FERRAGOSTO IN MOSTRA

Per chi resta, per chi arriva, per chi ha voglia di qualche cosa di realmente interessante, ecco le nostre proposte per un “Ferragosto delle Mostre” in Italia.

…A TORINO

Cominciamo da Torino, dove a Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Project Room, c’è da “Vedere (il) Barocco: lavori in corso” fino al 30 agosto. 70 immagini per raccontare il modo in cui un nutrito gruppo di fotografi – tra cui Paolo Beccaria, Gianni Berengo Gardin e Giancarlo Dall’Armi – hanno “guardato” al Barocco nella Torino del XX secolo. Una sfida che ha sollecitato soluzioni descrittive che, al di là di un semplice documentario, hanno progressivamente assunto un significato diverso, più interpretativo e critico. Stessa sede e medesima data conclusiva per “Memoria e Passione. Da Capa a Ghirri. Capolavori dalla Collezione Bertero”. Qui Camera si anima attraverso le storie e i racconti celati nelle immagini più significative della Collezione Bertero: raccolta unica in Italia per originalità dell’impostazione e qualità delle fotografie presenti. Tra le oltre duemila immagini della collezione, i curatori ne hanno scelte più di duecento, di una cinquantina di autori provenienti da tutto il mondo: tra i tanti, spiccano Bruno Barbey, Gabriele Basilico e Gianni Berengo Gardin.

…A VICENZA

Un architetto al tempo di Canova: Alessandro Papafava e la sua raccolta” sono i protagonisti della preziosa mostra che, al Palladio Museum di Vicenza (sino al 13 settembre) svela una raccolta di disegni di architettura rimasta intatta per più di 2 secoli, protetta per secoli nell’archivio di una nobile famiglia padovana. L’eccezionale raccolta di 49 fogli di vario formato e di stampe di celebri architetti a cavallo tra due secoli – fra cui Giacomo Quarenghi, Giuseppe Camporese e l’inglese Joseph Michael Gandy – venne riunita da Alessandro Papafava, architetto ed entusiasta studioso d’arte. Quando, rientrato in Italia dopo un periodo trascorso tra Budapest, Dresda, Vienna e Berlino, su consiglio del conterraneo Antonio Canova, aveva iniziato a studiare architettura presso l’Accademia di San Luca. Per un Ferragosto diverso da solito!

…A PADOVA

A nostra immagine. Scultura in terracotta del Rinascimento. Da Donatello a Riccio” è il titolo della emozionante esposizione proposta a Padova, al Museo Diocesano, sino al 27 settembre. Secoli, dispersioni, furti, indifferenza, vandalismi hanno quasi completamente distrutto o disperso un patrimonio d’arte unico al mondo: le sculture in terracotta rinascimentali del territorio padovano. Ma qualcosa di prezioso e significativo è rimasto e il Museo Diocesano di Padova insieme all’Ufficio beni culturali, grazie ad una partecipata campagna di recupero, studi, ricerche e restauri riescono ora a riunire nelle Gallerie del Palazzo vescovile di Padova una ventina di terrecotte rinascimentali del territorio. Si tratta di un’orgogliosa testimonianza delle migliaia che popolavano chiese, sacelli, capitelli, conventi e grandi abbazie di una Diocesi che spazia tra province venete.

…A BARLETTA

Da nord a sud, per giungere a Barletta, dove al Castello a Ferragosto, è proposto “Circuito del Contemporaneo in Puglia INHUMAN”. In essa opere di tre grandi, diversissimi artisti internazionali (Kendell Geers Oleg Kulik e Andres Serrano) si confrontano nella suggestione dei sotterranei del Castello di Barletta. Proponendo altrettante visioni sull’universalità del degrado umano, della violenza esercitata dal singolo o dal potere ai danni della dignità della persona e delle sue libertà sfiora la sfera morale e antropologica. Alla luce del lockdown imposto dalla pandemia e dalle proteste mondiali a tutela delle differenze etniche Giusy Caroppo, curatrice della mostra, prova a lanciare un messaggio a tutta la nazione.

