Da Arese a Monza, con l’Alfa Romeo Giulia, per respirare storia e passione

Una storia di tecnica, creatività, cultura dell’auto e visione del futuro, ma soprattutto di passione, quella che lega da sempre l’Alfa Romeo ai numerosi appassionati in giro per il mondo e che le ha consentito di tagliare, il 24 giugno 2020, il traguardo dei 110 anni. Un legame forte, quasi viscerale, quello del popolo del Biscione, che resiste nel tempo, quasi scontato se esaminato con la lente delle motivazioni tecniche ed emozionali. Centodieci anni di storia è un traguardo che pochi costruttori d’auto possono vantare e che di conseguenza non può che imporre ad Alfa Romeo la missione di restituire la gratitudine a chi ancora oggi, centodieci anni dopo, ha ancora il Biscione nel cuore.

Per il nostro Weekend – Test Premium abbiamo scelto un percorso nei dintorni di Milano e in Brianza, alla scoperta di quei luoghi custodi dell’alfismo, un sentimento diventato quasi un credo, alla base di una relazione che va al di là del semplice attaccamento tra un consumatore e un marchio. Per l’occasione, come weekend-car, non potevamo che farci guidare dalla nuova Alfa Romeo Giulia, fresca di restyling e simbolo della rinascita del marchio in chiave moderna.

A bordo della berlina sportiva di segmento D, l’esperienza di guida evolve in nuove direzioni: la tecnologia, la guida autonoma e la connettività, applicate al prezioso patrimonio tecnico e all’ineguagliabile dinamica di guida. Esordiscono i sistemi Adas di livello 2, in perfetto equilibrio tra piacere di guida e sistemi di assistenza; il nuovo infotainment, fruibile e intuitivo con servizi connessi e l’inedito Alfa Connect 8.8’’ touchscreen, ottimizzato nella grafica. L’interfaccia uomo-macchina è stata completamente ridisegnata, mentre gli interni offrono materiali rinnovati e una nuova organizzazione degli spazi, per un comfort di bordo di livello superiore. Tra le tante novità, una certezza: il piacere di guida resta un riferimento.

Lì dove tutto è partito… o quasi

Auto da corsa del passato e del presente sono esposte alla Scuderia del Portello, a Seregno (MB).

Prima tappa del nostro Weekend Premium, il Portello, a Milano: un quartiere la cui storia è strettamente legata all’omonima fabbrica Alfa Romeo, dismessa negli anni 80. Un passato glorioso (nel 1950 entravano in stabilimento ogni giorno 4.696 operai, 1.158 impiegati e 28 dirigenti), di cui oggi resta solo una targa commemorativa: Parco Industria Alfa Romeo. L’area verde occupa parte dell’area dove sorgeva quella fabbrica che ha dato lavoro a migliaia di persone e ha contribuito allo sviluppo economico e sociale di tutta la città e del Paese. Dal 2000, l’area del Portello è stata oggetto di interventi di riqualificazione, che ne hanno trasformato l’identità, partendo dai complessi residenziali per arrivare a Casa Milan.
Pochi sanno che ANONIMA LOMBARDA FABBRICA AUTOMBILI (A.L.F.A.) era sull’orlo del fallimento prima che l’ingegner Romeo (di origini napoletane) la salvasse.

Il quartier generale

Usciamo da Milano per spostarci ad Arese (prendendo l’autostrada dei laghi e imboccando la prima uscita subito dopo il casello). Era il 1963 quando qui veniva inaugurato il nuovo stabilimento Alfa Romeo. Una catena produttiva che da un pezzo di lamiera produceva un’auto ogni due minuti, un vero record per l’epoca. Un’epoca di cui ancora oggi parliamo e ci lasciamo suggestionare: è la storia dell’Alfa Romeo, racchiusa nel museo storico di Arese. Il prezioso spazio custodisce le più significative creazioni del marchio e rappresenta un ponte tangibile tra le epoche e le generazioni.

