Esperienza autentica a contatto con la natura: Agriturismo Randis a Arta Terme

L’agriturismo offre un ritorno alle origini e alla semplicità della vita rurale, assaporando il legame profondo tra l’uomo e la terra.  Ma cosa si cerca in un agriturismo? Tradizione, riscoperta delle radici del passato, ospitalità rurale, cibo genuino. In una parola: autenticità.  Weekend Premium è andato alla ricerca degli agriturismi dove la parola autenticità è declinata nel suo senso più vero. Il terzo di questa rubrica è:

FRIULI – AGRITURISMO RANDIS, ARTA TERME (UD)

Situato tra Piano d’Arta e i prati degli Alzeri, a breve distanza dalle terme di Arta, l’agriturismo Randis è specializzato in turismo equestre. Offre ristorante, pernottamento, scuola equitazione e accompagnamenti a cavallo con monta all’inglese con particolare attenzione al benessere delle persone e degli animali. Gli alloggi sono frutto di uno stile essenziale che mescola la tradizione carnica alla cura dei dettagli, pensati per favorire un autentico contatto primordiale con la natura e il cavallo. Anche la cucina riflette la stessa filosofia con prodotti dal gusto autentico colti nei boschi o nell’orto biologico interno che permettono di ritrovare i sapori del passato grazie alla conservazione di antiche sementi e nel rispetto del ritmo di vita naturale degli animali.

https://www.agriturismorandis.it/

COSA VEDERE: Teatro di mitiche tappe del giro d’Italia il comprensoro dello Zoncolan e i suoi borghi (Sutrio, Paluzza con Timau, Cercivento, Ravascletto, Comeglians, Ovaro e Treppo-Ligosullo) formano un incantevole microcosmo di architettura, artigianato, gastronomia e tradizioni. Conosciuto dai ciclisti di tutto il mondo per la salita da Ovaro, considerata la più dura d’Europa ed entrata nella leggenda,  lo Zoncolan è punteggiato da malghe dove acquistare saporiti e genuini formaggi e assistere alla lavorazione del formaggio. Sentieri ben segnalati portano alla scoperta dei trekking più belli, raccolti in una mappa a disposizione dei turisti. Dopo sport e attività fisica, una meritata sosta nei rifugi permette di  gustare piatti e prodotti tipici, come il frico o i cjarsòns, sorta di grossi agnolotti con ripieno dolce a base di ricotta profumata di spezie ed erbe spontanee, di cui ciascuna famiglia vanta una ricetta particolare.

https://visitzoncolan.com/

Ecco uno dei nostri agriturismi consigliati per vivere un weekend unico nel 2024. Per altri consigli segui la rubrica TOP10WeekendPremium e seguici anche su Facebook!




“Aria di Friuli Venezia Giulia”, la festa del Prosciutto di San Daniele si fa in quattro!

Sarà un’edizione speciale e memorabile, quella del 2022 della Festa del Prosciutto di San Daniele, che coinvolgerà l’omonima cittadina in provincia di Udine e per l’occasione si chiamerà “Aria di Friuli Venezia Giulia” e, letteralmente, si farà in quattro, come le giornate della grande kermesse enogastronomica, che si tiene dal 26 al 29 agosto.

L’altra novità è rappresentata, appunto, dalla data. Infatti, la storica manifestazione che da 35 anni celebra il Prosciutto di San Daniele DOP nel suo luogo di origine, si tiene di solito a giugno, ma quest’anno è stata spostata a fine agosto per superare le restrizioni anti Covid.

Non solo Prosciutto, però. Al celebre prodotto tipico sarà anche integrata la promozione dei principali prodotti tipici del territorio regionale, come il Formaggio Montasio DOP, i vini bianchi a marchio “Io sono il Friuli”.

Non mancheranno nemmeno i laboratori di degustazione, in cui il Prosciutto di San Daniele sarà abbinato agli altri prodotti DOP del territorio. E, poi, stand enogastronomici e pic-nic per gustare i prodotti locali immersi nell’atmosfera conviviale e accogliente del paese.

A tutto questo, poi, si aggiungeranno visite guidate per andare alla scoperta delle bellezze architettoniche di San Daniele del Friuli e del territorio collinare circostante, lungo i sei itinerari che compongono la Strada del Vino e dei Sapori del Friuli Venezia Giulia.

La formula degli eventi diffusi consentirà a visitatori e turisti di ammirare un territorio sempre diverso, vivendo un’esperienza unica tra cultura e tradizioni, conoscere e gustare gli eccellenti prodotti locali e immergersi nella natura incontaminata e della storia del Friuli Venezia Giulia. Non mancheranno nemmeno i laboratori per bambini, esperienze outdoor ed eventi serali

INFO: https://eventi.prosciuttosandaniele.it/




Weekend a UDINE: il bello, il gusto e la ricetta del ‘frico’

( (in italian and english) —-
Oggi vi porto a Udine, città dove il fascino veneziano sposa suntuosi palazzi, meravigliose piazze, scorci suggestivi. Troverete storia, arte, scoprirete il suo Castello, incontrerete le magie pittoriche del Tiepolo e… gusterete il frico, succulenta frittella salata a base di formaggio Montasio, patate, cipolle, spesso arricchito con pancetta o funghi e rigorosamente accompagnato da una fumante polenta e un buon calice di vino, o per dirla alla friulana… un buon tajut.

Il nostro itinerario del bello e del gusto a Udine

Partiamo da Piazza della Libertà, definita “la più bella piazza veneziana sulla terraferma“.

Piazza della Libertà

Dopo una salita (abbastanza ripida, ma piacevole) arriviano al Castello. Sorge sul colle della città, da cui si intravedono i tetti, le montagne e, verso sud, il mare Adriatico. Nel suo interno ospita numerose mostre, collezioni d’arte e l’interessante Museo della Fotografia Friulana.

Il Castello

Il Duomo
Datato 1257, Il Duomo è la chiesa più importante ed imponente della città. Si trova nella suggestiva piazza Duomo, a pochi passi dalle vie principali del centro storico, come la vivace Via Mercatovecchio, cuore dello shopping in mezzo ai suggestivi portici.

Arte
Casa Cavazzini, ci attende con la sua splendida collezione di arte moderna, con opere di De Chirico, Carrà, Guttuso, Chagall e Picasso, In corso la mostra La Forma dell’Infinito, un viaggio di cento anni di bellezza, dal figurativo all’astratto, in contatto privilegiato con opere da capogiro, firmate dai più grandi geni dell’arte degli ultimi due secoli.

Casa Cavazzini

Museo Diocesano e le Gallerie di Giambattista Tiepolo ospitano i meravigliosi affreschi del Palazzo Patriarcale. la cui collezione circa 700 opere, tra cui le opere del Tiepolo, che decorò il soffitto dello Scalone d’onore, la Galleria degli ospiti e la Sala rossa per volere dell’allora patriarca Dionisio Dolfin.

