Magica Namibia

State già pensando come passare la Pasqua? I redattori di Weekend vi consigliano la Namibia una terra dai mille contrasti che ogni giorno regala emozioni.

Chi ama i colori, la natura, gli animali e la fotografia questo è il viaggio ideale per voi. Scoprirete  un posto affascinante. Partendo da Windhoek, la capitale della Namibia, potete proseguire verso il deserto del Namib con le sue alte dune arancioni. E’ il deserto più antico e spettacolare del mondo. Potete poi proseguire per Swakopmund, sulla costa della Namibia sino a Walvis Bay per vivere l’emozionante gita in barca alla scoperta di delfini, foche, fenicotteri rosa, cormorani.

Con un fuoristrada 4×4, potete raggiungere il Damaraland per conoscere la popolazione degli Himba ,  il popolo rosso,   un gruppo etnico di pastori nomadi che vive ancora oggi in villaggi con capanne di sterco allevando capre e vacche. Il Vostro magico viaggio potrebbe terminare con la visita all’immenso Parco Etosha il quale vi regalerà scenari indimenticabili.

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Il parco  ospita ben 114 specie di mammiferi, 340 uccelli, 110 rettili nonché 16 anfibi. Sarete circondati da elefanti, springbok, zebre, giraffe, orici, kudu, sciacalli, leopardi, ghepardi e altri ancora.

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Quando andare 

La secca stagione invernale (da maggio a ottobre) è quella più piacevole per visitare la Namibia.

 Come arrivare

La South African Airways (SAA) ha voli giornalieri tra Johannesburg, Città del Capo e Windhoek. L’Air Namibia ha voli due volte alla settimana tra Windhoek e Harare (Zimbabwe), Lusaka (Zambia) e Gaborone (Botswana); effettua anche voli da/verso Londra e Francoforte.  Dall’Italia con 1 scalo a Francoforte il biglietto di andata e ritorno per Windhoek si aggira intorno a € 1.100,00

Documenti

I viaggiatori di nazionalità italiana devono essere in possesso del passaporto con una validità di almeno sei mesi e possono entrare in Namibia senza visto e trattenersi nel paese per 90 giorni.

Dove dormire

Windhoek Country Club Hotel

Indirizzo: Western Bypass, P O Box 30777 , Pioneers Park, Windh Windhoek, Namibia, Windhoek N/A, Namibia

Telefono:+264 61 205 5911Hotel a 4 stelle € 126,00 per notte

Dove mangiare

Joe’s Beerhouse

Indirizzo: Nelson Mandela Ave, Windhoek, Namibia

Telefono:+264 61 232 457 GRATIS 

 




8 GIORNI IN NAMIBIA…, ALLA RICERCA DELLE NOSTRE ORIGINI

Una terra sul Tropico del Capricorno, rimasta intatta, nella quale si può assaporare un lontanissimo passato, alle origini della nostra civiltà. Questa volta il servizio è stato realizzato dalla nostra lettrice Anna Maria Terzi, che volentieri pubblichiamo.

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Da tempo pensavamo alla Namibia come a una possibile meta per un viaggio di scoperta. E finalmente il giorno della partenza è arrivato. Ci imbarchiamo sul volo Lufthansa per Francoforte e poi sul volo Air Namibia alla volta di Windhoek dove arriviamo il giorno dopo alle 7.30.

Primo giorno
È il 26 gennaio e l’avventura ha inizio. A bordo di un fuoristrada Toyota ci dirigiamo verso l’Etosha National Park, che si trova oltre 500 chilometri più a nord. Lungo il percorso avvistiamo molti termitai, gigantesche torri di terra rossa slanciate verso il cielo, e poi springbok, zebre, giraffe, orici, kudu, gnu, eland, iene, sciacalli, impala e, all’ombra di un cespuglio, un gruppo di leonesse con i cuccioli. Arriviamo infine al nostro lodge il “Mokuti” situato a 2 km dall’ingresso est del parco.

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Secondo giorno
Attraversiamo l’Etosha National Park da Namutoni sino a Okaukuejo incontrando sciacalli, springbok, zebre, red hartebeest, giraffe e un rinoceronte. Lo scenario è magico, i colori cambiano di chilometro in chilometro. Verso sera ci rechiamo al campo Okaukuejo, un lodge governativo, all’interno del parco stesso, famoso per la pozza d’acqua dove, nottetempo, si abbeverano molti animali. Infatti poco dopo le 5 del mattino siamo svegliate dal ruggito di un leone. Alla pozza possiamo ammirare una zebra che beve indisturbata.

