Milano omaggio all’arte

Milano omaggio all’arte. Grandi artisti, e grandi capolavori in mostra:  marmo, porcellana, oro e fotografia

 

 

Milano omaggio all’arte

Al Mudec “Rodin e la danza” in collaborazione con Museo Rodin, Parigi

Parigi, 1900. La capitale francese dal 15 aprile al 12 novembre di quell’anno magico ospita l’Esposizione Universale, superando la quota di 50 milioni di visitatori (solo quella di Osaka del 1970 e quella di Shangai del 2010 fecero altrettanto).

Milano-omaggio-allarte-rodin.j
Milano-omaggio-allarte-rodin.j

 

Sono mesi in cui Parigi si trasforma in cuore pulsante non più solo europeo ma ‘globale’, dove espansione economica, divertimento e fede nel progresso e nel cambiamento erano i grand fil rouge della manifestazione. In occasione dell’Esposizione Universale di Parigi nel 1900 arrivano delegazioni di artisti performer da ogni parte del mondo con le loro pratiche ammirate, studiate e poi ritratte dai più famosi artisti del tempo: dalle danze popolari regionali come la delegazione cambogiana agli spettacoli di cabaret o a singoli ballerini e acrobati eccezionalmente preparati e innovativi.

 rodin-mani.j

rodin-mani

 

Un’atmosfera unica e irripetibile, spiazzante, vissuta in pieno anche dal parigino Auguste Rodin, che a quell’epoca aveva 60 anni ed era al sommo della sua carriera artistica.

Rodin – che per tutta la vita cercò nelle sue opere di tradurre la vita del corpo, i suoi movimenti, la sua energia e le sue espressioni – rimane letteralmente affascinato da queste nuove espressioni di danza nella sua dinamicità, fonte inesauribile di interesse e approfondimento per il maestro parigino.

Rodin dedica a questa passione una serie di opere che sono ancora oggi testimonianza di un lavoro senza precedenti, dove la ‘liberazione del movimento’ è il concetto su cui ruota un intero ripensamento della visione plastica del corpo umano nell’artista. Nasce l’insieme di sculture sperimentali e disegni noto come Mouvements de danse, realizzato nel 1911, che rappresenta l’estrema sintesi e l’acme della ricerca del Maestro sulla danza.

rodin-danse
rodin-danse

 

La mostra che il Mudec ospita fino al 10 marzo 2024  “Rodin e la danza”, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e che vede come Institutional Partner Fondazione Deloitte, è resa possibile grazie alla collaborazione con il Museo Rodin di Parigi da cui provengono 53 opere; racconta attraverso un progetto espositivo inedito e originale il fascino e il fortissimo imprinting creativo che la danza ebbe sul genio artistico di Auguste Rodin.

Un circolo virtuoso in cui, da un lato la danza fu musa ispiratrice per l’artista nei primi del Novecento, dall’altro la danza contemporanea trova ancora oggi ispirazione dall’artista attraverso le sue opere ‘danzanti’, uniche e così attuali.

Profondamente connesso al primo, è il secondo grande tema/sezione della mostra: il rapporto che Rodin ebbe con la cultura extraeuropea del sud-est asiatico, in particolare con la danza cambogiana e la contaminazione tra arte occidentale e sud-est asiatico in ambito performativo e teatrale nonché l’influenza che questa ebbe su un sostanziale ripensamento del concetto di corpo in movimento all’interno della sua personalissima ricerca artistica.

 rodin-pensatore

rodin-pensatore

 

Nelle sale sarà dunque possibile ammirare una selezione di oggetti provenienti da collezioni museali etnoantropologiche italiane (stampe, sculture di piccole dimensioni, strumenti musicali, marionette e ombre), ormai una costante distintiva dei progetti espositivi che il MUDEC crea ad hoc per il suo pubblico. Il racconto è poi completato attraverso testimonianze video, estratti di film e di documentari sia riferiti alle danzatrici che Rodin incontrò durante la sua vita e la sua carriera, sia legati alla cultura cambogiana e le sue danze.

Il mondo della danza si ispirerà reciprocamente al grande lavoro di Rodin. Molte sono infatti le coreografie di danza contemporanea che a lui ancora oggi si ispirano. È questo il terzo tema e sezione del percorso espositivo: un confronto visivo unico tra i balletti moderni e la loro ispirazione scolpita.

Il catalogo della mostra “Rodin e la danza”, edito da 24 ORE Cultura, è disponibile presso il bookshop della mostra, nelle librerie e online.

MUDEC Via Tortona 56, tel. 02/54917 (lun-ven 10.00-17.00)

fino al 10/03/2024

 

Milano omaggio all’arte

Oro Bianco: Tre secoli di porcellane Ginori al  Museo Poldi Pezzoli

L’esposizione, a cura di Rita Balleri e Oliva Rucellai, rispettivamente conservatrice e capoconservatrice del Museo Ginori, e di Federica Manoli, collection manager e curatrice della collezione di ceramiche del Museo Poldi Pezzoli, racconta alcuni dei momenti più significativi della storia della manifattura di Sesto Fiorentino attraverso una selezione di opere (circa 60) provenienti, oltre dai musei promotori, da Le Gallerie degli Uffizi di Firenze, dal Museo Civico di Arte Antica – Palazzo Madama di Torino, dalle collezioni dei principi del Liechtenstein e da alcune importanti raccolte private.

 

«Nella storia romanzesca della porcellana europea, fatta di sfrenate ambizioni principesche, febbrili ricerche e codici tenuti segreti come preziosi tesori, la Manifattura Ginori ha un marcato carattere di unicità e il Museo Poldi Pezzoli è la sede più adatta e prestigiosa per raccontarne la storia. In quanto casa museo è una vera e propria antologia, perché conserva un panorama di epoche, mode e sensibilità differenti. Spiccano nella nostra collezione per qualità e preziosità proprio le porcellane provenienti dalle fabbriche più rinomate e affermate sulla scena del Settecento europeo e tra queste le opere nate nella Manifattura di Doccia, emblema di sperimentazione artistica ed eclettismo» dichiara Alessandra Quarto, Direttore del Museo Poldi Pezzoli.

«In attesa che il Museo Ginori riapra le sue porte, questa mostra è un’occasione preziosa per raccontare la sua straordinaria storia. Una storia che tiene insieme la capacità imprenditoriale del suo visionario fondatore Carlo Ginori (sorta di Adriano Olivetti del Settecento) e l’eccezionale abilità di generazioni di lavoratrici e di lavoratori; la progressiva democratizzazione dell’oro bianco, che dalle tavole dei principi entra in ogni casa italiana, e la crescita culturale e politica di un movimento operaio che proprio alla Ginori vede nascere la Società di Mutuo Soccorso di Sesto Fiorentino e, poi, una stagione di lotte cui partecipò anche don Lorenzo Milani.

Milano-omaggio-allarte-Oro-Bianco-la-Mostra
Milano-omaggio-allarte-Oro-Bianco-la-Mostra

 

 

Sarà appassionante, per i visitatori, scoprire quali forme – altissime, inaspettate, commoventi – abbia assunto, lungo i secoli, un materiale per tutti così consueto come la porcellana» dichiara Tomaso Montanari, Presidente della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia.

Il percorso espositivo, per presentare le fasi salienti della produzione della prestigiosa manifattura, si snoda attraverso quattro sezioni:

  1. Le origini: Carlo Ginori e l’oro bianco; l’eleganza nell’apparecchiatura della tavola.
  2. La Manifattura Ginori e la scultura in porcellana: opere dall’antico e dal tardo barocco a Firenze.
  3. Eclettismo e gusto per l’esotico.
  4. Il Novecento tra arte e industria: Gio Ponti direttore artistico della Richard-Ginori.

Fino al 19 febbraio 2024

Museo Poldi Pezzoli, Via A. Manzoni 12 Milano

 

Milano omaggio all’arte

Alla Fondazione Luigi Rovati: Tesori Etruschi. La collezione Castellani tra storia e moda

La Fondazione Luigi Rovati ospita fino  al 3 marzo la mostra “Tesori etruschi. La collezione Castellani tra storia e moda”, curata da Giuseppe Sassatelli, Giulio Paolucci e Valentino Nizzo.

Gioielli etruschi e fedeli riproduzioni ottocentesche, ceramiche attiche e mediterranee in un corpus di oltre ottanta capolavori, scelti dalla collezione Castellani del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, si affiancano alla collezione permanente del Museo d’arte della Fondazione. La contiguità crea un unicum di contaminazioni tra antico e contemporaneo, seguendo il metodo espositivo della Fondazione.

Tesori-Etruschi-©Daniele-Portanome-per-Fondazione-Luigi-Rovati
Tesori-Etruschi-©Daniele-Portanome-per-Fondazione-Luigi-Rovati

 

La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma e approfondisce la storia dei Castellani, famiglia di orafi, collezionisti e mercanti di antichità.

È la storia della loro straordinaria collezione e della loro bottega orafa, che lancia un nuovo genere di oreficeria “nello stile degli antichi”, teso a riprodurre nelle forme e nelle tecniche di lavorazione i gioielli antichi. Un genere che presto diventa una moda per una vasta committenza internazionale profondamente suggestionata dal suo valore evocativo e dalla sua raffinatezza.

Tesori-Etruschi-©Daniele-Portanome-per-Fondazione-Luigi-Rovati
Tesori-Etruschi-©Daniele-Portanome-per-Fondazione-Luigi-Rovati

 

L’attività di Fortunato Pio Castellani e dei suoi figli Alessandro e Augusto s’intreccia con la stagione delle grandi scoperte di scavo nei territori anticamente abitati dalle popolazioni etrusche e italiche. La loro raccolta fu donata in parte al Museo di Villa Giulia nel 1919 e in parte disseminata nei musei di tutto il mondo. Negli anni, la famiglia Castellani sviluppa anche un’intensa attività di collezionismo e scambio di antichità provenienti dalla penisola, in cui interesse storico, esigenze di studio, sentimento nazionale e commercio internazionale s’intrecciano.

 Hydria-Collezione-Castellani-©Museo-Nazionale-Etrusco-di-Villa-Giulia-ph.-Stefano-dal-Pozzolo

Hydria-Collezione-Castellani-©Museo-Nazionale-Etrusco-di-Villa-Giulia-ph.-Stefano-dal-Pozzolo

 

Il percorso di visita è suddiviso in sei sezioni tematiche: I capolavori, Le produzioni mediterranee, La vita femminile, Le oreficerie, Dèi ed eroi, La famiglia Castellani. In mostra numerosi gioielli etruschi e riproduzioni ottocentesche, come il pendente in oro a testa di Acheloo; ceramiche attiche, come la kylix attribuita al Pittore di Phrynos; e ceramiche mediterranee, come l’hydria prodotta a Caere e attribuita al Pittore dell’Aquila.

Provenienti dagli archivi della Fondazione Caetani sono inoltre esposti due album di disegni di Michelangelo Caetani, colui che diede ispirazione ai Castellani per la produzione dei gioielli ottocenteschi.

 

Pendente-a-testa-di-Acheloo-Manifattura-Castellani-©Museo-Nazionale-Etrusco-di-Villa-Giulia-ph.-Stefano-dal-Pozzolo
Pendente-a-testa-di-Acheloo-Manifattura-Castellani-©Museo-Nazionale-Etrusco-di-Villa-Giulia-ph.-Stefano-dal-Pozzolo

La Sala azzurra del piano nobile ospita un dialogo tra l’oreficeria etrusca, affiancata alla produzione ottocentesca della bottega Castellani, con i gioielli contemporanei di Chiara Camoni. L’artista presenta una serie di sculture-gioiello ottenute fondendo altri gioielli con un processo inverso, che “dalla forma ritorna verso l’informe, e dal quale si genera inaspettatamente altra bellezza”.