Voglia di un drink?
I portici di Piazza Matteotti, (o delle Erbe) pullulano di botteghe, bar e dehors, mentre qua e la sbucano trattorie tipiche che propongono i piatti tradizionali della cucina friulana, tutti davvero gustosi.
Fame? Pronti per scoprire le delizie locali?

Il ‘frico’
Storico piatto della cucina povera che utilizzava gli avanzi di formaggio. Si tratta di un tortino a base di patate e formaggio locale, tradizionalmente il Montasio che è uno dei prodotti più apprezzati in regione e che si può trovare in varie stagionature.

Cjarsons
Ravioli con un ripieno a base di mele, ricotta, patate lesse, pere, uvetta, spinaci, pinoli, cannella e cacao. Vengono serviti conditi con burro fuso, ricotta affumicata grattugiata, zucchero e cannella.

Due ‘cjarsons gourmet’ degli Chef Max Sabinot e Stefano Basello

Jota
Sarà che sono un fanatico delle zuppe…ma questa è davvero da Oscar!
La ‘jota’ è un minestra a base di crauti, fagioli e patate, un piatto frugale ma molto energetico.

la zuppa ‘jota’

Muset e brovada
Piatto caratteristico invernale  a base di cotechino casereccio posato su rape rosse messe a macerare per molti giorni nelle vinacce. L’insaccato di maiale molto simile al cotechino, nello specifico, per la sua preparazione viene utilizzato esclusivamente il muso del maiale, che viene tritato e mescolato con spezie come pepe, cannella e noce moscata.

A una cucina, forte, contadina e robusta  quale buon vino abbinare?

Tra tutti i vitigni a bacca rossa, il Pinot Nero è universalmente considerato uno dei più difficili e, allo stesso tempo, uno dei più affascinanti. Ci sono voluti diversi anni prima che arrivassero all’orizzonte produttori coraggiosi capaci di affrontare il nobile vitigno, dedicandogli tutte le cure necessarie sia in fase di allevamento sia in fase di vinificazione.

Immancabile selfie nelle cantine Gori, nel regno del Pinot Nero

Senza dubbio questo vino mantiene la sua austera eleganza nordica aggiungendo una strepitosa nota mediterranea nell’eccellente Pinot Nero Nemas 1° che nasce dai vigneti della Agricola Gori,  nele colline di Guyot. In bocca rivela tutta la sua eleganza e complessità con note fruttate sostenute da una fine tannicità che lo rende austero ma piacevole all’assaggio.

Il Pinot Nero Nemas 1 trova un ampia gamma di abbinamenti, dai formaggi alla pasta, al pesce ai salumi.

 La Gubana
Dolce classico della tradizionale friulana faffo con è pasta dolce lievitata e facita con uvetta, noci, pinoli, zucchero e grappa.

La ‘gubana’ del pasticcere Paolo Zorzenone

Dove gustare un  ‘frico’ ricco e gustoso?
Lasciatevelo servire dalla super cool Valentina, la cui famiglia tramanda da generazioni le delizie friulane. Ottima chef e ‘locandiera’ dell’annessa locanda , un delizioso B&B arredato in stile Fantasyland. Una vera ‘cuciniera’ friulana per una tradizionale ricetta del ‘frico’

LA RICETTA DEL ‘FRICO’

Ingredienti

  • 600 gr di patate
  • 400 gr formaggio Montasio
  • 1 cipolla grande
  • olio extravergine
  • sale
    Procedimento
    In una padella fate appassire la cipolla tagliata sottile.  Basterà 1 cucchiaio di olio per farla  diventare morbide e bionda. Aggiungete le patate tagliate a pezzetti, sale, pepe ed un mestolo d’acqua. A cottura ultimata incorporate lentamente il montasio tagliato a fettine e formate un impasto; passatelo quindi in un tegame antiaderente di 20 cm di diametro.  Appiattite e fate cuocere 10 minuti a fiamma alta, sempre mescolando finche il fondo sarà ben compatto. Ruotate dall’altra parte, come se fosse una frittata, fino a ottenere una bella crosticina dorata da ambo le parti. Servire caldo.…e nel calice?
    PLAN Friulano della vinicola Rodaro, di cui Paolo è la sesta generazione dei vignaioli della sua famglia. Un bianco autoctono, giallo paglierino tendente al verdognolo. Secco, fresco, vellutato con un leggero sentore di mandorla amaracon un’intensa fragranza che ricorda fiori selvatici, camomilla, mela Golden e pera Kaiser. Accoppiamento ideale con le eccellenze locali: formaggio Montasio e prosciutto di San Daniele. INFO
    Pacchetti turistici studiati per visitare Udine e la mostra La Forma dell’InfinitoThe original recipe of ‘frico’ recipe in english
    The ‘frico’ it’s  an historic dish of the poor cuisine that used the leftovers of cheese. It is a pie made with potatoes and local cheese, traditionally Montasio which is one of the most popular products in the region and which can be found in various ages..

     

    Which good wine to combine with a strong, peasant and robust cuisine?

Among all the red grape varieties, Pinot Noir is universally considered one of the most difficult and, at the same time, one of the most fascinating. It took several years before courageous producers capable of tackling the noble grape variety arrived on the horizon, dedicating all the necessary care to it both in the breeding phase and in the vinification phase.

Immancabile selfie nelle cantine Gori, nel regno del Pinot Nero

Undoubtedly this wine maintains its austere Nordic elegance by adding an amazing Mediterranean note in the excellent Pinot Nero Nemas 1 ° which comes from the vineyards of Agricola Gori in the Guyot hills. In the mouth it reveals all its elegance and complexity with fruity notes supported by a fine tannin that makes it austere but pleasant to taste 

Il Pinot Nero Nemas 1 trova un ampia gamma di abbinamenti, dai formaggi alla pasta, al pesce ai salumi.

THE ‘FRICO’ RECIPE

Ingredients
600 gr of potatoes
400 gr Montasio cheese
1 large onion
extra virgin olive oil
salt
Procedure
In a pan, sauté the thinly sliced ​​onion. 1 tablespoon of oil will be enough to make it soft and blonde. Add the potatoes cut into small pieces, salt, pepper and a ladle of water. When cooked, slowly incorporate the sliced ​​montasio and form a dough; then pass it into a non-stick pan of 20 cm in diameter. Flatten and cook for 10 minutes over high heat, stirring constantly until the bottom is very compact. Turn the other side, as if it were an omelette, until you get a nice golden crust on both sides. Serve hot ….

A wine to pair?
PLAN Friulano from the Rodaro winery, of which Paolo is the sixth generation of winemakers in his family. A native white, straw yellow tending to greenish. Dry, fresh, velvety with a slight hint of bitter almond with an intense fragrance reminiscent of wild flowers, chamomile, Golden apple and Kaiser pear. Ideal pairing with local excellences: Montasio cheese and San Daniele ham.

  • INFO
  • Hot tips to visit Udine and the exhibition The Shape of Infinito



Fagagna, dove volano le cicogne (1° giorno)

Quando visitate Fagagna, splendido borgo in provincia di Udine, tra “i più belli d’Italia”, dovete sempre tenere lo sguardo all’insù. Perché con molta facilità potrete posare gli occhi su una cicogna, appollaiata su un camino o accoccolata nel suo nido.