…A BASSANO DEL GRAPPA

Ancora a nord, stavolta a Bassano del Grappa, in Palazzo Sturm, ad essere di scena è “Giambattista Piranesi. Visioni di un architetto senza tempo”, sino al 19 ottobre. In essa risulta evidente come Giambattista Piranesi sia più che un gradissimo incisore. Sia un mito. Marguerite Yourcenar gli dedicò una biografia dove definì le Carceri come «una delle opere più segrete che ci abbia lasciato in eredità un uomo del XVIII secolo». Un’eredità che contagiò Escher e i Surrealisti non meno che Peter Greenaway.

…A FORLI’

A un mito assolutamente universale, quello di Ulisse, è riservata la grandiosa esposizione “Ulisse. L’arte e il mito”, a Forlì, al San Domenico, sino al 31 ottobre. La mostra è di quelle che solo i grandissimi musei internazionali sanno programmare. La sfida, perfettamente riuscita, era quella di confermare il grande livello espositivo, grazie alla forza propulsiva e culturale della Fondazione Cassa dei Risparmi e alla regia di Gianfranco Brunelli, che dei progetti espositivi della Fondazione è il responsabile. Sala dopo sala si resta affascinati dai capolavori qui riuniti e dalle suggestioni culturali che questa mostra-evento esprime.

…A URBINO

In occasione del grande Centenario di Raffaello, la sua città natale, Urbino, nella Sala del Castellare in Palazzo Ducale, celebra il suo Maestro. E lo fa con la magnifica esposizione “Baldassare Castiglione e Raffaello. Volti e momenti della vita di corte”, sino al primo novembre. Ad essere qui raccontata, in modo del tutto originale è la vicenda di un uomo che fu figura centrale del Rinascimento europeo. Baldassarre Castiglione, mantovano di origine, urbinate d’adozione, l’autore del Cortegiano, opera che, tradotta nelle principali lingue dell’epoca, fornì “il” modello di comportamento per l’alta società dell’intero continente. Una storia, la sua, che si intreccia con quelle dei grandi protagonisti del suo tempo e, in primis, con Raffaello, l’altra gloria di Urbino.

…A FERRARA

Un altro Centenario, quelle della morte di Gaetano Previati, offre l’occasione per un’altra, notevolissima esposizione: “Oltre la cornice. Gaetano Previati e il rinnovamento artistico tra Ferrara e Milano”, al Castello Estense, naturalmente a Ferrara, sino al 27 dicembre. La rassegna riunisce una settantina di opere del maestro, accostando una scelta di olii, pastelli e disegni delle collezioni civiche ferraresi (circa 40) ad un importante nucleo di opere concesse in prestito da collezioni pubbliche e private. Completano la selezione alcuni importanti documenti inediti.

…A VERONA

Da Ferrara a Verona, dove alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti a Palazzo della Ragione, sino al 31 gennaio si può ammirare l’ampia rassegna “La mano che crea. La Galleria pubblica di Ugo Zannoni (1836-1919). Scultore, collezionista e mecenate”. Intorno alla celebrazione di Ugo Zannoni, scultore tra i maggiori dell’Ottocento, si è sviluppato un progetto che indica una nuova modalità di approccio alla realizzazione delle mostre. Le 200 opere della collezione Zannoni, da lui donata alla sua città, documentano l’artista e offrono una potente panoramica sugli maestri del suo tempo, da lui collezionati.

…PARMA

Nel settimo centenario dantesco, la mostra non poteva non soffermarsi anche su un’opera tra le più celebri dello scultore: il Spettacolare, alla Nuova Pilotta di Parma, “Fornasetti. Theatrum Mundi” (sino al 14 febbraio). L’esposizione mette in dialogo le architetture e le opere della Pilotta con l’immaginario di Piero e Barnaba Fornasetti, creando un vero e proprio ‘teatro del mondo’: una rete di rimandi iconografici e suggestioni culturali infonde nuove chiavi di lettura agli oggetti e alle immagini in mostra, rendendone visibile lo spessore e regalando nuove ed emozionanti implicazioni.