La nuova Alfa Romeo Giulia ritratta all’ingresso del Museo Alfa Romeo ad Arese, simbolo della storia del Biscione.

Una timeline di vetture leggendarie scandisce le tappe di una storia lunga e prestigiosa: dalla 24 HP, prima automobile costruita al Portello, alla 8C Competizione, sogno del nuovo millennio. Minimo comune denominatore: la bellezza. La forma pura si modella sulla funzione con uno stile unico, che rende immortali. Senza dimenticare il cuore sportivo. Una leggenda fatta di uomini, auto, vittorie e tecnologia. Un racconto epico, scritto sull’asfalto dei circuiti di tutto il mondo.

Al volante di Alfa Romeo Giulia: come va

Tecnologia applicata al patrimonio tecnico e alle emozioni di guida che contraddistinguono ogni creazione del Biscione. Difficile rimanere freddi davanti alla nuova Giulia. A maggior ragione nel caso della Veloce, sotto un certo profilo ancora più Alfa del solito (spinta dagli apprezzati propulsori 2.0 turbobenzina da 280 CV e 2.2 turbodiesel da 210 CV), visto che si è regalata la trazione integrale Q4 e motori più potenti. Il cambio è l’automatico ZF a otto rapporti, capace di assicurare passaggi di marcia ben raccordati in ogni condizione. Alla guida, la berlina Alfa offre la sensazione di un controllo elevato, con i limiti che sembrano sempre lontani. Il risultato è un’auto prestazionale e molto sicura. In condizioni normali, la Q4 è una posteriore pura, diventa integrale solo quando serve. A bordo della nuova Giulia si crea un rapporto simbiotico tra driver e vettura, grazie allo sterzo diretto, alla dinamica di guida, che è ormai un riferimento indiscusso, e alle risposte dell’auto, sempre sincere ed entusiasmanti.

In pista

Il marchio di Arese ha un rapporto particolare con il circuito di Monza, conosciuto anche come il “tempio della velocità”. 95 anni fa (il 6 settembre 1925), il primo titolo mondiale (Gastone Brilli Peri, sulla P2, vince il Campionato Automobilistico del Mondo). Da allora, seguono una serie di successi ottenuti sull’asfalto lombardo sia con monoposto, sia con prototipi e vetture Turismo. Così, da Arese arriviamo a Monza. Due posti collegati da un filo diretto, così sottile quanto indissolubile. Oltre al circuito (quasi l’habitat naturale della nostra Giulia turbobenzina), nella cittadina brianzola merita una visita anche la Villa Reale, costruita per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria tra il 1777 e il 1780, come residenza estiva per il figlio Ferdinando d’Asburgo, governatore generale della Lombardia austriaca.

La nuova Alfa Romeo Giulia ritratta all’ingresso dell’autodromo di Monza, tempio della storia delle corse e di quella del marchio di Arese.

Quando il Lombardo-Veneto viene annesso allo Stato del Piemonte, la storia della Villa finisce per incrociarsi inevitabilmente con il destino dei Savoia. Nel 1934, con regio decreto, Vittorio Emanuele III dona la Villa ai Comuni di Monza e di Milano. Oggi la Villa Reale è di proprietà congiunta del Comune di Monza, della Regione Lombardia e del Demanio dello Stato. Da visitare anche i giardini (che circondano gli edifici del complesso monzese) e il parco (di ben 700 ettari).

Dove mangiare e dormire

L’Hotel de la Ville è un albergo di lusso, che gode di una posizione unica e invidiabile: di fronte alla Villa Reale di Monza e al suo splendido parco, a pochi passi dal centro storico pedonale. Di grande personalità e fuori dagli schemi, l’Hotel de la Ville (quattro stelle lusso) è una dimora sontuosa con anche un magnifico ristorante pluripremiato, il Derby Grill. Dalla fantasia dello chef Fabio Silva, si propone il meglio della cucina italiana, con richiami alle tradizioni della Brianza, in un ambiente di assoluto charme. Un’esperienza gourmet.

