WEEKEND “ELETTRICO” IN COSTA AZZURRA CON KIA e-NIRO

Turismo futuribile per luoghi eleganti, sentendosi “illuminati” per la guida senza emissioni. Con una nuova auto in grado di effettuare anche grandi percorrenze senza rinunce dinamiche

Ieri quando siamo arrivati alla meta, il raffinato paesino di Théoule-sur-Mer sulla costa dell’Estérel, c’era un magnifico  tramonto che esaltava il contrasto tra le rocce e il mare. Ora con la luce del giorno, possiamo ammirare meglio la costa dell’Estérel. Il lato meridionale del massiccio omonimo, composto da rocce vulcaniche, si snoda tra l’estremo orientale di La Napoule e quello occidentale di Saint-Raphaël e Frejus.
Il fascino è nella scarsa o nulla antropizzazione, nell’andamento frastagliato del litorale, nelle splendide formazioni di porfido rosso che discendendo fino al mare formano i caratteristici calanchi. Il tratto più spettacolare è compreso tra Théoule sur Mer e Agay, verso Saint-Raphaël, con diversi punti di sosta panoramica, alcune calette e piccole spiagge. Al centro dell’area, la massima elevazione è rappresentata dai 614 metri del Mont Vinaigre.

 

Ci rimettiamo alla guida e,senza distrarci troppo dal paesaggio, osserviamo gli interni della particolare crossover coreana, prendendo appunti mentali per esprimere le presenti riflessioni. L’abitacolo presenta qualche profilo blu, che fa tanto elettrico, lungo le cuciture dei sedili e nei profili delle bocchette di aerazione. Seduta comoda, quasi sportiva, all’altezza giusta per l’accesso: valida visibilità, comandi a portata di mano.
Sedile posteriore anche per tre e buon bagagliaio, maggiore rispetto a entrambe le Niro “solo” ibride, per la diversa disposizione delle batterie, qui sotto il pianale: limando però un paio di centimetri all’angolazione della gambe.

 

Voglia di guidare veloci

È il momento: traffico assente, strada libera, favore di luce, regolazione su Sport e via. Il peso di 1700 kg circa di e-Niro è ben distribuito, l’assetto lo asseconda, la potenza e la coppia sembrano cancellare una cospicua quota della massa. L’accelerazione è pronta, prontissima: un paio di partenze “sprint” quasi stupiscono, la ripresa è fulminante, nemmeno un motore tradizionale con compressore farebbe di meglio, e il peso del propulsore – oltretutto posto in basso – non è paragonabile a un termico. E si guida davvero forte.

La strumentazione è configurabile, davanti al volante con display centrale tra indicatore di potenza erogata (o recuperata) e tachimetro: grafica e contenuti variano anche secondo la regolazione della modalità di guida, Eco+, Eco, Normal e Sport. Al centro della plancia il display da 7 pollici con navigatore mostra lo stato delle batterie e la conseguente gestione dell’autonomia (indicata anche con cerchi distanziometrici sulla mappa secondo i km percorribili), è utile anche per trovare la ricarica più vicina.

 

Verso il ritorno: con una sola ricarica si può

 

Di nuovo con la luce alle spalle, procediamo lungo l’intera costa dell’Estérel, completando il tragitto fino a Saint-Raphaël, quindi Fréjus e Fréjus Plage.
Ci spostiamo verso l’interno: D37 in direzione Nord, quindi autostrada A8 entrata 38 Fréjus, per aggirare il massiccio dell’Estérel e ritornare verso Nizza.
Trovando il tempo, tra l’andata e il ritorno, è consigliabile la sosta a La Napoule, per visitare il castello (trecentesco ma ricostruito da Henry Clews, artista e ricchissimo, all’inizio del novecento), che contiene la collezione privata dello stesso.


La nostra variante, per non ripetere tutta l’autostrada, è di uscire a La Bocca (n. 41), procedere verso Cannes percorrendo la Croisette, quindi ammirando il paesaggio di Golfe Juan, spingersi lungo la penisola di Juan-les-Pines, dirigendosi ad Antibes. Variante per le vecchie mura, quindi costeggiando il mare, tornare all’aeroporto. Facciamo i conti: siamo abituati a considerare, per la maggior quota di auto elettriche, l’autonomia dichiarata come un valore da dimezzare.

In alcuni casi siamo riusciti a consumare meno energia di quanto previsto, ma con una guida da economy run, eco-rinunciataria a qualsiasi piacere di guida. Non è questo il caso di Kia e-Niro: durante il percorso del nostro weekend, assolutamente misto e senza accortezze,  ha mostrato il consumo  di 14,9 kWh/100 km, guidando per 2 ore e 10 minuti: media di 50 km/h circa. Possibile fare molto meglio. Importante notare che dall’autonomia iniziale di 374 km la residua era esattamente di 274, confermando il calo pari alla percorrenza e non il doppio come accade solitamente. Quindi un viaggio da Milano a Théoule-sur-Mer sarebbe possibile con una sola ricarica e senza eccessiva attenzione. Il futuro sta arrivando.