Mostre, tutte, che meritano un viaggio. Per il loro oggettivo interesse, innanzitutto. Ma anche perché inserite in contesti e città di grande bellezza. Per coloro che vogliono regalarsi un Ferragosto diverso dal solito!

Di Benedetta D’Argenzio




DEODATO ARTE: a Levanto l’arte in vacanza con te

DI COSA DI TRATTA

Deodato Arte è un brand che si occupa di vendita di arte contemporanea di artisti internazionali molto noti, ma investe anche su artisti emergenti. E’ stato fondato nel 2015 da un informatico e teologo, un esperto di processi aziendali e digital marketing. La Società ha la sua sede principale a Milano, ma nel capoluogo lombardo ha altri due sedi. Il suo modello innovativo di galleria d’arte è in forte espansione ed è presente anche in Svizzera ed ad Hong Kong, in Francia, in UK ed in altri paesi europei.

Ogni artista è presente con le sue opere in diversi formati e, ovviamente, a prezzi differenti. Per Deodato Arte, l’arte è vissuta per godimento, ma anche per investimento. Questo necessita una organizzazione strutturata che non vuole effettuare vendite di artisti occasionali  o non professionisti. Tuttavia, anche i giovani artisti trovano un loro spazio. Deodato Arte, investendo in talenti emegenti, lavora così per il lungo periodo. La sua strategia si basa sul passaparola e non per massimizzare un guadagno immediato. Non cerca mai di vendere nulla. Regala invece emozioni e informazioni. Chi le apprezza può decidere di acquistare o di non farlo. Lo si può in galleria e on-line.

IL PROGETTO

Deodato Arte è sempre in movimento. Quest’estate ha riproposto lo slogan: Veniamo in vacanza con te!“. Ha infatti confermato anche quest’anno la sua presenza a Porto Cervo dall’11 luglio al 5 settembre. In questi mesi, si apre una nuova Temporary Gallery nella splendida Levanto (Spezia) , dall’11 luglio al 30 agosto, dalle h.17.30 alle h.23, in Corso Italia, 5. L’ingresso è rigorosamente gratuito. L’elegante ospitalità è una costante. In mostra opere di Banksy, Mr.Brainwash, Romero Britto, Jeff Koons, Mr.Savethewall, Andy Warhol, Basquiat e tanti altri protagonisti della scena contemporanea.

Indirizzo: Waterfront Costa Smeralda – Pod 11 – Marina di Porto Cervo, Porto Vecchio Arzachena (OT)

Orario: dal Lunedì alla Domenica18.00 – 01.00

 

Le tradizioni gastronomiche liguri del Golfo dei Poeti

Levanto è la porta che si apre alle Cinque Terre. Terra generosa anche per i vegetariani che trovano squisite verdure racchiuse da sfoglie, torte di riso, erbe che diventano salse. Un piatto tipico sono i gattafin: ravioli ripieni di bietoline o erbette selvatiche con formaggio e uova, fritti. La sfoglia è leggerissima e il ripieno molto equilibrato. Sono serviti solitamente come antipasto. Le Cinque Terre hanno una cucina semplice, perché rispecchia l’animo di un popolo schivo che ha saputo tirare fuori il meglio dal poco che il mare e la terra potevano donargli.

Tra i piatti tipici della cucina locale c’è Il “Polpo di Tellaro” condito con prezzemolo tritato, aglio ed olio d’oliva. E poi il pesto, la salsa ligure per eccellenza. Troviamo poi i panigacci: una sorta di piadina, leggermente spessa e dalla forma rotonda. Sono realizzati solo con acqua, farina e sale. Si cuociono fra due testi di terracotta o argilla ben caldi. Possono essere un ottimo piatto portante oppure fare da apripista al pasto. Di solito vengono accompagnati da affettati, salumi e formaggi.