Tappa a Legnano

Con la Giulia turbobenzina da 280 CV ci dirigiamo a Legnano. Qui, al Museo Fratelli Cozzi, c’è un altro appuntamento da non perdere per i cultori dell’alfismo. Una location tutta made in Italy, che accoglie la collezione di Pietro Cozzi (fondatore, insieme ai suoi fratelli, della concessionaria e dell’officina Cozzi): oltre 60 Alfa Romeo raccontano 60 anni di storia. Una visita al museo è un evento unico: le auto iconiche e un archivio con preziosi documenti. Ogni auto ha una storia particolare e vale davvero la pena di visitare il museo per scoprire tanti aneddoti, come quello relativo al record tuttora imbattuto di uno degli esemplari unici della collezione, la 155 Q4 che nel 1992 ha battuto il record di velocità sul lago salato di Bonneville.

La rassegna inizia con una vettura molto speciale, l’Alfa Romeo 6C 2500 Freccia d’Oro, in arte “Gobbone”, la vettura che sancisce la fine della produzione artigianale Alfa Romeo a cavallo della Seconda Guerra Mondiale e del Dopoguerra. Il Museo Cozzi è una cattedrale del collezionismo, il tempio di una passione: 3 navate con al centro le spider e ai lati coupé e berline. Troviamo in successione i modelli principali dal dopoguerra al 2000: dalla 2600 berlina (e le sue varianti Coupé e Spider), fino alle varie Alfetta, Giulietta, Alfasud, Alfa 6, 75, 90, 156 e 166, oltre alle GTV e Spider di fine anni 90. Non solo auto ma anche preziosi archivi che racchiudono poster, informazioni tecniche, locandine pubblicitarie e promozionali dell’epoca. Qui si respira il profumo della storia.

La scuderia

Da Legnano, attraverso l’A9 e la SP 35, arriviamo a Seregno. Ultima tappa, il quartier generale della Scuderia del Portello, fondata ad Arese il 3 febbraio 1982, con il patrocinio della Casa madre, grazie all’adesione di una schiera di appassionati proprietari Gentlemen Drivers di Alfa Romeo, pronti a difendere in pista il glorioso passato agonistico del Biscione. Un museo dinamico di Alfa Romeo storiche da competizione. L’attuale presidente e team principal è Marco Cajani. La Scuderia del Portello rappresenta in pista la “storia del marchio sportivo Alfa Romeo”.

Organizza e partecipa a leggendarie gare Internazionali come la 24 Ore del Nurburgring, la London-Sydney Marathon e la London-Mexico Marathon, la 6 Ore di Spa – Francorchamps, la 24 Ore Le Mans Classic, il Grand Prix de Monaco Historique, il Goodvood Revival e il Goodwood Festival of Speed. Grandi protagoniste vincenti, le Alfa Romeo della Scuderia del Portello, guidate dai soci Gentlemen Drivers, hanno partecipato alle competizioni più prestigiose di tutto il mondo, come la 1000 Miglia, la Parigi-Pechino, il FIA European Historic Challenger e la Carrera Panamericana du Mexico. L’ultima sfida, però, abbraccia l’automobilismo contemporaneo, con la prima Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio allestita per le competizioni, che parteciperà alla gara di durata più celebre per vetture Turismo e Gran Turismo, la 24 Ore del Nürburgring (24-27 settembre 2020), sul leggendario tracciato del Nordschleife. Dopo 110 anni, la storia continua.

Compagna di viaggio

Lo stile made in Italy di Alfa Romeo esprime una semplicità capace di nascondere il complesso processo creativo della progettazione: ricavare da una “pagina bianca” l’insieme ergonomico e armonioso delle linee e degli strumenti, dei volumi e degli spazi che circondano l’automobilista è un lavoro complesso e raffinato. Cura, ricerca e modernità hanno consentito di accrescere la qualità. Merito di interventi mirati e sostanziali: nuova funzionalità wireless charger e nuova console centrale, ridisegnata per accogliere vani portaoggetti più ampi e accessibili. Nuova anche la leva del cambio. Alla base del selettore, una firma tricolore.