 

Milano omaggio all’arte

Alla Fabbrica del Vapore “Guido Harari”

Il Comune di Milano e la Fabbrica del Vapore presentano la grande mostra antologica dedicata a Guido Harari, allestita in un suggestivo percorso espositivo nell’Ala Messina con più di 300 fotografie, oltre a filmati originali, proiezioni e incursioni musicali, un’audioguida per tutti e incontri con l’autore.

 

Milano-omaggio-allarte-09_GUIDO-HARARI_MILVA
HRRMILVA93 05 001

L’esposizione si apre con una istallazione speciale dedicata a Milano, ai grandi personaggi dell’arte, della cultura e della società milanese che Harari ha incontrato nel corso dei suoi 50 anni di carriera. Nella mostra sarà inoltre allestita la “Caverna magica”, uno speciale set fotografico dove Guido Harari realizzerà ritratti (su prenotazione on line). Oltre alla stampa originale, che lui stesso firmerà e consegnerà a chi sarà ritratto, una seconda stampa verrà esposta – in tempo reale – nella sezione che chiude la mostra, Occhi di Milano, una sorta di “mostra nella mostra” che si popolerà via via degli sguardi della città.

GUIDO-HARARI_Ennio-Morricone
GUIDO-HARARI_Ennio-Morricone

 

E per rappresentarli tutti, Harari realizzerà dei “ritratti sospesi” ai milanesi “meno fortunati” nella Casa dell’accoglienza “Enzo Jannacci e in altre strutture di assistenza. Anche questi “ritratti sospesi” andranno ad aggiungersi al grande mosaico degli Occhi di Milano.

La mostra ripercorre tutte le fasi della eclettica carriera di Guido Harari: dagli esordi in ambito musicale come fotografo e giornalista, alle numerose copertine di dischi per artisti come Fabrizio De André, Bob Dylan, Vasco Rossi, Kate Bush, Paolo Conte, Lou Reed, Frank Zappa, fino all’affermazione di un lavoro che nel tempo è rimbalzato da un genere all’altro – editoria, pubblicità, moda, reportage – privilegiando sempre il ritratto come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.

Oltre ad aver fotografato per anni il mondo della musica, Harari ha tra l’altro realizzato anche una straordinaria serie di ritratti ai “grandi italiani”, protagonisti della cultura e della società, da Ennio Morricone a Dario Fo, da Roberto Benigni a Liliana Segre. Ritratti sempre intesi come incontri che, in diversi casi, si sono trasformati in lunghe frequentazioni e collaborazioni.

GUIDO-HARARI_David-Bowie.
HRRBOW 009

 

La mostra propone anche una sezione dedicata alla passione parallela per la curatela di libri intesi come una forma di “fotografia senza macchina fotografica”, oltre che occasioni di incontri vecchi e nuovi,  e un’altra dedicata a immagini inedite “di ricerca” che Harari va realizzando da qualche anno come sua personale forma di meditazione in progress.

In occasione della mostra Rizzoli Lizard ha pubblicato un grande volume di 432 pagine, “Remain In Light”, con oltre 500 illustrazioni, che ne costituisce il catalogo.

Chiunque lo desideri, prenotandosi in anticipo sul sito www.cavernamagicaharari.com, potrà farsi ritrarre da Harari nel suo set fotografico, allestito nello spazio adiacente alla biglietteria e vedersi poi esposto nella sezione Occhi di Milano.

Fabbrica del Vapore, Milano, fino al 1°aprile 2024

www.guidoharari.com

www.wallofsoundgallery.com




Milano. Shopping and fun

Milano. Shopping and fun. Il piacere di vivere a Milano è fatto di mille proposte di cultura, spettacoli, mostre, vetrine

 

Orticola apre i battenti e coinvolge tutta la città

Alla presenza del Console del Giappone a Milano, Orticola apre i battenti giovedì 11 maggio.

FuoriOrticola ha esordito in anteprima con “ Mario Carrieri. Amati fiori 2023” alle Gallerie d’Italia e prosegue con iniziative in 26 tra musei, orti e giardini e in 39 negozi allestiti da 27 floral designer

orticola-archivio-edizioni_Photo-Stefano-Trovati_02
orticola-archivio-edizioni_Photo-Stefano-Trovati_02

 

… nei vialetti “risuona” … “LA VOCE DI ORTICOLA”, i podcast che raccontano le novità della mostra-mercato … ed “esplode” nei vestiti e nei cappelli, un tocco di verde menta, dress code 2023!

Kobayashi Toshiaki, nuovo Console Generale e Nabeshima Tokuko, Console Generale Aggiunto del Giappone a Milano aprono Orticola con un incontro dal titolo “L’intelligenza dei fiori – Il rispetto per la Natura tra Oriente e Occidente”, primo dei 9 Dialoghi in Giardino che si tiene alle 17,00.

 

 orticola-piante2023_Kokedama2

orticola-piante2023_Kokedama2

 

Anche quest’anno, come fin dalla prima edizione, i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso sono destinati al verde pubblico e quest’anno, nell’ambito dei progetti di Orticola per Milano, ci sono due importantissimi nuovi impegni per l’Associazione a favore della città, resi possibili anche dall’impegno di Ceresio Investors.

Il primo impegno riguarda l’adozione degli spazi verdi adiacenti a Piazza Santo Stefano, un’area di grande importanza per la città di Milano, per la sua vicinanza con l’Università degli Studi.

 

 

orticola-archivio-edizioni_Photo-Maurizio-TostoPer quanto riguarda il secondo, in forza di un accordo di sponsorizzazione tecnica con la Direzione Cultura del Comune di Milano, Orticola di Lombardia ha prodotto uno studio di fattibilità paesaggistica, a cura di Filippo Pizzoni e Luca Leporati, per ampliare la fruizione culturale degli spazi aperti di Fabbrica del Vapore, con la finalità di promuovere un uso più ampio e flessibile delle sue aree esterne, per dare vita a un vero ‘vivaio’ culturale, che renda gli spazi più fruibili in tutte le stagioni, creare occasioni di scambio, sperimentazione e condivisione anche all’aperto.

Da sempre considerati un “plus” della mostra-mercato, a Orticola 2023 sono ben 87 i momenti gratuiti dedicati al pubblico, sia adulti che bambini, e sono presenti anche quest’anno, grazie all’apporto e al sostegno di Italy Sotheby’s International Realty, nuovo partner della manifestazione che ha voluto condividere con Orticola la passione per il verde, con la volontà di promuovere la conoscenza del giardinaggio.

L’acquisto dei biglietti è esclusivamente on line sul sito orticola.org e midaticket.it.

 

Spritz festival: tre giorni di musica e spritz, appuntamento in piazza città di Lombardia

E’ in arrivo  la prima edizione dello Spritz Festival, organizzato da Sgp Grandi Eventi ed Arte del Vino eventi,  tre giorni dedicati unicamente a uno dei cocktail più apprezzati e conosciuti in tutto il mondo nonché il vero sinonimo di aperitivo, in programma da venerdì 12 a domenica 14 maggio in Piazza Città di Lombardia.

 

Lo Spritz da sempre sinonimo di aperitivo sbarca a Milano con un evento unicamente dedicato a questo cocktail apprezzato da tutti.

In piazza Città di Lombardia da venerdì 12 maggio si potranno assaggiare innumerevoli varianti di Spritz dal classico con Aperol o Campari al più recente Hugo rivisitato con il St Germain ma non mancherà Cynar Spritz e ovviamente il Pirlo il tutto accompagnato da ottima musica per un vero aperitivo imperdibile.

 

 

 SPRITZ-FESTIVAL.

SPRITZ-FESTIVAL.

Ma le sorprese non finiscono qui, oltre alle svariate tipologie di Spritz da poter degustare per un aperitivo perfetto ci saranno vari gruppi musicali che si alterneranno sul palco, venerdì 12 l’appuntamento è con DJ Galli accompagnato da un sassofonista, sabato 13 sarà invece la volta dei Cartoon Legend per iniziare e a seguire DJ Set e a chiudere l’evento domenica 14 sarà un’esibizione musicale degli 09 una band che suonerà musica italiana revival anni ‘90.

 

Durante lo Spritz Festival a Milano sarà possibile degustare diverse tipologie di spritz, dal classico Aperol Spritz la versione più conosciuta e amata, leggermente alcolica al gusto d’arancia con accattivanti sentori di erbe addolciti da un tocco di vaniglia servito in un calice colmo di ghiaccio accompagnato da una fettina d’arancia, composto da 90 ml di prosecco, 60 ml Aperol e a finire la soda. Per tutte le versioni dello spritz ovviamente oltre alla guarnizione che può cambiare in base al gusto, va servito in un calice colmo di ghiaccio.

 

Non mancherà il Campari Spritz, piacevolmente amaro con un retrogusto vellutato da intense note di arancia, erbe aromatiche e legno accompagnato da una fettina d’arancia e composto da 90 ml di prosecco, 60 ml di Bitter Campari e soda. Per una versione dal sapore dolce-amaro il Cynar Spritz, realizzato con un liquore a base di foglie di carciofo ed infuso di 13 erbe e piante e un colore ambrato scuro realizzato con 90 ml prosecco, 60 ml Cynar e la soda. La versione più recente invece vede protagonista l’Hugo, piacevole dal profumo di fiori di sambuco a menta fresca. Un mix equilibrato, che lascia una sensazione di freschezza in bocca e un piacevole retrogusto amarognolo di sambuco e menta composto da 150 ml prosecco, 20 ml sciroppo ai fiori di sambuco e ovviamente la soda.

Ingresso dalle ore 12.00 alle ore 18.00 gratuito per accedere alla Spritzeria, ai truck food e birra e al wine corner, dalle 18.00 all’1.00 consumazione obbligatoria €15 compresi 3 spritz

 

 

 

Milano. Shopping and fun

Alla Fabbrica del Vapore Sebastião Salgado incontra il pubblico

In occasione della mostra Amazônia si svolgerà il  dialogo con Ferdinando Scianna venerdì 12 maggio 2023, ore 19

La mostra si svolgerà dal 12 maggio al  19 novembre 2023

“La sola cosa vera è che la fotografia è la mia vita.

Tutte le mie foto corrispondono a momenti che ho vissuto intensamente.

Queste immagini esistono perché la vita, la mia vita, mi ha condotto a farle.”

Sebastião Salgado

Milano.-Shopping-and-fun-urban-vision
Milano.-Shopping-and-fun-urban-vision

 

Venerdì 12 maggio, un evento speciale nel primo giorno di apertura al pubblico di Amazônia alla Fabbrica del Vapore di Milano: un intenso dialogo tra Sebastião Salgado e Ferdinando Scianna nel piazzale esterno degli spazi che ospitano la grande mostra. L’incontro, a ingresso libero e gratuito, si terrà alle 19.

Promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, da Fabbrica del Vapore e Contrasto con Civita Mostre e Musei e General Service Security, la mostra è curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di viaggio e di vita del grande fotografo. Zurich è il global partner dell’intero tour internazionale della mostra Amazônia. Urban Vision è il media partner per la tappa milanese, ATM lo sponsor tecnico. La mostra è realizzata in collaborazione con La Rinascente e Neutralia.

 urban-vision-MILANO-CVEII9-MAXXI

urban-vision-MILANO-CVEII9-MAXXI

 

Tra i più famosi e premiati fotografi contemporanei e grande testimone del nostro tempo, negli ultimi sette anni Sebastião Salgado ha viaggiato tra le tribù dell’Amazzonia, dove ha realizzato il grande progetto fotografico che sarà esposto alla Fabbrica del Vapore fino al 19 novembre 2023.