Un primo piatto squisito sono i testaroli: un tipo di pasta piuttosto morbida, che veniva preparata già dagli antichi Romani. Vengono serviti tondi o tagliati a quadretti e conditi con pesto, olio e formaggio oppure con sugo di funghi (il cosiddetto “tris” perché nel piatto ci sono tre pezzi con i relativi condimenti). Ed infine troviamo la farinata, una sorta di torta bassa salata preparata con farina di ceci, che può essere sia un ottimo antipasto che un piatto unico.

Di Benedetta D’Argenzio




VENEZIA IN MOSTRA

Venezia – una meta che secondo noi è imperdibile in qualsiasi periodo dell’anno, visitata da tutti gli italiani almeno una volta, un gioiello romantico sospeso sull’acqua, uno splendido scrigno d’arte antica. Di cosa stiamo parlando? Naturalmente di Venezia. Ha da sempre conquistato il cuore di tutti i suoi visitatori offrendo angoli suggestivi e unici che lasciano letteralmente a bocca aperta. Pur rimanendo ancorata nel suo passato, ha anche la capacità di accogliere le nuove tendenze artistiche in mostre ed esposizioni temporanee. Questo le permette di affrontare le novità consapevole di rimanere ancorata ad una tradizione culturale antica.

La Biennale d’Arte ed Architettura e la Mostra d’Arte Cinematografica sono le attrazioni più famose e più visitate di Venezia, ma sopratutto in questi ultimi anni molte iniziative hanno animato questa città. Nuovi progetti hanno infatti invaso spazi privati e pubblici, come il Centro CandianiMestre o padiglioni nelle aree ex-industriali di Marghera o della Giudecca. Si parla quindi di dare un nuovo volto all’arte contemporanea inserita nella città di Venezia in un perfetto connubio di novità e tradizione. Essa trova spazio in edifici che ospitano esposizioni temporanee: dalla Guggenheim a Palazzo Grassi, ma anche in Punta della Dogana.

Ecco a voi le mostre temporanee più importanti dell’estate 2020!

 

Fabrizio Plessi. L’età dell’oro – Museo Ca’ Pesaro, Santa Croce

Con l’apertura di una nuova mostra Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro festeggia gli ottant’anni di Fabrizio Plessi. Tra installazioni storiche e nuovi lavori site-specific l’artista cercherà di rendere omaggio alla grande metropoli galleggiante, affrontando il tema dell’oro. E’ un materiale al quale l’artista e la città sono molto legati, che accompagna nel suo splendore il visitatore per tutta l’esposizione.

Periodo: dal 16 maggio al 25 ottobre 2020

Orari: dal 1° di aprile al 31ottobre dalle 10.30 alle 18.00. Dal 1 novembre al 31 marzo dalle 10.30 alle 16.30. La biglietteria chiude 30 minuti prima. Chiuso il lunedì.

Biglietti: intero € 10, ridotto € 7,50, ridotto scuole € 4.

Lygia Clark. Pittura come sperimentazione, 1948-1958 – Collezione Peggy Guggenheim

Oltre alla famosa collezione permanente collezionata da Peggy Guggenheim lo scorso secolo, quest’estate potrete visitare un’imperdibile mostra temporanea. Protagonista è Lygia Clark (1920-1988): una figura di spicco dell’avanguardia brasiliana. L’esposizione verte su un’analisi approfondita degli anni formativi dell’artista (ripresi anche nel titolo della mostra), risultando fondamentali per l’intera carriera dell’artista brasiliana. La struttura veneziana ospita l’artista di spicco come seconda tappa dopo il Guggenheim di Bilbao.

