Il weekend fiorentino continua: scopriamo nuove bellezze e squisitezze stellate

di Cesare Zucca
La settimana scorsa vi abbiamo portato a Firenze per un fine settimana indimenticabile, ma un weekend fiorentino merita un altro capitolo per scoprire nuove bellezze, sorprese e squisitezze della la città soprannominata “Culla del Rinascimento”.
E’ noto, infatti, che è proprio questo il periodo storico che ha visto il fiorire nella città toscana di uno straordinario sviluppo letterario, artistico e scientifico.
A Firenze sono nati, hanno vissuto e sono passati moltissimi personaggi illustri e la città  conserva tracce dei suoi cittadini più illustri anche dove non ce lo aspetteremmo: non solo musei, ma anche strade, piazze, locali storici.
Da Dante a Michelangelo a Amerigo Vespucci e Giovanni da Verrazzano, da scopritori di nuove terre, fino a  vip contemporanei, come Gwyneth Paltrow, Michael Jordan, Tim Burton, Helena Bonham Carter, Russel Crowe, Sting , David Bowie, Richard Gere che ha ricevuto le chiavi della città in onore della sua lotta per i diritti umani

Gwyneth Paltrow,, Richard Gere

Tra gli “inquilini storici” ricordamo Galileo Galilei, protagonista dell’interessante Museo Galileo  e Michelangelo Buonarrotti la cui Casa Buonarrotti  è visitabile e merita di certo una tappa.

A sinistra Casa Buonarrotti , a destra il Museo Galileo

La vista più spettacolare della città?
Ve la dovete meritare… vi aspetta infatti un’intensa (ma pittoresca) salita per raggiungere Villa Bardini , da cui si gode di un panorama mozzafiato che abbraccia tutta Firenze.
Immersa in quattro ettari di bosco, giardino e orto frutteto affiancati dalle mura medievali della città,  Villa Bardini non è soltanto natura, ma cultura, arte e storia: una parte di Firenze. La Villa ospita rassegne fotografiche, mostre d’arte, allestimenti d’autore oltre che Il Museo Pietro Annigoni dedicato all’eclettico artista che a Firenze, nel fervido periodo tra le due guerre, sperimenta e libera la sua creatività con il disegno, la pittura, l’incisione, l’affresco e la medaglistica. Venne soprannominato il “pittore delle regine”. Tra gli altri ritrasse i reali inglesi, il presidente John Fitzgerald Kennedy e Papa Giovanni XXIII. Tuttintorno il suo meraviglioso giardino che raggiunge il culmine della bellezza da Aprile in poi.

TEATRO, OPERA, CINEMA E IL GRANDE MAESTRO
Museo Franco Zeffirelli
In Piazza San Firenze a pochi passi da Palazzo Vecch, troviamo una suntuoso palazzo tardo barocco dove arte, bellezza e talento si fondono in un unico nome:. Siamo alla Fondazione Franco Zeffirelli, scenografo, costumista e regista di alcune tra le più belle produzioni teatrali e cinematografiche di tutti i tempi. Il Museo ospita 250 opere del Maestro tra bozzetti di scena, disegni, costumi e poi ancora i poster dei suoi film più famosi come “Romeo e Giulietta”,“Fratello Sole Sorella Luna”, “Gesù di Nazareth” “Un Tè con Mussolini”, “Callas Forever” “Amleto con Mel Gibson e Glenn Close,e “La Bisbetica domata” con Richard Burton ed Elizabeth Taylor.

Il museo ospita tutta la sua produzione operistica, dalle “operine giocose” ai primi successi in America e al MET di New York,alle spettacolari regie di Bohème, Aida e Traviata alle insuperabili interpretazioni della sua grande Musa musicale: Maria Callas.

Zeffirelli espresse tutta la sua creatività e il suo talento anche alle trasposizioni in film di Cavalleria Rusticana e i Pagliacci che gli valse l’Emmy Award nel 1982 , uno dei tanti premi vinti da Zeffirelli, Oscar compreso.
Scoprirete la fedele ricostruzione dello studio di Zeffirelli con arredi, i soprammobili originali e la mozzafiato Sala Inferno dedicata al progetto sull’Inferno Dantesco mai realizzato da Zeffirelli. Cinquantuno bozzetti sono qui esposti e proiettati scenograficamente sul soffitto e sulle pareti. Un’emozione unica e una meta da non perdere.
PROFUMI E MEDICINE RACCONTANO LA STORIA E DIVENTANO ARTE…
Profumeria Santa Maria Novella
E’ considerata la farmacia più antica del mondo, la sua nascita è datata 1221, quando i frati domenicani isituirono un convento, dove coltivavano l’orto botanico di erbe aromatiche e piante per preparare medicinali, unguenti e balsami. La sua eredità nell’arte dello speziale attraversa otto secoli ed è profondamente intrecciata con la storia, le personalità e il tessuto sociale Fiorentino, in una alchimia di racconti e meraviglie che viene continuamente rinnovata.

i meravigliosi saponi ai fiori e frutta

Ricercatissimi prodotti tra cui candele, liquori e “antiche preparazioni”. Famosa per la sua Acqua della Regina, dedicata a Caterina de’ Medici, che la elogiò come un’ essenza profumata che esaltava l’eleganza e la grazia di Firenze.

Tra le più richieste troviamo Melograno dalle dolci note floreali orientali e
Tabacco Toscano  che celebra la fierezza di ingredienti toscani profondi, caldi e autentici. Una delle prime Colonie di Officina a diventare famosa nell’Europa del XIX secolo, ancora oggi è simbolo della potenza del viaggio.
Visitare questo paradiso dell’olfatto, sarà un momento indimenticabile del vostro weekend.
Ah , non dimenticate di farvi omaggiare di qualche campioncino…

Farmacia SS.Annunziata 1561
Un alro gioiello fiorentino , a pochi passi dal Duomo . Questa farmacia, nata come bottega di speziee governata delle Monache di S. Niccolò , deve il suo nome all’insegna della SS. Annunziata, un’effige con la scena dell’Annunciazione che accoglieva i passanti.

Per commemorare i 450 anni di attività, è nata la fragranza al profumo di iris, tributo a Firenze e al suo simbolico stemma. Tra i prodotti più richiesti, la nuova collezione di profumi per la persona, che include la fragranza Anniversary.

I profumi della Farmacia SS Annunciata

Santa Croce
Ricostruita nel 1294 per l’ordine francescano, è il luogo di sepoltura dei grandi e potenti di Firenze: Michelangelo, Rossini, Macchiavelli ed Galileo Galilei, Nel suo interno ospita  affreschi di Gaddi, affreschi di Giotto e il rilievo l’Annunciazione di Donatello, arricchisce la navata destra della basilica.
Una curiosità: la statua dedicata al drammaturgo Giovanni Battista Niccolini è molto simile alla Statua della Libertà dello scultore francesce Auguste Bartholdi. Chissà se  Auguste l’abbia scopiazzata?

Cosa dite: si somigliano?

Alla sinistra della facciata s’innalza la gigantesca statua celebrativa di Dante Alighieri che, con sguardo fiero, guarda i numerosi turisti che ogni giorno si recano a visitare la ChiesaSe si parla di Dante non si può ignorare colei che ispirò la sua poesia: Beatrice.
La nostra prossima meta è lo splendido Palazzo Portinari Salviati, casa natale di Beatrice. Scopriremo un mondo “gourmet” davvero stellare che ospita la Sala Beatrice, l’ambiente multifunzionale nato per ospitare eventi privati e meeting di lavoro,  il Salotto Portinari Bar & Bistrot dominato dalla statua originale di Cosimo 1 dei Medici, che ospita un ristorante per un pranzo di lavoro o una cena  informale, un cocktail bar un drink d’autore e caffetteria anche solo per sorseggiare un ottimo caffè.

Select, spuma di lampone, arancia pera: un drink creato da Dennis, barman del Salotto Portinari:

Infine il ristorante stellato 31 di Vito Mollica, all’interno dell’affrescata Corte degli Imperatori, ricca di affreschi, mosaici, possenti colonne e una storica fontana al centro della sala, insomma  un ambiente mozzafiato, dove il personale di sala vi accompagnerà al vostro tavolo.

La statua di Cosimo I e il meraviglioso sottitto affrescato

Chic Nonna è stato premiato con un Premio Speciale ai TheFork Awards 2022 per “avere dimostrato la forza e la brillantezza nel chiudere una lunga esperienza di 25 anni e rimettersi in discussione con un progetto altrettanto ambizioso e ricco”,  Chic Nonna (Stella Michelin) offre un menu alla carta e due menu degustazione, oltre a una proposta di vini in abbinamento.

Gli “amouse bouche” dello Chef Vito Mollica , tra cui uno squisito bacio di dama alla zucca e citronella

Un delicatissimo crudo di capesante con cime di rapa e mela annurca

Ho incontrato Vito Mollica per una simpatica intervista

Vito Mollica

Salve Vito, il suo primo ricordo in cucina?
Da subito, da piccolo. La mia era una famiglia contadina e l’attività casalinga si  svolgeva soratutto in cucina: tante zie intente a cucinare, camino acceso, la “pignata”  di fianco con l’ordine di non toccarla mai, visto che , come tutti i bambini , avevo sempre fame ed ero curiosissimo.

Una “cascata” di risotto al melograno servito su lepre selvatica e pistacchio salato

Quando è scattata la scintilla professionale?
In diverse “fasi”: la prima prima a vent’anni, quando frequentavo la scuola a Casargo , in provincia di  Lecco. Lì mi sono innamorato della vita del cuoco,  del fascino del viaggio, della possibilità di girare il mondo e conoscere culture e persone diverse.

Piccione alla brace, mais e mirtilli. Piatto fedele alla filosofia “no waste” dove tutto viene utilizzato, anche i fegatini serviti su polenta

Poi la fase milanese nel ristorante Mauro, dove si serviva tantissimo pesce fresco,  pwr proseguire nei grandi alberghi a Genova e Amsterdam dove avevo raggiunto una posizione di responsabilità. La scintilla “stellata” è arrivata a Londra per poi guidarmi a Firenze, una città che mi ha accolto in un modo bellissimo. Ho vissuto un lungo periodo con il gruppo Four Seasons con cui ho avuto la fortuna di aprire anche una bellissima struttura strutture a Praga di cui sono follemente innamorato anche perchè li sono nati i miei due figli

Gel di mandarino su croccante di nocciale e caramello

C’è un piatto a cui è particolarmente legato ?
Una pietanza veramente casalinga: i “cautarogni” di mia mamma Carmela, un tipo di pasta stascinata fatta a mano, mentre se penso a uno chef celebre ,mi viene in mente il meraviglioso capretto di Cesare GIaccone.
Uno dei suoi piatti preferiti?
I cavatelli cacio e pepe, insaporiti da gamberi rossi e calamaretti.

Se non fosse diventato chef…
(ride) Avrei fatto il cuoco!

LA RICETTA DI VITO MOLLICA
Cavatelli cacio e pepe, gamberi rossi e calamaretti spillo marinati
Per 4 persone

Assolutamente da vedere a Firenze:
Palazzo Vecchio, Galleria dell’Accademia per l’appuntamento con l’iconico David  di Michelangelo. la Cappella dei Medici, sfarzoso ambiente ottagonale ricco  di intarsi marmorei e delle splendide sculture di Michelangelo, Basilica di Santa Maria Novella e i numerosi tesori rinascimentali del capoluogo toscano, tra cui Santa Maria del Fiore, la Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto e il Battistero

Le sculture di Antonio Signorini in Piazza S.Firenze

Ponte Vecchio con le sue botteghe è uno dei luoghi più romantici del mondo, mentre le Gallerie degli Uffizi e del Bargello ospitano le opere dei padri del Rinascimento: Giotto, Leonardo, Michelangelo, Botticelli, Raffaello e Donatello.

Se vi siete persi la prima parte di “Weekend a Firenze”, cliccate qui

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FLORENCE, ITALY
Our next destination is the splendid Palazzo Portinari Salviati, Beatrice’s birthplace. We will discover a truly stellar “gourmet” world that houses the Sala Beatrice, the multifunctional space created to host private events and business meetings, the Salotto Portinari Bar & Bistrot dominated by the original statue of Cosimo 1 dei Medici, which houses a restaurant business lunch or an informal dinner, a cocktail bar for a signature drink and cafeteria, even just to sip an excellent coffee.

Select, spuma di lampone, arancia pera: un drink creato da Dennis, barman del Salotto Portinari:

Select, raspberry mousse, orange and pear: a drink created by Dennis, barman of the Salotto Portinari:

Finally, the starred restaurant Chic Nonna by Vito Mollica, inside the frescoed Corte degli Imperatori, full of frescoes, mosaics, mighty columns and a historic fountain in the center of the room, in short, a breathtaking environment, where the waiting staff will accompany you to your table.

Vito Mollica

Chic Nonna was awarded a Special Prize at TheFork Awards 2022 for “having demonstrated the strength and brilliance in closing a long 25-year experience and challenging itself with an equally ambitious and rich project”, Chic Nonna (Michelin star) offers an à la carte menu and two tasting menus, as well as a proposal for paired wines.