I magnifici uccelli qui sono di casa, al punto che Fagagna è conosciuto come “il borgo delle cicogne”. E questo grazie a un progetto di reintroduzione della cicogna bianche, attivato dall’Oasi Naturalistica dei Quadris, che trovate in via Caporiacco e si può visitare la domenica, dalle 10 alle 12, oppure dalle 14.30 alle 18 da marzo a novembre. Il progetto include anche la riproduzione dell’ibis eremita e dell’uccello dal becco di maschera veneziana.

 Due passi nel centro storico

Come tutti i borghi che hanno conservato le vestigia medievali fino a farle giungere ai nostri occhi, Fagnana, che deve il suo nome al latino fagus, cioè faggio, per i boschi rigogliosi che circondavano la zona, è ricca di chiese e castelli.

Il paese è nato dall’unione di sette antiche borgate, che oggi costituiscono un unico nucleo. La nostra visita parte dal Palazzo Municipale, da qui prendiamo la strada che sale fino al colle del castello, dove scorgiamo i ruderi del maniero, la cui parte più antica risale al XI secolo. In cima al colle si trova anche il Palazzo della Comunità, sede amministrativa e giudiziaria di Fagnana dagli inizi del XVI secolo fino al 1797.

Prendiamo poi via Salizzada e arriviamo alla Pieve di Santa Maria Assunta, del XIII secolo, costruita su una chiesa paleocristiana preesistente, che spicca per il bel campanile. Imbocchiamo poi le suggestive via dei Tigli prima e via della Pieve poi, dove incontriamo una casa forte del XIV secolo, per giungere al Museo della Vita Contadina, che merita una sosta.

 Il Museo della Vita contadina di Ciase Cocél

Il museo si trova in via Lisignana e si può visitare la domenica dalle 14.30 alle 18 (info tel 0432/801887). Costituisce un unicum in Italia per le sue caratteristiche. Si tratta, infatti, di un museo “vivente”, dove, grazie agli importanti lavori di restauro, sono stati riportati in vita non solo l’antico edificio che lo ospita, ma anche tutte le attività umane che si svolgevano.

Sono stati ricreati, infatti, tutti gli ambienti in cui operano filatrici, fabbri, mugnai, osti, merlettaie. Un’esperienza sensoriale che coinvolge anche il senso dell’olfatto. Durante la visita si possono infatti sentire gli odori della stalla per la presenza degli animali, quello del mosto, del carbone della fucina, del pane appena sfornato e della farina macinata al mulino. Si possono osservare gli antichi mestieri “dal vivo”, e gustare un bicchiere di buon vino friulano direttamente all’osteria, proprio come un tempo.

Tra palazzi e castelli

Dal museo ci spostiamo nella vicina chiesa di San Leonardo, del XIV secolo, dove sono conservati alcuni affreschi trecenteschi. Percorriamo vicolo degli Orzinutti e via Umberto I e ci ritroviamo di nuovo nella piazza principale.

Dal municipio, ci dirigiamo verso Borgo Paludo e, lungo il proseguimento di via Umberto I incontriamo Palazzo Asquini, residenza nobiliare del XVII secolo, e Palazzo Pico, antica sede di lavorazione del tabacco. Arriviamo quindi nell’antica borgata, dove si trovano Palazzo Pecile, del XVIII secolo, e alcune case a schiera caratterizzate da splendidi portoni.

Prendendo via Paludo si può poi tornare al castello e percorrere strada Daûr Glesie, una via panoramica che conduce a un fortino militare della Prima Guerra Mondiale. Una volta in cima e dopo una breve sosta, si prende Riva di Cjastenêt, una strada campestre che conduce al borgo di Riolo.

Infine, merita una visita anche il  Castello di Villalta, che si erge in mezzo alla campagna con la sua splendida torre e le mura merlate, risalente al 1216, come attestato dalle cronache del tempo. Il castello è attualmente proprietà privata e si può visitare solo all’esterno.

Si conclude qui il primo giorno del nostro itinerario. Domani ci sposteremo a Palmanova, un altro splendido borgo del Friuli.

Viaggio tra i sapori di Fagagna

Il prodotto forse più famoso è il Formaggio di Fagagna, ottenuto con latte crudo non pastorizzato, dal gusto inconfondibile grazie alle erbe che nascono spontanee dei prati attorno al paese, di cui si nutrono le mucche.

È riconosciuto come Presidio Slow Food, invece, il pestât, un impasto di lardo di suino, carote, sedano, cipolla, salvia, rosmarino, aglio e prezzemolo tritati, sale e pepe, che viene insaccato in un budello naturale e messo a stagionare. Viene poi fatto soffriggere all’occorrenza per aromatizzare molte ricette della cucina friulana, come carne in umido, patate, e la brovada.

Non dimentichiamo, poi, che Fagagna è vicino a San Daniele, patria del celebre prosciutto, e anche qui fin dai tempi di Napoleone venivano allevati e venduti i maialini. Ancora oggi, qui si producono salumi di qualità e si cucinano ricette a base di maiale. Tuttavia, a Fagagna si preparano anche piatti a base di carne di oca e insaccati come il salame d’oca. Tra i vini, da assaggiare il raro e pregiato Picolit, la cui produzione ha avuto inizio nella zona nel 1761 nella tenuta del conte Asquini.

La Brovada, come nasce il prodotti tipico

Le rape bianche dal colletto viola sono uno dei prodotti della tradizione culinaria friulana. Con esse si ottiene la tipica brovada, grazie a un antico e paziente lavoro di fermentazione nella vinaccia. Le rape, dopo essere state raccolte, vengono private delle foglie e messe a fermentare nei tini. Qui vengono ricoperti con la vinaccia di uve nere, sale, acqua mista a vino aceto. Si lasciano poi fermentare dai 40 ai 60 giorni, finché non assumono il tipico colore rosato.

Le rape vengono poi lavate, grattugiate e confezionate. Nel periodo natalizio, sulle tavole friulane non può mai mancare la Brovada e Muset, un insaccato tipico che assomiglia al cotechino. La Brovada, che si fregia della DOP, si gusta anche come ingrediente di zuppe, piatti a base di verdure o per accompagnare secondi di carne.

Brovada e Muset

Ingredienti

  • 500 gr di rape bianche fermentate
  • 2 cotechini dei Friuli
  • 3 spicchi di aglio
  • 4 foglie di alloro
  • Brodo vegetale
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale e pepe

Immergete i cotechini nell’acqua fretta e portate a bollore. Abbassate la fiamma e lasciateli bollire per circa 90 minuti. In un tegame, mettere a soffriggere nell’olio EVO l’aglio e le foglie di alloro, poi versate la brovada (le rape fermentate= con un po’ di brodo vegetale. Chiudete con il coperchio e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 90 minuti. Sollevate il coperchio, aggiungete il sale e il pepe e un pizzico di farina bianca per fare addensare il composto. Scolate i cotechini, tagliateli a fette e serviteli caldi accompagnati dalla salsa.