Periodo: dal 27 giugno al 28 settembre 2020

Anish Kapoor – Galleria dell’Accademia 

L’arte contemporanea sarà la protagonista indiscussa di Venezia dell’anno prossimo. Dominante alla Biennale d’Arte del 2021, sarà presente anche alla Galleria. Questa decisione vuole porre in stretto collegamento una città indubbiamente tradizionale e dal fascino antico con nuove iniziative. in particolare ha lo scopo di ricollegarsi alle origini del museo che, fondato alla fine dell’800, era dominato dalle personalità frizzanti di Leopoldo Cicognara e Antonio Canova. La loro arte infatti mirava a valorizzare una produzione artistica nuova accanto a capolavori antichi di inestimabile valore. Questo intento viene già rappresento dalla mostra dedicata al maestro Anish Kapoor, che ripercorre i suoi anni più intensi incentrati sulla scultura e sull’immateriale.

Untitled, 2020. Tre sguardi sull’arte contemporanea – Punta della Dogana, Dorsoduro

A Punta della Dogana il pubblico potrà visitare la mostra collettiva concepita dall’artista Thomas Houseago. L’artista ha voluto collaborare con due personalità importanti all’interno del mondo museale: Caroline Bourgeois, curatrice, e Muna El Fituri, storica dell’arte. L’esposizione esplora le tematiche fondamentali affrontate dall’arte contemporanea, attraverso l’opera di oltre 60 artisti di generazioni diverse, dai primi anni del Novecento sino a oggi. Dopo il 2015, per la seconda volta un artista della Pinault Collection è invitato a portare uno sguardo sulle opere della collezione per concepire un progetto espositivo inedito.

Periodo: dal 11 luglio al 13 dicembre 2020

Orari: dalle 10.00 alle 19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso il martedì.

Biglietti: intero € 15, ridotto € 12

Info: +39.041.2001057

Vittore Carpaccio. Dipinti e disegni – Palazzo Ducale, Piazza San Marco 

Per la prima volta dal 1963, Carpaccio diventa oggetto di un’esposizione monografica, che celebra un rinato interesse per la storiografia. In collaborazione con la National Gallery americana, la mostra percorrerà la pittura carpaccesca attraverso i cicli religiosi e i dipinti di genere. Vedrete ricostruito il percorso dell’artista dalla giovinezza alla maturità artistica, analizzando cicli narrativi oggi dispersi e rimandando a itinerari cittadini per quelli presenti in laguna. Un viaggio di Venezia all’interno di Venezia che vi farà vivere un’esperienza introspettiva magica.

Periodo: da luglio 2020 al 24 gennaio 2021

Orari: dal 1° aprile al 31 ottobre dalle 8.30 alle 19.00. Dal 1° novembre al 31 marzo dalle 8.30 alle 17.30. La biglietteria chiude un’ora prima.

Biglietti: intero € 13 , ridotto € 10

Info: +39.041.2715911, info@fmcvenezia.it

Venice and American Studio Glass – Stanze del Vetro, Isola di San Giorgio 

Si tratta della diciottesima mostra del progetto “le stanze del vetro”, curata da Tina Oldknow e William Warmus. Mettendo in luce la varietà dell’arte e del design nel vetro americano contemporaneo, la mostra presenterà opere d’impatto e stimolanti, tradizionali e innovative. Con 155 eccezionali pezzi tra cui vasi, sculture e installazioni in vetro create da 60 artisti. Un’unione di arte americana e veneziana che ha l’obbiettivo di esaminare attentamente l’influenza, che le tradizionali tecniche di lavorazione del vetro veneziano hanno avuto sullo Studio Glass americano dagli anni Sessanta ad oggi.

Periodo: dal 6 settembre al 10 gennaio 2021

Orari: dalle 9.00 alle 18.00. Chiuso il mercoledì.

Biglietti: ingresso libero.