Di questo progetto, della bellezza dei paesaggi dell’Amazzonia, della ricchezza della sua cultura e del bisogno e l’urgenza di proteggerla, del suo impegno per salvaguardare la natura e le popolazioni indigene, dell’empatia, del rispetto e dell’amore da cui scaturisce ogni singola fotografia, il grande maestro brasiliano parlerà con il fotografo Ferdinando Scianna, in occasione del primo appuntamento del public program pensato per l’esibizione.

Seguirà infatti, per tutta la durata di Amazônia, un ricco programma di incontri che ne approfondiranno i contenuti stimolando una riflessione sull’emergenza ambientale, le azioni necessarie e anche il ruolo di ognuno di noi per contribuire a salvare il pianeta. Le emergenze climatiche del futuro sarà quindi il cuore dell’incontro con Telmo Pievani, filosofo della biologia, evoluzionista, professore universitario e saggista, che si terrà giovedì 8 giugno alle ore 21.

 

Milano. Shopping and fun

 Triennale compie 100 anni!

La ricorrenza cade il 19 maggio, giorno in cui, nel 1923, veniva inaugurata la primissima Esposizione Internazionale – al tempo Biennale delle arti decorative – alla Villa Reale di Monza.

 

In  preparazione  festeggiamenti in città con una programmazione speciale di eventi, mostre e performance.

 

 triennale-home

triennale-home

La prossima mostra è Home Sweet Home, a cura di Nina Bassoli, curatrice per architettura, rigenerazione urbana e città di Triennale Milano, con progetto di allestimento di Captcha Architecture. L’esposizione, che parte dalla storia dell’istituzione e delle sue Esposizioni Internazionali per arrivare alla contemporaneità, intende riflettere sull’idea di casa e di abitare, da sempre argomenti privilegiati della ricerca di Triennale, affrontando temi come la trasformazione dei ruoli di genere e l’evoluzione del rapporto con la natura all’interno dello spazio domestico, fino alla crescente influenza della tecnologia sul modo di abitare. La mostra aprirà dal 12 maggio al 10 settembre 2023.

Milano.-Shopping-and-fun-concerto
Milano.-Shopping-and-fun-concerto

 

L’11 maggio, alle 19.30 si svolgerà il Concerto | Triennale 100 Sweet Years

Ingresso libero previa registrazione: triennale.org

Triennale Estate apre la stagione di eventi nel Giardino Giancarlo De Carlo con una serata che incornicia e celebra il miglior mondo urban milanese e italiano, per festeggiare il centenario dell’istituzione. Una staffetta tra BASSI MAESTRO e UNDAMENTO SOUND SYSTEM celebra lo straordinario percorso musicale che i mondi urban, rap e street pop underground hanno compiuto negli ultimi anni, portando la cultura hip hop alla sua massima diffusione anche nel nostro paese. Insieme all’esibizione di BASSI MAESTRO, l’UNDAMENTO SOUND SYSTEM vede alternarsi in consolle e al microfono gli artisti dell’etichetta e del collettivo. Una prima volta speciale, in cui l’etichetta festeggia la sua crescita e la sua evoluzione.

 

Milano. Shopping and fun

E per una pausa shopping ecco il nuovo flagship store milanese di Magniflex

Magniflex, lo storico marchio di prodotti dedicati al sonno  ha inaugurato il nuovo flagship store in via Edmondo De Amicis 49 a Milano.

Lo spazio, nel suggestivo quartiere di Sant’Ambrogio, celebra un brand che ha oltre 60 anni di esperienza nel settore e che coniuga una forte componente artigianale alle più moderne tecnologie, proponendo soluzioni esclusive al servizio del comfort e del benessere, in una parola di una migliore qualità di vita.

 Flagship-Store-Magniflex

Flagship-Store-Magniflex

 

Nel nuovo flagship store, essenziale ed accogliente, è possibile esplorare un’ampia selezione di proposte da un catalogo che oggi conta una varietà di ben 170 prodotti.

Tra quelli dedicati al riposo, spiccano i modelli dalla tecnologia brevettata: MagniStretch: un’esclusiva mondiale che favorisce l’allungamento del corpo e distende la schiena durante il sonno. DualCore: la soluzione riposo che mette d’accordo le diverse esigenze di riposo donando quattro diverse combinazioni di comfort in un unico modello. MagniCool: la collezione di materassi che dona una sensazione di freschezza per il refrigerio di mente e corpo. Magnifico: il top di gamma Magniflex che riunisce le migliori tecnologie a materiali ricercati e preziosi come lana, seta, lino e cashmere. Ogni collezione è abbinabile a diversi modelli di guanciale, anch’essi studiati nelle forme e nei materiali, per garantire diverse esigenze di comfort.

A corredo, un’ampia proposta di accessori quali innovativi modelli di letti, reti, topper per un riposo extra confortevole, esclusivi coprimaterassi, set di lenzuola dalla morbidezza e qualità ineguagliabili, preziosi piumoni e accessori relax dalla qualità certificata 100% Made in Italy.

Magniflex via E. De Amicis 49

 




Milano: bello&buono

Milano bello&buono. Milan col coeur in man invita a donare. Spettacoli, mostre, cibo, divertimento.   E poi un soggiorno in suite

 

 

Milano col coeur in man, “biglietto sospeso” per gli spettacoli del Lirico e del Nazionale

Milano si conferma città ‘col coeur in man’. In questo caso la gara di solidarietà è proposta dal mondo dello spettacolo e più precisamente da Matteo Forte, direttore dei Teatri Lirico e Nazionale che ha deciso di mettere a disposizione 100 ‘biglietti sospesi’ in concomitanza delle festività natalizie. Una proposta che mira ad essere incentivata da tutti coloro che assisteranno a uno spettacolo del Lirico e del Nazionale che, a loro volta, potranno donare un biglietto per uno spettacolo in programma fino alla fine della stagione.

 

 

 milano-bello-e-buono-Biglietto-sospeso

milano-bello-e-buono-Biglietto-sospeso

“Dopo due anni molto duri – spiega Matteo Forte, amministratore delegato di Stage Entertainmet e inventore di heArt, la piattaforma Social dedicata al mondo dell’arte e dello spettacolo – abbiamo pensato a tutti i modi possibili per donare un po’ di spensieratezza. Fra le tante iniziative, in occasione del Natale, c’è anche questa sorta di ‘biglietto sospeso’. Obiettivo, offrire a tutti, e soprattutto a chi fa più fatica, un momento di allegria”.

Nel foyer dei teatri sono state posizionate due urne all’interno delle quali chiunque lo desidera può lasciare un’offerta che sarà devoluta alle Organizzazioni No Profit Azione Solidale di Milano e Cometa di Como.

“Alla fine di ogni settimana – continua Forte – chiederemo a queste Organizzazioni che spettacoli intendono regalare ai beneficiari dei loro servizi e trasformeremo le donazioni in biglietti. Partiamo noi di Stage Entertainment donando 100 biglietti per uno spettacolo di nostra produzione”.

Sarà possibile donare anche da casa, con un semplice click nella sezione dedicata sui siti dei due teatri ( https://teatroliricogiorgiogaber.it/) e (https://teatronazionale.it/) .

 

Milano: bello&buono

A Milano l’incredibile Balloon Museum con Pop Air

Una  mostra itinerante dedicata alla balloon e inflatable art: un viaggio fuori scala tra forme inaspettate e colore che mette al centro l’interazione con lo spettatore.

Dal 23 dicembre al 12 febbraio 2023, gli spazi di Superstudio in via Tortona 27 ospiteranno le installazioni di diciotto artisti e collettivi d’arte internazionali.

 

milano-bello-e-buono-Balloon-Museum_ENESS
milano-bello-e-buono-Balloon-Museum_ENESS

A seguito delle esposizioni di Roma e Parigi, Balloon Museum presenta nella città di Milano la mostra Pop Air – patrocinata dal Comune – con un nuovo allestimento dinamico e ludico che coinvolge, con le sue opere, un ambiente di oltre seimila metri quadrati, pensato per creare un dialogo emotivo con il pubblico.

Balloon-Museum_HYPERCOSMO-by-HYPERSTUDIO_2_Ph.-Lux-Eventi
Balloon-Museum_HYPERCOSMO-by-HYPERSTUDIO_2_Ph.-Lux-Eventi

 

Pop Air riflette sulle nuove espressioni e tecniche artistiche legate al mondo delle mostre interattive, attraverso la promozione di opere inedite e site-specific, selezionate dal team curatoriale di Balloon Museum, composto da professionisti operanti nel mondo dell’arte, della cultura e della comunicazione.

Balloon-Museum_GINJOS-by-RUB-KANDY_Ph.-Lux-Eventi.
Balloon-Museum_GINJOS-by-RUB-KANDY_Ph.-Lux-Eventi.

Ogni installazione inflatable, attraverso l’interazione con il fruitore, crea nuovi spazi di socializzazione fisica, digitale e culturale. La persona è, infatti, al centro di un percorso esperienziale che coinvolge i suoi sensi generando stupore, curiosità e riflessioni su tematiche della contemporaneità.

Soggetti dalle sembianze zoomorfe animano il percorso espositivo con tinte accese e forme anticonvenzionali e fuori scala. Tra questi si inserisce Airship Orchestra di Eness, tribù di figure dall’aspetto ironico e giocoso tra le quali passeggiare e vivere un’esperienza sonora sorprendente, in cui dialogano luce e musica.

Lo scultore Max Streicher presenta Silenus, gigante addormentato dalle dimensioni monumentali che mostra allo spettatore la sua vulnerabilità.

Attraverso la tecnologia gonfiabile sembra respirare o agitarsi lentamente, come prima del risveglio.

Le installazioni immergono in ambienti in cui mare, cielo e pioggia assumono una veste inedita.

Un universo moltiplicato e psichedelico, avvolto da atmosfere rarefatte accoglie lo spettatore in Never ending stories di Motorefisico, dove la percezione del luogo circostante cambia con il movimento del singolo.

 

milano-bello-e-buono-Balloon-Bar_Ph.-Lux-eventi.
milano-bello-e-buono-Balloon-Bar_Ph.-Lux-eventi.

L’aria diventa elemento architettonico con Tholos di Plastique Fantastique, omaggio ai templi dell’antichità, rivisitati in chiave inflatable. L’installazione, svelata in anteprima mondiale in occasione della mostra, riflette con ironia sulla geometria e sulle forme svelando elementi inediti, realizzati con materiali specchianti e trasparenti.

I Ginjos di Rub Kandy, personaggi colorati e misteriosi evocano con le loro forme figure antropomorfe.

POP AIR by Balloon Museum, Superstudio, via Tortona 27 Milano

balloonmuseum.world

IG @balloon_museum

FB @BalloonMuseumWorld

 

 

 

Milano: bello&buono

L’ironia di Zerocalcare  alla Fabbrica del Vapore di Milano

Una grande personale di ZEROCALCARE, talento del fumetto italiano che, con oltre 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e un’opera site specific, racconta di noi, della politica e di storie di resistenza collettiva.

milano-bello-e-buono-zerocalcare-2
milano-bello-e-buono-zerocalcare-2

 

Fino al 23 aprile 2023, la Fabbrica del Vapore ospita le opere di Zerocalcare (Michele Rech), classe 1983, fumettista italiano tra le figure più interessanti, complesse e di denuncia della scena culturale contemporanea.