Dove Dormire

Tiara Miramar Beach Hotel & Spa è sulle rocce, offre vista dai piani alti fino al mare, con accesso diretto e privato.

Nove tipologie di camere e suite, per sistemazioni con arredamento e servizio curatissimi, dove il panorama è comunque un fattore preponderante. Stile interno mediterraneo, con tratti moderni (anche molto, ma non sconvenienti) e altri classici; piscina, spa e wellness, per ogni comfort di qualità.

Dove mangiare

Varie le possibilità di scelta tra bar e ristoranti, aperti anche in funzione della stagione: Lounge bar, Moya Beach, L’Or Bleu Restaurant, ma la nostra preferenza, come anticipato, cade sul Bistrot M, il cui menu consultabile online è una certezza.

Cucina francese con forte accento mediterraneo (in particolare provenzale) e qualche divagazione verso antipasti di stile spagnolo e, volendo, alcune ricette orientali. Definito “bistronomic restaurant” da bistrot e gastronomic, aggiunge la vista, impagabile, definendo una “linea” propria, il New Riviera Lifestyle. Ideale complemento al fascino del luogo.

Tiara Miramar Beach Hôtel & Spa Côte d’Azur

47 Avenue de Miramar, F-06590 Théoule-sur-Mer, Francia

(https://miramar-beachspa.tiara-hotels.com/)

 

Compagna di Viaggio KIA e-NIRO

Focalizziamo i dati salienti della nuova crossover elettrica coreana, con una scheda sintetica. Lunghezza 438 cm, larghezza 181 cm, altezza 156 cm, capacità di carico da 451 a 1.405 litri. Motore elettrico da 150 kW (204 CV) disponibili da 3.800 a 8.000 giri, con coppia di 395 Nm da 0 a 3.600 giri.

Batterie ioni di litio-polimeri da 64 kWh, 356 V, 170 kW e 180 Ah, ricarica con sistema di bordo da 7,2 kW in 9 ore e 35 minuti. Trasmissione con rapporto unico, trazione anteriore. Le prestazioni: accelerazione 0-100 km/h in 7,8 secondi, velocità massima 167 km/h, consumo medio 159 Wh/km e autonomia di 455 km (dati WLTP). Prezzo non ufficiale, ma ipotizzab




DOVE LA e-NIRO DIVENTA AZZURRA

Una delle prime “elettriche” interessanti che arriveranno in Italia  sarà la KIA e-Niro, e noi l’abbiamo provata andando in Costa Azzurra, una meta classica per chi sa vivere e sa guidare. E su quelle strade la e-Niro si è dimostrata sportiva, dinamica e con qualche sorpresa

L’anno dell’elettrificazione è previsto per il 2020. Al momento le vetture totalmente prive di emissioni (locali) sono riservate all’élite, ma sembra  che il 2019 veda arrivare diverse nuovi modelli totalmene elettrici, in attesa del fatidico “anno della svolta”. E Weekend Premium ha voluto anticipare il futuro, scegliendo la Kia e-Niro e una destinazione di charme come la Costa Azzurra, mirando in particolare alla meta di Théoule-sur-Mer, esclusiva per frequentazioni e paesaggi e al centro di percorsi attorno al massiccio dell’Estérel che esaltano il piacere di guida.

E l’auto del futuro Kiae-Niro, versione elettrica delle crossover Niro Hybrid e Niro Plug-in Hybrid, non sacrifica alcuna possibilità di guida dinamica. Teoricamente, saremmo potuti partire da Milano: con le batterie più potenti (due le versioni disponibili) e-Niro consente un’autonomia di ben 455 km ma prevenuti a cagione di altre esperienze negative – anche con vetture simbolo della mobilità elettrica – abbiamo preferito raggiungere Nizza in aeroporto, allineandoci al turismo di lusso.

Il nostro percorso

Dall’Aéroport Nice-Côte d’Azur al quasi omonimo Tiara Miramar Beach Hôtel & Spa Côte d’Azur (questo il nome completo), ci sono poco più di quaranta chilometri, a scelta tra autostrada o litoranea: soluzione, questa, che lasceremo per il rientro. Ma non raggiungeremo direttamente il resort, prolungando il tratto lungo la A8 fino all’uscita 39 (Les Adrets-de-l’Estérel), per guidare in montagna lungo un percorso che esalta il piacere di guida. Di seguito: la D837, quindi D237 e DN7/D6007 per rientrare verso La Napoule, dove oltre il raccordo per San Peyre, prendiamo l’affascinante costiera D6098. Fino a Théoule-sur-Mer, e non solo, come vedremo.