Info: +39.041.5229138, info@lestanzedelvetro.org

Livio Seguso. In principio era la goccia – Museo del Vetro, Murano

Murano è una meta imperdibile per un turista che visita Venezia, in particolare se offre l’occasione di ammirare opere di un maestro di fama internazionale nella lavorazione del vetro. Livio Seguso è infatti stato un pioniere fin dagli anni settanta nell’uso del vetro come medium espressivo per l’arte e continua la sua attività tutt’oggi con sempre nuove proposte. Le sue opere appaiono attraverso forme di assoluta purezza, diventando “immagini di luce” che sembrano adattarsi al pensiero, per poi scomparire in una serie di forme oniriche. Nello specifico questa mostra ripercorre in ordine cronologico tutta la sua carriera dagli anni ’60, illustrando un’evoluzione creativa e artistica all’insegna di sperimentazioni e nuove vedute.

Periodo: dal 15 ottobre 2019 al 28 febbraio 2021

Orari: dal 1° di aprile al 1° novembre dalle 10.00 alle 18.00. Dal 2 novembre al 31 marzo dalle 10.00 alle 17.00. Natale e 1° gennaio dalle 11.00 alle 17.00. La biglietteria chiude un’ora prima.

Biglietti: intero € 10, ridotto € 7.50, ridotto scuole € 4.

Info: dall’Italia 848082000; dall’estero +39 04142730892

Nella prossima pagina i segreti per mangiare come un vero veneziano! 

VENEZIA: IL BACARO TOUR TRA UNA MOSTRA E L’ALTRA

Ad intervallare mostre, ponti e foto, sicuramente avrete previsto delle pause approvvigionamento. Seguendo i nostri consigli non sarete obbligati a portarvi panini da casa, e non sarete nemmeno costretti a pagare una fortuna per mangiare (tranquilli è capitato a tutti). Di seguito quindi vi proponiamo una guida per scoprire la bellezza di Venezia che non avete mai visto. Questa volta non parliamo d’arte, ma di cibo. Sappiamo non essere paragonabili, ma la ristorazione veneziana ha un’area misteriosa estremamente affascinante. Si tratta della ristorazione “veloce”, che garantisce un’autentica esperienza tra le tipiche osterie veneziane. Pochi tavoli di legno, pentolame di rame appeso al soffitto, botti all’esterno su cui appoggiarsi, e oggetti che rimandano all’antica vocazione marinara della città caratterizzano i locali tipici, i bacari. La tradizione vuole che si faccia un vero e proprio tour tra questi bar, che porta a visitare ogni angolo della metropoli. Importante, quasi essenziale, è affrontare quest’esperienza con la giusta compagnia ma anche scegliere i locali giusti.

La bacarata vera (così viene chiamato il bacaro tour) non sostituisce i pasti principali, ma rinforza l’aperitivo accompagnando vini e spritz con i caratteristici cicchetti. Sono piccole e variegate specialità profumate di mare e di terra esposte ai banconi. Dal pesce di laguna alla selvaggina, i gustosi cibi rivestono croccanti crostini variopinti creando un’equilibrio di sapori e croccantezza.

Ecco a voi alcuni esempi

Appena a due passi da Piazzale Roma, si trova Bacareto da Lele, o detto semplicemente Lele. E’ una vera e propria istituzione da circa 50 anni, frequentato fin dalla prime ore mattutine. Offre “ombre” di vino a 60 centesimi e paninetti farciti con salumi, formaggi e verdure a 1 euro. Anche solo per i prezzi è da provare, che dite?

Prima o dopo aver visitato l’Accademia di Belle Arti, avete l’occasione di rifornirvi da Adriatico Mar. E’ un piccolo locale dal motto “no tapas, si cicchetti…stay venexian”. Propone prodotti di autoctoni, ottimi vini naturali con un sottofondo di musica popolare. Particolare è anche la possibilità di gustare il tutto su pontili che danno su un piccolo canale dall’atmosfera quasi intima. Una volta entrati nell’atmosfera, non avrete problemi a riconoscere queste piccole chicche veneziane. Questi sono solo alcuni dei bacari tipici veneziani, che fanno di Venezia una città ancora più affascinante e da scoprire.

Benedetta D’Argenzio