Con il nuovo MY2020, su Giulia esordisce un set completo di Adas (Advanced Driver Assistance Systems), che garantisce la guida autonoma di livello 2 (ovvero il conducente può lasciare all’auto il controllo di acceleratore, freno e sterzo in determinate condizioni; l’automobilista deve, in ogni caso, esercitare un controllo continuo, mantenendo sempre le mani sul volante). Un perfetto equilibrio tra piacere di guida e sistemi di assistenza. Il prezzo di listino della Giulia 2.2 turbodiesel AT8 Q4 Veloce parte da 58.200 euro. Per la Giulia 2.0 turbobenzina AT8 Q4 Veloce, invece, bisogna aggiungere 1.200 euro.




Alfa Romeo Quadrifoglio 2020 : Giulia e Stelvio si colorano di storia

Alfa Romeo Quadrifoglio 2020 – Interessante come questo nuovo face-lift dei modelli Quadrifoglio di Alfa Romeo si ispiri a colori storici, di modelli storici. Verde “Montreal”, il Rosso “Villa d’Este”, l’Ocra “GTJunior”, sono le nuove verniciature per quest’anno. Con particolare attenzione al verde Montreal, modello storico che festeggia i 50 anni dalla sua uscita (ne parleremo settimana prossima).

[foto a sinistra Giulia (1975) nel famoso “ocra” a destra proprio la Montreal in verde]

Sotto al cofano stesso motore, il V6 2.9 derivato Ferrari, con 510 Cv e 600 Nm di coppia. Ciò che cambia è l’apporto tecnologico. Viene introdotto il nuovo sistema di assistenza alla guida semiautonoma di livello 2, un touchscreen da 8,8” e  nuove possibilità di personalizzazione.

All’interno di queste Alfa Romeo Quadrifoglio 2020, è stato completamente rinnovato l’impianto multimediale. Esteticamente, a livello di design, le forme non cambiano. Cambia invece le grafica e la tecnologia, la prima più curata e al passo con i tempi, la seconda sfrutta il touch a sfioramento.

Tutto all’interno del sistema è adattabile e personalizzabile rispetto le proprie esigenze. Mettere quindi in evidenza o nascondere le funzioni preferite. Quindi crearsi uno spazio che sia su misura per ognuno. Non solo, il sistema si è anche dotato di hot spot Wi-Fi che permette di controllare alcune funzioni delle Alfa Romeo Quadrifoglio 2020 anche a distanza (climatizzazione, itinerario navigatore, chiusura o apertura delle porte ecc.).

Le novità più interessanti sono, però altre. Alfa Romeo Quadrifoglio 2020, portano come novità anche una nuova finitura brunita dei fanali e altri dettagli esterni, per un look ancora più sportivo. I nuovi colori già citati prima, che ricordano la storia del marchio sono una piacevole sorpresa, che arricchiscono questi modelli così significativi.

Sono inoltre disponibili nuovi cerchi maggiorati da 21″ e un nuovo scarico marcato Akrapovič (optional), con tip in fibra di carbonio. Nuoce sono le possibilità di personalizzazione delle finiture  in pelle o Alcantara con nuovi colori per le cuciture a contrasto.

Le Alfa Romeo Quadrifoglio 2020 sono ordinabili a partire dai prossimi mesi ad un prezzo praticamente identico all’attuale.