La mostra Zerocalcare. Dopo il botto è ideata da Silvia Barbagallo, prodotta da Arthemisia e organizzata da Minimondi Eventi e Arthemisia in collaborazione con Piuma, promossa dal Comune di Milano-Cultura negli spazi di Fabbrica del Vapore ed è curata da Giulia Ferracci.

zerocalcare-28
zerocalcare-28

 

La frammentazione sociale all’indomani della pandemia; l’accrescimento delle paure all’epoca di una crisi globale e di un conflitto nel cuore dell’Europa; il forzato isolamento e la solitudine che hanno inevitabilmente generato disgregazione e causato la perdita di contatto con la realtà; la politica e le resistenze.

 

 zerocalcare-72.

zerocalcare-72.

“Il meteorite non sta cadendo. È caduto. – dichiara Zerocalcare – Il covid ci ha dato la possibilità di ripensare la società, di tiare fuori uno spirito diverso, più attento agli altri e alla collettività ma non è accaduto. La mostra riflette anche su questo, guardando i lavori che sono stati realizzati a servizio delle lotte e delle vertenze collettive degli ultimi 20 anni fino ad oggi, si può scorgere un pezzo – parziale ma significativo- di quelle tensioni che attraversano le strade di questo paese.”

 

zerocalcare-8
zerocalcare-8

“Il talento critico e artistico di Zerocalcare si esprime con il linguaggio immediato e diretto del fumetto e del cartone animato, che sono una vera e propria arte in grado di rappresentare un affresco estremamente efficace della società contemporanea – afferma l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Zerocalcare ha infatti dato vita a un eroe quotidiano, vittima delle relazioni sempre più difficili che legano il singolo alle dinamiche collettive della società. Un eroe nel quale si riconoscono giovani e meno giovani, e in particolare tutti coloro che, di fronte a una realtà a volte

drammatica, a volte difficile, a volte solamente assurda, attivano la loro capacità di resistenza umana e civile grazie all’intelligenza e all’ironia. Questa mostra è per loro”.

Zerocalcare. Dopo il botto, Fabbrica del Vapore, Via Giulio Cesare Procaccini, 4

 

Planeat.eco: lasagna sospesa a Natale e a Capodanno per i senzatetto

Planeat.eco – piattaforma innovativa (e società benefit) nata nel 2020 che propone un nuovo modo di fare la spesa sostenibile, a prezzi accessibili – per le feste di questo anno propone il piatto sospeso.

Una lasagna artigianale, da circa 300 grammi, che chiunque può acquistare in piattaforma lasciandola, appunto, “sospesa”. Planeat.eco provvederà a preparare e servire le porzioni acquistate e “sospese”: il giorno di Natale a Milano, presso la Stazione Centrale, in collaborazione con FoodForAll Charity. E, la sera dell’ultimo dell’anno, attraverso la comunità “Casa del Giovane” di Pavia, ai senzatetto presso la stazione di Pavia.

 

Lasagna.
Lasagna.

Una operazione che la società, nata a fine 2020 per rivoluzionare la spesa combattendo gli sprechi alimentari e proponendo kit porzionati, lavati e dosati per cucinare piatti di qualità a prezzi accessibili, ha scelto di fare coinvolgendo clienti (privati e aziende) che vogliano portare calore, vicinanza e un buon piatto a chi non ce l’ha. Ancora prima del lancio ufficiale, l’iniziativa ha raccolto oltre 500 adesioni.

3,20 euro è l’investimento che serve per regalare una porzione da 300 gr su planeat.eco scegliendo come recapito il pick-up presso la sede dell’azienda così da evitare il calcolo automatico di spese di spedizione.

 

 

Nel cuore di Milano, a pochi passi dal Duomo, Speronari Suites è il “place to be”

Speronari Suites è una struttura ricettiva indirizzata alla clientela milanese, italiana e internazionale, articolata in 22 suites di lusso, arricchita dalla presenza del noto ristorante argentino El Porteño.

 

milano-bello-e-buono-09_Executive-Terrace-san-Satiro
milano-bello-e-buono-09_Executive-Terrace-san-Satiro

 

Nato da una partnership fra HotelSolutions e Dorrego Company (che rispettivamente coordineranno da un lato l’attività ricettiva e tutti i servizi di concierge e dall’altro le attività di ristorazione de El Porteño Gourmet), Speronari Suites si rivolge a un target di pubblico giovane, con mindset internazionale, di alto profilo e raffinato nei gusti.

speronari-suites-06_Executive-Terrace
speronari-suites-06_Executive-Terrace

 

Il “place to be” in pieno centro a Milano.

Nel cuore della capitale internazionale del design, a pochi passi dal Duomo, Speronari Suites è una “design & entertainment destination”.

Una struttura ricettiva dove alloggiare a Milano, ma anche dove recarsi per il famoso aperitivo milanese, o godere dell’ottima cucina argentina per cui è famoso El Porteño Gourmet.

 

 Outdoor-El-Porteno-Gourmet_Speronari-Suites-1.

Outdoor-El-Porteno-Gourmet_Speronari-Suites-1.

Per realizzare il progetto Speronari Suites sono stati invitati lo studio di architettura Angus Fiori Architects e la interior designer Francesca Attolini i quali hanno lavorato in piena sinergia per creare un luogo accogliente, dal design sofisticato e contemporaneo, rivolto ad una clientela sensibile e attenta nelle esigenze funzionali e di servizio tanto quanto verso gli aspetti formali.

L’attenzione al dettaglio, oltre che all’insieme, è differenziante e contribuisce a creare un ambiente fortemente orientato al design. Non a caso è stato coinvolto Tom Dixon per alcuni complementi di arredo, accessori di decorazione e di illuminazione e aziende che incentrano la loro produzione sul design oltre che sulla qualità produttiva.

 

 

 02_Speronari-Suites_Suite-Duplex@Thomas-Pagani

02_Speronari-Suites_Suite-Duplex@Thomas-Pagani

Un indirizzo pensato dunque non solo per la clientela estera tanto attratta dal design e dallo style Made in Italy, ma rivolto anche al pubblico milanese giovane e trendy, desideroso di respirare un’atmosfera internazionale tanto durante il giorno nelle pause lavorative, quanto di sera o nei weekend per un aperitivo o a cena.

 




Milano: cultura e gusto

Milano: cultura e gusto. Sempre all’avanguardia nelle iniziative e nelle proposte, Milano sorprende con mostre importanti  e nuovi place to be   

 

 La mostra su tre sedi dedicata a “Somaini e Milano”

Palazzo Reale, Museo del Novecento e Fondazione Somaini ospitano  tre differenti esposizioni dedicate all’artista, fino all’11 settembre

 

 

Sviluppo-di-unopera-antropomorfica
Sviluppo-di-unopera-antropomorfica

Allestita in tre sedi, la mostra “Somaini e Milano” ripercorre l’opera di Francesco Somaini (1926-2005) a partire dagli anni della formazione e fino all’ultima stagione, esplorando i diversi ambiti della sua multiforme ricerca creativa e portando alla luce la collaborazione con i protagonisti della cultura milanese a lui contemporanei.

 

somaini-Grande-guerriero-1953-cemento
somaini-Grande-guerriero-1953-cemento

 

La rassegna focalizza la ricerca sulla scultura a Palazzo Reale, approfondisce i rapporti di Somaini con gli artisti del suo tempo al Museo del Novecento e indaga il profilo internazionale dello scultore nella sede della Fondazione a lui dedicata. In piazzetta Reale l’installazione “Sviluppo di un’opera antropomorfica” (1979) funge da grande segnale dell’iniziativa.

 

Sfinge-di-Manhattan
Sfinge-di-Manhattan

A Palazzo Reale settanta opere documentano le varie fasi della sua ricerca dal 1948 al 1992, improntata alla continua innovazione a livello teorico, formale e tecnico:  dalla formazione all’Accademia di Brera all’aggiornamento alle esperienze d’Oltralpe, dall’adesione al MAC-Espace alla grande stagione informale, dalla riflessione sul rapporto tra scultura, architettura e contesto urbano con l’avvio di diverse tipologie plastiche (sculture/architetture e installazioni binarie composte da una matrice scolpita e da una traccia figurata), fino all’ultima stagione caratterizzata dalla riscoperta del mito.

 

Grande-Traccia-per-Nascita-di-Venere.
Grande-Traccia-per-Nascita-di-Venere.

 

Nella Sala della Lanterna è allestito un focus sulla gestazione del Monumento ai Marinai d’Italia di Milano con l’esposizione di tutti i bozzetti preparatori elaborati dall’artista.

Esposti negli spazi degli Archivi, al quarto piano del Museo del Novecento, più di cento lavori tra disegni, progetti, modelli, sculture, dipinti e fotografie che documentano la collaborazione di Somaini con autori a lui coevi. Tra questi Lucio Fontana, Ico Parisi e Giorgio Bassani, e l’architetto Luigi Caccia Dominioni con cui lo scultore avvia un collaudato sodalizio per circa un ventennio.

 

Alla  Fondazione Somaini “Oltre la scultura: la città”, a cura di Fulvio Irace e Luisa Somaini presenta un centinaio di opere tra disegni, progetti, modelli, sculture e fotomontaggi e documenta la riflessione e l’aspirazione di Somaini a modellare le città con i suoi interventi.

Una vera anticipazione sull’uso del verde come alternativa alla congestione urbana, sono gli elaborati per Milano e Parigi, dal parco per il largo Marinai d’Italia al concorso parigino del Parc de La Villette. Esposti anche progetti, fotomontaggi, disegni delle sue rivoluzionarie visioni di metropoli europee (Düsseldorf, Duisburg) che stupiscono per la radicalità delle soluzioni urbanistiche.

L’esposizione è accompagnata da un ricco programma di incontri e da percorsi in città e in Lombardia, raccolti in una mappa esplicativa, per scoprire le sculture e i mosaici sul territorio. In occasione della mostra è pubblicato da Electa il catalogo “Somaini e Milano” a cura di Fulvio Irace, Luisa Somaini e Francesco Tedeschi: un’approfondita monografia, più che un tradizionale catalogo. I tre nuclei espositivi si ritrovano in tre principali affondi storico critici, a firma di Francesco Tedeschi, Fulvio Irace e Alessandro Del Puppo, a loro volta completati da una serie di approfondimenti monografici su specifiche vicende della carriera dello scultore e opere particolarmente rilevanti come il celebre Monumento ai Marinai d’Italia.

 

Milano: cultura e gusto 

Fondazione Luigi Rovati apre  nello storico palazzo di Corso Venezia 52

Al termine di un complesso intervento di restauro, ampliamento e riqualificazione sviluppato dallo studio MCA – Mario Cucinella Architects, apre la nuova sede della Fondazione Luigi Rovati situata nello storico palazzo di Corso Venezia 52.

Facciata-Esterna-Palazzo_©Giovanni-De-Sandre-per-Fondazione-Luigi-Rovati
Facciata-Esterna-Palazzo_©Giovanni-De-Sandre-per-Fondazione-Luigi-Rovati

 

Aperti il giardino con il Padiglione, la Sala conferenze, la Sala studio, lo Shop museale di Johan&Levi, il Caffè-bistrot e il Ristorante gastronomico dello chef Andrea Aprea.

Nel Padiglione sarà visitabile gratuitamente la mostra “Fondazione Luigi Rovati: il cantiere e il processo”, che illustra l’evoluzione del progetto architettonico insieme al processo ideativo della Fondazione come infrastruttura culturale.

Milano-cultura-e-gusto-Caffe-bistot_-Fondazione-Luigi-Rovati
Milano-cultura-e-gusto-Caffe-bistot_-Fondazione-Luigi-Rovat

 

Nella Sala conferenze durante tutta l’estate proseguirà l’attività culturale e scientifica con incontri e conferenze aperte al pubblico, prenotabili sul nuovo sito della Fondazione.

Aperti il Caffè-bistrot e il ristorante gastronomico guidati dallo Chef doppia stella Michelin Andrea Aprea che inizia qui una nuova esperienza imprenditoriale e creativa allargando lo sguardo dal ristorante gastronomico al nuovo concetto di caffè-bistrot.