La statua di Cosimo I e il meraviglioso sottitto affrescato

The “amouse bouche” by Chef Vito Mollica, including an exquisite kiss of lady with pumpkin and lemongrass
A very delicate raw scallop with turnip tops and Annurca apple

Piccione alla brace , mais e mirtilli. Piatto fedele alla filosofia “no waste” dove tutto viene utilizzato, anche i fegatini serviti su polenta

I met Vito Mollica for a nice interview

Hi Vito, your first memory in the kitchen?
From the very beginning, as a child. Mine was a peasant family and the household activity took place mainly in the kitchen: many aunts intent on cooking, a fireplace lit, the “pignata” next to them with the order never to touch it, since, like all children, I had always hungry and was very curious.

Risotto al melograno servito su lepre selvatica e pistacchio salato

A “waterfall” of pomegranate risotto served on wild hare and salted pistachio
When did the professional spark strike?
In various “phases”: the first was when I was twenty, when I attended school in Casargo, in the province of Lecco. There I fell in love with the life of a cook, with the fascination of travel, with the possibility of traveling the world and getting to know different cultures and people.

Piccione alla brace , mais e mirtilli. Piatto fedele alla filosofia “no waste” dove tutto viene utilizzato, anche i fegatini serviti su polenta

Grilled pigeon, corn and blueberries. Dish faithful to the “no waste” philosophy where everything is used, even the chicken livers served on polenta

Then the Milanese phase in the Mauro restaurant, where a lot of fresh fish was served,  pwr continue in the big hotels in Genoa, Amsterdam where I had reached a position of responsibility, The “starry” spark arrived  in London to then guide me to Florence, a city I welcomed in a beautiful way. I lived for a long time with the Four Seasons group with which I was lucky enough to also open a beautiful structure in Prague with which I am madly in love also because my two children were born there

Gel di mandarino e croccante al caramello

Mandarin jelly on crunchy hazelnut and caramel

Is there a dish you are particularly attached to?
A truly homemade dish: my mother Carmela’s “cautarogni”, a type of hand-made pasta, while if I think of a famous chef, Cesare GIaccone’s wonderful kid comes to mind.
One of his favorite dishes of his?
Cacio e pepe cavatelli, flavored with red prawns and baby squid.

If he hadn’t become a chef …
(laughs) I would have been a cook!

VITO MOLLICA’S RECIPE
Cacio e pepe cavatelli, red prawns and marinated pin squid
For 4 people

A must see in Florence:
Palazzo Vecchio, Galleria dell’Accademia for the appointment with Michelangelo’s iconic David. the Medici Chapel, a sumptuous octagonal room full of marble inlays and splendid sculptures by Michelangelo, the Basilica of Santa Maria Novella and the numerous Renaissance treasures of the Tuscan capital, including Santa Maria del Fiore, Brunelleschi’s dome, Giotto’s bell tower and the Baptistery

If you missed the first part of “Weekend in Florence” click here

 




Weekend a Firenze: Storia, Arte, Moda, Foto, “pici” e “lampredotto”

Firenze. Weekend di Storia, Arte, Moda, Foto e… “lampredotto”!

di Cesare Zucca —-

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ASSOLUTAMENTE DA VEDERE A FIRENZE
Palazzo Vecchio, la, Basilica di Santa Maria Novella, la Cappella dei Medici, sfarzoso ambiente ottagonale ricco  di intarsi marmorei e delle splendide sculture di Michelangelo e i numerosi tesori rinascimentali del capoluogo toscano come Santa Maria del Fiore, la Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto, il Battistero  e la Galleria dell’Accademia per l’immancabile appuntamento con l’iconico David di Michelangelo

Il monumentale David di Michelangelo

Ponte Vecchio con le sue botteghe è uno dei luoghi più romantici del mondo, mentre le Gallerie degli Uffizi e del Bargello ospitano le opere dei padri del Rinascimento: Giotto, Leonardo, Michelangelo, Botticelli, Raffaello e Donatello.

Gallerie degli Uffizi: la Venere di Botticelli. uno dei tanti capolavori ospitati nelle Gallerie, la cui visita richiede almeno un paio d’ore

Il Museo del Bargello

Per non parlare della meravigliosa gastronomia fiorentina che scoprirete al Mercato Centrale, aperto tutti i giorni nei seguenti orari: Domenica – Giovedì 9:00 – 23:00, Venerdì – Sabato 9:00 – 00:00. Lì scoprirete tante botteghe che offrono pane e pasticceria, pesce fresco, fritto, vegetariano e vegano, carne e salumi, mozzarella di bufala, formaggi, cioccolato e gelato, pasta fresca, enoteca, lampredotto, tartufo: tutte le botteghe sono condotte da commercianti artigiani con in comune l’amore per la loro professione.

Provate le tradizionali zuppe paesane “Ribollita” e “Pappa al pomodoro” Se vi piace la carne, concedetevi una tenerissima costata alla fiorentina, l’ appetitoso “crostino ai fegatini” o l’iconico panino con la trippa chiamato “lampredotto” servito con salsa verde piccante o no, secondo il vostro gusto e poi spolverato con sale e pepe.

Delizie della gastronomia fiorentina al Mercato Centrale: La ribollita , la pappa al pomodoro e il celebre “lampredotto”

Il classico panino di lampedotto della Famiglia Bandi e il crostino di fegatini di pollo , due eccellenze fiorentine

La leggendarioa Famiglia Bambi (tripparoli dal 1890 !) è presente su ambedue i livelli del Mercato: al piano terra in uno storico bancone in marmo quasi un altare, e all’ammezzato dove, oltre al loro squisito lampredotto, potrete trovare una miriade di botteghe, ristorantini, pizzerie, bar e perfino una Scuola di Cucina “Lorenzo de’ Medici, ampia struttura adibita a cooking classes.

DA SCOPRIRE : 2 PARADISI DI “SELFIE”

Gucci Garden
Siete dei “fashion addicted” ? Amate la moda? Seguite le ultime tendenze dell’eleganza? Vi sentite “infuencer”? Nel (quasi) museo della griffe Gucci vi aspetta uno spazio espositivo multi-sensoriale dedicato alle campagne pubblicitarie Gucci degli ultimi sei anni attraverso sorprendenti Installazioni per un’immersione nell’estetica caleidoscopica della Maison.
Tra video, neon, graffiti, alieni e manichini troverete Intere pareti di orologi a cucù, mega vetrine di farfalle, una sfilata di parrucche di ogni tipo e tanta moda….Posto ideale per scatenarvi con i selfies, approfittando di ogni angolo sfruttando il museo al massimo, anche perchè per visitarlo , avrete sborsato 8 euro… Vabbè…

Museo Gucci Garden

Selfie Museum
Se l’esperienza “selfie” da Gucci non vi ha troppo soddisfatto… raggiungete la centralissima Via Ricasoli, al 44 troverete 1000mq dedicati alla reinterpretazione creativa dell’arte e della cultura di ogni epoca e stile, con installazioni immersive e scenari realizzati da oltre 400 artisti da tutto il mondo. Più di 50 location dove piazzarvi e immortalare i voltri autoscatti…

Un nuovo spazio in cui i visitatori sono liberi di esprimere la propria creatività con fotografie, immagini e videoclip memorabili da condividere con i propri amici. Si va dalla Gioconda POP  a stanze psichedeliche, a tanti angoli “love”. Non mancano arcobaleni, graffiti,  grafiche e perfino una romantica bancarella di fiori “Souvenir di Firenze” Irresistibile!

DOVE ALLOGGIARE
Bernini Palace Hotel
Per un weekend all’insegna della storia e dell’eleganza, vi segnalo un autentico  gioiello 5 stelle della prestigiosa catena Due Torri Hotels, situato in un palazzo del XV secolo, proprio nel cuore della città, dietro a Piazza della Signoria e alla Galleria degli Uffizi.
Da secoli il palazzo è votato all’ospitalità dei viandanti, pensate che nel XVII secolo era l’unico albergo di Firenze ad avere l’acqua corrente e un ricovero per gli animali. Già attorno alla metà dell’Ottocento il palazzo è ricordato come sede di un elegante hotel, noto come Albergo dello Scudo di Francia e nel periodo di Firenze Capitale del Regno d’Italia (1865-1871) conosce il suo primo grande momento di splendore. trasformandosi nell’Hotel Columbia Parlamento,
Era era al centro degli intrecci politici nazionali, frequentato da parlamentari e personaggi storici e protagonisti del Risorgimento. ricordati dai tondi affrescati che impreziosiscono l’attuale spettacolare sala dove ogni mattina vengono impeccabilmente servite raffinate prime colazioni. Lungo le pareti si possono ammirare i volti dei grandi personaggi, tra cui Garibaldi, Cavour  Balbo , Gioberti, Lamarmora , Daniele Manin e molti altri
Il piano terra ci riserva una sorpresa, un’antica boutique di moda, punto di incontro delle eleganti signore di Firenze che qui si davano appuntamento per scoprire le ultime collezioni di cappellini alla moda.  Testine e bustini delle clienti acconciate con curiosi cappelli ci ricordano un’antica mostra allestita nella hall dell’albergo nei primi anni del ‘900.

L’eleganza di questo palazzo ha da sempre attirato personaggi dell’alta società, della moda e del modo dello spettacolo. Tante le celebrità che hanno scelto il Bernini per i loro soggiorni fiorentini: rock star, politici, personaggi televisivi, divi dello schermo…

Quanti VIP hanno scelto il Bernini Palace!,
Patty Smith, Il Volo, Gianna Nannini, Fiorello, il Nobel Fisica Gerard Mourou, Eric, Bana, e molti altri.

Le camere, che si dividono in superior, deluxe, junior suite e suite, sono sontuosamente arredate con magnifici pezzi d’antiquariato con particolare attenzione ai dettagli, e dotate di tutti i moderni comfort e della rete wi-fi gratuita.. Ogni camera è impreziosita da lenzuola di lino, piumotti anallergici e leggeri copri piumini in candido raso di cotone.. L’atmosfera è intima e accogliente. I soffitti a travi di legno, i letti a baldacchino, le decorazioni d’epoca, i tessuti preziosi e i meravigliosi arazzi contribuiscono a creare un’atmosfera davvero unica.

All’interno di uno storico portico datato 1500 scopriamo un piccolo paradiso gormet: il ristorante La Chiostrina, guidato dallo Chef Stefano Bellini, un fiorentino DOC che non mi sono lasciato scappare per una simpatica intervista e per sperimentare la sua cucina.

Stefano Bellini

Buongiorno Stefano, domanda di rito: che auto guida?
(sorride) Avevo una Mercedes , me l’hanno distrutta dei cinghiali….e sono possato a una  tranquilla Toyota Corolla.
Un viaggio che vorrebbe fare?
Ho in programma di andare a Bora Bora per lavoro.  Lì troverò spezie meravigliose, frutta fresca e tanti crostacei, per piatti semplici da preparare ma molto gustosi.
Dove ama trascorrere un weekend libero?
Per un fine settimana “fuori porta”  mi piace Colonnata, una frazione del comune di Carrara, situata sulle pendici delle Alpi Apuane. E’ conosciuta in tutto il mondo per le cave di marmo bianco e per il suo lardo diventato un ingrediente di moda, ma che vanta tradizioni antichissime e meravigliose da scoprire in loco. Se ho qualche giorno extra, mi piace passarlo in Costa Azzurra di cui adoro i colori, i sapori, gli aromi.

Colonnata e le sue cave di marmo

Dove nasce la sua passione per la cucina?
Da un DNA culinario che nasce fra le mura domestiche e gli insegnamenti di nonna Rina. Io sono nel mezzo di una generazione di cuochi, papà ha gestito importanti ristoranti a Firenze e mio figlio continua la tradizione di famiglia, esportata anche negli Stati Uniti, a Chicago, dove mia mamma americana e mio papà fiorentino, hanno continuato a cucinare all’italiana.

Il suo primo ricordo in cucina? …
i tortelli di patate di nonna Rina, cuoca eccellente che finì anche in svariati programmi televisivi registrati a Los Angeles, dove insegnava a fare la pasta fresca. Nella mia famiglia l”insegnamento è sempre stato all’ordine nel giorno, non per niente ho conosciuto la mia compagna proprio in un corso di cucina, dove io ero l’insegnate e lei l’allieva… beh, la passione dei fornelli ci accomuna…
Cucina a casa?
Si, mi piace sia andare sul tradizionale, sia sperimentare nuovi accostamenti, anche se penso che l’improvvisazione debba avere una solida base di conoscenza e un buon repertorio di nozioni che possano essere rivisitate con l’ aggiungere, il diminuire, il cambiare a seconda dell’ispirazione e degli dell’ingredienti che ai hanno sottomano.

Sempre e mai nel suo frigo….
Sempre uova fresche del nostro contadino, prosciutto e pecorino toscano, finocchiona e soppressata. Mai alimenti pre-cofezionati o lavorati in maniera industriale. Mi piace partire sempre dal fresco sia per fare una vellutata, sia un brodo, oppure, per rimanere in tema fiorentino, una classica ribollita al cavolo nero o una pappa al pomodoro.

