Un weekend con gusto, musica e natura

Si avvicina di nuovo il weekend e siamo ancora in estate (visto che l’autunno ufficialmente inizierà il 21 settembre). Chi ha ancora voglia di vacanze o di una gita fuori porta, può quindi organizzare un’uscita con gli amici, in coppia o con la famiglia. Ecco, allora i nostri consigli per il fine settimana del 9 e 10 settembre.

A Rivoli (TO) “C’era una volta un re”

Sabato 9 e domenica 10 settembre, a Rivoli, nel torinese, si tiene la 27° edizione di “C’era una volta un re” per rivivere le atmosfere del 1730 tra balli, canti, eventi, spettacoli e rievocazioni storiche. Si comincia sabato 9, alle 17, in via Piol e, per tutto il giorno fino a tarda sera ci saranno intrattenimenti e spettacoli. La magia continua la domenica, dalle 9.30. Il centro storico cittadino, tra Piazza Garibaldi e il castello, sarà teatro di numerose attività per due giorni, che culmineranno la sera di domenica con la rappresentazione della vita e dell’abdicazione di Vittorio Amedeo II.

Proprio a Rivoli, infatti, il 3 settembre 1730, il re abdicò a favore del figlio Carlo Emanuele III e, in quasi mezzo secolo di regno, Rivoli è stata testimone dei fasti della corte e di importanti eventi storici e politici. Durante la rievocazione, i visitatori incontreranno personaggi dell’epoca, interpretati da attori e gruppi storici, che racconteranno episodi della vita di corte e popolare tra palazzi e monumenti della città. Per esempio, lungo il percorso che porta al Castello, si potranno ammirare momenti della quotidianità di nobili e popolani, canti, balli, musica e giochi.

La Chiesa di Santa Croce, invece, sarà teatri di concerti di musica barocca e scene di vita quotidiana, mentre in Piazza Bollani ci sarà la riproduzione di un antico mercato con la sua locanda d’epoca. Alcuni pittori riprodurranno scorci della città, mentre in piazza San Rocco sono in programma giochi per bambini. In piazza Matteotti, invece, si potrà assistere a scene di vita tra nobili e militari, mente il Piazza del Castello ci sarà la ricostruzione del Presidio Militare, grazie alla presenza di un reggimento di artiglieria, con un accampamento ed esposizione di cannoni. Domenica alle 20.30, gran finale con la narrazione dell’abdicazione del re con un coinvolgente spettacolo teatrale.

INFO: www.comune.rivoli.to.it/a-settembre-torna-cera-una-volta-un-re/

A Sestri Ponente (GE) torna Comics & Games

Nel  weekend del 9 e 10 settembre, torna a Sestri Ponente, in provincia di Genova, il Genova Comix & Games, arrivato all’11°edizione. Nelle piazze di via Sestri e a Villa Rossi, per tutto il fine settimana, ci saranno tanti eventi e attività per tutti gli amanti dei fumetti, tra cosplay, giochi di ruolo, videogiochi, gadget e, soprattutto, tanti ospiti pronti a incontrare i visitatori, tra artisti, illustratori e doppiatori.

Non mancherà nemmeno un’area dedicata ai più piccoli, con tanti divertenti workshop a partire dai 4 anni e fino agli 11. Da non perdere, poi, la gara dei Cosplay, in piazza Tazzoli, ispirata a fumetti, videogiochi e film di animazione. L’ingresso all’evento è gratuito.

INFO: www.facebook.com/genovacomics

A Cervia (RA) si va in barca nella salina

Sabato 9 e domenica 10 settembre, alle 17, si può cogliere l’occasione per una splendida escursione in barca alla Salina di Cervia, nel cuore del Parco del Delta del Po. Il ritrovo per la partenza è alle 16.45 presso il Centro Visite del Parco, in via Bova 61, a Cervia. Si sale poi su una barca elettrica che si muove lenta e silenziosa prima nel canale circondariale della Salina, per poi raggiungere i bacini salanti. Qui si arriverà a un pontile, dove si scenderà e si proseguirà a piedi per un tratto, lungo gli argini dei bacini salanti, per arrivare ad ammirare il cuore della Salina.

A un certo punto del viaggio, una volta risaliti in barca, ci si dovrà abbassare per alcuni istanti per passare sotto a un ponticello di mattoni. Si potranno così ammirare incredibili panorami di acqua e cielo, alla scoperta del celebre Sale Dolce di Cervia.

Senza dimenticare che il Parco del Delta del Po è una delle mete preferite dagli appassionati di birdwatching. Durata circa 1 ora e 30. Indossare abbigliamento comodo, occhiali da sole e cappellino e portare una bottiglietta d’acqua. Quota di partecipazione: € 12, gratuito fino a 1 metro.