 COME ARRIVARE

In auto: da Venezia o Trieste A4-A23, prendere l’uscita Udine Sud, poi proseguire sulla tangenziale e uscire a Spilimbergo. Allo stop girare a sinistra e proseguire per circa 8 km seguendo le indicazioni per Fagagna.

 DOVE MANGIARE

*Ristorante San Michele, via del Castello 33, Fagagna (UD), tel 0432/800185, www.sanmicheleristorante.com In splendida posizione, sulle rovine del castello di Fagagna e con vista sulle Alpi Giulie, offre un menù di stagione, con piatti di carne e di pesce, con ricette di Friuli, Piemonte e Toscana rivisitate dallo chef. Prezzo medio € 65.

*Ristorante Al Castello, via San Bartolomeo 18, tel 0432/800185, www.ristorantealcastello.com

Il menù offre ricette della tradizione rivisitate con maestria ed equilibrio dallo chef, ma non mancano anche piatti particolari e creativi. Presente una carta dei vini e dei formaggi. Prezzo medio € 28.

DOVE DORMIRE

*Villaverde Hotel & Resort****, via delle Acacie 1, Fagagna (UD), tel 0432/812600, www.villaverderesort.com Dispone di 33 camere finemente arredare con vista sul campo da golf e sulle Alpi Giulie. Nell’area wellness a disposizione piscina di 25 m, solarium, idromassaggio, bagno turco. Doppia da € 126.

*Albergo Alle Crosere***, via Spilimbergo 203, Fagagna (UD), tel 0432/800107, www.albergoallecrosere.it . In posizione strategica, tra Fagagna e San Daniele del Friuli, propone camere confortevoli con Tv, wi fi gratuito e bagno privato. Doppia da € 54, colazione € 5.

INFO

www.comune.fagagna.ud.it

www.prolocofagagna.it




Alpe Adria Trail con GLA-Seconda tappa: da Cividale alla Slovenia, passando dalla Cantina Bastianich

CIVIDALE, chiamata da Cesare Forum Iulii, diede il nome a tutto il Friuli

Mercoledi, secondo giorno di questo Weekend Green. (potete trovare qui il primo giorno). Ci svegliamo e ci pare giusto, prima di iniziare il nostro cammino, visitare Cividale. Vi avevamo già detto da dove deriva il suo nome? No? Rimediamo: nel secondo secolo a.c. i romani la scelsero per la sua posizione per farne un castrum, Giulio Cesare le diede il nome di Forum (mercato) Iulii, da cui Friuli, poi la chiamarono Civitas Forum Iulii, poi Civitade, e infine Cividale.

Visitiamo il Duomo, dove un Cristo ligneo medievale ci appare modernissimo, poi passiamo alla strada principale dove in un antico palazzo nobiliare ci sorprende una farmacia con insegna in ben 4 lingue, rispecchiando l’internazionalità di questa città di confine. Troviamo anche qualche altra antica bottega in cui sentire il profumo del tempo.

IL TEMPIETTO LONGOBARDO, SITO UNESCO

Sfociati in piazza Paolo Diacono, ci soffermiamo su un palazzo veneziano e sulla targa “Place Des Feminis”, quindi questa piazza prima era dedicata alle donne, in anticipo sui tempi.

Ma abbiamo ancora solo un’ora e non possiamo soffermarci troppo e quindi proseguiamo per l’area della Gastaldaga, dove troveremo il monastero di Santa Maria In Valle con il Tempietto longobardo, che è valso il riconoscimento come sito Unesco.

La Gastaldaga era il centro nevralgico del potere longobardo, e il Gastaldo era l’amministratore del potere centrale di questo popolo barbaro germanico che era arrivato in Italia nel 568, ma aveva saputo assimilare la nostra civiltà e la nostra religione. Questo Tempietto, cappella palatina del complesso, è la testimonianza che anche nell’arte erano riusciti a produrre un loro stile. La datazione dovrebbe essere il 760, poi ovviamente ci sono stati vari rifacimenti. Ci sorprendono i tralci di vite scolpiti sull’arco della porta: forse già d’allora qui si produceva, e si beveva, del buon vino. Tutto questo quartiere è da visitare, vi si scoprono anche case medievali e bei panorami sul fiume Natisone.

Ecco che l’Alpe Adria Trail ci fa scoprire anche opere d’arte e chicche che non conoscevamo.

Ma ora è tempo di riprendere il cammino.

 

SI RIPRENDE IL CAMMINO VERSO LA SLOVENIA: SI CONSULTA LA MAPPA

Ci aspetta la tappa 29, da Cividale a Breg di Collobrida (Slovenia), di 13 chilometri, ma a circa metà strada ci sarà la sosta alla cantina Bastianich, ecco un obbiettivo che ci fa iniziare con gran lena e non ci fa sentire la fatica. In verità il percorso non è per nulla impegnativo. Qualcuno del gruppo, non diciamo chi, si sacrifica facendo il tragitto in auto. Trattandosi di una Mercedes GLA, non credo che gli dispiaccia molto anche perché gli permetterà di comprare del buon vino ed altri prodotti.

Il paesaggio che attraversiamo è dolce, è quello dei colli orientali del Friuli, e delle bellissime colline con vigne di Albana di Prepotto. Ecco che una grossa pietra con inciso Bastianich ci avverte che siamo arrivati alla nostra sosta.

Siamo in Via Darnazzacco 44/2 frazione Gagliano di Cividale tel.0432.700943, www.bastianich.com

Ci accoglie Wayne Young, un ragazzone (ma i suoi anni li ha) dai lunghi capelli e dall’accento americano, collaboratore di Joe Bastianich in USA, venne in Friuli per un breve periodo e ci è rimasto.

I vigneti sono curati e ridenti, le cantine perfette, le bottiglie le assaggeremo al ristorante Orsone, a 200 metri, dove però è meglio prenotare sia per la visita alla cantina che per la degustazione. La cucina è tradizionale rivisitata. I vini? Indovinate!

 

SI RIPRENDE IL CAMMINO E SI SALUTA LA MERCEDES GLA.

Accanto all’ingresso della cantina, all’ora di pranzo è apparsa la Mercedes GLA, con il nostro amico alla guida. Lo vediamo caricare qualche cartone di buon vino da portare a casa. No problem. Questa è una weekendCar con baule capiente, adatta ai weekend, ad una guida tranquilla, anche se è possibile impostare la modalità sport, che irrigidisce le sospensioni e tramite i comandi al volante è possibile controllare la cambiata. Per conoscerla meglio, ecco al sua scheda tecnica: Mercedes GLA 200d Automatic a trazione anteriore. Dimensioni: 442,4 cm di lunghezza; 180,4 cm di larhezza;149,4 l’altezza; passo 269,9 cm; peso a vuoto 1465 kg. Il bagagliaio ha una capacità di 421/1235 l. Per quanto riguarda il motore, è un 4 cilindri diesel da 2143 cc, 136 CV e 300 Nm di coppia max. Il cambio è automatico doppia frizione a 7 rapporti. Velocità massima 205 km/h e fa da 0-100 in 9,1 secondi. Consumi: combinato 18.2 km/l, extraurbano 20.0 km/l, urbano 15.4 km/l. Emissioni di co2 147 g/km. Il prezzo base di GLA è a partire da 29.670 euro, ma la nostra versione Night Edition con kit AMG ha un prezzo di 39.654 euro.