La Chiostrina

A proposito di Firenze, dove le piace andare quando è in vena di buona cucina casalinga?
Nel Mugello. Lì esistono trattorie a conduzione familiare, dove trovo un ottimo vitello con le patate e il cosidetto “lesso rifatto alla fiorentina” molto tirato, con cipolle, pomodoro carne a lunga cottura…si scioglie in bocca. Mi piace anche visitare ristoranti più “elevati” dove posso sperimentare qualche nuova soluzione.
E se viene voglia di  “lampredotto” ?
Il fiorentino è fortunato, ne troverà in molti angoli delle strade. Il mio preferito è quello “sbucciato” che trovo da Simone, nella “Buticche di Lampredotto” nel quartiere di San Frediano.
“Sbucciato”?
Solo la parte più fine, eliminando la parte dura della vescica. E’ molto delicato, costa un filo di più ma vale la pena. Cesare, provi ad andare in un botteghino di lampredotto e chiederlo “sbucciato” … beh, il commento sarà “Ovvia, è arrivato un intenditore!”…
Un primo toscano che le sta a cuore?
Un piatto con i “bici” , spagnettoni tirati a mano tipici di Siena, ma popolari in tutta la Toscana.
Io li propongo con un ragù bianco di vitella e timo con asparagi verdi e coulis di ricotta vaccina alle noci.
Ho già l’acquolina in bocca…. Stefano  ci regala la ricetta?
Eccola!

Pici nel ragù bianco di vitella e timo con asparagi verdi e coulis di ricotta vaccina alle noci

Ricetta per 6 persone:
500 gr Pici Secchi ( 20 min di cottura ca.)
250 gr di asparagi freschi
450 gr carne vitella di cui 300 tritata
300 gr brodo di carne di vitella ( ottenuto con 150 gr di carne di vitella, 100 gr di sedano, 100 carote, 100 di cipolla bianca, sale, alloro, 1lt di acqua. Far cuocere ca. 1 h)
2 foglie di alloro
50 gr cipolla rossa
100 gr cipolla bianca
200 gr carote
200 gr sedano
120 gr olio extra vergine
80 gr vino bianco
40 gr noci in granella
20 gr burro
40 gr parmigiano grattugiato
Timo fresco q.b.
sale e pepe nero q.b.

Preparazione
Pulire le carote  il sedano e la cipolla, tritare finemente e soffriggere in 80 gr di olio EVO quando il soffritto inizia a colorare inserire la carne macinata e farla rosolare fino a che ha rilasciato tutta la sua acqua, unire il timo e bagnare con il vino bianco, una volta evaporato unire il brodo e far ritirare il tutto a fuoco lento. Aggiustare di sale e pepe.
A parte togliere la parte terminale dei gambi degli asparagi. Tagliare a rondelle i gambi ( mantenere le punte ) e farle rosolare in padella con 40gr di olio per 30 secondi dopodichè aggiungere 200 cl di acqua far cuocere per per ca. 10 minuti, aggiustare di sale. Frullare il tutto fino ad ottenere una crema di asparagi.
Cuocere i Pici in abbondante acqua salata e a 5 minuti dalla fine della cottura aggiungere le punte di aspragi.
In una padella unire il ragù di vitella, la crema di aspargai e i pici scolati. Saltare a fuoco vivo amalgamando il tutto. Unire la noce di burro e il parmigiano grattugiato continuare a saltare in modo da rendere cremoso il composto.
Impiattare e rifinre con delle quenelle di ricotta spolverare con le noci in granella, aggiugere qualche foglia di timo fresco.

INFO
https://www.galleriaaccademiafirenze.it/#
http://www.bargellomusei.beniculturali.it/musei/1/bargello/
http://www.bargellomusei.beniculturali.it/musei/2/medicee/
https://www.villabardini.it/
https://www.mercatocentrale.it/firenze/
https://hotelbernini.duetorrihotels.com/
ristorante La Chiostrina
https://selfiemuseumfirenze.it/

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.  Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta in stile ‘Turista non Turista’

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Florence. Weekend of History, Art, Fashion, Photos and… “lampredotto”!

A MUST SEE IN FLORENCE
Palazzo Vecchio. the Medici Chapel, a sumptuous octagonal room full of marble inlays and splendid sculptures by Michelangelo, the Basilica of Santa Maria Novella and the numerous Renaissance treasures of the Tuscan capital such as Santa Maria del Fiore, Brunelleschi’s Dome, Giotto’s Bell Tower, the Baptistery and the Accademia Gallery for the inevitable appointment with Michelangelo’s iconic David

David  di Michelangelo

Ponte Vecchio with its shops is one of the most romantic places in the world, while the Uffizi and Bargello Galleries host the works of the fathers of the Renaissance: Giotto, Leonardo, Michelangelo, Botticelli, Raphael and Donatello.
Uffizi Galleries: Botticelli’s Venus. one of the many masterpieces housed in the Galleries, whose visit requires at least a couple of hours
The Bargello Museum

Il Museo del Bargello

Gallerie degli Uffizi: la Venere di Botticelli

Not to mention the wonderful Florentine gastronomy that you will discover at the Central Market, open every day at the following times: Sunday – Thursday 9:00 – 23:00, Friday – Saturday 9:00 – 00:00. There you will discover many shops offering bread and pastries, fresh fish, fried, vegetarian and vegan, meat and cured meats, buffalo mozzarella, cheeses, chocolate and ice cream, fresh pasta, wine shop, lamprey, truffles: all the shops are run by artisan traders with in common the love for their profession. Try the traditional village soups “Ribollita” and “Pappa al pomodoro” spicy green or not, according to your taste and then sprinkled with salt and pepper.
Delicacies of Florentine gastronomy at the Central Market: Ribollita, pappa al pomodoro and the famous “lampredotto”

The legendary Bambi family (trippali since 1890!) is present on both levels of the Market: on the ground floor in a historic marble counter almost an altar, and on the mezzanine where, in addition to their exquisite lamprey you can find a myriad of shops, restaurants, pizzerias, bars and even a “Lorenzo de’ Medici” cooking school, a large structure used as cooking classes.

Delizie della gastronomia fiorentina al Mercato Centrale: La ribollita , la pappa al pomodoro e il celebre “lampredotto”

TO DISCOVER : 2 PARADISES OF “SELFIE”
Gucci Garden
You are “fashion addicted” Do you love fashion? Do you follow the latest trends in elegance? Do you feel “influencers”? In the (almost) museum of the Gucci brand, a multi-sensory exhibition space awaits you dedicated to Gucci’s advertising campaigns of the last six years through surprising Installations for an immersion in the kaleidoscopic aesthetics of the Maison.
Among videos, neon, graffiti, aliens and mannequins you will find entire walls of cuckoo clocks, mega showcases of butterflies, a parade of wigs of all kinds and lots of fashion …. Ideal place to let loose with selfies, taking advantage of every corner, and making the most of the museum, also because to visit it, you will have shelled out 8 euros… Oh well…

Gucci Garden Museum

Selfie Museum
If the “selfie” experience at Gucci didn’t satisfy you too much… go to the very central Via Ricasoli, at 44 you will find 1000 square meters dedicated to the creative reinterpretation of art and culture of every era and style, with immersive installations and scenarios created by over 400 artists from all over the world. More than 50 locations where you can place yourself and immortalize your self-portraits…

A new space where visitors are free to express their creativity with memorable photographs, images and video clips to share with their friends. They range from the Gioconda POP, to psychedelic rooms and many “love” corners. There is no shortage of rainbows, graphic graffiti and even an irresistible romantic “Souvenir of Florence” flower stall!

WHERE STAY
Bernini Palace Hotel
For a weekend dedicated to history and elegance, I recommend an authentic 5-star jewel of the prestigious Due Torri Hotels chain, located in a 15th-century building, right in the heart of the city, behind Piazza della Signoria and the Galleria degli Uffizi.
For centuries the building has been devoted to the hospitality of wayfarers, think that in the seventeenth century it was the only hotel in Florence to have running water and a shelter for animals. Already around the mid-nineteenth century the building is remembered as the site of an elegant hotel, known as the Albergo dello Scudo di Francia and in the period of Florence, capital of the Kingdom of Italy (1865-1871) it experienced its first great moment of splendour. transforming itself into the Columbia Parliament Hotel,

For centuries the building has been devoted to the hospitality of wayfarers, think that in the seventeenth century it was the only hotel in Florence to have running water and a shelter for animals. Already around the mid-nineteenth century the building is remembered as the site of an elegant hotel, known as the Albergo dello Scudo di Francia and in the period of Florence, capital of the Kingdom of Italy (1865-1871) it experienced its first great moment of splendour. transforming itself into the Columbia Parliament Hotel,
Era was at the center of national political entanglements, frequented by parliamentarians and historical figures and protagonists of the Risorgimento. remembered by the frescoed roundels that embellish the current spectacular room where refined breakfasts are served impeccably every morning. Along the walls you can admire the faces of great personalities, including Garibaldi, Cavour, Balbo, Gioberti, Lamarmora, Daniele Manin and many others
The ground floor has a surprise in store for us, an old mods boutique, a meeting point for the elegant ladies of Florence who met here to discover the latest collections of fashionable caps. Customers’ heads and corsets dressed up with curious hats remind us of an ancient exhibition set up in the hotel hall in the early 1900s.

The elegance of this building has always attracted characters from high society, fashion and entertainment. Many celebrities who have chosen Bernini for their Florentine stays: rock stars, politicians, television personalities, screen stars…

Quanti VIP hanno scelto il Bernini Palace!,
Patty Smith, Il Volo, Gianna Nannini, Fiorello, il Nobel Fisica Gerard Mourou, Eric, Bana, e molti altri.

How many VIPs have chosen the Bernini Palace!,
Patty Smith, Il Volo, Gianna Nannini, Fiorello, Nobel Physics Gerard Mourou, Eric, Bana, and many others.

The rooms, which are divided into superior, deluxe, junior suites and suites, are sumptuously furnished with magnificent antiques with particular attention to detail, equipped with all modern comforts and free wi-fi. Each room is embellished from linen sheets, hypoallergenic duvets and light white satin cotton duvet covers. The atmosphere is intimate and welcoming. The ceilings with wooden beams, the four-poster beds, the period decorations, the precious fabrics and the marvelous tapestries contribute to creating a truly unique atmosphere.

Inside a historic portico dating back to the 1500s, we discover a small paadiso gormet: the La Chiostrina restaurant, led by Chef Stefano Bellini, a true Florentine who I did not miss for a nice interview and to experience his cuisine.

Stefano Bedini

Hello Stefano, the usual question: which car do you drive?
(smiles) I had a Mercedes, some wild boars destroyed it …. and I ended up with a quiet Toyota Corolla.
A trip you would like to take?
I plan to go to Bora Bora for work. There I will find wonderful spices, fresh fruit and lots of shellfish, for dishes that are simple to prepare but very tasty.
Where do you like to spend a free weekend?
For a weekend “out of town”  I like Colonnata, a fraction of the municipality of Carrara, located on the slopes of the Apuan Alps. It is known throughout the world for its white marble quarries and for its lard which has become a fashionable ingredient, but which boasts ancient and wonderful traditions to be discovered on site. If I have a few extra days, I like to spend it on the French Riviera whose colours, flavors and aromas I adore.

Colonnata e le sue cave di marmo

Where did your passion for cooking come from?
From a culinary DNA that was born between the home and the teachings of grandmother Rina. I am in the middle of a generation of cooks, my father managed important restaurants in Florence and my son continues the family tradition, also exported to the United States, in Chicago, where my American mother and my Florentine father continued to cook at Italian.
Your first memory in the kitchen?
The potato tortelli from grandmother Rina, an excellent cook who she also ended up in various television programs recorded in Los Angeles, where she taught how to make fresh pasta.
In my family, teaching has always been the order of the day, it’s not for nothing that I met my partner in a cooking class, where I was the teacher and she was the pupil… well, the passion of stoves bring us together…
Do you cook at home?
Yes, I like both going traditional and experimenting with new combinations, even if I think that improvisation must have a solid knowledge base and a good repertoire of notions that can be revisited by adding, decreasing, changing according to inspiration and the ingredients you have at hand.

Always and never in you fridge….
Always fresh eggs from our farmer, ham and Tuscan pecorino, finocchiona and soppressata. Never pre-packaged or industrially processed foods. I always like to start from fresh, whether to make a velvety soup or a broth, or, to stay on the Florentine theme, a classic black cabbage ribollita or pappa al pomodoro.
Chef, a Tuscan first course that you like?
A dish with “bici”, hand-rolled spagnettoni typical of Siena, but popular throughout Tuscany.
I propose them with a white ragout of veal and thyme with green asparagus and cow’s milk ricotta coulis with walnuts.
My mouth is already watering… Stefano, will you give us the recipe?
Here you go!!

Pici nel ragù bianco di vitella e timo con asparagi verdi e coulis di ricotta vaccina alle noci

Recipes for 6 people:
500 g dry pici (about 20 minutes of cooking)
250 g of fresh asparagus
450 gr veal of which 300 minced
300 g veal broth (obtained with 150 g veal, 100 g celery, 100 carrots, 100 white onion, salt, bay leaves, 1 liter of water. Cook for approx. 1 hour)
2 bay leaves
50 g red onion
100 g white onion
200 g carrots
200 g celery
120 g extra virgin olive oil
80 g white wine
40 g chopped walnuts
20g butter
40 g grated parmesan
Fresh thyme to taste
salt and black pepper to taste

Preparation
Clean the carrots, celery and onion, finely chop and fry in 80 g of EVO oil when the fried begins to color, add the minced meat and brown until it has released all its water, add the thyme and pour over the wine white, once it has evaporated, add the broth and reduce everything over a low heat. Season with salt and pepper.
Separately, remove the end part of the asparagus stems. Cut the stems into rings (keep the tips) and brown them in a pan with 40 g of oil for 30 seconds, then add 200 cl of water and cook for approx. 10 minutes, add salt. Blend everything until you get an asparagus cream.
Cook the pici in plenty of salted water and 5 minutes from the end of cooking add the aspragus tips.
In a pan, combine the veal ragout, the asparagus cream and the drained pici. Jump over high heat mixing everything together. Add the knob of butter and the grated Parmesan and continue to sauté to make the mixture creamy.
Serve and finish with ricotta quenelles, sprinkle with chopped walnuts, add a few leaves of fresh thyme.