INFO: WhatsApp e tel 0544/973040, salinadicervia@atlantide,net

A Roma torna la Sagra del Pesce fritto e Baccalà

Dal 7 al 10 settembre, torna a Roma l’attesissima Sagra del Pesce Fritto e Baccalà, che si tiene dalle 18.30 alle 00.30 in Piazzale 12 ottobre 1492, davanti a Eataly. Ci si potrà aggirare tra gazebo e food truck e godersi squisitezze come la strepitosa frittura di mare della Pro Loco Fiumicino, oppure il tradizionale filetto di baccalà, i panini dello Stravizio Street Food & Art, che propone il polpotto con pane aromatizzato alla curcuma, friariello, polpo alla piastra con olio aromatizzato al limone, stracciatella e pomodoro secco e il polpo fritto con farina di semola, cacio cavallo e scarola ripassata con olive taggiasche.

Presso la Locanda del Baccalà, invece, si potranno gustare paccheri al baccalà, mezzi ziti alla genovese di mare e bruschetta con baccalà. Immancabili anche la piadina e lo gnocco fritto arricchiti con baccalà e sfiziosi abbinamenti. E, poi, cubo di baccalà fritto alla semola, polpo fritto e scamorza in carrozza con pesce.

Non mancheranno nemmeno le birre artigianali e i cocktail, vini al calice e bibite e, naturalmente, i dolci, tra cui maritozzi, sfogliatelle, cannoli e babà. L’ingresso alla sagra è gratuito, presso le casse si possono acquistare i gettoni per le

INFO: www.eataly.net

Gragnano (NA) diventa la “Città della Pasta”

Dall’8 al 10 settembre, si tiene la 21° edizione di Gragnano Città della Pasta, promosso dal Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP. Tantissimi gli eventi in programma, tra sapori, arte, storia e cultura per celebrare uno dei prodotti italiani più iconici del mondo: la pasta. Nei tre giorni della kermesse saranno presenti chef stellati e stand dedicati alla preparazione di ricette legate al territorio, ma anche innovative e contemporanee.

Inoltre, talk show e convegni tematici per approfondire l’importanza della tutela dei prodotti alimentari e promuovere l’italianità del gusto. Inoltre, sono in programma visite guidate nei pastifici per scoprire la storia e le fasi di produzione della pasta di Gragnano. Non mancheranno nemmeno performance live e street art per animare la città e coinvolgere il pubblico. L’occasione è unica anche per visitare la cittadina campane e scoprire le sue meraviglie storico-artistiche. Nella suggestiva Valle dei Mulini, poi, sarà inaugurato il Mulino Lo Monaco.

INFO: www.consorziogragnanocittadellapasta.it

In Sardegna per il Festival Internazionale “Isole che parlano”

Dall’8 al 10 settembre, in Gallura, si tiene la 27° edizione del Festival Internazionale “Isole che parlano”, che si tiene a Palau, Arzachena, Luogosanto e La Maddalena, nel nord est dell’isola. La giornata dell’8 settembre sarà dedicata ad uno zoom sulla scena creativa che gravita attorno ad Amsterdam. La mattina, a Punta don Diego-Talmone a Palau ci aspetterà il concerto acustico post trekking con Giuseppe Doronzo. Pluripremiato sassofonista e compositore, Doronzo, concentra la sua ricerca sul sassofono baritono fondendo musica contemporanea e improvvisata con culture antiche, rituali e paesaggi sonori della Basilicata.

Nel pomeriggio, ci si sposta a Cala Martinella per il concerto al tramonto Risacca#18, uno dei più amati dal pubblico. Sarà ospite il Duo IN (Corea del Sud, Scozia/NL), composto dai musicisti Sun Mi Hong (batteria ed elettronica) e Alistair Payne (tromba ed elettronica), che darà vita a un dialogo di matrice jazzistica a due voci.

Alla sera (22:00) ci sposteremo a Punta Palau per il primo dei due appuntamenti al faro di quest’anno, Al Faro #10.1, dal titolo Mediterranean Avantgarde con l’AVA Trio con sonorità del Mediterraneo, che danno vita a un suono vibrante e travolgente che conduce l’ascoltatore in un viaggio senza tempo.

INFO: www.isolecheparlano.it




Alla scoperta della Gallura, da Olbia a Baia Sardinia (1° parte)

Di Manuela Fiorini

Lo avevano detto anche a me: “Per una volta, in Sardegna ci devi proprio andare”.  Ho seguito quel consiglio. Non avevo tenuto conto che per l’isola, e per la Gallura in particolare, avrei avuto un vero e proprio “colpo di fulmine”, al punto da tornarci un’altra volta e un’altra ancora, per scoprire a ogni viaggio qualche angolo nascosto, qualche spiaggia poco frequentata, le fioriture fuori stagione. E, ancora, i suoi sapori e i suoi profumi, il miele dal gusto unico, prodotti con il cisto, il corbezzolo, la lavanda, i suoi mercatini, le chiese campestri e le feste più autentiche, i costumi tradizionali e le musiche che rievocano una storia antica e unica.