 

AndreaAprea_LaSala_ph.MassiNinni
AndreaAprea_LaSala_ph.MassiNinni

 

Dal 1° settembre sono aperte le prenotazioni per la visita al museo. Ingresso gratuito per tutto il mese di settembre.

Il modello di infrastruttura culturale della Fondazione  va oltre la concezione tradizionale di museo in cui fruire mostre d’arte per dare vita a un luogo di pensiero, sperimentazione e condivisione: uno spazio da vivere come parte integrante del tessuto culturale della città.

L’obiettivo di tutte le attività della Fondazione è innanzi tutto quello di creare valore di impatto e utilità sociale.

Per accompagnare il pubblico verso la completa apertura del palazzo e del Museo d’arte, la Fondazione programma nel mese di luglio un ciclo di  incontri che approfondiranno alcuni degli 8 codici fondamentali, che si terranno mercoledì alle ore 18.00 presso la Sala conferenze, aperti al pubblico e prenotabili sul sito della Fondazione.

Giardino-e-Padiglione_©Giovanni-De-Sandre-per-Fondazione-Luigi-Rovati
Giardino-e-Padiglione_©Giovanni-De-Sandre-per-Fondazione-Luigi-Rovati

 

 Mercoledì 13 luglio si analizza il concetto di Creazione in ambito medico-scientifico con Lucio Rovati, Presidente emerito della Fondazione e Presidente di Rottapharm Biotech, e Guido Cavaletti, Prorettore alla Ricerca dell’Università Bicocca di Milano.

Mercoledì 20 luglio si prosegue con il codice Spazio: in cui l’architetto Mario Cucinella, founder e direttore artistico di MCA – Mario Cucinella Architects, dialoga con Mario Abis, sociologo, sul rapporto tra dimensione fisica e dimensione mentale.

Mercoledì 27 luglio la storica d’arte Martina Corgnati, in dialogo con Giulio Paolucci, conservatore della Fondazione e direttore del Museo Civico Archeologico delle Acque di Chianciano Terme, approfondiranno il codice Relazione tra archeologia e arti contemporanee.

Su www.fondazioneluigirovati.org è disponibile il calendario completo delle attività in programma.

La Fondazione Luigi Rovati sarà aperta dal mercoledì alla domenica dalle 11 alle 20.

Milano: cultura e gusto

Cybus, amarcord del gusto: la nuova bottega milanese delle eccellenze culinarie

Ambienti dal sapore vintage, ispirati a modernismo e astrattismo: la nuova bottega milanese delle eccellenze culinarie apre i battenti tra ricordo e modernità

Milano-cultura-e-gusto-vetrina-CYBUS
Milano-cultura-e-gusto-vetrina-CYBUS

 

Le parole magiche sono “ricordo” e “modernità”. L’interior design di Cybus, gastronomia gourmet recentemente inaugurata in Corso Venezia a Milano, è stato ideato dallo studio FMDesign con l’intento di creare un innesto virtuoso tra l’estetica tradizionale di una bottega degli anni ‘60 ed elementi fortemente ispirati alla storia dell’arte e dell’architettura del 900.

A predominare è uno stile nostalgico caratterizzato dall’utilizzo di boiserie, legno cannettato e pavimento in linoleum che contribuiscono a donare all’ambiente un gusto fortemente retrò che ben si adatta all’ampia selezione di prodotti gastronomici disponibili in negozio.

Questo “tema del ricordo” viene controbilanciato da composizioni liberamente ispirate al modernismo e all’astrattismo geometrico del 900, presentato in tutte le sue sfaccettature: dal cubismo al futurismo, dal costruttivismo al suprematismo.

 

CYBUS 6
CYBUS (6

 

Aperto alla fine del 2021 in Corso Venezia a Milano, Cybus è la bottega dell’eccellenza culinaria. Ideato e realizzato da Carmelo Pistone e Giovanni Lorato, Cybus è un selezionatore di prodotti alimentari, italiani e non, di eccellenza e un department store fisico per i prodotti di chef stellati, tra i quali i fratelli Cerea. Con il suo ampio banco di gastronomia, accoglie i clienti anche per quick lunch e offre un servizio di asporto e delivery a Milano, con un e-commerce dedicato al pubblico italiano arricchito da gift box a marchio Cybus.

CYBUS | Corso Venezia 29, 20121 Milano | info@cybusmilano.it |

 

 

Fabbrica del Vapore: You will find me if you want me in the garden

All’interno della programmazione estiva a cura dei laboratori di Fabbrica del Vapore apre la mostra concepita per gli spazi di Cattedrale, edificio emblematico di Fabbrica del Vapore ripensato per l’occasione come giardino interspecie grazie a una grande installazione multipla e sensibile.

 AiEP_Dieci_giardini_da_non_perdere-7

AiEP_Dieci_giardini_da_non_perdere-7

 

Sino al 9 ottobre Vapore d’estate abiterà diversi spazi di Fabbrica, al chiuso e all’aperto, snodandosi tra concerti, proiezioni, spettacoli e performance, mostre e attività dedicate al pubblico più giovane.

La mostra You will find me if you want me in the garden, progetto di punta della III edizione della rassegna, è frutto del lavoro sinergico di Studio Azzurro, Careof, Ariella Vidach-Aiep, Fattoria Vittadini, concretizzatosi in un progetto artistico e curatoriale collettivo e unitario.

 

Milano-cultura-e-gusto-youWIllFIndMeIfYouWantMeInTheGarden
Milano-cultura-e-gusto-youWIllFIndMeIfYouWantMeInTheGarden

 

Testimone delle forme dell’abitare il presente, la mostra trasforma il potente spazio di Cattedrale in un giardino interspecie dove video, corpi, dispositivi interattivi, installazioni sonore, nuovi media, restituiscono la complessità del mondo attuale, la necessità di immaginare nuove prospettive di coesistenza, e nuove soggettività e alleanze, amplificando la riflessione sui temi che riguardano la democrazia, le pratiche di resistenza, e la definizione di spazio e di corpo, oggi alla soglia con il virtuale.

Milano-cultura-e-gusto-Studio-Azzurro_Soffio_sullAngelo_1997
Milano-cultura-e-gusto-Studio-Azzurro_Soffio_sullAngelo_1997

 

La mostra è concepita come un formato espanso: non solo percorso espositivo, ma habitat transumano, giardino interspecie infestante, dinamico, paesaggio di transizione dove si pratica un incontro permanente e pervadente tra dentro e fuori, tra organico e inorganico, tra corpi e tecnologia.

I tre grandi paracadute rovesciati de Il soffio sull’angelo di Studio Azzurro galleggiano, popolati di corpi proiettati che reagiscono al soffio dei visitatori.

Fabbrica del Vapore, Cattedrale, via Giulio Cesare Procaccini 4

 

Milano: cultura e gusto

Waby Restaurant: A new japanese experience in Milan

Wabi-sabi in giapponese traduce la “bellezza imperfetta”, quella del Fiore di Loto – stilizzato dallo studio Cacao Design- che rappresenta il logo del nuovo ristorante nipponico WABY Restaurant, ultimo nato nell’effervescente panorama della ristorazione internazionale milanese e situato in una traversa di Corso Como, ai piedi dei grattacieli di Porta Nuova.

wabi
wabi

 

Il progetto nasce dall’idea di Matteo Zhu (Biella, classe 1996), giovane figlio di una famiglia originaria -come molte- dello Zhejiang, dedita in parte all’attività di import-export e in parte a quella della ristorazione.

L’intero progetto del ristorante è firmato da Maurizio Lai, architetto, scenografo e designer, il cui studio sviluppa soluzioni di design esclusive e personalizzate su scala internazionale, in collaborazione con una rete di produttori collaudati, secondo i principi di “design excellence”.

Da Waby restaurant non c’è uno chef che primeggia, bensì una brigata di cucina con esperienza e un progetto condiviso risultato di viaggi e consulenze nell’alta ristorazione asiatica.

Qualità senza compromessi (tonno rosso Balfegò, caviale Kaluga Amur, riso giapponese Tamanishiki – una delle varietà più pregiate, prosciutto iberico Pata Negra 5 J, solo per fare qualche esempio), una carta in cui  ai classici della cucina giapponese si affiancano le creazioni, piatti più ricercati.

Milano-cultura-e-gusto-wabi-2
Milano-cultura-e-gusto-wabi-2

 

Due le note che emergono, delicatamente piccanti: quella del jalapeno (peperoncino dalla piacevole piccantezza di grado medio) e quella del shichimi togarashi, mix di spezie giapponesi, che letteralmente significa “peperoncino dai sette sapori”, una miscela composta da sette spezie (pepe di Sichuan, peperoncino rosso, zenzero macinato, alga nori, semi di sesamo bianco e nero tostato e buccia d’arancia). Specialità di Waby Restaurant è la ROBATA che significa “focolare” (nome abbreviato di robatayaki), ovvero la tecnica di cucina giapponese a carbone: una tradizione non antichissima ma senza dubbi popolare e di provincia, qui proposto nelle versioni di carne pregiata (anche Wagyu) e di pesce (astice) ma anche vegetariana (asparagi, salsa wafu e sesamo).

Punto di forza le Creazioni, raffinati signature dish che incantano il palato, come i Nori Crisps (alga nori in tempura, tonno, ricciola, togarashi e dressing al sesamo) l’Hotate Iberico (millefoglie di capasanta, jamon iberico, jalapeno coriandolo, salsa di miso, yuzu con dressing al coriandolo), il Crispy Rice (inaspettato riso croccante, crema di avocado, tartare di salmone e tonno speziato), il  delicato Sake Karashi (sashimi di salmone scottato, asparagi al vapore, uova di salmone salsa Karashi e sumiso).

WABY Restaurant, Via Carlo de Cristoforis 2, Tel. 02 8341 2987 – 3516788099

Info@wabyrestaurant.it

 

 




Milano: fantasia in scena

Milano fantasia in scena. Dalla “meraviglia” di Alice agli incanti di Casanova, all’infinito universo di Giordano Bruno

 

 

Milano: fantasia in scena.

Alice! in Wonderland alla  Fabbrica del Vapore – Milano

milano-fantasia-alice-new
milano-fantasia-alice-new

 

Prorogato fino al 20 marzo lo show di Nouveau Cirque Alice! in Wonderland in scena al Magic Mirrors Theater della Fabbrica del Vapore.

Grande successo di pubblico e di critica per una delle produzioni più riuscite in questo periodo così difficile per tutte le arti performative.

Quale il segreto del  successo? Alice! In Wonderland  pensato e realizzato per tutti gli  appassionati di teatro, in particolare dei grandi show di Broadway, mette in scena  effetti speciali, un viaggio incredibile, attraverso la musica, il teatro e la tecnologia.

Ne deriva  una vera e propria esperienza totalizzante e, al contempo, poetica e suggestiva.

 

alice-new-10
alice-new-10

 

Sui due palcoscenici rotanti, si succedono numeri acrobatici, scene colorate e poetiche,  la voce di Elisa, una delle più belle e intense della scena musicale mondiale, costumi fiabeschi, trucchi ironici.

Il cast internazionale raccoglie alcuni tra i migliori performers da tutto il mondo.