INFO
https://www.galleriaaccademiafirenze.it/#
http://www.bargellomusei.beniculturali.it/musei/1/bargello/
http://www.bargellomusei.beniculturali.it/musei/2/medicee/
https://www.villabardini.it/
https://www.mercatocentrale.it/firenze/
https://hotelbernini.duetorrihotels.com/
ristorante La Chiostrina
https://selfiemuseumfirenze.it/

CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle.
Milanese by birth, Cesare lives between New York, Milan and the rest of the world. For WEEKEND PREMIUM he photographs and writes about cities, cultures, lifestyles. He likes to discover both traditional and innovative gastronomic delights. Cesare meets and interview top chefs from all over the world, ‘steals’ their recipes in a ”
non touristy tourist ” style 

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POESIA DI VIAGGIO 2022. E PER PREMIO … FIRENZE

La vincitrice della sezione POESIE IN MONGOLFIERA del concorso POESIA DI VIAGGIO 2022, è stata la giovane poetessa Francesca Santolin. Il premio: un weekend a Firenze. Non poteva essere altrimenti dato che ha vinto con la poesia LIBERA-MENTE TOSCANA. Le abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di lei e del suo weekend-premio a Firenze

Di Francesca Santolin

Sono Francesca, ragazza di provincia cresciuta in un paesino di 2 mila anime, diciamo che Heidi è la mia vicina, più o meno. Crescendo la mia passione per lo studio mi ha portato a vivere a Venezia, durante gli anni dell’Università, inutile dire che me ne sono innamorata e che ha un posto tutto suo nel mio cuore. Poi, per lo stesso motivo, mi sono trasferita a Verona, dove ho iniziato a mettermi alla prova sempre di più, cercando più modi possibili per scoprire il mondo.

Dagli anni a Venezia mi è rimasta la passione per l’arte in ogni sua forma: scoprire nuovi posti, soprattutto quelli nascosti e meno conosciuti, conoscere la storia di ciò che vedo, ammirare le diverse tecniche che non smettono mai di affascinarmi, anche se vengono dimenticate velocemente. Nella vita quotidiana questa passione è difficile da coltivare, tra studi, lavoro e tran tran generale, ma grazie al weekend a Firenze sono riuscita a ricordare la meraviglia che si prova davanti a un’opera d’arte che è ancora lì, davanti ai tuoi occhi, dopo secoli dalla sua creazione: è impossibile, davanti a tanta resistenza, non pensare a tutto ciò che ha visto, e a cui è sopravvissuta, l’opera che hai davanti.

Questo è, in sintesi, ciò che mi ha donato il weekend a Firenze: lo stupore e la meraviglia davanti all’ordinario e allo straordinario, ricordandomi che non dovremmo mai dimenticare di apprezzare la storia che ci dona il passato.

IL WEEKEND-PREMIO A FIRENZE

 Ho deciso di partecipare al concorso “Poesie in Mongolfiera” per mettermi alla prova. Pensavo che la mia poesia venisse letta da pochissime persone: quando poi ho scoperto che non era così ma di aver addirittura vinto… diciamo che non l’ho realizzato subito, anzi, una parte di me ancora non l’ha realizzato, nonostante io abbia già “riscosso” il premio: il weekend a Firenze che mi piace raccontare per riviverlo.

Il primo giorno: sono stata ben accolta dal Grand Hotel Adriatico 4*, in pieno centro, che ha ospitato me e chi mi accompagnava. Ho visitato subito il vicino convento domenicano di Santa Maria Novella e il Mercato Centrale. Sono rimasta così affascinata dal chiostro e dalla struttura del mercato che ho voluto imprimerli nella memoria con l’aiuto delle foto.

Il secondo giorno: una guida, cortesemente offertami dal Grand Hotel Adriatico, mi ha fatto visitare le principali piazze di Firenze e fatto scoprire la farmacia domenicana, incredibile in ogni suo dettaglio, la storia di Firenze e del Palazzo Vecchio, sede del comune: non ho potuto non percorrerlo in ogni suo centimetro. Nel pomeriggio ho visitato gli Uffizi, penso non esistano abbastanza parole per descriverne la bellezza. Sono rimasta affascinata in particolare dalla Primavera di Botticelli e dalla Venere. Certe opere viste dal vivo fanno un effetto ancora più importante. Poi sono andata al ponte vecchio, al tramonto, inutile dire che mi ha catturato, e ho concluso la giornata con una magnifica passeggiata lungo l’Arno.

Il terzo giorno: ho visitato nuovamente gli Uffizi e la parte esterna del Palazzo Vecchio, per apprezzare meglio le parti che non ero riuscita a vedere il giorno prima. Poi, ho dovuto salutare il bellissimo Hotel Adriatico che mi ha ospitata e che sembra un museo, o una galleria d’arte, insomma era in perfetta sintonia con la bellezza della città.

INFO

 WEEKEND PREMIUM e la Segreteria del Concorso “POESIA DI VIAGGIO” ringraziano:

*L’Agenzia SVAGA’ e il Grand Hotel ADRIATICO SVAGĀ (www.svaga.it), Tel 0444 378476

*GRAND HOTEL ADRIATICO (www.hoteladriatico.it) Via Maso Finiguerra 9, 50123 Firenze, Tel: +39 055 27931. Entrambe le strutture sono specializzate per servizi a persone con disabilità




Tendenze 2022: vince l’arte diffusa e la natura sostenibile

di Beba Marsano

Puntuale come ogni anno, il Best in Travel targato Lonely Planet pubblica le tre classifiche di Paesi, regioni e città da visitare nei dodici mesi successivi. Trenta destinazioni in totale (tra cui quella vera rivelazione, che sono i Fiordi Occidentali d’Islanda), che per il 2022 contemplano una sola meta italiana, Firenze, premiata per le iniziative volte a decentrare il turismo. Una per tutte? Il colossale progetto “Uffizi Diffusi”, destinato a portare il suo immenso patrimonio, formato intorno alle collezioni dei Medici, in un centinaio di sedi sull’intero territorio regionale. Ma nel corso dell’anno valgono la (ri)scoperta altri piccoli e grandi centri, investiti di nuova luce in virtù di nuovi musei (Genova) o anniversari di portata storica. Come i 600 anni della nascita di uno dei più splendidi signori del Rinascimento, Federico da Montefeltro, celebrato da un programma di iniziative che vede alleate Urbino e Gubbio, o i 200 anni della morte del massimo esponente della scultura neoclassica, Antonio Canova; in suo onore si uniscono in un unico polo Bassano del Grappa e Possagno, custodi – insieme – del più alto numero di opere canoviane al mondo.

Veduta di Gubbio

Fuori Italia, a occupare la ribalta è soprattutto l’Egitto (ignorato dalla “Bibbia” di Lonely Planet), che nel 2022 celebra il centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon con l’attesissima inaugurazione del Grande Museo Egizio al Cairo, che si annuncia come il più vasto museo archeologico al mondo.

IL tesoro di Tutankhamon al Museo del Cairo

WEEKEND ITALIA

PROCIDA

Capitale italiana della cultura 2022, Procida è quell’isola di contrade variopinte e terrazze panoramiche, che ha ispirato Elsa Morante (vi ambienta L’isola di Arturo) e fatto da sfondo a più di quaranta film, da Detenuto in attesa di giudizio, con Alberto Sordi in una delle rare interpretazioni drammatiche, a Il Postino, con Massimo Troisi e Philippe Noiret. Da vedere, l’antica cittadella carceraria nel formidabile complesso monumentale di Palazzo d’Avalos e l’Abbazia di San Michele Arcangelo su un promontorio a picco sul mare.

FIRENZE

L’unica italiana nella top ten delle città del Best in Travel 2022 targato Lonely Planet. Il motivo? La pluri-offerta culturale (dalle mostre best seller all’attesa apertura del Corridoio Vasariano il prossimo autunno) e “le iniziative tese a decentrare il turismo e renderlo più sostenibile”, ha detto il sindaco Dario Nardella. Il riferimento è al colossale progetto “Uffizi Diffusi” che, nelle parole del direttore Eike Schmidt, promette l’espansione del museo fiorentino in un centinaio di sedi sull’intero territorio regionale.

GENOVA

Il capoluogo ligure riparte dall’arte e dalla cultura. Nel 2022 saluta l’apertura del Museo della Città nella Loggia di Banchi e del Museo dell’Emigrazione nel complesso medievale della Commenda di Prè, oltre alla riapertura di due dei suoi gioielli: Palazzo Rosso, nel cuore di via Garibaldi, completamente riallestito, e Sant’Agostino, il principale museo di scultura in Liguria, custode dell’emozionante monumento funebre di Margherita di Brabante, capolavoro di Giovanni Pisano.

BASSANO DEL GRAPPA E POSSAGNO

Canova 2022, la macchina organizzativa per i 200 anni della morte di Antonio Canova, nasce sotto il segno dell’alleanza tra Bassano del Grappa e Possagno per promuovere la conoscenza dell’opera e dei luoghi del grande scultore. I Musei Civici di Bassano e la Gypsotheca di Possagno, a pochi chilometri gli uni dall’altra, costituiscono infatti, con il loro ingente patrimonio, il polo canoviano più importante al mondo.

URBINO-GUBBIO

In onore dei 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, condottiero e mecenate, un intenso programma di celebrazioni unirà Urbino, dove il duca stabilì la sua corte, e Gubbio, città in cui nacque. Fulcro del progetto due grandi mostre, alle quali si affiancano convegni, un ciclo di incontri, spettacoli dal vivo e la quarantesima edizione della Festa del duca (13-15 agosto), che animerà Urbino con la rievocazione della vita quotidiana dell’epoca.

Il Palazzo Ducale di Urbino

VIAGGI MONDO

AUCKLAND (Nuova Zelanda)

Per quanto riguarda le città, in testa all’indice di gradimento Lonely Planet c’è Auckland, il porto più importante della Nuova Zelanda in virtù della posizione sulle rotte transpacifiche e città eterogenea, la cui area metropolitane include 53 vulcani, più di 50 isole, tre regioni vinicole e un gran numero di spiagge. Gli autori della guida l’hanno scelta per la capacità di trasformare la crisi in opportunità, poiché dopo la pandemia la scena culturale è completamente rifiorita.

NORVEGIA

Secondo l’Indice di sviluppo umano, tra i posti migliori al mondo in cui vivere c’è la Norvegia. Terra di spettacolari bellezze naturali, ma anche Paese all’avanguardia in termini di sostenibilità e tecnologia verde. Nel 2022 si presenta con il nuovissimo, imperdibile Museo Munch sul fiordo di Oslo.

Il Museo Munch di Oslo

FIORDI OCCIDENTALI ISLANDESI 

Quasi irraggiungibili, collegati al resto del Paese da un piccolo istmo di 7 chilometri, i Fiordi Occidentali islandesi costituiscono con i loro panorami immensi, i ghiacciai, le cascate, le imponenti maree, la regione più affascinante, selvaggia e remota dell’isola. Regno di foche, volpi artiche, pulcinelle di mare, sono secondo Lonely Planet la destinazione perfetta per un viaggio in una natura incorrotta, ancora lontana dai flussi turistici.

EGITTO

Il 2022 segna l’anno di rilancio dell’Egitto, che festeggia il centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon con l’attesissima inaugurazione – più volte rimandata – del Grande Museo Egizio al Cairo, in prossimità delle piramidi di Giza. Progetto da un miliardo di dollari per quello che si presenta come il più grande museo archeologico al mondo: 490mila metri quadri occupati da 5600 reperti straordinari, tra cui il tesoro al gran completo del faraone bambino.

ISOLE COOK 

L’arcipelago più lontano del mondo. Quello, sull’atlante, sempre ai margini di pagina, distante da noi ben 12 fusi orari e 24 ore di volo. Una manciata di atolli corallini nella sconfinata chiazza blu del Pacifico: 15 isole principali su oltre 2milioni di chilometri quadrati (quasi 10 volte l’Italia), di cui la metà destinati a parco marino, il più grande del pianeta. Nella capitale Rarotonga, cresciuta intorno a un cono vulcanico tappezzato di giungla, si fa anche trekking sul tracciato del Cross Island Trek, quattro ore di cammino per guadagnarsi incantevoli panorami sulla laguna.




Che cosa fare il prossimo weekend tra escursioni e mostre

Le regioni italiane continuano a cambiare colore, e ancora non ci si può spostare da una all’altra. Tuttavia, il nostro paese non si ferma e, pur nel rispetto delle regole anti Covid, è possibile prendere parte a escursioni e visite guidate all’aperto oppure visitare mostre e musei laddove questo sia possibile. Ecco, allora, come di consueto, la selezione di eventi che abbiamo selezionato per voi per il weekend del 27 e 28 febbraio.