Giulia Veloce : porte aperte Sabato 19 e Domenica 20 novembre nelle concessionarie Alfa Romeo

La Gamma Alfa Romeo si arricchisce con la versione Veloce dell’amatissima Giulia (vincitrice del ‘premio europa‘ e nella versione Quadrifoglio detentrice del record al Nurburgring), che viene presentata nelle principali concessionarie.alfa-romeo-giulia-veloce-4
I propulsori per questo allestimento sono 2: il 2.0 turbo benzina da 280 Cv e il 2.2 turbo diesel da 210 Cv (il primo per Alfa concretamente in alluminio).
Il cambio è, per nostra sfortuna (nasce se parliamo di un doppia-frizione validissimo), esclusivamente automatico a 8 rapporti. E’ inoltre in esclusiva la nuova trazione integrale Q4, un optional che pone l’ Alfa Giulia su un livello tecnologico e di dotazione molto alto e a livello delle famigerate concorrenti tedesche. E’ una trazione che, di fatto non cambia la dinamica di guida, ma aiuta il pilota in uscita di curva limitando il sovrasterzo, e rendendo la Giulia ancora più efficace. La coppia è infatti al 100% sulle ruote posteriore, se non in casi di slittamento. Fino al 60% della potenza può essere spostato all’anteriore tramite una scatola di rinvio. Questo speciale allestimento è comunque disponibile con le più tranquille motorizzazioni della versione di base (parliamo del benzina da 200 e i due diesel da 180 e 150 Cv)c_2_fotogallery_3005142_1_image




Alfa Romeo Giulia SW: perfetta per lo “sport-weekend” entro fine 2017.

Alfa Romeo Giulia SW – Da sempre casa Alfa ci ha regalato linee per le sue SW da ricordare, ne sono un esempio la 156 e la successiva 159. Non sarà da meno l’amatissima Giulia, che dovrà uscire come “sportwagon” entro fine 2017.

Alfa Romeo 156 SW
Alfa Romeo 156 SW


Nonostante la supremazia dei SUV e dei crossover, la casa del biscione punta alla vendita di circa 80.000 esemplari in tutto il mondo, sia nel mercato europeo che cinese e americano. La linea dei rendering è convincente, ed è la possibile prova di una rinascita a 360 gradi del marchio italiano.

Alfa Rome 159 SW
Alfa Rome 159 SW

Non ci sono ancora foto stradali di questo modello che è palesemente votato all’uso famigliare, con un bagagliaio spazioso nonostante la vocazione sportiva. In Europa comunque il mercato di queste carrozzerie è florido, tanto da superare la vendita delle berline di circa il 10%.

Non ci sono ancora foto ufficiali, ma rendering di talentuosi appassionati, che se la immaginano così.
(rendering di Alessandro Masera in copertina)

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Emanuele D’Argenzio




A Parigi, tutti gli occhi sulla Giulia Veloce

Alfa Romeo Giulia Veloce- Al Salone di Parigi 2016  tutti gli occhi erano per la nostra Alfa Giulia, in allestimento Veloce, una versione che si pone tra la “super-cattiva” Giulia Quadrifoglio e l’elegante Giulia in versione di base.

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Allestimento verso il Full-Optional- Il design generale non cambia, naturalmente, ad aggiungere carattere alla berlina del biscione sono appendici aerodinamiche, un nuovo estrattore che ospita i due scarichi sportivi e i sedili in pelle profilati. All’interno i materiali sono premium, ma con carattere sportivo, i pannelli delle portiere, la plancia e il tunnel centrale sono infatti rivestiti di alluminio. Non mancano all’interno il climatizzatore bi-zona, il classico DNA Alfa, lo schermo integrati nella plancia da 6,5 pollici e tutti i vari sistemi di sicurezza attivi (ormai indispensabili in questo segmento) quali cruise control adattivo, frenata di emergenza, mantenimento automatico di corsia e riconoscimento dei pedoni. Unico optional sono i cerchi da 19’ (da 18’ di serie, già più che soddisfacenti a livello estetico e funzionale).