Il mare e le spiagge, poi, sono note in tutto il mondo per la loro bellezza un po’ selvaggia, per il vento che soffia pressoché costantemente, per i colori unici, che non fanno temere la concorrenza con mete più esotiche. Se potete, andateci fuori stagione, quando le rocce e le montagne che abbracciano le spiagge si colorano di fioriture multicolori.

Cominciamo con un po’ di storia. La Gallura, la regione nord orientale della Sardegna, è la più vasta dell’isola. Si pensa che il suo nome derivi dall’ebraico Galil, ossia “paese della alture”, probabilmente per i monti che sembrano nascere direttamente dal mare, percorsi da strade e sentieri, muri a vista e recinti e costellati di rocce di ogni dimensione e scolpiti dal vento in forme bizzarre, che conferiscono a questi paesaggi un po’ aspri un fascino unico.

Da Golfo Aranci a Capo Figari, sulle tracce di Guglielmo Marconi

La nostra porta di ingresso alla Gallura è Olbia, sede dell’aeroporto Costa Smeralda per chi arriva in aereo e della Stazione Marittima, per chi sceglie invece il traghetto. Da qui in auto si prende la SS 125 in direzione di Golfo Aranci, fondata alla fine dell’Ottocento da alcuni pescatori provenienti da Ponza. In origine, doveva chiamarsi Golfo dei granchi (li ranci), ma un errore nella traduzione del termine gallurese fece sì che i crostacei si trasformassero in aranci, sebbene di questi agrumi non ve ne sia traccia! Ci sono due cose da fare “per una volta” a Golfo Aranci che vi consiglio.

Il lungomare a Golfo Aranci

La prima è un’escursione in barca per un incontro ravvicinato con i delfini. Le escursioni si effettuano al largo di Golfo Aranci e all’interno dell’Area Naturale Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda di Cavallo (www.amptavolara.com) attorno alle isole di Tavolara e Molara, con soste per fare il bagno. In questa zona sono stati censiti circa 180 tursiopi, che si muovono in gruppi di 8-10 esemplari e che, abituati alle “visite”, si fanno vedere volentieri.

Golfo Aranci è dominato dall’imponente Capo Figari, che guarda il minuscolo isolotto di Figarolo, sede di un’oasi naturalistica. È proprio qui che qui che comincia “l’avventura” che vi consiglio di non perdervi. A Golfo Aranci, cercate via Cala Moresca e percorretela fino in fondo. Lasciate poi l’auto a ridosso dei binari e cominciate a percorrere la strada bianca che conduce al Semaforo di Capo Figari, a 344 metri di altezza.

Panorama di Golfo Aranci da Capo Figari

Inaugurato come “faro” nel 1890, deve la sua fama alla figura di Guglielmo Marconi, che l’11 agosto 1932, dopo diversi sopralluoghi, realizza da qui un ponte radio a onde corte tra un’apparecchiatura installata appositamente nei pressi del vecchio faro e un’altra situata a Rocca di Papa. A ricordare l’evento c’è oggi una targa e ogni anno, dal 1995, alla fine di aprile si tiene l’International Marconi Day, un raduno di appassionati radioamatori.

La strada che conduce al semaforo è lunga più di tre chilometri, da percorrere in salita e su sterrato. Se decidete di seguire le orme di Marconi, vi consiglio la primavera o l’autunno, e di indossare scarpe da ginnastica o pedule, oltre ad avere con sé una buona scorta di acqua. Vale la pena fare questo piccolo sforzo per ammirare gli splendidi panorami.

Le acque trasparenti di Cala Moresca

Appena partiti si incontrano le trasparenze di Cala Moresca, una delle spiagge più belle, dove potete fermarvi anche per fare il bagno. Si sale poi lentamente sulla collina, mentre si svela il profilo della costa e si ammira la sagoma dell’isolotto di Figarolo.

Vista su Figarolo da Capo Figari

Poco più avanti, si incontra anche il Cimitero degli Inglesi, con appena tredici tombe, di cui la maggior parte di marinai italiani che fecero naufragio su queste coste nel 1887. Il cimitero, però, è noto come “inglese” per la presenza di un’imponente croce celtica che domina la sepoltura di un cittadino britannico, più grande di tutte le altre.

Dal Golfo di Marinella alle spiagge della Costa Smeralda

Proseguendo in direzione Nord, a 4 km da Golfo Aranci si incontra il Golfo di Marinella con l’omonima spiaggia a forma di mezzaluna. La sabbia bianca e soffice si affaccia su un mare trasparente e dalle acque basse. Sulla spiaggia si trovano diversi bar dove poter fare uno spuntino durante la giornata “marittima”. Da Marinella si possono ammirare anche suggestivi scorci delle isole di Soffi e Mortorio.