A Verona una visita guidata serale al Lazzaretto

Sabato 27 febbraio, a Verona è in programma una passeggiata urbana serale alla scoperta del quartiere San Pancrazio. Il ritrovo per la partenza è alle 18, in via 28 marzo, presso il parcheggio dell’area Poggi. La passeggiata ha una durata di circa 2 ore e terminerà attorno alle 20.

Il Lazzaretto di Verona

Si potrà andare alla scoperta di un ambiente ancora selvaggio, a poco distanza dal centro storico, camminando sotto la luce della luna e con l’ausilio di quella delle torce nel Parco dell’Adige, accompagnati dal canto degli uccelli e dal racconto di una guida dell’Associazione Guide Ippogrifo, che racconterà storia, curiosità e architettura del quartiere San Pancrazio.

Veduta aerea del Lazzaretto di Verona

Per l’occasione, in via straordinaria, sarà aperto il Lazzaretto, dove si terrà una breve performance notturna basata sulle cronache che nei secoli passati raccontavano di pestilenze, epidemie ed episodi avvenuti in questo luogo un tempo tragico. I partecipanti saranno muniti di auricolari per rispettare il distanziamento anti Covid e dovranno indossare la mascherina. Obbligatorio munirsi di torcia. La quota di partecipazione è di 10 euro a persona.

INFO: tel 339/8717091, info@infoverona.it

A Forlì una passeggiata tra i sapori

Sia sabato 27 che domenica 28 febbraio, si può prendere parte all’iniziativa Passeggiare con gusto: un itinerario sulle colline romagnole, una bella passeggiata nella natura sulle colline al confine tra Faenza e Forlì. La passeggiata è organizzata dall’Azienda agricola Rio del Sol e dall’agriturismo La Sabbiona e il percorso può essere fatto sia a piedi, anche con i bastoncini da nordic walking, che in bicicletta.

La Casetta dei Mirtilli Rio Sol

L’itinerario di 5 km parte dalla Casetta dei Mirtilli Rio del Sol, in via dei Sabbioni, a Forlì, e ha come meta finale l’agriturismo La Sabbiona, in via Oriolo 10, a Faenza, o viceversa. Si cammina nelle atmosfere tranquille delle colline di Oriolo dei Fichi, dominate da una torre medievale e sono previste due tappe golose per una degustazione di prodotti tipici del territorio.

La Torre di Oriolo dei Fichi

Dalle 8 alle 10.30, infatti, alla Casetta dei Mirtilli i partecipanti potranno iniziare la giornata con una colazione a base di yogurt, biscotti, pane, burro e marmellata e succhi di frutta. Dalle 10 alle 13, presso l’agriturismo La Sabbiona, si potrà invece fare un aperitivo di prodotti tipici con un abbinamento di vini.

Alla partenza sarà consegnata una tessera per la colazione e l’aperitivo (al costo di 16 euro) e sarà indicato il percorso più breve che congiunge le due aziende. Colazione e aperitivo saranno serviti all’aperto nel rispetto delle norme di sicurezza. Al momento dell’arrivo alla Casetta dei Mirtilli e all’agriturismo è obbligatorio indossare la mascherina e mantenere il distanziamento. Indossare scarponcini da trekking.

INFO: tel 335/8343313 o 339/8088302

A Firenze Dante torna a Palazzo Vecchio

Fino al 31 maggio, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio si può ammirare un raro ritratto di Dante Alighieri, opera del concittadino Agnolo Bronzino, prestato per l’esposizione da un collezionista privato. La storia di questo dipinto è assai affascinante. Si tratta di un olio su tela realizzato tra il 1532 e il 1533, di cui parla anche Giorgio Vasari nella “Vita del Bronzino”. Il dipinto fu commissionato al Bronzino dal banchiere fiorentino Bartolomeo Bettini, insieme a quelli di Petrarca e Boccaccio, per ornare una stanza della sua casa, nelle lunette delle pareti e al centro di una tavola con “Venere e Cupido” dipinta dal Pontormo si cartone di Michelangelo.

Il ritratto di Dante del Bronzino in mostra a Palazzo Vecchio

Il progetto, tuttavia, rimase incompiuto e dei tre ritratti commissionati a Bronzino, solo quello di Dante è giunto fino a noi. Dato a lungo per disperso, è stato infatti ritrovato in una collezione privata fiorentina e riconosciuto come originale.  L’esposizione si colloca tra le iniziative per i 700 anni della morte di Dante Alighieri.

Particolare del dipinto, nel libro, ci sono i versi del XXV Canto del Paradiso

Nel dipinto sono riconoscibili citazioni all’Inferno, simboleggiato dalle fiamme in basso a sinistra, al Purgatorio, la montagna a destra, e al Paradiso (il bagliore dorato sulla sinistra). Sul libro che Dante tiene in mano sono riportati alcuni versi del XXV Canto del Paradiso con riferimento all’esilio.

INFO: www.comune.fi.it

A Roma per “dare la caccia” a Caravaggio

Domenica 28 febbraio, dalle 16 alle 17.30, l’associazione Cicero in Rome propone una divertente caccia fotografica “Sulle tracce di Caravaggio”, dedicata a ragazzi dai 10 ai 14 anni e ai loro accompagnatori. Durante questo divertente gioco didattico, i partecipanti seguiranno le tracce del pittore, tra vie, piazze e vicoli del centro storico di Roma, nell’ambito di una caccia fotografica guidata, per conoscere l’uomo e l’artista attraverso le sue opere e la sua vita avventurosa e travagliata.

Si parte da Piazza del Popolo e la “caccia” si svolge nella zona di Largo di Torre Argentina, Piazza Navona e il Pantheon. L’evento è a numero chiuso (min 5, max 16 partecipanti) e si tiene nel rispetto delle norme anti Covid. La quota di partecipazione per ogni partecipante, sia adulto che ragazzo, è di € 10 a cui si aggiungono € 2 per l’affitto degli auricolari per ascoltare la guida dal vivo. Per ogni nucleo familiare il numero massimo di adulti è di 2. Deve comunque partecipare un adulto responsabile per ogni ragazzo.

INFO: tel 347/5034600, simoscad@gmail.com o ciceroinrome@hotmail.it pagina Facebook www.facebook.com/CiceroinRome/

A Napoli per la grande mostra “Gli Etruschi e il MANN”

Fino al 31 maggio, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, ospita la grande mostra “Gli Etruschi e il MANN”, che espone più di duecento opere, selezionate dopo un’attenta campagna di studio, documentazione e restauro. La mostra abbraccia un arco temporale di circa sei secoli, dal X al IV secolo a.C. e intende ricostruire le fondamenta storiche di questa misteriosa popolazione, che diede vita a una fiorente civiltà.

Il percorso di visita si articola su due nuclei tematici, composti ognuno da reperti rari e preziosi. “Gli Etruschi in Campania” ha un carattere prettamente archeologico, con approfondimenti basati sulla presenza degli Etruschi nella regione, dagli albori della loro civiltà nel I millennio a.C. al loro declino. Nella sezione “Gli Etruschi al MANN”, invece, vengono valorizzati i materiali e i reperti etruschi proveniente da aree esterne alla Campania e acquisiti sul mercato collezionistico dal Museo di Napoli.

INFO: www.museoarcheologiconapoli.it

 

Alla scoperta di Bari sotterranea

 Domenica 28 febbraio, dalle 17, si può andare alla scoperta di “Bari sotto la città”, un percorso urbano attraverso i secoli, dalla città imperiale romana a quella rinascimentale. Si potranno così conoscere e ammirare le testimonianze archeologiche e architettoniche che documentano la storia millenaria della città. Si parte dalle mura bizantine e si esplora la periferia del borgo antico, il quartiere ebraico e quello armeno.

Si osserverà la sequenza archeologica della città, conservata presso la Cattedrale di San Sabino e nei resti della chiesa di Santa Maria del Buonconsiglio. Il percorso tocca il Succorpo della Cattedrale, la domus romana, il mosaico di Timoteo, e la chiesa bizantina. Il ritrovo per la partenza è alle 17 in Piazza Odegitria, presso la Cattedrale. La quota di partecipazione è di € 10 + 3 € di ingresso al Succorpo. Prenotazione obbligatoria.

INFO: tel 340/3394708, info@pugliarte.it

A Palermo escursione alla grotta dell’eremita con i falconi

Sia sabato 27 che domenica 28 febbraio, a Palermo, l’associazione Falcon Walks organizza un’avventurosa escursione alla Grotta dell’Eremita con inediti compagni di viaggio: i rapaci Akira ed Harry. Il ritrovo per la partenza è in Corso Baldassarre Scaduto 3, mentre la meta è il Monte Catalfano, dove si potrà esplorare la misteriosa grotta.

La grotta dell’Eremita

Il rientro è previsto per le 16. Si consiglia un abbigliamento comodo e adatto alla stagione, portare con sé la colazione e il pranzo al sacco e una scorta di acqua. La quota di partecipazione è di € 10 per gli adulti e di € 8 per i ragazzi dai 10 ai 18 anni. Minori di 10 anni gratis.

Uno dei rapaci “compagni di viaggio”

Le prenotazioni si effettuano sulla pagina Facebook Falcon Walks  entro le ore 13 di venerdì 26 febbraio, specificando numero di adulti e bambini, età e contatto telefonico. Non è consentita la presenza di animali. L’evento si tiene nel rispetto delle norme anti Covid.

INFO: tel 329/2236060, www.facebook.com/FalconWalks




Firenze come non l’avete mai vista. Con la Peugeot 508 Hybrid Plug In

Vi abbiamo suggerito nel nostro articolo di visitare Firenze approfittando di un periodo in cui la città “culla del Rinascimento” è poco affollata. Ci siamo stati anche noi, in maniera del tutto inedita e con una compagna di viaggio molto speciale, la I Peugeot 508 Hybrid Plug In, un’auto ibrida che ci consente di ammirare la città in maniera totalmente “green” e, grazie a un permesso speciale, siamo entrati anche nella zona pedonale per “raccontarvi” Firenze.

Arriviamo in città e raggiungiamo l’hotel Ville sull’Arno , dove ci sono le colonnine per la ricarica della nostra green car. Giusto il tempo di appoggiare la valigia e ci dirigiamo subito nel centro storico.

Una Firenze inedita

Oggi gironzolare per la città toscana con il naso all’insù, tracciare nuovi percorsi cittadini, o semplicemente farsi guidare dall’istinto per visitare nuovi angoli di sconosciuti quartieri è un’esperienza alla quale non si può e non si deve rinunciare.

Le stesse tappe “fisse” di una visita fiorentina si mostrano sotto una nuova veste: dal Duomo al Battistero, da Piazza della Signoria a Santa Croce, all’Abbazia di San Miniato (che domina la città dall’alto). Senza dimenticare Ponte Vecchio e piazzale Michelangelo (il balcone di Firenze). Così riaffiorano suggestivi scorci, prima brulicanti di turisti e impossibile da apprezzare appieno.

L’esempio più eclatante, però, è quello degli Uffizi: addio alle interminabili code sotto il sole; adesso si entra subito, senza perdere nemmeno un attimo in fila. Dopo le tradizionali rampe di scale, ecco le gallerie, dove può anche succedere di non vedere nessuno, a parte qualche custode.

Ammirare “La nascita di Venere” o “La primavera” di Botticelli, così come “L’annunciazione di Leonardo” o il “Tondo Doni” di Michelangelo senza nessun altro che disturbi la nostra visita non ha prezzo.

Lasciamo che Firenze ci tratti da vip, approfittiamo del privilegio di rivisitarla come fosse in esclusiva per noi e di riscoprirla ancora meravigliosa, tra le sue strette vie oggi più silenziose, senza folla o code per entrare nei musei. Godiamo di questo spazio e tempo ritrovato per essere i primi testimoni di una sua rinnovata bellezza.

Nel centro di Firenze a zero emissioni.

La bellezza di Firenze si rispecchia anche nella nostra compagna di viaggio, la nuova Peugeot 508 Hybrid. Oltre alle linee, la mancanza delle cornici ai finestrini esprime una chiara vocazione stilistica da coupé e una altrettanto evidente intenzione di superare gli schemi delle altre ammiraglie presenti sul mercato.

Ma la particolarità di un design distintivo non è l’unico vanto della Peugeot 508. L’articolata gamma di questo modello propone una versione plug-in hybrid, lo stato dell’arte della tecnologia ibrida, che permette di viaggiare per diverse decine di km in modalità 100% elettrica.

Così entriamo nel centro storico di Firenze a zero emissioni. Grazie a un permesso speciale, giriamo tra piazza della Signoria e il Duomo, sempre in elettrico. Un’occasione unica, un privilegio. Dal Battistero a piazza della Repubblica, dove c’è Gilli, il più antico caffè di Firenze, salotto della città da oltre 270 anni, ancora chiuso a causa della crisi generata dal Covid-19. L’auto è talmente silenziosa che quasi la gente per strada non si accorge del nostro passaggio.

Solo nel momento in cui si volta allora prende consapevolezza del fatto che stiamo passando accanto a loro. Firenze è al quinto posto in Italia per mobilità green. Lo afferma il rapporto di Legambiente Città Mez 2020, che analizza i risultati raggiunti da 104 città italiane nella transizione verso la mobilità a emissioni zero.