Verso le cinque di sera si arriva a Breg, poi si visita Smartno, San Martino del Collio, che è un piccolo borgo chiuso da una cinta muraria che ancora oggi sembra proteggere le cinque torri. Tutto è disposto ingtorno alla chiesa di San Martino, decorata con affreschi.

L’indomani si prosegue e si affronta la tappa 31 dell’Alpe Adria Trail, da Smartno a Dobrovo, seguendo il sentiero Rilke, intitolato al poeta Rainer Maria Rilke, che offre panorami stupendi sul Golfo di Trieste e specialmente sulle falesie bianche di Duino, formate da rocce carbonatiche formatesi in milioni di anni con la sedimentazione di gusci di crostacei sul fondo del mare. E con la visione di Duino, il nostro cammino finisce. Stanchi ma contenti.

www.turismofvg.it ; www.alpe-adria-trail.com

Per chi volesse ripetere il nostro cammino, basta fare click qui per consultare la mappa interattiva da cui potete scegliere il vostro percorso.

Il Castello di Duino sorge a ridosso del mare
Duino e il suo castello, Slovenia foto di Marco Milani

 

Prossimo martedì, un nuovo Weekend Premium.

 




Storia e sapori a San Daniele del Friuli: un imperdibile itinerario lungo la Strada del Prosciutto

GIORNO 1:

Seguiamo le indicazioni per San Daniele del Friuli ed eccoci qui, nella capitale del Prosciutto, anzi del persùt, dove nasce il celebre “crudo” di San Daniele, fiore all’occhiello delle tavole gourmet di tutto il mondo. Basti pensare, infatti, che un quinto dei 2.750.000 prosciutti prodotti ogni anno è destinato al mercato estero.

Cosce di suini italiani e sale marino sono i soli ingredienti del Prosciutto di San Daniele Dop, che segue un rigido disciplinare che vieta l’aggiunta di qualsiasi tipo di conservanti e additivi. Ingrediente di piatti raffinati, è anche un goloso spuntino da mangiare con il pane appena sfornato, come si trova nelle “prosciutterie” del paese, che conta 8200 abitanti ed è fa parte delle Città Slow. E, se il Prosciutto è il re di San Daniele, la regina è sicuramente la trota, che prospera nelle acque del Tagliamento, da gustare fresca o affumicata.

Quattro passi nel borgo

Il percorso di visita, a cui si può dedicare la mattinata, parte dal quattrocentesco Palazzo del Comune, sede della Biblioteca Guarnieriana (www.guarnieriana.it) che conserva quasi 120 mila volumi antichi, centinaia di manoscritti, incunaboli e Cinquecentine. Proseguendo lungo via Roma, si arriva alla Casa del Trecento, l’unica abitazione originaria del borgo medievale giunta sino ai giorni nostri, che ospita al suo interno un piccolo museo con cimeli della Prima e Seconda Guerra Mondiale. Nelle immediate vicinanze si trova la Chiesa di Santa Maria della Fratta, del 1350, che conserva dipinti quattrocenteschi e una campana dello stesso periodo.

 

Alla fine di via Roma si trova il Parco del Castello con l’imponente Palazzo Ticozzi – De’ Concina e la Chiesa di San Daniele in Castello, un complesso risalente al Settecento. Solo il campanile è originario del 1486. Degno di nota il bassorilievo esterno alla chiesa raffigurante l’Adorazione dei Magi. 

Procedendo in direzione del centro storico, attraversiamo prima Piazza Pellegrino e poi Piazza Cattaneo, dove ammiriamo la fontana cinquecentesca di Giovanni da Udine e, a poca distanza il Portonàt, la porta di accesso alla città, realizzata nel 1579 su disegno di Andrea Palladio. In via Garibaldi merita una sosta la Chiesa di Sant’Antonio Abate, detta “la Cappella Sistina del Friuli”. In stile gotico veneziano, ha pareti in pietra d’Istria, un rosone con l’effigie della Madonna con il Bambino e, al suo interno, un ciclo di affreschi di Martino da Udine.

In piazza Vittorio Emanuele si affaccia invece il maestoso Duomo dedicato a San Michele Arcangelo, realizzato da Domenico Rossi con ispirazione palladiana, con i suoi portali in bronzo di Nino Gortan e il fonte battesimale di Carlo da Corona. Alle spalle della cattedrale si trova il bel campanile progettato da Giovanni da Udine e il Santuario della Madonna di Strada nel XVI secolo, considerato uno degli edifici barocchi più belli di tutto il Friuli.

 

GIORNO 2: lungo la Strada del Prosciutto e dei Castelli

San Daniele è il punto di partenza della Strada del Prosciutto e dei castelli, un percorso di circa 100 km che si snoda tra colline, antichi manieri e botteghe del gusto. Imbocchiamo la strada panoramica per Fagagna fino a incontrare la deviazione per il Castello di Arcano Superiore più volte distrutto e ricostruito dalla prima edificazione anteriore al X secolo. Il castello è a tutt’oggi abitato e conserva al suo interno alcuni dipinti ed eccellenze artistiche, tra cui il curioso ritratto del servitore Angelo con la dedica goliardica “Angelo Candussio, serve fedelmente, beve terribilmente. Nato 1730”.

Riprendiamo la strada panoramica per Fagagna e dopo pochi chilometri raggiungiamo l’Oasi Naturalistica dei Quadris (www.oasideiquadris.it) che ospita circa 60 esemplari di cicogna bianca e rappresenta la prima area di nidificazione in Europa per il raro ibis eremita, di cui esistono sono 400 esemplari al mondo. Proseguendo ancora verso sud arriviamo infine a Fagagna, culla del formaggio di Fagagna Dop che si produce solo con latte di vacche locali, nutrite con il fieno proveniente dai campi della zona. Si produce in tre varietà: fresco, dal sapore delicato, mezzano, dal sapore più deciso, e vecchio, più piccante. In paese merita una visita il Museo della Vita Contadina Cjase Cocél (www.museocjasecocel.it) che dedica una stanza ai merletti a tombolo realizzati dalle allieve della scuola voluta dalla contessa Cora Slocomb Savorgnan di Brazzà.

 

Da Villalta al Lago di Cornino

Percorrendo la Sp10, da Fagagna si arriva a Villalta, dove si trova uno dei castelli più belli della regione (www.castellodivillalta.it) con la sua imponente cinta muraria, i camminamenti di ronda, il ponte levatoio, le torri di difesa e i romantici cortili interni. Attestato fin dal 1158, è stato più volte assediato, distrutto e ricostruito tra il 1200 e il 1400.