Le acque trasparenti della spiaggia di Marinella

L’itinerario prosegue lungo la costa, fino ad arrivare all’esclusiva Porto Rotondo, che merita senz’altro una visita per il suo suggestivo centro, con la piazzetta realizzata in pietra locale e progettata dall’architetto Andrea Cascella. Attorno alla piazza gravita un complesso di stradine animate da boutiques, negozi, bar all’aperto. Non perdetevi una passeggiata al porto, dove potrete ammirare gli enormi yacht ormeggiati.

Uno scorcio di Porto Rotondo

Tra il Golfo di Porto Rotondo e il Golfo di Cugnana, a Punta Nuraghe, si incontra la bella Spiaggia Ira, lambite da incredibili acque turchesi. Poco distanti, si trovano anche la piccola spiaggia di Punta Asfodelo e, verso Punta Volpe, la Spiaggia dei Sassi e la Spiaggia delle Alghe. Proseguendo ancora in direzione Porto Cervo, si incontrano alcune belle spiagge, come la sabbiosa Rena Bianca e, poco distante, Razza di Juncu e Liscia Ruja. Quest’ultima, è una distesa di sabbia bianca che si estende a mezzaluna per 500 metri, circondata da cespugli di cisto e corbezzolo.

La spiaggia di Liscia Ruja

Seguendo ancora la costa in direzione Abbiadori e poi Romazzino-Capriccioli, si arriva a Cala di Volpe, dominata dalle architetture moresche dell’omonimo hotel di lusso e protetta dal verde promontorio di Capriccioli. Nelle vicinanze si trova anche la spiaggia sabbiosa di La Celvia e la deliziosa Capriccioli, un luogo da cartolina, in cui due piccole spiaggette di sabbia candida, suddivise da rocce ammantate di macchia mediterranea, si affacciano su acque talmente chiare da assomigliare a quelle di una piscina.

Capriccioli, una spiaggia da cartolina

Continuate ancora seguendo le indicazioni per il Piccolo Romazzino, dove, dalla strada che porta all’Hotel Romazzino, si raggiunge solo a piedi la splendida spiaggia di Portu li Cogghj, nota come la Spiaggia del Principe, una distesa di sabbia bianca e macchia mediterranea, dalla quale spuntano grandi massi di granito.

La Spiaggia del Principe, la preferita dell’Aga Khan

Il nome, assai romantico come i tramonti che si godono da qui, deriva dal fatto che questa spiaggia sarebbe stata la preferita del principe arabo Karim Aga Khan IV, che negli anni Sessanta si innamorò di questa costa della Gallura e, attraverso il Consorzio Costa Smeralda, ne fece il paradiso dei Vip provenienti da tutto il mondo.

Nel cuore della Costa Smeralda

Spesso, la Gallura viene identificata con la celebre Costa Smeralda, paradiso del jet set e meta della vacanza di attori, sportivi e politici. In realtà, per Costa Smeralda si intende quel tratto di circa 50 km incluso nel Comune di Arzachena, che comprende le località di Porto Cervo, Baia Sardinia e Cannigione e che si estende fino al confine con il Comune di Olbia, all’altezza della spiaggia di Rena Bianca, in località Portisco.

Una sosta a Porto Cervo, capitale del jet set internazionale, è d’obbligo, anche se siete solo di passaggio. Fermatevi nella celebre piazzetta e camminate tra le boutiques delle maggiori griffes internazionali, distribuite su un sistema di piani concentrici, sui quali si arrampicano deliziose stradine di pietra.

Merita una visita anche la chiesa di Stella Maris e Porto Cervo Marina, per ammirare gli enormi yacht ormeggiati. Non dimenticate la macchina fotografica: è molto facile, infatti, avvistare qualche personaggio famoso in vacanza!

Lasciandosi Porto Cervo alle spalle, a pochi km di distanza si incontra la bella Cala Granu dalla sabbia candida e dal mare smeraldino. Seguite poi le indicazioni per Baia Sardinia. Lungo il percorso, fate una sosta per visitare Liscia di Vacca, nota come “la piccola Venezia” per le sue stradine e il suo centro attraversato dai canali, per le sue case dai balconcini fioriti e dai colori rosa salmone e pastello, per i suoi portici cesellati. E, al centro del paese, c’è il celebre teatro “Il Bagaglino”.

Uno scorcio di Liscia di Vacca, la “piccola Venezia”

Continuate poi fino a Baia Sardinia, ultima tappa di questa prima parte. Appena prima di entrare in paese, all’altezza di un piccolo ponte di ferro, si trova lo svincolo per Porto Sole, dove c’è la bella spiaggia attrezzata di Li Mucchi Bianchi.

Baia Sardinia “by night”

Entrate poi in paese, lasciate l’auto e incamminatevi lungo la passeggiata che costeggia la spiaggia. Arrivate poi all’altezza del monumento al mare, simboleggiato da due vele stilizzate, e fermatevi ad ammirare il panorama sull’arcipelago della Maddalena.