La realizzazione è stata affidata al prestigioso team creativo che raccoglie alcuni fra i più grandi professionisti dell’industria dell’entertainment mondiale come Simone Ferrari e Lulu Helbæk (ideazione e regia) conosciuti in tutto il mondo per l’audacia e l’originalità delle loro creazioni ( da X Factor a Nysa del Cirque du Soleil, dal Giudizio Universale al Paradiso XXXIII di Elio Germano oltre ad alcune delle più suggestive cerimonie di grandi manifestazioni olimpiche),  la scenografa belga Barbara de Limburg, il pluripremiato direttore della fotografia Pasquale Mari che firma il disegno luci,  Nicolas Vaudelet, costumista francese per i recenti tour di Madonna e del Cirque du Soleil, il visual artist Giuseppe Ragazzini (suoi i lavori per il Lincoln Center di New York, Spoleto Festival, La Repubblica, Le Monde).

alice-new-01
alice-new-01

 

Il Magic Mirrors Theater, che ospita lo spettacolo, è una Spiegeltent, struttura insolita di inizio Novecento dalle origini belghe realizzata in legno e decorata al suo interno da specchi e velluti, che immerge il pubblico nella Meraviglia, dove, guidato da acrobazie fra luci, coloratissimi oggetti di scena, preziosi costumi e musiche evocative, segue Alice e il Bianconiglio in questa nuova emozionante magica avventura nel mondo incantato raccontato nelle pagine di Lewis Carroll.

Questa di Milano è la prima importante tappa di una grande tournée che porterà Alice! in Wonderland a toccare Francia, Olanda, Germania, Canada e Stati Uniti.

Fino al 20 marzo 2022.

La Fabbrica del Vapore

Via Giulio Cesare Procaccini, 4, 20154 Milano MI

 

Casanova Opera Pop di Red Canzian agli Arcimboldi

Il kolossal di teatro musicale ambientato a Venezia e dedicato a uno dei personaggi italiani più noti al mondo, Giacomo Casanova, approda al palcoscenico del  TAM di Milano, dopo aver dbutta con un triplo sold out al Teatro Malibran di Venezia.

Casanova-ARTmid-scaled
Casanova-ARTmid

 

21 performer sul palco, 2 ore di musica e 35 brani inediti cantati dal vivo, 120 costumi, oltre 30 cambi scena, scenografie immersive e scelte stilistiche innovative.

E anche  il DOPPIO CD “CASANOVA OPERA POP”, un lussuoso album contenente le 36 tracce del musical, i testi dei brani cantati dai protagonisti e del prologo interpretato da Red Canzian, le foto del cast e l’opera originale a colori disegnata da MILO MANARA per l’artwork.

Casanova Opera Pop è uno straordinario kolossal musical-teatrale concepito, composto e prodotto da Red Canzian e tratto dal best-seller di Matteo Strukul “Giacomo Casanova – la sonata dei cuori infranti”. 

Ed è il primo spettacolo inedito di teatro musicale ad andare in scena dopo la riapertura dei teatri a piena capienza, una nuova opera che Red Canzian ha creato negli ultimi due lunghissimi anni trascorsi lontano dal palco.

 

4_CasanovaOperaPop_phJarno
4_CasanovaOperaPop_phJarno

 

Red Canzian ha raccontato “ho cullato a lungo l’idea di comporre un’opera musicale dedicata alla Città di Venezia, forse l’unica al mondo di tale notorietà a non avere un ‘suo’ musical, e a Giacomo Casanova, uno dei personaggi italiani universalmente conosciuti, ma finora raccontato in una chiave sempre un po’ monotematica, mentre io volevo rappresentarlo nelle tante sfumature che fanno di lui una delle figure storiche più interessanti che l’Italia e Venezia in particolare possono vantare”.

Con  Giacomo Casanova (Gian Marco Schiaretti), Francesca Erizzo (Angelica Cinquantini), il potente e corrotto Inquisitore, la perfida Contessa Von Steinberg, nobile austriaca non insensibile al fascino di Casanova, fra i bácari popolati da varia umanità e i ricchi Palazzi del potere, gioca una serie di personaggi dalle sfaccettature diverse. Quindi un pacioso e brontolone Frate Balbi, il fidanzato offeso Alvise e il nobile Mocenigo, il perfido Zago, il Doge Loredan e il nobile di lignaggio e di cuore Bragadin.

Dice Red Canzian: “Ho pensato a Casanova Operapop con lo sviluppo dell’opera all’Italiana, nella quale la storia e i personaggi prendono forma attraverso la musica e le parole delle canzoni, scritte da Miki Porru, e dove i dialoghi punteggeranno il racconto in pochi momenti, seppur importantissimi”.

Casanova Opera Pop al TAM Teatro Arcimboldi Milano

Dal 9 al 20 febbraio

 

 

Momenti di trascurabile (in)felicità di e con Francesco Piccolo e Pif al Teatro Lirico

Sabato 5 febbraio sul palco del Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano  Francesco Piccolo e Pif – già protagonista del film Momenti di trascurabile felicità – saranno in scena con Momenti di trascurabile (IN)felicità.

 

Piccolo-PIF
Piccolo-PIF

Francesco Piccolo (Premio Strega 2014 con Il desiderio di essere come tutti) e Pif sono tornati a girare l’Italia con il loro spettacolo tratto da Momenti di trascurabile felicità e Momenti di trascurabile infelicità a cui quest’anno si è aggiunto Momenti trascurabili vol. 3 (Einaudi, maggio 2020).

Si tratta di un modo semplice per avere un contatto diretto e vivo con i lettori, un’occasione per far parlare i libri, con la voce inconfondibile di chi li ha scritti, in un’ora dedicata ai momenti trascurabili dell’esistenza quotidiana – che ci accomunano tutti in un sorriso (a volte amaro).

Sabato 5 febbraio, Teatro Lirico Giorgio Gaber

Ore 20,45

Info biglietti su https://teatroliricogiorgiogaber.it/  e www.ticketone.it/

 

Al Teatro Studio Melato De infinito universo di Filippo Ferraresi

Approda  in prima nazionale  al Teatro Studio Melato, De infinito universo di Filippo Ferraresi, alla sua prima prova come regista di uno spettacolo del Piccolo Teatro di Milano (una coproduzione internazionale con il Théâtre National Wallonie-Bruxelles).

 

milano-fantasia-in-scena-de-infinito-photo©MasiarPasquali
De infinito universo foto ©Masiar Pasquali

Classe 1985, una consolidata esperienza, in Italia e all’estero, al fianco di Franco Dragone, Fabrice Murgia e, dal 2018, Romeo Castellucci, Filippo Ferraresi scrive e dirige un’opera di teatro “transdisciplinare”, ispirata al pensiero di Giordano Bruno. L’infinita grandezza dell’universo è messa a confronto con il confine più ristretto della dimensione umana. Che senso hanno le nostre vite, di fronte all’immensità? Tre differenti prospettive per un tentativo di risposta: la scienza, la natura, la politica. Un dialogo tra linguaggi differenti in reciproca contaminazione.

Lo spettacolo, interpretato da Gabriele Portoghese, Elena Rivoltini, Jérémy Juan Willi, con le scene di Guido Buganza, i costumi di Giada Masi, le luci di Claudio De Pace e le musiche di Lucio Leonardi (PLUHM), è in scena fino al 13 febbraio.

DIU_photo©MasiarPasquali
De infinito universo foto ©Masiar Pasquali

 

Uno scienziato racconta al pubblico che cosa siano la materia oscura e l’energia oscura; contemplando il cielo di notte, un pastore di leopardiana memoria si smarrisce di fronte al pensiero dell’infinito; una giovane donna, assistente di una potente figura politica femminile, immagina un discorso che vorrebbe rivolgerle, deplorando la mancanza di una visione più elevata in chi ci governa.

Ispirandosi a Giordano Bruno, Filippo Ferraresi porta in teatro la grandezza e il mistero di domande universali, alle quali è impossibile trovare risposta, contrapponendole alla dimensione, intima e privata, dell’essere umano. In uno spettacolo di teatro “transdisciplinare”, che intreccia recitazione e tecnologia, acrobatica ed effetti teatrali, l’autore e regista racconta lo smarrimento e lo stupore dell’uomo di fronte alle leggi della fisica e alle sue “macchine meravigliose”.

Tratto dominante dei nostri tempi, distesi fin dagli albori del Novecento sulla smisurata scala del “villaggio globale”, è la complessità. Con De infinito universo, Filippo Ferraresi ci conduce in una delle avventure più affascinanti del pensiero umano: tentare di abbracciare la multiforme e sempre sfuggente realtà in cui viviamo nei suoi siderali confini, per conoscere l’Universo come un tutto.

De infinito universo

Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza)

Fino  al 13 febbraio

 




Milano: arte in mostra

Milano: arte in mostra al Castello Sforzesco, alla Matalon, al Vapore, al Piccolo Teatro e al Teatro alla Scala

 

Milano: arte in mostra.

 “Sculture lignee a confronto dalle città ducali di Vigevano e Milano”

 

sculture-lignee
sculture-lignee

 

Fino  al 16 gennaio 2022, il Castello Sforzesco di Milano organizza nella Sala della Balla la mostra “Sculture lignee a confronto dalle città ducali di Vigevano e Milano”, a cura di Claudio Salsi.

Concepita come naturale prosecuzione della rassegna espositiva Il Corpo e l’Anima, da Donatello a Michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento (Parigi 2020 – Milano 2021), questa iniziativa è un ulteriore approfondimento intorno alle sculture lignee policrome di area lombarda.

castello-sforzesco-_Compianto-di-Vigevano

castello-sforzesco-_Compianto-di-Vigevano

 

 

Duplice il focus: sul Compianto di San Dionigi e sull’Ancona di San Giuseppe provenienti da Vigevano, come Milano sede di un’importante corte sforzesca tra Quattro e Cinquecento.

Questo è un periodo di florida produzione artistica nel territorio lombardo tra l’epoca di Ludovico il Moro, la dominazione francese e il momento dell’ultimo duca Francesco II Sforza, che nei primi anni ’30 del XVI secolo si dedica alla riqualificazione del castello e del duomo di Vigevano.

 

 milano-arte-in-mostra-castello.
milano-arte-in-mostra-castello

 

Molte corti – ora rivali, ora alleate – contribuirono a dare vita in Italia a quell’età dell’oro dell’arte anche in campo liturgico con  opere  di straordinaria fattura e qualità estetica.

I due gruppi scultorei, provenienti da Vigevano e posti a confronto con il cosiddetto Compianto di Casoretto, sono entrambi di imponenti dimensioni e presentano ancora tracce di una policromia antica: conservano quindi interamente quella capacità di comunicazione emotiva che contraddistingue la scultura lignea lombarda rinascimentale.

 

 

Milano: arte in mostra.

Alla Fabbrica del Vapore “Aura, the immersive light experience”

In Aura, the immersive light experience, colore e luce diventano i protagonisti assoluti di un’esperienza totalmente immersiva e senza precedenti come proporzioni e articolazioni.

 

 Selezione-foto-AURA-7
Selezione-foto-AURA-7

 

AURA supera il concetto di spettatore trasformandolo in attore di un colossale, magico spettacolo creativo in cui l’aura di ciascuno interagisce con quella di chi gli è vicino, catalizzando campi energetici nuovi, emettendo nuove luminosità.

Rendendo percettibile a tutti, attraverso sofisticatissime tecnologie che sono innanzitutto originali atti creativi, il concetto orientale dell’aura che circonda tutti i corpi.

Il concept nasce dall’idea di Pepper’s Ghost di materializzare e toccare la luce come risorsa viva e fonte di vita essa stessa, mettendo in gioco creatività visionaria, experience design, le più innovative tecnologie per raccontare non una storia, ma immergere in molteplici storie, fatte di suoni, sensi ed emozioni.

L’opera d’arte digitale trasforma l’ambiente, in cui  la forza dei giochi dei fasci di luce si incontrano alle proiezioni mapping in grado di immergere e totalizzare con immagini 3D ed effetti unici capaci di animare il pavimento al passaggio dei visitatori.