La KIA e-NIRO

Presentiamo brevemente la terza versione di Niro: nata “elettrica” con alimentazione ibrida e seguita dalla plug-in, l’ultima proposta è mossa solo da batterie senza motore termico. Due le possibilità tecniche: la più performante – utilizzata da Weekend Premium in questo viaggio – con batterie da 64 kWh, motore da 150 kW e autonomia estesa a 455 km; la meno spinta, da 39,2 kWh con motore da 104 kW e autonomia di 289 km.

Esteticamente si riconosce dalle altre versioni per il frontale, dove è protagonista la calandra – priva di aperture di ventilazione: la presa d’aria è nella zona inferiore – con lavorazione “a pallina da golf” e con lo sportello per la connessione di ricarica, diversi gli scudi paraurti con luci led a freccia e inserti blu, tema che riprende in coda e all’interno. Sarà commercializzata in luglio, ma si può ordinare in aprile.

Da Nizza Verso La Montagna

 Pánta rheî, detto attribuito a Eraclito: tutto scorre. Ancor più guidando una vettura elettrica, che rivela subito un caratterino affatto noioso o banale, pur scorrendo nel silenzio. Kia e-Niro non è leggera ma la massa è distribuita, ben bilanciata, e dispone di coppia e potenza che permettono partenze brillanti ma soprattutto riprese importanti come evidenziano i dati: 2,8 secondi da 30 a 70 km/h e 3,8 da 60 a 100 (il più frequente uscendo dall’ambito urbano) la confermano guizzante. Una volta fuori città, in totale assenza di traffico, ci divertiamo, favoriti anche dalla tipologia del percorso, come vedremo.

Guidando in montagna, ci sembra d’essere in un fumetto: sarà perché la passione automobilistica risale all’infanzia, ma l’ambientazione ci riporta all’epopea del fumetto di Michel Vaillant. Ci sembra di rivivere la sua corsa al Rallye di Monte-Carlo nelle tappe di avvicinamento: boschi, strade strette e tortuose che si restringono fino a lasciar passare una sola auto tra i muretti a secco e su i frequenti ponticelli. Tratti umidi e scivolosi e qualche timore di incontrare i cinghiali, passando ad altri fumetti: in questo caso le varie avventure di Obelix e soci.

Dinamica e Brillante

Le regolazioni dello stile di guida si spostano progressivamente da Eco+ a Eco, quindi a Normal. Preferiamo tenere Sport per quando avremo maggior confidenza e un percorso meno stretto: in fin dei conti, per esprimersi all’antica, i cavalli (tradotti dai più logici 150 kW) sarebbero ben 204, certo più di quanti ne avesse il nostro eroe dei fumetti, almeno ai primi tempi. La Baïsse, Les Gabriel, Le Couvent: le strade D837 e D237 divertono pienamente: cerchiamo di non eccedere, ma la dinamica di e-Niro invita a spingere, e la nostra “prova speciale” nella stretta salita è di grande soddisfazione. Giochiamo molto con le palette al volante, che regolano la frenata rigenerativa su più livelli, simulando il cambio.

Verso la discesa. Arrivati alla DN7 la musica cambia: dalla sommità alla discesa, più ampia e veloce ma non facile, gli allunghi consentono di aumentare l’andatura e conseguentemente l’uso delle palette diventa ancor più utile, e di soddisfazione. Cinque livelli: dall’efficienza spinta che regola la velocità secondo sensori e telecamere, con riduzione preventiva in funzione di rotonde, incroci o anche altri veicoli, fino alla massima rigenerazione, con uso quasi esclusivo dell’acceleratore, arrivando ad arrestare l’auto.

 Scendiamo da L’Escaillon verso Le Tremblant, tra rocce e mare. Mentre raggiungiamo il collegamento verso la litoranea, con la luce del tramonto che rende ancor più rosse le rocce dell’Estérel, riflettiamo pensando che quella strada sia una fucina di piloti.

Siamo contenti d’aver scelto questo percorso da veri appassionati di auto, mentre la meta di Théoule-sur-Mer si avvicina, pregustando accoglienza, paesaggio, camere e wellness del Tiara Miramar Beach Hotel & Spa. E anche una buona cena, conoscendo il menu del Bistrot M. Curiosi e buongustai possono scaricarlo qui.

Il primo giorno del nostro weekend è finito, ci aspetta una gustosa  cena ed il riposo. Domani è un altro giorno.

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