Fermatevi per un aperitivo o per cena in uno dei locali che si affacciano sulla piazzetta con vista mare. E godetevi la serata! Domani il nostro viaggio prosegue verso nord, dove andremo alla scoperta dei nuraghe, delle cantine e dei mercatini più pittoreschi. E ci spingeremo fino a toccare con lo sguardo il profilo della Corsica!

CHI È MANUELA FIORINI

È nata a Modena, solo per caso. Con una mamma nata ad Alessandria D’Egitto, sangue italiano, greco-cipriota e britannico, zii in Australia e Canada, si considera cittadina del mondo. È giornalista freelance e scrittrice. Scrive di turismo, enogastronomia, salute e benessere. Come narratrice ha pubblicato alcuni romanzi e racconti in diverse antologie e riviste. Con la Sardegna ha un rapporto particolare, perché qui si è trasferita la sua famiglia e ci torna almeno due volte l’anno. La sua pagina Facebook è https://www.facebook.com/manuelafioriniauthor/

COME ARRIVARE

In nave: A Olbia, arrivano i traghetti da Genova, Livorno, Piombino e Civitavecchia con le compagnie Moby Lines (www.moby.it), Tirrenia, (www.tirrenia.it), Grimaldi Lines (www.grimaldi-lines.com). A Golfo Aranci è presente un altro porto turistico con collegamenti da Livorno e Civitavecchia con Corsica – Sardinia Ferries (www.corsica-ferries.it).  In aereo: Olbia è servita dall’aeroporto Costa Smeralda. Tra le compagnie che volano da Milano, Bologna e Roma ci sono Air Italy (www.airitaly.com) e Alitalia (www.alitalia.com).

DOVE MANGIARE

*Al Gambero Ghiotto, via Oristano 4, Golfo Aranci, tel 339/7579086. Per chi ha l’imbarazzo della scelta tra piatti di terra e di mare. Il menù offre piatti della cucina locale e mediterranea, tra cui spaghetti vongole e bottarga, paccheri ai frutti di mare, culurgiones al ragù di agnello, grigliate di pesce e dolci. Prezzo medio a persona € 30-45.

*La Rosa dei Venti, via Porto Rotondo 62, Porto Rotondo, tel 347/0813318, nel centro del paese, offre un vario menù con piatti di pesce e di carne, tra cui diversi piatti a base di carne di pecora. Ampia scelta di piatti di pesce, tra cui fritto misto, grigliate e tartare di tonno. Anche gluten free.

*Sole e Mare, Piazza Ventaglio, Baia Sardinia, tel 0789/99022, www.pizzeriaspaghetteriasolemare.it). Pizzeria spaghetteria con vista mare nel centro del paese. Offre un ricco menù di primi piatti e pizze con un buon rapporto qualità prezzo. E la vista è impagabile.

DOVE DORMIRE

*Colonna Beach Hotel & Residence****, loc. Golfo di Marinella, Golfo Aranci, tel 0789/300994, www.beachhotelresidence.it  Hotel e Residence con piscina e spiaggia privata, comodo alle principali attrazioni e spiagge. Doppia da € 189.

*Hotel Palumbalza****, Golfo della Marinella 52, Porto Rotondo, tel 0789/32005 www.hotelpalumbalzaportorotondo.it immerso nella macchia mediterranea, tra il Golfo di Marinella e Porto Rotondo, dispone di ambienti e arredi realizzati in materiali naturali. Dal piccolo porto privato partono escursioni e gite. Doppia da € 159.

*Club Hotel Cormorano****, via Cala Batistoni, Baia Sardinia, tel 0789/99020, www.hotelcormorano.it, ad appena 4 minuti a piedi dalla spiaggia, dispone di un’ampia piscina e giardini dove passeggiare in totale relax. Doppia da € 136.

INFO

www.sardegnaturismo.it

www.arzachenacostasmeralda.it

 




Da Luogosanto ad Arzachena, alla scoperta della Sardegna nuragica (2° giorno)

Dopo aver visitato Luogosanto, con l’auto percorriamo la SP 14 in direzione di Arzachena, Comune capoluogo della celebre Costa Smeralda. Sicuramente meno mondana della sua frazione più famosa, Porto Cervo, è un paese di circa 14 mila abitanti, con un centro storico caratterizzato da case in granito e costruzioni più recenti dalle pareti dai colori pastello. Il suo territorio è ricco di testimonianze risalenti al Neolitico.

La necropoli Li Muri, una storia unica

Una prima, interessante tappa, infatti, è la necropoli Li Muri, che si trova lungo Strada Li Lolghi che da Luogosanto porta ad Arzachena, a circa 2 km dal centro storico. Risalente al Neolitico, è il sito archeologico più antico del territorio, con alle spalle 5000 anni di storia. A differenza delle altre necropoli risalenti all’età del Bronzo, si caratterizza per la disposizione circolari delle pietre tombali. Un unicum, al punto che gli studiosi hanno parlato di cultura prenuragica gallurese.