 

 milano-arte-in-mostra-AURA-visitatori-36

milano-arte-in-mostra-AURA-visitatori-36

 

 Le persone saranno parte integrante ed attiva dell’opera. Modificatori. Attori coinvolti in un viaggio in due atti.

Momenti suggestivi e generativi come una pioggia di stelle o la crescita di elementi naturali, in cui la presenza e i movimenti delle persone interagiranno direttamente modificandone i pattern e gli sviluppi.

A trasformare la luce in un’esperienza artistica immersiva hanno collaborato i più importanti light designer, creative director, compositori e sound designer al mondo, sotto la Direzione Artistica dei fondatori delle due aziende, Anderson Tegon e Aleksandr Usyskin.

 

 

Alla Fondazione Luciana Matalon “Le donne e la fotografia”

Fino al 28 novembre le protagoniste della fotografia dal primo Dopoguerra ad oggi in mostra, a cura di Maria Francesca Frosi e Dionisio Gavagnin.

 

Manasse-Studio-Mein-Zukerl
Manasse-Studio-Mein-Zukerl

 

È dedicata allo sguardo femminile nell’arte fotografica e al contributo innovativo che le donne hanno dato a tale linguaggio, l’ampia esposizione “Le donne e la fotografia. Le protagoniste della fotografia dal primo Dopoguerra ad oggi” esposta  alla Fondazione Luciana Matalon di Milano fino  al 28 novembre.

La mostra, organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Mandr.agor.art e con il patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Milano, nasce da un accurato lavoro di selezione svolto dai curatori Maria Francesca Frosi e Dionisio Gavagnin che hanno scelto 90 fotografie originali di altrettante artiste fotografe per raccontare il punto di vista femminile in campo fotografico e il suo processo di evoluzione nell’arco di quasi un secolo, con opere che vanno dal 1925 fino al 2018.

 

 

milano-arte-in-mostra-Vanessa-Beecroft-Castello-di-Rivol-
milano-arte-in-mostra-Vanessa-Beecroft-Castello-di-Rivol-

 

Molti i nomi di rilievo: da Diane Arbus a Margaret Bourke-White, da Lisetta Carmi a Regina José Galindo, passando per Gerda Taro, Lisette Model, Sandy Skoglund, Marina Abramovic, Tina Modotti, Gina Pane, Francesca Woodman, Nan Goldin, Sophie Calle, Cindy Sherman, Inge Morath, solo per citarne alcuni.

Due sono i nuclei tematici attorno ai quali si è andato costruendo il corpus delle opere selezionate: quello dell’empatia e quello della ricerca dell’identità, individuati dai curatori come peculiari dello sguardo e del contributo femminili all’arte fotografica.

Nel ‘900, grazie anche a una maggiore maneggevolezza delle attrezzature fotografiche, sempre più numerose sono le donne che utilizzano la fotografia come mezzo espressivo.

 

 

Strehler e i palcoscenici milanesi: al Piccolo Teatro e al Teatro alla Scala

A 100 anni dalla nascita di Giorgio Strehler, i due Teatri milanesi il Piccolo Teatro e il Teatro alla Scala, cui il grande regista ha legato la sua esperienza nella prosa e nell’opera, gli dedicano il percorso espositivo “Strehler e i palcoscenici milanesi” diffuso, arricchito dal contributo della Fondazione Corriere della Sera.

 

MOSTRASTREHLER_Arlecchino_photo-MasiarPasquali
MOSTRASTREHLER_Arlecchino_photo-MasiarPasquali

 

Milano ricorda il regista Giorgio Strehler, nato a Trieste ma diventato proprio nel capoluogo lombardo una figura centrale del Teatro Europeo: nel 1947 ha fondato il Piccolo Teatro insieme a Paolo Grassi ed alla Scala ha curato 55 regie di 33 titoli diversi tra il 1947 ed il 1990.

Qui  Strehler ha operato e vissuto: nel  1947  fonda il Piccolo con Paolo Grassi e debutta alla Scala. Il radicamento nella vita artistica e civile della città, la continuità del fare teatrale tra opera e prosa, la spinta verso una prospettiva culturale europea sono parte dell’eredità di Strehler quanto il suo specifico contributo allo sviluppo della concezione della regia. Per questo non è solo importante ricordare lo straordinario percorso artistico di Strehler, ma è importante farlo insieme, riunendo le forze culturali della città con il contributo anche della Fondazione Corriere della Sera.

 

MOSTRASTREHLER_Giardino_photo-MasiarPasquali

 

Come osserva Claudio Longhi, Direttore del Piccolo Teatro, “Il Progetto Strehler100 vive una sua nuova tappa con la mostra Strehler e i palcoscenici milanesi, un’occasione preziosa per ripercorrere, da diverse prospettive e attraverso una molteplicità di materiali (non di rado inediti), l’affascinante parabola artistica del fondatore del Piccolo Teatro di Milano. Un viaggio suggestivo, articolato in due sezioni, che illumina il ricco universo del laboratorio creativo del Maestro, intrecciandolo al contempo alla storia della città di Milano.”

 




Milano: Frida e ancora Frida

Torna a Milano, per la gioia dei suoi fans, l’icona universale di  Frida Kahlo.

Protagonista di una mostra alla Fabbrica del Vapore.

E poi, per il dopo mostra,   i piaceri della gola da  Claudio Sadler, nei ristoranti che ospitano  Gallo Nero, da  DistrEAT sul naviglio

Franca Dell’Arciprete Scotti

 

 

Mitica per la sua arte e la sua personalità avvincente, Frida Kahlo giunge a Milano alla  Fabbrica del Vapore.

“Frida Kahlo. Il caos dentro” è  un percorso sensoriale altamente tecnologico e spettacolare, che immerge il visitatore nella vita della grande artista messicana, esplorandone la dimensione artistica, umana, spirituale.

Emergono in primo piano gli ambienti quotidiani dove la pittrice visse, la Casa Azul, la camera da letto, lo studio e il giardino, gli scritti, il fondamentale rapporto con Diego Rivera,  i suoi abiti,  i suoi gioielli, gli elementi della cultura popolare messicana tanto presenti nella sua formazione.

Sono esposti qui alcuni esempi di collane, orecchini, anelli e ornamenti, come anche le  gonne ampie e coloratissime, scialli e camiciole.

 

Altissima tecnologia, sezioni multimediali, immagini animate, proiezioni, per sorprendere ed emozionare il visitatore.

La mostra “Frida Kahlo. Il caos dentro” è prodotta da Navigare con il Comune di Milano, con la collaborazione del Consolato del Messico di Milano.

“Frida Kahlo. Il Caos Dentro”, Fabbrica del Vapore, Milano

Fino  al  28 marzo 2021

www.mostrafridakahlo.it

Aggiungi un produttore a tavola: il Gallo Nero approda a Milano.

Il Gallo Nero incontra i suoi estimatori in nome della convivialità.

E vuole  contribuire alla ripresa  della ristorazione italiana

Oltre 30 produttori di Gallo Nero sono in trasferta a Milano per invitare i milanesi a conoscerlo  e a godere della degustazione, emozionando la mente e deliziando il palato.

 

Tutte le serate prevedono la presentazione e la degustazione di tre diverse etichette di Chianti Classico, valorizzate da piatti studiati appositamente per il miglior abbinamento tra queste eccellenze enologiche e quelle gastronomiche dei ristoranti coinvolti.

Tra i migliori della città, gli chef milanesi che si sono impegnati a creare su misura un menù che esalti tutte le espressioni di Chianti Classico www.chianticlassico.com/aggiungi-un-produttore-a-tavola-a-milano/

 

 

Da Chic’n Quick, doppio appuntamento con la cena “l’Alaska da scoprire a Milano”

Lunedì 26 e martedì 27 ottobre le cene speciali di Chic’n Quick, la Trattoria Moderna dello Chef stellato Claudio Sadler proporranno i prodotti ittici di alto livello qualitativo provenienti dall’Alaska, secondo l’organizzazione  di ASMI (Alaska Seafood Marketing Institute).

 

 

Per esaltare l’eccellenza di questi prodotti, Chef Sadler ha scelto l’abbinamento con i vini della Cantina Kettmeir, fiore all’occhiello dei vigneti dell’Alto Adige, la regione vinicola più a nord d’Italia, famosa per la capacità di coniugare la tradizione con l’audace sperimentazione della contemporaneità.

Chic’n’Quick – Trattoria Moderna Via Ascanio Sforza, 77

www.sadler.it

 

 

DistrEAT: cucina all’italiana nella casa padronale di una riseria degli Anni 30

Non distante dal cuore nevralgico dei Navigli,  DistrEAT è prima di tutto un ristorante gourmet e versatile per buongustai alla ricerca di una cucina corretta e mai gridata.

Ma è anche il luogo dove trovare postazioni di lavoro libere, richiestissime dagli studenti di  Naba e Iulm.

 

E infine, DistrEAT  oltre a pranzi e cene, offre prime colazioni con i lievitati degli chef e, per il dopocena, i cocktail del sommelier.

Un locale, guidato da cinque giovani soci (tre chef, un maître e un maître sommelier), strutturato per accogliere i gourmet alla ricerca di un luogo informale, con un’offerta gastronomica corretta e contemporanea, in un ambiente urbano affacciato sul Naviglio Pavese.

Lontano dagli stereotipi griffati, DistrEAT si rivolge a chi, nel tempo libero, cerca sempre un’offerta gradevole, con piatti gourmet mai gridati e iniziative speciali, come il ciclo di Distrazioni,  dove la cultura gastronomica è sempre protagonista.

.Prenotazione consigliata a pranzo e a cena

Via mail a info@distreat.it o via WhatsApp al 339.67.78.204

DistrEAT via Imperia 3,

www.distreat.it




Weekend a Milano per un viaggio nell’atmosfera rivoluzionaria di fine anni 60

Nel capoluogo lombardo, durante il mese di dicembre turisti e milanesi sono tendenzialmente impegnati nello shopping natalizio. Consigliamo una pausa dalla vetrine da trascorrere alla Fabbrica del Vapore, che ospiterà una mostra dedicata ad un intenso momento storico. Si tratta di Revolution. Musica e ribelli 1966-1970 Dalla Londra dei Beatles a Woodstock, un’esposizione sulle storie, i protagonisti e gli oggetti di quel breve ma denso periodo tra il 1966 e il 1970 che ha cambiato per sempre le vite di quella generazione e delle successive. All’interno della mostra si respirerà l’aria di quegli anni, un clima sociale e culturale irripetibile rappresentato da oltre 300 oggetti di moda e design, da film e canzoni, in un percorso esperienziale dove il visitatore viene travolto dall’atmosfera e dalla musica del momento anche grazie a un innovativo e sofisticato sistema audioguide. Un ritorno al passato dunque, per ricordare i valori di pace, libertà e parità di diritti.

La lunga onda della cosiddetta “Revolution” arrivò dall’Inghilterra e portò con sé musica, moda, neologismi, visioni alternative del senso della vita. Improvvisamente Carnaby Street a Londra diventò l’ombelico del mondo, la way of life della nuova generazione, un contenitore di idee. La Gran Bretagna, oltre ad avere la Regina, in quei cinque anni rivoluzionari, produce anche i Beatles e i Rolling Stones (più una lunga serie di gruppi come gli Animals, i Kinks, gli Who, gli Hollies, i Searchers, gli Zombies, i Moody Blues), ha Twiggy e Jean Shrimpton, le due modelle più famose del mondo, ha Mary Quant che si inventa la minigonna, ha Cathy McGowan che lancia “Ready Steady Go!”, il programma TV più amato dai teenager, ha John Cowan, il fotografo che presta il suo studio ad Antonioni per girare “Blow Up”, ha Anello&David, il negozio che vende gli stivaletti a punta, ha un’infinità di capelloni che girano per le strade e fanno tendenza. Ha tutto quello che le serve per essere il centro del mondo e della rivoluzione.