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Terzo giorno
La mattina presto partiamo per il Damaraland e, pochi chilometri prima della Anderson’s Gate, incontriamo un leopardo. Il Damaraland è una regione arida e montuosa della Namibia centro-settentrionale, situata fra l’Ovamboland a nord, il deserto del Namib a ovest e il deserto del Kalahari a est, e prende il nome dal popolo Damara che la abita. Nell’area predominano le arenarie, di colore rossastro. Gli scenari sono incantevoli e i paesaggi mozzafiato. Nella tarda mattinata visitiamo un villaggio Himba, il popolo rosso.

abitazione himba

Gli Himba praticano la pastorizia e, a differenza degli Herero, non hanno subito l’influenza della colonizzazione europea mantenendo così costumi e tradizioni proprie. Presso il popolo Himba le vacche sono considerate sacre e rappresentano ricchezza e pertanto chi ne possiede molte acquista prestigio e guadagna posizione sociale.

bambina himba

Gli Himba vivono in capanne a cupola molto rudimentali costruite con rami di mopane e fango ricoperte con un impasto di argilla e sterco. All’interno vi è un cono fatto con stecchetti ed erba intrecciata, sotto al quale viene messo il carbone acceso per profumare gli indumenti e gli ambienti. Le donne indossano un gonnellino corto di pelle di capra tenuto in vita da diverse cinture che si differenziano in base all’età e allo stato civile, e più volte al giorno si cospargono il corpo con un impasto di ocra e grasso animale cui vengono aggiunte erbe aromatiche. L’impasto viene spalmato sulla pelle, sui capelli e sugli abiti, al fine di proteggere l’epidermide dal sole, dal freddo e dagli insetti. Non si lavano mai ma si cospargono 2-3 volte al giorno con questo impasto e, mensilmente, per eliminare i vari strati, cospargono la pelle con una mistura di ocra e farina di polenta, che funge da “abrasivo” mentre i capelli vengono ripuliti con la cenere.

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L’abbigliamento degli uomini è un perizoma di pelle di capra o di bovino pieghettato sul davanti e decorato con perline completano il tutto sandali di cuoio ai piedi e collanine al collo. Il saluto Himba è una stretta di mano. Dal villaggio Himba ripartiamo alla volta del lodge Twyfelfontein Country.

Quarto giorno
In mattinata visitiamo le millenarie incisioni e pitture rupestri che si trovano sulle rocce di arenaria tutt’attorno alla Vallata di Twyfelfontein. I graffiti sono stati realizzati dai cacciatori predecessori degli attuali San (Boscimani) stanziati per lunghi periodi in questa valle che offriva loro acqua e una posizione strategica per la caccia.

incisioni rupestri

Quasi tutte le figure rappresentano animali: elefanti, kudu, struzzi, giraffe, rinoceronti, leoni, e tantissimi altri carnivori ed erbivori. Si sono fatte ipotesi diverse su queste immagini: per alcuni esse avevano una funzione “didattica” (insegnare cioè ai giovani quali specie cacciare), per altri invece si tratta di immagini prodotte durante gli stati di trance degli sciamani. Raggiungiamo poi le “canne d’organo”, spettacolari formazioni rocciose createsi in epoca preistorica, e visitiamo la “foresta pietrificata” , 45 km a ovest di Khorixas.

foresta pietrificata

La foresta è il più vasto accumulo di tronchi fossili dell’Africa meridionale, in ottimo stato di conservazione e dichiarati Monumento Nazionale. Nel corso della giornata incontriamo anche i Damara, etnia che ha la particolarità di parlare con i “click”, suoni emessi schioccando la lingua per comporre le diverse parole. I Damara vivono in capanne tradizionali fatte di fango, sterco e legno di mopane e sono dediti alla pastorizia. Nel pomeriggio ripartiamo seguendo il letto del fiume Aba – Huab alla ricerca degli elefanti del deserto che avvistiamo circa 50 chilometri più avanti. Bellissimi, questi giganteschi animali sono lì a pochi passi da noi e quasi li possiamo toccare.