Nuove motorizzazioni- I propulsori per questo allestimento sono 2: il 2.0 turbo benzina da 280 Cv e il 2.2 turbo diesel da 210 Cv (il primo per Alfa concretamente in alluminio).
Il cambio è, per nostra sfortuna (nasce se parliamo di un doppia-frizione validissimo), esclusivamente automatico a 8 rapporti. Questo speciale allestimento è comunque disponibile con le più tranquille motorizzazioni della versione di base (parliamo del benzina da 200 e i due diesel da 180 e 150 Cv)

Ecco il nuovo estrattore più aggressivo, con i due terminali sportivi.
Ecco il nuovo estrattore più aggressivo, con i due terminali sportivi.

Nuova trazione- per la Veloce è esclusiva la nuova trazione integrale Q4, un optional che pone l’ Alfa Giulia su un livello tecnologico e di dotazione molto alto e a livello delle famigerate concorrenti tedesche. E’ una trazione che, di fatto non cambia la dinamica di guida, ma aiuta il pilota in uscita di curva limitando il sovrasterzo, e rendendo la Giulia ancora più efficace. La coppia è infatti al 100% sulle ruote posteriore, se non in casi di slittamento. Fino al 60% della potenza può essere spostato all’anteriore tramite una scatola di rinvio.160930_alfa-romeo_parigi-2016_09

Questi modelli sono ordinabili in questi stessi giorni a partire, per quanto riguarda il 2.2 Diesel da 55.500 euro.

Emanuele D’Argenzio




Nuova Giulia: passione italiana a Ginevra 2016.

E’ ormai risaputo che da più di un anno a questa parte in casa Alfa Romeo si sia deciso di cambiare le cose. E’ stata presentata l’anno scorso la berlina più veloce del mercato, e quest’anno, al Salone di Ginevra 2016 le soddisfazioni non mancano. 160301_Alfa-Romeo_Ginevra-Giulia_01
A partire dal 15 aprile sarà infatti ordinabile la nuova Giulia in cinque allestimenti (Giulia, Super, Quadrifoglio e due allestimenti business dedicati al mondo delle aziende).
Non possiamo nascondere l’entusiasmo infantile nel vedere che finalmente il mitico biscione abbia sfornato un prodotto veramente valido, di rappresentanza, studiato e ben progettato, ma sopratutto competitivo.
All’interno dell’abitacolo si respira un’aria molto Alfa Romeo e le forme, seppur abbiano fatto discutere, sono indiscutibilmente ber riuscite e, in realtà, uniche. Ci stiamo abituando al cambiamento di un marchio stampato sul cuore di qualsiasi appassionato, che rappresenta a pieno il nostro spirito italiano sia nei difetti che nei grandissimi pregi.160301_Alfa-Romeo_Ginevra-Giulia_07
Ecco, in una berlina che farà concorrenza ad Audi, BMW, Jaguar ecc. si respira finalmente aria italiana, i materiali e gli assemblaggi sono di qualità, nonostante qualche particolare ci abbia fatto storcere il naso (come le plastiche dure sul tunnel centrale), ma senza ombra di dubbio, quel marchio al centro del volante ci insegna che per conoscerla dobbiamo guidarla, e noi, naturalmente non vediamo l’ora.160301_Alfa-Romeo_Ginevra-Giulia_08
I motori che spingeranno la Giulia disponibile ad aprile sono 3: il 2.2 Diesel da 150 CV e da 180 CV abbinato ad un cambio manuale a 6 marce oppure automatico a 8 marce, 2.0 benzina da 200 CV automatico a 8 marce e 2.9 V6 Biturbo benzina da 510 CV abbinato al cambio manuale a 6 marce.
Non mancano contenuti tecnologici quali il sistema di infotainment Connect 3D Nav da 8.8”, e il manettino DNA che ci permette di cambiare i settaggi della meccanica e, quindi la diversa dose di sportività.160301_Alfa-Romeo_Ginevra-Giulia_02
Per concludere, ritorniamo dal Salone soddisfatti e speranzosi, con una grande voglia di guidare.