Alla fine delle sezioni della mostra (La Swinging London; Musica e contro-cultura; Power to all people – Voci del dissenso; Costumi e consumi; The summer of love; Woodstook e la cultura dei festival) con gli oggetti più rappresentativi dell’epoca, una sala immersiva con cuscini e maxi schermo per rivivere il mitico Festival di Woodstock del 1969.

Foto copertina: Linda McCartney, Beatles at Brian Epstein’s house, 1967. Photograph © MPL Communication. Reproduced with permission from Paul McCartney
Foto testo 1: Poster for The Crazy World of Arthur Brown at UFO, 16 and 23 June, by Hapshash and the Coloured Coat (Michael English & Nigel Waymouth), 1967. Photograph © Victoria and Albert Museum, London
Foto testo 2: John Lennon’s Sgt. Pepper Suit, 1967 Image © Victoria and Albert Museum, reproduced with permission from Yoko Ono Lennon




Milano: appuntamento con lo Yogafestival per un weekend di relax e benessere

Da oggi fino a domenica, Milano ospiterà negli spazi della Fabbrica del Vapore lo Yogafestival, importante appuntamento per tutti gli appassionati e i neofiti della disciplina ed evento clou di Associazione TAO. La manifestazione quest’anno è arrivata alla sua dodicesima edizione accogliendo sempre più eventi e partecipanti. Sono stati organizzati quaranta workshop con maestri di fama internazionale per yogini di tutti i livelli e sessanti eventi open. Il titolo di questa edizione è “Yoga: suono, musica e vibrazione” e il suo obbiettivo è quello di avvicinare quanto più pubblico possibile a questa antica pratica indiana dai grandi benefici per la salute fisica e mentale di ciascuno di noi. Ci sarà anche uno spazio dedicato ai più piccoli, a dimostrazione del fatto che lo yoga può essere praticato a tutte le età. Tre i filoni che verranno affrontati: tradizionale, innovativo, discovering.

Una delle novità di questa edizione sarà la possibilità di sottoporsi ad un particolare rituale, un massaggio sonoro. L’esecutore sarà Nicola Artico, un esperto polistrumentista che da oltre 25 anni studia l’effetto dei suoni sulla base delle scritture indiane, lavorando sul concetto di vibrazione. In una stanza oscurata, animata da video proiezioni e profumata da essenze, sarà possibile vivere un’esperienza multisensoriale. Sul corpo, utilizzato come cassa di risonanza, saranno appoggiati strumenti etnici. In particolare, la tampura (chitarra indiana), in grado di riprodurre fedelmente l’OM, sarà lo strumento chiave del trattamento.

Per il festival è stato pensato anche uno spazio di ristoro vegano, lo Yoga Restaurant, che fin dal mattino prepara colazioni e piatti vegan da gustare a qualsiasi ora. Sarà aperto fino alle 16, dopo si potrà continuare al bistrot Vegan. Un’altra novità è il MilkyBar: ci si potrà servire a volontà di latte vegetale, di soia, di mandorle, di avena, tutto a disposizione dei partecipanti per un bere sano, un veloce snack. Perché non si può non seguire un’alimentazione sana se si è alla ricerca di benessere e relax.

Al festival si accede con tessera associativa (10 €), valida per tutti i giorni del Festival. Per maggiori informazioni e per il programma completo visitate il sito www.yogafestival.it




Buon anno cinese!

Di Alessandra Paltrinieri Personal Travel Coach presso Le metiér(e) de l’elegance
CINESE55
Questo weekend sarà all’insegna di una Milano diversa. Infatti, il giorno 31 gennaio cade il capodanno cinese. Quest’ anno è l’anno del cavallo: per l’occasione, la Chinatown meneghina ha organizzato numerosi e affascinanti eventi che culmineranno con la parata del 2 febbraio.
Andiamo per ordine iniziando a parlare della tradizione: in Cina e nelle comunità cinesi sparse per il mondo il rito del Capodanno inizia la sera prima; infatti, durante la cena che precede la mezzanotte, rigorosamente consumata in casa tra familiari, vengono serviti i piatti che sono per tradizione simbolo di prosperità per il nuovo anno. Al posto delle nostre lenticcchie in Cina trionfano il pesce e i ravioli a forma di mezzaluna (jiaozi), la torta di riso (nian gao), i mandarini e i semi di melone. Inoltre, nella provincia di Zhejiang, la tradizione prevede pure le uova sode cotte nella cenere. Allo scoccare della  mezzanotte in concomitanza coi fuochi d’artificio tutte le persone escono di casa.Per il popolo cinese questo spettacolo pirotecnico è una sorta di rito che allontana il male. Una  curiosità; chi accende il primo fuoco del nuovo anno avrà fortuna. Dopo lo spettacolo una persona per famiglia rimane alzata tutta la notte per ottemperare al cosiddetto Shou Sui , ossia la veglia che, insieme ai fuochi e alla presenza del colore roosso,  ha lo scopo di allontanare Nian, una terribile bestia che, secondo la leggenda, la prima notte del nuovo anno arriva nei villaggi e nelle città per danneggiare cose, persone, animali. Nian ha però paura del rosso , del fuoco e dei rumori: ecco il perchè dei fuochi d’artificio e della presenza di oggetti come lanterne e pacchetti, tutti di colore rosso. Infine , gli adulti mettono dei soldi in buste rosse e le regalano ai bambini seguendo la credenza per cui il denaro in esse contenuto proteggerà i piccoli dagli spiriti maligni.In Cina le celebrazioni per salutare il nuovo anno durano due settimane e terminano con la festa delle lanterne.Si tratta di un evento veramente suggestivo che culmina col rito del drago in fiamme: durante questo rito vien dato fuoco a lanterne di enormi dimensioni e a forma di drago che stanno a simboleggiare il ritorno del drago stesso (simbolo di fertilità e ordine) in cielo. Durante questa festa il tipico piatto sono i tangyuan (piccoli dolci di farina di riso ripieni di cioccolato, sesamo o fagioli di soia rossi, a seconda delle località della grande Cina) che rappresenta la  riunione e l’affetto familiare.CAVALLO CINESETorniamo a noi : il weekend di festeggiamenti si apre venerdì 31 gennaio con lo Spring Festival che avviene presso il Centro Culturale Shaolin di Milano. La serata haà inizio alle ore 19.00 con una cena vegana.
Alle ore 20.00, poi, attraverso una cerimonia secondo il rito Buddhista Chan ci sarà la presentazione del Capodanno Cinese.
Alle ore 20,30 si analizzerà il carattere dei nati sotto il segno del Cavallo da un punto di vista linguistico e  culturale e si potrà prender parte ad un piccolo laboratorio pratico dedicato alla Calligrafia cinese curato da Sarah Manganotti, responsabile del progetto “AvviCINAti! – Fondazione Italia-Cina.
Intorno alle ore 21,30 ci sarà la manifestazione Shaolin Gong-fu forma del cavallo curata da Shifu ShiHengChan e dal Team Esibizione Centro Culturale Shaolin di Milano.
La serata si concluderà con l’iniziativa “Art&Charity”, a sostegno dell’Orfanotrofio Shaolin.
Tra le feste che molti ristoranti organizzeranno vi segnalo quella del ristorante Giardino Nuovo.

CAPODANNO CINESE
Altro fondamentale evento sarà quello della parata: se siete curiosi sabato 1 febbraio recatevi presso il Piazzale di fronte alla Fabbrica del Vapore dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e potrete assistere alle prove di questo spettacolo unico nel suo genere, almeno  nel nostro Paese.Sempre il 1 febbraio vi consiglio di cenare al ristrorante cinese Ba Asian Mood che unisce la tradizione alla creatività moderna, però vi consiglio di non far tardi quella sera perchè il clou della festa sarà il giorno dopo. Infatti, il programma di domenica 2 febbraio sarà ricchissimo: la giornata inizierà a Chinatown alle 11:00 con un enorme  spettacolo itinerante di musiche, danze tradizionali, acrobati e giocolieri (sarà circa all’altezza di via Sarpi 26).Il pomeriggio inizierà 14:30 con il ritrovo in piazza Gramsci per  il saluto delle autorità cinesi e italiane e continuerà alle 15:00 con Gran Parata con draghi, leoni e figuranti lungo la via Paolo Sarpi.
La giornata continuerà alla Fabbrica del Vapore che dalle 17:30 sarà cornice della serata conclusiva della manifestazione con la  Grande Festa con: Dj Set con Idij, “Tarantellando Quartet” musiche del sud d’Italia, animazioni  e della partenza della Chinatown New Year Run( un itinerario di 6 km da percorrere a passo libero).
Sempre alla Fabbrica del Vapore il progetto AvviCINAti presenterà , presso la sede operativa del centro di studio, promozione e produzione di video documentari ILFISCHIO.Doc , un particolarissimo programma di intrattenimento che inizierà alle 19:00con l’evento Tra musica e arti marziali, continuerà alle 19,30 con la presentazione del fumetto Long Wei e, dopo un aperitivo, terminerà con laboratori organizzati da disegnatori e da monaci Shaolin.
Per la cena vi consiglio di camminare per la Chinatown milanese e scegliere il ristorante che più vi ispira perchè quella sera ciascun ristoratore darà il meglio di sè e sicuramente non rischierete di rimanere delusi.Tutto l’evento sarà seguito dal media partner Radio Globale con una diretta dagli studi di Milano e collegamenti esterni con Gioia Forti e Lidia Casti del programma bilingue Shoulashou (www.radioglobale.it).
1lanterne
Info

SPRING FESTIVAL E CENA VEGANA
AVVISO: PER POTER ORGANIZZARE AL MEGLIO IL VEGAN DINNER by MENS@SANA e IL MINI-LABORATORIO DI CALLIGRAFIA CINESE condotto da Sarah Manganotti (Curatrice progetto AvviCinati – Fondazione Italia-Cina: http://www.avvicinati.org/ ) SIA DAL PUNTO DI VISTA LOGISTICO CHE DI APPROVIGIONAMENTO MATERIALE TECNICO, E’ NECESSARIO DARE CORTESEMENTE CONFERMA UFFICIALE DELLA PROPRIA PARTECIPAZIONE alla FESTA per il “CAPODANNO CINESE 2014 – ANNO DEL CAVALLO” TRAMITE UNA DELLE SEGUENTI 3 MODALITA’:
– scrivere a info@shaolintemple.it
– 3927709323
–  post sulla pagina FB con scritto : CONFERMO UFFICIALMENTE MIA PRESENZA.

Spring Festival
Shaolin Quan Fa Milano -Centro Culturale Shaolin di Milano,
via Teglio, 11
02 66703374; 392 7709323
www.shaolintemple.it
www.milanoincontrashaolin.it

Fabbrica del Vapore, Via Procaccini,4

Chinatown New Year Run

Programma:
ore 16:00 ritrovo e spogliatoio (dress code rosso), presso la Fabbrica del Vapore in Via Giulio Procaccini, 4
ore 17:00 partenza della corsetta non competitiva di 6 km ca. a passo libero fra le strade di Chinatown (Sarpi, Montello, Canonica)
ore 18:00 arrivo nel piazzale della Fabbrica del Vapore

Associazione  AvviCINAti  C/o Il Fischio.DOC, Fabbrica del Vapore, Via Procaccini, 4

DOVE MANGIARE
Ristorante Giardino Nuovo,
Via Cenisio 83
02 342910

Ristorante  Ba-Asian Mood, Via Ravizza 10
02 4693206