L’Assessora al turismo Cecilia Del Re: “È il momento giusto per venire a Firenze”

Di Raffaele d’Argenzio

“In questi giorni stiamo vivendo una Firenze inedita”, afferma Cecilia del Re, assessore all’urbanistica, ambiente e turismo. Di solito questa città è meta di ingenti flussi turistici che spesso la rendono un po’ congestionata. Adesso, invece, si respira un’atmosfera speciale. Una pace e una tranquillità che rendono davvero unica la visita di Firenze. Venite a scoprirla, perché così forse non la rivedrete mai più”. Un nuovo “Rinascimento”, quindi, che mostri la bellezza e l’incanto della destinazione più desiderata al mondo.

Siamo qui sull’Arno, tranquillo e bellissimo e c’è anche una Firenze un po’ più tranquilla e meno invasa.  Non è che questa Firenze ora possa piacere di più, che le prenotazioni portano turismo più di classe e tranquillo in modo che si possa godere di più della città?

“Questo è un tema annoso, però devo dire che come in tutte le cose anche nell’ambito del turismo e della viabilità della città deve essere trovato un equilibrio. In questi giorni stiamo vivendo una Firenze inedita, di solito Firenze e meta di grandi e ingenti flussi turistici che la rendono un po’ congestionata, soprattutto nelle zone del centro storico. In questi giorni si respira invece un’atmosfera speciale, una pace e una tranquillità che rendono davvero unica la visita di Firenze in questo periodo. Quindi questo è un messaggio che vogliamo lanciare: venite a Firenze per l’estate e l’autunno 2020 perché questa può essere un’occasione perché cosi forse non la rivedrete mai più”.

Ma non può essere invece l‘occasione per proseguire a vedere una Firenze cosi, con un turismo meno concentrato, ma per tutto l’anno?

La destagionalizzazione dei flussi è un obiettivo importante di questa amministrazione come il decentramento dei flussi turistici, perché fino a ora abbiamo avuto 13-14 milioni di turisti l’anno che si sono concentrati sempre su questa parte del territorio così piccola, che è quella del centro storico. Quindi 5 km quadrati su 105. La destagionalizzazione e decentralizzazione dei flussi sono degli obiettivi importanti che ci impegneremo ancora a perseguire con maggiore attenzione”.

“Senza dubbio il turismo è parte dell’economia locale, parte dell’identità di Firenze, una città che non è solo dei Fiorentini, ma è un patrimonio del mondo. Quindi pensare di chiudere l’ingresso ai visitatori sarebbe ingiusto per chi vuole visitarla e metterebbe in crisi un settore come il turismo e tutto l’indotto di un settore che rappresenta il 15% di occupazione del tessuto fiorentino. Non va demonizzato il turismo ma va governato e questo è un obiettivo a cui stiamo lavorando anche in questa fase di tranquillità, in cui dobbiamo tutti metterci in discussione. Stiamo lavorando per promuovere un turismo sostenibile e di qualità con accordi e collaborazioni più strette con gli operatori privati.  Sono le guide turistiche e i tour operator a fare il governo dei flussi e con loro stiamo progettando nuove visite”.

In tema di sostenibilità, noi siamo venuti a Firenze con un’auto ibrida. Che cosa pensa delle auto elettriche?

“Sosteniamo tutte le politiche volte a promuovere una mobilità sostenibile. Dovete sapere che siamo la prima città per numero di colonnine elettriche di ricarica in Italia. Questo appunto anche grazie a un progetto europeo che abbiamo vinto e grazie al quale abbiamo installato queste colonnine che permettono ai cittadini di poter piacevolmente utilizzare un’auto elettrica privata”.

Quindi noi potremo rifornirci di elettricità da una di queste colonnine?

Assolutamente sì, le abbiamo grazie alla nostra partecipata Filpis spa e poi grazie a un progetto con Enel, abbiamo anche nove colonnine fast recharge, quindi con una carica elettrica super veloce, che permettono in soli 20 minuti di ricaricare completamente la macchina. Questo è stato possibile sempre grazie a un progetto europeo, che ci ha permesso di mettere in strada 70 taxi elettrici. Dopodiché alcune di queste colonnine le abbiamo rese disponibili anche ai cittadini comuni”.

Come funziona l’ingresso nel centro storico in auto? Le auto elettriche possono entrare nelle ZTL e devono pagare qualcosa?

“Nelle zone ZTL le auto possono entrare senza dover pagare. Questa è un’altra politica che abbiamo adottato per promuovere la mobilità sostenibile. Un’auto non elettrica deve avere un permesso e normalmente non può entrare, invece un’elettrica può farlo tranquillamente senza dover pagare. Lo stesso vale per le auto ibride. Le auto ibride ed elettriche sono esentate dal pagamento dei parcheggi”

INFO

www.feelflorence.it

…scopri dove mangiare e dormire a Firenze e la Peugeot 508 Hybrid a pagina 2…

Al ristorante Frescobaldi e Al Vecchio Vinaio si gusta la tradizione toscana  

Per una pausa pranzo davvero premium, vi consigliamo il nuovo ristorante Frescobaldi, affacciato su Palazzo Vecchio, nella suggestiva cornice di Piazza della Signoria. Un locale chic e di lusso, con ambienti retrò, caldi e accoglienti. Nel menù, carne e pesce, pasta e pane fatti in casa, ricette storiche della famiglia rivisitate, con una forte attenzione alla tradizione toscana, alle materie prime e alla valorizzazione dei prodotti stagionali e del territorio. Il tutto abbinato a una carta dei vini che annovera etichette delle Tenute Frescobaldi e una selezione di quelle provenienti dalle migliori cantine italiane.

Per un pasto veloce, ma non volete rinunciare al gusto il locale “cult” di Firenze è All’Antico Vinaio in via dei Neri, che propone panini e schiacciate con ingredienti di qualità tra salumi, formaggi e verdure di stagione. Il tutto accompagnato da birra e vini.

Ville sull’Arno, nelle stanze della nobiltà fiorentina

Adagiato sulla sponda dell’Arno, ci attende un elegante resort cinque stelle, un’oasi cittadina a pochi passi dal centro storico. Ville sull’Arno, conosciuta come “la Casaccia” nel 1400, oggi è il rilassante Urban Resort del gruppo alberghiero Planetaria Hotels.

Nell’Ottocento, da antica dimora di campagna dell’alta nobiltà fiorentina, la struttura divenne cenacolo dei Macchiaioli e luogo di accesi dibattiti intellettuali e culturali. Dopo un accurato piano di recupero, Ville sull’Arno è stata completamente rinnovata: oggi le calde atmosfere dell’antica residenza sposano la ricercatezza degli arredi e degli ambienti.

Un posto magico, per godersi l’incantevole vista sul fiume, l’amabile giardino e la sua piscina riscaldata, la romantica Spa, e i deliziosi piatti di uno chef d’eccezione. Tutto a poco più di 2 chilometri dal centro storico.

INFO

Ville sull’Arno****, Lungarno Cristoforo Colombo 1/3/5, Firenze, tel 055/670971, www.villesullarno.com

Peugeot 508 Hybrid, la nostra compagna di viaggio

A dominare, nell’abitacolo della Peugeot 508 Hybrid, è il Peugeot i-Cockpit, che spicca per la nuova ergonomia che accentua la sensazione di benessere a bordo, esaltando il confort ed appagando la guida, incrementando allo stesso tempo il livello di sicurezza. Allestimento GT.

Quattro le modalità di guida, in funzione del contesto e delle prestazioni richieste: Electric (prevede la trazione 100% elettrica con la quale si può raggiungere una velocità massima di 135 km/h e consente naturalmente di accedere alle aree Ztl o di potersi muovere anche in caso di blocco del traffico per motivi ambientali), Hybrid (utilizza invece al meglio la combinazione tra il motore a benzina e quello elettrico che possono funzionare in sinergia o venire attivati singolarmente), Sport (esalta le prestazioni della vettura, erogando la massima potenza di sistema) e Comfort (che associa la modalità di guida Hybrid alle sospensioni a smorzamento controllato). Prestazioni: velocità massima di 230 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi.

Il prezzo della 508 ibrida plug-in (allestimento GT, come la nostra) è di 53.180 euro. Il listino parte da 47.180 euro. Per la station wagon occorrono 900 euro in più.




Tesori low cost. Firenze, ecco come visitarla risparmiando

Culla del Rinascimento italiano, “capitale” della potente famiglia dei Medici e custode di capolavori di arte mondiale, Firenze è un’altra città da visitare sfruttando il momento in cui i flussi turistici sono inferiori, facendo meno fila per visitare musei monumenti e approfittando delle offerte delle strutture ricettive.

Tuttavia, Firenze è una città per tutte le tasche e affianca alberghi di lusso e ristoranti stellate a sistemazioni a buon mercato, osterie, trattorie e chioschi dove alloggiare e mangiare spendendo poco. Ecco, allora, i nostri suggerimenti per visitare il capoluogo toscano risparmiando.

I tesori del centro a portata di…piedi

A differenza di altre grandi città, il centro storico di Firenze, dove si concentrano i principali monumenti e musei, si può visitare tranquillamente a piedi. L’efficiente rete di piste ciclabili consente poi di muoversi agilmente anche in bicicletta.

Per esempio, fino a Piazzale Michelangelo, per ammirare la città dall’alto. Presso gli Info point, poi sono disponibili gratuitamente le mappe delle piste ciclabili. Per raggiungere sempre Piazzale Michelangelo, oppure Fiesole, invece, si può prendere anche un autobus delle linee urbane, al prezzo di una corsa semplice.

Firenze, un museo a cielo aperto

Il centro storico di Firenze è un vero e proprio museo a cielo aperto. Molte chiese e monumenti sono a ingresso gratuito. Il seguente itinerario, di circa 1 km, che va da Piazza San Lorenzo a Ponte Vecchio, consente di visitare tutti i principali.

Se arrivate in treno, ad appena 10 minuti a piedi dalla stazione si raggiunge Piazza San Lorenzo, con l’omonima basilica, prima tappa dell’itinerario, il cui nucleo originario risale al IV secolo. Girate poi dietro alla chiesa e fermatevi alla splendida Cappella dei Principi, dove si trovano le tombe medicee e la Sagrestia nuova, che custodisce alcuni capolavori di Michelangelo. Sempre in Piazza San Lorenzo si trova la Biblioteca Mediceo Laurenziana .

Da Piazza San Lorenzo proseguite lungo via Gori per poi prendere a destra Via Martelli in direzione del Duomo. Se avete tempo potete fare una piccola deviazione in via Cavour per ammirare Palazzo Medici-Riccardi, che fu una delle residenze più sontuose della famiglia Medici, poi passata ai banchieri Riccardi nel corso del Settecento.

Il cuore di Firenze, da Piazza Duomo a Ponte Vecchio

Proseguite poi fino a Piazza del Duomo per ammirare la maestosa Cattedrale di Santa Maria del Fiore (ingresso gratuito) con l’inconfondibile cupola del Brunelleschi, “protagonista” anche del serial TV dedicato alla famiglia Medici.

Se avete tempo, potete salire anche sulla famosa cupola (intero € 20, ridotto € 10) e sul Campanile di Giotto (intero € 15, ridotto € 7), per ammirare la città dall’alto e vivere emozioni indimenticabili.

Sulla piazza si affaccia anche il Battistero di San Giovanni (intero € 5, ridotto € 3) mentre appena dietro vale una visita il Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore (intero € 10, ridotto € 5) il cui pezzo forte è la Porta del Paradiso del Brunelleschi, in oro massiccio. Biglietto cumulativo Museo + Battistero intero € 10, ridotto € 5 (disponibile dal 1° luglio 2020). Per info su orari e prenotazione (necessaria): operaduomo.firenze.it

Da Piazza Duomo proseguite in direzione dell’Arno, sulla destra vi imbatterete nella Loggia del Bigallo, mentre a sinistra si trova il Museo della Misericordia.

Prendete poi via de’ Calzaiuoli, una delle strade storiche di Firenze, costellata di negozi alla moda e locali eleganti. Percorretela fino in fondo, arriverete in Piazza della Signoria, sulla quale si erge il meraviglioso Palazzo Vecchio, introdotto dalla gigantesca figura del David di Michelangelo (una copia). Al cortile di Palazzo Vecchio si può accedere gratis. L’ingresso al museo invece è a pagamento.

Di fianco a Palazzo Vecchio si trova la splendida Loggia dei Lanzi, trecentesca, che custodisce alcune statue di epoca romana e capolavori del Cinquecento, tra cui il Perseo di Benvenuto Cellini e il Ratto delle Sabine del Giambologna.

Passando davanti alla Loggia dei Lanzi, vi troverete sulla strada che porta agli Uffizi, che meritano senz’altro una visita, soprattutto in questo periodo in cui la fila sarà sicuramente minore. Per arrivare a Ponte Vecchio, invece, da Palazzo Vecchio prendete via Vacchereggia e svoltate a sinistra su via Por Santa Maria.