Ci immettiamo sulla SP100 e dopo circa 10 km arriviamo a Colloredo di Monte Albano e al suo castello, dove, nell’Ottocento, Ippolito Nievo compose “Le confessioni di un italiano”. Rimettendosi sulla SP100 in direzione est arriviamo poi a Cassacco dominata dall’omonimo castello dall’imponente struttura medievale. Continuando ancora verso nord-est tocchiamo i borghi di Treppo Grande, Zegliacco e Buja, dove, presso la frazione Borgo San Lorenzo in Monte, ci fermiamo per una visita al Museo d’arte della Medaglia e della città di Buja che espone un ricco medagliere artistico.

Infine, ci immettiamo su via Buja e in circa 5 minuti arriviamo a Osoppo, per una sosta alla sua celebre fortezza, dichiarata Patrimonio Nazionale del 1923. Riprendendo in direzione San Daniele, si toccano i borghi di Marajano, Susans, che vanta uno splendido castello caratterizzato da quattro poderose torri, e Muris.

Da qui imbocchiamo una strada panoramica da cui godere di una splendida vista sul Tagliamento. A ridosso del greto del fiume si sviluppa la Riserva Naturale del Lago di Cornino (www.riservacornino.it) che prende il nome dall’omonimo lago dalle acque verde azzurro. Qui si possono avvistare grifoni, cicogne bianche e nere, uccelli migratori provenienti dai Balcani e dal Quarnero e rapaci come il nibbio reale, il gheppio, lo sparviero e il capovaccaio. Il nostro itinerario si conclude con il ritorno a San Daniele.

 

 

LA RICETTA: Frico friulano con Prosciutto San Daniele

Ingredienti

  • 1 kg di patate
  • 50 gr di cipolla
  • 600 gr di formaggio Latteria a dadini
  • Olio EVO, sale e pepe
  • Prosciutto di San Daniele Dop

Pelate le patate e grattugiatele, poi mettetele a cuocere con un po’ di olio. Salatele e pepatele. Fate soffriggere la cipolla tagliata sottile e aggiungetela alle patate. Mescolate, poi unite anche il formaggio Latteria a dadini. Amalgamate il tutto a fuoco lento, fino a fare fondere il formaggio. Lasciate dorare da entrambe le parti e servite caldo, guarnito con Prosciutto San Daniele a fette.

COME ARRIVARE

In auto: A4 Venezia-Trieste, con uscita Portogruaro, poi proseguire in direzione Villotta e San Vito al Tagliamento. In alternativa A23 in direzione Gorizia-Palmanova con uscita Udine Sud, poi proseguire per Spilimbergo e San Daniele del Friuli.

 

DOVE DORMIRE

*Relais Picaron***, via Astemio 3, San Daniele, tel 0432/940688, www.relaispicaron.it

*Agriturismo Contessi, via Regane 12, San Daniele, tel 0432/940988, www.agriturismocontessi.com

 

DOVE MANGIARE

*L’Osteria, via Trento Trieste 71, San Daniele, tel 0432/942091, www.osteriasandaniele.it

*Al Dolcenero, via Fagagna 1, tel 0432/957871, www.aldolcenero.it

 

INFO

Ufficio Turistico San Daniele, tel 0432/940765, www.infosandaniele.com

Consorzio del Prosciutto, www.prosciuttosandaniele.it

Comunità Collinare del Friuli, www.tourismfriulicollinare.it

Consorzio Castelli Storici del Friuli, tel 0432/288588, www.consorziocastelli.it

 




San Daniele, lungo la Strada del Prosciutto con la Fiat 500X

Continua la nostra ricerca dei borghi dove l’autunno regala le ricette più “calde”. La natura dipinge gli alberi di color oro e ci regala atmosfere e sapori particolari, pieni di magia e di poesia. Per la ricerca di questi luoghi e di questi sapori, abbiamo scelto un compact suv italiano, nato per le nostre colline, per i nostri borghi antichi, che non si ferma mai, neppure quando l’autunno lascia il posto a all’inverno. È la fiat 500X, il piccolo suv più venduto in italia.

Le caratteristiche del nuovo modello 2018

È tempo d’introdurre il modello del nuovo anno: sono stati infatti avviati gli ordini per la Fiat 500X 2018. Gli aggiornamenti riguardano principalmente i dettagli estetici e l’apparato tecnologico, soprattutto nuovi colori e più funzionalità di comunicazione. Le novità nel design si concentrano sui colori. Si estendono all’intera gamma le livree Bronzo Donatello e Verde Alpi Opaco. Gli allestimenti ora seguono la classificazione inaugurata con la nuova serie della 500L: due “anime”, cioè le versioni cittadine e quelle in cui sono accentuate le caratteristiche da fuoristrada.

Le motorizzazioni a benzina della Fiat 500X 2018 partono dal 1.6 E-Torq da 110 cavalli, seguite dal 1.4 MultiAir turbo da 140 cavalli. La variante Cross a trazione integrale ha il 1.4 MultiAir da 170 cavalli e il cambio automatico. Le versioni diesel prevedono il 1.3 MultiJet da 95 cavalli, il 1.6 Multijet da 120 cavalli, poi per City Cross e Cross il 2.0 Multijet da 140 cavalli, questo sempre con trazione integrale, mentre il cambio può essere manuale o automatico a 9 rapporti. Esiste anche la versione benzina/GPL col 1.4 T-Jet da 120 cavalli. I prezzi di listino chiavi in mano della Fiat 500X 2018 vanno da 19.000 a 31.250 euro.

Verso la “capitale del Prosciutto”

Con la nostra Fiat 500X seguiamo l’A4 da Venezia a Palmanova, poi deviamo lungo la A23 in direzione di Tarviso e usciamo al casello di Udine Sud. Seguiamo le indicazioni per San Daniele del Friuli ed eccoci qui, nella capitale del Prosciutto, anzi del persùt, dove nasce il celebre “crudo” di San Daniele, fiore all’occhiello delle tavole gourmet di tutto il mondo. Basti pensare, infatti, che un quinto dei 2.750.000 prosciutti prodotti ogni anno è destinato al mercato estero.

Cosce di suini italiani e sale marino sono i soli ingredienti del Prosciutto di San Daniele Dop, che segue un rigido disciplinare che vieta l’aggiunta di qualsiasi tipo di conservanti e additivi. Ingrediente di piatti raffinati, è anche un goloso spuntino da mangiare con il pane appena sfornato, come si trova nelle “prosciutterie” del paese, che conta 8200 abitanti ed è fa parte delle Città Slow. E, se il Prosciutto è il re di San Daniele, la regina è sicuramente la trota, che prospera nelle acque del Tagliamento, da gustare fresca o affumicata.

Quattro passi nel borgo

Il percorso di visita, a cui si può dedicare la mattinata, parte dal quattrocentesco Palazzo del Comune, sede della Biblioteca Guarnieriana (www.guarnieriana.it) che conserva quasi 120 mila volumi antichi, centinaia di manoscritti, incunaboli e Cinquecentine. Proseguendo lungo via Roma, si arriva alla Casa del Trecento, l’unica abitazione originaria del borgo medievale giunta sino ai giorni nostri, che ospita al suo interno un piccolo museo con cimeli della Prima e Seconda Guerra Mondiale. Nelle immediate vicinanze si trova la Chiesa di Santa Maria della Fratta, del 1350, che conserva dipinti quattrocenteschi e una campana dello stesso periodo.

