettare lo storione a fette sottili e condire con olio alla vaniglia.
Servire in piatti individuali mettendo al centro la crema di ricotta, lo storione affettato ed appoggiarvi l’uovo in camicia.
Condire con scaglie di sale, pepe ed olio; finire con le uova di pesce.

Il piatto di Isa

INFO
La Palta loc. Bilegno, 67 Borgonovo Val Tidone (Piacenza)
Vini La Stoppa

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Isa Mazzocchi

Isa, let’s talk about your recipe: which dish did you choose?
A highlight of my menu: “poached egg on ricotta cream, marinated sturgeon and caviar” I love it because it contains flavors and ingredients from my land and the countryside overlooking the river.
A wine to pair?
I chose Ageno from Vinicola La Stoppa, an ancient company founded over a hundred years ago. It is an Aromatic Malvasia di Candia, which is very fragrant and aromatic on the nose. It goes well with the egg because the grapes are macerated and release tannins, which despite being a white wine, clean the greasiness and greasiness of the egg.

Ageno / La Stoppa, The ancient winery is located in Emilia Romagna, in Val Trebbiola, not far from the Trebbia river, in the province of Piacenza

 

EGG IN SHIRT ON RICOTTA CREAM, MARINATED STURGEON AND CAVIAR

L’uovo di Ida Mazzocchi

Ingredients for 4 people
– 4 eggs – 150 g of sturgeon marinated in salt and sugar – 200 g of cottage cheese – 20 g of sturgeon caviar – 20 g of salmon roe – 50 g of cream – vanilla pod – salt – pepper – extra virgin olive oil – 1 tablespoon of vinegar
Preparation
Boil the salted water with the vinegar, dip the egg in and cook for a few minutes; the yolk must still be raw. Whip the ricotta until it reaches 60 ° C, add the liquid cream, season with salt and oil. Keep warm. Slice the sturgeon into thin slices and season with vanilla oil. Serve on individual plates, placing the ricotta cream in the center, the sliced ​​sturgeon and place the poached egg on top. Season with flakes of salt, pepper and oil; finish with the fish roe.