Per arrivare alla necropoli ci si addentra lungo un sentiero rurale. Si incontrano prima quattro piccoli vani, detti ciste dolmeniche, formate da lastre di pietre conficcate verticalmente nel terreno, poi una prima tomba a galleria. Si arriva poi ad ammirare i primi “circoli” delimitate da lastre piantate nel terreno e disposte a cerchi concentrici con un diametro variabile da cinque e otto metri. Al centro si trovava il sepolcro, con le diverse sepolture segnalate da collinette e delimitate da steli di granito.

Poco distante si trovano delle piccole cassette quadrangolari di pietra, che avevano la funzione di raccogliere le offerte al momento della sepoltura. A differenza del resto della Sardegna, i defunti venivano sepolti singolarmente e in posizione fetale, seguendo un rituale ben preciso e riscontrato solo in questa zona dell’isola. Il corpo del morto veniva dipinto con ocra rossa, simbolo vitale del sangue, quindi di rinascita, e accompagnato da un corredo funerario fatto di monili, vasellame, ceramiche, manufatti che sono stati ritrovati durante gli scavi.

Il Nuraghe la Prisgiona e le Tombe dei Giganti

In circa 10 minuti, percorrendo Strada Li Lolghi e poi un tratto della SP 14, si raggiunge il nuraghe La Prisgiona, che si trova nella valle del Capichera. Il complesso si compone da un nuraghe dalla forma a tholos e da un villaggio di circa un centinaio di capanne, su un’area complessiva di cinque ettari.

Il nuraghe si caratterizza per una torre centrale e due laterali. L’ingresso al mastio è contraddistinto da un architrave lungo più di tre metri. Si arriva quindi a una camera centrale, sormontata da una falsa cupola dotata di tre nicchie. Il complesso è delimitato da un muro che delimita un cortile, all’interno del quale spicca un pozzo profondo più di 7 metri e ancora funzionante. In fondo al pozzo gli archeologi hanno ritrovato un grande numero di ceramiche, probabilmente offerte rituali.

Poco distante si trova anche la cosiddetta capanna delle riunioni a pianta circolare, con una specie di panchina interna ad anello, una sorta di “tavola rotonda” che poteva “radunare” una decina di persone. Intorno al nuraghe si estende invece il villaggio, formato da un centinaio di capanne a pianta circolare, disposte a blocchi e intersecate da stradine lastricate.

A circa 600 metri da La Prisgiona, vale una visita anche la tomba dei Giganti di Coddu Vecchiu, una delle meglio conservate della zona. La sepoltura è formata da un prospetto principale dalla forma semicircolare e da una camera funeraria. La prima è costituita da una serie di lastre di pietra infisse nel terreno verticalmente e di altezza degradante dal centro verso i lati. In mezzo spicca una stele alta 4,40 metri, la più alta rinvenuta sino a oggi in tutta la Sardegna.

Nella parte inferiore presenta un’apertura che conduce a un corridoio. La camera funeraria è invece realizzata con blocchi di granito sui quali poggiano altri filari di blocchi che a loro volta sostengono la copertura della tomba.

Dal nuraghe Albucciu al tempietto Malchittu

Poco prima dell’ingresso dell’abitato di Arzachena, a circa 2 km, si trova l’accesso a un altro complesso nuragico che include il nuraghe Albucciu, un proto nuraghe dall’unica forma a corridoio, che risale al XV secolo a.C. Ci si arriva percorrendo un sentiero che si addentra in un bosco di olivi e macchia mediterranea. Il nuraghe è caratterizzato da grossi blocchi di granito addossati a una roccia granitica, che costituisce la parte principale del nuraghe.

Ha pianta rettangolare e un ingresso sormontato da un architrave. Al suo interno si trovano una camera ellittica con copertura a tholos e un ripostiglio. Un soppalco in legno divideva la costruzione in due piani. Quello superiore, a cui si accede tramite una scala, comprende un’ampia camera a pianta circolare e una serie di vani.

L’area archeologica comprenda anche i resti di alcune capanne a pianta circolare. A circa 80 metri si trovano anche la tomba Moro e il tempietto Malchittu. Adibito a culti rituali è in ottimo stato di conservazione. Ha una pianta semi rettangolare preceduta da un atrio. Al suo interno si possono osservare gli arredi rituali, tra cui sedie, banconi, nicchie e un focolare al centro. Da qui provengono le braci che hanno consentito agli studiosi di risalite all’ultima frequentazione del tempio attraverso la datazione del Carbonio 14: il X sec. a.C.