Quinto giorno
Si parte per Swakopmund passando il Brandberg, la vetta più alta della Namibia, e lungo la Skelethon Coast, così chiamata per la grande concentrazione di relitti di navi. Ripartiamo alla volta della Walvis Bay dove ceniamo in un bellissimo ristorante affacciato sulla laguna e raggiungibile da un pontile in legno. Pernottiamo al Pelican Bay Hotel.

Pelican Bay

Sesto giorno
Il 31 gennaio facciamo un’escursione in barca nella laguna di Walvis Bay per avvistare otarie e cormorani. Dopo alcuni minuti salgono a bordo un pellicano e una simpatica otaria che occupa mezza imbarcazione. Non mancano fenicotteri, gabbiani e delfini che nuotano nel mare circostante. Ripartiamo poi alla volta del deserto del Namib, il cui nome significa “luogo vasto”. Qui la sabbia dal colore molto intenso cede il posto al deserto sassoso e roccioso.

caracal

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Procedendo verso sud arriviamo al cartello “Tropico del Capricorno”. Questa parte di Namibia offre scenari magnifici. Dopo una breve sosta a Solitaire, in serata arriviamo al nostro lodge “Le mirage” un castello nel bel mezzo al deserto, un luogo di straordinaria bellezza.

Settimo giorno
L’intera giornata è dedicata all’escursione all’interno del Namib-Naukluft Park sino a Sossusvlei e Dead Vlei. Per prima cosa andiamo alla scoperta della famosa duna “45” ma decidiamo di scalare la Sossusvlei posta tra Big Daddy e Big Mama.

duna

Scalare la duna è difficoltoso, ma la fatica e le difficoltà sono ripagate dal paesaggio magico che si può ammirare una volta in cima: cinture di dune fra le più alte e spettacolari al mondo caratterizzate da colori intensi che vanno dal rosa all’arancione. Visitiamo poi la Dead Vlei, una depressione calcare dove si trovano tronchi di alberi secchi con più di 700 anni di storia. Uno scenario incantato e sospeso nel tempo. Nel pomeriggio visitiamo il canyon di Sesriem, formato dal fiume Tsauchab, che ha scavato una gola profonda 30 metri.

Ottavo giorno
In mattinata facciamo tappa all’Hammerstein Lodge per vedere gli animali che vivono all’interno della riserva perché feriti o perché orfani e quindi non in grado di procurarsi il cibo in regime di libertà.

ghepardi

giraffe

Qui vivono Giulietta e Romeo, due bellissimi caracal, un bellissimo leopardo e due meravigliosi ghepardi, Oscar e Wilde, ai quali ci avviciniamo lentamente in assoluto silenzio prima di accarezzarli. Che emozione….. fanno le fusa…. Prendiamo coraggio e le carezze si trasformano in abbracci e baci. Loro ricambiano leccandoci (non nascondo che per un attimo il pensiero che ci stessero “assaggiando” mi è balenato per la testa). Il nostro viaggio purtroppo finisce qui e quel che rimane si riassume in una frase di Maupassant: “Il viaggio è una porta attraverso la quale si esce da una realtà nota per entrare in un’altra realtà inesplorata che somiglia al sogno…”Kare Nawa Namibia”.

bambino himba

INFO UTILI
Organizzazione tour: HB SAFARIS – FRANZ ST. 2 – WINDHOEK NAMIBIA – P.O BOX 22742 – TEL. 00264 61 215558 – Email: info@hbsafaris.com – Skype: Hbsafaris
Volo: E.DREAM
Alloggi: Lodge Mokuti a 2 Km dall’ingresso del parco Ethosha – Lodge Farm 941, kleibegin C38 Parco Ethosha o Kaukuejo Lodge all’interno del parco Ethosha
Le mirage desert Lodge & SPa – C27 SESRIEM – NAMIB DESERT NAMIBIA Tel. +264 (0)63683019 – info@mirage-lodge.com – www.mirage-lodge.com
Cosa si mangia: In Namibia, trattandosi di un’ex colonia tedesca, si trovano molti piatti tipici tedeschi, birra inclusa. Brotchen (panino tedesco), carne: orice (gemsbok), kudu, struzzo, e coccodrillo sotto forma di bistecca, arrosto o stufato. Cacciagione affumicata e paté per antipasto. Talvolta sui menu si trovano anche piatti a base di facocero, zebra, alcefalo e antilope alcina.
Stagione consigliata: il periodo migliore è quello invernale, da giugno ad agosto: è secco e soleggiato. Le Mirage  tramonto