….scopri dove mangiare con poco a Firenze nella 2° pagina…

I musei di Firenze

A Firenze ci sono 75 musei e fare una scelta è indispensabile, soprattutto se il tempo di permanenza è limitato. I più visitati sono la Galleria degli Uffizi, dove sono conservati i capolavori della storia dell’arte italiana, tra cui la Nascita di Venere e la Primavera di Botticelli, e poi opere di Giotto, Michelangelo, Raffaello, Leonardo, Caravaggio e Tiziano, per citarne solo alcuni, e le Gallerie dell’Accademia.

L’ingresso agli Uffizi costa € 20 (intero), ma con un biglietto cumulativo di € 38 (da marzo a ottobre) e di € 18 (da novembre a febbraio) si possono visitare anche Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli. Ricordiamo poi, che da novembre a marzo, la prima domenica di ogni mese, i musei statali si possono visitare gratuitamente. Oltre agli Uffizi, quindi, anche le Gallerie dell’Accademia, il Museo Nazionale del Bargello e le Cappelle Medicee.

Si possono invece visitare gratis i giardini storici, tranne Boboli che prevede un biglietto, come il Giardino delle Rose, le Ville Medicee di Petraia e Castello, il giardino del Museo Stibbert, il Parco di Villa Il Ventaglio, e il Parco delle Cascine.

Ingresso gratuito anche per visitare i cenacoli. Tra i più belli ci sono quello di Sant’Apollonia, il Cenacolo di San Salvi con l’Ultima cena di Andrea del Sarto e il Cenacolo del Ghirlandaio, nel refettorio del Convento di Ognissanti.

Mangiare con poco? C’è lo street food

Firenze non manca certo di pizzerie, trattorie e osterie dove mangiare a prezzi ragionevoli, ma le vere specialità del luogo si gustano dai “trippai”, chioschi disseminati un po’ ovunque.

Qui si gusta lo street food fiorentino per eccellenza, il panino con il lampredotto. Si tratta di frattaglie bovine che vengono cotte a lungo, tagliato in strisce sottili e messo in un panino condito con olio, sale e salse a piacere.

In questi chioschi si può trovare anche la trippa alla fiorentina, da mangiare rigorosamente in piedi. Potete trovare un elenco dei trippai fiorentini qui.

Un altro dei “luoghi del gusto” di Firenze da non perdere è il Mercato Centrale di San Lorenzo, aperto tutti i giorni dalle 10 a mezzanotte. Al primo piano si trovano 12 botteghe del gusto e più di 500 posti a sedere dove gustare piatti tipici e di qualità, tra cui salumi, formaggi, panini con lampredotto, pizza, pesce, polpette e fritti, ma anche pasticceria e caffetteria, dolci, confetture e cioccolato. C’è persino un’enoteca dove degustare Chianti e altri vini.

Dormire a Firenze senza spendere troppo

Firenze si conferma una città per tutte le tasche anche per quanto riguarda le sistemazioni. Oltre a B&B, camere in affitto e hotel economici e graziosi, anche gli alberghi di livello medio-alto offrono spesso promozioni e sconti. Per monitorare le offerte e qualche suggerimento potete cliccare qui

INFO

www.firenzeturismo.it

www.visitflorence.com




A Firenze un’occasione unica per visitare il “Giardino dell’Iris”

La sua particolarità, oltre alla sua bellezza, è che rimane aperto per appena un mese all’anno, durante il quale si può visitare gratuitamente. È lo splendido Giardino dell’Iris di Firenze, che in questo periodo dell’anno regala uno spettacolo mozzafiato, composto da centinaia di fiori multicolori, in uno dei punti più belli e panoramici di Firenze, la terrazza di Piazzale Michelangelo.

Quest’anno il giardino rimane aperto solo fino al prossimo 20 maggio. Rimangono, quindi, ancora pochi giorni per visitarlo. Negli oltre due ettari e mezzo di giardino, suddivisi tra viottoli di pietra, piazzole, aree relax e un laghetto artificiale, fioriscono circa duemila varietà di iris, tra cui molte specie protette, provenienti da tutto il mondo, e le varietà inviate per le varie edizioni del Concorso Internazionale dell’Iris, tra Iris barbate alte e da bordura, iris giapponesi, sibirica, louisiana e specie spontanee.

L’iris è il Giardino sono legati alla città di Firenze da un rapporto molto stretto. Molti storici, infatti, sostengono che il fiore stilizzato sul gonfalone della città sia un iris e non un giglio. Il Giardino dell’Iris invece nasce nel 1954 per ospitare il Concorso Internazionale annuale per le migliori varietà di Iris, il “Premio Firenze”. Da allora, il concorso si è tenuto ogni anno e, per l’occasione, specialisti botanici, ibridatori, orticoltori provenienti da tutto il mondo hanno partecipato e operato nel Giardino.

Nessuno, tuttavia, è ancora riuscito a vincere la “sfida” lanciata dagli organizzatori: la realizzazione di un iris rosso scarlatto, come quello che campeggia sul gonfalone di Firenze. Gli iris nascono fondamentalmente viola, ma anche questo colore è entrato a far parte della storia fiorentina.

Gli orari e i corsi

Il Giardino dell’Iris si può visitare fino al 20 maggio dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.30. Il sabato e la domenica con orario continuato 10-19.30.

È poi possibile partecipare agli eventi e alle attività presso il Giardino. Per esempio, domenica 12 maggio, dalle 10, si può prendere parte a un Corso di ibridazione, con lezioni teoriche e pratiche con possibilità di realizzare un vero e proprio incrocio. La quota di partecipazione è di € 25 a persona.

Nelle giornate del 13, 14 e 15 maggio, dalle 10.30 alle 13.30 si può invece prendere parte al corso di pittura “Dal fiore allo schizzo” per imparare a catturate impressioni di forme e colori dal vero. Il costo per una singola lezione è di € 45, pacchetto di tre lezioni € 110.

INFO
www.societaitalianairis.com




Firenze: culla del rinascimento e non solo

La “culla del Rinascimento” svela sotto Palazzo Vecchio i resti del teatro romano, risalente alla fase coloniale della città: riportati alla luce il vomitorium, corridoio centrale accesso per gli spettatori (stimabili tra gli 8 e i 10mila), databile tra il I e il II secolo d.c., e il margine interno dell’orchestra, riservata alle autorità.

Museo Stefano Bardini

Visitabili gli ambienti decorati e affrescati del negozio originario, museo e sede di produzione dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella: nata nel 1221, con l’utilizzo da parte dei Frati domenicani di erbe per unguenti medicamentosi, dal 1612 apre al pubblico e nel 1886 diviene laica e di richiamo internazionale. Notevoli gli ambienti del Museo Stefano Bardini, antiquario che nel 1922 donò alla città il museo di famiglia, con pregevoli opere di Donatello, Pollaiolo, Beccafumi. Oltre a Boboli, da vedere i giardini Bardini, Corsi e Torreggiani.

Info: www.comune.fi.it




Pasqua a Firenze per la Cerimonia dello scoppio del carro

È un modo davvero originale di celebrare la Pasqua, ma antico di millenni. A Firenze, infatti, la domenica di Pasqua, che quest’anno cade il 1° aprile, si rinnova la tradizione della Cerimonia dello Scoppio del Carro, una celebrazione storica e religiosa insieme che attrae migliaia di visitatori, cittadini e curiosi.

Una storia che risale alle Crociate

Le origini della Cerimonia dello Scoppio del carro avrebbero origine durante la Prima Crociata della Guerra Santa, nel 1099. Un giovane fiorentino appartenente alla nobile famiglia dei Pazzi, detto Pazzino, fu il primo a scalare il muro di Gerusalemme e innalzare il vessillo cristiano.

Come premio per il suo coraggio, ricevette in dono tre pietre focaie provenienti dal Santo Sepolcro che conservò con sé fino alla fine della Crociata e portò a Firenze. Le tre pietre vennero in seguito utilizzate per donare una “scintilla di fuoco santo”, dopo la benedizione, alle famiglie, per accendere il focolare domestico, come simbolo della Resurrezione di Cristo. Oggi, le reliquie sono conservate nella Chiesa dei SS Apostoli.

La Cerimonia dello Scoppio del Carro è invece una tradizione che risale al 1622, quando, per la prima volta, venne realizzato un carro decorato, detto il “Brindellone”, a forma di torre a più piano. Trainato da due buoi ornati da ghirlande, venne portato in giro per le strade di Firenze, per poi essere “recapitato” in Piazza del Duomo, tra il Battistero e la Cattedrale.

Le fasi della Cerimonia

Ancora oggi, la cerimonia non è poi così diversa da quella delle origini. Si comincia alle 8 del mattino, quando il carro, decorato e ben “farcito” di fuochi d’artificio, viene accompagnato dal Corteo Storico della Repubblica Fiorentina dal deposito del Prato a Piazza del Duomo.

L’itinerario è quello di via del Prato, Borgo Ognissanti, Piazza Goldoni, via della Vigna Nuovo, via Strozzi, piazza della Repubblica, dove si ricongiungerà con il Gonfalone proveniente da Piazza della Signoria, via Roma e arrivo in Piazza San Giovanni.

Alle 8.15, una rappresentanza di Bandierai degli Uffizi partirà dal Palagio di Parte Guelfa percorrendo via Porta Rossa, Mercato Nuovo, via Vacchereccia con arrivo in Piazza della Signoria.

Alle 8.30, da qui si muoverà il Corteo della Repubblica Fiorentina, con il Gonfalone e in Sindaco, per raggiungere Piazza della Repubblica, accompagnata da un’esibizione di musici e sbandieratori.

Alle 9.40 è previsto l’arrivo del corteo e del Carro del Fuoco in Piazza San Giovanni e, alle 10.15, in attesa del clou della cerimonia, ci sarà il sorteggio per l’abbinamento delle partite del Torneo di San Giovanni.

Attorno alle 10, ha inizio la Santa Messa pasquale nella cattedrale, durante la quale, verso le 11, mentre si canta il Gloria, l’arcivescovo accende con il fuoco sacro un razzo a forma di colomba, detto “La Colombina”, simbolo dello Spirito Santo. Questa “vola” fuori dalla chiesa percorrendo un filo che va a colpire il carro fermo nella piazza, dando il via a un crescendo di luci, colori e scoppi di fuochi d’artificio.

La tradizione vuole che, se tutti i fuochi d’artificio esplodono, si prospetterà un raccolto ricco e un anno fortunato per la città e i suoi cittadini.

Quaresimali

Sono biscotti dalla forma di lettera che si preparano nel periodo di Pasqua nell’area di Firenze e di Prato. Gustosi e divertenti, sono facili da preparare.

Ingredienti

  • 150 gr di farina
  • 30 gr di cacao
  • 3 albumi montati a neve
  • 170 gr di zucchero a velo
  • 1 scorza d’arancia
  • Sale q.b.

 Mescolate insieme la farina, il cacao, lo zucchero e un pizzico di sale. Grattugiate nell’impasto la buccia di un arancio. Unite anche gli albumi montati a neve, continuando a mescolare delicatamente. Regolate di farina se l’impasto risulta troppo liquido. Se, al contrario, risulta troppo duro, aggiungete un altro albume. Ricavate i biscotti a forma di lettera a mano o con l’ausilio di un sac-à-poche e riponeteli su una teglia rivestita di carta da forno. Fate cuocere a 150 °C per circa 15 minuti.

COME ARRIVARE

In auto: da Nord e da Sud, autostrada A1 seguendo una delle quattro uscite per Firenze. Per chi arriva dalla costa Tirrenica, A11 Firenze-Pisa-Livorno.

DOVE MANGIARE

*Trattoria Il Porcospino, Piazza di Madonna degli Aldobrandini 11, tel 055/21770, www.il-porcospino.it/ . Cucina tradizionale

*All’Antico Ristoro di Cambi, via S.Onofrio 1R, tel 055/217134, www.anticoristorodicambi.it

DOVE DORMIRE

*Hotel Principe****, Lungarno Vespucci 34, tel 055/284848, www.hotelprincipe.com . Hote di charme in centro.

*Hotel De La Ville****, Piazza Antinori 1/r, tel 055/2381805, www.hoteldelaville.it/ 

INFO

www.visitflorence.com




A Palazzo Strozzi “Nascita di una Nazione”

A cinquant’anni dal Sessantotto, Palazzo Strozzi celebra l’anno della contestazione con la collettiva “Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano”, che si pone al visitatore con uno straordinario viaggio tra gli anni Cinquanta e Settanta attraverso una settantina di opere di artisti tra cui Renato Guttuso, Lucio Fontana, Alberto Burri, Emilio Vedova, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Mario Schifano, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto.

Fino al prossimo 22 luglio, si potranno ammirare, per la prima volta riunite, opere emblematiche del fermento culturale italiano del ventennio 1950-1970, un itinerario artistico che parte dall’Arte Informale per arrivare alla sperimentazione su immagini, gesti e figure della Pop Art, della pittura monocroma, fino ai nuovi linguaggi dell’Arte Povera e dell’Arte Informale.

Il percorso di visita

La mostra si apre con un ambiente costituito da quattro videoproiezioni correlate in sincrono che ricostruiscono la storia dell’Italia dall’unità al 1968, tra arte, cinema, moda, cronaca, politica e società. Le immagini sono porte in dialogo contraddittorio con La battaglia di Ponte dell’Ammiraglio di Renato Guttuso, figura chiave del neorealismo propagandistico e, non a caso, unica testimonianza in mostra di un esasperato attaccamento all’arte politica di quegli anni.