Alla fine di via Roma si trova il Parco del Castello con l’imponente Palazzo Ticozzi – De’ Concina e la Chiesa di San Daniele in Castello, un complesso risalente al Settecento. Solo il campanile è originario del 1486. Degno di nota il bassorilievo esterno alla chiesa raffigurante l’Adorazione dei Magi. 

Procedendo in direzione del centro storico, attraversiamo prima Piazza Pellegrino e poi Piazza Cattaneo, dove ammiriamo la fontana cinquecentesca di Giovanni da Udine e, a poca distanza il Portonàt, la porta di accesso alla città, realizzata nel 1579 su disegno di Andrea Palladio. In via Garibaldi merita una sosta la Chiesa di Sant’Antonio Abate, detta “la Cappella Sistina del Friuli”. In stile gotico veneziano, ha pareti in pietra d’Istria, un rosone con l’effigie della Madonna con il Bambino e, al suo interno, un ciclo di affreschi di Martino da Udine.

In piazza Vittorio Emanuele si affaccia invece il maestoso Duomo dedicato a San Michele Arcangelo, realizzato da Domenico Rossi con ispirazione palladiana, con i suoi portali in bronzo di Nino Gortan e il fonte battesimale di Carlo da Corona. Alle spalle della cattedrale si trova il bel campanile progettato da Giovanni da Udine e il Santuario della Madonna di Strada nel XVI secolo, considerato uno degli edifici barocchi più belli di tutto il Friuli.

Secondo giorno: lungo la Strada del Prosciutto e dei Castelli

San Daniele è il punto di partenza della Strada del Prosciutto e dei castelli, un percorso di circa cento km che si snoda tra colline, antichi manieri e botteghe del gusto. Imbocchiamo la strada panoramica per Fagagna fino a incontrare la deviazione per il Castello di Arcano Superiore più volte distrutto e ricostruito dalla prima edificazione anteriore al X secolo. Il castello è a tutt’oggi abitato e conserva al suo interno alcuni dipinti ed eccellenze artistiche, tra cui il curioso ritratto del servitore Angelo con la dedica goliardica “Angelo Candussio, serve fedelmente, beve terribilmente. Nato 1730”.

Riprendiamo la strada panoramica per Fagagna e dopo pochi chilometri raggiungiamo l’Oasi Naturalistica dei Quadris (www.oasideiquadris.it) che ospita circa 60 esemplari di cicogna bianca e rappresenta la prima area di nidificazione in Europa per il raro ibis eremita, di cui esistono sono 400 esemplari al mondo. Proseguendo ancora verso sud arriviamo infine a Fagagna, culla del formaggio di Fagagna Dop che si produce solo con latte di vacche locali, nutrite con il fieno proveniente dai campi della zona. Si produce in tre varietà: fresco, dal sapore delicato, mezzano, dal sapore più deciso, e vecchio, più piccante. In paese merita una visita il Museo della Vita Contadina Cjase Cocél (www.museocjasecocel.it) che dedica una stanza ai merletti a tombolo realizzati dalle allieve della scuola voluta dalla contessa Cora Slocomb Savorgnan di Brazzà.

 Da Villalta al Lago di Cornino

Percorrendo la Sp10, da Fagagna si arriva a Villalta, dove si trova uno dei castelli più belli della regione (www.castellodivillalta.it) con la sua imponente cinta muraria, i camminamenti di ronda, il ponte levatoio, le torri di difesa e i romantici cortili interni. Attestato fin dal 1158, è stato più volte assediato, distrutto e ricostruito tra il 1200 e il 1400.

Ci immettiamo sulla SP100 e dopo circa 10 km arriviamo a Colloredo di Monte Albano e al suo castello, dove, nell’Ottocento, Ippolito Nievo compose “Le confessioni di un italiano”. Rimettendosi sulla SP100 in direzione est arriviamo poi a Cassacco dominata dall’omonimo castello dall’imponente struttura medievale. Continuando ancora verso nord-est tocchiamo i borghi di Treppo Grande, Zegliacco e Buja, dove, presso la frazione Borgo San Lorenzo in Monte, ci fermiamo per una visita al Museo d’arte della Medaglia e della città di Buja che espone un ricco medagliere artistico.

Infine, ci immettiamo su via Buja e in circa 5 minuti arriviamo a Osoppo, per una sosta alla sua celebre fortezza, dichiarata Patrimonio Nazionale del 1923. Riprendendo in direzione San Daniele, si toccano i borghi di Marajano, Susans, che vanta uno splendido castello caratterizzato da quattro poderose torri, e Muris.

Da qui imbocchiamo una strada panoramica da cui godere di una splendida vista sul Tagliamento. A ridosso del greto del fiume si sviluppa la Riserva Naturale del Lago di Cornino (www.riservacornino.it) che prende il nome dall’omonimo lago dalle acque verde azzurro. Qui si possono avvistare grifoni, cicogne bianche e nere, uccelli migratori provenienti dai Balcani e dal Quarnero e rapaci come il nibbio reale, il gheppio, lo sparviero e il capovaccaio. Il nostro itinerario si conclude con il ritorno a San Daniele.

LA RICETTA: Frico friulano con Prosciutto San Daniele

Ingredienti

  • 1 kg di patate
  • 50 gr di cipolla
  • 600 gr di formaggio Latteria a dadini
  • Olio EVO, sale e pepe
  • Prosciutto di San Daniele Dop

Pelate le patate e grattugiatele, poi mettetele a cuocere con un po’ di olio. Salatele e pepatele. Fate soffriggere la cipolla tagliata sottile e aggiungetela alle patate. Mescolate, poi unite anche il formaggio Latteria a dadini. Amalgamate il tutto a fuoco lento, fino a fare fondere il formaggio. Lasciate dorare da entrambe le parti e servite caldo, guarnito con Prosciutto San Daniele a fette.

COME ARRIVARE

In auto: A4 Venezia-Trieste, con uscita Portogruaro, poi proseguire in direzione Villotta e San Vito al Tagliamento. In alternativa A23 in direzione Gorizia-Palmanova con uscita Udine Sud, poi proseguire per Spilimbergo e San Daniele del Friuli.

DOVE DORMIRE

*Relais Picaron***, via Astemio 3, San Daniele, tel 0432/940688, www.relaispicaron.it

*Agriturismo Contessi, via Regane 12, San Daniele, tel 0432/940988, www.agriturismocontessi.com

DOVE MANGIARE

*L’Osteria, via Trento Trieste 71, San Daniele, tel 0432/942091, www.osteriasandaniele.it

*Al Dolcenero, via Fagagna 1, tel 0432/957871, www.aldolcenero.it

INFO

Ufficio Turistico San Daniele, tel 0432/940765, www.infosandaniele.com

Consorzio del Prosciutto, www.prosciuttosandaniele.it

Comunità Collinare del Friuli, www.tourismfriulicollinare.it

Consorzio Castelli Storici del Friuli, tel 0432/288588, www.consorziocastelli.it




Quattro proposte per trascorrere un magico weekend invernale low cost

In inverno, il weekend si trasforma in un periodo di assoluto relax, in cui si spengono i nervi dal ritmo che la vita quotidiana ci impone. Un momento nel quale si spengono i neuroni, per ricaricare le batterie in vista della settimana entrante, e dove non si deve rinunciare alla voglia di viaggiare, di esplorare nuovi posti che racchiudono l’essenza stessa di questa stagione. Ecco che Weekend Premium, insieme a Home Away, ha scelto per voi 4 proposte per soddisfare la vostra fame di viaggi!