Dal centro storico a Cannigione

Prima di lasciare Arzachena, vi consigliamo di fare una passeggiata nel centro storico, dove, in estate, si tengono festival e manifestazioni di vario tipo. Poco prima della piazza principale e della Chiesa di Santa Maria della Neve, svoltate a destra seguendo le indicazioni per “Il Fungo”. Salite il sentiero di pietra fino alla roccia dalla forma inconfondibile, frutto della maestria del vento, e ammirate lo splendido panorama sulla città e sulle montagne circostanti.

Un’ultima tappa che vi consigliamo è Cannigione, che dista una decina di chilometri. Da antico borgo di pescatori si è trasformato in una frequentata località turistica, con un posto moderno e un lungomare caratterizzato da banchine di legno, campi da beach volley, parco giochi per bambini. La spiaggia, bella anche in inverno, si affaccia sul Golfo di Arzachena e lascia spaziare lo sguardo sull’isola di Caprera. Dalla parte opposta, si scorgono invece Poltu Quatu e Baja Sardinia.

Se avete voglia, proseguite oltre, seguendo la passeggiata che da Cannigione costeggia il mare e porta a La Conia, poi a Tanca Manna, con le spiagge di Mannena, Barca Bruciata e Isuledda. Non dimenticate, poi, di fermarvi a gustare i corposi e deliziosi piatti della cucina gallurese.

La Gallura da gustare

Divisa tra mare e terra, la Gallura risente di questa dicotomia anche nella sua tradizione gastronomica, che alterna piatti di pesce a piatti più corposi a base di carne, formaggi, paste ripiene, senza contare i dolci tipici, spesso fritti, dove abbondano il miele, lo zucchero e la ricotta.

Tra i primi piatti, il più famoso è la zuppa cuata, o zuppa gallurese, a base di pane raffermo, brodo di carne (pecora o misto), abbondante formaggio e gratinata al forno. Ottimi anche li chiusoni, gli gnocchetti sardi, con sugo di “pulpucioli”, o di cinghiale, oppure li fiuritti, fetuccine di semola di grano duro fatte a mano.

Un tripudio di sapori contrastanti che si coniugano in un gusto unico, lu pan’a fitti, è un primo piatto che si ottiene con una spianata o con del pane avanzato bollito nel brodo di carne e condito con olio, pecorino, prezzemolo e cannella. Abbondano anche i piatti a base di funghi, di cui la Gallura è ricca. Si consumano arrosto, sott’olio, oppure trifolati con aglio, prezzemolo e peperoncino o per condire primi piatti o accompagnare secondi di carne.

Tra i secondi piatti di carne spiccano il porcetto arrosto e l’agnello, ma anche piatti a base di cinghiale. Dal mare arrivano gli ingredienti per la bottarga di muggine, da grattugiare sulla pasta, la zuppa di pesce, le cozze e i ricci di mare, il pesce spada, o l’insalata di polpo, da accompagnare con il Vermentino di Gallura. Senza dimenticare i salumi e i formaggi, tra cui il pecorino, da gustare con il pane carasau.

Da non perdere i dolci, come le formaggelle, a base di ricotta, li acciuleddi e meli, pasta fritta che viene passata nel miele e nelle scorze di arancia, oppure li cucciuleddi e meli, dolci ripieni di un composto di miele, pan grattato, mandorle e noci tritate, cannella, pepe, chiodi di garofano e scorze d’arancia. Nel periodo di carnevale si mangiano i frisjoli longhi, mentre, tra i dolci al cucchiaio, da non perdere la crema gadduresa.

COME ARRIVARE

Arzachena dista 27 km da Olbia, dove arrivano i traghetti da Genova, Livorno, Piombino e Civitavecchia, e dove è presente l’aeroporto Olbia Costa Smeralda, e 33 km da Golfo Aranci, dove è presente un altro porto turistico con collegamenti da Livorno e Civitavecchia. In auto si prende poi la SS 125 Arzachena – Palau seguendo le indicazioni per Arzachena.

DOVE MANGIARE

*Ristorante Lu Stazzu, Strada Provinciale Arzachena – Porto Cervo , bivio Baja Sardinia, tel 0789/82711, www.lustazzu.com In uno splendido contesto offre un menù di piatti nazionali e tipici sardi, di terra e di mare, tra cui chiusoni al ragù di pecora, porcetto allo spiedo, salsicce di cinghiale e pecora, aragosta alla catalana, linguine all’aragosta e dolci sardi. Prezzo medio a persona € 35 bevande escluse.

*Ristorante Pizzeria La Terrazza, viale Costa Smeralda 51, Arzachena, tel 0789/82575, www.laterrazzaarzachena.it Nel centro del paese, dispone di tre sale, di cui due con vista sulla via principale e vista sulla rocce Il Fungo. Propone pizze cotte nel forno a legna, anche da asporto, piatti di carne e di pesce e dolci della casa. Prezzo medio € 20.