A essa si contrappongono le nuove avanguardia, rappresentate dall’astrazione antirealista di Giulio Turcato, con Il Comizio (1950) e con due opere provocatorie come il collage su stoffa Generale Incitante alla battaglia (1961) di Enrico Baj e il decollage sul volto di Mussolini L’ultimo Re dei Re (1961) di Mimmo Rotella.

La mostra prosegue con un approfondimento sulla continuità dell’arte informale tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Alcune opere declinano con forza il tema dell’esistenzialismo, come la grande tela Scontro di Situazioni ’59-II-1 (1959) di Emilio Vedova e il raro e lacerante metallo Concetto Spaziale, New York 10 (1962) di Lucio Fontana; altre testimoniano la radicale sperimentazione sulla materia come elemento esistenziale che si ritrova nelle azioni di Alberto Burri su juta, tela o addirittura sul legno bruciato, nelle tormentate terrecotte di Leoncillo, nei rifiuti meccanici di Ettore Colla.

Gli anni Sessanta

La sala successiva è dominata dal colore bianco: a lavori come Superficie lunare (1968) di Giulio Turcato e la monumentale capolavoro Superficie bianca (1968) di Enrico Castellani, si affiancano le composizioni con bende di Salvatore Scarpitta, le tele estroflesse di Agostino Bonalumi e la straordinaria serie Achrome di Piero Manzoni che ha inaugurato in modo dirompente le esperienze artistiche degli anni ’60.

Parallelamente emergono come protagonisti Jannis Kounellis e Pino Pascali che arrivano a rigenerare il linguaggio artistico con elementi naturali e figurazioni primordiali, i cui lavori introducono il visitatore ad una sala dedicata alla rappresentazione della bandiera come simbolo. Corteo (1968) tra le più emblematiche e meno note opere di Franco Angeli, dialoga con Compagni compagni (1968) di Mario Schifano, riferimento della nuova pittura italiana e forse uno dei suoi più grandi interpreti.

La sala successiva è dedicata alle opere germinali di artisti quali Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Mario Merz: autori che costruiranno un altro momento fondamentale dell’arte italiana, internazionalmente noto come Arte Povera. In questo contesto, l’Italia capovolta (1968) di Luciano Fabro domina l’ambiente, trasformando il concetto di nazione e sovvertendone i significati.

La fine del percorso vede un “cortocircuito” tra l’iconicità di Mappa del mondo (1971-1972) di Alighiero Boetti e Tentativo di volo (1970) di Gino De Dominicis, che diventano l’eco e l’introduzione a un’Italia che parla un linguaggio internazionale e che mira a divenire un punto di riferimento anche al di fuori dei suoi confini. Rovesciare i propri occhi (1970) di Giuseppe Penone chiude la mostra in modo emblematico, rappresentando una nazione che guarda a se stessa e alla sua storia mentre entra in un periodo di forte polemica che diventerà anche lotta armata.

INFO

Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano

Fino al 22 luglio 2018 – c/o Palazzo Strozzi, Piazza degli Strozzi (FI)

Tel 055/2645155 – www.palazzostrozzi.org

Biglietti: intero € 12, ridotto € 9,50, scuole € 4.50.




Halloween in città:Torino, Aosta, Venezia e Firenze da brividi!

Per chi è alla ricerca di brividi per la notte di Halloween, sembra che non ci sia che l’imbarazzo della scelta. Solo suggestione o inspiegabili fenomeni paranormali? Visitare per credere!

Ancora indecisi su cosa fare durante la notte delle streghe? PaesiOnLine.it propone una serie di itinerari per visitare i luoghi nascosti e tenebrosi delle città italiane.

Se vi sentite dei veri acchiappa fantasmi, fate un giro nei pressi di  Torino, in particolare al Maniero della Rotta di Moncalieri, un antico castello abbandonato che si dice sia stato costruito in una posizione particolare che costituisce un punto di passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Si dice anche che qui si verifichino inquietanti fenomeni paranormali. In molti giurano di aver visto aggirarsi per le sale del Castello lo spirito di coloro che vi abitarono un tempo, come un monaco morto durante una battaglia della guerra santa. Anche ad  Aosta si sono verificati fenomeni paranormali, all’interno del Castello Fenis, tra i più belli d’Italia. L’edificio è visitabile e moltissimi turisti giurano di aver sentito voci e schiamazzi provenienti dal piano superiore, che, però, è rigorosamente chiuso ed interdetto sia al pubblico, sia agli addetti ai lavori. Quelle voci, però, sono state sentite in modo chiaro, al punto che un gruppo di studiosi di fenomeni paranormali ha chiesto il permesso alle amministrazioni locali per indagare sul fenomeno.
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I castelli non sono gli unici a far registrare fenomeni e presenze paranormali, nel nostro paese sono molteplici anche gli avvistamenti in antichi palazzi.  Venezia sembra essere la città con il maggior numero di segnalazioni, dal fantasma di Fosco Loredan, che si aggira sul Ponte di Rialto e stringe tra le mani la testa della moglie che decapitò in preda ad un raptus di gelosia, alle presenze nel palazzo di Ca’ Dario. Qui sembra esserci una vera e propria maledizione, che portò molti delle persone che vi abitarono a soccombere a morte violenta. La prima fu Marietta, figlia del proprietario Giovanni Dario, che si suicidò in seguito al tracollo finanziario del marito, a sua volta ucciso accoltellato. Anche il loro figlio morirà assassinato. La tragedia più recente è del 2002 quando, una settimana dopo aver affittato il palazzo per una vacanza, il bassista John Entwistle fu stroncato da un infarto. Tra i proprietari più famosi, anche il manager del gruppo “The Who”, che aveva confidato ad alcuni amici di dormire nel chiosco dei gondolieri perché si sentiva perseguitato dai fantasmi del palazzo. Anche Firenze ha il suo bel fantasma, che si aggira tra le stanze di Palazzo Vecchio, sede del comune della città. Qui sembra sia stato visto lo spirito di Baldo di Piero Bruni, meglio noto come Baldaccio d’Anghiari, condottiero italiano ucciso nel 1441, vittima di una congiura. Sembrerebbe che il suo spirito continui a vagare in terra, in attesa che sia fatta giustizia e la sua innocenza venga finalmente provata.

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La Pasqua scoppiettante di Firenze, tra tradizione e buona cucina

Nella domenica di Pasqua, nel capoluogo toscano si rinnova la tradizione della Cerimonia dello Scoppio del Carro, le cui origini risalgono a prima dell’anno Mille. Il carro, chiamato “Brindellone” è a forma di torre e “farcito” di fuochi d’artificio ed è accompagnato da sbandiera-tori e figuranti in costume medievale. Attorno alle 10 del mattino, un sacerdote strofina le pietre focaie e con le scintille accende la candela di Pasqua. Questa, a sua volta, dà fuoco ai carboni che si trovano sul carro, che viene poi trainato da due buoi inghirlandati per le vie della città, fino alla Piazza del Duomo, dove  aspetta l’inizio della messa.

Sbandieratori

Attorno alle 11, mentre in Santa Maria del Fiore si canta il Gloria, l’arcivescovo accende con il fuoco sacro un razzo a forma di Colombina, simbolo dello Spirito Santo, che percorre un filo di rame che collega l’altare maggiore al carro, dando inizio allo spettacolo di fuochi d’artificio dalla durata di circa 20 minuti. La tradizione vuole che se i fuochi scoppiano tutti, sarà un anno particolarmente buono.

 

DOVE MANGIARE

 

DOVE DORMIRE 

 

COSA VEDERE

  • Il Duomo, il Campanile di Giotto
  • il Battistero e la Cupola di Brunelleschi
  • Ponte Vecchio
  • Palazzo Vecchio
  • la Cappella Brancacci
  • la Basilica di Santa Croce
  • la chiesa di Santa Maria Novella
  • la Galleria dell’Accademia
  • gli Uffizi

 

RICETTA DI VIAGGIO: La Trippa alla fiorentina

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Una ricetta conosciuta in tutto il mondo . Ancora oggi, i trippai stazionano nei mercati, nelle strade e nelle piazze di Firenze e preparano panini e piatti veloci a base di trippa.

 

PREPARAZIONE

Ingredienti

• 1 kg di trippa
• ½ kg di pomodori pelati
• 2 cipolle rosse
• 2 carote
• 1 sedano
• Parmigiano reggiano grattugiato
• Olio di oliva

Preparazione

  • Lavate la trippa e tagliatela a striscioline
  • Tagliate a pezzetti il sedano, le carote e le cipolle e soffriggetele con un po’ d’olio
  • Unite la trippa e fatela rosolare rigirandola spesso
  • Dopo 15 minuti, aggiungete i pomodori pelati
  • salate pepate e cuocete per circa un’ora a fuoco basso per fare assorbire il liquido



Firenze: in mostra i capolavori della collezione Guggenheim

DAL 19 MARZO AL 24 LUGLIO

FIRENZE

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Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim. Arrivano a Firenze oltre 100 capolavori dell’arte europea e americana tra gli anni venti e gli anni sessanta del Novecento. Un percorso che ricostruisce rapporti e relazioni tra le due sponde dell’Oceano, nel segno delle figure dei collezionisti americani Peggy e Solomon Guggenheim. E proseguono le escursioni in barca sull’Arno. www.palazzostrozzi.org

DOVE DORMIRE: The St. Regis Florence, situato in un edificio storico progettato dal Brunelleschi, lungo il fiume Arno, l’hotel a 5 stelle The St. Regis Florence offre una vista mozzafiato sul Ponte Vecchio. www.stregisflorence.com/it

Hotel Pendini, situato ad appena 300 metri dal Duomo di Firenze e affacciato su Piazza della Repubblica. www.hotelpendini.it

DOVE MANGIARE: Hostaria Bibendum, nella zona dello shopping di lusso, ci si può fermare per un pranzo leggero in uno dei grandi alberghi fiorentini, mentre la sera dà spazio ad una carta più vasta ed elaborata. bibendum.playrestaurant.tv/playrestaurant/scheda.asp?id_scheda=205

Il Borro Tuscan Bistro, ristorante, wine-bar e negozio: uno spazio poliedrico dove gustare i più tradizionali sapori toscani a due passi dall’Arno. Ambiente moderno ed informale. www.ilborrotuscanbistro.it

 




Bellezze Segrete: Firenze e le meraviglie della culla del Rinascimento

La “culla del Rinascimento” svela sotto Palazzo Vecchio i resti del teatro romano, risalente alla fase coloniale della città: riportati alla luce il vomitorium, corridoio centrale accesso per gli spettatori (stimabili tra gli 8 e i 10mila), databile tra il I e il II secolo d.c., e il margine interno dell’orchestra, riservata alle autorità.

Visitabili gli ambienti decorati e affrescati del negozio originario, museo e sede di produzione dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella: nata nel 1221, con l’utilizzo da parte dei Frati domenicani di erbe per unguenti medicamentosi, dal 1612 apre al pubblico e nel 1886 diviene laica e di richiamo internazionale.

Notevoli gli ambienti del Museo Stefano Bardini, antiquario che nel 1922 donò alla città il museo di famiglia, con pregevoli opere di Donatello, Pollaiolo, Beccafumi. Oltre a Boboli, da vedere i giardini Bardini, Corsi e Torreggiani.

Info: www.comune.fi.it




Con una smorfia vincono un weekend

Vincere un weekend da sogno, in uno dei posti più suggestivi d’Italia grazie ad una foto è possibile? Ma certo che si! Con noi di Auto&donna e Weekendgreen questo è più che possibile! I nostri lettori più affezionati sanno dei nostri concorsi in cui si vincono fantastici premi, anche questa volta il premio vi farà venire l’acqua alla gola.
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Anastasia e Chiara sono le due simpatiche ragazze che  hanno partecipato al contest indetto sulla nostra pagina Facebook, dove per partecipare bastava inviare una propria foto con il cappello. La foto con il maggior numero di like si aggiudicava il Weekend in un antica villa fiorentina all Hotel Ville sull’Arno*****, un vero paradiso di relax e raffinatezza.

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Con le sue 45 camere, l’Hotel Ville Sull’Arno è un connubio tra stile e benessere in un contesto pieno di storia. La villa è il cuore storico della struttura, in cui sono state realizzate alcune delle più prestigiose Suites del Resort con grandi ispirazioni artistiche e di grande innovazione nel campo dell’Hotellerie.

Potrete fare un tuffo nel passato ma senza farvi mancare le tecnologie e i confort che offre questo fantastico hotel a 5 stelle.

L’hotel è a due passi dal centro storico di Firenze, dopo aver fatto una splendida passeggiata tra le vie dello shopping e i monumenti storici le nostre fortunate vincitrici potranno coccolarsi nella Spa dell’albergo caratterizzata da dettagli originali e decorazioni fatte a mano da artigiani fiorentini sono solo alcuni degli elementi che contraddistinguono questa meravigliosa SPA.

Ringraziamo le nostre vincitrici a cui auguriamo di passare un indimenticabile weekend e tutti coloro che hanno voluto partecipare al concorso. Vi aspettiamo per il prossimo contest!! Continuate a controllare i nostri blog, le nostre pagine di Facebook  e i nostri feed di Twitter per cogliere l’occasione di partecipare ai nuovi contest e vincere un bellissimo premio. Magari i prossimi vincitori potreste essere voi!!!