PROPOSTA # 1 – SCANNO, ABRUZZO

Scanno sotto la neve, in Abruzzo. Credit: immagine

Scanno, in provincia dell’Aquila, è un delizioso borgo che si nasconde fra le montagne abruzzesi, a 1000 metri di quota, e si affaccia sull’omonimo lago. I paesaggi e le viste di cui si gode da questa località sono fra i più incantevoli d’Italia, ed è infatti nota come la Città dei fotografi, forse anche grazie alla sua vicinanza al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Città ricca di arte, chiese e strutture architettoniche tipiche dei borghi medievali, Scanno è il posto perfetto per fare un tuffo nella quiete e nella semplicità del passato. Completa di impianti sciistici e rifugi attrezzati per turisti, è particolarmente indicata per gli amanti delle escursioni e degli sport invernali (lo skipass giornaliero costa 18 €, 20 € nei giorni feriali). Potrete inoltre immergervi in un mondo tutto nuovo grazie alla ricca tradizione folcloristica locale.

Dove alloggiare – “La Perla d’Abruzzo” è un’accogliente proprietà situata nel centro storico medievale di Scanno, a 3 minuti a piedi dagli impianti di risalita. Grazie alla sua grande terrazza, offre viste mozzafiato sulle montagne. È stata completamente ristrutturata nel 2006 ed è completa di due camere matrimoniali e due bagni di cui uno en-suite, un grande soggiorno con divano letto, una cucina con fornello a quattro fuochi e sala da pranzo. A partire da € 112 a notte per 6 persone. Clicca qui per maggiori dettagli

 

PROPOSTA # 2 – ANDALO, TRENTINO ALTO ADIGE

Andalo è un must per li appassionati di montagna e di sci! credit: immagine

Altro borgo di origine medievale, Andalo, in provincia di Trento, sorge al centro dell’altopiano Brenta – Paganella ed è in grado di offrire una favolosa vacanza sulle Dolomiti a prezzi modici, se sapete come destreggiarvi fra vari sconti e offerte. Sono infatti disponibili numerose promozioni, come la tariffa per famiglie e diversi pacchetti completi. Non perdete dunque l’occasione di passare uno splendido soggiorno in una località altrettanto splendida.

Dove alloggiare – Lodge vista lago con ampie e luminose vetrate, entrata indipendente e parcheggio gratuito. Collocato all’interno di un quartiere residenziale a circa un chilometro dal centro, con un bus navetta gratuito per i collegamenti con il centro e gli impianti sciistici. Nelle vicinanze è inoltre presente un parco giochi per bambini. La casa è completa di una camera matrimoniale e un divano letto, un bagno, una cucina aperta e fra le facilities ci sono wifi gratuito, TV LCD con digitale terrestre, lavatrice e asciugatrice. Verrà fornita gratuitamente la Molveno Card che permette di usufruire di sconti sui servizi turistici dell’altopiano della Paganella e su molti musei e siti culturali del Trentino. La struttura è inolte convenzionata con diversi ristoranti e pizzerie. A partire da € 77 a notte per 5 persone. Clicca qui per maggiori dettagli

 

PROPOSTA # 3 – PILA, VAL D’AOSTA

In Valle d’Aosta Pila è una delle mete obbligatorie per lo sci! Credit: immagine

A 1790 metri di altezza sul livello del mare, Pila offre viste uniche nel loro genere in quanto si trova in una conca, a sud rispetto alla vallata centrale della zona. In questa località si estendono in totale 70 chilometri di piste che arrivano fino alla considerevole altezza di 2750 metri. È particolarmente adatta alle famiglie e ai principianti per via delle sue piste non troppo pericolose ed è anche per questo che i prezzi sono inferiori rispetto alla media (lo skipass per 6 giorni costa 167 € e i tapis roulants nell’area baby sono gratuiti). È inoltre possibile prenotare visite guidate e voli in mongolfiera, per ammirare i monti da una posizione privilegiata che vi lascerà di sicuro a bocca aperta. Pila è davvero una località con un’offerta di servizi ricca e completa, che ben si adatta ad ogni tipo di esigenza.

Dove alloggiare – Deliziosa abitazione di 90 metri quadrati costruita recentemente e completa di due camere da letto: una al piano terra ed una matrimoniale sul soppalco, vera particolarità della casa. Un bagno, che lascia spazio all’ampio soggiorno con due divani e Tv LCD e all’angolo cottura ma che non preclude la possibilità di rilassarsi al massimo nella vasca idromassaggio singola. Dispone di un garage e anche di parcheggio gratuito, giardino e balcone. La sua posizione strategica permette di raggiungere in poco tempo tutti i principali impianti sciistici, i percorsi di trekking e i siti di interesse. A soli 15 minuti da Pila. A partire da € 110 a notte per 4 persone. Clicca qui per maggiori dettagli

 

PROPOSTA # 4 – TOLMEZZO, FRIULI VENEZIA GIULIA

Tolomezzo è una delle migliori località del Trentino. Credit: immagine

Tolmezzo, in provincia di Udine, è il centro più importante della Carnia e si trova ai piedi del monte Strabut, circondato dalle bellissime Alpi Tolmezzine Orientali. Ricco di monumenti di interesse storico, è una meta adatta anche a chi preferisce variare la sua rosa di attività in vacanza. Ovviamente non mancano estese piste ed impianti sciistici, con offerte convenienti soprattutto per i più piccoli; infatti, i bambini di età inferiore ai 10 anni dormono e sciano gratis in tutto il territorio friulano. Inoltre, l’Ufficio del Turismo del Friuli eroga biglietti cumulativi che permettono di spostarsi da una località sciistica all’altra.

Dove alloggiare – L’appartamento ‘Achillea’ si trova a Sutrio Zoncolan, vicinissimo a Tolmezzo. È posizionato nel centro di questo borgo molto tranquillo e offre tre alloggi con una stanza adibita a lavanderia e deposito sci. Lo stile è tipicamente rustico ma chic, con travi a vista in mansarda e arredi in legno. Ampia camera matrimoniale e camera con due letti singoli completate da una spaziosa area giorno con cucina e soggiorno e da un bagno. È inoltre possibile aggiungere due posti letto ai 4 già presenti. Sono inoltre messe a disposizione 5 biciclette all’esterno della casa. A partire da € 83 a notte per 4 persone. Clicca qui per maggiori dettagli

Avete deciso dove andare?