DOVE DORMIRE

*Hotel Parco degli Ulivi****, Loc. Rena, Arzachena (OT), tel 0789/81888, www.hotelparcodegliulivi.it/ Splendida struttura immersa in un ambiente naturale di rara bellezza, tra macchia mediterranea e ulivi. L’hotel è realizzato con legno, pietra, granito e ceramica e distribuito in cinque ville dislocate in un grande parco. Dispone di un ristorante con piatti a base di prodotti locali e aromi del “giardino delle erbe”. Doppia da € 102.

*Resort Tenuta Pilastru, loc. Pilastru km 5 (sulla strada per Bassacutena), tel 0789//82936, www.tenutapilastru.it A soli 7 km dal centro di Arzachena e comodo a Cannigione, Porto Cervo e Olbia, dispone di camere di diversa tipologie, arredate in stile rustico e ospitate in tipici “stazzi” recuperati. Colazione a buffet dolce e salata e ristorante con menù alla carta di piatti regionali a disposizione. Inoltre, centro benessere con piscina coperta, bagno turco, vasca idromassaggio e massaggi su prenotazione. Doppia con colazione da € 90.

INFO

www.comunearzachena.gov.it

www.arzachenacostasmeralda.it/

www.sardegnaturismo.it




Sardegna, in Gallura e con la sua zuppa

Per la rubrica Ricette con viaggio, questo giovedì vi proponiamo un piatto caldo di una terra adatta per passare le vacanze estive. Siamo nostalgici!

La Gallura viene spesso identificata con la celebre Costa Smeralda, che corrisponde invece al tratto di costa compresa tra i Comuni di Olbia e Arzachena. Un possibile itinerario parte da Olbia, da dove ci si muove verso nord sulla Statale 125 in direzione di Golfo Aranci, dominato dall’imponente Capo Figari. Seguendo la costa verso nord si raggiunge l’esclusiva Porto Rotondo. La tappa successiva è Porto Cervo, con le sue boutique, la bella chiesa di Stella Maris e il porto affollato di yacht. Prima del centro abitato, si incontrano le spiagge di Rena Bianca e Liscia Ruja, mentre, seguendo la costa in direzione Abbiadori e poi Romazzino-Capriccioli si arriva alle spiagge di La Celvia e di Capriccioli. Si può poi proseguire alla volta di Baja Sardinia, preceduta dai piccoli e pittoreschi centri di Liscia di Vacca e Poltu Quatu. Ancora qualche chilometro e si raggiunge il Golfo di Arzachena con la bella località di Cannigione che si sviluppa sul lungomare fino a La Conia e Tanca Manna. Vale una visita anche Arzachena, Comune capoluogo della Costa Smeralda, con il suo Sentiero dei Giganti, un percorso che include otto siti nuragici. Seguendo la strada costiera si raggiunge Palau, da cui partono i traghetti per l’isola della Maddalena, collegata da un ponte alla vicina Caprera, sede della Casa Museo Giuseppe Garibaldi.regata-nel-golfo-di-arzachena

 Zuppa Gallurese
Ingredienti
Per il brodo
Carne di manzo, pollo, costole di pecora
Sedano, carota, cipolla, pomodoro secco, prezzemolo, alloro, chiodi di garofano
500 gr di pane raffermo
Formaggio fresco di vacca casizzolu (tipo cacio cavallo)
Pecorino sardo stagionato
Saporita (mix di spezie con finocchio selvatico, prezzemolo, menta, basilico, pomodoro secco e pepe)

Preparazione
Preparate il brodo con la carne, sedano, carota, pomodoro secco, alloro, sale e chiodi di garofano. Grattugiate il pecorino e mescolatelo con la Saporita. Tagliate il pane e il formaggio casizzolu a fette. In una teglia disponete un primo strato di fette di pane, poi cospargetelo con abbondante pecorino e ricoprite con le fette di casizzolu. Ripetete gli strati finché la teglia non sarà piena. Impregnate il tutto con il brodo e ricoprite con fette di casizzolu. Infornate a 180° per 30/40 minuti.  Si può accompagnare con un Surrau IGTI Isola dei Nuraghi, un rosso ottenuto da uve Cannonau, Carignao e Muristellu.

Dove mangiare la zuppa gallurese
-Agriturismo “La Sasima”, str. San Pantaleo, Arzachena, tel 0789/98755, www.agriturismolasasima.it
– Agriturismo “La Kustera”, SP 100, loc Scupefu, Sant’Antonio di Gallura, tel 339/5792103, www.agriturismolakustera.com

Dove dormire
Hotel Cala di Falco****, via Monti Corru, Cannigione, Arzachena (OT) tel 0789/899200, www.hotelcaladifalco.it
Club Hotel Baja Sardinia****, loc Baja Sardinia, Arzachena (OT), tel 0789/99006, www.clubjotelbajasardinia.it zuppa-gallurese